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Prof. Laganà
Lezione 4 – 10/10/2023
Sbobinatori: Alessandra Malizia
Controllore: Teresa Cannizzaro
Argomenti: TC
La TC (tomografia computerizzata) è una tecnica radiologica digitalizzata, non invasiva che consente
di acquisire sezioni assiali o parassiali di spessori definiti del corpo umano, consentendo di
distinguere i vari organi e tessuti in base alla loro densità.
Il tubo radiogeno è quella parte della macchina che va a generare raggi X. All’interno sono fissati
un anodo e alcuni filamenti metallici, che riscaldati da corrente elettrica, producono un fascio di
elettroni. Gli elettroni vengono accelerati da una differenza di potenziale di qualche decina di kV.
La maggior parte dell’energia cinetica assunta dagli elettroni si trasforma così in calore, ma una
piccola parte (meno dell’1%) appare in forma di raggi X. Negli esami TC il tubo radiogeno è
sottoposto ad un elevato stress operativo per cui il disco anodico deve essere in grado di assorbire
grandi quantità di energia e dissipare calore in breve tempo.
Principi di radiologia convenzionale: nel tubo radiogeno, questa differenza di potenziale viene
applicata tra i due poli, si somministra energia e si crea una trasmissione di energia ad alta frequenza
che avrà la frequenza dei raggi X. Questi raggi hanno la capacità di viaggiare nella luce e di
attraversare la materia, per cui quando i raggi colpiscono il piano sensibile (che i primi tempi era
rappresentato da una lastra di fotografia), rimane impressa l’immagine, perché si è verificato un
fenomeno di attenuazione. I raggi x attraversando la materia sono stati attenuati dalla materia stessa,
in relazione alla densità atomica della materia, mentre i raggi che sono stati liberi di attraversare l’aria
senza attraversare la materia hanno colpito il piano sensibile senza essere attenuati. Quelli attenuati
dalla materia ad alta densità atomica hanno permesso che si formasse l’immagine sul piano sensibile.
Quindi nella radiologia convenzionale ci si riferisce ad un singolo profilo di attenuazione, mentre
nella TC il generatore di raggi X ha gli stessi principi fisici però ha diversi profili di attenuazione.
Nell’RX il tubo radiogeno è presente tra l’apparecchio, il paziente e il piano sensibile; nella TC è
all’interno di un tubo che si chiama GANTRY. Esso è dotato di un ampio foro di entrata fino a 70cm
di diametro, è inclinabile fino a 30 gradi e presenta una facile accessibilità da entrambi i lati. Un
indicatore luminoso tridimensionale all’apertura del gantry facilita l’esatto posizionamento del
paziente.
Il lettino porta-paziente consente spostamenti motorizzati controllati dal computer, sia per garantire
la migliore centrata, sia per permettere l’esecuzione di esami che richiedano una successione
automatica di movimenti longitudinali del paziente.
Il sistema detettore è sostanzialmente il piano sensibile dell’RX, misura l’intensità del fascio
emergente e converte il segnale dei fotoni X, non visibili, in un’immagine visibile. Vengono
principalmente utilizzati 2 tipi: quello a stato solido/ ceramico e quello a camera di ionizzazione allo
xenon. Varia a seconda della generazione di TC nel sistema con fascio a ventaglio, i detettori devono
essere sottili e assemblati in modo compatto. Per determinare un’ottima qualità dell’immagine, il
sistema detettore deve essere supportato da una elettronica di misura con un elevato “range
dinamico”.
La TC SPIRALE MULTISTRATO si basa sullo stesso principio della TC spirale, solo che ad ogni
giro del sistema tubo-detettori vengono acquisite più fette contemporaneamente, grazie alla presenza
di multiple corone di detettori. Ha come caratteristiche un tempo di scansione inferiore al secondo
(fino a 0,5 sec), elevato numero di fette per rotazione, possibilità di multiple ricostruzioni sulla base
dei dati acquisiti. Quindi i vantaggi sono: velocità, aumento della risoluzione spaziale, qualità delle
ricostruzioni più elevata.
Nella radiologia moderna, la TC è la metodica più utilizzata, i limiti della TC sono essenzialmente
due: l’invasività sia per le radiazioni che per il mezzo di contrasto; l’altro limite sono gli organi cavi
(stomaco, colon), che non si prestano a essere studiati in TC, o meglio il reperto negativo su un organo
cavo potrebbe essere un falso negativo perché le cose anche più grossolane possono sfuggire, mentre
tutte le altre strutture solide e parenchimatose si prestano benissimo.
Per quanto riguarda la stadiazione dei tumori, si fa riferimento al sistema TNM: T indica la
dimensione del tumore primitivo, N il coinvolgimento linfonodale, M la presenza o il numero di
metastasi. Dalla combinazione di questi elementi si può ricavare una descrizione molto dettagliata
del tumore e della sua estensione. La TC risulta di fondamentale importanza nella determinazione del
parametro M, in quanto permette una valutazione delle localizzazioni a distanza quali metastasi
encefaliche, epatiche, pancreatiche, ed eventuale coinvolgimento metastatico osseo.
Questa immagine
mette in evidenza a
destra la finestra
dell’osso mostrando
una frattura cranica, a sinistra abbiamo la finestra per le
parti molli, mostrando un ematoma epidurale a semiluna.
Inizialmente si parlava di Tomografia Assiale Computerizzata, ma ora, con l’avvento delle analisi
volumetriche, si può parlare di TC perché si possono avere ricostruzioni su diversi piani, e si possono
mostrare strutture con densità differenti. Il passaggio successivo sarà l’intelligenza artificiale, perché
tutto ciò sarà gestito dall’IA, e la figura del radiologo cambierà.
EMBOLIA POLMONARE:
Ostruzione acuta, completa o parziale, di uno o più rami dell'arteria polmonare da parte di materiale
trombotico proveniente dalla circolazione venosa sistemica. Nel 95% dei casi, gli emboli partono da
una trombosi venosa profonda (TVP) degli arti inferiori, nella restante parte dei casi gli emboli sono
costituiti da materiale non trombotico (gas, liquidi, grasso). Si parla di embolia polmonare massiva
quando vi è coinvolgimento di almeno due rami lobari o del 50% della circolazione polmonare.
È un'emergenza cardiovascolare! La TC rappresenta il gold standard per la diagnosi, perché si
evidenzia il difetto di opacizzazione del mezzo di contrasto nelle arterie polmonari.
Semeiotica TC
I segni più affidabili sono quelli diretti,
dati dalla visualizzazione del trombo nel
lume vasale:
- Difetto di opacizzazione centrale o
eccentrico circondato da MdC,
quando il vaso è visto in sezione assiale (Polo mint sign)
- Trombo circondato da mezzo di contrasto, che galleggia nel lume sezionato nel suo asse
longitudinale (segno del doppio binario)
- Difetto completo di opacizzazione del lume, che occupa l'intera sezione del vaso
SVANTAGGI DELLA TC
La TC rappresenta complessivamente la maggior fonte di esposizione dei pazienti alle radiazioni a
fini diagnostici. Se sono effettuate più scansioni, la dose di radiazione totale può essere relativamente
elevata.
Le TC moderne e i protocolli di imaging rivisti hanno drasticamente abbassato l'esposizione alle
radiazioni da TC.
L'utilizzo di esami TC con mezzo di contrasto non è scevro da complicanze.
Infatti, i pazienti possono andare incontro ad alcune reazioni averse di vario tipo (lievi, moderate,
gravi), per cui risulta necessario in alcuni casi l'intervento dell'anestesista rianimatore.
Domanda: in quali casi non è necessario il mezzo di contrasto? Nello studio del torace, dell’interstizio
polmonare, dei segmenti ossei e dell’addome.