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semeiotica
ed artefatti
in ecografia
Semeiotica
ECOGENICITA’
“La capacità di un organo, tessuto o struttura
anatomica di rimandare segnali eco”
• L’ecogenicità di un
parenchima o di una struttura
anatomica è in relazione a
quella degli altri parenchimi.
ECOGENICITA’
L’ecogenicità di un tessuto o di un organo è un concetto relativo.
Volendo stabilire una graduatoria dell’ecogenicità, procedendo da più
ecogeno a meno ecogeno, in condizioni normali, nell’addome, avremo:
1.Osso
2.Pelvi renale, pareti vasali;
3.Grasso strutturale
4.Prostata;
5.Milza;
6.Grasso di deposito;
7.Fegato;
8.Corticale renale;
9.Midollare renale;
10.Sangue;
11.Bile, urina.
ECOGENICITA’
ECOTESSITURA / TRAMA
Echi riflessi dalle microstrutture del parenchima
- A seconda delle dimensioni degli echi dell’immagine dell’organo, del tessuto o
della lesione oggetto di interesse potremmo avere:
- echi fini;
- echi medi; Fine
- echi grossolani.
Grossolana
ECOSTRUTTURA
“Corrispettivo ecografico della struttura anatomica in esame”
A seconda della distribuzione degli echi potremo avere due tipi di ecostruttura:
Omogenea Disomogenea
ECOSTRUTTURA
Omogenea Disomogenea
Quali sono i passi fondamentali per
eseguire un esame ecografico?
• Inserire dati del paziente
• Ottimizzare i parametri
ecografici
• Identificazione e
caratterizzazione della lesione
• Refertazione
SONDA ECOGRAFICA
SONDA ECOGRAFICA
LINEARE
Gruppi di elementi (da 5 o 6) facenti
parte di una cortina di cristalli (128-
512) posti in maniera contigua,
vengono eccitati in successione in
maniera da formare una scansione
lineare su un campo rettangolare.
La frequenza di emissione varia, in
genere, da 7 a 12 MHz. Scarsa
penetrazione e studio di strutture
superficiali
CONVEX
Nel caso di un trasduttore convex i
cristalli vengono eccitati esattamente
come nel trasduttore lineare, ma il
campo di vista sarà a tronco di cono,
dato che i cristalli (128-512) sono
posizionati su una superficie curva.
La frequenza di emissione varia, in
genere, da 2 a 7 MHz per la
valutazione di strutture in profondità
GUADAGNO
PIANO CUTANEO
DESTRA SINISTRA
PIANO PROFONDO
STANDARD LONGITUDINALE
PIANO CUTANEO
TESTA PIEDI
PIANO PROFONDO
STANDARD CORONALE
PIANO CUTANEO
TESTA PIEDI
PIANO MEDIALE
Scansioni assiali
Rene destro
Scansioni
longitudinali
Rene destro
Scansioni
oblique
Scansioni
coronali
Rene destro
CRITERI ECOGRAFICI
LESIONI FOCALI
SEMEIOTICA
• ANECOGENE
• ECOGENE
LESIONI FOCALI ANECOGENE
STRUTTURE LIQUIDE
• Iperecogene
• Isoecogene
LESIONI FOCALI IPOECOGENE
Presenza di echi di bassa intensità.
La registrazione sulla “scala dei grigi” è verso il nero
LESIONI FOCALI IPERECOGENE
Presenza di echi ad elevata intensità
• omogenee
•
disomogenee/miste/complesse
LESIONI FOCALI ECOGENE
OMOGENEE
LESIONI FOCALI ECOGENE
DISOMOGENEE
Color Doppler Power Doppler
o Effetto specchio
o Rinforzo di parete posteriore
o Anisotropismo
o Cono d’ombra posteriore
o Artefatti da lobi laterali
o Ombra acustica laterale
o Distanza ambigua
o Ring down artifact
o Artefatto da sdoppiamento laterale
“Buoni” Artefatti
Ombre acustiche laterali:
formazioni di coni d’ombra in
corrispondenza dei margini
laterali delle raccolte liquide
provviste di parete a margini
regolari
Strutture poste presso interfacce ricurve e a forte riflessione sono riprodotte sia nella loro
posizione reale che al di là dell’interfaccia che ha agito come specchio.
Questo artefatto si produce a causa di riflessioni multiple, che avvengono tra la superficie
che agisce da specchio e la struttura posta a ridosso di essa: il computer interpreta gli echi
riflessi una seconda volta come posti più profondamente e, quindi, riproduce un’immagine
anche al di là della superficie specchio, in sede speculare a quella reale.
Questo artefatto è particolarmente insidioso perché può indurre in gravi errori diagnostici
(false ernie diaframmatiche, false raccolte liquide, ecc.).
Un’immagine “reale” sarà visibile in tutte le scansioni, mentre, un artefatto da mirror no.
“Cattivi” Artefatti
Anisotropismo
Se la sonda non è perfettamente perpendicolare all’andamento delle fibre, un
tendine apparirà ipoecogeno e ciò può indurre ad una diagnosi errata di lesione.
“Cattivi” Artefatti
Distanza ambigua
Patologie focali:
Sede
o Margini
Ecostruttura
Deduzioni diagnostiche
REFERTO
Conclusioni
• Ipotesi diagnostica
• Eventuale integrazione con altri esami
• Eventuale follow-up
Grazie per l’attenzione