i
:
RADIMIONE INFRAROSSA
(TE
ne emessa da questi dispositivi ha- una lunghezza d'onda compresa tra 50.000 A e 7770 A; la
maggiore emissione awiene attorno a 40.000 4..
Lapotenza molto variabile, oscillando da 500
W a 1000 W;
generatori luminosi. Sono i pi utilizzati in Medicina. I generatori luminosi sono costituiti da
A,RTI
FICIALI
Iob.
3.1
di frequenze.
SIGTA
NFRAR0SS0
tUNGHEZZA D',oNDA ()
l{tR
Vicino
7.00 + 14.000
ililR
Medio
14.000 + 30.000
flR
Lonlono
30.000
+ 1.000.000
Fig. 3.1
25
ffi
RasrLrTATrvA
cremento termico maggiore viene interpretato dagli stessi recettori come uno stimolo algogeno, con
aumento dell'attivit di scarica. Il calore moderato pu ridurre il dolore muscolare agendo anche
come fattore decontratturante.
EFFETil GENERALI
INFRAROSSI
geno.
Comunque, I'energia trasportata dalla radiazione infrarossa assorbita totalmente dai tessuti su-
PARAMETRI E MODALITA
DI TRATTAMENTO
EFFETTI LOCALI
Vasodilatazione locale. - il fenomeno di reazione ai raggi infrarossi piir importante; si manifesta con un eritema che scompare poco dopo il
trattamento, a differenza di quello degli ultravioletti che perdura per 12-24 ore. La vasodilatazione induce un aumento circolatorio nei tessuti vicini con estensione degli effetti.
Rilassamento muscolare. - Il riscaldamento favorisce la funzionalit del tessuto muscolare, con
maggiore facilit sia nel rilassamento che nella
contrazione. Per questo, i raggi infrarossi sono
molto utilizzati come tecnica di preparazione alla
masso- chinesiterapia.
Effetto analgesico. - Le terminazioni nervose libere "nocicettive" presenti nella cute rispondono
vi (cataratta).
I
_?!
Tranotrwew
2-3"C)
un in-
ato da-
10, COn
oderaanche
aztone
r della
ta una
liaziogeneto, che
li ossi-
ffi.
gena stata consigliata per il trattamento delle patologie degenerative dell'apparato locomotore in
forme assai varie: bagni termali, mattoni caldi,
elioterapia. Attualmente, il trattamento con lampade luminose sembra of[rire la migliore efficacia
con il minor numero di effetti collaterali. Il trattamento dell'artrosi con raggi infrarossi indicato
nella fase sub-acuta e cronica della malattia, cio
quando la reazione flogistica in via di risoluzione o esaurita. Iesposizione ai raggi infrarossi migliora la condizione circolatoria delle articolazioni, riduce il dolore e la contrattura muscolare dele strutture osteo-articolari interessate.
INDICAZIONI TERAPEUTICH E
CONTROINDICMIONI
stemi"arossi
e non
n'ipor pir
ne co-
l'inefnento
ome-
lmentrossi,
e per
sudorne di
diffe:onsta
alea
.
tem-
3nsit
=r
va-
La terapia con raggi infrarossi la forma di termoterapia di pi facile utilizzo, qualora si voglia
ottenere un moderato aumento della temperatura corporea; pu essere impiegata in molteplici situazioni.
Contratture muscolari. - I raggi infrarossi risultano molto validi per contrastare le contratture muscolari involontarie dei pazienti affetti da
particolari malattie quali, per esempio,la spastici-
zione con raggi infrarossi va evitata anche nei pazienti con condizioni cardiocircolatorie in stato di
compenso precario.
Infine, il trattamento con raggi infrarossi da
evitare o da eseguire con cautela nelle regioni corporee con sensibilit alterata o assente.
PERICOLI
t e la spasmofilia. Sono assai utili anche per preparare alcune tecniche chinesiterapiche complesse, diversamente recepite come dolorose.
Ipotermia da scarsa circolazione locale. - Alcuni pazienti con paralisi del secondo motoneurone
presentano spesso sindromi ipotermiche da insufficiente circolazione sanguigna; per condizioni di
questo genere, i raggi infrarossi sono un pratico
strumento di terapia.
Ulcere trofiche. - I raggi infrarossi sono utilizzali anche per incrementare I'irrorazone delle ulcere cutanee e/o muscolari; a questo scopo, i raggi infrarossi si applicano prima dei raggi ultravioletti, in una sorta di terapia sequenziale.
Lo schema pi comune : 4 minuti di raggi infrarossi, seguiti da l-2 minuti di raggi ultravioletti (v. Cap. precedente).
Artrosi. - Fin dall'antichit la termoteraoia eso-
I-lustione cutanea rimane il pericolo pii concreto; pu accadere soprattutto per il concorrere di
varie cause: disattenzione dell'operatore, insensibilit del paziente, assopimento dello stesso durante il trattamento. Anche un flusso sanguigno insufficiente pu essere causa di ustione; infatti, la
mancanza di circolazione rende pi difficile la dis-
orma
spia)Po, e
co. Si
r.olto,
:+fa-
2t
rl
ffi
ONDE RADIO
(TER
ENDOG.ENAI
EFiF
Le onde radio sono caratterizzate da una lunghezza d'onda superiore a un millimetro e da una
frequenza che pu variare da alcune centinaia di
t.
!1.t
xr"
',t'
effetto magneto-meccanico.
EF
n
ffi
ffi
Mogneto-teropio
(3750
Hz)
Morconi-eropio
Rodor teropio
ficate frequenze.
3.ll-
,i,..,",
Le onde radio provocano sugli organismi biologici una serie di effetti, che si possono sintetizzare in due tipi fondamentali: effetto termico ed
Iob.
DE .O
(2/ MHd
.,?8_"
tutte le sostanze contenenti ferro (sostanze magnetiche) e sul comportamento della maggior parte
delle sostanze paramagnetiche che si trovano nel
mia a onde corte (Marconi terapia e TCR) e a micro-onde (radar terapia e ipertermia computerizzata), sfruttano questo principio e vengono pertanto definite termoterapie endogene.
EFFE,.O,:MCO
O
,,,t,
bio-
Gli effetti magneto-meccanici sono propri di tutte le onde elettromagnetiche, ma appaiono particolarmente spiccati nelle bande di frequenza infe-
fietiz-
ico ed
Gli effetti magneto-meccanici dipendono direttamente dal campo magnetico generato dall'onda,
il quale in grado di influire sull'orientamento di
terapia.
z non
ari, in
depoempo
inverragne-
:negli
no un
rismo,
essuti
ettrocome
I
I
I
I
I
I
I
--
I
i
--.1
I
I
I
I
I
I
I
29
dovutaaIlaneiessitdievitareintetfercnzecont"ffi_;ffi
di radio-telecomunicazioni e l%f1tfFi-t levante della yaglodiga. Tuttavia, rialtri molteplici dispositivi sensibili alle ra- tEfrfffi"LffiAii?ffii;iraiolistici di benessere
dio frequenze.
improwiso e di sensazioni "energetiche", riportaIn realt, i generatori di radiofrequenze produ- ti spesso in passato dalla letteratura e descritti ancono anche multipli delle frequenze fondamenta- che in reTazione ad alcune nuove metodiche che si
li, le cosiddette "atmoniche". Questo fenomeno rifanno alla diatermia, ben difficilmente possano
7e apparecchiature
.on
g1i
ts:rs\Kt\r(ss=r(sre-sq.r-qr:\sr:xe-r:\e-s3*\r,:s\srs,\se-N
:=-sx\\:$:\\lx\.=rss-t-s\s'*xussN.=\s\'=sx\==*s*.:.
\\\\\--'\\<\\i\
5*lr:o*s'=S=
\-\
crlll\D\)
d rntererenze.
questa zona
Vasodilatazione.
GENERATORI Dl ONDE
CORTE
a
so6Gnt.
-TTl"tto
-le
on_d_e_
as.
circuito
termico totale notevole ed dor.ut,
rsonante;quest,ultimalacorrenteada1tafre-'iu@dqEEshealr
sca\amen\o ss\etnrco, rltuso \tarnrte\a cucol
quenza re.v\ene eroga\a a\pazren\e.
\*=
EFFETTI BIOLOGICI
Questo tipo di onde elettromagnetiche pu interagire con un organismo animale senza dare alcun effetto sensibile, in quanto l'alta frequenza
non compatibile con I'eccitabilit neuromuscoper-sEcitare un tessuto nervoso, nelare. Infatti,'-t--:'-alm- o 1t
c e s s a r i o ch I f imo uG6ilTt ra-btia
:--./7<2.?
-'-a--
eq
"e.1za
>:-t.--3
<ae
n e acce'feraxo;
r- -Il'--rm-nto
crelzettto
g--eraje
Jella
7' in
temperat!
rt
La termoterapia a onde corte, nota in Itaha come Marconi-teragia, si basa su radiazioni della
maggiormente conosciuto e rtilizzato in Fisioterapia, mentre assai poco si conosce degli effetti
za
dell'orilTie n
ultimi sono probabilmente di entit minore di quelli espressi da frequenze piir basse, quali le ELF e le ULF.
Noi ci limiteremo alla descrizione dell'effetto
teffiiiella
della Marconi terapia, iin quanto questo
Gffettitr rilevante della metdica. Tuttavia. ri-
lunghezzad'onda di
eTettromagnetiche. Quest'
tipo metrico.
La frequenza riservata alla Marconi terapia di
27 MHz, con " pari a
metri. Questa restrizione
dovuta alla necessit di evitare interferenze con
ll
_-
le apparecchiature di radio-telecomunicazioni e
con gli altri molteplici dispositivi sensibili alle radio frequenze.
In realt, i generatori di radiofrequenze producono anche multipli delle frequenze fondamentali, le cosiddette "armoniche". Questo fenomeno
assai difficile da gestire e per questo, anche in presenza di dispositivi schermanti molto avanzati,
praticamente impossibile evitare la possibilit
._-=-.__"%
-='''!".,.#
tRm;rfi E*ii-frriii"ioiirti.idibenessere
improwiso e di sensazioni "energetiche'] riportati spesso in passato dalla letteratura e descritti anche in relazione ad alcune nuove metodiche che si
rifanno alla diatermia, ben difficilmente possano
esser spiegati solo in base all'azione termica indot-
d'interferenze.
sua volta (induzione elettromagnetica), un'analoga corrente in un secondo circuito detto circuito
risonante; quest'ultima la corrente ad alta fre-
sortlmento.
zione sanguigna. Parimenti, appaiono spiccati anche la vasodilatazione artero-venosa e l'incremento del consumo d'ossigeno locale e generale.
Effetto analgesico. - stato molto enfatizzato
in passato; I'ury1gqliq o lqegliq.l_poalgesia, si realizra
solo per l-ierriinct.-er.rti ai t=t"p"fqtur; :--.J\mentr eccessryr dr temperatura possono causare
invece un peggioramento della sintomatologia.
EFFETTI BIOLOGICI
Questo tipo di onde elettromagnetiche pu interagire con un organismo animale senza dare alcun effetto sensibile, in quanto l'alta frequenza
non compatibile con I'eccitabilit neuromuscoper-gccitare un tessuto nervoso, nelare. lnfatti, .f*--f-.'-_-.-=+L.
. ,
*r,*-t'
cessarlo cne I rmpulso elettrrco aDDIa almeno la
EFFETTI GENERALI
Effetti metabolici.
microsecondo.
In determinate condizioni, l'alta frequenza de- to all'aumento generale della temperatura: infatti,
esso accompagnato da un aumento della sudoratermina effetti termici e magnetici.
- 't_Sffetto
Iermico deltr-ontfe"mtliche gg!!_o zione e dalla diminuzione della pressione arteriosa.
30
Trnuorrmne 3
PARAA4ETRI DI TRATTAMENTO
n Fisiote-
:gli effett
,o di onde
probabil;si da fre-
ell'effetto
:r questo
ttavia,
ri-
benessere
possano
ca
indot-
assai
pi
ntim-Tii
'e precoo gi in
( Fis.
"d"t1 -it'_"ti
i2):
circolacremenale.
latizzato
MODALITA DI TRATTAMENTO
Laterapia a onde corte pu essere erogata in
due modalit diverse: capacitativa e induttiva.
Questa modalit utilizzalo schema del condensatore, dove le due "armature" sono rappresentate da due circuiti elettrici che devono essere sinto-
la sintonia automatica. I tessuti biologici interposti tra i due circuiti rappresentano il "dielettri-
si rea--==-_a,
ura; aucausare
logia.
infatti,
sudorarteriosa.
Fig. 3.2
essere
as-
sai diversa.
Coppia di elettrodi contrapposta. - Gli elettrodi possono presentarsi in forma di dischi rigidi e
rivestiti in plastica, oppure essere costituiti da lamine metalliche flessibili, sempre rivestite di materiale plastico. Questa la modalit pir) utilizzata per trattare strutture profonde o di notevole dimensione quali, per esempio, I'anca o il ginocchio.
Il posizionamento degli elettrodi influenza
molto il trattamento. Se gli elettrodi sono disposti orizzontalmente, in modo da "vedere" in serie i
vari tessuti interposti, i tessuti che subiscono il riscaldamento maggiore sono quelli a pi elevata
impedenza, cio il grasso, il tessuto fibroso e l'osso (Fig. 3.3).
Se gli elettrodi sono disposti in maniera da interagire tra loro longitudinalmente, per esempio,
secondo I'asse pi lungo di un arto) il campo elettrico "vede" le diverse strutture in parallelo.Yengono allora riscaldati i tessuti con pi bassa impedenza, specie il muscolo, ove il sangue abbon-
MODALITA CAPACITATIVA
ccati an-
no
dantemente contenuto.
co", cio la resistenza del condensatore che al passaggio della corrente si riscalda.
I due circuiti, che chiameremo elettrodi, posso-
l0
minui lo potenzo
3l
TERAPIA FISICA
Nuovr TecNorocrr
rN
MrorcrNl RAsrLralvl
MODALITA INDUTTIVA
Tli
Fig. 3.4
Coppia complanare.
- Se gli elettrodi sono posti sul medesimo piano, per esempio, a livello dorso-lombare, i tessuti sottostanti a pi bassa impedenza sono ancora una volta i muscoli, che diven-
tr
tr
---ttt'
consiglia-
to interporre un telo assorbente tra la cute e la spirale, al fine di eyitare che il sudore divenea una via
di fuga a bassa resistenza del campo eletomugnetico. Con questa modalit il campo elettrico permea i tessuti, che si riscaldano soprattutto negli
strati superficiali. La metodica richiede molta attenzione da parte del paziente che non deye modificare la propria posizione, pena il mutamento
delle condizioni di erogazione. aftualmente poco usata, data la scarsa praticit.
N.B. Complessivamente, la metodica bipolare contrapposta assicura un effetto termico molto profondo (6-8 cm), ma prevalente nel grasso superficiale; per ridurre I'assorbimento da parte del grasso, si deve cercare una modalit pir) consona allo
scopo, per esempio, un' applicazione longitudinale a un arto.
to dei esut interposti lro i due elettrodi; B) schemo scorrefio. con cortocircui.
to interpolore.
32
f'l.nortwnt
lo pir
rli; sto:
eguenIeve es-
t la cu-
i siano
ircuita
le, con
corte elevato; infatti, il tessuto muscolare adiacente e la circolazione sanguigna garantiscono anche un riscaldamento indiretto.
La presenza del grasso un problema da considerare sempre; nel caso di obesit manifeste, meglio utilizzare una tecnica diversa da quella delle
onde corte (Kloth, 1984; Del Pizzo,1987).
tzione
ranlera
Ito, coLbisco-
)escrie B).
'e
unilindro
"pur-
t.
etiche
2.
iuper;suti a
rdalit
3.
lre tu-
Iorno
causa
Ita at-
mo-
5.
nento
[e
po-
I COn)
pro-
6.
perfigrasa allo
dina-
A ONDE
CORTE
pernegli
ffi
7.
Gli elettrodi devono essere posti a 2-3 centimetri di distanza dalla cute. Infatti, I'aria,
avendo una bassa costante dielettrica. facilita
Fig. 3. A" B -
B) spirole modellcbile.
8.
33
ffiwWntXrt ,*,N
[l
'TqcNoroerirr,r
Mrorenn Rpeiir
.:k
l:r:ii
iiD
monte della lesione. In questa maniera viene stimolato il sistema gangliare periarterioso addominale a indurre una vasodilatazione nella circolazione a valle.
Infiammazioni. - L azione del calore nella flo-
tr
ry #
gosi assai discussa; vi sono giustificate perplessit nel trattare le flogosi acute con onde corte, come stato segnalato da diversi autori (Farneti,
1966; Cla1lon, 1975). Peraltro, l'azione delle diatermia sulle flogosi croniche senz'altro vantaggiosa, come dimostrato da pi di cinquant'anni di
esperienza. Certamente I'alta penetranza di questa
radiofrequenza assai utile qualora si voglia riattivare metabolicamente strutture profonde segregate dalla circolazione sanguigna, come gli ascessi cronici, le osteomieliti, ecc.
Ittttl
Fig. 3.7 Ar B -
mossi: orecchini, anelli o altri oggetti metallici situati nella vicinanza della regione da
9.
trattare.
Se
vo
revolmente
AnEhde ;orte
nella 65 po sT:?rCu-
I'in.lffiiltuboli.o
Artrosi.
trattamento dell'artrosi.
Neeli anni novanta una revisione critica della
mateia ha fatto s che tutta la diatermia fosse
-F
messa
in forte discussione; si ipotizzato che I'incremento eccessivo della temperatura nelle articolazioni possa indurre la degenerazione del delicato sistema cellulare ed enzimatico che regola
l'omeostasi della cartilagine. Certamente le intense e ripetute somministrazioni di onde corte alle
articolazioni affette da artrosi sono da evitare. Tirttavia, plausibile che.una limitata e attenta somministrazione della diatermia. esclusivamente nelle fasi croniche e non flogistictildtt%iiiilis-
favo
rate.
,
34
de gene
Trmnorrupn 3
viene sti-
Terapie radianti. - La Roentgen terapia diminuisce la reattivit dei tessuti, che potrebbero ricevere danni dall'incremento termico indotto dalle onde corte.
CONTROINDICMIONI
addomi-
a circola-
Pesgnakeriadiac-l"ploJ9$! ?Qtr_stre-he, altd apci Gli app are cchi el ettronici n e cessariamente utiltzzati dal paziente escludono il
trattamento. Si ricorda che questi dispositivi possono esser influenzati da un generatore a onde
corte anche nel raggio di due metri.
Gravidanza. - un'altra controindicazione assoluta all'uso della diatermia, sia per il pericolo di
favorire emorragie placentari, sia per non esporre
il feto agli effetti dei campi magnetici, che a livel1o genetico non sono ancora stati suffcientemente chiariti.
Cartilagini in accrescimento. - Pur non essendo stato accertato che la diatermia HF causi danni agli individui in accrescimento, buona norma
evitare l'esposizione delle cartilagini fertili.
!e={gc-ch! -e,l_et!q-oni
Farneti,
nt'anni di
di questa
rglia riatde segre-
gli
asces-
rte quali,
raccolte
rapia con
ento del-
a, dato
il
non lonet
in fu-
rattati fa-
rost-atir:ementalegatb al-
ica della
ria fosse
che
e
I'in-
artico-
PERICOLI
=-
Lustione di strutture profonde rara, ma possibile; in genere favorita dalla presenza di corpi
zialmente danneggiabili dalf incremento di temperatura. Il danno pu essere accentuato dalia presenza di parti metalliche che, riscaldandosi, denaturano il polietilene, rendendo pi breve la "vita"
di questo prezioso materiale.
Neoplasie maligne. - Si sconsiglia l'uso delle
onde corte in presenza di tali patologie, in quanto I'incremento ematico, conseguente al riscaldamento endogeno, pu diffondere le cellule neoplastiche tramite
il torrente circolatorio.
'l delica-
regola
intenorte alle
le
are. Tut-
Ita som-
:nte nel)s1,
pos-
degene-
35
GENERATORI DI MICRO-ONDE
Le onde elettromagnetiche UHF utilizzate in Fi_
gi dell'ottica.
EFFETTI BIOLOGICI DELLE
MICRO-ONDE
Vasodilatazione.
tori dell'organismo.
EFFETTIGENERALI
PARAMETRI E MODALITA DI
TRATTAMENTO
La potenza d'emissione delle apparecchiature
assai varia, in genere compresa tra 200 W e
250 W all'uscita, in modalit continua. Sono poi
1
1
Trwtorrnapn
)-meccaJ
cm cir-
ne viene
ili
do-
dove,
nocicet-
N DICAZION I TER/APEI.,ITICHE
CONTROINDICAZIONI
Le controindicazioni sono simili a quelle delle
altre metodiche diatermiche: presenza di dispositivi elettronici endocorporei (pacemaker, protesi
uditive, ecc.); stato di gravidanza; vicinanza di car-
ne sono
entit
ione inre
ecc.
PERICOLI
Lustione rimane sempre una possibile complicanza in caso di inappropriato uso della strumen:hiature
l00We
ono poi
cro-onr uscita
rodalit
miglio,ty cycle
a di 10-
&--*-*.'-----;m
Fig. 3.8 Ar B -
*g*
Lipertermia una delle applicazioni pi recenti delle onde radio e si basa sull'esperien za acquisita mediante la diatermia a onde corte e micro_
onde; tuttavia, si discosta nettamente da queste per
sani.
Le associazioni dell'ipertermia con altre terapie
to termico;
il tempo durante il quale viene mantenuto co_
stante un determinato valore termico:
il volume trattato:
il tipo di tessuto, che pu essere pir o meno ter_
mosensibile e diversamente vascolar izzato:
delTe regioni circostanti.
il riscaldamento
CICLO IPERTERMICO
Per meglio comprendere i fenomeni relativi al_
In
--
tanto
complesse e varie ha indotto un serio approfondimento sugli effetti biologici del calore.
Da molto tempo noto che il valore della tem_
peratura assoluta indotta da una fonte calorica in
gistici e riparativi.
38
T*norcwne"t&vicinata nel tempo. Per questo motivo in Oncologia l'ipertermia viene erogata con una cadenza
non inferiore alle quarantotto ore. In Fisioterapia,
ove i protocolli sono meno rigidi, pu essere tollerato anche un intervallo di 24 ore.
el corpo
'ompresa
ure oltre
Iti.
Camento
vono
es-
te:
cremen-
nuto co-
eno ter:ato;
Ll.
lativi al-
;uddivilmperao; la ve-
senzial:a e dal:nder a
reccani-
rria cirdilata:rmoIer
to al rianismo
olgono
'r'asodi-
cellulare.
Tra 4loC e 45"C un trattamento non superiore
a trenta minuti causa lesioni cellulari complessivamente reversibili. Tuttavia, anche un incremento termico attorno a 4I-42"C, se protratto per un
tempo superiore a trenta minuti, porta a un bloc-
;ivo inumen:ssuti; i
:apida-
ti, maflo-
:ssi
rbisco-
funzionale.
collagene ed elastiche.
TERMOTOLLERANZA
ressivaro.
il riper
fisiologici;
valori
torno della temperatura ai
questo importante utlizzare l'aumentata compliance di queste strutture nell'ambito di un percorso fisio-chinesiterapico. Per ottenere dunque
un allungamento stabile degli apparati legamentosi e tendinei patologicamente retratti, opportuno, dopo una seduta di ipertermia, dare seguito
a un programma adeguato di chinesiterapia.
Tessuto osseo. - Gli effetti dell'ipertermia sul
tessuto osseo appaiono legati soprattutto all'ipeQueste modificazioni sono reversibili con
la produzione,
le cellule pi resistenti al calore per un certo periodo di tempo dopo I'esposizione (da due a cinque giorni). Il fenomeno detto termotolleranza
ed un fattore da considerare attentamente nella
programmazione di un ciclo terapeutico; infatti,
Ia termotolleranza si esprime anche con una scarsa
\1
't1
xt
ti
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rN MeorcrNn
Rnuurnrvr
t1
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4l
il
tt
41
{t
l4d!q
necessario;
Come abbiamo visto, l'ipertermia computerizzata e termostatizzata stata elaborata per superare i
limiti che le precedenti diatermie avevano mostrato. I problemi presentati dalla termoterapia endogena tradizionale sono sintetizzabili nella mancanza di controllo dei parametri pi elementari quali,
per esempio,la temperatura indotta e la delimitazione del trattamento al target desiderato. Infatti,
I'operatore ha poche o nulle possibilit di programmare, guidare o modulare le radiazioni prodotte dai
dispositivi di Marconi o di radar terapia. euesti limiti rendono la term oterap ia endo g ena inttt:iLizzabile nelle patologie dove la precisione dei parame-
regio,te
da trataare
Fig. 3.9
khemo
40
fgru\
ton, come,
rili.
rsilio della
propone i
rammabi-
r il tempo
I target;
ametri di
o sia more.
r
maggior
lo ancora
ftualmenaica.
RMIA
3.9) un
>uterizza-
croonde;
rigerante
Potenza niziale
g6RAptA 3
7o
cute (bolus);
4o
I
proronaitla
Fig. 3.10
*,
*r*r,".,
mio USA (915 MHz) e Rodor teropio (2450 MHz), in riferimenlo 0 uno
xi.
In altre branche della Medicina si utilizzano anche altri tipi di applicatori; alcuni interni, cio endocavitari, come nel caso degli erogatori per l'utero; altri intratissutali, cio inseriti con metodica
invasiva direttamente nel tessuto, come nel caso
delle sonde per il trattamento delle neoplasie ter-
SORGENTE ESOGENA
RISCALDANTE- RAF F RE DDANTE
mosensibili.
In determinate condizioni si utilizzano pir applicatori convergenti, per aumentare la temperatura nella zona di sovrapposizione dei due o piu
fasci di microonde.
In Fisioterapia ormai consolidata la tecnica
basata su di un solo applicatore (Fig. 3.11 A e B).
TERMOMETRI
Il controllo delle temperature indotte nei tessuti target e in quelli che vi si interpongono uno
dei problemi tecnici centrali dell'ipertermia; inttI'accuratezza
della terapia. In Oncologia, ove la precisione richiesta massimale, si utilizzano diverse sonde
termometriche per misurare direftamente in loco
il valore termico.
In Fisioterapia le metodiche inr-asir-e non sono
n concepibili n necessarie. Di norma suttciente disporre di due misurazioni distinte, una a livello del bolus, per misurare la temperatura della
sorgente esogena e una a Livello della cute, per misurare la temperatura di superficie ritenuta espres-
ffi*nanaFlslcA -
Nuovr TrcNoLoorr
rN
MrorcrNl Rrlerlrarvn
mico; inoltre, il software fornisce un sistema automatico di termostatizzazione che modifica aur
tonomamente lo scambio calorico nel circuito
idraulico, al fine di mantenere costante le temperatura indotta nei tessuti. Ijattivit dell'operatore
necessaria per tutto il periodo del trattamento;
questo almeno nelle prime due o tre sedute. Infatti, non sempre il sistema automatico riesce a gestire tutti i parametri impostati. foperatore deve allora intervenire manualmente, correggendo o
reimpostando i dati di trattamento. Dopo le prime sedute,la procedura diviene pi immediata e
le reazioni del paziente divengono pi facili da
iffi
prevedere.
li
da dover modificare o sospendere il trattamento previsto, anche se il computer riesce a elaborare correttamente tutte le coordinate ricer,.ute: la clinica deve essere sempre la guida del trattamento
ipertermico.
Fig. 3.1
A" B -A)
ra raggitnta in profondit.
Il sistema di termometria pir :utilizzato il termometro a termo-coppia, cio costituito dall'unione di due fili di metallo o di leghe diverse,
che, presentando una conduzione elettrica dissimile, generano potenziali elettrici diversi. La misura di questa differenza di potenziale permette di
risalire alla temperatura della regione in cui il termometro stato collocato.
Esistono altri tipi di termometri per le apparecchiature di ipertermia; ricordiamo i termistori, i
termometri a fibre ottiche e a fotoluminescenza.
Tutti questi sistemi presentano un complesso di
a differenza delle endogene che possono solo scaldare. Infatti, le sorgenti esogene modulano la
42
Truaorrnnprn 3
ra non
11o
sta-
ZAIO
rn]poperterIa au.ca au-
:rcuito
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gesti-
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PARAMETRI DI TRATI-AMENTO
'ENA
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*-tr..
lesto
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lura,
- -..1
::l
la
POTENZA
Fig. 3.1 2 A,
4(-
7Cm
lozione di sorgenti termiche. A) sorgenle endogeno: l'incremenlo termico profondo, mo prevole negli stroli superficioli. B) sorgenti esogene: riscoldonle (so-
C) sorgente endogeno-esogeno:
mostatizzata, come abbiamo visto, la potenza della sorgente endogena strettamente rapportata alla potenza della sorgente esogena, nel senso che a
te delle patologie dell'apparato locomotore si utilizzano valori compresi tra 37,5"C e 39"C.
ogni incremento di potenza del generatore di microonde deve corrispondere un decremento termico degli strati superficiali a opera della sorgente di raffreddamento esosena.
TERAPIA FlslcA
Nuovr TrcNoLoorr
rN MrorcrN,q Rrngrlrarva
t,
tf;
'1,.
.'
tig: 3.!9 -
siderato.
evidente che pi dei valori assoluti della temperatura di superficie e del bolus importante co_
noscere la differenza di temperaturu t.u i due sistemi. nata cos una nt:orru grand,ezza, il deha
I'una dall'altra.
Il numero delle applicazioni comunemenre
compresotra8el0.
MODALITA DI TRATTAMENTO
gatore.
TEMPO
: :"1',11-::1":1':44
frnr,,rormam
biscono
La fase clinica
sa 41oC.
:rata del
tr esemposizioLti quali,
)gamen-
]NDICAZIONI TERAPEUTICHE
PATOLOGIE MUSCOIARI
Il muscolo un organo molto sensibile alla radiazioni endotermiche, alle quali risponde con un
rapido incremento di temperatura e un altrettanto efficiente meccanismo di dissipazione del calore, basato sui moti convettivi della circolazione
sanguigna.Il muscolo necessita dunque di potenze sostenute, naturalmente variabili in base alla
profondit, alla dimensione e alla patologia delI'organo interessato.
Contratture. - Le contratture muscolari sono
quasi sempre collegate a eventi sportivi recenti e
appaiono spesso la conseguenza di una richiesta
funzionale superiore alle capacit aerobiche del distretto muscolare.
Altre volte la contrattura muscolare I'espressione della difesa esasperata dell'organismo verso
una situazione patologica articolare al limite della compromissione; questo il caso, per esempio,
temporale pi contenuta.
one an-
tratta-
attia
ri-
ica.
iperter-
i20ei
:no dela devot 24 ore
emente
ffi
Infine, la risposta clinica del paziente al trattamento l'indicatore piir importante per il trattamento ipertermico. Infatti, i parametri standard
del trattamento devono esser prontamente adattati alle esigenze del singolo paziente. Per esempio,
se I'individuo manifesta una scarsa tolleranza al
calore bisogna ridurre la potenza massima erogata e cercare di mantenere il gradiente termico ot-
timale per la profondit d'organo, lavorando sulla temperatura esogena del bolus.
Da un punto di vista operativo, la posizione del
bolus deve essere molto accurata, in quanto il campo d'azione dell'erogatore ben delimitato (Fig.
3.r4).
Se la patologia a carico di un organo di piccole dimensioni, quali per esempio il tendine d'Achille, la zone ipertermica indotta sempre sufficien-
yere un
te alla terapia; se invece l'organo target di dimensioni maggiori, come per esempio un quadricipite
tamen-
relatia iper-
o loca-
rgini; il
otenza
tura di
affredr
-Lsioni muscolari.
I'ero-
conseco, che
la pro-
ttiva al
Ito valPerarch
tico eseguito.
il
nite la
fisica
eta ri-
to pi
anziano so-
tig. 3.14
menro e 0t ctr(0
il
:-ipglqllriu:
-
Er0g00re di
cessi riparativi di tipo fibrotico e la compromissione delle caratteristiche elastiche e di scorrimento delle fibre muscolari. A volte eli ematomi esita-
luu cm".
45
,#t
E;
"t, "
statei*ttffilumeroselT5laz
ni (Alicicco, 1999; Respizzi,1999; Giombini, 2002).
infatti, sono
^L..t.r'Wqdug":ryg-4ipresentainsituazioniartiiolaricronico-degenera-tunzionali immediati -o ripglgti ne_l tempg. Que- tive che divengono sintomatiche quando il volume
sfuttirni; in partiCtaie, i6iu"o .ir"r" rponru- eccessivo della cisti limita il movimento articolare.
bili dell'instaurarsi di processi flogistici cronici che
Lo svuotamento della cisti per artrocentesi raassumono nel tempo aspetti francamente degene- ramente efficace; spesso il liquido si riforma in
rativi. Si passa cos dalla tendinite cronica alla ten- breve tempo. Thlvolta l'artrocentesi d esito nega{nOsj, fenom"no rurffilffiuiiiFlmmenta- tivo o parzialmente negativo perch la cisti si prezione delle lbre collagene e dalla formazione di ci- senta pluricamerata, oppure perch il materiale
sti. A fionte deQerpetrarsi dell'insulto meccanico, di una viscosit talmente elevata da non potere esqueste aree di minore resistenza si rompono, inne- sere aspirato.
scando nuovi processi flogistici che procrastinano IJipertermia in questi casi si rivela un buon aua un tempo indefinibile la guarigione. Talvolta le silio terapeutico; infatti,l'.lqgglglgjlry.
calcificazioni intra-tendinee sono l'espressione del tenza conteLqp- (per es.: +O-Wf per circafO mil
carattere cronico e insolubile del
processo
1n
E!.:gto""iirtie,Co"s"tirnelor""o1affi
el'incremeni-dil6Gffi ziierivitalilzanoil
tessuto
calqifici.llttti
Tra le varie forme
de-
di tendinopatie, ricordiamo
d-ell'arto inferiore e superiore, in pri1-tutte,q.uelle,
I ff.ge-ljg![gg del_ryjl|gg, della zampa d'oca, I
\ dll-cuffil dei rottori?lil lpalla, de['stensore i
e abduttore lungo del pollice (M. di De I
lbreve
[Quervain).
-'*--*-.****
t
46
ARTROSI
frnrvronnana
mo le epiubalsie da
rttamento
r.), con
un
reperun
accompa-
tti forma-
it.-,Cui;
rusate en-
uti.
un caratcaso della
consegue
r esempio
li Baker si
degenera-
vasorum" dei tronchi nervosi e induce una progressiva degenerazione delle fibre, a partire da
quelle pir periferiche.
La sintomatologia in wa prima fase acro-parestesica ed episodica; si risolve agitando ripetutamente l'arto, come se la patologia fosse sostenuta
geni che I'apporto calorico incontrollato poteva arrecare all'omeostasi del tessuto osseo e cartilagineo.
Dalla fine degli anni '90 si assistito a una ripresa dell'interesse riguardo l'uso del calore endogeno nel trattamento dell'artrosi (Respizzi, 1997;
Alicicco, 1998; Saggini, 1998 e 2000). Questo fatto nuovo ar,ryenuto in virt del diffondersi delI' ip ertermi a co mp ute rizzata e te rmo s tatizzata, che
oEivG ga runti" tecnologiche che le precedenti
metodiche diatermiche non aveyano potuto dare.
I protocoi@termia nel tratmento dell'artrosi sono abbastanza diversificati; complessivamente si possono consigliare potenze dell'ordine 30 + 65 W con un delta termico modulato in
base alla profondit. Il tempo di erogazione in
genere di 20 minuti, molto simile a quello ttilizzato in passato per le altre diatermie.
il volume
LOMBOSCIATATGIA
rticolare.
.h"
ntesi ra-
forma in
;ito negasti si preLateriale
potere es-
-a20 mi-
'l@
lotamen-
l*il
r a partiVerona,
effi-
nuti.
SINDROMI CANALICOIARI
l'ipertermia.
scente.
au
:c.
larghi
anni'60
r terapia
:ipale in-
tivi e motori
Per sindrome canalicolare si intende la uatologica condizione di alcuni tronchi nervosi periferici che rimangono "intrappolati" in angusti spazi
anatomici. Le sindromi canalicolari rappresentano un'altra interessante possibilit applicativa del-
Lto
--> pol
l puo
rviale. In
I para-affto-acro-
ff
molto importante il controllo clinico e devono essere eseguiti tutti gli opportuni adattamenti di
temperatura, di durata e di frequenza delle sedute.
CONTROINDICAZIONI
La pii nota compressione senza dubbio quella del nervo mediano al tunnel carpale. Altre meno frequenti, ma forse solo di pi difficile diagnosi, sono quelle relative ai nervo ulnare, nella doccia retroepitrocleare del gomito; nervo sciatico popliteo esterno a livello del tunnel fibulare; nervo tibiale anteriore nel tunnel tarsale. Per I'approfon-
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLoorr
rN
MeorcrNl RnsrLmrva
Poromelri di riferimenlo per il trotiomento ipertermico delle principoli potologie dell'opporoto locomotore; i volori sono suddivisi
in due gruppi in bose ollo profondift dello polologio. I doti si riferiscono oll'uso dello ecnologio Deltotherm (Eosyteoch Fl).
a:
PATOI.OGIA
SUPTRFI(IAI.E
PROFONDA
TIMPO nin
Wotl
H20 T'
20
35
39,5
n(
0q
Delto
T'
IEMP0 min
Wofl
30
55
H20 T"
Deltr T'
MUSCOI.ARE
Contusioni
20
35
?q{
30
55
?7(
Elongozioni
20
35
0,5
30
55
37,5
1\
?\
?\
Lesioni
20
35
38,5
1,0
30
55
37,5
2,5
Miosili osificonti
20
35
3B,s
1,0
30
55
37,5
Achille
20
30
3B
t,0
T. Rotuleo
20
30
38
1,0
Conolture
TEI{DINEA
L
Cuffio rototori
20
40
3B
t,5
C.L. Bicipile
20
40
3B
t.)
20
45
c7(
Epicondilite
20
20
38
Pubolgio
20
35
37,5
M. De Quervoin
20
30
3B
1,0
S. Dupuyen
20
30
3B
t,0
Foscile plonfore
20
35
Distorsioni copsulori
20
25
38,5
0,5
20
40
3B
t.5
0,5
OSSEA
Cervicoorlrosi
45
?7(
[ombortrosi
70
Gonortrosi
20
35
37,5
Coxortrosi
30
37,5
Rizoorfosi
20
30
3B
1,0
[siti di frofture
20
t5
?7[
0,5
20
25
37,5
t,0
Copsulite odesivo
20
30
3B
1,0
20
45
37,s
2,0
20
40
39
t,0
20
40
3B
l(
20
40
3B
t{
BURSAI.E
Cisti di Boker
i.
subocromion-deloider
B. olecronica
20
20
38
nq
B. poellore
20
20
38
0,s
S. Iunnel carpole
20
30
3B
t,0
S. Tunnel tarsale
20
30
38
t,0
Neuromo plontore
20
30
3B
t,0
NEUROI.OGI(A
Lombosciotolgio
48
elative:7a
TRASFERIMENTO ENERGETICO
CAPACITIVO E RESISTIVO
di aree
rcuta delme situaza
con cau-
dico, che
ospendeico.
ldivisi
Il
Trasfqrimen_t*o
4199e!i9o Cap_acitivo
e Resi-
stivo (TCR) una particolare forma di termoterapia effiSn a che ittlizza frequenze comprese tra
0,45 MHz e 0,6 MHz, cio nella banda MF delle
onde radio. Nata dopo le onde corte di 27 MHz e
le microonde di2,45 GHz, questa terapia abbandona il metodo di erogazione ad antenna, tipico
2o specie,
e B).
In base al tipo di elettrodo, nel sistema TCR sono possibili due distinti sistemi di erogazione del1'energia:
il sistema capacitivo e
il sistema
inseriscono.
SISTEMA CAPACITIVO
GENERATORI DI TCR
Il sistema di trasferimento energetico capacitivo-resistivo consta di un generatore di onde corte e di elettrodi opportunamente studiati per ottenere particolari effetti biologici. L originalit
della metodica si basa sulle peculiarit degli elet-
trodi.
Per comprenderne
il meccanismo,
resistiyo.
:g :g
utile con-
o o
o
o
o
tr
rente.
r.rre-
diante due elettrodi contrapposti, si genera all'interno del tessuto luna migrazione di cariche ioniche verso i poli opposti. Si crea allora,per effetto
i o ul e, un inn alzamento di te mp e r attr a lo calizzato
in prossimit del dielettrico, mediante un'energia
termica non erogata dall'esterno, ma generata in
seno al tessuto stesso dalle correnti ioniche.
Le armature, cio gli elettrodi del condensatore, possono esser di due specie:
- 1o specie, esclusivamente metalliche;
Fig. 3.15
mcttlr0 di
l!
4 B -0
2'spe-
fo
due ormoture di
to osseo il dielefirico.
,
49
2!
/#rcwpA,FlslcA -
lente,
lettrico.
Con il passaggio della radiofrequenza' le cariche elettriche si ncentrano in prossimit del dielettrico, con il conseguente riscaldamento delle
in particolare muscoli e vasi
..,t. j.z .:,1 strutture sottostanti,
' '.. (Fis. 3.16)'
er I'ottimale dispersione del calore necessario muovere manualmente I'elettrodo erogatore'
con massaggio circolare o lineare' In questo modo si evitano pericolosi surriscaldamenti cutanei
nella zona da irattare' Lelettrodo di ritorno' invece, viene mantenuto fisso'
fre-
(metallo pir cute e muscoli)' Il dielettririvestico, in questo caso' non rappresentato dal
resialta
pir
a
mento in ceramica, ma dal tessuto
(per
stenza presente tra i due elettrodi metallici
es.: osso' tendini, aponevrosi e legamenti)'
L elettrodo attivo generalmente mantenuto
fisso, oppur e mobihzzato con un lento massaggio
100
Alto lfuello energetico (200 + 300 W); effetto ii-mico spiccato' con scarso effetto biostimolan::
ne consegue una marcata iperemia e un inc:tmento del drenaggio venoso e linfatico'
Nella modalit resistiva si utilizzano gli elettrodi metallici in contrapposizione, ma I'elettrodo attivo non isolato: entrambe le armature sono di
SISTEMA RESISTIVO
Gli effetti biologici indotti dal sistema TCR . no quelli tipici della termoterapia endogena:
e :''':
- u.ttulgi.o, per azione diretta suidi nocicettori
endorfine;
incrJmento della secrezione
diminuzione delle contratture e delle rigii--'.r
2u specie
articolari;
aumento dell'elasticit del tessuto connetti"
aumento del metabolismo cellulare;
stimolazione del sistema immunitario con
minuzione dei radicali liberi;
tiq.
tio.3.l-TCRinsistemocopocilivo:l'eleltrodoottivorivefitod0cer0'
mi;
3'U)'
3.1 7
TCR
oi les
quesl'ultimo funge do dielettrko; pertonto si riscoldo e irrodio colore
suti sottostonli.
l
50
:'-
' :: -
i-
f6sa66pasa
tture che piil
requenza, so-
.3.r7).
I'effetto opposto.
Come tutte le terapie con calore, anche la TCR
consigliata in fase subacuta e cronica, per cui
preferibile iniziare il trattamento a distanza di al_
meno 24-48 ore dall'evento acuto.
Nei protocolli terapeutici si consiglia di associa_
re e due modalit di trasferimento energetico, per
sfruttare al massimo le loro caratteristic .o-pl"_
mentari (vedi protocolli). Solitamente si comincia
il trattamento con la modalit capacitiva, al fine di
MODALITA DI TMTTAMENTO
Parit di fteiversi livelli
i effetti.
; effetto biono di ATP e
icrocircolo;
:ettori; scar-
Come abbiamo visto, nella terapia TCR si utilizzaun elettrodo attivo isolato o non isolato, che
viene posizionato in contrapposizione a un elet_
trodo di ritorno. lJelettrodo attiyo, in sistema ca_
pacitivo, viene mobilizzato manualmente in ma_
niera circolare, alla velocit di 1 ',circolo,, ogni I_2
secondi, per favorire la dispersione termica dei tes-
Itr'); effetto
iniziale efetabolismo,
ssigenazioeffetto ter-
;timolante;
: un increico.
ra TCR so-
'gena:
:ttori
e per
rigidit
nnettivo;
io con di-
iveslio do
ce-
q mqggior resimento.
rfine;
Je
minuti nel sistema capacitivo . p., l-"r,o 4 minuti con quello resistivo. Diminuendo le dimensioni dell'elettrodo, in genere si aumenta il tempo
di trattamento.
Il numero di sedute varia da l0 a 20 circa, a ca-
*T1"'i1tt:_:'30:e
ffi
rilassare la muscolatura e donare elasticit ai tessuti. Inoltre, durante la fase capacitiva si ha una va_
sodilatazione superficiale, con conseguente maggiore dispersione termica e migliore tolleranza cu_
tanea al calore. Questo effetto permette, durante la
successiva applicazione in modalit resisitiva. di in_
crementare I'intensit e la durata della seduta, con
un effetto termico pi profondo.
N.B. estremamente importanteyerificare lo stato di integrit del manto in ceramica dell,elettrodo capacitivo; infatti, in caso di rottura, I'apparecchio pu causare ustioni per eccesso di concentrazione della radio frequenza.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
In virtr degli effetti biologici indotti,la TCR ha
ottenuto un grande successo in Medicina dello
Sport, specie nel trattamento delle patologie arti_
colari e muscolari; tuttavia, usata ancheln altre
patologie comunemente trattate in Fisioterapia.
Le indicazioni sono legate soprattutto agli ef_
fetti biostimolante e termico che devono essere
coscientemente ricercati; le principali indicazioni
sono:
a d alterni.
5l
rcnlml,FlslCA' Nllovr
ffi
Tub. 3JV
moDArlT
PATOTOGIA
lesionimusolori
Tendinopolie
Troumi disforsivi
TEMPO
(lJlinutil
LIVEI.TO EI{ERGTTICO
IIUMIRO SEDUIT
copocilivo
30
Alto
10"15
Resi$yr + mpacifivo
20
Aho
t0
25
Alto/medio-bosso
t0
Resisivo
Resisivo
copocitivo
Arto fontosmo
Copocitivo
resistivo
30
llkdiobosso
Linfedemi
Copocitivo
resistivo
Alto
l5
,r,:,
10,',
Artrosi
Resislivo
copocitivo
25
Aho
l0
Lombosdofolgio
Resistivo
copocitivo
25
Aho
8-l 0
CONTROINDICAzIONI
questo materiale.
PERICOLI
Le
Il danno che pu derivare dall'uso incauto, inesperto e inappropriato di questa metodica legato soprattutto agli effetti indesiderati del calore.
Ricordiamo che, date le peculiarit della metodica di erogazione capacitiva o resistiva, la necessit di scelta del livello energetico e di individuazione del target terapeutico, la metodica attualmente di tipo manu medica o da eseguirsi sotto la
diretta responsabilit del medico.
dicazione relativa; Infatti la TCR, se ttilizzata alivello medio-basso, induce un riscaldamento assai
limitato.Inoltre, imezzi di sintesi metallici sono a
bassa conduzione e dunque nella modalit capacitiva costituiscono un corpo unico con I'elettrodo di riferimento di 2" specie.
Riteniamo da evitare invece il trattamento di regioni corporee in cui siano presenti sostanze pla-
52
fmmomnne
&f
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'0
0 --l
0
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