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Spettrofotometria infrarossa

La spettrofotometria infrarossa (IR) una tecnica molto nota in campo chimico e ha notevoli applicazioni anche nel campo dei beni culturali. Si tratta di una tecnica di analisi molecolare nella quale sono misurate transizioni tra livelli energetici vibrazionali, che richiedono energia corrispondente a radiazioni nella regione infrarossa dello spettro elettromagnetico, cio tra 1 e 500 m Con questa tecnica possibile avere informazioni sui gruppi funzionali presenti nelle molecole che formano il campione e quindi, indirettamente, sulle molecole stesse. Le informazioni sono prevalentemente di tipo qualitativo; laspetto quantitativo scarsamente sfruttato

Lenergia in gioco
Frequenza ( in Hz, sec-1) Lunghezza d'onda ( in nm o in m)

Numero d'onda: ( v = 1/ in cm-1)


Frequenza = Numero donda x c (velocit della luce) Campo spettrale della radiazione IR: 0.7 - 500 m (14000 - 20 cm-1) 0.7 - 2.5 m (14000 - 4000 cm-1): vicino IR (NIR) 2.5 - 20 m (4000 - 500 cm-1): medio IR (MIR) 20 - 500 m (500 - 20 cm-1): lontano IR (FIR)

Infrarosso vibrazione delle molecole

Lenergia delle radiazioni infrarosse sufficiente per attivare anche transizioni energetiche rotazionali

Moti vibrazionali delle molecole


stretching: modificano le lunghezze dei legami. Distinti in: simmetrico asimmetrico bending: modificano gli angoli tra gli atomi. Distinti in: rocking

scissoring
wagging twisting

IR: modi di vibrazione

Energia delle transizioni


Ogni transizione vibrazionale, come quelle elettroniche e rotazionali, ha una specifica energia che d luogo ad un assorbimento della regione infrarossa in una specifica regione Ogni gruppo funzionale pu avere pi modi vibrazionali che corrispondono ad energie diverse; allo stesso tempo gli assorbimenti dei differenti gruppi funzionali corrispondono ad energie simili anche se presenti in molecole diverse Va considerato che, nonostante i modi di vibrazione di una molecola possano essere diversi, le regole della meccanica quantistica ci dicono che lassorbimento di energia, e quindi la transizione tra due stati energetici vibrazionali, avviene solo se la vibrazione implica un cambiamento nel momento dipolare della molecola. Nel gergo della meccanica quantistica ci equivale ad indicare un modo di vibrazione attivo o permesso

Lanidride carbonica

Lanidride carbonica, CO2, pu avere i modi di vibrazione illustrati nella figura, con latomo di carbonio al centro. Questi moti sono responsabili delleffetto serra che la CO2 esercita in atmosfera, assorbendo energia termica dalla terra. La vibrazione A, stretching simmetrico (~40 trilioni di vibrazioni/sec), non attiva in quanto non cambia il momento dipolare; le altre vibrazioni sono invece attive

Spettro IR della CO2


I segnali dello spettro di assorbimento IR della CO2 corrispondono ai modi di vibrazione permessi: quelli di bending, entrambi attorno a 666 cm-1, e quello di stretching asimmetrico a 2350 cm-1

Lo stretching simmetrico del gruppo C=O, che dovrebbe essere a 1340 cm-1, nella CO2 non attivo perch in questa molecola non cambia il momento dipolare

1340 cm-1 (stretching simmetrico)


666 cm-1 (bending) 2350 cm-1 (stretching asimmetrico)

Struttura fine
Siccome lenergia delle radiazioni IR pi che sufficiente ad attivare le transizioni rotazionali, i segnali di assorbimento dovuti alle vibrazioni sono in realt bande pi o meno allargate. Se utilizziamo uno strumento ad elevata risoluzione, possiamo mettere in evidenza la struttura fine in cui la banda vibrazionale appare in realt composta da pi segnali, dovuti alle transizioni rotazionali

Spettro IR della formaldeide (HCOH)

Lo stesso gruppo funzionale in differenti molecole presenta moti vibrazionali specifici, che si traducono in bande di assorbimento collocate a frequenze caratteristiche (frequenze di gruppo), influenzate solo marginalmente dalla complessit della struttura molecolare

Esempio di spettro IR
La complessit dello spettro tipica dellanalisi infrarossa ma spesso un vantaggio. Linsieme dei gruppi funzionali identificati permette di risalire globalmente alla molecola, il cui spettro IR corrisponde ad unimpronta digitale Il campione irraggiato con un intervallo di compreso tra 2.5 e 20 m (o compreso tra 4000 e 500 cm-1). Il 100% della scala di trasmittanza corrisponde ad assorbimento nullo

Frequenze di vibrazione
La frequenza che corrisponde ad una determinata vibrazione determinata dalla forza dei legami e dalla massa degli atomi coinvolti. Alcune regole generali sono le seguenti: le frequenze di stretching frequencies sono pi alte di quelle di bending, perch richiesta meno energia per piegare un legame piuttosto che per allungarlo i legami con idrogeno hanno frequenze di stretching pi alte di quelli con atomi pi pesanti i tripli legami hanno frequenze di stretching pi alte di quelle corrispondenti dei doppi legami, a loro volta pi alte dei corrispondenti legami singoli, es.
C-C 700-1200 cm-1 C=C 1620-1680 cm-1 C=C 2260-3030 cm-1

Frequenze di gruppo
I principali gruppi funzionali sono illustrati nella figura sottostante in relazione alle frequenze di assorbimento. La regione 1450-600 cm-1 normalmente difficile da interpretare e viene spesso chiamata regione del fingerprint, essendo molto caratteristica da molecola a molecola

Spettrofotometri IR
Il campione irraggiato con un intervallo pi o meno ampio di ; le assorbite corrispondono ai gruppi funzionali delle molecole. La risposta visibile sotto forma di spettro di assorbimento o di trasmittanza

Esempio di spettrofotometro IR. Si tratta in genere di strumenti molto compatti, dal costo limitato

Tipi di spettrofotometri IR
Gli spettrofotometri IR sono di due tipi:

dispersivi, in cui presente un elemento che disperde sequenzialmente la radiazione a trasformata di Fourier, in cui lacquisizione contemporanea su tutto il range spettrale

IR dispersivo

Attualmente gli spettrofotometri IR dispersivi sono poco utilizzati

Spettrofotometri FT-IR
Gli spettrofotometri IR pi diffusi sono quelli a Trasformata di Fourier, nei quali, attraverso un sistema di raccolta della radiazione luminosa noto come Interferometro di Michelson e basato su uno specchio in movimento, lo spettro IR registrato contemporaneamente in tutto il range richiesto

Strumenti portatili
Sono attualmente sul mercato diversi strumenti FTIR portatili che consentono di effettuare analisi con buone prestazioni

Preparazione dei campioni


Lanalisi IR si pu effettuare su campioni di varia natura: campioni liquidi: si deposita una goccia su un supporto trasparente

campioni solubili con propriet filmogene: si genera un film per evaporazione da una soluzione
campioni insolubili o solidi: polverizzazione e incorporamento in capsula di KBr materiale non campionabile: analisi superficiale

Metodi per lacquisizione di spettri IR


Tecnica Trasmissione Segnale Trasmittanza

Riflessione speculare Riflessione diffusa Riflessione totale

Riflettanza Riflettanza Riflettanza

adatte in situ

Trasmissione
campioni solidi, liquidi e gassosi
I0 I

vale la legge di Lambert-Beer non adatta per materiali non campionabili o troppo spessi

Segnale: trasmittanza (T) = I / I0 oppure assorbanza (Abs) = log 1/T gas: nessuna preparazione

liquidi: nessuna preparazione, diluizione solidi: nessuna preparazione, dissoluzione, diluizione, pastiglia con KBr (trasparente allIR)

Riflessione speculare
campioni solidi riflettenti

anche di grandi dimensioni non distruttiva

necessario ottimizzare

Adatta per l'analisi di sezioni pittoriche.

Lo spettro di riflettanza viene trasformato in uno spettro simile a quelli in trasmittanza attraverso la trasformazione di KramersKronig, che tiene conto degli indici di rifrazione e dei parametri di assorbimento dei materiali coinvolti.

Riflessione diffusa (DRIFTS)


campioni solidi non riflettenti
anche di grandi dimensioni polveri e liquidi

non distruttiva

Viene registrato lo spettro della radiazione diffusa escludendo la componente speculare. Lo spettro di riflettanza, attraverso la trasformazione di Kubelka-Munk, viene trasformato in uno spettro simile a quelli in trasmittanza.

Utilizzo di fibre ottiche


Le fibre ottiche sono sfruttate vantaggiosamente per le misure FTIR in riflettanza. Attraverso limpiego di sonde possibile irraggiare il campione e raccogliere la radiazione diffusa; entrambe le radiazioni possono viaggiare su fibre Ovviamente il grande vantaggio dellimpiego delle fibre ottiche consiste nella possibilit di effettuare analisi in situ, totalmente non distruttive e senza toccare il campione; inoltre non ci sono vincoli dovuti alla forma del campione Normalmente le fibre ottiche impiegate negli strumenti FTIR sono vetri a calcogenuro (As-Se-Te) o calcoalogenuro. Esse devono avere elevata purezza per evitare lattenuazione del segnale. Tuttavia, nessuna delle fibre attualmente disponibili in grado di coprire lintero range del medio infrarosso; con i vetri a calcogenuro si arriva al massimo ad un intervallo 4000-900 cm-1

Sonde per riflettanza diffusa


La sonda per riflettanza diffusa pu essere costituita da una fibra ottica per lirraggiamento e una per la raccolta della radiazione diffusa

Riflettanza totale attenuata (ATR) o spettroscopia di riflessione interna (IRS)


Adatta per qualsiasi materiale che possa essere posizionato a diretto contatto col supporto per la riflessione interna Il campione posizionato su un supporto costituito da un cristallo con elevato indice di rifrazione (AgCl, ZnSe o bromoioduro di silicio, germanio e tallio ). Il raggio viene riflesso pi volte sulla superficie interna del cristallo e quindi sul campione, generando uno spettro di riflettanza del campione stesso.

Principio dellATR
Nella modalit ATR i raggi infrarossi sono diretti allinterno di un cristallo ad alto indice di rifrazione. I raggi, riflettendosi sulla superficie interna del cristallo, creano unonda evanescente che si proietta ortogonalmente sul campione posto in stretto contatto con il cristallo Parte dellenergia dellonda assorbita dal campione e la radiazione riflessa restituita al rivelatore, originando uno spettro di riflettanza Per ottenere lo spettro, quindi necessario porre il cristallo ATR a contatto con la superficie del campione. La risposta analitica proviene da uno strato di 2-3 m del campione

Differenza tra ATR e trasmittanza


Gli spettri IR in modalit ATR sono simili a quelli registrati in trasmittanza (e quindi in assorbanza). Ci sono differenze sottili, in particolare le bande a frequenze basse avranno valori di assorbanza maggiori rispetto a quelle a frequenze alte; normalmente i software di gestione degli strumenti sono in grado di compensare queste differenze

Sonde ATR

Sonda ATR per strumento portatile o con fibra ottica

Accessorio ATR strumento da banco

per

Strumento portatile con ATR


Lo strumento FTIR portatile mostrato in figura dotato di sonda ATR a inclinazione variabile che permette di effettuare analisi superficiali senza vincoli di ingombro del campione. Larea analizzata ha un diametro di 1 mm. Range spettrale: 4000-650 cm-1
Non essendo impiegate fibre ottiche ma lenti per trasmettere la radiazione luminosa, non ci sono limitazioni al range spettrale analizzabile se non in funzione del cristallo ATR

Materiali per sonde ATR


Esistono sul mercato tipi diversi di cristalli ATR: Seleniuro di zinco: per applicazioni di routine AMTIR: un vetro a base di selenio, germanio e arsenico, molto resistente ad agenti chimici aggressivi Germanio: adatto per analisi di materiali con elevati assorbimenti Silicio: duro e fragile, chimicamente inerte, adatto per applicazioni a temperatura variabile, resistene a campioni molto abrasivi Diamante: il pi duro dei materiali disponibili per ATR, adatto a qualsiasi campione, ha per costo elevato e assorbe tra 2300 e 1800 cm-1

Applicazioni per i beni culturali


caratterizzazione di materiali coloranti e di leganti identificazione di prodotti di degradazione monitoraggio di processi di degrado caratterizzazione di materiali protettivi

Spettro IR di Blu oltremare

Spettro IR di Blu di Prussia

Spettro IR di Smalto

Caratterizzazione di pigmenti a base di ossidi di ferro

Vetri medievali
Nella figura sono riportati gli spettri in modalit -FTIR-ATR su campioni di vetri prelevati da vetrate del monastero di Batalha (Portogallo, XV secolo), in differenti condizioni di degrado Lo spettro c) risulta il meno degradato, probabilmente perch meno esposto. Le bande principali a 995 cm1 e 930 cm1 sono dovute ai legami Si-O
Negli spettri a) e b) presente una banda a 13001600 cm1 dovuta alla presenza di carbonato e/o ossalato di calcio, due prodotti di degradazione dovuti rispettivamente allazione dellumidit e della CO2 atmosferica disciolta e allazione di microorganismi Inoltre possibile osservare in tutti gli spettri una banda larga a 3400 cm1 dovuta allo stretching del gruppo OH che indica un livello significativo di idratazione della superficie. La combinazione della presenza di ioni CO32- e OH nei vetri normalmente indice di corrosione dovuta ad ambienti umidi

Vantaggi dellIR
versatilit: pu dare informazioni strutturali su un ampio range di materiali

organici ed inorganici
cristallini e non cristallini monomeriche o polimeriche rapidit di esecuzione accuratezza e precisione sensibilit discreta costi relativamente economici

campione
solubile in

Schema di separazione con solventi di un campione di materiale pittorico


no acetone (polare) si
insolubile in diclorometano acetato di cellulosa nitrocellulosa metilcellulosa etilcellulosa polivinilcloruro alcuni uretani epossidici (monomeri)
solubile in diclorometano polistirene polivinilacetato acrilici siliconici resine naturali cera d'api plastificanti

esano (apolare) si
cere e olii paraffina olio minerale ceresina carnauba cera d'api
plastificanti

no

toluene (aromatico) si
polivinilcloruro resine naturali polistirene polietilene polipropilene polibutadiene polisoprene gomme naturali esteri di cellulosa poliesteri

no

acqua si
sali proteine polisaccaridi amido, destrine pectine, gomme polivinilalcol metilcellulosa

no

pigmenti proteine (uovo) teflon uretani epossidici (polimeri)

alcuni minerali nylon olii siccativi

si no acido formico (acido)

Spettroscopia Raman
La spettroscopia Raman forse la tecnica di analisi molecolare pi potente tra quelle attualmente disponibili per lanalisi dei beni culturali Essa pu fornire informazioni sulla composizione molecolare, i legami, lambiente chimico, la fase e la struttura cristallina dei campioni in esame, ed quindi adatta allanalisi di materiali in pi forme: gas, liquidi e solidi amorfi o cristallini

Spettroscopia Raman
La tecnica sfrutta un fenomeno fisico scoperto nel 1928 dal fisico Indiano C.V. Raman, che gli valse il premio Nobel nel 1931. Egli scopr che una piccola frazione della radiazione diffusa da certe molecole aveva energia diversa da quella della radiazione incidente, e che la differenza di energia era legata alla struttura chimica delle molecole responsabili della diffusione: leffetto Raman, appunto

Il principio su cui si basa la tecnica Raman la diffusione di una radiazione monocromatica incidente sul campione. Le informazioni ottenibili derivano dal modo con cui questo fenomeno avviene Quando una radiazione monocromatica incide sulla superficie di un oggetto, la radiazione pu essere: assorbita se ha energia pari ad una possibile transizione ad un livello energetico superiore (es. Uv-vis, IR); riflessa se non interagisce con la materia; diffusa se interagisce senza causare transizioni energetiche

Diffusione della luce


Considerando linterazione luce-materia in termini di particelle, possiamo immaginarla come una collisione tra i fotoni e le particelle che formano il campione irraggiato. I fotoni che interagiscono con le particelle del campione e vengono retrodiffusi possono essere di due tipi: se la diffusione avviene per interazione elastica, cio senza trasferimento netto di energia, i fotoni (ovvero la radiazione diffusa) hanno la stessa energia di quelli incidenti: questo fenomeno noto come diffusione Rayleigh e costituisce levento pi frequente se la diffusione conseguenza di una interazione anelastica, cio con trasferimento di energia dal fotone ad una particella o viceversa, il fotone diffuso ha energia rispettivamente minore o maggiore di quello incidente: questo la diffusione Raman o effetto Raman, che avviene su un numero assai limitato di eventi, circa 1 su 106

Effetto Raman
Sia nelle interazioni elastiche, che generano la diffusione Rayleigh (a), sia in quelle anelastiche (b, c), possiamo immaginare che le molecole colpite passino ad uno stato energetico virtuale h0, non quantizzato, da cui decadono emettendo fotoni. Linterazione anelastica ha due possibilit: la molecola decade ad uno stato vibrazionale eccitato h0-h1, emettendo un fotone ad energia minore di quello incidente (b)

la molecola gi presente in uno stato vibrazionale eccitato h1 decade dallo stato virtuale allo stato fondamentale emettendo un fotone ad energia h0+h1, maggiore di quella incidente (c)

Spettro Raman
Lo spettro Raman di una molecola irraggiata da luce monocromatica caratterizzato da tre tipi di segnali: la radiazione Rayleigh, nettamente la pi intensa dello spettro, avente la stessa lunghezza donda della radiazione incidente ed energia h0

i segnali corrispondenti alle interazioni anelastiche in cui sono emessi fotoni ad energia minore di quelli incidenti: le cosiddette linee Stokes, con energia h0-h1
i segnali corrispondenti alle interazioni anelastiche in cui sono emessi fotoni ad energia maggiore di quelli incidenti: le cosiddette linee antiStokes , con energia h0+h1 A temperatura ambiente, il livello vibrazionale fondamentale pi popolato, quindi le linee Stokes sono pi intense delle anti-Stokes. Inoltre, le linee Stokes e quelle anti-Stokes sono simmetriche rispetto alla linea Rayleigh (differiscono entrambe di h1 rispetto alla Rayleigh)

Spettro Raman

Informazione dallo spettro Raman


Le informazioni che lo spettro Raman di una molecola pu dare discendono quasi esclusivamente dalle righe Stokes. La radiazione Rayleigh non fornisce alcuna informazione in quanto ha la stessa energia in ogni campione; le righe anti-Stokes sono generalmente di intensit troppo bassa per essere rivelate e possono essere sfruttate soltanto per indicare la temperatura del campione in base al rapporto con lintensit delle righe Stokes Le righe Stokes, invece, sono legate ai gruppi funzionali della molecole del campione e ai loro modi di vibrazione, in maniera analoga alla spettroscopia infrarossa (pur con meccanismi diversi), e sono quindi sfruttate a scopo diagnostico per identificare qualitativamente i composti presenti nel campione; anche nella spettroscopia Raman laspetto quantitativo scarsamente preso in considerazione in quanto la disomogeneit della superficie analizzata pu inficiare la riproducibilit di una misura

Esempio di spettro Raman


Nello spettro Raman si ha in ordinata lintensit di emissione luminosa e in ascissa la frequenza assoluta in cm-1 oppure, pi comunemente, lo spostamento Raman o Raman shift, cio la differenza in numeri donda tra la radiazione osservata e la radiazione incidente: Ds = (soss - sinc) cm-1 Normalmente la parte dello spettro con i segnali Stokes, quella pi informativa, indicata per semplicit in cm-1 positivi, bench si tratti in realt di differenze negative

Rayleigh
20450 1.E+07 1.E+06

Numeri d'onda (cm-1)


20500 20550

Raman
20600

Intensit

1.E+05 1.E+04 1.E+03 1.E+02 1.E+01 1.E+00 -20 0 20 40 60 80

Esempio: eccitazione con = 488 nm (equivalente a s = 20492 cm-1), segnale Raman a 60 cm-1

Raman shift (cm-1)

N.B. lenergia associata alla vibrazione soltanto il Ds, non la s o la assoluta!

Frequenze di gruppo Raman


I segnali Raman corrispondenti ai vari legami chimici sono ovviamente collocati nelle stesse regioni spettrali descritte per la spettroscopia infrarossa, fatte salve le differenze dovute alle regole di selezione Per quanto riguarda la determinazione di sostanze inorganiche, i segnali Raman relativi ai legami metallo-legante sono generalmente nel range 100-700 cm-1, una regione spettrale di difficile utilizzo nellIR

Confronto Raman - IR
Le differenze energetiche tra la radiazione incidente, e quindi la radiazione Rayleigh, e le radiazioni Raman corrispondono in termini di lunghezze donda alla regione del medio infrarosso o MIR, ovvero nellintervallo 2.5-50 m (o nellintervallo di numeri donda 4000-200 cm-1). Per questo motivo, in alcuni casi lo spettro Raman e quello infrarosso di una sostanza possono essere simili in quanto entrambi risultano da cambiamenti vibrazionali quantizzati

Confronto Raman - IR
Tuttavia, le due tecniche sono pi complementari che competitive. Innanzitutto, i fenomeni che stanno alla base delle tecniche sono diversi (assorbimento selettivo di radiazioni che provocano transizioni energetiche nellIR, diffusione anelastica della luce nel Raman). Inoltre le cosiddette regole di selezione, che determinano quali modi di vibrazione sono attivi e quali no, sono diverse: nellIR sono assorbite energie che provocano cambiamenti nel momento di dipolo di una molecola, mentre nel Raman richiesto un cambiamento della sua polarizzabilit, propriet legata alla possibilit di distorsione della nuvola elettronica. In conseguenza di ci, alcuni modi di vibrazione sono attivi nellIR e non nel Raman e viceversa A vantaggio della tecnica Raman sono il fatto che lacqua e il vetro non causano interferenze, diversamente dallIR, e che le linee dello spettro Raman sono generalmente pi strette e quindi pi semplici da identificare. A vantaggio della tecnica IR invece il fatto che gli spettri siano solitamente pi ricchi di segnali e quindi la tecnica risulta di pi generale applicazione

Esecuzione di una misura Raman


Per ottenere lo spettro Raman di un campione si utilizza una sorgente monocromatica con lunghezza donda nel vicino UV, nel visibile o nel vicino infrarosso (NIR). Attualmente sono impiegate sorgenti LASER; alcuni esempi sono i seguenti: Laser UV, 244 o 325 nm
Laser ad Argon, 488.0 nm o 514.5 nm Laser a He-Ne, 632.8 nm Laser a rubino, 694.3 nm Laser Nd-YAG (ittrioalluminiogranato drogato con neodimio), 1064 nm La radiazione laser focalizzata sul campione; le radiazioni diffuse dalla superficie sono raccolte, rivelate dal detector e mostrate sotto forma di spettro

Utilizzo di laser diversi


importante sottolineare che lo spostamento Raman, per un dato legame ed un determinato modo di vibrazione, indipendente dalla di eccitazione, cio dalla lunghezza donda del laser, ma dipende esclusivamente dalla differenza tra due stati vibrazionali per un dato legame. Gli spettri Raman espressi in unit di Raman shifts sono in teoria identici con qualunque laser vengano prodotti e sono confrontabili anche se prodotti con strumenti Raman diversi Tuttavia, per motivi non semplici da spiegare, possibile che lutilizzo di laser diversi su uno stesso campione generi segnali Raman nelle stesse posizioni ma con intensit diverse: ad esempio, nella caratterizzazione di pigmenti, si verifica sperimentalmente che il laser verde (514.5 nm) pi adatto nellottenere spettri di pigmenti blu e verdi, mentre il laser rosso (632.8 nm) pi adatto per pigmenti rossi e gialli. In certi casi questa differenza talmente marcata che alcuni pigmenti non forniscono alcun spettro se non sono irraggiati con il laser pi opportuno

Qual il laser migliore?


La frequenza del laser impiegato, e quindi lenergia irraggiata sul campione, influenzano in maniera decisiva lo spettro Raman che si pu ottenere. necessario tenere conto dei seguenti aspetti: lintensit di emissione Raman proporzionale alla potenza della frequenza della sorgente: in altre lemissione ottenibile con un laser UV a 244 nm (40984 teoria enormemente pi intensa di quella ottenibile laser NIR a 1064 nm (9399 cm-1) quarta parole, cm-1) in con un

lenergia in gioco con laser a pi alta frequenza (UV, visibile) in grado di attivare nel campione transizioni elettroniche non desiderate che possono generare fenomeni di fluorescenza e produrre spettri di difficile lettura; questi fenomeni sono meno evidenti con laser meno energetici come il NIR un altro inconveniente dei laser ad alta frequenza il danno che possono causare ai campioni durante lirraggiamento, causando fotodecomposizione e quindi emissione di spettri Raman anomali

Esempio
Nellesempio si nota in maniera evidente come la radiazione laser scelta per eccitare il campione, in questo caso un colorante, possa dare risultati pessimi (spettro nullo, sopra) o ottimi (spettro composito, sopra)

Raman risonante
Nella spettroscopia Raman normale la radiazione laser impiegata ha energia diversa da quella necessaria per attivare transizioni energetiche nel campione. In condizioni particolari lintensit delle linee Raman pu essere incrementata se la radiazione eccitatrice ha energia vicina a quella necessaria per attivare una transizione elettronica di una molecola del campione, cio in condizioni di risonanza elettronica. Questo pu aumentare lintensit delle linee Raman di un fattore 102-106, con notevoli vantaggi nellinterpretazione degli spettri e nellidentificazione di sostanze anche a basse concentrazioni
La teoria legata alla risonanza Raman alquanto complicata ed quindi difficile prevedere in quali condizioni (cio con quali sorgenti laser e per quali campioni) si abbia risonanza; empiricamente si pu stimare che sostanze colorate possano beneficiare delleffetto di incremento impiegando laser di colore complementare, es. un laser verde (632.8 nm) nellanalisi di un rubino

Raman risonante

A destra spettri Raman dello ione uranile (UO22+) con tre laser diversi; lo ione ha un massimo di assorbimento a 430 nm

Profondit di campionamento
Dal punto di vista della profondit di campionamento, l'analisi effettuata con uno spettrometro Raman di tipo superficiale: le informazioni provengono da uno strato spesso alcuni m posto sulla superficie. Da ci facile capire che le applicazioni pi utili della spettrometria Raman sono quelle in cui si interessati a caratterizzare le propriet superficiali di un campione, es. i prodotti di degradazione, i pigmenti su un dipinto o su un manoscritto, ecc. Alcuni strumenti hanno la possibilit di variare la profondit di campionamento mediante un dispositivo noto come confocalit, che permette di ricevere linformazione da pacchetti a spessore variabile dal campione, a patto che questo sia trasparente alla radiazione laser

Microscopia Raman
Negli spettrometri Raman dotati di microscopio l'area interessata dallanalisi pu essere limitata a poche unit fino ad alcune centinaia di m2, a seconda del laser e dell'obiettivo utilizzati. Gli obiettivi normalmente impiegati sono 10x, 20x, 50x, 80x e 100x A fronte di questa capacit di risoluzione spaziale risulta obbligatorio sapere esattamente dove si sta effettuando la misura per evitare errori macroscopici; per questo motivo i microscopi Raman sono dotati di una telecamera coassiale con il laser, che permette di visualizzare l'area su cui si sta puntando

Microscopia Raman
Analisi di un pigmento di aspetto macroscopicamente grigio

Limmagine al microscopio con obiettivo 100x (1000 ingrandimenti) chiarisce limportanza dellutilizzo del microscopio nellanalisi Raman: i singoli grani possono essere caratterizzati separatamente

Spettrometri Raman
Come per la spettroscopia infrarossa, anche in quella Raman sono utilizzati due tipi di strumenti: quelli dispersivi, in cui la radiazione diffusa dal campione viene dispersa sequenzialmente con un sistema monocromatore chiamato reticolo, e quelli a Trasformata di Fourier o FT-Raman, in cui lo spettro Raman raccolto contemporaneamente su tutto lintervallo di interesse utilizzando lalgoritmo matematico omonimo La focalizzazione del Laser sul campione possibile attraverso un sistema ottico semplice (specchi o lenti) oppure, come detto in precedenza, attraverso limpiego di un microscopio

Schema di uno strumento Raman dispersivo

Spettrometro FT-Raman da banco

Inconveniente: rivelatore al Germanio raffreddato con azoto liquido (negli strumenti dispersivi un CCD)

Spettrometri Raman/FT-IR
Tecniche complementari, comparti campione separati

Raman e FTIR-ATR combinati, agiscono sullo stesso campione

Combinato Raman-SEM

Esegue sul campione sia lanalisi molecolare (Raman) sia lanalisi elementare (SEM-EDS) o morfologica (SEM)

Spettrometri Raman portatili


Oltre agli strumenti Raman da banco esistono attualmente strumenti portatili, generalmente dispersivi, che attraverso limpiego di fibre ottiche consentono di effettuare misure in situ non distruttive senza manipolazione del campione. Le potenzialit di questi strumenti sono ottime per quanto le prestazioni non siano paragonabili a quelle degli strumenti da banco. N.B. le fibre ottiche, diversamente al loro uso nellIR, non tagliano le radiazioni Raman (che sono radiazioni UV-vis-NIR)

Analisi senza vincoli di ingombro


Uno dei vantaggi dellimpiego di strumenti Raman portatili rispetto agli strumenti da banco la possibilit di effettuare analisi su campioni molto ingombranti, che non potrebbero essere inseriti nel comparto portacampione di uno strumento da banco: lutilizzo di una sonda esterna consente di non avere vincoli

Nellesempio illustrato effettuata unanalisi su un manoscritto di dimensioni notevoli, che non potrebbe essere alloggiato su uno strumento da banco

Analisi in situ di affreschi

Nellesempio effettuata

illustrato

Unaltra applicazione limitata agli strumenti portatili lanalisi degli affreschi. La caratterizzazione dei pigmenti molto importante per collocare storicamente il manufatto e per decidere il miglior intervento restaurativo. In questo caso, se non possibile effettuare un prelievo di campione, l'uso di uno spettrometro Raman portatile costituisce il modo pi sicuro per identificare i pigmenti

Analisi di oggetti inamovibili

Lanalisi in situ pu essere applicata vantaggiosamente alla caratterizzazione di oggetti che, per il loro valore, non possono essere movimentati

Limiti del Raman portatile


Microscopio

Piano di messa a fuoco

Radiazione laser

Per ottenere uno spettro Raman ottimale, il campione deve essere posto alla corretta distanza focale dellobiettivo. Negli strumenti da banco ci realizzato con uno stage che permette di effettuare movimenti micrometrici nelle direzioni xyz; inoltre il portacampione solidale con lo strumento e non risente di vibrazioni esterne. Negli strumenti portatili, con cui normalmente si analizzano oggetti inamovibili, possibile movimentare la sonda per ottenere la messa a fuoco corretta, tuttavia, siccome il campione non solidale con lo strumento, c una forte possibilit che vibrazioni esterne inficino la misura causando la perdita di messa a fuoco

Risoluzione spaziale
Tra le tecniche di analisi molecolare, la spettrometria Raman quella dotata di migliore risoluzione spaziale: pu arrivare a distinguere due punti distanti 1 m

Applicazioni per i beni culturali


Materiali coloranti caratterizzazione di pigmenti e coloranti caratterizzazione di leganti Ceramiche caratterizzazione di pigmenti su superfici caratterizzazione di fasi cristalline T cottura Lapidei

caratterizzazione di fasi cristalline


Organici sostanze di varia natura (adesivi, ornamentali, residui, ecc.) Identificazione di prodotti di degradazione su superfici pittoriche su vetri, ceramiche, metalli, lapidei

Per quanto riguarda la lettura degli spettri Raman, lo spettroscopista esperto sa interpretare lo spettro in termini di gruppi funzionali, mentre l'utente pu riconoscere la sostanza che ha prodotto lo spettro Raman in base al confronto con una banca dati. Esistono in letteratura molti database di spettri Raman, di cui alcuni di interesse per il campo dei beni culturali:
www.chem.ucl.ac.uk/resources/raman/index.html archivio di spettri Raman di pigmenti, uno dei primi e pi importanti siti web dedicati allanalisi di pigmenti, gestito dallo University College London e in particolare dal Prof. R.J Clark, forse il massimo esperto di Raman e pigmenti www.fis.unipr.it./~bersani/raman/raman/spettri.htm archivio di spettri di minerali, riferimento importante sia per i pigmenti sia per i materiali lapidei minerals.gps.caltech.edu/files/raman/Caltech_data/index.htm archivio di spettri di minerali del California Institute of Technology

Per valutare la capacit diagnostica della spettrometria Raman sufficiente confrontare gli spettri ottenibili da pigmenti rossi aventi composizione chimica differente

Spettri Raman di tre forme cristalline dellossido di titanio: anatasio (tetragonale), brookite (ortorombica) e rutilo (tetragonale)
Spettri TiO2
70000 60000

Intensit

50000 40000 30000 20000 10000 0 0 200 400 600 800 1000 1200

Anatasio Brookite Rutilo

Raman shift (cm-1)

Analisi di manoscritti
Un'applicazione interessante del Raman quella dell'analisi dei manoscritti: possibile effettuare la misura direttamente sull'oggetto, rivelando gli inchiostri e i leganti utilizzati. La misura fatta mediante una sonda che porta la radiazione laser sul campione e raccoglie il segnale Raman emesso dal materiale analizzato (sx) oppure ponendo il manoscritto nel portacampione di uno strumento da banco (dx), se la geometria lo permette. In entrambi i casi il campione non subisce danni

Autenticazione di pietre preziose


La spettrometria Raman impiegata nel riconoscimento (e quindi nellautenticazione) di pietre preziose. Grazie al suo elevatissimo potere diagnostico, diventata tecnica di routine nei grandi laboratori di analisi gemmologica

Oltre allidentificazione di gemme, possibile determinare la composizione di inclusioni naturali in pietre, di inclusioni artificiali (impiegate per riempire cavit) e di collanti (impiegati per unire due o pi frammenti di pietra in modo da ottenere fraudolentemente una pietra pi grossa)

Autenticazione di papiri egiziani


Lanalisi Raman stata spesso utilizzata per identificare falsi documenti. Nel caso qui descritto, sei papiri appartenenti ad una collezione privata sono stati portati a Londra nel 1998 per essere messi allasta. Essi erano attributi allepoca di Ramsete II (XIII secolo a.C.) e allepoca di Cleopatra (I secolo a.C.) Lautenticazione legata allidentificazione di pigmenti compatibili con lepoca egiziana. Lanalisi stata effettuata da R.J. Clark dellUCL di Londra

Autenticazione di papiri egiziani

Insieme ai sei papiri sospetti stato analizzato un papiro autentico della XVIII dinastia, quella di Ramsete II, proveniente dal Petrie Museum, per avere un confronto sui pigmenti utilizzati che dovrebbero costituire un gruppo piuttosto ristretto.

Autenticazione di papiri egiziani


Colore Pigmento Anno 1923 antico antico 1935 1828 1704 antico 1910 antico antico ? antico antico 1939 antico antico 1936

Cleopatra Ramsete Lotus Nefertari Coppia 3 Regine Petrie


SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI

Papiri

Bianco Anatasio Calcare Blu Blu Egiziano Blu di ftalocianina Blu oltremare sintetico Blu di Prussia Bronzo rame Giallo Giallo Hansa Nero Carbone Oro lega rame-zinco Rosso a base organica Ocra rossa Orpimento PR 112 (-naftolo) Pararealgar Verde Malachite Verde di ftalocianina

SI

SI SI

SI SI

Come si nota dalla tabella, nei papiri da autenticare (sfondo giallo) lanalisi delle parti colorate ha mostrato la presenza di pigmenti incompatibili con lattribuzione temporale dei documenti, a differenza del papiro autentico (sfondo verde)

Autenticazione di papiri egiziani


Nelle parti colorate in rosso, lunico pigmento utilizzato in epoca Egiziana e qui identificato locra rossa; non ci sono tracce di vermiglio, orpimento o realgar, tre pigmenti di diffuso impiego, n di pararealgar, un prodotto della degradazione fotolitica del realgar, che si identifica invece nel papiro autentico Petrie insieme allorpimento. Si registra invece la presenza di un colorante di natura organica che corrisponde al composto Pigment Red 112, a base di -naftolo

Autenticazione di papiri egiziani


Nelle parti colorate in blu non si rileva in alcun caso, tranne che per il papiro Petrie, la presenza di Blu Egiziano, il pi classico dei blu in epoca Egiziana, ma sono identificati alcuni pigmenti di epoca moderna. In due casi si identifica la presenza di Blu oltremare, tuttavia limmagine al microscopio evidenzia che esso composto da piccole particelle di dimensioni uniformi e forma circolare regolare, una caratteristica tipica del pigmento di origine sintetica e non di quello di origine naturale ottenuto dal minerale lapislazzuli. Questultimo pigmento, infatti, si ottiene per macinazione meccanica del minerale e non pu avere a livello microscopico le caratteristiche descritte; inoltre noto che in Egitto il lapislazzuli era utilizzato come pietra decorativa pi che come pigmento

Vinland Map

La pergamenta nota come Vinland Map una mappa del mondo eurocentrico, conservata presso la biblioteca della Yale University (USA). Sarebbe databile al XV secolo

Vinland Map
Gli studiosi hanno dibattuto per diversi decenni sull'autenticit della mappa, rinvenuta nel 1957; le tesi a favore e contro la sua autenticit sono state sostenute con molto fervore Finalmente, nel 2001 la pergamena fu analizzata da R. Clark e K. Brown, ricercatori dei Christopher Ingold Laboratories dello University College di Londra

Vinland Map
Le analisi vennero effettuate in pi punti, utilizzando uno strumento Raman portatile con laser rosso ( = 632.8 nm)

Due colori erano presenti sulla pergamena: le righe gialle e tratti di righe nere sovrapposte alle gialle, ma in gran parte svanite

Vinland Map
Lanalisi delle righe nere forn esclusivamente lo spettro riportato qui di fianco, indice di un inchiostro a base di carbone. Lanalisi delle righe gialle mostr unelevata fluorescenza di fondo, dovuta probabilmente alla presenza di leganti organici come gelatina, ma non imped la determinazione dellanatasio (TiO2), un pigmento il cui utilizzo posteriore agli anni 20 del XX secolo. Va notato che lanatasio fu identificato solo nelle righe gialle e non altrove sulla pergamena, a riprova che la sua presenza intenzionale e non dovuta a contaminazioni ambientali

Studi di degradazione
Nella figura riportata un'immagine da un foglio di un evangelario bizantino del XIII secolo: in alcuni volti dei personaggi dipinti compare la tinta rosa, ottenuta miscelando i pigmenti Cinabro (rosso) e Bianco piombo (bianco); in altri invece, il colore rosa stato sostituito da un colore scuro, dovuto al solfuro di piombo nero che si forma per conversione del Bianco piombo, come evidenziato dagli spettri Raman ottenuti analizzando il manoscritto. Come hanno sottolineato alcuni periodici commentando lo studio effettuato da R.J. Clark sul manoscritto, si pu parlare di Angeli dalla faccia sporca

Bianco piombo Galena 2PbCO3Pb(OH)2 + H2S PbS

Studi di degradazione
Sulle pitture murarie, spesso si sviluppano in condizioni favorevoli colonie di microorganismi la cui attivit metabolica porta alla formazione di croste che alterano la cromaticit degli affreschi: si parla di biodegrado La specie Dirina massiliensis (forma sorediata) la responsabile del biodegrado degli affreschi rinascimentali di Palazzo Farnese a Caprarola, sui quali essa si sviluppata anche in presenza di cinabro (HgS), pigmento contenente mercurio che un elemento altamente tossico per la maggioranza delle altre specie viventi Gli spettri Raman di due punti all'interfaccia lichene-affresco mostrano la presenza di ossalato di calcio monoidrato e di carotenoidi, sintomo di attivit biologica da parte dei licheni

Analisi di materiali organici


Avorio Pergamena

Per quanto particolarmente idonea allidentificazione di sostanze inorganiche, la tecnica Raman trova moltissime applicazioni anche nella caratterizzazione di materiali di natura organica. Negli spettri riportati mostrata la possibilit di distinguere avorio e pergamena provenienti da animali diversi

Analisi di capelli da una mummia

1) e 2) sono spettri Raman ottenuti da capelli di una mummia rinvenuta in una cassa di piombo; le bande sono dovute a materiale proteico (i capelli sono composti da cheratina) fortemente degradato, mentre la banda a 1050 cm-1 dovuta alla presenza di PbCO3. Lo spettro 3) per confronto relativo ad un capello bruno moderno

Analisi di capelli ben conservati

A) spettro Raman da un capello biondo di R. Stephenson, linventore della locomotiva: lo spettro mostra un eccellente stato di conservazione (vedi confronto con spettro B, capello biondo moderno) dovuto al fatto che i capelli sono stati conservati in un archivio. La banda a 500 cm-1 dovuta al legame S-S presente in aminoacidi solforati, mancante negli spettri della diapositiva precedente

Caratterizzazione di cere impiegate in antichit per sigilli

Caratterizzazione di leganti pittorici

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