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Analisi cefalometrica

Nel contesto della diagnostica


gnato-ortopedica ed ortodontica
tale studio ha oggi acquistato
“conditio sine qua non” per l’
inizio della terapia del bambino.
La crescita può essere favorevole o
sfavorevole alla malocclusione
da trattare.

Gianni E.
Rivisitazione Ortognatodontica
Piccin
Analisi cefalometrica

• Struttura craniofacciale
• Rapporti tra le basi mascellari
• Rapporti tra gli assi degli incisivi
• Valutazione tessuti molli
• Tendenza e direzione di crescita
• Localizzazione della disgnazia
• Possibilità e limiti del
trattamento

DE COSTER L
A new line of reference for the study of lateral facial teleradiographs.
Am J Orthod 39:304-306, 1953
Analisi cefalometrica

Tale analisi viene effettuata sulla


teleradiografia in proiezione
latero-laterale.
Tale radiografia permette di valutare
le alterazioni sul piano sagittale
(quindi le alterazioni postero
anteriori) e sul piano verticale
dei rapporti spaziale cranio
maxillari, maxillo facciali dento
maxillari , scheletro maxillo-parti
molli.
Cervera
Tweed Sassouni
Giannì
Cagliari

o th
Bjork ? R

Ricketts Standar
d
Steiner
Jacobso
n
Tecnica Craniostato
Fuoco
Cassetta

1.54 mt

Rx

Teleradiografo Paziente

Distanza focale
Tecnica Craniostato
Fuoco

1.54 mt

La presa della teleradiografia in proiezione latero-laterale va effettuata con la testa del


paziente fissata dal cefalostato, con il lato destro della faccia rivolto verso il tubo
radiogeno
Tecnica Craniostato
Fuoco

P.F.

1.54 mt

La testa deve essere orientata secondo il piano di Francoforte. La posizione delle arcate
dentarie deve essere quella di massima intercuspidazione. Nei casi in cui la posizione di
massima intercuspidazione non coincide con la relazione centrica, allora sarà
necessario prendere due teleradiografie: la prima in posizione di massima
intercuspidazione, la seconda in relazione centrica con l'ausilio di uno strato
sottile di cera.
Tecnica Craniostato
Fuoco

1.54 mt

Le labbra del paziente, all'atto della presa teleradiografica, devono essere a leggero
contatto.
Tecnica

I rapporti tra velopendulo e porzione dorsale


della lingua, ai fini della valutazione di una
respirazione orale, acquistano significato
solo se la presa della teleradiografia avviene
in massima inspirazione
Tecnica Craniostato
Fuoco
Cassetta

1.54 mt

Rx

Teleradiografo Paziente

L'aumento del kilovoltaggio deve comportare una diminuzione del tempo


Ilditempo
Se di esposizione,
il soggetto
esposizione; è alla
un aumento con
fine della glidel
schermi
crescita
infatti con una ad alta velocità,
struttura
potenziale produceossea oscilla è
più compatta
fotoni con
tra 0,8-1 sec.,
consigliabile
maggiore 20dimA,
aumentare
energia 65 IKV.
i KV. fotonima
penetrazione penetrano
anche nepiù profondamente
aumenta il numerovisualizzando
per
unità di tempo.meglio le strutture ossee e migliorando il contrasto.
Teleradiografia L.: posizioni mandibolari

* A bocca chiusa ed in massima


intercuspidazione

* A bocca chiusa ed in Qualora la massima


intercuspidazione dislochi
“relazione centrica” notevolmente la mandibola

Nell’ambito dello studio


“funzionale” della
* In posizione di riposo malocclusione

Si visualizza il rapporto tra


* A bocca aperta condilo ed eminenza
Sul piano clinico-pratico il rapporto tra tempo di esposizione e kilovoltaggio, con i
comuni apparecchi, può essere pertanto il seguente: un aumento di circa 15 KV
necessita della metà del tempo di esposizione

Una riduzione, invece, di 15 KV comporta il raddoppio del tempo di


esposizione per mantenere una densità ottimale del film. Lo stesso
risultato può essere raggiunto modificando o i mA o la distanza tubo-
soggetto.

15 KV ½ TEMPO DI
ESPOSIZIONE

X2 TEMPO DI
15 KV
ESPOSIZIONE
Tavola anatomica
a) tetto dell'orbita
b) lamina cribrosa dell'etmoide

c) margine orbitario
d) seno sfenoidale
e) sella turcica
f) meato acustico esterno;
g)apofisi mastoide

h) apofisi stiloide

k) seno mascellare
i)osso zigomatico
j) fessura pterigo-mascellare
l) palato duro
m) apofisi odontoide
n) vertebre
0)piramide basale

p) ossa nasali
q) sutura sfeno-etmoidale
r) apofisi clinoidee anteriori
s) apofisi clinoidee posteriori
t) aditus ad laringem
u) velopendulo
v) tonsille palatine
z) lingua
rf) rino-faringe
of) oro-faringe
if) ipo-faringe
oi)osso ioide
ed) elementi dentarì
Punti cefalometrici
Punti cefalometria
Pertinenza anatomica
Punto Sellare
S

Sfenoidale

Centro geometrico della


sella turcica.
Punto d’incontro dei
diametri massimi della
sella
Pertinenza anatomica
Punto Nasion
N

Sutura fronto-nasale

Rilevamento Diretto

Punto più anteriore


della sutura Fronto-Nasale
Pertinenza anatomica
Punto Orbitale
Or

Zigomatico Punto Or

Rilevamento Diretto

Punto più basso


del contorno dell’orbita.
Unione del margine orbitario
esterno con l’orbita oculare
Pertinenza anatomica

Spina Nasale Anteriore


ANS

Mascellare

Rilevamento Diretto

Punto più anteriore della


spina nasale dell’osso
mascellare
Pertinenza anatomica

Punto subspinale o punto


A

Mascellare

Punto più rientrante della


regione anteriore dell’osso
mascellare
Pertinenza anatomica

Punti dentari
Is Ii Oc

Incisivo superiore, inferiore


e molare inferiore

Rilevamento Diretto

Is - Margine incisale superiore


Ii - Margine incisale inferiore
Oc - Cuspide disto-vestibolare
del molare inferiore
Pertinenza anatomica
Punto sopramentale o punto
B

Punto B
Mandibolare
Rilevamento Diretto

Punto più rientrante della


regione anteriore dell’osso
mandibolare
Pertinenza anatomica
Punto Pogonion
Pg

Mandibolare
Rilevamento Diretto

Punto più sporgente della


regione anteriore dell’osso
mandibolare
Pertinenza anatomica
Punto Paramediano
Pm

Mandibolare Punto Pm

Punto sul bordo anteriore della


sinfisi a metà tragitto tra punto B
e punto Pg
Pertinenza anatomica

Punto Menton
Me

Mandibolare

Punto più basso della


sinfisi
Pertinenza anatomica

Punto Gnation
Gn

Mandibolare
Rilevamento Indiretto

Punto più anteriore ed inferiore


della sinfisi. Punto d’incontro
con la sinfisi della bisettrice
dell’angolo formato da N-Pg e
Piano mandibolare.
Pertinenza anatomica
Punto articolare (o condilare)
Ar (Pc)

Non assegnabile - Proiezione


Rilevamento Diretto

Punto d’incontro del margine


posteriore della branca montante
della mandibola con la piramide
occipitale
Pertinenza anatomica
Gonion e Gonion geometrico
Go e Gog

Mandibolare
Rilevamento Indiretto

Gog: Punto d’incontro del


piano passante per Ar tangente
alla branca montante e del
Piano mandibolare.
Pertinenza anatomica
Gonion e Gonion geometrico
Go e Gog

Mandibolare
Rilevamento Indiretto

Go: Punto d’incontro con


l’angolo mandibolare della
bisettrice dell’angolo formato
dal piano passante per Ar
tangente alla branca montante e
Piano mandibolare.
Pertinenza anatomica
Punto Basion
Ba

Occipitale

Punto di mezzo del margine


anteriore del foro occipitale.
Repere: asse del processo
odontoide dell’epistrofeo
Punto Porion
Po

Punto più alto del margine


superiore del condotto auricolare
esterno osseo (CAE)
Pertinenza anatomica
Punto Pterigoideo
Pt

Maxillo-sfenoidale

Punto d’unione del bordo


inferiore del forame rotondo con
il margine posteriore della fessura
pterigo-mascellare
Pertinenza anatomica
Spina Nasale Posteriore
PNS

Osso Palatino

Punto mediano posteriore delle


ossa palatine, limite posteriore
del palato duro ove si interseca
con la fessura pterigo mascellare
Pertinenza anatomica
Punti Upper e Lower Lip
UL e LL

Labbro superiore ed inferiore

UL - Punto più anteriore del


labbro superiore
LL - Punto più anteriore del
labbro inferiore
Pertinenza anatomica
Punto Pogonion Cutaneo
PgC

Cute regione mentoniera

Punto più anteriore della regione


mentoniera cutanea
Punto Centro Condilare
Dc

Punto centrale del segmento


delimitato dal margine anteriore e
posteriore del condilo sulla linea
Basion-Nasion
Punto centrale della sinfisi mentoniera
D

Punto d’ incontro del diametro


massimo orizzontale con il
diametro massimo verticale della
sinfisi mentoniera.
OCLP Punto occlusale posteriore

Punto di mezzo della linea equidistan-


te tra la retta tangente la sommità delle
cuspidi del primo molare superiore e la
retta tangente la sommità delle cuspidi
del primo molare inferiore.
OCLA Punto occlusale
anteriore

Punto di mezzo, sul piano verticale,


della congiungente del margine
incisivo superiore con il margine
incisivo inferiore.
APl+Punto apicale superiore

Estremo apicale dell'incisivo centrale


superiore.
INI+ Punto incisale superiore

Punto di incontro della linea retta


passante per il canale incisale
dell'incisivo centrale superiore con il
margine esterno della corona.
INI- Punto incisale inferiore

Punto di incontro della linea retta


passante per il canale incisale
dell'incisivo centrale inferiore con il
margine esterno della corona.
API- Punto apicale inferiore

Estremo apicale dell'incisivo inferiore


centrale.
Punto C1

Punto più sporgente in avanti, sul


piano frontale, del corpo della prima
vertebra cervicale.
Punto C2

Punto più sporgente in avanti, sul


piano frontale, del corpo della seconda
vertebra cervicale.
Punto C3

Punto più sporgente in avanti, sul


piano frontale, del corpo della terza
vertebra cervicale.
Punto F1

Punto di incontro della parallela alla


retta N-S, tracciata da CI, con la
parete anteriore del rinofaringe.
Punto F2

Punto di incontro della parallela alla


retta N-S, tracciata da C2, con la
parete anteriore dell'orofaringe.
Punto F3

Punto di incontro della parallela alla


retta N-S, tracciata da C3, con la
parete anteriore dell'ipofaringe.
I valori cefalometrici
si
suddividono in:

VALORI ANGOLARI VALORI LINEARI VALORI RICAVATI

Valore attribuito all’ angolo Valore attribuito alla misura Ottenuti tramite confronto o
che si forma tra due o più lineare di un segmento calcolo di valori lineare-
piani passanti per i punti scheletrico misurato lineare; lineare-angolare;
cefalometrici angolare-angolare
Piano sagittale
VALORI ANGOLARI

Valore attribuito all’ angolo


che si forma tra due o più N
piani passanti per i punti S
cefalometrici

1-gome:
1+SN: ANGOLO
ANGOLOFORMATO
FORMATO DALL’
DALL’ ASSE INCISIVO
ASSE INCISIVO INFERIORE
SUPERIORE
PASANTE PER API-
API ED
EDINI
INI-EED
LA IL
BASE CRANICA
PIANO MANDIBOLARE
ANTERIORE.
MEGO.

VALORE
VALORENORMA:
NORMA:102+/-2
90+/-3

AUMENTO O RIDUZIONE INDICA


VARIAZIONE DEL TORQUE
RADICOLARE
Piano sagittale
VALORI ANGOLARI

Valore attribuito all’ angolo


che si forma tra due o più N
piani passanti per i punti S
cefalometrici

SNA: POSIZIONE
ANTEROPOSTERIORE DEL A
SNB: POSIZIONE
PUNTO A RISPETTO ALLA BASE
ANTEROPOSTERIORE
CRANICA ANTERIORE DEL
PUNTO B RISPETTO ALLA BASE
CRANICA ANTERIORE B
Po

VALORE
VALORENORMA:
NORMA:82+/-2
80+/-2
SN-POG: POSIZIONE ANTERO-
ANB: RAPPORTO
POSTERIORE ANTERO-
DI POG RISPETTO
POSTERIORE TRA IL PUNTO A ED
ALLA BASE CRANICA
IL PUNTO B
2
VALORE NORMA: 80°
Esame sagittale
angolare

SNA = 81° ± 2
Esame sagittale
angolare

SNB = 79 ° ± 2°
Esame sagittale
angolare

ANB = 2 ° ± 2°

(angolo di classe)
I classe scheletrica II classe sch. III classe sch.
2° ± 2 ° >4° <0°
Valutazione
verticale
angolare e
lineare
VALORI ANGOLARI
Poligono di Bjork

E’ costituito da quattro rette


passanti per i punti NSArGoMe
che rappresentano
rispettivamente Base cranica N
anteriore (SN), Base cranica S
posteriore (SAr), Branca
montante della mandibola
(ArGo), Piano mandibolare
(GoMe). Questo poligono
AR
evidenzia tre angoli “S”, “Ar” e
Go” la cui somma di norma è di
396°. Un aumento di questo
valore rappresenta una tendenza
all’iperdivergenza, una
diminuizione all’ipodivergenza.
VALORI ANGOLARI

NSAR: Angolo sellare NSAr. Valore


Norma = 123°±5°. Indica la posizione
della sella turcica e quindi del condilo
rispetto alla base cranica in senso
N
sagittale. Non è influenzabile dalla S
terapia.

SARGO: Angolo articolare SArGo.


Valore norma = 143°±6°. Indica la AR
verticalità della branca montante
della mandibola.

AR-GO-ME: Angolo goniaco


ArGoMe. Valore norma 130°±7°.
Indica l’apertura dell’angolo
mandibolare e quindi può aiutarci ad
identificare un modello di crescita e
informarci sull’eventuale post- o
anteinclinazione della mandibola.
VALORI ANGOLARI

AR-GO-ME: Angolo goniaco


ArGoMe. Valore norma 130°±7°.
Indica l’apertura dell’angolo
mandibolare e quindi può aiutarci ad
identificare un modello di crescita e
N
informarci sull’eventuale post o S
anteinclinazione della mandibola.

AR
QUEST’ ANGOLO SI SUDDIVIDE
A SUA VOLTA IN:

1. ARGON (GO sup)


2. NGOME (GO inf)
VALORI ANGOLARI

AR-GO-ME: Angolo goniaco


ArGoMe. Valore norma 130°±7°.
Indica l’apertura dell’angolo
mandibolare e quindi può aiutarci ad
identificare un modello di crescita e
N
informarci sull’eventuale post- o S
anteinclinazione della mandibola.

AR
Angolo Goniaco Superiore:
Definisce l’ inclinazione del ramo e
controlla la componenete
orizzontale del mento.
Un valore diminuito è associato a
una mandibola retrusa, se
aumentato protrusa.

Range 53° ± 2°
VALORI ANGOLARI

AR-GO-ME: Angolo goniaco


ArGoMe. Valore norma 130°±7°.
Indica l’apertura dell’angolo
mandibolare e quindi può aiutarci ad
identificare un modello di crescita e
N
informarci sull’eventuale post- o S
anteinclinazione della mandibola.

AR
Angolo Goniaco Inferiore:
E’ indice di crescita verticale della
mandibola. un valore aumentato si
associa a soggetti con crescita
iperdivergente, un valore diminuito
ai soggetti con crescita
ipodivergente.

Range 70° ± 5°
Questi due pz. hanno un angolo goniaco totale di pari valore, ma il
diverso posizionamento mandibolare determina valori diversi delle
due metà e a ciò corrisponde un diverso biotipo facciale.
L’angolo della base cranica o angolo
sellare (Ba-S-Na) mostra una notevole
variabilità con una ds di circa 5°:

Riolo 1974 (37) : 129,7° sd 4,5°


Bacon 1992 (45) : 127,5° ds 5,3°
Schmuth 1988 (38) : 130,6° sd 5,9°
++

Fig 56

L’allungamento della sutura sfeno occipitale è di 15 - 16 mm (crescita


suturale con rimodellamento) e dipende da:
1. Crescita della faccia inferiore della sincondrosi
2. Dall’importante apposizione ossea a livello di basion che risulta dalle
Tensioni esercitate sul periostio del bordo anteriore e laterale del Foro
Occipitale attraverso :
• I legamenti Occipito atlantoideo anteriore b
• Legamenti Occipito odontoideo medio b
3. Lo sviluppo in crescita dell’apofisi basilare e del corpo dello
SFENOIDE risulta dall’apposizione riassorbimento periostea sulla
faccia EXO e ENDOCRANICA c
+

+
+ +
+ +
+
+ +
+ Fig 56

L’allungamento della sutura sfeno occipitale è di 15 - 16 mm


(crescita suturale con rimodellamento) e dipende da:
1. Crescita della faccia inferiore della sincondrosi
2. Dall’importante apposizione ossea a livello di basion che
risulta dalle Tensioni esercitate sul periostio del bordo
anteriore e laterale del Foro Occipitale attraverso :
• I legamenti Occipito atlantoideo anteriore b
• Legamenti Occipito odontoideo medio b
3. Lo sviluppo in crescita dell’apofisi basilare e del corpo
dello SFENOIDE risulta dall’apposizione riassorbimento
periostea sulla faccia EXO e ENDOCRANICA c
La lunghezza proiettata dell’apofisi basilare varia secondo
l’apertura dell’angolo sfenoidale
• Che varia secondo l’orientamento del basion occipite
rispetto al corpo dello sfenoide
• Che dipende fondamentalmente dalla Postura Cefalica
• Queste influenze posturali si estendono all’insieme dell’osso
occipitale e alle ossa temporali
III CLASSE

II CLASSE
La lunghezza della base cranica e l’ampiezza dell’angolo
della base aumentano passando dalla 3° alla 1° alla 2° classe.
Altri non hanno trovato differenze significative
tra la classe 2° e 1°.

a ( B a - N a)
a bas e cr anic
lunghezz
III I II
CLASSE CLASSE CLASSE
ampiezza a
ngolo base
cranica (Ba-S-Na)

Dal punto di vista clinico è opportuno ricordare che la presenza di un angolo della base
cranica aumentato è favorevole nelle III classi e sfavorevole nelle II classi e viceversa
VALORI ANGOLARI
PIANO I

Angolo dell’inclinazione.
Valore norma = 85°.
Indica l’inclinazione del mascellare
rispetto alla base cranica SN essendo N
l’angolo compreso fra l’ortogonale al S
piano Se-N e il piano bispinale. Un
aumento di questo angolo indica
un’anteinclinazione del piano bispinale
e quindi del mascellare, mentre una AR
diminuizione indica una
postinclinazione.

Valori verticali
VALORI ANGOLARI
Angolo SNGN

Angolo formato dalla base cranica


anteriore (SN) e dal punto Gnation.

N
S
Angolo NSGn.
V.N.66 .
E’ indice di altezza facciale anteriore e di
rotazione mandibolare AR

Gn

Valori verticali
VALORI ANGOLARI
Angolo PP-PM

Angolo intermascellare, N
compreso fra il piano bispinale e S
il piano mandibolare.
Valore norma = 25°±5°.
Indica la divergenza fra le basi
AR
ossee mascellare e mandibolare.
Giannì lo usa per classificare i
soggetti in normo-, ipo-, e
iperdivergenti.
Gn

Valori verticali
VALORI ANGOLARI
Angolo PP-PO

Compreso fra il piano bispinale N


e il piano occlusale. Valore S
norma = 11°±2°. Indica
l’inclinazione del piano
occlusale che si modifica con la
terapia. AR
La postinclinazione causa
interferenze occlusali anteriori
che ostacolano l’avanzamento
mandibolare.
Gn

Valori verticali
VALORI ANGOLARI
Angolo PM-PO

N
S

Compreso fra piano occlusale e


piano mandibolare. Valore AR
norma = 14°±3°.

Gn

Valori verticali
VALORI ANGOLARI
Angolo ASSE
FACCIALE

Angolo sotteso tra il piano Basion-


Nasion (SN) e l’asse facciale (Pt-Gn).
Il rilevamento è postero-inferiore
N
S

Range 90° ± 3°
AR
Significato

Indice della direzione di crescita


della mandibola. Gn

Non cambia con l’età, ma può


essere modificato dal
trattamento.

Valori verticali
VALORI ANGOLARI
Angolo Naso Labiale

Angolo sotteso tra la tangente


alla parte inferiore del naso e
la tangente al labbro superiore
N
S

Range 102° ± 5°

AR

Indice della armonia dei tessuti


molli del labbro superiore in
relazione al naso.
E’influenzato dalle componenti Gn
scheletriche facciali e dalla
posizione degli incisivi
Inclinazione del piano
occlusale
Per riconoscere precocemente una malocclusione dentale (in dentatura decidua!!) e
quindi l’ inizio di un problema scheletrico, Pedro Planas propone la classificazione di tre
tipi di inclinazioni del piano occlusale che contraddistinguono patologie schletriche di I, II e
III classe scheletrica.

Planas sotiene che l’ inclinazione del piano occlusale rispetto al piano di francoforte deve
essere di circa 30° e che lo stesso deve essere parallelo al piano di camper.
Piano di Francoforte
Po (porion)

Punto più craniale


del meato acustico
esterno
Or (punto orbitale
inferiore)

Punto più basso del


margine orbitale
Po
. .
Or

Il piano di camper è una linea che passa per il trago dell’ orecchio ed il punto inferiore
delle narici nasali.
Il piano di camper
ed il piano occlusale
sono paralleli.

Piano occlusale
favorevole all’
insorgenza di una
prima classe
scheletrica.
Piano occlusale favorevole all’
insorgenza di una seconda classe
scheletrica e dentale.
Il piano di camper ed il piano occlusale
sono convergenti.
Quando il piano occlusale converge con il piano di camper ci troveremo quasi sicuramente di
fronte ad una crescita sagittale di III classe scheletrica e ad una maloclusione dentale di tipo III.
I valori cefalometrici
si
suddividono in:

VALORI ANGOLARI VALORI LINEARI VALORI RICAVATI

Valore attribuito all’ angolo che Valore attribuito alla misura Ottenuti tramite confronto o
si forma tra due o più piani lineare di un segmento calcolo di valori lineare-lineare;
passanti per i punti cefalometrici scheletrico misurato lineare-angolare; angolare-
angolare
VALORI LINEARI
1+ - NPog

Distanza in mm del margine


dell’incisivo sup.dalla retta
Npog (ortogonale). La
norma è fra +2 e +4 mm.
N
S

1- - NPog AR

Distanza in mm del margine


dell’incisivo inf.dalla retta
Npog (ortogonale). La
norma è fra –2 e +4 mm. Pog
POSIZIONE ASSIALE DEGLI POSIZIONE RISPETTO ALLA LINEA MOVIMENTO TERAPEUTICO
INCISIVI POG

Inclinazione labiale + posizione anteriore Movimento d’ inclinazione


+ posizione posteriore
Inclinazione palatale/linguale

Inclinazione labiale + posizione normale Torque Radicolare


+ anteriore
Inclinazione palatale/linguale

Posizione normale + Posizione anteriore Movimento dentale corporeo


+ posizione posteriore
Posizione normale
VALORI LINEARI

LUNGHEZZA S-N:
LUNGHEZZA DELLA BASE
CRANICA ANTERIORE.

N
S

Come precedentemente detto la base


cranica può influenzare l’ insorgenza AR
della malocclusione.

Gn
VALORI LINEARI
Go Me/SN

Questo rapporto è di 1:1 a 11


anni secondo Jarabak:il
raggiungimento precoce di questo N
S
rapporto è fortemente sospetto
per una crescita eccessiva
mandibolare

AR
A

GO

Pog
La lunghezza della base cranica e l’ampiezza dell’angolo
della base aumentano passando dalla 3° alla 1° alla 2° classe.
Altri non hanno trovato differenze significative
tra la classe 2° e 1°.

a ( B a - N a)
a bas e cr anic
lunghezz
III I II
CLASSE CLASSE CLASSE
ampiezza a
ngolo base
cranica (Ba-S-Na)

Dal punto di vista clinico è opportuno ricordare che la presenza di un angolo della base
cranica aumentato è favorevole nelle III classi e sfavorevole nelle II classi e viceversa
L’ allungamento della base cranica ha
conseguenze dirette sulla posizione del
terzo medio della faccia.

In seguito all’ allungamento della base


cranica anteriore si osserva una aumento
dello spazio nasomascellare, della
faringe e del ramo mandibolare.
S - Ar VALORI LINEARI

Lunghezza della base cranica


laterale.Valore Norma = 32 ±
3 mm. Indica la posizione in
senso verticale della fossa N
S
glenoide e del condilo.

Ar – Go
AR

Lunghezza della branca


montante della mandibola. GO
Valore norma = 44 ± 5 mm.
Gn
Indice di Witz VALORI LINEARI

Questo indice misura la differenza


fra le proiezioni ortogonali dei
punti A e B sul piano occlusale (Ao
e Bo).E’ positivo quando Ao è
mesiale a Bo, viceversa è negativo. N
S
L’indice insieme all’ANB aiuta a
determinare la classe scheletrica,
non dipende dall’inclinazione degli
incisivi come nel caso dei punti A e
B ma dipende molto AR
dall’inclinazione del piano
occlusale.
Norma = 0±1.
Valori >1 => II classe, GO
< -1 => III classe.
VALORI LINEARI
Go-pPog

Lunghezza della mandibola in


mm (pPog è la proiezione di Pog
sul piano mandibolare) tenendo
conto anche della prominenza del
mento. Norma = 68 mm a 8 anni N
S
(m:+2 per a. , f: +1,2 per a.)

AR

GO

Pog
VALORI LINEARI
Snp-pA

Lunghezza del mascellare in mm


(pA è la proiezione di A sul piano
bispinale).
Norma = 45,5 mm a 8 anni (m:
+1,2 per a., f:+0,8 per a.) N
S

AR
A

GO

Pog
VALORI LINEARI
Snp-pA

Lunghezza del mascellare in mm


(pA è la proiezione di A sul piano
bispinale).
Norma = 45,5 mm a 8 anni (m:
+1,2 per a., f:+0,8 per a.) N
S

AR
A

GO

Pog

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