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ECOGRAFIA O ECOTOMOGRAFIA

L'ecografia o ecotomografia è un sistema di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni


ionizzanti, ma ultrasuoni e si basa sul principio dell'emissione di eco e della trasmissione delle onde
ultrasono . La frequenza degli ultrasuoni utilizzati (che per definizione è superiore ai 20 kHz) varia da
2 MHz a 15 MHz circa, ed è scelta tenendo in considerazione che frequenze maggiori hanno maggiore
potere risolutivo dell'immagine, ma penetrano meno in profondità nel soggetto. Queste onde sono
generate da un cristallo che sfrutta l'effetto piezoelettrico, inserito in una sonda mantenuta a diretto
contatto con la pelle del paziente con l'interposizione di un apposito gel (che elimina l'aria interposta tra
sonda e cute del paziente, permettendo agli ultrasuoni di penetrare nel segmento anatomico
esaminato); la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente
elaborato da un computer e presentato su un monitor.

ci sono anche altri tipi di ecografia:


ECODOPPLER Quando un'onda è riflessa su un oggetto in movimento,
la parte riflessa cambia la propria frequenza in funzione della velocità
dell'oggetto (effetto Doppler). L'ammontare del cambiamento della
frequenza dipende dalla velocità del bersaglio.

MODO 3D OPPURE USANDO UN MEZZO DI CONTRASTO ( per


fare ecografia vascolare o per vedere lesioni negli organi addominali.

ECOCARDIOGRAMMA O ECOCARDIOGRAFIA
L'ecocardiografia, detta anche ecocardiogramma, in cardiologia comprende un gruppo di tecniche
non invasive  che si basano sull'emissione di ultrasuoni nell'intervallo di frequenza fra 2 e massimo
10 MHz. L'esame riesce ad esprimere in frequenza l'onda di pressione, facendo apparire il tutto su
uno schermo che il cardiologo osserva mentre effettua l'esame, per permettere di comprendere
diEsistono numerosi tipi di tale esame:

 Ecocardiografia bidimensionale
 Ecocardiografia con contrasto, che si basa sul principio fisico che le microbolle quando
vengono iniettate nel sangue venoso diventano riflettori d'eco.
 Ecocardiografia da sforzo
 Ecocardiografia perinatale
 Ecocardiografia prenatale
 Ecocardiografia transesofagea, con un trasduttore ad ultrasuoni miniaturizzato in uno
strumento simile a un gastroscopio; questo viene inserito nell'esofago, che ha un tratto a
stretto contatto con il cuore
 Ecocardiografia tridimensionale
RADAR
Il radar (acronimo dell'inglese «radio detection and ranging», in italiano: "radiorilevamento e
misurazione di distanza") è un sistema che utilizza onde elettromagnetiche appartenenti
allo spettro delle onde radio o microonde per il rilevamento e la determinazione (in un certo sistema di
riferimento) della posizione (coordinate in distanza, altezza e azimuth) ed eventualmente
della velocità di oggetti (bersagli, target) sia fissi che mobili, come aerei, navi, veicoli, formazioni
atmosferiche o il suolo.

Un radar può essere monostatico, ovvero con una sola antenna trasmittente/ricevente,


oppure bistatico/multistatico, ovvero con due o più antenne, di cui una preposta alla trasmissione del
segnale e le altre preposte alla ricezione dell'eco scatterato e che possono essere sparse su un
territorio, quindi anche molto distanti dalla prima. Si distinguono inoltre radar ad impulsi e radar ad onda
continua.

COME UTILIZZANO LE ONDE MECCANICHE I DELFINI


I sistemi di percezione dei Cetacei sono ben adattati all’ambiente in cui vivono: il suono si propaga nell’acqua
4,5 volte più velocemente che nell’aria (340 m/sec *4,5=1530 m/sec!); l’odore, invece, si diffonde
lentamente; gli occhi percepiscono meglio il blu nell’intera gamma di lunghezze d’onda dello spettro del
visibile. Udito, vista e tatto sono importanti come per tutti gli altri Mammiferi.

Per comunicare fra loro, tutti i Cetacei emettono un’ampia serie di suoni sfruttando al meglio le proprietà
acustiche dell’acqua. Azione estremamente utile anche per navigare in assenza di luce totale (di notte o nelle
acque profonde) o parziale (nelle acque torbide) e cacciare le prede.

Il delfino emette e riceve suoni tra 250 e 220000 Hz. Le basse frequenze emesse dalla protuberanza frontale
(il melone) gli consentono di localizzare oggetti molto lontani. Le alte frequenze emesse dalla punta
cartilaginea del rostro gli permettono di riconoscere con precisione gli oggetti vicini.

Nell’ecolocalizzazione un delfino emette un intenso fascio di onde sonore ad alta frequenza, che rimbalza
sull’oggetto e ritorna come eco, permettendo, quindi, di determinarne la distanza, la posizione e le
dimensioni. ANCHE I PIPISTRELLI UTILIZZANO LO STESSO METODO.

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