Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Cuscinetti a rotolamento
- attrito mediamente dieci volte più piccolo (fv = 0,001 – 0,002) e indipendente dalla
velocità;
- limitato attrito di primo distacco (attrito costante con la velocità);
- minore riscaldamento del cuscinetto;
- facile e rapida intercambiabilità (dimensioni unificate, controllo qualità,...;
- ridottissima usura durante il funzionamento;
- minori esigenze di rugosità dei perni
- ingombro assiale minore
- affidabilità
Cuscinetti a strisciamento
– A seconda della forma del corpo volvente (sfere, rulli, rulli conici, rulli a botte,
rullini)
Esempi applicativi:
elettromotori,
meccanica generale,
trasmissioni industriali,
pompe, macchine
agricole
Esempi applicativi:
trasmissioni, pompe,
compressori
Esempi applicativi:
alberi verticali pesanti,
macchine per stampo
a iniezione
Cuscinetti orientabili
Cuscinetti rigidi Consentono una rotazione
dell’asse del perno rispetto
all’asse della sede esterna
Occorre garantire (disassamento dovuto a errori di
perfetta coassialità tra montaggio, assestamento
perno e sede del durante il funzionamento o
supporto. inflessione di alberi molto
lunghi).
Se il disassamento è variabile si
devono adottare dei cuscinetti
di tipo orientabile
L’orientabilità è ottenuta tra gli
anelli e i corpi volventi
Il bloccaggio radiale dei cuscinetti è necessario per evitare rotazioni o scorrimenti degli anelli rispetto alle
sedi.
• Lo scorrimento relativo può infatti portare a danneggiamento per usura degli anelli o delle sedi, ed in
generale a malfunzionamenti.
• Il bloccaggio radiale dei cuscinetti si realizza montando gli anelli con un adeguato grado di interferenza.
Carico rotante: quando il carico è fermo e l’anello ruota o viceversa (tutti i punti dell’anello sono
soggetti al carico durante un giro)
Carico fisso: quando anello e carico sono fissi
Carico con direzione indeterminata: altre situazioni
Gli anelli soggetti a carico rotante devono essere montati con interferenza; (nel caso di
albero rotante: l’anello interno dei cuscinetti. Regola: montare a caldo l'anello
interno ad una temperatura di 70-100 °C.).
I cuscinetti soggetti a carichi con direzione indeterminata devono avere entrambi gli anelli
montati con interferenza.
• Un cuscinetto deve essere ancorato assialmente e deve essere in grado di sostenere i carichi
assiali
• L’altro cuscinetto deve permettere gli spostamenti assiali dell’albero, dovuti p.e. a dilatazioni
termiche; lo spostamento può essere interno al cuscinetto (rulli senza orletti) o esterno al
cuscinetto (fra anello e alloggiamento/albero) accoppiamento libero
(a) è costituita da un dado filettato che blocca assialmente l’anello interno. Tra il dado e l’anello è posta una
rosetta di lamiera con un dente sul bordo interno che entra in una apposita scanalatura dell’albero, e, in genere,
cinque denti sul bordo esterno, uno dei quali va ripiegato in corrispondenza di uno dei quattro intagli del dado. In
tal modo, effettuato il serraggio, viene assicurata la posizione del dado.
La soluzione (b) rappresenta un bloccaggio effettuato con dado e controdato.
Quando però si è in presenza di sforzi assiali particolarmente elevati, e nel caso di cuscinetti con foro maggiore di 70
mm, conviene adottare la soluzione (c) costituita da una piastra assicurata frontalmente all’estremità dell’albero con
tre viti, a loro volta assicurate con un lamierino di sicurezza.
Se l’albero non termina in corrispondenza del cuscinetto, ma si prolunga oltre, si può adottare una soluzione come la
(d), oppure se un altro elemento di macchina è montato vicino al cuscinetto si può bloccarlo con un distanziale (e).
A volte si può bloccare l’anello interno semplicemente con un anello elastico inserito in un’apposita scanalatura
dell’albero, a condizione che questa scanalatura non pregiudichi la resistenza dell’albero stesso
Cuscinetto
aperto tipo N
l’assenza di orletti sull’anello
esterno consente la
dilatazione dell’albero
Cuscinetto
tipo NJ
La presenza di orletti
sull’anello esterno non
consente la dilatazione
dell’albero
Se entrambi i cuscinetti bloccassero assialmente l’albero, le variazioni di temperatura, dando
luogo a dilatazioni diverse tra albero e carcassa, indurrebbero delle sollecitazioni che
deteriorerebbero la trasmissione in breve tempo
L10 : numero di milioni di giri, a velocità costante, che il 90 % dei cuscinetti può
garantire prima che si verifichi il primo segno di danneggiamento
L10 = 60 * n * L10h/106
P = X * F r + Y * Fa
Fr : carico radiale effettivo [N]
C 0 = P0 * s 0 s0 = coefficiente di sicurezza
• Si deve usare l’olio per velocità molto elevate e quando si abbia la necessità di
far passare attraverso il cuscinetto l’olio destinato alla lubrificazione di
ingranaggi e simili.
Si deve usare olio anche quando si ha l’esigenza di raffreddare il supporto per
mezzo di liquido circolante
Criterio di scelta del tipo di lubrificazione per d< 50mm (solo orientativo)
30000 5000
d
50
Il tipo più comune di lubrificazione per basse velocità è quello cosiddetto a ‘bagno d’olio’. Il principio è
molto semplice: le parti in rotazione trascinano il lubrificante distribuendolo per tutto il supporto facendolo
infine ricadere nel bagno.
Sulla superficie dell’albero può comparire polvere abrasiva rossastra, marrone o nera, fra
albero/alloggiamento ed anello interno/esterno. L’ossido si forma per ossidazione della superficie
dell’albero dovuta al minimo slittamento fra albero/alloggiamento ed anello
interno/esterno che si verifica quando il contatto fra le due parti è insufficiente, spesso nelle zone
soggette a vibrazioni o carichi elevati. Questo fenomeno, conosciuto come usura da strisciamento (o
corrosione da contatto), può sembrare simile alla ruggine.