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Dispensa di ANATOMIA D ENTALE a uso delle classi prime di indirizzo odontotecnico

CAVIT ORALE La bocca o cavit orale (Fig. 1) il primo tratto dellapparato digerente. un organo cavo, di forma ovoide con lasse maggiore in direzione antero-posteriore. La bocca delimitata da sei pareti: in alto dal palato; in basso dal pavimento buccale (muscoli sovraioidei sul quale poggia la lingua); anteriormente dalle labbra, che attraverso la rima labiale (orifizio labiale) ne permette lingresso; lateralmente dalle guance; mentre posteriormente dallistmo delle fauci, unapertura che comunica con lorofaringe. La cavit orale adibita alla prensione del cibo, alla sua triturazione (attraverso i denti) e insalivazione (mediante la saliva prodotta dalle ghiandole salivari maggiori e minori) al fine di produrre il bolo alimentare. Le arcate dentali (o gengivo-dentali) dividono la bocca in due parti: 1. il vestibolo della bocca lo spazio ristretto, una sorta di fessura che si sviluppa in senso antero-laterale, delimitato dalla superficie esterna delle arcate dentali e dalle superfici interne delle labbra e dalle guance; 2. La cavit orale propriamente detta - occupa il restante spazio compreso tra la superficie posteriore delle arcate e listmo delle fauci; occupato interamente dalla lingua.

CAVIT ORALE O BOCCA (Fig. 1)

ARC ATA S UPERIORE (Fig. 2)

ARC ATA INFERIORE (Fig. 3)

Caratteristiche generali dei DENTI Sono organi di piccole dimensioni, duri, biancastri, infissi negli alveoli dentali, cavit dei processi alveolari delle ossa mascellari. Il mascellare superiore detto semplicemente mascella, mentre il mascellare inferiore comunemente chiamato mandibola. La disposizione dei denti regolare, su due arcate dentali, superiore (Fig. 2) e inferiore (Fig. 3), conformate a ferro di cavallo con concavit posteriore. Osservando esternamente un dente si distinguono tre parti anatomiche: la corona; il colletto; la radice (Fig. 4 a destra). Il costituente principale del dente la dentina o avorio; un particolare tessuto osseo che delimita allinterno del dente la cavit pulpare e i canali radicolari. La corona la parte pi larga del dente, che sporge dalla gengiva, ossia che fuoriesce dallosso alveolare; interamente ricoperta da un tessuto osseo durissimo, lo smalto, di colore normalmente biancastro. Allinterno della corona si trova la camera pulpare contenente la polpa dentale (tessuto molle riccamente vascolarizzato e innervato). Si parla di corona anatomica e di corona clinica. La corona anatomica la parte del dente rivestita di smalto, mentre la corona clinica la parte del dente visibile, che spunta dalla gengiva (Fig. 5). La radice la parete pi ristretta del dente, infissa nellalveolo dentale, di colore giallastro, di forma allungata, conoide, con lestremit inferiore appuntita (apice radicale); questultimo presenta un piccolo foro (forame apicale) attraverso il quale i vasi sanguigni e i nervi raggiungono la cavit pulpare. A seconda del dente la radice pu essere singola o multipla. Esternamente alla dentina la radice rivestita da un tessuto osseo detto cemento (meno resistente dello smalto). Si parla di radice anatomica e di radice clinica. La radice anatomica la parte del dente rivestita dal cemento, mentre la radice clinica la parte del dente non visibile, al disotto della gengiva (Fig. 5).

Fig. 4 Dente: a destra, visto esternamente; a sinistra, in sezione longitudinale 3

Il colletto rappresenta il punto di passaggio tra la corona e la radice a livello del quale lo smalto si continua con il cemento (colletto anatomico) o, pi semplicemente, il punto in cui il dente si mostra sulla gengiva (colletto fisiologico) (Fig. 5).

Fig. 5 1= Corona anatomica 2= Corona clinica 3= Radice anatomica 4= Radice clinica A= Colletto fisiologico B= Colletto anatomico

In sezione longitudinale gli strati osservabili sono (Fig. 4 a sinistra): 1. Nella corona smalto/ dentina/ cavit pupare (polpa dentale); 2. Nella radice cemento/ dentina/ canali radicolari (vasi sanguigni e terminazioni nervose). I denti sono circondati dalla gengiva, una mucosa rosacea che a livello dellosso alveolare ben salda al periostio (gengiva aderente), mentre a livello dei denti libera (gengiva libera) e delimita con questi i solchi gengivali. Tra dente e dente la gengiva forma le cosiddette papille gengivali. Il PARODONTO un insieme di strutture aventi la funzione di ancorare il dente agli alveoli dentali. Questo apparato di sostegno si compone di quattro parti: gengiva/ cemento/ legamento alveolo-dentale/ osso alveolare. Il legamento alveolo-dentale, detto anche periodontale, si compone di fibre connettivali che collegano, principalmente, il cemento che riveste la radice alla gengiva e allosso alveolare. Funzioni dei denti: 1) tagliare, lacerare e triturare i cibi; 2) fonetica; 3) estetica.

Osservando la corona di un dente si evidenziano cinque facce: 1. Faccia esterna (vestibolare o facciale): quella che guarda verso il vestibolo della bocca. Questa faccia detta anche labiale per i denti anteriori o buccale per quelli posteriori; 2. Faccia interna (linguale): quella rivolta verso la lingua. detta anche faccia palatale per i denti dellarcata superiore, poich guarda il palato; 3. Faccia triturante (occlusale): questa pu avere forma diversa a seconda del dente che si osserva. Negli incisivi si riduce a un margine tagliente (margine incisale), nei canini a una punta pi o meno arrotondata (cuspide), mentre nei premolari e molari una vera e propria superficie triturante ricca di cuspidi separate da solchi e fossette (incavature); 4 e 5. Facce prossimali (facce di contatto): sono quelle che guardano i denti contigui. La superficie pi vicina al piano mediale detta faccia mesiale (mediale), mentre laltra pi distante nota come faccia distale (laterale). Luomo un animale ETERODONTE perch possiede denti di forma e dimensione diversa (incisivi, canini, premolari e molari) (Fig. 6); questo in relazione alla sua alimentazione onnivora, ossia che si nutre di cibi differenti (carne, verdura, pesce). I denti taglienti e appuntiti servono per incidere, strappare e tagliare il cibo, mentre quelli a superficie ampia, accidentata, pluricuspidata sono ottimi per triturarlo.

Fig. 6 - Tipi di denti A= Incisivo; B= Canino; C= Premolare; D= M olare

Luomo anche un organismo DIFIODONTE, ossia presenta, nellarco della vita, due distinte dentature (dentizioni): A. Dentizione primaria (decidua o da latte) (Fig. 7): costituita da 20 denti (10 per arcata, 5 per emiarcata) cos divisi: 8 incisivi (4 superiori, distinti in 2 centrali e 2 laterali, e 4 analoghi inferiori); 4 canini (2 superiori e 2 inferiori); 8 molari (4 superiori, distinti in 2 primi premolari e 2 secondi premolari, e 4 analoghi inferiori); I denti da latte compaiono dal 6 mese e la dentatura si completa verso il 30 mese di vita.

B. Dentizione permanente (Fig. 8): costituita da 32 denti (16 per arcata, 8 per emiarcata) cos divisi: 8 incisivi (4 superiori, distinti in 2 centrali e 2 laterali, e 4 analoghi inferiori); 4 canini (2 superiori e 2 inferiori); 8 premolari (4 superiori, distinti in 2 primi premolari e 2 secondi premolari, e 4 analoghi inferiori); 12 molari (6 superiori, distinti in 2 primi molari, 2 secondi molari e 2 terzi molari, e 6 analoghi inferiori). I denti permanenti vanno a sostituire, a cominciare dal 6 anno, i denti decidui. I terzi molari, detti anche denti del giudizio, normalmente, compaiono tra il 18 e 25 anno di et; possono anche non erompere la gengiva o addirittura non formarsi!

Fig. 7 - Dentizione decidua

Fig. 8 - Dentizione permanente

RIASS UMENDO La dentatura permanete si compone di 32 elementi. Si dividono in DENTI ANTERIORI = incisivi e canini e D ENTI POS TERIORI = premolari e molari. 16 denti per arcata (superiore o mascellare inferiore o mandibolare) 8 denti per emiarcata o quadrante. Per ogni emiarcata abbiamo 8 denti cos suddivisi e nominati: 2 incisivi (centrale e laterale); 1 canino; 2 premolari (primo e secondo); 3 molari (primo, secondo e terzo = dente del giudizio). IDENTIFICAZIONE E NOMENCLATURA D EI D ENTI Per identificare un dente si deve utilizzare una specifica e codificata nomenclatura in relazione ai seguenti parametri: 1. il tipo di dentizione (decidua o permanente); 2. il tipo di dente (incisivo, canino ecc.) e la sua posizione spaziale (incisivo centrale o laterale); 3. arcata: superiore o inferiore; 4. quadrante (emiarcata) di appartenenza, destro (dx) o sinistro (sx).

Piani spaziali di riferimento Per piano sintende quella parte di superficie immaginaria contenuta allinterno della congiunzione di almeno tre punti non disposti su una medesima retta. 1. PIANO S AGITTALE-MEDIANO il piano verticale che passa per la sutura sagittale (quella che unisce le due ossa parietali) e divide il corpo umano in 2 parti speculari, parte destra e parte sinistra. Questo piano divide le arcate dentali in due EM IARCATE, quella di destra e quella di sinistra (Fig. 9). 2. PIANO TRAS VERS ALE un piano orizzontale, ortogonale al predicente, che divide il corpo umano in due met asimmetriche (superiore e inferiore). Il piano trasversale tracciato a livello della rima labiale (piano occlusale) divide le due arcate in superiore e inferiore (Fig. 10).

Fig. 9 - Piano Sagittale-mediano

Fig. 10 - Piano Trasversale

In ambito odontoiatrico e odontotecnico per facilitare lidentificazione dei denti si usano sistemi grafici codificati a livello nazionale o internazionale. In tutti questi sistemi la bocca idealmente divisa in 4 quadranti (emiarcate) per mezzo dei suddetti piani.

Quadrante superiore destro

Quadrante superiore sinistro

Quadrante inferiore destro

Quadrante inferiore sinistro

1. Sistema di Palmer Con questo sistema i diversi tipi di denti (incisivo centrale, laterale, canino ecc.) vengono rappresentati usando i numeri arabi da 1 a 8, per la dentatura permanente, o quelli romani da I a V, in caso di dentatura decidua. Per indicare la specifica posizione spaziale del dente, nei quattro quadranti o emiarcate, si colloca il numero, arabo o romano, allinterno delle superfici delimitate da una croce, le cui rette ortogonali corrispondono ai 2 piani, sagittale-mediano e trasversale.

Numerazione usata per rappresentare i denti 1= incisivo centrale o mediale 2= incisivo laterale 3= canino 4= primo premolare

permanenti: 5= secondo premolare 6= primo molare 7= secondo molare 8= terzo molare (dente del giudizio)

Numerazione impiegata per raffigurare i denti decidui: I= incisivo mediale IV= primo molare II= incisivo laterale V= secondo molare III= canino In alternativa ai numeri romani, per la dentatura decidua, si possono usare le lettere maiuscole dellalfabeto: A= incisivo mediale D= primo molare B= incisivo laterale E= secondo molare C= canino

Alcuni esempi Rappresentazione del canino destro superiore (dentizione permanente):

Rappresentazione del canino destro superiore (dentizione decidua):

Per semplificare si adopera questa simbologia:

2. Sistema universale Con questo sistema i denti permanenti si indicano usando i numeri arabi da 1 a 32. Per convenzione il numero 1 attribuito al 3 molare superiore di destra per poi procedere, nella numerazione, da destra verso sinistra, fino al 3 molare superiore di sinistra (a cui si assegna il numero 16) e continuando nellarcata inferiore, da sinistra verso destra, si conferisce al 3 molare inferiore sinistro il numero 17, mentre allanalogo destro il numero 32. Riassumendo:

Per i denti decidui il procedimento analogo impiegando, per, le lettere maiuscole da A a T.

Ad esempio, per indicare il solito canino sinistro superiore si scriver semplicemente 11 nella dentatura permanente, mentre con la lettera maiuscola H per la dentatura decidua.

3. Sistema F.D.A. (Federetion Dentistry International) o metodo della doppia cifra Questo sistema identifica i denti attraverso due numeri: il primo si riferisce al quadrante corrispondente allemiarcata in cui si trova il dente da rappresentare; il secondo, invece, indica il tipo di dente (incisivo centrale, canino ecc.) come gi illustrato nel metodo di Palmer. Nella dentizione permanente i quadranti (emiarcate) si indicano, convenzionalmente, con i seguenti numeri arabi: 1= emiarcata superiore destra (quadrante sup. dx) 2= emiarcata superiore sinistra (quadrante sup. sx) 3= emiarcata inferiore sinistra (quadrante inf. s x) 4= emiarcata inferiore destra (quadrante inf. dx) Ad esempio, per indicare il canino sinistro superiore (dentizione permanente) si scriver semplicemente 23.

Nella dentizione decidua i quadranti (emiarcate) si indicano, convenzionalmente, con i seguenti numeri arabi: 5= emiarcata superiore destra (quadrante sup. dx) 6= emiarcata superiore sinistra (quadrante sup. sx) 7= emiarcata inferiore sinistra (quadrante inf. s x) 8= emiarcata inferiore destra (quadrante inf. dx) Ad esempio, per indicare il canino sinistro superiore (dentizione decidua) si scriver 63.

4. Altro sistema di codificazione (del + e -) I tipi di denti (incisivo centrale, laterale, canino ecc.) si indicano seguendo il sistema di Palmer (numeri arabi da 1 a 8 per la dentizione permanente, numeri romani da I a V per quella da latte), mentre per indicare larcata si usano convenzionalmente i segni + (arcata superiore) o (arcata inferiore), posizionandoli a destra o a sinistra del numero per indicare la rispettiva emiarcata di destra o di sinistra.

Esempi Nella dentatura permanente il canino sinistro superiore si rappresenta con +3, mentre il canino destro superiore con 3+. Nella dentatura da latte il canino sinistro superiore si rappresenta con +III, mentre il canino destro superiore con III+. Divisione topografica della corona e della radice Per indicare con esattezza punti ben precisi del dente (ad esempio per specificare la posizione di una carie) le superfici della corona (coronale) e della radice (radicolare) vengono divise in terzi, secondo piani orizzontali e verticali (fig. 11). A livello della corona 2 piani orizzontali la suddividono in: 1. Terzo incisivo (detto occlusale per i denti posteriori) quello che comprende la faccia triturante; 2. Terzo cervicale quello che comprende il colletto. 3. Terzo medio quello compreso tra il terzo incisivo e il terzo cervicale; Due piani orizzontali dividono la radice in: 1. Terzo cervicale quello che comprende il colletto; 2. Terzo apicale quello che comprende lapice della radice; 3. Terzo medio quello compreso tra il terzo cervicale e il terzo apicale. 10

Due piani verticali dividono lintero dente in 3 terzi verticale che prendono il nome della faccia vicina (limitrofa), a eccezione del terzo di mezzo che detto mediano per distinguerlo dal terzo medio orizzontale. Osservando la faccia vestibolare o linguale avremo: 1. Terzo mesiale; 2. Terzo mediano 3. Terzo distale. Guardando le facce prossimali troveremo: 1. Terzo vestibolare; 2. Terzo mediano; 3. Terzo palatale o linguale.

Fig. 11 - Divisione topografica della corona e della radice

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