INSEGNAMENTO di
PROTESI DENTARIA III
EDENTULIA DISTALE
BILATERALE
CLASSE II
EDENTULIA DISTALE
MONOLATERALE
CLASSE III
EDENTULIA INTERCALATA
BILATERALE
CLASSE III
EDENTULIA INTERCALATA
BILATERALE con
Perdita di un canino
CLASSE III
EDENTULIA INTERCALATA
UNILATERALE
CLASSE IV
EDENTULIA INTERCALATA
ANTERIORE
Proiezioni della popolazione
anziana (> 65 anni) nell'ambito
italiano fino al 2007 (ISTAT).
Il collegamento tra le due parti non avverrà con ganci, ma bensì con
attacchi di precisione o dispositivi analoghi, con grande vantaggio sul
piano estetico, funzionale e della stabilità.
AZZURRO
congiuntori secondari
(per unire la base in resina
e per unire ganci o appoggi)
MARRONE
appoggi diretti e indiretti
Il connettore principale è la componente che unisce
le parti controlaterali di una protesi parziale rimovibile.
- a barra linguale,
- a bara sottolinguale,
-con ferula linguale,
-a barra linguale e cingolo,
- con cingolo continuo,
- con appoggio labiale.
- la più usata,
- attenzione:
i) al frenulo linguale,
AZZURRO
congiuntori secondari
(per unire la base in resina
e per unire ganci o appoggi)
MARRONE
appoggi diretti e indiretti
ASPETTI BIOMECCANICI
AZZURRO
congiuntori secondari
(per unire la base in resina
e per unire ganci o appoggi)
MARRONE
appoggi diretti e indiretti
QUALSIASI PORZIONE DI UNA PROTESI
COSIDDETTO APPOGGIO.
LA SUPERFICIE DI DENTE NATURALE CHE HA
VA OPPORTUNAMENTE PREPARATA
(SEDE DELL’APPOGGIO).
PREPARAZIONE DELLE SEDI IN SMALTO.
- (sostegno verticale)
i) occlusale,
ii) incisivo,
iii) al cingolo.
CARATTERISTICHE:
forma rotondeggiante e triangolare con apice
verso il centro della superficie occlusale
Sede dell’appoggio
CARATTERISTICHE:
deve avere lunghezza e larghezza uguali,
con un margine verso il connettore secondario
largo almeno 2,5 mm (per premolari e molari)
Sede dell’appoggio
CARATTERISTICHE:
Sede dell’appoggio
CARATTERISTICHE:
la sede dell’appoggio deve avere una forma rotondeggiante
(“a cucchiaio”) con maggiore concavità (“più basso”)
verso la porzione centrale occlusale
Sede dell’appoggio
< 90°
CARATTERISTICHE:
L’angolo formato dall’appoggio occlusale e dal connettore secondario
deve essere inferiore a 90°. Solo in questo modo le forze possono
essere dirette verso il dente pilastro.
Nei casi in cui non è possibile modificare una sede di
appoggio già presente o non sia possibile crearla
in modo da rispettare queste regole è necessario
ricorrere ad un appoggio occlusale secondario.
In queste situazioni, verificare che tutta la struttura
della protesi abbia rigidità sufficiente per assorbire
le forze di due appoggi occlusali opposti l’uno all’altro.
Nei casi in cui il dente pilastro sia rappresentato da
un ultimo molare inclinato mesialmente è necessario
ricorrere agli appoggi occlusali estesi.
Questi ultimi possono arrivare ad essere delle
coperture parziali (onlay) che ripristinano
superfici occlusali piatte.
Nei casi in cui il sistema di ritenzione della protesi
rimovibile preveda di impegnare le aree interprossimali
è possibile ricorrere anche ad appoggi occlusali
interprossimali.
Questi ultimi vanno preparati come se fossero due
appoggi singoli ma con una maggiore estensione
linguale.
ATTENZIONE a non invadere l’area del punto di
contatto fra i denti (ad es. evitare la ritenzione di residui
di cibo).
vestibolare
linguale
Nei casi in cui i denti pilastro rimanenti vadano protesizzati con corone,
è possibile ricorrere anche ad appoggi interni.
Questi ultimi NON sono connettori e quindi NON sono attacchi.
Hanno il vantaggio di essere meno visibili.
Gli appoggi incisali sono i meno efficaci.
profondità.
Le preparazioni di sedi degli appoggi linguali sui denti
anteriori inferiori non sono quasi mai soddisfacenti
a causa dello scarso spessore di smalto presente.
Preparare una specie di V arrotondata, con apice rivolto
verso il margine incisale del dente.
Ideale sarebbe predisporre una sede di appoggio ricorrendo
ad un restauro protesico.
Quando possibile, vanno sempre preferiti appoggi sui premolari
AZZURRO
congiuntori secondari
(per unire la base in resina
e per unire ganci o appoggi)
MARRONE
appoggi diretti e indiretti
Una ritenzione diretta è il dispositivo che, unendosi
Gancio
circonferenziale ad
azione posteriore
Gancio ad anello
Per eseguire un gancio ad azione posteriore è necessario che la linea
di analisi sia bassa linguo-palatalmente (questo per poter porre in
questa zona l'abbraccio) ed alta distalmente (circa la metà del dente in
regione vestibolare).
Si misura il sottosquadro con il calibro da 0,25 mm sia disto-linguo-
palatalmente che mesio-vestibolarmente.
Nel caso manchi il sottosquadro utile in regione mesio-vestibolare
adopereremo il calibro da 0,50 mm per analizzare le pareti disto-linguo-
palatali.
Il gancio ad azione posteriore rovesciato si usa negli stessi casi
descritti appena sopra ma quando la linea di analisi risulti più bassa
vestibolarmente e più alta linguo-palatalmente.
Gancio ad anello
Questo tipo di gancio, facendo fulcro sulle creste durante il carico
masticatorio, permette la disinserzione della sella.
b)--Gancio a T modificato o ad L
c)--Gancio a Y
d)--Gancio a I
I-Bar: È il braccio ritentivo, che deve essere posizionato a livello
della massima curvatura del dente, il più vicino possibile al
centro della superficie vestibolare (linea mediana) .
il modello dell’impronta.
v) delinea l’altezza del contorno dei denti più utile per reggere,
ad es., ganci o per fornire ritenzione indiretta.
Se i denti sostituiti, per esempio gli
anteriori, si trovano fuori dalla linea di
ritenzione, bisogna accertarsi che gli
elementi di ritenzione siano collocati in
modo tale che le forze di leva, di
rotazione e di torsione, rimangano entro
valori minimi:monteremo quindi gli
anteriori fuori dalla linea di ritenzione
(LINEA VERDE)
cercando di far passare tale linea il più
vicino possibile ai denti sostituiti.
Ogni superficie di ritenzione deve coprire il corpo della protesi nella
maggiore misura possibile.
Questo significa che, nel caso di brecce di grandezza disuguale, che
si trovano l'una di fronte all'altra, gli elementi di ritenzione sono da
posizionare sui denti di sostegno, in modo tale che si formino linee di
ritenzione di lunghezza possibilmente uguale.
(Linee verdi)
Linee di ritenzione NON possono
attraversare diagonalmente il corpo di
una protesi.
La Linea di Ritenzione DEVE attraversare il baricentro
della protesi.
Per es. In una arcata con sella libera unilaterale
dovremo costruire una protesi con i ganci sui
denti 34-37 e 44, questo
perché, così facendo, opporremo con il
gancio costruito sul 34 uno stop alla
rotazione della protesi dovuta al carico
della trazione intorno alla linea di
ritenzione.In questo caso la trazione
stessa sulla sella libera si trasforma in
pressione sul dente di supporto del 34
evitando la rotazione nonché l'instabilità
della protesi.
PROGETTAZIONE DELL'ARMATURA
FUSIONE
MODELLAZIONE
SABBIATURA
BAGNO ELETTROLITICO
LUCIDATURA
Otre ai metalli sopradescritti troviamo presenze di Carbonio(C),
manganese (Mn), Silicio (Si), oltre a possibili tracce di Alluminio
(Al), Wolframo (W), Titanio (Ti),Magnesio (Mg) e Rame (Cu).
The aim of this study was to summarise the use of titanium in removable
prosthodontics and to evaluate prospectively the use of the Ti6A17Nb-alloy
for RPDs in a small group of patients. Two identically designed RPDs from
CoCr-alloy and Ti6A17Nb-alloy were produced for 10 patients. They had to wear
each RPD during 6 months, first the CoCr-RPD and then the Ti6A17Nb-RPD.
A questionnaire (visual analogue scale = VAS) was completed by the patients
after 1-3-6 months of function for each RPD. Prosthetic complications
And service needed were recorded. After the end of the entire observation period
of 12 months, the patients remained with the Ti6A17Nb-RPD and answered the
questionnaire after another 6 months. All parameters regarding the design of
the RPDs were positively estimated by the dentist. Minimal, not significant
differences were noted by the patients concerning comfort, stability and
retention (VAS). Clinically, no differences in technical aspects or regarding
biological complications were observed after 6-months periods. The Ti6A17Nb-alloy
for the framework of RPDs was judged by patients and professionals to be
equivalent to RPDs made from CoCr-alloy. No differences in material aspects could
objectively be observed. The Ti6A17Nb-alloy can be beneficial for patients with
allergies or incompatibility with one or several components of the CoCr-alloy.
“Le cose migliori
si ottengono solo con il
massimo della passione“
(Johann Wolfgang Goethe)