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Relazione di protesi scheletrica

e combinata
Esperienza laboratoriale a Bologna presso la Rhein83

Neagu Alessia-Maria
CLASSE:5^ CO
Indice
• Generalità sulla protesi scheletrica • attacchi e fresaggi
• Realizzazione di un caso scheletrico
• Classificazione di Kennedy combinato a più corone di tipo fisso per
• Parallelometro mezzo di attacchi
• Isoparallelometro
• Ganci (descrizione di almeno quattro
tipologie d'autore • Generalità sulla protesi combinata con
• Connettori secondari,Connettori attacchi
primari • Esperienza laboratoriale a Bologna presso
• Barre, Placche, Ferule e procedimento l’azienda Rhein83
Generalità sulla La protesi scheletrata è una protesi costituita da uno

protesi
scheletro interno (generalmente metallico, ma non
sempre) che dà supporto a denti artificiali e flange
protesiche che sostituiscono i denti andati perduti.

scheletrata
L’ancoraggio, nelle protesi scheletrate tradizionali, è
dato da ganci fusi che contornano i pilastri e
attraverso i cavalieri o altre parti che, appoggiando
sui denti residui, trasmettono loro una parte del
carico masticatorio che grava sulle selle
Classificazione di
Knenedy
La realizzazione delle protesi parziali parte sempre
dall’identificazione della classe di Kennedy cui
appartiene il caso.
La classificazione di Kennedy suddivide le arcate
parzialmente edentule in quattro categorie principali e le
loro sotto classi.
• classe I - Presenza di selle edentule bilaterali posteriori
prive di pilastri terminali;
• classe II - Presenza di una sola sella edentula
monolaterale posteriore priva di pilastri terminali;
• classe III - Presenza di una o più selle edentule
posteriori provviste di pilastri terminali;
• classe IV - Presenza di una zona edentula anteriore
Paralellometro

Il parallelometro principalmente misura due


importanti parametri: Linee/asse di inserzione:
rappresenta il tragitto compiuto dalla protesi
per inserirsi e disinserirsi senza difficoltà nel
cavo orale.
Usato per verificare o ripristinare un corretto
parallelismo di strutture protesiche.
Sono le ritenzioni dirette grazie alle quali lo scheletrato
può rimanere ancorato alla dentizione residua nella

Ganci giusta posizione, evitando di dislocarsi durante le varie


funzioni.
Devono abbracciare il dente per metà della sua
circonferenza e si dividono in sopraequatoriali e
sottoequatoriali, a seconda del decorso.
Di forma e capacità ritentiva molto diverse a seconda
delle varie scuole e delle esigenze di progettazione, si
compongono tuttavia sempre di un braccio ritentivo, un
braccio controlaterale, un abbraccio, un cavaliere
(appoggio) e sono sempre collegati ad un connettore
secondario.
I tipi più noti sono quelli di Akers, Roach e
soprattutto Ney.
Parti del gancio
Braccio controlaterale.
Appoggio o cavaliere.
Braccio ritentivo.

Abbraccio.

Connettore secondario
(descrizione di quattro tipologie
d'autore)

Gancio Doppio di Gancio Ney n.4 Gancio a L


Gancio Ney n.1
Bonwill
Dal cavaliere, unito al connettore secondario, si dipartono due bracci: uno ritentivo vestibolare e uno
controlaterale linguale (controgancio).
GANCIO NEY N.1 Chiamato anche gancio di Akers o a E, è il tipo di gancio più usato perché è facile da progettare e
realizzare e offre una buona stabilità. Impiegato prevalentemente per i molari, richiede un sottosquadro
di 0,25 mm circa.

E costituito da due ganci di Ney n°1 con connettore secondario unico e orientati in senso opposto.
GANCIO DOPPIO BONWILL Particolarmente rigido, si impiega nelle zone dentule per contrapporsi alle forze che gravano sulle selle
dell'emiarcata controlaterale, utilizzando un sottosquadro di 0,10 mm.

Il braccio ritentivo di questo gancio risulta il prolungamento del braccio controlaterale. E utilizzato
soprattutto nei premolari con sella libera posteriore, posizionando il cavaliere sul lato mesiale.
GANCIO NEY N.4
La forma particolare permette di struttare la parte ritentiva mesiale del dente pilastro, con un
sottosquadro di appena 0,25 mm.

Molto simile ad una I, ha una parte finale che termina nella zona centrale del dente ed è completamente
GANCIO A L
realizzato in zona sottoequatoriale.
Connettori secondari,Connettori primari
Lo scheletrato è formato da: Ognuna di queste parti ha una funzione
- Connettore principale specifica. In particolare esistono una serie di
- connettori secondari caratteristiche dei vari ganci, connettori e
- ganci ritenzioni che variano a seconda della classe e
- ritenzioni secondarie della sottoclasse di Kennedy di appartenenza.

Connettori secondari
Connettori primari
Servono ad unire i vari componenti dello scheletrato (ganci e selle)al
E la parte dello scheletrato che costituisce l'elemento portante della protesi.
connettore principale, trasferendo a quest’ultimo i carichi funzionali .
La sua funzione principale è quella di collegare tra loro le varie parti che
Devono risultare estremamente rigidi e la loro forma non deve interferire
compongono la struttura e distribuire uniformemente i carichi masticatori
con la morfologia delle dentizione residua per non provocare
che gravano sulla protesi.
infiammazioni e non costituire un ostacolo per l’inserzione e la rimozione
del dispositivo.
Barre, placche ferule e procedimento

Questi connettori si estendono trasversalmente nell'arcata dentale e possono variare nella


Barre forma e nella dimensione a seconda delle necessità cliniche e anatomiche del paziente e in
base all’arcata per la quale si sta realizzando la protesi, ne esistono di diversi tipi.

Servono ad unire i vari componenti dello scheletrato (ganci e selle) al connettore principale,
Placche trasferendo a quest'ultimo i carichi funzionali.

Le ferule dentali, applicate sulla parte interna dei denti, uniscono meccanicamente elementi
dentali per stabilizzarli e distribuire i carichi, specialmente se presentano mobilità. Esistono
diverse tipologie, da quelle fatte in clinica con filo e resina, a quelle più avanzate in fibra di
Ferule vetro, carbonio, o prodotte con tecnologie CAD CAM in zirconia o altri materiali plastici.
Queste ultime offrono vantaggi in termini di precisione, leggerezza, comfort e estetica,
semplificando il lavoro del clinico rispetto ai protocolli di cementazione e controllo
occlusale.
BARRA PALATINA BARRA PALATINA DOPPIA

Barre arcata
superiore

BARRA PALATINA A BARRA PALATINA COMPLETA


U
BARRA PLACCA PALATINA
LINGUALE

Barre arcata
inferiore

BARRA PALATINA CON


GANCIO CONTINUO
Ferule
Le ferule di fissazione sono protesi che
vengono utilizzate per la correzione dei
"denti vacillanti" nei casi di parodontopatie.
Possono essere eseguite sia mediante una
"protesi scheletrica", che mediante una
protesi fissa
Procedimento di realizzazione di una
protesi scheletrata
1.)Analisi del modello e progettazione, 2.)Realizzazione di uno scheletrato:scarichiamo le varie
verificare quali pilastri utilizzare e quali ganci cere :
usare definiamo inoltre l’asse di inserzione e gli -scarico della barra
equatori , dei denti pilastro.. -eliminare gli eccesi degli scarichi
Eseguiremo in seguito la duplicazione del modello
3.Duplicazione del modello:per la fusione si dovrà
modellare lo scheletrato su un modello in rivestimento
questo viene ottenuto dalla DUPLICAZIONE DEL
MODELLO MASTER eseguita con gelatine o elastomeri

4. Modellazione: viene realizzata con


preformati di dimensioni e forme già
calibrate

5. Messa in rivestimento e fusione: con il


processo tradizionale di fusione cera
persa
6. Rifinitura e lucidatura: dopo la fusione il
dispositivo viene liberato dal rivestimento e
sabbiato con corindone quindi si passa alla sua
rifinitura

7. Applicazione de valli di registrazione


occlusale dopo essere stati controllati allo
studio dentistico con i valli potremo poi
proseguire al montaggio dei denti e infine
resinare lo scheletrato con il sistema delle
mascherine e infine rifinito e lucidato.
Generalità della protesi combinata
La protesi combinata è una pro- tesi
con attacchi semifisiologica composta da una parte
fissa, non rimovibile dal paziente, e da una
parte mobile, che invece il paziente può
estrarre autonomamente (soprattutto per
l’igiene).
Le due parti sono complementari l’una
all’altra e la parte mobile si ancora a quella
fissa per mezzo di ancoraggi di vario tipo,
che si servono di attacchi e di fresaggi.
Attacchi
Che sono le componenti di un ancoraggio un ancoraggio è generalmente composto da un attacco e da
un fresaggio
L’attacco offre ritenzione alla parte mobile del dispositivo.
Di attacchi ne esistono di molti tipi diversi, ma per la maggior parte
presentano tutti connessioni composte da due parti, un maschio
(patrix) e una femmina (matrix), delle quali una entra a far parte
della parte protesica fissa, l'altra della parte protesica mobile.
La loro classificazione può seguire diversi criteri. Generalmente, ci
si basa sul tipo di fabbricazione, sul tipo di materiale, sul sistema di
scarico delle forze, sulle caratteristiche costruttive e sulla posizione
rispetto al pilastro.
Fresaggi
Il fresaggio impedisce il movimento, ne guida l’inserzione e scarica le forze verticali sul
pilastro in modo più vantaggioso per il pilastro stesso.

I fresaggi sono parte dell'ancoraggio e servono a scaricare le


forze della masticazione in senso più assiale rispetto al pilastro.
I fresaggi sono composti da due parti complementari tra loro:
• il fresaggio vero e proprio, o parte primaria, che viene eseguito
sull'elemento pilastro della parte fissa;
• il controfresaggio, o parte secondaria, che fa parte del
dispositivo mobile.
Realizzazione di un caso scheletrico
combinato a più corone di tipo fisso per
mezzo di attacchi.

Questo tipo di trattamento è spesso richiesto in situazioni in cui vi è la necessità di sostituire più denti o di fornire un supporto
aggiuntivo per le corone dentali, migliorando sia la funzionalità che l'estetica della dentatura del paziente. Gli "attacchi" menzionati
possono riferirsi a vari componenti utilizzati nella protesi dentaria per fissare le corone al resto della struttura dentale o ai supporti
impiantati, come viti di fissaggio, cemento dentale, o altri meccanismi di ancoraggio.
Metodologia
Presa dell'impronta
1 Il processo inizia con la presa dell'impronta al
paziente. Questo passaggio è fondamentale per
. ottenere un modello esatto della bocca del paziente,
che includa sia i denti che i tessuti molli.
Le impronte possono essere prese utilizzando diversi
materiali, come alginato o silicone, e servono per
2. Preparazione del Modello e Design della Protesi
Una volta ottenuto il modello in gesso, si procede con l'analisi e il
creare un modello di lavoro preciso in gesso. design della protesi. Questa fase include la determinazione della
Classificazione di Kennedy, che aiuta a identificare la
configurazione edentula e a pianificare la protesi più adeguata.
L'uso del parallelometro in questa fase è cruciale per valutare
l'orientamento degli elementi dentali e per la pianificazione dei
ganci, connettori e attacchi.
Selezione e Preparazione degli Attacchi
3. Gli attacchi sono elementi chiave nella realizzazione di
protesi combinate. Possono essere di vari tipi, come Fresaggi
attacchi a sfera, barre, o attacchi di precisione, e 4. I fresaggi sono un aspetto fondamentale nella preparazione
vengono selezionati in base al caso specifico. La dei denti pilastro che supporteranno la protesi combinata.
preparazione include anche il fresaggio dei denti Questo processo viene eseguito dopo la selezione e la
pilastro per permettere l'inserimento degli attacchi. preparazione degli attacchi, e prima dell'inserimento
effettivo degli stessi. Il fresaggio è necessario per
modificare la morfologia dei denti pilastro in modo da
creare uno spazio per gli attacchi di precisione o
semiprecisione, garantendo così una connessione stabile e
sicura tra la protesi removibile e i denti o gli impianti che
fungeranno da supporto.
Isoparallelometro

Ne parliamo nella realizzazione di un fresaggio:


Per realizzare i fresaggi ci si serve generalmente
dell'isoparallelometro, uno speciale parallelometro munito di un
micromotore con il quale si fresa prima della fusione la cera della
parte primaria, e poi il metallo per rifinirlo con precisione e
perfezionarne il parallelismo delle pareti. L'anatomia asportata con
la fresatura viene poi completata con materiale calcinabile e
collegata alla struttura metallica del dispositivo mobile, andando a
costituire il controfresaggio.
Realizzazione dei Ganci e dei Connettori
5. I ganci sono utilizzati per fornire supporto e stabilità alla protesi.
Esistono diversi tipi di ganci, come quelli di Ackers, Roach, o
ganci a T, ognuno con specifiche indicazioni e modalità di
applicazione. I connettori primari e secondari, insieme alle barre e
alle placche, vengono progettati e realizzati per unire le varie parti
della protesi e distribuire uniformemente le forze masticatorie.

Assemblaggio e Prova della Protesi


6. Dopo la realizzazione di tutte le
componenti, la protesi viene assemblata e
provata sul modello in gesso per verificare
l'adattamento, la funzionalità e l'estetica.
7 Prova Clinica
La protesi viene provata nella bocca del paziente
Eventuali aggiustamenti vengono eseguiti
in questa fase.
. per assicurarsi che si adatti correttamente, che sia
confortevole e che soddisfi le esigenze estetiche e
funzionali del paziente. Questa prova permette
anche di apportare ulteriori modifiche se necessario.
Finitura e Lucidatura
8. Dopo l'approvazione finale del paziente, la protesi
viene rifinita e lucidata per migliorare l'aspetto
estetico e garantire una superficie liscia che
minimizzi l'accumulo di placca e batteri.

Consegna e Istruzioni al Paziente


9. Infine, la protesi viene consegnata al paziente
con istruzioni dettagliate su come indossarla,
rimuoverla e mantenerla pulita. È importante
anche programmare appuntamenti di follow-up
per controllare l'adattamento della protesi e la
salute orale del paziente.
Esperienza laboratoriale a Bologna presso
l’azienda Rhein83
Il 16 Febbraio 2024, con la classe abbiamo visitato un
importante laboratorio odontotecnico a Bologna,
approfondendo le tecniche innovative nel settore, in particolare
gli attacchi a sfera.
Questi componenti sono essenziali per la stabilità delle protesi,
e abbiamo esplorato il loro design, produzione e applicazione.
I professionisti del laboratorio hanno evidenziato l'importanza
della precisione e dell'innovazione, mostrando il loro approccio
multidisciplinare per creare soluzioni personalizzate per i
pazienti.
Durante un tour del laboratorio di Rhein 83 a Bologna, ci hanno spiegato il processo di creazione degli
attacchi elastici per protesi rimovibili. Fondata nel 1983, l'azienda è leader mondiale in questo settore,
noto per l'attacco sferico calcinabile.
Si impegna in ricerca per soluzioni innovative, offrendo prodotti come l'OT EQUATOR, l'attacco più
piccolo e stabile che corregge divergenze fino a 50°.
La gamma include anche attacchi Overdenture in titanio nitrurato e filettati intercambiabili, combinando
qualità e design per migliorare le protesi.
Rhein offre diverse tipologie di attacchi che si basano su due diametri di riferimento della sfera:
• Normo:2,5 se c’è uno spazio é quella che dà più ritenzione e spazio e terrá la protesi
• Micro:1,8.
Caratteristiche delle cappette Rhein:
Funziona esattamente come un gancio, ha un appoggio, un abbraccio e una parte ritentive queste cappette hanno
ritenzione che quando arriva sull’equatore si comprime passa e poi si rilassa/riadatta si ha una tutela dell’attacco
perfetta perché al massimo se si dovesse rovinare si cambia la cappettina ma essendo elastica non si consuma
facilmente.
Abbiamo il tetto piatto della sfera per la resilienza verticale ad esempio negli impianti non abbiamo i legamenti
come nel dente che ammortizzano i carichi l’impianto è osteointegrato e avere qualcosa che ti aiuta ad
ammortizzare di permettere di stressare meno il dispositivo.
L’attacco sferico può essere confezionato in diversi modi: può essere messo su due radici radici con la libertà di
muoversi e di ammortizzare liberamente con l’appoggio mucoso della protesi.
Uno stesso attacco di questo tipo può essere utilizzato con un barra di collegamento ,a con uno stop perché regolo
il movimento.
Ci sono tanti tipi di progetto fatti in base alla lunghezza peso che deve supportare ecc.
Conclusione
Per concludere la mia relazione sulla protesi scheletrata e quella combinata e l'esperienza presso l'azienda Rhein, è
importante sottolineare come questa esperienza abbia arricchito notevolmente la mia conoscenza e competenza nel
campo dell'odontoiatria protesica.

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