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DIZIONARIO illustrato del diabete

HBA1C
IGT
MG/DL
LADA
ACARBOSIO

PUNGIDITO
LANCETTE

NEFROPATIA
INSULINOTRATTATO
INSULINODIPENDENTE SCHEMA A SCACCHIERA
PANCREAS CALORIA

SANA ALIMENTAZIONE DIETA TRIGLICERIDI


LETTORE DELLA GLICEMIA
MICROINFUSORE PANCREAS Sottodosaggio
Emoglobina glicata
GLINIDI

BETA CELLULA
SULFONILUREE GLICOSURIA
BOLO

DISIDRATAZIONE
Gestione integrata
GRASSI

IPOGLICEMIZZANTE ORALE POSTPRANDIALE COLESTEROLO


Empowerment

ISOLE DI LANGERHANS
ZUCCHERI GLUCOSIO
illustrato

REFERENZIATO AL PLASMA GLUCAGONE


IPERINSULINEMIA carboidrati
Equivalenze
Polidipsia EPATICO

AGOCANNULA
AUTOMONITORAGGIO
del
INSULINOTRATTATO
LADA

metformina
Effetto Somogy
INCRETINOMIMETICO

ESERCIZIO FISICO

BETA CELLULA
diabete
PIRAMIDE ALIMENTARE PIRAMIDE ALIMENTARE
VARIABILITà GLICEMICA

Lipodistrofie
Glp-1
Dizionario
Prefazione

Ogni giorno quasi mille libri vengono scaricati dalla Accu-Chek Library (www.modu-
sonline.it/libreria) la pagina dov’è possibile scaricare quasi 50 libri e brochure che Ro-
che Diabetes Care ha realizzato negli anni.
È un dato molto significativo e in costante crescita. Tra questi libri ci sono opere di nar-
rativa destinate soprattutto a bambini e ragazzi, veri e propri manuali dedicati al diabe-
te e brochure che trattano specifici argomenti.
Il testo di gran lunga più richiesto però non è una ‘guida’ al diabete ma un dizionario.
Sembra esserci quindi una forte domanda di chiarezza da parte delle persone interes-
sate al diabete sull’esatto significato delle parole utilizzate dai Team diabetologici così
come nei libri e negli articoli che trattano di diabete.
Abbiamo voluto quindi rispondere al meglio a questa esigenza con un dizionario illu-
strato. Oltre mille parole e non si tratta solo del diabete, ma delle principali condizioni o
situazioni che il diabete incrocia. Abbiamo scelto di illustrarlo con immagini che a vol-
te chiariscono e completano la spiegazione data e a volte rendono più facile la lettura.
Siamo convinti che questo rappresenti un contributo importante sulla strada di una
sempre maggiore chiarezza e facilità di dialogo nel rapporto fra le persone con diabete
e i Team diabetologici.
Colgo l’occasione per ringraziare il Professor Giuseppe Chiumello, direttore del Centro
di Endocrinologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Università Vita Salute San Raf-
faele di Milano per la collaborazione data alla stesura e alla verifica di questo testo.

Massimo Balestri
Roche Diabetes Care

dizionario ILLUSTRATO del diabete | 1


Perché le parole uniscano, non dividano

Il compito principale di un Team diabetologico è la comunicazione. Questo aspetto


centrale nella Diabetologia Pediatrica come in quella dell’Adulto, rende davvero diver-
so e particolarmente interessante il nostro lavoro. Se non ha le informazioni giuste la
persona con diabete non può trarre il meglio dalle terapie esistenti e da quelle che ver-
ranno proposte dal progresso della ricerca e della tecnologia.

Sapere che tra le tante opportunità di formazione che Roche Diabetes Care mette a
disposizione, la più richiesta è un ‘semplice’ dizionario mi ha fatto riflettere. Non un
manuale, non una brochure sugli aspetti tecnici e quotidiani dell’autocontrollo o del-
la somministrazione di insulina ma un documento che spiega il significato delle parole.

È vero, noi medici non ci rendiamo conto del fatto che l’uso di certe parole può rap-
presentare un ostacolo alla comprensione reciproca. Troppo spesso usiamo termini in-
glesi o sigle o parole complesse che solo nel nostro ambiente non hanno bisogno di
spiegazioni.

Non ci accorgiamo ad esempio della quantità di sinonimi che usiamo. Lo stesso diabe-
te di tipo 1 è definito anche in sigla Dm1 ma usiamo anche le sigle T1DM e soprattutto
in passato Niddm per non parlare di quando lo chiamavamo ‘diabete giovanile’. È com-
prensibile l’errore di chi ritiene, per fare un altro esempio, che l’emoglobina glicata e la
glicosilata siano due ‘cose’ diverse.

Ho molto gradito quindi la proposta di Roche Diabetes Care: realizzare un dizionario


insieme agile e ampio, in grado di intercettare diverse esigenze di informazione, sia re-
lative al diabete di tipo 1 sia al diabete di tipo 2.

dizionario ILLUSTRATO del diabete | 3


Tanto più che Roche Diabetes Care ha confermato anche in questo caso la ‘cifra’ del-
la sua attività nel campo dell’educazione della persona con diabete: obiettivi puntuali e
rilevanti raggiunti con strumenti curati anche sotto il profilo grafico.

Spero vivamente che la consultazione di questo volumetto aiuti le persone con diabe-
te e la loro famiglia a superare quegli ostacoli che il linguaggio della medicina e della
Ricerca ancora involontariamente pone.

Giuseppe Chiumello
Direttore Centro di Endocrinologia
dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Università Vita-Salute San Raffaele

4 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Come usare questo dizionario

Il Dizionario Illustrato del Diabete comprende 1024 parole (lemmi).


Le definizioni sono circa 600 in quanto molte parole sono sinonimi e quindi un lem-
ma rimanda a un altro [➔]. Alcuni termini di particolare interesse sono inseriti un un
riquadro.

Altri riquadri elencano parole e sigle che condividono lo stesso significato.

Il colore della freccia che precede ogni lemma si riferisce ai ‘temi’ che il dizionario trat-
ta.

 Termini legati all’alimentazione, all’esercizio fisico e alle terapie del diabete


 Termini legati ai presidi per il controllo della glicemia e per l’assunzione di insulina
 Termini legati alle complicanze del diabete
 Termini legati al diabete e alla glicemia
 Termini del gergo sanitario e linguaggio medico non specifico del diabete e delle
complicanze

In alcuni casi la definizione termina con un link. Digitandolo su un computer collegato


a internet il link rimanda a un contenuto: un articolo apparso sulla rivista Modus o un
libro che approfondisce il tema trattato nella definizione.

Le ultime pagine del libro propongono una serie di ‘percorsi’ i quali segnalano le parole
che bisogna conoscere in momenti precisi del proprio rapporto con il diabete.

dizionario ILLUSTRATO del diabete | 5


A
a

A
 A1c • Sigla di [➔] Emoglobina glicosi-
lata o glicata
 Abi • Sinonimo di [➔] Indice Abi
 Ablazione del tartaro • Intervento di
pulizia di denti e gengive che rimuove la
placca batterica; è raccomandato nelle per-
sone con diabete in condizioni di controllo
tensin Converting Enzyme o Convertasi)
che attiva l’angiotensina, un potente vaso-
costrittore.
 Acesulfame potassio • Dolcificante ar-
tificiale ‘a zero calorie’ utilizzato come so-
stituto dello zucchero.
 Acetilsalicilico (acido) - ASA [➔]
glicemico non ottimale che rischiano mag- Acido acetilsalicilico
giormente di sviluppare la parodontopatia.  Acetone [➔] Chetoni
 Acanthosis nigricans • Con questo no-  Acetonemia • Presenza di chetoni nel
me si indica la comparsa di macchie scure sangue. Sinonimo di [➔] chetonemia
sulla pelle, in particolare sulla nuca, nelle  Acetonuria • Presenza di chetoni nelle
pieghe ascellari e sui lati del collo, sull’ad- urine. [➔] Chetonuria
dome e vicino all’ombelico. Più che all’iper-  Acido acetilsalicilico • L’acido acetil-
glicemia è associata alla insulinoresistenza ; salicilico è un farmaco con proprietà an-
si può manifestare anche in persone che non tinfiammatorie, antifebbrili, antidolorifiche
hanno il diabete, ma sono insulino-resisten- ed antiaggreganti (riduce la formazione di
ti e rischiano di svilupparlo. trombi o coaguli). È il principio attivo con-
 Acarbosio • Nome del principio attivo
di un farmaco che rallenta il passaggio nel
sangue dei carboidrati assunti con l’ali-
mentazione. Fa parte della famiglia degli
inibitori della alfa-glucosidasi.
 Accidente cerebrovascolare • Sinoni-
mo di stroke, [➔] ictus o colpo apoplet-
tico.
 Accu-Chek • Marchio dei prodotti e ser-
vizi realizzati da Roche Diabetes Care.
 ACE inibitore • Famiglia di farmaci uti-
lizzato nella cura della ipertensione (pres-
sione alta). Contribuisce ad abbassare la
pressione inibendo (cioè riducendo o bloc-
cando) l’azione dell’enzima ACE (Angio-

dizionario Illustrato del diabete | 7


A
a
tenuto fra l’altro nella Aspirina. Fa parte del- cute dell’addome per indicare la sede tipica
la famiglia dei FANS, farmaci anti-infiam- delle iniezioni di insulina, o come aggettivo
matori non steroidei. (addominale) per indicare il grasso visce-
 Acidi grassi • Un tipo di grassi (lipidi). rale che sta intorno agli organi addominali.
Possono essere saturi o insaturi. Nel san-  Aderenza • In una relazione di cura, è
gue viaggiano legati all’albumina. Si posso- definito aderente il comportamento della
no combinare con altre molecole per forma- persona ammalata che segue le prescrizio-
re i trigliceridi ed i fosfolipidi. ni ed i consigli del terapeuta (medico, infer-
 Acidi grassi liberi - FFA • Gli acidi miere, nutrizionista, etc.).
grassi non legati ad altre molecole.  Adipe • Sinonimo di [➔] grasso, in par-
 Acidosi • In diabetologia è un sinonimo ticolare quello addominale o viscerale.
di [➔] chetoacidosi  Adipocita • Cellula dell’adipe. Gli adipo-
 Acidosi lattica • Eccesso di acido latti- citi del grasso che circonda gli organi addo-
co nel corpo. Si crea dopo uno sforzo fisico minali (lo stomaco e l’intestino, i reni, etc.)
prolungato o superiore alle capacità dell’or- influiscono, generalmente in modo negativo
ganismo, oppure come conseguenza, rara, su: glicemia, pressione, equilibrio dei gras-
dell’assunzione di alcuni farmaci. si nel sangue, e sulla coagulazione.
 Acuto • In medicina: ‘acuta’ è una ma-  Adiponectina • Ormone prodotto dagli
lattia o condizione che si manifesta in un adipociti. Migliora la sensibilità insulinica
breve arco di tempo e richiede, in genere, del fegato, stimola l’ossidazione dei grassi
trattamenti di breve durata. È il contrario di da parte dei muscoli e protegge dal danno
‘cronico’. endoteliale e dall’aterosclerosi.
 Ada • Sigla di American Diabetes Asso-  Adrenalina • È un ormone prodotto dai
ciation. È la più importante società scientifi- surreni che attiva diverse funzioni dell’or-
ca del mondo in campo diabetologico. ganismo, aumentando pressione sanguigna,
battito cardiaco, stato di allerta o attenzio-
Consumo energetico (cal/ora)
medio di alcune attività aerobiche

 Adattatore • È un raccordo, presente so- Mezzofondo 930


lo in alcuni modelli di microinfusori, che Tennis 800
collega la cartuccia di insulina al set infu- Fondo 750
sionale. È dotato di un ago che fora la mem- Sci di fondo 750
brana di gomma che chiude la cartuccia, Pattinaggio 600
permettendo all’insulina di uscire. L’adatta- Pallacanestro 600
tore si collega al catetere del set infusionale Pallanuoto 600
attraverso una valvola ad anello che impedi- Corsa veloce 500
sce la fuoriuscita non programmata dell’in- Rugby 500
sulina. Canottaggio 500
 Addome • È la parte inferiore del tron- Nuoto 450
co che ospita gli organi addominali (stoma- Calcio 400
co ed intestino, fegato e colecisti, pancreas, Ciclismo 360
reni e surreni, vescica e genitali interni). Può Marcia veloce 350
essere usato come sinonimo di cute e sotto-

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A
a
ne e – attraverso il rilascio di glucagone –  Agofobia • Paura incontrollata dell’ago.
la glicemia. È anche un neurotrasmettitore, Il paziente non prova solo fastidio, ma una
una molecola che viene utilizzata dai neu- vera e propria sensazione di stress, o di pa-
roni per comunicare tra loro. La risposta nico, quando deve iniettarsi l’insulina, o ef-
dell’organismo all’ipoglicemia è un rilascio fettuare i controlli della glicemia.
importante di adrenalina che determina i  www.modusonline.it/agofobia
classici sintomi della crisi ipoglicemica: ner-  Agonista • Sostanza o farmaco che ha
vosismo, sudore, tremito e difficoltà di coor- tutti o molti degli effetti di una molecola
dinazione, cosiddetti sintomi adrenergici. differente (un altro farmaco, un anticor-
 Aerobico • L’esercizio aerobico (lette- po, un ormone , un neurotrasmettitore, etc.)
ralmente ‘esercizio con consumo di ossige- agendo sullo stesso recettore cellulare.
no’) indica un’attività fisica eseguita in ma-  Albumina • La proteina più abbondante
niera tale che i muscoli brucino ossigeno ed presente nel sangue. È prodotta dal fegato.
energia sotto forma di glucosio; richiede un  Albuminuria • Presenza di albumina nel-
aumento dell’afflusso di sangue ai musco- le urine. Può essere la manifestazione di una
li. L’esercizio aerobico è indicato per bru- malattia renale e, in particolare, della nefro-
ciare completamente il glucosio, ottenen- patia diabetica .
do il massimo dell’energia ed il minimo dei  www.modusonline.it/albuminuria
‘rifiuti’, solo anidride carbonica ed acqua; è  Alfabloccanti • Famiglia di farmaci che,
particolarmente utile per rafforzare il cuore bloccando il recettore adrenergico alfa nel-
e i polmoni (fitness cardiovascolare). Sono le arterie, ne riducono la contrazione otte-
esercizi aerobici la corsa su medie e lunghe nendo un abbassamento della pressione ar-
distanze, la bicicletta, il nuoto, il calcio, il ba- teriosa.
sket. Non lo sono, o lo sono poco, la corsa su  Alfaglucosidasi • Famiglia di enzimi che
brevissime distanze, il sollevamento pesi, il catalizzano la trasformazione del glicoge-
salto in alto. no in glucosio aumentando la glicemia . Le
 Aghi da penna o siringa • Aghi da uti- sostanze che bloccano questi enzimi e che
lizzare con gli iniettori di insulina a penna o hanno attività ipoglicemizzante, sono chia-
con le normali siringhe. Possono avere varie mate inibitori dell’alfa-glucosidasi.
lunghezze (i più corti anche 5 mm) e calibri  Alfametildopa • Principio attivo presen-
differenti. te in alcuni farmaci utilizzati anche nella cu-
 www.modusonline.it/aghi ra della ipertensione (pressione alta).
 Aghi pungidito [➔] L ancette  Alimentare (diabete) • Diabete alimen-
 Ago-guida • Ago utilizzato per inserire tare è una definizione ormai superata del
sottocute la micro-cannula o agocannula diabete di tipo 2.
di un microinfusore.
 Agocannula • È la parte del set infusio-
nale che viene inserita nel tessuto sotto -
cutaneo, generalmente nell’addome o nel-
la porzione superiore dei glutei. È composta
da un ago-guida, che viene tolto successiva-
mente, collocato in una cannula flessibile re-
alizzata in plastica ipoallergica (teflon), lun-
ga alcuni millimetri, che rimane sottocute.

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A
a
 Alleanza terapeutica • Accordo o pat-
Alimentazione sana to fra paziente e medico (o Team diabeto-
Una alimentazione sana è il logico) per raggiungere obiettivi terapeuti-
punto di incontro fra le no- ci condivisi.
stre preferenze alimentari  Allergia all’insulina • Rara, ormai ra-
e alcune norme genera- rissima, reazione all’insulina iniettata o ad
li, sulla base delle qua- alcuni eccipienti.
li devono nascere nuo-  Alprenololo • Principio attivo utilizzato
ve abitudini. Il calo di nella cura della ipertensione (pressione alta),
peso o la riduzione fa parte della famiglia dei betabloccanti.
del girovita devo-  Ambulatoriali • Prestazioni sanitarie ef-
no avvenire lenta- fettuate in ambulatorio, cioè non in regime
mente e stabilmen- di ricovero (sia esso ordinario oppure diur-
te. Mangiar sano è no - day hospital).
una questione di fre-  AMD • Sigla dell’ Associazione Medici
quenze non di divieti. Diabetologi, società scientifica che riunisce
Niente è proibito. Alcuni gli specialisti in diabetologia e approfondi-
alimenti come quelli a base di zucche- sce in particolare i temi legati alla assistenza.
ri semplici (i ‘dolci’) o ricchi di grassi  Amenorrea • Assenza di cicli mestruali
saturi e sale, come salumi, carni ros- in una donna in età fertile.
se e formaggi, dovrebbero essere mes-  Amidi [➔] Carboidrati complessi.
si in tavola solo una volta ogni tanto.  Amilina • Ormone pro-
Per fare un esempio, una volta o due dotto nel pancreas dal-
alla settimana ciascuno. Altri invece, le cellule beta delle insu-
come gli alimenti ad alto tenore di fi- le ; definisce i tempi della
bre (frutta, verdura e cibi ‘integrali’), digestione e – se ben rego-
dovrebbero essere presenti in cinque lato – permette di rallentare
porzioni al giorno. Ogni pasto deve l’ingresso del glucosio nel
prevedere una sola porzione di car- sangue. La corrispondente
boidrati (pasta, pane, patate, prodot- molecola di sintesi si chia-
ti da forno, latte o yogurt), una, non ma pramlintide.
due. Una alimentazione sana fa a me-  Anabolizzante • Sostan-
no dei fuoripasto (a meno che non si za che stimola l’organismo
tratti di frutta) e di bibite zuccherate a produrre molecole com-
(anche se ‘light’), e si articola su alme- plesse (proteine, lipidi com-
no tre pasti, magari accompagnati da plessi, e polisaccaridi) a
uno spuntino, con almeno sei ma non partire dai costituenti ele-
più di 9 ore fra un pasto e l’altro. Della mentari (amminoacidi, li-
sana alimentazione fanno parte regole pidi semplici, carboidra-
di cucina che non stravolgono il sapo- ti); il risultato finale è la
re dei cibi, non esagerano nel ricorso formazione di nuove cellu-
all’olio, evitano il burro in cottura (co- le e l’aumento del peso. So-
me pentola a pressione o microonde) e no anabolizzanti tra gli altri
prevedono un ridotto uso del sale. l’ormone della crescita, l’in-
 www.modusonline.it/alimentazione sulina e il testosterone.

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A
a
 Anaerobico • Esercizio fisico o sfor-  Anamnesi • Ricostruzione dei fatti del-
zo, generalmente breve e intenso, effettuato la vita di una persona che hanno, o posso-
con un minimo consumo di ossigeno. Sono no avere, rilevanza per la sua salute; può es-
esercizi meno utili per il controllo del diabe- sere generale o focalizzata sugli antecedenti
te rispetto a quelli di tipo aerobico. di una determinata malattia. Può compren-
 Analogo • Farmaco realizzato usual- dere anche l’anamnesi famigliare, vale a dire
mente con l’impiego di biotecnologie (in- i fatti salienti relativi alla salute di nonni, ge-
gegneria genetica) che mima l’effetto di una nitori, fratelli o sorelle, ed altri parenti.
determinata molecola modificandone pe-  Andrologo • Medico specialista che si
rò alcune caratteristiche. Ad esempio gli occupa dei disturbi della vita sessuale e ri-
analoghi ultralenti dell’insulina sono sta- produttiva degli uomini. È il corrispondente
ti progettati per rallentarne e prolungar- del ginecologo per le donne.
ne l’effetto, l’analogo del GLP-1 dura più a  Anemia • Riduzione dell’emoglobina,
lungo perché resiste alla distruzione operata con o senza riduzione del numero di globuli
dall’enzima DPP-4. rossi. Frequente in forma lieve nelle persone
 www.modusonline.it/analogo anziane e nelle gestanti, è presente, spesso
non diagnosticata, nella persona con diabe-
Il complicato aspetto di un fermentatore batterico. te. Riduce l’apporto di ossigeno ai tessuti.
Le biotecnologie permettono di modificare il Dna  www.modusonline.it/anemia
dei batteri trasformandoli in biomacchine per la  Angina • Letteralmente ‘dolore’. In gene-
produzione di farmaci e diagnostici. re ci si riferisce ad angina pectoris, dolore al
petto secondario alla carenza di ossigeno al-
le cellule del cuore; a sua volta, la carenza di
ossigeno è quasi sempre dovuta a ridotto af-
flusso di sangue alle coronarie (ischemia).
Nella persona con diabete, a causa della neu-
ropatia autonomica, l’ischemia o l’infarto
possono anche non provocare dolore e pas-
sare, talvolta, inosservati.
 Angiogenesi • Proliferazione di nuovi
vasi sanguigni (neo-angiogenesi), in genere
capillari. Nella retinopatia diabetica può
essere disordinata ed eccessiva e comportare
il rischio del distacco della retina.
 www.modusonline.it/angiogenesi
 Angiografia • Esame radiologico che
studia i vasi sanguigni iniettando un liqui-
do visibile con i raggi X (mezzo di contra-
sto). È particolarmente utile per studiare i
pazienti con arteriopatia obliterante agli
arti inferiori.
 Angiopatia • Alterazione dei vasi san-
guigni, in genere arterie. Si parla di ‘macro -
angiopatia’ quando i grossi e medi vasi sono
colpiti da arteriosclerosi. Si parla di ‘mi-

dizionario Illustrato del diabete | 11


A
a
croangiopatia’ quando vengono coinvolti i  Angiotensina 2 • La più importante
piccoli vasi (arteriole e capillari). delle angiotensine. Provoca la contrazio-
 Angioplastica • Intervento sulla parete ne dei vasi arteriosi, l’innalzamento della
interna delle arterie effettuato senza bistu- pressione e la liberazione dell’ormone al-
ri, inserendo nei vasi sanguigni del paziente dosterone da parte dei surreni. Inibendo il
uno strumento che consente di allargare le funzionamento dell’angiotensina 2 molti
arterie occluse con una sorta di ‘palloncino’, farmaci anti-ipertensivi riescono a ridur-
e di inserire nei tratti più rovinati dei cilin- re la pressione.
dretti detti ‘stent’ che mantengono dilatato  Aniad • Associazione Nazionale Italia-
il vaso. Gli interventi di angioplastica ridu- na Atleti con Diabete, promuove la pratica
cono al minimo i tempi di degenza e di re- dello sport agonistico fra persone con dia-
cupero del paziente. bete; ha finalità di studio, di diffusione del-
 www.modusonline.it/angioplastica le conoscenze e di promozione della pratica
dell’esercizio fisico.
 Anoressia • Disturbo del comporta-
mento alimentare caratterizzato da marcata
e protratta riduzione dell’assunzione di ali-
menti associata a perdita di interesse o addi-
rittura avversione per il cibo. Più frequente
nelle donne, specialmente nelle adolescenti.
La diagnosi di anoressia viene posta, in ge-
nere, quando al dimagrimento patologico si
accompagna la perdita del ciclo mestruale
(amenorrea).
 www.modusonline.it/anoressia
 Anoressizzante • La riduzione dell’ap-
petito provocata dall’assunzione di alcune
sostanze (farmaci o altro); tra le sostanze
Negli interventi di angioplastica i medici non con questa azione la metformina o l’analogo
guardano il paziente ma hanno gli occhi fissi sui del Glp-1.
monitor che trasmettono le immagini provenienti  Anorettizzante [➔] Anoressizzante
da una mini-telecamera inserita nell’arteria.  Anorgasmia • Disturbo sessuale caratte-
rizzato dalla incapacità di raggiungere l’or-
 Angiotensine • Gruppo di molecole pro- gasmo in contesti e con stimolazioni appro-
teiche di piccole dimensioni (oligopepti- priati. Può essere primaria (la persona non
di) con attività ormonale. Se ne conoscono l’ha mai raggiunto) o secondaria (la perso-
quattro tipi (1-2-3-4). Sono formate par- na perde questa capacità). È più frequente
tendo da un precursore (angiotensinogeno) nel diabete. Le cause principali dell’anor-
che viene modificato dalla renina ottenendo gasmia associata a diabete sono quelle della
l’angiotensina-1, la quale a sua volta è modi- disfunzione erettile. Anche in questo caso
ficata da un altro enzima (Ace o Angioten- agiscono sia la neuropatia che la vasculo-
sin Converting Enzyme) ottenendo l’angio- patia. Migliorando il controllo glicemico
tensina-2. Quest’ultima è modificata dagli può attenuarsi o regredire.
enzimi (angiotensinasi) ottenendo le angio-  Ansa chiusa • Si definiscono ‘ad ansa
tensine 3 e 4. chiusa’ i sistemi nei quali un sensore legato a

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A
a
un computer controlla periodicamente i li- ‘cattivo’ Ldl e/o aumenta il colesterolo ‘buo-
velli di glicemia e impartisce al microinfu- no’ Hdl.
sore (anche senza una verifica da parte del  Antinfiammatori • Molecole in grado di
paziente) le istruzioni necessarie per cor- intervenire sui meccanismi della risposta in-
reggerli. Sistemi di questo tipo, detti anche fiammatoria riducendone gli effetti. In ge-
‘pancreas artificiale’, sono attualmente in fa- nere usato per caratterizzare una o più classi
se avanzata di sperimentazione. di farmaci, tra cui i Fans, gli steroidi, gli an-
 Antiaggregante • Farmaco o terapia ti-istaminici etc.
che riduce moderatamente l’aggregazione  Antiossidanti • Sostanze che contribu-
delle piastrine del sangue, contribuendo a iscono a ridurre l’ossidazione delle cellu-
prevenire la formazione di trombi e l’ate- le dovuta all’azione dei radicali liberi. Fra le
rosclerosi. più comuni le vitamine A, C, ed E.
 Antiaterogeno • Farmaco o sostanza o  Antiperglicemizzanti • Farmaci anti-
stile di vita che svolge una azione positiva diabetici orali che riducono la glicemia sen-
prevenendo o riducendo la chiusura e l’in- za però causare ipoglicemie. Comprendono
durimento delle arterie. acarbose, metformina, glitazoni e tutte le
 Anticoagulanti • I farmaci o la tera- incretine (analoghi e agonisti del Glp-1 e
pia anti-coagulante orale (Tao) riducono in gliptine).
modo significativo la coagulazione del san-  Antipertensivi • Trattamenti o farmaci
gue mantenendo il sangue molto fluido; è che riducono la pressione arteriosa.
utilizzata soprattutto nelle persone che han-  Anticorpi • Molecole prodotte dal siste-
no subìto la sostituzione di una valvola car- ma immunitario capaci di attaccare e di-
diaca (mitralica o aortica). struggere sostanze ‘estranee’ come virus o
 www.modusonline.it/anticoagulanti batteri. In alcuni casi, per errore, attaccano
 Anticonvulsivanti • Farmaci utilizza- molecole del proprio corpo. Si parla in que-
ti nel trattamento dell’epilessia. A dosi infe- sti casi di reazione auto -immunitaria e di
riori possono essere utilizzati per ridurre il autoanticorpi. Sinonimo di [➔] immuno -
dolore provocato dalla neuropatia. globuline.
 Antidepressivi • Farmaci utilizzati per  Antidiabetici orali • Farmaci presi per
migliorare il tono dell’umore. A dosi infe- bocca utilizzati dalle persone con diabete di
riori possono essere utilizzati per ridurre tipo 2 per aiutare ad abbassare il livello di
il dolore provocato dalla neuropatia. I più zuccheri nel sangue; il meccanismo d’azio-
usati appartengono alla famiglia degli anti- ne più comune è la stimolazione della pro-
depressivi triclicici (o inibitori non seletti- duzione di insulina.
vi) e degli inibitori selettivi della serotonina  www.modusonline.it/antidiabetici
e noradrenalina (Snri).  Antigene • Molecola capace di indurre
 Antidiabetici • Farmaci o trattamenti una reazione immunitaria. Nel caso di una
che contribuiscono a tenere sotto controllo reazione contro propri antigeni (autoanti-
la glicemia. È ancora usato come definizio- geni) si parla di reazione autoimmunitaria
ne degli ambulatori dedicati: i Centri anti- o autoimmune.
diabetici o Cad.  Antimicotico • Farmaco impiegato per
 Antidislipidemico • Farmaco o terapia o combattere infezioni da funghi come Can-
stile di vita che contribuisce a tenere sotto dida o Aspergillo.
controllo gli squilibri dei lipidi nel sangue e  Aop • Sigla di [➔] Arteriopatia Oblite-
quindi riduce i trigliceridi e il colesterolo rante Periferica .

dizionario Illustrato del diabete | 13


A
a
Ace-inibitori e i sartanici : due classi di far-
Apnea ostruttiva notturna maci utilizzati nella cura della ipertensione.
Disturbo del ritmo respiratorio du-  Aritmia • Alterazione dell’attività elettri-
rante il sonno, più frequente nelle ca del cuore che si traduce in un battito più
persone in sovrappeso /obese, carat- veloce (tachiaritmie), più lento (bradiarit-
terizzato da pause respiratorie di du- mie), irregolare (disritmie).
rata variabile. La presenza di depositi  Arteria • È un vaso sanguigno, una sor-
di grasso nei tessuti molli intorno alle ta di ‘tubo’ attraverso il quale il sangue dal
vie aeree superiori (faringe e laringe) cuore raggiunge il resto dell’organismo. Una
causa la chiusura del palato molle (ve- alimentazione troppo ricca di grassi e zuc-
lo pendulo) durante la notte quando cheri, così come la sedentarietà, contribui-
la persona è sdraiata. La conseguen- sce a rovinare il rivestimento interno delle
te ipossia porta a continui risvegli del arterie, l’endotelio, provocandone la chiu-
paziente che al mattino non è affatto sura progressiva e l’indurimento (arterio-
riposato. Oltre a sonnolenza, irritabi- sclerosi).
lità e mancanza di concentrazione, la  Arteriografia • Esame di diagnostica
sindrome dell’apnea ostruttiva nottur- radiologica. Al sangue è aggiunto un liquido
na peggiora l’equilibrio della glicemia opaco ai raggi-X (mezzo di contrasto) che
e della pressione. permette di visualizzare il flusso di sangue
 www.modusonline.it/apnea nelle arterie per localizzare chiusure e re-
stringimenti.
 Apoptosi cellulare • Meccanismo che  Arteriopatia obliterante [➔] Arterio-
induce una cellula a ‘suicidarsi’. È un mecca- patia ostruttiva
nismo naturale che favorisce il ricambio del-  Arteriopatia obliterante degli arti in-
le cellule. L’apoptosi feriori [➔] Arteriopatia ostruttiva peri -
è però più frequen- ferica
te nelle betacellu-  Arteriopatia ostruttiva degli arti in-
le delle persone con feriori [➔] Arteriopatia ostruttiva peri-
diabete. ferica.
 Apporto calo-
rico • Quantità di
energia assunta con Arteriopatia ostruttiva periferica
cibi e bevande; si Malattia vascolare che consiste nella
misura in calorie. chiusura progressiva delle arterie ; a
 Arb • Sigla di volte usato come sinonimo di arterio-
Angiotensin Recep- sclerosi. Colpisce più frequentemente
tor Blocker, bloc- le arterie degli arti inferiori.
canti del sistema
r enin a - a ngiot en -  Arteriosclerosi • È il problema princi-
sina. Identifica gli pale per la persona con diabete di tipo 2, la
base delle ischemie e di molti infarti e ictus.
Immagini di una Consiste nell’indurimento e nella chiusura
arteriografia progressiva delle arterie a seguito del depo-
coronarica. sito di grassi e piastrine sulla parete inter-
na delle arterie stesse (endotelio). Il processo

14 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


A
a
aterosclerotico inizia nell’infanzia ed è molto ni sono usati come sinonimi anche se non
complesso. Viene attivato dai cosiddetti fat- lo sono in senso proprio. L’aterosclerosi è
tori di rischio cardiovascolare: iperglicemia, una malattia delle arterie di grosso e medio
fumo, eccesso di grassi nel sangue, pressio- calibro (le arterie a prevalente componen-
ne alta e ipercoagulabilità. Il processo può te elastica) che porta alla progressiva steno-
essere fermato o anche regredire con l’eser- si (restringimento) e occlusione dei vasi. È
cizio fisico, un’alimentazione sana ed even- un processo che si sviluppa nell’arco di an-
tualmente con terapie farmacologiche. ni-decenni e che, in alcuni casi, può comin-
 Asa [➔] Acido acetilsalicilico. ciare molto precocemente, addirittura in età
 Asintomatico • Letteralmente che non pediatrica. È preceduta da una lunga fase,
dà sintomi. In genere usato per definire con- ancora non perfettamente conosciuta, nel-
dizioni patologiche di cui la persona affet- la quale intervengono fenomeni infiamma-
ta non si rende conto. Il diabete di tipo 2 è torii a carico della parte più interna delle ar-
generalmente una condizione asintomatica. terie (la tonaca intima).
 Aspartame • Dolcificante artificiale, a  Autogestione • In diabetologia è sinoni-
basso potere calorico, che può essere utiliz- mo di [➔] autocontrollo.
zato anche in fase di cottura.  Autoanticorpi [➔] Anticorpi
 Associazione di farmaci • Utilizzo con-  Autoefficacia • È la senzazione di essere
temporaneo di due o più farmaci per tratta- in grado di raggiungere un obiettivo. Il con-
re la stessa malattia. cetto è stato approfondito nell’analisi delle
 Associazioni • Esistono in Italia circa motivazioni alla sedentarietà. Molte perso-
trecento associazioni che si occupano delle ne rinunciano all’esercizio fisico perché da-
persone con diabete. Alcune sono ‘specializ- vanti a un obiettivo ‘sportivo’ di qualunque
zate’ nelle problematiche dei bambini e gio- tipo hanno una scarsa sensazione di auto-
vani, la maggior parte invece segue anche le efficacia, hanno insomma la sensazione di
persone adulte e anziane. Su Modusonline è ‘non potercela fare’.
possibile trovare un elenco delle Associazio-  www.modusonline.it/autoefficacia
ni attive in Italia.  Autoimmune [➔] Autoimmunitario
 www.modusonline.it/associazioni  Autoimmunitario • Una reazione au-
 Assunzione • Termine generico che de- toimmunitaria avviene quando il sistema
finisce l’atto di introdurre qualcosa nell’or- immunitario (globuli bianchi) attacca per
ganismo. Si assumono zuccheri mangiando errore una parte del corpo scambiandola per
o bevendo e si assumono farmaci attraverso un ‘nemico’ esterno. È proprio una reazione
pillole o iniezioni. Si dice quindi ‘assunzione autoimmunitaria a causare, nel diabete di ti-
di carboidrati’ o ‘assunzione di insulina’. po 1, la distruzione delle betacellule. Altre
 Ast [➔] Siti ‘alternativi’. malattie autoimmunitarie sono: tiroidite di
 Ast • La sigla Ast è usata per indicare un Hashimoto, celiachia, artrite reumatoide.
esame ematico del fegato (transaminasi).  Autocontrollo • Il diabete non si può
 Aterogeno • Farmaco o sostanza o stile ancora guarire, ma si può tenere sotto con-
di vita che svolge una azione negativa con- trollo. Alla persona con diabete si consiglia
tribuendo alla chiusura e all’indurimento di effettuare le proprie scelte tenendo pre-
delle arterie. senti le conseguenze sulla glicemia, favo-
 Aterosclerosi • È la forma più comu- rendo certe attività rispetto ad altre (meglio
ne di arteriosclerosi (letteralmente indu- passeggiare che prendere l’auto) e certi ali-
rimento delle arterie) e spesso i due termi- menti rispetto ad altri (più spesso frutta e

dizionario Illustrato del diabete | 15


A
a
verdura, meno spesso carni rosse e zucche-  Autonomico • Il sistema nervoso è sud-
ri). Dell’autocontrollo possono far parte diviso in autonomo o vegetativo e somati-
delle terapie farmacologiche. L’autocontrol- co o volontario. Il sistema nervoso autono-
lo è favorito dalla possibilità di misurare in mo governa in maniera indipendente, o solo
qualsiasi luogo e momento la propria glice- parzialmente dipendente dalla nostra vo-
mia (automonitoraggio glicemico). lontà, processi quali il battito cardiaco, la
 www.modusonline.it/autocontrollo circolazione, la respirazione, la digestione, la
 Automonitoraggio domiciliare della sudorazione, la termoregolazione e in par-
glicemia [➔] Automonitoraggio glicemico te l’eccitazione sessuale, nonché le sensazio-
 Automonitoraggio glicemico • Grazie ni provenienti dagli organi interni.
agli appositi ‘lettori’, la persona con diabete Il sistema nervoso autonomo ha un ‘acce-
può in qualsiasi momento e luogo verificare leratore’ rappresentato dalla componen-
con precisione l’andamento della glicemia. I te orto-simpatica (che generalmente attiva
dati raccolti possono essere trasferiti su un i processi) e un ‘freno’ rappresentato dalla
documento cartaceo (il diario glicemico) o componente parasimpatica (che li rallenta).
organizzati nella memoria del lettore. L’au- La neuropatia autonomica è un’alterazione
tomonitoraggio glicemico consiste nel tene- del funzionamento del sistema nervoso au-
re sotto controllo l’andamento della glice- tonomo.
mia con test effettuati a scadenze prefissate  A zotemia • Con questo termine si indi-
(lo schema di automonitoraggio) o quando ca il livello nel sangue delle scorie azotate
la persona con diabete vuole verificare l’ef- (urea) prodotte dal metabolismo delle pro-
fetto di una sua scelta ad esempio alimenta- teine. È aumentata nei casi di aumentata di-
re o se sospetta di avere una ipoglicemia. struzione dei tessuti e/o di ridotta capacità
 www.modusonline.it/automonitoraggio depurativa dei reni.

Automonitoraggio pressorio Anche la pressione arteriosa può essere


misurata autonomamente dal paziente a
casa propria. Il monitoraggio della pres-
sione, ancorché meno importante di quel-
lo glicemico, consente di valutare l’effet-
to dell’esercizio fisico, dell’alimentazione e
delle eventuali terapie sulla pressione. Gli
apparecchi per misurare la pressione san-
guigna danno due valori: la pressione dia-
stolica (minima) e quella sistolica (mas-
sima).
 www.modusonline.it/pressorio

16 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


B
b

B
 B-cellule [➔] Betacellule.
 Background [➔] Retinopatia non pro-
liferante.
 Bariatrica [➔] Chirurgia bariatrica.
 Basal Bolus • Terapia insulinica che
prevede la somministrazione di insuline ad
azione rapida (bolo) per controllare l’au-
consentono di modificare per un certo tem-
po la velocità basale aumentandola o dimi-
nuendola.
 Bedtime • Atto terapeutico (misurazio-
ne della glicemia o iniezione di insulina o
snack di carboidrati) da effettuare al mo-
mento di andare a letto.
mento della glicemia dopo il pasto e la som-
ministrazione di insuline ad azione len-
ta (basale) per controllare la glicemia tra
un pasto e l’altro e durante la notte. Questo
schema di terapia può essere realizzato sia
con il microinfusore che con iniezioni mul-
tiple utilizzando analoghi dell’insulina.
 www.modusonline.it/basalbolus
 Basale • Nell’arco della giornata il pan-
creas produce costantemente una certa
quantità di insulina che serve a regolare il
funzionamento del fegato e di altri organi,
negli intervalli tra i pasti. Questo flusso inin-
terrotto è definito insulinizzazione basale (o
‘insulina basale’). Nei trattamenti standard
l’insulinizzazione basale è assicurata da una
o più iniezioni di insulina ad azione lenta,
nei trattamenti intensivi con microinfusore
dall’infusione lenta e continua di insulina ad
azione rapida secondo il cosiddetto ‘schema
o profilo basale’. Alla insulinizzazione ba-
sale si aggiunge, in corrispondenza dei pasti
o di altre assunzioni di cibo, una o più dosi
di insulina (‘boli’).
 Basale temporanea • Infusione basale  Bendaggio gastrico • Trattamento chi-
impostata per breve tempo. I microinfusori rurgico dell’obesità che, riducendo il volu-

dizionario Illustrato del diabete | 17


B
b
me dello stomaco, facilita la riduzione delle
quantità di cibo assunte al pasto e contribu-
isce alla perdita di peso.
 Betacellule • Cellule presenti nel pan-
creas, e precisamente nelle isole di L an-
gerhans, che registrano i livelli di glucosio
e di insulina presenti nel sangue e rilasciano
la quantità di insulina necessaria. Nella per-
sona con diabete di tipo 1 le betacellule so-
no distrutte da una reazione autoimmuni-
taria. Nella persona con diabete di tipo 2 il
processo è più lento e inizia al contrario, con
una sovraproduzione di insulina che però
non è normalmente efficace a livello dei tes-
suti periferici (grasso, muscolo, etc.).

Riproduzione al computer di una betacellula


Attenti ai sinonimi
dove l’insulina viene sintetizzata e
La lettera greca β si scrive e si pronuncia immagazzinata. L’insulina è rappresentata
‘beta’; queste parole: dalle sferette rosa.
Betacellula , Beta-cellula , β-cellula ,
Cellula Beta , cellula β  Binge eating • Disturbo del comporta-
sono quindi perfetti sinonimi e intendono mento alimentare caratterizzato da episodi
le cellule che nel pancreas producono in- di assunzione incontrollata di cibo. La per-
sulina. sona che ha questo disturbo cerca di tenerlo
nascosto e lo vive con sensi di colpa e di ver-
 Betainsulare • Relativo alle betacellule gogna. Spesso agli ‘attacchi di fame’ seguono
presenti nelle isole di L angerhans del pan- comportamenti compensatorii come abu-
creas. so di lassativi, vomito autoindotto, digiuno
 Betapancreatiche [➔] Betainsulare e attività fisica esasperata. È tipico della bu-
 Betabloccanti • Classe di farmaci che limia.
blocca i recettori beta-adrenergici presenti  Biodisponibilità • Quantità di una so-
nel cuore, nei vasi periferici, nei bronchi, nel stanza o di un farmaco effettivamente di-
pancreas e nel fegato. Sono spesso usati per sponibile nell’organismo. Per esempio l’in-
utilizzati per ridurre la pressione. sulina diviene lentamente biodisponibile
 Bifasica [➔] Insulina bifasica man mano che dal deposito che si forma
 Bilirubina • È uno dei componenti della sottocute si trasferisce nel sangue.
bile, prodotto dal fegato ed accumulato nel-  Biotesiometro • Strumento che serve a
la colecisti. valutare la sensibilità soprattutto della pian-
 Biguanidi • Famiglia di molecole usate ta e delle dita del piede alle vibrazioni. Dato
come antidiabetici orali che migliorano la che spesso questa è la prima sensibilità che
sensibilità dell’organismo all’insulina e re- viene a ridursi, è utile per diagnosticare in
golano il rilascio di glucosio da parte del anticipo la neuropatia periferica.
fegato. L’unica biguanide disponibile è la  BMI • Sigla di [➔] Indice di massa cor-
metformina. porea

18 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


B
b
Bolo preprandiale  Boli alternativi • Boli di insulina a effet-
bolo U basale U/h to prolungato o a ‘doppia onda’ utilizzati per
12 12 far fronte a pasti più lunghi o più impegna-
tivi del normale.
10 10
 www.modusonline.it/bolialternativi
8 8  Boli priming • Boli di insulina necessa-
ri per riempire un catetere appena inserito.
6 6 Dipendono dalla lunghezza del catetere.
4 4
 Bolo • Quantità di insulina infusa ra-
pidamente con una sola operazione, gene-
2 2 ralmente per coprire l’introito di cibo (bolo
preprandiale) o per correggere una ipergli-
0 0 cemia (bolo di correzione).
pasto 1h dopo 2h dopo 3h dopo  Bolo ‘a doppia onda’ • È un bolo com-
posto da un ‘picco iniziale’ seguito da un bo-
Bolo spezzato lo prolungato, in pratica da una basale tem-
bolo U basale U/h
poranea aumentata. Ad esempio 12 unità di
6 6 insulina possono essere suddivise in un bo-
lo di sei unità seguito da un aumento della
4 4 basale pari a 3 unità in più all’ora per due
ore. Serve a coprire pasti lunghi o ricchi di
2 2
grassi.
0 0  Bolo ‘a onda quadra’ [➔] Bolo pro-
pasto 1h dopo 2h dopo 3h dopo lungato
 Bolo esteso [➔] Bolo prolungato.
 Bolo multiwave [➔] Bolo ‘a doppia on-
Bolo prolungato
da’.
bolo U basale U/h
6 6
 Bolo prolungato • Bolo di insulina
somministrato in parte impostando una ba-
4 4 sale temporanea ma con dosaggio da bolo.
Per esempio al posto di un bolo da 12 uni-
2 2 tà si può impostare un aumento della basa-
le temporanea di 4 unità all’ora per tre ore.
0 0
Serve per ‘coprire‘ un pasto particolarmen-
pasto 1h dopo 2h dopo 3h dopo
te lungo la cui durata non è determinabile
o un pasto con molti grassi che rallentano
Bolo a ‘doppia onda’ l’assorbimento dei carboidrati.
bolo U basale U/h  Bolo spezzato • Si parla di bolo spezza-
6 6 to quando la dose di insulina è suddivisa fra
due boli. Per esempio le 12 unità potrebbero
4 4
essere suddivise fra un bolo preprandiale di
2 2 7 unità e un secondo bolo di 5 unità un’ora
dopo. Adatto per pasti molto lunghi.
0 0  Borderline diabetes • Significa ‘al limi-
pasto 1h dopo 2h dopo 3h dopo te’. Diabete borderline (si legge borderlàin) è

dizionario Illustrato del diabete | 19


B
b
un termine ormai non più usato per defini- bia che colpisce chi assiste un paziente con
re le alterazioni della glicemia non classifi- malattia cronica. I segni caratteristici sono
cabili come diabete quali glicemia a digiuno l’aggressività o un eccesso di protezione nei
alterata-Ifg ed alterata tolleranza glicemi- confronti della persona malata. È importan-
ca-Igt. Si parla invece di disturbi borderline te in questi casi prendere coscienza del pro-
del comportamento alimentare per definire blema e imparare a condividere l’onere del-
comportamenti di perdita del controllo ali- la cura con altre persone, soprattutto con il
mentare che non rientrano nella definizione malato stesso.
di bulimia o di anoressia.  www.modusonline.it/burnout
 Brillante • Termine utilizzato nei re-  Bypass aortocoronarico • Interven-
ferti delle ecografie al fegato per definire la to chirurgico che prevede il superamento di
presenza di importanti quantità di grasso uno o più tratti delle arterie coronarie oc-
([➔] steatosi epatica). cluse o ristrette con vasi sanguigni preleva-
 Brittle diabetes • Termine inglese che ti da altre parti dello stesso paziente (dalla
definisce un diabete difficile da trattare effi- gamba, per esempio, utilizzando la vena sa-
cacemente, caratterizzato da una grande va- fena, oppure dallo sterno, utilizzando l’arte-
riabilità glicemica. ria mammaria interna). Oggi è sempre più
 Bulimia • Disturbo del comportamen- spesso sostituita dalla angioplastica.
to alimentare caratterizzato dalla tendenza
a sovralimentarsi; è spesso associato a pasti
compulsivi (binge eating) effettuati general-
mente nelle ore notturne o in solitudine. La
persona bulimica può non essere sovrappe-
so se si libera del cibo introdotto in modo
compulsivo vomitando.
 www.modusonline.it/bulimia

 Burn out • La sindrome del burn out (si


legge bernaùt, in italiano può essere tradot-
ta con ‘esaurimento’) è costituita dal sen-
so di depressione, impotenza e a volte rab-

20 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Cc

CC reattiva • La concentrazione della Protei-



na C-reattiva nel sangue indica presenza di in-
fiammazione. Stati infiammatori cronici (privi
di febbre o di altri segni/sintomi) non sono rari
nella persona con diabete e sovrappeso e sem-
brano avere effetti negativi sull’endotelio e sul-
la coagulazione, favorendo l’arteriosclerosi.
Calibratura • Processo che permette di

tarare la sensibilità del lettore di glicemia
rispetto ad un particolare lotto di strisce
reattive.


Calibrazione [➔] Calibratura
Calo ponderale [➔] Dimagrimento, perdi-
ta di peso
 Cad • Sigla di Centro Anti Diabetico, nome  Caloria • Unità di misura del valore
ormai poco usato per definire strutture dedica- energetico dei cibi (solidi e bevande) assun-
te alla assistenza alle persone con diabete. ti. Se il totale delle calorie assunte supera il
 cal • Sigla di caloria, è usata spesso al posto fabbisogno calorico dell’individuo, una par-
di kilocaloria (kcal). te dell’eccesso viene trasformato in gras-
 Calcificazione • Nelle fasi avanzate dell’ar- so provocando un aumento di peso e altre
teriosclerosi la porzione interna della parete conseguenze metaboliche. Il contenuto gli-
dei vasi accumula grassi e detriti cellulari che cemico degli alimenti e quello calorico non
innescano la precipitazione di sali di calcio; si corrispondono perfettamente. I carboidra-
viene così a creare una placca rigida che riduce
sia la flessibilità che il diametro interno del vaso. Consumo medio di calorie (cal/ora)
 Calcioantagonisti • Classe di farmaci che di alcune attività quotidiane
agisce soprattutto in tessuti dove il calcio regola
la coppia eccitazione-contrazione, riducendo la Lavoro domestico leggero 150
contrattilità del cuore e di riflesso il tono vasco- Guidare la macchina 160
lare con un effetto di riduzione della pressione Stirare 180
sanguigna. Si dividono in diidropiridinici (Am- Camminare (4 km/ora) 190
lodopina, Felodopina, Isradipina, Nicardipina, Bicicletta (12-14 km/ora) 280
Nifedipina, Nimodipina , Nilsodipina,  Nitren- Giardinaggio 290
dipina, Lacidipina, Manidipina, Lercanidipina)  Jogging (8 km/ora) 420
e non diidropiridinici (Verapamil, Gallopamil, Danza aerobica 450
Diltiazem). Sci 480
 Calcolo dei carboidrati [➔] Conteggio Tennis 500
dei carboidrati Corsa (9 km/ora) 800
Calibrato al plasma [➔] Referenziato al
 Sci di fondo 800
plasma

dizionario Illustrato del diabete | 21


C
c
ti hanno un medio ‘peso’ calorico e influen- soprattutto nella bocca (mughetto) o sulle mu-
zano la glicemia. I grassi non hanno quasi cose genitali.
effetto sulla glicemia, ma hanno un alto po-  Cannula [➔] Ago-cannula
tere calorico.  Capillari • Il flusso di sangue proveniente
dalle arterie si distribuisce in condotti sempre
Campo scuola più piccoli detti capillari, invisibili ad occhio
È il termine colloquiale per ‘Soggior- nudo, che raggiungono tutte le cellule dell’or-
no educativo’. Consiste in un’esperienza ganismo. Anche i capillari, come le arterie pos-
della durata di 2-6 giorni nel corso del- sono ostruirsi e rompersi. Il danno ai capillari
la quale, assistiti da diabetologi, dieti- è alla base delle complicanze microvascolari
ste e spesso psicologi, un gruppo di per- (dei piccoli vasi) associate al diabete.
sone con diabete, abbastanza omogeneo  Captopril • Principio attivo utilizzato nella
per età, rafforza e completa le proprie co- cura della ipertensione (pressione alta); fa parte
noscenze sul diabete e fa una esperienza della famiglia degli Ace-inibitori.
di autogestione del diabete in un contesto  Carbohydrate counting [➔] Conteggio
differente dalla famiglia. Sono organizza- dei carboidrati
ti dai team diabetologici spesso insieme  Carboidrati • Altri sinonimi: saccaridi, glu-
alle associazioni. cidi. Tra le sostanze nutritive solo i carboidrati
influenzano in modo diretto e rilevante la gli-
cemia. Comprendono sostanze (zuccheri sem-
plici, come il saccarosio, o complessi, come
l’amido) che vengono trasformate più o me-
no rapidamente in glucosio nel corso della di-
gestione. Una quota di carboidrati deve essere
presente in ogni pasto. Si tratta infatti della mi-
gliore forma di energia che l’organismo ha a di-
sposizione.
 www.modusonline.it/carboidrati

 www.modusonline.it/camposcuola

Cancrena [➔] Gangrena



Candesartan • Principio attivo utilizzato

nella cura della ipertensione (pressione alta); fa
parte della famiglia dei sartani.
 Candida • È il nome di un genere di micror-
ganismi (funghi o miceti) che comprende più
di quaranta specie. Può essere usato anche co-
me sinonimo di infezione da Candida (candi-
dosi o candidiasi). La Candida albicans è la spe-
cie più comune nelle infezioni. È detta anche
moniliasi. Nelle persone con diabete, soprattut-
to se il controllo metabolico non è ottimale, le
difese immunitarie sono ridotte e questo rende
più frequenti le infezioni da Candida albicans,

22 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Cc
 Carboidrati complessi • Oltre a non avere misura la frequenza del battito cardiaco. È utile
un sapore particolarmente dolce, i carboidra- per monitorare l’effetto dell’esercizio fisico ed
ti complessi sono costituiti da molecole mol- è molto usato da coloro che praticano sport.
to più lunghe (polimeri) rispetto agli zucche-  Cardiometabolico • Relativo sia al cuore sia
ri semplici. Alcuni cibi, come il pane e le patate, al metabolismo (e quindi a diabete, grassi nel
impiegano poco tempo per trasformarsi in glu- sangue etc.).
cosio ed entrare nel sangue, altri come la pasta e  Cardiomiopatia • In senso stretto, è una ma-
i legumi impiegano più tempo. Una porzione di lattia del miocardio (miocardiopatia), piutto-
carboidrati complessi dovrebbe essere presente sto rara, il più delle volte da causa sconosciuta,
in ogni pasto. che nel tempo porta all’insufficienza cardiaca
e al trapianto di cuore. In senso lato, è un termi-
ne usato per indicare genericamente una malat-
tia del cuore (cardiopatia), spesso come sinoni-
mo di cardiopatia ischemica cronica (malattia
del cuore cronica dovuta ad aterosclerosi delle
coronarie).
 Cardiomiopatia dilatativa • È la forma
più comune di cardiomiopatia in senso stret-
to, richiede spesso il trapianto di cuore. In senso
più ampio, è la fase avanzata della cardiopatia
ischemica cronica. In entrambi i casi è caratte-
rizzata dalla dilatazione delle cavità cardiache,
in particolare del ventricolo sinistro.
 Cardiopatia ischemica • È il termine con
cui si indica il danno ischemico alle cellule del
cuore prodotto dall’insufficiente apporto di
Carboidrati
 semplici • Detti anche zuc- sangue causato dall’aterosclerosi delle coro -
cheri, sono assorbiti velocemente e innalzano narie. Se il danno è acuto si ha l’infarto, se in-
la glicemia. Includono lo zucchero di canna o vece è cronico, cioè se si produce poco a poco,
di barbabietola (saccarosio), lo zucchero del- si ha la cardiopatia ischemica cronica che, nelle
la frutta o del miele (fruttosio) e quelli del lat- fasi avanzate, porta alla dilatazione ed all’insuf-
te (lattosio e galattosio). In passato si riteneva ficienza del cuore (cardiopatia o cardiomiopa-
che la persona con diabete non dovesse mai, a tia dilatativa).
nessun patto, assaggiare anche la minima quan-  Cardiovascolare • Che riguarda il cuore e
tità di ‘cose dolci’. Oggi, vista anche la difficol- il sistema dei vasi sanguigni.
tà di rispettare questa regola mantenendo una  Carotide • È uno dei rami principali
buona qualità di vita, si preferisce consentire dell’aorta, l’arteria che veicola tutto il sangue
ogni tanto alla persona con diabete di inserire arterioso pompato dal cuore. Ci sono due arte-
una porzione di dolce, magari al posto del pane rie carotidi comuni nel collo, una per lato, che
o della pasta, all’interno di un pasto ricco di fi- poi si dividono in una corotide esterna, che ir-
bre. Rimangono invece sconsigliati i fuoripasto rora la faccia, ed una carotide interna, che rag-
(bevande comprese) ‘dolci’. giunge il cervello. Essendo piuttosto superficiali,
 Carboidrati /Insulina [➔] R apporto car- quasi sotto pelle, è possibile valutarne l’ispessi-
boidrati /insulina mento e l’occlusione con esami non invasivi che
 Cardiofrequenzimetro • Apparecchio che si chiamano Ecodoppler ed Ecocolordoppler.

dizionario Illustrato del diabete | 23


C
c
Cartuccia • Contenitore di insulina nel mi-
 Catecolamine • Molecole utilizzate dal si-

croinfusore, è detta anche reservoir. In alcuni stema nervoso centrale come neurotrasmet-
modelli di microinfusore la cartuccia è ricari- titori, dal sistema nervoso autonomo come ef-
cabile, in altre deve essere riempita utilizzando fettori per regolare battito cardiaco, frequenza
l’insulina contenuta nelle fiale. respiratoria ed altro, e dai surreni come ormoni
 Cascata coagulativa • Complessa serie di che agiscono su vari organi ed apparati (cuore,
reazioni che permette all’organismo di far fron- polmoni, muscoli, fegato, etc.); tra le diverse at-
te alla rottura di un vaso sanguigno fermando tività aumentano il consumo di ossigeno ed il li-
la fuoriuscita di sangue (emorragia); stendendo vello di zucchero nel sangue. Le più importanti
una ‘rete’ composta da fibrina e piastrine il san- sono l’adrenalina, la noradrenalina e la seroto-
gue viene arrestato. È la prima fase dei proces- nina.
si che portano alla riparazione del tessuto dan-  Catetere • È il raccordo tra il serbatoio di
neggiato. insulina del microinfusore e l’agocannula. È
 Cataratta • Malattia dell’occhio che ridu- composto da due tubi in plastica inseriti uno
ce la quantità di luce e la qualità dell’immagi- dentro l’altro. Nel più interno scorre l’insulina
ne che raggiunge la retina. La visione è parzial- dalla cartuccia o dal reservoir al set di infusio-
mente ostacolata da una sorta di ‘velo’ che si ne. È disponibile in varie lunghezze (fino a 110
‘stende’ sulla lente dell’occhio, il cristallino. Non cm).
è una complicanza specifica del diabete, è an-  Celiachia • È una malattia intestinale croni-
zi in qualche modo uno degli effetti dell’invec- ca di origine autoimmunitaria che si può asso-
chiamento dell’occhio, ma è più frequente, più ciare al diabete tipo 1. È caratterizzata dall’in-
precoce e più grave nelle persone con diabete. tolleranza al glutine, una proteina presente nei
cereali (esclusi riso e granoturco) e in vari legu-
mi. La reazione immunitari al glutine danneg-
gia la parete intestinale e porta, col tempo, a non
assimilare le sostanze nutrienti. Spesso, ma non
sempre, la celiachia si manifesta con dolori ad-
dominali, anemia ed irregolarità del ciclo me-
struale (dismenorrea). In età pediatrica porta a
un ritardo nella crescita e nello sviluppo. La per-
sona con diabete di tipo 1 dovrebbe sottoporsi
ai test per la diagnosi di celiachia, così come le
persone con celiachia dovrebbero sottoporsi ai
test per la diagnosi del diabete.
 www.modusonline.it/celiachia
Cellule alfa • Cellule presenti nel pancre-

as, nelle isole di L angerhans, che producono
il glucagone, un ormone iperglicemizzante che
induce il fegato a spezzettare il glicogeno, l’ami-
do animale, rilasciando glucosio nel sangue.
 Cellule beta • Sinonimo di [➔] betacel-
Una sezione ‘verticale’ dell’occhio e del nervo
lule, le cellule pancreatiche delle isole di L an-
ottico (sulla sinistra).
gerhans che producono l’insulina.
Si vedono i vasi retinici e il cristallino (in alto
normale e in basso con cataratta).  Cerebrovascolare • Relativo ai vasi cere-
brali. La principale complicanza acuta cerebro-

24 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Cc
vascolare del diabete, e in generale della arte-
riosclerosi, è l’ictus (altri sinonimi sono stroke, Chetoacidosi
colpo apoplettico, accidente cerebrovascola- Aumento dell’acidità del sangue dovu-
re). Nell’80% dei casi si tratta di una lesione to all’accumulo di corpi chetonici. È ca-
ischemica, in cui una parte di tessuto cerebra- ratteristico del diabete tipo 1. Si può veri-
le muore perché non riceve abbastanza sangue ficare all’esordio della malattia oppure in
in conseguenza di un restringimento grave di seguito a interruzioni della terapia insu-
un’arteria oppure per un’occlusione dovuta linica.
all’arrivo di un coagulo ematico circolante (em- Privo di insulina, l’organismo non può
bolia); nel rimanente 20% dei casi è una lesione utilizzare il glucosio presente nel sangue
emorragica, in cui si ha la rottura di uno o più e ‘brucia’ al suo posto grassi e proteine.
vasi cerebrali. I residui della combustione, i chetoni ap-
 Cgms • Sigla di Continuous Glucose Moni- punto, si accumulano nel sangue aumen-
toring Systems. In italiano sistema di misurazio- tandone l’acidità, anche se il rene cerca di
ne in continuo della glicemia. Sono apparecchi espellerli tramite la produzione di urina.
che misurano automaticamente la glicemia ad La chetoacidosi acuta può essere diagno-
intervalli regolari. Alcuni Cgms registrano i dati sticata dai suoi classici sintomi: [➔] po-
rilevati su una memoria che viene ‘letta’ dal me- liuria (molta urina), [➔] polidipsia (sete
dico su un tracciato. Altri sistemi di misurazio- inestinguibile), respiro breve e frequente
ne invece restituiscono un dato leggibile dal pa- (respiro di Kussmaul), alito fruttato.
ziente stesso. Sintomi non specifici sono il vomito e un
 www.modusonline.it/cgms dolore in regione addominale. La cheto-
Charcot,
 piede di • Detto anche neuroar- acidosi non acuta si manifesta con senso
tropatia diabetica ; è una complicanza associa- di stanchezza associato a perdita di peso,
ta alla neuropatia diabetica. Porta al deteriora- soprattutto massa muscolare. La diagnosi
mento dell’osso e delle articolazioni del piede viene confermata immergendo nell’urina
che si danneggiano e si deformano. un apposita striscia reattiva.
Non curata, la chetoacidosi evolve in uno
stato di alterazione della coscienza che può
arrivare al coma. Una grave chetoacidosi
richiede l’immediato intervento di perso-
nale specializzato presso un ospedale.
 www.modusonline.it/chetoacidosi

Chetonemia • Presenza di [➔] chetoni nel



sangue.

Jean Martin Charcot (1825 - 1893). Fondatore


della neurologia moderna, divenne famoso per
i suoi studi sull’isteria. Fra i suoi allievi Sigmund
Freud. Giovanissimo distinse i sintomi della gotta
da quelli del reumatismo articolare, descrivendo
la patologia al piede che prende il suo nome.

dizionario Illustrato del diabete | 25


C
c
Chetoni • Prodotti di scarto del metaboli-
 Chetonuria • Presenza di
 chetoni nelle
smo cellulare dovuti all’utilizzo di grassi e pro- urine. I reni, quando avvertono la presenza
teine al posto del glucosio per produrre ener- di chetoni nel sangue, cercano di espellerli
gia. Si formano nella persona con diabete a con l’urina. La chetonuria, presenza di che-
seguito di una insufficiente insulinizzazione. toni nell’urina, associata a glicosuria è segno
La presenza di chetoni abbassa il pH del sangue di uno squilibrio glicemico e deve far pen-
(aumenta l’acidità). sare a una forma grave di diabete preceden-
temente non diagnosticato, a un aggrava-
Quando è il caso mento di un diabete già conosciuto, o a un
di controllare i chetoNI errore nella terapia insulinica in caso di ipo-
glicemia o iperglicemia. Pertanto, deve esse-
La chetonuria non è un esame di routine, re sempre riferita al medico curante. La che-
l’eventuale presenza di queste sostanze tonuria può essere scoperta con un apposito
nelle urine segnala però l’esistenza di un esame da fare a domicilio.
serissimo scompenso glicemico.  Chetosi • Alterazione dell’equilibrio aci-
La chetonuria va quindi verificata in alcu- do/base del sangue dovuta all’accumulo di
ne situazioni: chetoni. Sinonimo di [➔] chetoacidosi.
più volte al giorno durante stati febbrili o  Chetosica o chetotica • Relativo alla
di malattia anche leggera [➔] chetosi.
qualche volta durante gli stati di stress  Chirurgia bariatrica • È il trattamento
fisico dell’organismo chirurgico dell’obesità. I due approcci prin-
ogni volta che si presentano i seguen- cipali sono: riduzione della capacità dello
ti sintomi: stomaco e riduzione della superficie di as-
- vomito sorbimento dell’intestino. Apparengono al
- diarrea primo tipo gli interventi di bendaggio ga-
- difficoltà nella concentrazione strico, al secondo tipo i by-pass intestinali
- alito fruttato e la diversione bilio-pancreatica. La chirur-
- stanchezza cronica gia bariatrica richiede interventi lunghi e di
quando l’esame della glicemia dà livelli grande impatto sull’organismo del pazien-
alti (maggiori di 300 mg/dl). te ma può avere effetti positivi importanti e
durevoli sull’equilibrio glicemico.
 Chirurgia endoluminale • Letteralmen-
te è la chirurgia che viene effettuata nel lume
di organi cavi sotto controllo endoscopico o
radioscopico. Spesso usata come sinonimo
di angioplastica.
 CHO counting [➔] Conteggio dei car-
boidrati
 Cianosi • La colorazione blu-verdastra
che assume un organo o tessuto in conse-
guenza dell’insufficiente afflusso di ossige-
no. È riferita in generale alla cute. Nel diabe-
te la sede più colpita è il piede.
 Circadiana • Nell’arco della giornata.
Variazione circadiana della glicemia indica

26 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Cc
fezione, della vescica. È più frequente nelle
donne e nelle persone con diabete, special-
mente se in condizioni di controllo meta-
bolico non ottimale. L’alta concentrazione
di zucchero sulla cute e sulle mucose uro-
genitali favorisce la crescita di funghi e di
batteri che possono risalire fino a raggiun-
gere la vescica.
 Classe A • I farmaci definiti dal Ministe-
ro della Salute ‘di classe A’ sono erogati gra-
tuitamente. Sono farmaci ritenuti essenziali
per assicurare le cure previste nei livelli es-
senziali di assistenza sanitaria. Su questi far-
maci le Regioni possono decidere di appli-
care un ticket per confezione venduta o per
ricetta. Alcuni farmaci rientrano in fascia A
anche se la gratuità è prevista solo per la cu-
Ricostruzione al computer del sistema
ra di malattie specifiche.
circolatorio. In rosso le arterie, in blu le vene.
 Classe C • I farmaci definiti dal Ministe-
ro della Salute ‘di classe C’ sono erogati a pa-
la variazione ad esempio fra le glicemie del gamento.
mattino, quelle del primo pomeriggio, della  Classe H • I farmaci definiti dal Ministe-
sera e della notte. [➔] ritmo circadiano ro della Salute ‘di classe H’ sono gratuiti solo
 Circolatorio • Della circolazione del se utilizzati o forniti da strutture ospedalie-
sangue, dei vasi sanguigni (apparato circo- re e assimilate oppure in ambito extraospe-
latorio, malattie circolatorie, disturbi circo- daliero secondo specifiche disposizioni delle
latorii). Regioni e delle Province autonome.
 Circolazione • La circolazione del san-  Claudicatio intermittens • Tipico sinto-
gue, oppure, come sinonimo di circolo, l’in- mo della arteriopatia obliterante periferi-
sieme dei vasi sanguigni, arteriosi e venosi, ca. La persona che ne soffre avverte, dopo
e i relativi meccanismi di funzionamento e alcune decine o centinaia di passi, un dolore
controllo; include il cuore, i polmoni, le ar- simile a un crampo al polpaccio, alla coscia
terie, le vene e i capillari. o al gluteo. Il dolore si attenua e sparisce in
 Cirrosi • Malattia cronica ed irreversi- pochi minuti semplicemente stando fermi.
bile del fegato che può portare a condizioni  Clonidina • Principio attivo utilizzato
incompatibili con la vita (insufficienza epa- nella cura della ipertensione (pressione al-
tica, coma epatico); la causa più comune di ta), fa parte della famiglia degli alfa-bloc-
cirrosi epatica è un’infezione virale croniciz- canti.
zata (epatite virale B oppure C); altra cau-  Comorbidità • Presenza di due o più ma-
sa relativamente frequente è l’intossicazio- lattie e condizioni nello stesso soggetto. Per
ne cronica da alcol (etilismo); in un buon esempio diabete e ipertensione arteriosa.
numero di casi la causa della cirrosi epatica  Coagulazione • La coagulazione (emo-
rimane non conosciuta. È la causa più fre- stasi) del sangue è un complesso meccani-
quente di trapianto di fegato. smo fisiologico che permette di evitare fe-
 Cistite • Infiammazione, con o senza in- nomeni emorragici o che li arresta quando

dizionario Illustrato del diabete | 27


C
c
questi si verificano. L’aterosclerosi è associa-  Colesterolo • È un particolare tipo di
ta ad un’attivazione impropria del processo grasso (lipide) prodotto dall’organismo
di coagulazione: fibrina e piastrine aderisco- (85% del totale) o assunto tramite alimenti
no alle pareti interne delle arterie costituen- di origine animale come carne, uova, lattici-
do un coagulo patologico (trombo) che ni e formaggi (15% del totale). È importante
contribuisce a restringerle o a chiuderle. Se per la formazione delle membrane delle cel-
il trombo si frammenta rilascia in circolo lule, ma un eccesso di colesterolo nel sangue
dei coaguli (emboli) che possono andare a favorisce la formazione di depositi (placche)
chiudere un’arteria di calibro più piccolo. sulle arterie, causa principale delle malattie
 www.modusonline.it/coagulazione cardiovascolari.
 www.modusonline.it/colesterolo
se il sangue non è acqua  Coma • Stato di incoscienza profonda,
superficialmente simile al sonno. Una per-
Il sistema coagulativo, composto da sona in coma non viene risvegliata da sti-
piastrine, fibrina, fattori di coagulazio- moli sonori, luminosi o dolorosi, non ha il
ne, serve a mantenere il sangue fluido normale ritmo sonno/veglia e non compie
consentendogli però di riparare lesioni azioni volontarie. Può essere visto come una
e lacerazioni dei vasi. manifestazione ‘difensiva’ estrema del siste-
Nella persona con diabete (o anche so- ma nervoso in risposta a squilibri gravi dei
lo obesa o sovrappeso e insulinoresi- principali parametri vitali. Nel diabete si co-
stente) l’equilibrio coagulativo è spes- nosce il coma ipoglicemico, dovuto ad ab-
so alterato. Il sangue è ‘troppo denso’.
Un equilibrio coagulativo alterato faci-
lita la formazione di trombi nei punti in Un trombo visto al microscopio elettronico a
cui la parte dei vasi è già infiammata e scansione. I globuli rossi e un globulo bianco
ispessita dall’aterosclerosi. (giallo) sono intrappolati dai fili bianchi di
fibrina.
La persona con diabete o con altri fat-
Le piastrine (verde chiaro) hanno assunto
tori di rischio cardiovascolare deve te-
un contorno ‘spinoso’ che indica lo stato di
nere sotto controllo, fra le altre cose, il
attivazione.
suo equilibrio coagulativo.
Non è così difficile perché molte del-
le sane abitudini comunemente consi-
gliate alla persona con diabete (e a tut-
ti) contribuiscono anche a riportare in
equilibrio il sistema coagulativo. In par-
ticolare l’esercizio fisico.
Alcuni farmaci utilizzati nelle persone
con diabete possono avere modera-
ti effetti positivi sull’equilibrio coagula-
tivo. Terapie antiaggreganti specifiche
possono essere raccomandate.

Colesterolemia • Il livello o la concen-



trazione di colesterolo nel sangue. Se ecces-
sivo si parla di ipercolesterolemia.

28 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Cc
CONTENUTO DI COLESTEROLO DI ALCUNI ALIMENTI
(mg di colesterolo per 100 gr di parte edibile)

CARNI PESCI FORMAGGI


Rene 804 Gamberi 170 Burro 250
Fegato di pollo (cotto) 746 Aragosta 135 Mascarpone 125
Fegato, ovino e bovino 438 Cozze 126 Gorgonzola 110
Lardo 97 Sardina sott’olio 120 Panna montata 109
Salame 95 Carpa 67 Parmigiano 90
Coniglio 91 Platessa 63 Pecorino 85
Speck 90 Pesci (sogliola, persico) 60 Mozzarella 85
Pancetta 80 Trota 56 Panna da cucina 66
Maiale magro 69 Tonno sott’olio 55 Ricotta di mucca 51
Petto di pollo 69 Merluzzo 50 Margarina 50
Prosciutto crudo 66 Bastoncini di pesce 50 Formaggino cremoso Light 50
Wurstel 62 Vongole 50 Latte intero 14
Petto di tacchino 49 Salmone, cotto 47 Yogurt, latte intero 12
Mortadella 40 Salmone in scatola 35 Latte scremato 2

bassamento della glicemia a valori estremi, Più che da un cattivo controllo del glucosio
il coma chetoacidosico, dovuto all’eccessi- nel sangue, il coma iperosmolare deriva da
va acidità del sangue ed il coma iperosmo- una profonda disidratazione in soggetti, in
lare dovuto alla disidratazione. Nel diabete genere anziani, affetti da diabete di tipo 2.
adeguatamente trattato il coma è quasi sem-  www.modusonline.it/comaiperosmolare
pre reversibile e di rado lascia conseguenze  Coma ipoglicemico • Possibile conse-
permanenti. Il coma chetoacidosico e quel- guenza di una grave ipoglicemia ; general-
lo iperosmolare sono preceduti da uno stato mente fa seguito a una ipoglicemia non
di disorientamento, ridotta percezione de- trattata; richiede un immediato intervento
gli stimoli e sonnolenza. Non sempre que- (iniezione di glucagone o infusione di glu-
sto avviene anche per il coma ipoglicemico. cosio a elevate concentrazioni endovena).
 Coma chetoacidosico • Estrema conse-  Combinata • La terapia combinata uti-
guenza dello stato di chetoacidosi. lizza diversi farmaci per raggiungere lo stes-
 Coma diabetico • Termine impreciso che so effetto: ad esempio un farmaco insulino -
definisce più spesso il coma ipoglicemico o sensibilizzante e un farmaco secretagogo.
il coma chetoacidosico.  Combinazione di farmaci • Pillola che
 Coma iperosmolare • Stato di incoscien- contiene due o più principi attivi. È utiliz-
za, preceduto da confusione e sonnolenza, zata nelle terapie che prevedono un’associa-
associato ad una forte perdita di liquidi e zione di farmaci.
ad aumento della glicemia a valori estremi  Compliance • Termine inglese (si legge
(800-1.000 mg/dl); è causato dalla mancan- complàians) utilizzato anche in italiano che
za di insulina, ma è caratterizzato dalla as- indica il rispetto delle prescrizioni e delle
senza di chetoacidosi. istruzioni da parte del paziente.

dizionario Illustrato del diabete | 29


C
c
 Conteggio dei carboidrati • Il conteggio
Complicanze del diabete dei carboidrati consente di valutare la quanti-
Malattie causate in parte o del tutto dal tà di insulina necessaria per ‘coprire’ un piatto
diabete e per la precisione da lunghi pe- o un pasto acquisendo così grande libertà nel-
riodi di iperglicemia. Si dividono in le scelte alimentari. Per prima cosa bisogna co-
complicanze macrovascolari (arterio- noscere quali alimenti potrebbero contenere
sclerosi) e microvascolari (nefropatia carboidrati ed imparare a stimare il peso delle
diabetica, neuropatia diabetica, retino- porzioni. Occorre poi memorizzare quanti car-
patia diabetica). Possono essere conside- boidrati sono presenti in 100 grammi di quel-
rate complicanze del diabete anche la di- lo specifico alimento. Moltiplicando i due dati
sfunzione erettile e gli stati di aumentata si ottiene una stima abbastanza precisa del con-
coagulabilità del sangue. tenuto in carboidrati di un piatto o di un pasto.
Il numero va suddiviso per il proprio rapporto
Concomitante • Malattia che si affianca ad
 insulina /carboidrati e genera la dose di insu-
una malattia o condizione preesistente senza es- lina rapida o ultrarapida necessaria a ‘coprire’
sere una conseguenza dell’altra. quel pasto.
 Congestione cardiaca [➔] Insufficienza  www.modusonline.it/conteggio
cardiaca Contrattura
 di Dupuytren • Sinonimi:
Congestizio • Relativo alla congestione.
 Morbo di Dupuytren, Fibromatosi palmare.
L’insufficienza cardiaca congestizia è sinonimo Condizione caratterizzata dalla contrattura in
di insufficienza cardiaca cronica destra ed indi- flessione delle dita della mano, in genere il mi-
ca la congestione degli organi (soprattutto fega- gnolo e l’anulare, più raramente il medio. È una
to e milza) quando il cuore destro non pompa condizione non pericolosa, non dolorosa, invali-
efficacemente il sangue nel circolo polmonare. dante, il cui trattamento (in genere chirurgico) è
 Conta dei carboidrati [➔] Conteggio dei non completamente soddisfacente per la tenden-
carboidrati za alla recidiva. Può essere associata a diabete.

fare la conta

Per apprendere la tecnica del conteggio dei carboidrati occorrono diversi incontri con il Team
diabetologico e un certo impegno individuale. Ci si impadronisce del metodo in quattro passi:
conoscere gli alimenti che contengono carboidrati e sapere quanti grammi di carboidrati si
trovano in 100 grammi di diversi alimenti
imparare a valutare ‘a occhio’ il peso di una porzione (aiutandosi all’inizio con una bilancia,
poi con unità di misura ‘casalinghe’ come il mestolo o la scodella)
con questi due elementi è possibile individuare con una certa precisione quanti grammi di
carboidrati sono contenuti in una porzione. Per esempio se una fondina contiene 60 gram-
mi di pasta e la pasta è composta per il 79% di carboidrati, approssimando (60 x 80 :100 =
48) il piatto conterrà 48 grammi di carboidrati
conoscendo il rapporto insulina/carboidrati, vale a dire quanti grammi di carboidrati sono
‘smaltiti’ da una unità di insulina si può stabilire quante unità di insulina servono per man-
tenere l’equilibrio glicemico dopo un pasto.

30 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Cc
 Controindicazione • Condizione che scon- re sulla parete anteriore del cuore e l’arteria cir-
siglia l’utilizzo di un farmaco o una terapia. conflessa (CX) che decorre lungo la parete late-
rale del ventricolo sinistro. L’ arteria coronaria
Controllo glicemico destra irrora il ventricolo destro (VD) e porta il
La capacità di mantenere le glicemie en- sangue alle pareti inferiore e posteriore del ven-
tro valori accettabili. Si considerano in tricolo sinistro L’occlusione di una coronaria
buon controllo glicemico le persone con provoca ischemia o infarto miocardico.
una emoglobina glicata inferiore a 7%.  Coronaropatia • Malattia delle coronarie.
Non va confuso con autocontrollo gli- Spesso usato come sinonimo di aterosclerosi
cemico che rappresenta l’insieme di scelte coronarica.
e di atti che la persona con diabete mette  Corpi cavernosi • Strutture vascolari simi-
in atto per migliorare il proprio control- li a spugne il cui riempimento è controllato da
lo glicemico. un sistema di cuscinetti muscolari con funzioni
di valvole. Sono presenti nel pene e nel clitoride
Controregolatorio • Riferito a reazione
 e determinano l’erezione.
che comporta il rilascio di ormoni come Gh,  Corpi chetonici [➔] Chetoni
glucagone, cortisolo e adrenalina con sensi-  Corticosteroidi • I corticosteroidi so-
bili effetti iperglicemizzanti. La classica reazio- no ormoni prodotti dalle ghiandole surrena-
ne controregolatoria si manifesta nelle prime li. Sono coinvolti in una varietà di meccani-
ore del mattino in modo naturale (fenomeno smi fisiologici, inclusi quelli che regolano la
alba), così come a seguito di una ipoglicemia o reazione di attacco/fuga, il sistema immuni-
di uno stress improvviso. tario, l’infiammazione, il metabolismo cellu-
 Convulsioni • L’alternarsi involontario ed lare, la funzionalità renale e per questo sono
incontrollato di contrazioni e rilassamenti mu- molto usati come farmaci, per lo più in forme
scolari rapidi e ripetuti che scuotono l’intero modificate rispetto alle molecole originarie. Si
corpo. Nel diabetico può manifestarsi in conco-
mitanza con gravi ipoglicemie.
 Coronarie • Arterie che portano sangue al
muscolo cardiaco e ne garantiscono il funzio-
namento. Il cuore infatti non assorbe ossigeno,
glucosio e altre sostanze direttamente dal san-
gue che pompa ma attraverso vasi che scorro-
no sulla superficie esterna del cuore. Le arterie
coronarie principali sono due: la coronaria sini-
stra e la coronaria destra. Il primo tratto della
coronaria sinistra, è denominato tronco comu-
ne; dopo i primi 2-4 cm si divide in due rami:
l’arteria discendente anteriore (DA) che decor-

L’arteriografia permette di visualizzare eventuali


chiusure nelle coronarie, le arterie che portano
il sangue al muscolo cardiaco.
Una occlusione in alto a sinistra e una poco più
in basso riducono il passaggio del sangue.

dizionario Illustrato del diabete | 31


C
c
dividono in glucocorticoidi (cortisone e simi- Schema a scacchiera
li) e mineralcorticoidi (aldosterone). I cortico-

mercoledì

domenica
martedì

venerdì
giovedì
steroidi sono prodotti e rilasciati nel sangue in

sabato
lunedì
quantità variabili a seconda dell’età (pubertà)
e dell’ora della giornata (per esempio qualche al risveglio *
ora prima del risveglio). Molti farmaci a base 1 ora dopo colazione *
prima di pranzo
di corticosteroidi hanno l’effetto di innalzare *
dopo pranzo *
la glicemia. prima di cena
 Cortisolo • Ormone prodotto dalle ghian- *
dopo cena *
dole surrenali ; tra le altre cose aumenta la gli- durante la notte /
cemia.
Coxsackie B4 virus • Virus endemico (lar- Schema a coppie

mercoledì

domenica
gamente presente nella popolazione) che pro-

martedì

venerdì
giovedì

sabato
lunedì
voca una sorta di influenza, non particolar-
mente grave. Un’alterata reazione al Coxsackie
al risveglio
potrebbe innescare la reazione autoimmunita- *
1 ora dopo colazione *
ria che porta al diabete di tipo 1.
prima di pranzo
 www.modusonline.it/coxsackie * *
dopo pranzo * *
 Cp • Abbreviazione utilizzata nelle prescri- prima di cena *
zioni farmacologiche: significa ‘compresse’, si- dopo cena * *
nonimo di pillole. durante la notte /
 Cpk • Sigla di creatin-fosfokinasi. Una al-
Schema a curva glicemica
ta concentrazione di Cpk può far pensare ad mercoledì

domenica
una necrosi muscolare, possibile conseguenza
martedì

venerdì
giovedì

sabato
lunedì

dell’assunzione di alcuni farmaci come i fibrati


o le statine.
al risveglio
 Creatinina • Sostanza normalmente presen- *
1 ora dopo colazione *
te nel corpo ed eliminato con l’urina. Un livel- prima di pranzo
lo eccessivo di creatinina nel sangue (creatini-
*
dopo pranzo *
nemia) indica una insufficiente attività dei reni prima di cena *
e quindi una probabile nefropatia diabetica. dopo cena *
durante la notte
 Creatininemia • Letteralmente livello di *
creatinina nel sangue. In genere usato come si-
nonimo dell’esame che misura questo livello e * controllo della glicemia / se possibile, una volta tanto

valuta la funzionalità dei reni.


Ecco alcuni esempi di schemi di controllo che
 Cronico • Che dura nel tempo e non sempre
potrebbero essere consigliati dal diabetologo
si risolve con una completa guarigione. Il diabe- alle persone non trattate con ipoglicemizzanti
te è una condizione cronica e lo stesso vale per le o insulina.
sue complicanze, che possono essere prevenute,
fermate o rallentate nella loro progressione, ma
non sempre guarite. Curva glicemica • Serie di misurazioni del-

 Csii • Sigla inglese di Continuous Subcu- la glicemia effettuate nell’arco di alcune ore o in
taneous Insulin Infusion, o infusione continua un’intera giornata.
sottocutanea di insulina. È la terapia insulinica  Cv • In medicina è l’abbreviazione di car-
che si attua con i microinfusori. diovascolare.

32 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


D
d

DDanno endoteliale • Alterazione o la le-



sione dell’endotelio. In genere si riferisce al-
le primissime fasi dell’aterosclerosi.
 Day hospital • Ricovero ospedaliero che
generalmente dura meno di 24 ore; è utiliz-
zato per alcuni tipi di interventi chirurgici,
per accertamenti diagnostici e per cicli ripe-
Detemir • Analogo lento dell’insulina.

Determinazione semiquantitativa •

Metodo per valutare la presenza di una so-
stanza nel sangue o nelle urine basato sul
confronto cromatico tra la striscia utilizzata
dal paziente e una scala cromatica riportata
sulla confezione.
tuti di terapia.  Deviazione standard • La deviazione
 Db • Abbreviazione spesso usata per ‘dia- standard (in inglese: standard deviation) o
bete’. scarto tipo o scarto quadratico medio è la
 Dcct • Sigla del Diabetes Control and radice quadrata della varianza di una distri-
Complications Trial. Lo studio, effettuato buzione probabilistica; è una misura molto
negli anni ‘80 su un grande numero di per- usata della dispersione dei dati intorno al
sone con diabete di tipo 1, ha dimostrato co- valore medio. Quanto più i dati sono di-
me una terapia intensiva composta da alme-
no quattro iniezioni di insulina al giorno
possa ridurre in maniera significativa il ri-
schio di retinopatia, nefropatia e neuropa-
tia e, anche se in misura minore, di malattie
cardiovascolari (complicanze macroan-
giopatiche).
 Deficit erettile [➔] Disfunzione erettile
 Dermopatia • Termine generico per indi-
care malattia o alterazione della pelle.
 Dermopatia diabetica • A dispetto del
nome (dermopatia = malattia della pelle)
non è una malattia ma un inestetismo. Con-
siste nella comparsa di piccoli punti rossi
sulle gambe, soprattutto negli anziani. Non
richiede alcun trattamento.
 Destrosio • Indica l’isomero destrogiro Cristalli di destrosio visti al microscopio a luce
del glucosio (D-glucosio); è usato come si- polarizzata.
nonimo di glucosio.

dizionario Illustrato del diabete | 33


D
d
spersi (i massimi e i minimi sono lontani),
tanto maggiore sarà la deviazione standard, Diabete di tipo 1
e viceversa. Può essere usata per stimare la Il diabete di tipo 1 è dovuto a una re-
variabilità delle glicemie riscontrate in un azione autoimmunitaria che distrugge
arco di tempo. le betacellule del pancreas dove viene
 Diabete • Si definiscono ‘diabete’ tut- prodotta l’insulina. Essendo l’insulina
te le malattie e condizioni che, non tratta- necessaria a far entrare il glucosio nel-
te, portano a un eccesso di zuccheri nel san- le cellule, la persona con diabete di tipo
gue (iperglicemia). Si calcola che in Italia 3 1 deve assumerla dall’esterno e fare in
milioni di persone abbiano il diabete di tipo modo di averne sempre la quantità giu-
2. Esiste poi un diabete chiamato tipo 1, che sta nel sangue. La persona con diabe-
può manifestarsi anche in età pediatrica, e te di tipo 1 può svolgere una vita nor-
un diabete gestazionale che appare nella se- male, nessuna attività o obiettivo gli è
conda metà della gravidanza. Diabete e ‘dia- precluso: esistono scienziati e fotomo-
bete mellito’ sono usati quasi sempre come delle, artisti e grandi campioni spor-
sinonimi. tivi con diabete di tipo 1. Avere figli è
 Diabete alimentare • Sinonimo da tem- perfettamente possibile. Deve però te-
po in disuso di diabete di tipo 2. nere sempre presente l’effetto che ogni
 Diabete bronzino • Diabete secondario sua scelta, o ciò che gli accade, può ave-
ad una malattia genetica chiamata emocro- re sulla glicemia. Questo significa mi-
matosi. Il ferro si accumula nei tessuti, fra i surare spesso la glicemia e, sulla base di
quali le isole di L angerhans, impedendo al- questi dati, prendere delle decisioni: as-
le betacellule di produrre insulina. sumere una determinata dose di insuli-
 Diabete compensato • Si dice ‘compen- na, fare o non fare dell’esercizio fisico,
sato’, ‘ben compensato’ o ‘in buon compen- mangiare o non mangiare delle sostan-
so’, il diabete che, grazie a un buon controllo, ze contenenti carboidrati. Il diabete di
riduce la frequenza e la serietà delle ipergli- tipo 1 insorge più spesso nei primi 30
cemie e mantiene l’emoglobina glicata sot- anni di vita. Questo significa convive-
to il limite del 7%. re per lunghissimo tempo con il diabe-
 Diabete dell’anziano • Sinonimo non te e quindi è fondamentale mantenere
più usato di [➔] diabete di tipo 2. il più possibile vicino alla norma la gli-
cemia, evitando iperglicemie che a lun-
go andare generano le complicanze, so-
Attenti ai sinonimi
prattutto microvascolari.
 www.modusonline.it/tipo1
Diabete = Diabete mellito

Diabete di tipo 1 = Dm1 = Dmt1 = Diabete


giovanile = T1dm = Tipo 1

Diabete di tipo 2 = Dm2 = Dmt 2 = Diabete


dell’anziano = Diabete alimentare = T2dm
= Tipo 2

Diabete gravidico = Diabete gestazionale

34 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


D
d
Diabete di tipo 3 • Definizione scherzo-

Diabete di tipo 2 sa per indicare la condizione di chi convive
La forma più frequente di diabete che si con persone che hanno il diabete , ad esem-
manifesta generalmente dopo i 45 anni, pio genitori di bambini o ragazzi con diabe-
soprattutto in persone sovrappeso /obe- te di tipo 1, i loro partner o i figli di anziani
se. Nella prima fase della sua evoluzione, con diabete di tipo 2.
che è piuttosto lenta e priva di sintomi,  Diabete Forum • Coordinamento di as-
il pancreas produce molta insulina ma sociazioni che si propone di rappresentare
questa risulta meno efficace, a causa del- gli interessi delle persone con diabete a livel-
la insulinoresistenza indotta a sua volta lo nazionale e regionale. Ha sede centrale a
dal sovrappeso e dalla sedentarietà. No- Prato.
nostante la molta insulina in circolo, la  Diabete franco • Diabete vero e proprio.
glicemia supera i livelli normali, soprat- Non si tratta di un particolare tipo di diabete,
tutto nella prima mattina e dopo i pasti. ma della locuzione utilizzata dai medici per
In mancanza di interventi, la produzione definire una condizione che è passata dal pre-
di insulina inizia a scendere e la persona diabete (Igt o Ifg) al diabete vero e proprio.
trova sempre più difficoltà a mantenere  Diabete gestazionale • È un tipo di dia-
le glicemie sotto controllo. Il diabete di bete che insorge generalmente a metà del-
tipo 2 è una condizione assai frequente, si la gravidanza in circa 1/6 delle gestanti, so-
parla del 4-6% della popolazione italia- prattutto in quelle che erano sovrappeso sin
na, soprattutto dopo i 60 anni. Il diabete dall’inizio, con più di 35 anni e/o con casi di
non guarisce, ma è possibile rallentare o diabete in famiglia. Se non trattato, il dia-
fermare la sua evoluzione e soprattutto le bete gestazionale mantiene il nascituro in
sue conseguenze. Le iperglicemie conti- un ambiente iperglicemico che lo fa lette-
nue, se non controllate, favoriscono l’ar- ralmente ‘ingrassare’ (macrosomia fetale)
teriosclerosi e contribuiscono a causare e questo può rendere difficile il parto, può
ischemie, infarti e ictus. Il diabete di tipo comportare crisi ipoglicemiche al bam-
2 inoltre può provocare retinopatia dia- bino subito dopo il parto e un ri-
betica, nefropatia diabetica, neuropatia schio molto maggior di sviluppa-
diabetica e piede diabetico. La terapia si re nel corso degli anni obesità o
basa sull’abbandono della sedentarietà, diabete. Il diabete gestazionale
su una alimentazione più moderata con viene trattato con una alimenta-
un giusto apporto di carboidrati e una zione moderata, esercizio fisico
riduzione nei grassi, integrati gradual- ed eventualmente con iniezioni di
mente da farmaci per bocca o da iniezio- insulina, l’unico farmaco ‘sicuro’
ni di insulina. in gravidanza. Il diabete gestazio-
 www.modusonline.it/tipo2 nale scompare quasi sempre su-
bito dopo il parto, ma la
persona che lo ha svi-
Charles Best e Frederick Grant Banting. luppato ha un rischio
Insieme riuscirono, nel 1921, a isolare l’insulina maggiore di sviluppa-
e a scoprirne il ruolo nel diabete. re un ‘normale’ dia-
L’anno seguente l’insulina sarà iniettata per la
bete di tipo 2 negli
prima volta a un paziente con diabete di tipo 1
anni seguenti.
salvandogli la vita.
 www.modusonline.it/diabetegestazionale

dizionario Illustrato del diabete | 35


D
d
Diabete
 giovanile • Sinonimo, ormai  Diabetico guida • Volontario, di una As-
non più usato, di [➔] diabete di tipo 1. sociazione o di una Onlus, che ha il diabete
 Diabete insipido • In comune con il dia- e che, dopo aver seguito un’apposita forma-
bete mellito ha alcuni sintomi come la ab- zione debitamente certificata, può aiuta-
bondante diùresi (anche 5-10 litri di urina re altre persone con diabete coordinandosi
al giorno, ma senza zuccheri e molto diluita, strettamente con il Team diabetologico. È
perciò ‘insipida’) e la sete. Per il resto è una sinonimo di tutor.
malattia completamente diversa, che non è  Diabetogenico • Che può causare o ag-
associata all’aumento della glicemia, e che è gravare il diabete. Ad esempio la sedenta-
dovuta il più delle volte a ridotta produzio- rietà o la sovralimentazione sono diabeto-
ne di un ormone (ADH – ormone antidiu- geniche.
retico) che agisce sul rene.  Diagnosi • Identificazione della patolo-
 Diabete instabile • Il diabete è ‘instabile’ gia che causa determinati sintomi o altera-
quando presenta ampie oscillazioni dei va- zioni. La diagnosi di diabete è fondamental-
lori glicemici e quindi numerose ipoglice- mente basata sul quadro clinico associato a
mie e iperglicemie. determinati valori glicemici, a digiuno e/o
 Diabete mellito • Sinonimo di diabete. dopo carico glicemico.
Mellito significa ‘mielato’, cioè ‘dolce’ e si ri-  Diagnostico-terapeutici • Relativi sia
ferisce all’eccesso di zucchero nel sangue e alla diagnosi che alla terapia. I percorsi dia-
nelle urine. ‘Dia- gnostico-terapeutici o diagnostico-terapeu-
bete mellito’ e ‘dia- tico-assistenziali del diabete prevedono ad
bete’ hanno so- esempio l’intervento, in momenti diversi e
stanzialmente lo in modo coordinato, del paziente, del Medi-
stesso significato. co di medicina generale e del Team diabeto-
Praticamente ogni logico.
diabete (se si esclu-  Dialisi • Trattamento nel corso del qua-
de il raro diabete le una macchina (rene artificiale) per alcu-
insipido) è diabete ne ore svolge il lavoro dei reni depurando
mellito e viceversa. il sangue del paziente. È l’unico modo per
garantire la vita di una persona che ha i reni
Diabete per capirsi • Iniziativa realizzata
 gravemente insufficienti. Spesso è utilizza-
da Roche Diabetes Care insieme alla ASL di to come sinonimo della condizione stessa,
Reggio Emilia. Consiste in un manuale re- detta anche danno renale cronico stadio-5 o
alizzato attraverso 22 schede ciascuna con avanzato (end stage renal disease) o insuffi-
nove disegni tradotti in 15 lingue. cienza renale cronica grave. La dialisi deve
 www.modusonline.it/percapirsi essere effettuata almeno tre volte alla setti-
 Diabete scompensato • Situazione nella mana e comporta un importante variazione
quale il diabete non è sotto controllo. Le fre- della pressione, del peso e di alcuni parame-
quenti iperglicemie fanno sì che l’emoglobi- tri metabolici. Ci sono fondamentalmente
na glicata sia superiore al 7%. due tipi di dialisi: emodialisi e dialisi peri-
 Diabete secondario • Diabete conseguen- toneale.
te ad altre malattie croniche (emocromatosi,  Dialisi peritoneale • Nella dialisi perito-
fibrosi cistica, talassemia) o acute (pancrea- neale, una soluzione sterile viene introdotta
tite) o all’assunzione di farmaci, ad esempio per mezzo di un catetere all’interno della
a base di cortisone, che alzano la glicemia. cavità peritoneale. Il fluido è lasciato all’in-

36 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


D
d
terno dell’addome per un certo periodo di e con diabete una ‘dieta’ intesa come una
tempo in modo da assorbire le tossine che lista di alimenti proibiti o un foglietto pre-
vengono poi eliminate assieme alla soluzio- stampato con gli alimenti da mangiare nel
ne attraverso il catetere usato in precedenza. corso della giornata, con l’eccezione forse
Si utilizza in alternativa alla dialisi classica delle persone gravemente obese. Alla perso-
o emodialisi; il principale vantaggio della na si concede libertà, ma si chiede respon-
dialisi peritoneale è che si può fare a casa o sabilità. Le ‘diete’ infatti non funzionano. O
anche ‘in trasferta’; lo svantaggio è che dura meglio funzionano per qualche tempo, ma,
più a lungo e che va fatta tutti i giorni. nella maggior parte dei casi, quando la ‘die-
 Diapason • Strumento utilizzato per mi- ta’ viene interrotta si riprende peso. La ‘die-
surare la sensibilità del piede alle vibrazioni ta’ per la persona con diabete non esiste o
e quindi la neuropatia periferica. meglio coincide con quella che ogni persona
 Diario alimentare • Documento sul dovrebbe seguire: evitare di mangiare fuori
quale la persona che intende modificare le dai pasti, dire addio alle bevande zuccherate.
proprie abitudini alimentari elenca cosa ha Per il resto inserire una porzione di frutta
mangiato nell’arco di un certo tempo, spe- o verdura e una porzione , ma solo una, di
cificando le quantità. Se il diario è richiesto carboidrati per ogni pasto (o pasta o pane o
nell’ambito della terapia di un disturbo del
comportamento alimentare (bulimia, ano-
ressia, etc.) può essere importante indicare
La piramide alimentare
anche alcuni elementi di contesto (a pasto, visulizza il giusto rapporto
fuoripasto, seduti o in piedi, da soli o in fra i componenti di una
dieta ideale.
compagnia).
 www.modusonline.it/diario
 Diario glicemico • Documento sul qua-
le la persona con diabete segna le glicemie
che ha misurato accompagnate da data, ora e
dal contesto terapeutico e alimentare (unità
di insulina, carboidrati assunti). Può esse-
re elaborato anche in forma computerizzata,
trasferendo direttamente su PC i dati memo-
rizzati dal lettore.
 www.modusonline.it/diarioglicemico
 Diastolica , pressione • È la pressione
sanguigna rilevata nella fase in cui il cuore
rilascia le pareti (diastole) riempiendo i ven-
tricoli con il sangue che proviene dalla cir-
colazione generale e dai polmoni. È il mino-
re dei due valori rilevati (ad esempio è l’ 80
di 120/80) ed è colloquialmente chiamato
la ‘minima’.
 Die • Termine latino utilizzato nelle
prescrizioni, significa ‘al giorno’
 Dieta • Oggi nessun diabetologo
presenta alla persona sovrappeso

dizionario Illustrato del diabete | 37


D
d
una fettina di torta), evitare il più possibile vascolari (il sangue non riempie adegua-
salumi e formaggi e alternare come secondo tamente i corpi cavernosi), neurologiche
le carni rosse a quelle bianche, al pesce, ai (gli stimoli nervosi non arrivano, come può
legumi, alle uova. Le porzioni andrebbero accadere dopo interventi sulla prostata),
ridotte gradatamente, il sale e l’olio andreb- ormonali. La disfunzione erettile è aggra-
bero usati con parsimonia. Quanto ai meto- vata dal fumo e indica, spesso, una malat-
di di cottura meglio cuocere al vapore o con tia vascolare generalizzata (aterosclerosi).
il microonde che friggere o usare olio (mai Può regredire migliorando il controllo
burro e margarina). glicemico, pressorio e riducendo i grassi
 www.modusonline.it/dieta nell’alimentazione. Nei pazienti non a ri-
Dietista • Specialista in nutrizione pre-
 schio cardiovascolare, gli inibitori della
sente in molti Servizi di Diabetologia. Ge- Pde-5, tra cui il più conosciuto è sildenafil
neralmente non rilascia diete prefissate, ma (Viagra), ottengono buoni risultati sul pia-
aiuta la persona con diabete a modificare le no sintomatico.
proprie abitudini alimentari lavorando sulla  www.modusonline.it/disfunzione
scelta e la preparazione degli alimenti e sul-  Disidratazione • La disidratazione nel-
le frequenze con la quale alimenti più o me- la persona con diabete può essere la conse-
no salutari vengono inseriti nella alimenta- guenza della chetoacidosi (che aumenta la
zione quotidiana. produzione di urina). Nella persona anzia-
 www.modusonline.it/dietista na, che spesso non avverte lo stimolo della
 Digiuno • In diabetologia ‘digiuno’ non sete, la disidratazione può portare alla iper-
allude a una privazione alimentare ma a tut- glicemia grave e ad una condizione chiama-
ta la giornata tranne la fase nella quale l’or- ta iperosmolarità, che si manifesta con uno
ganismo assorbe glucosio dall’alimentazio- stato di semicoscienza e di sopore che evolve
ne, detta fase postprandiale. nel coma.
 Diplopia • Sdoppiamento dell’immagi-  Dislipidemia • Eccesso di lipidi (o gras-
ne, in genere dovuto a lesione di uno dei tre si) nel sangue (colesterolo, trigliceridi); è
nervi cranici (III – IV – VI) che controllano correlata ad un aumentato rischio di malat-
i movimenti dell’occhio. tie cardiovascolari.
 Dipping • Abbassamento. Si parla di dip-  www.modusonline.it/trigliceridi
ping notturno della pressione per indicare
la normale riduzione dei valori pressori du- TRIGLICERIDI
rante il sonno. Un dipping ridotto o assente
è segno di una seria ipertensione. Che cosa sono. I trigliceridi sono grassi
 Disease management [➔] Gestione inte- che possono essere prodotti nel fegato (a
grata partire anche dagli zuccheri) oppure in-
Disfunzione erettile • È, insieme all’eia-
 trodotti con gli alimenti.
culazione precoce, il disturbo sessuale più Come si determinano. Con un esame
comune nell’uomo. Consiste nella incapaci- del sangue eseguibile in laboratorio, op-
tà o difficoltà ad ottenere e mantenere uno pure con un semplice prelievo capillare in
stato di erezione del pene tale da avere rap- farmacia o nello studio medico.
porti sessuali soddisfacenti. Abbastanza co- Valori limite nel soggetto diabetico. Si
mune dopo i 60 anni, e ancora più frequente parla di ipertrigliceridemia se il valore su-
fra le persone con diabete. Riconosce diverse pera i 150mg/100ml.
cause, tra loro interconnesse: psicologiche,

38 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


D
d
Display • Schermo di uno strumento,
 Distale • Lontano (dall’encefalo, se si

per esempio di un lettore della glicemia, sul parla di nervi, dal cuore, se si parla di circo-
quale appaiono dati come la glicemia rileva- lazione), spesso è sinonimo di periferico. Le
ta e tutte le funzioni principali. manifestazioni della neuropatia e della va-
sculopatia diabetica sono più spesso dista-
li, si manifestano cioè nelle aree più lontane
come i piedi e le mani.
 Distocia • Si raggruppano sotto il ter-
mine di distocia tutte quelle condizioni che
comportano un anomalo svolgimento del
parto. Un parto che si svolge normalmen-
te, viene definito ‘eutocico’ (dal greco ‘eu’:
bene), un parto che si svolge con delle com-
plicazioni si definisce “distocico” (dal greco
“dis”: difficile). Nel diabete gestazionale
non diagnosticato o adeguatamente trattato
il rischio di un parto distocico è superiore
alla media.
 Diuretici • Farmaci che favoriscono il
funzionamento dei reni e aumentano la fuo-
riuscita di liquidi attraverso le urine, contri-
Nell’immagine, a sinistra una lipoproteina ad alta
buendo a ridurre la pressione.
densità (HDL) e a destra più piccola una a bassa  Diversione bilio-pancreatica • Una del-
densità (LDL). Queste molecole trasportano il le possibili tecniche di chirurgia bariatrica.
colesterolo nel sangue (le piccole sfere color Consiste nel creare una ‘doppia via’ digesti-
viola) avvolto in uno strato di fosfolipidi (giallo). va: da una parte passa il cibo (dallo stomaco
Il colesterolo LDL è spesso definito ‘cattivo’ e il o meglio dal moncone gastrico, perché una
suo livello nel sangue deve essere il più basso parte viene asportata, all’intestino tenue di-
possibile. L’opposto è vero per il colesterolo HDL. stale - ileo) e dall’altra la bile e gli enzimi
pancreatici. In questo modo l’intestino as-

colesterolo totale COLESTEROLO HDL

Che cosa è. Il colesterolo esiste in due for- Che cosa è. Le proteine ad alta densità Hdl
me: Ldl e Hdl. La somma di colesterolo Ldl e aiutano a ‘spazzare’ le arterie ripulendo le
Hdl è definita ‘colesterolo totale’. ostruzioni aterosclerotiche e riportando nel
Come si determina. Con un esame del san- fegato il colesterolo in eccesso. Da qui la
gue eseguibile in laboratorio, oppure con un definizione di ‘colesterolo buono’.
semplice prelievo capillare in farmacia o nello Come si determina. Con un esame del
studio medico. sangue in laboratorio, o con un prelievo ca-
Valori limite nel soggetto diabetico. Si par- pillare in farmacia o nello studio medico.
la di ipercolesterolemia sopra i 190 mg/dl di Valori limite nel soggetto diabetico. La
colesterolo totale. La persona con diabete non quota di Hdl dovrebbe essere più alta pos-
dovrebbe superare i 100 mg/dl di Ldl. sibile e comunque superiore al 40%.

dizionario Illustrato del diabete | 39


D
d
sorbe molto poco i nutrienti, in particolare Dpp-4 • È un enzima che distrugge il

assorbe pochissimi grassi. Glp-1 limitandone la durata di azione a po-
 Dka [➔] Chetoacidosi diabetica chi minuti. Bloccando questo enzima, alcuni
 Dm1 • Sigla di [➔] Diabete (mellito) di farmaci (inibitori della Dpp-4) aumentano
tipo 1 la concentrazione e la durata del Glp-1 con
 Dm1.it • Portale (www.dm1.it) dedicato effetti di normalizzazione della glicemia.
al diabete di tipo 1. È suddiviso in tre sezioni  Ds • Sigla di [➔] deviazione standard
dedicate rispettivamente ai genitori di bam-  Dupuytren [➔] Contrattura di Du-
bini con diabete, agli adolescenti e agli adul- puytren
ti. Contiene una importante sezione dedica-
ta alla terapia con microinfusore.
Dm2 • Sigla di [➔] Diabete (mellito) di L’effetto Doppler, associato all’ecografia,

permette di visualizzare i punti dove il flusso
tipo 2
del sangue è ridotto dalla presenza di un
 Dmt1 • Sigla di [➔] Diabete (mellito) di
ostacolo. In questo caso l’arteria carotidea è
tipo 1
ostruita da una placca di grasso (visualizzata
 Dmt 2 • Sigla di [➔] Diabete (mellito) di
in blu).
tipo 2
 Dolcificante • Additivo alimentare uti-
lizzato per addolcire il cibo. Può essere natu-
rale o di sintesi. In base all’apporto calorico
i dolcificanti possono essere suddivisi in nu-
tritivi (zuccheri semplici e composti) e non
nutritivi (sostituti degli zuccheri), come per
esempio aspartame, saccarina, acesulfa-
me, ciclamato, sucralosio.
 Dolore neuropatico • È un tipo di do-
lore causato da un danno o da una disfun-
zione a carico del sistema nervoso. Il dolore
neuropatico non è riconducibile ad un sin-
golo processo patologico o ad una singola
specifica lesione del sistema nervoso.
 www.modusonline.it/doloreneuropatico
 Doppler • L’effetto Doppler è quel feno-
meno per cui sentiamo la sirena di un’au-
toambulanza più acuta quando si avvicina
e più grave quando si allontana. Descritto
per la prima volta nel 1842, è stato sfruttato
a partire dalla seconda metà del Novecento
nella diagnostica medica, soprattutto per
identificare alterazioni del flusso del sangue
nei vasi sanguigni.
 Doxazosin • Principio attivo utilizza-
to nella cura della ipertensione (pressione
alta), fa parte della famiglia degli alfa-
bloccanti.

40 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


E
e

E


EBM • sigla di Evidence Based Medicine
[➔] Evidenze
ECG • ElettroCardioGramma. Registra
l’attività elettrica del cuore. È un esame non
invasivo che valuta il funzionamento del
cuore.
 ECG sotto sforzo • Sinonimi: ECG
sotto stress, prova da sforzo. Elettrocardio-
gramma effettuato mentre il paziente com-
pie un lavoro fisico (ad esempio cammina
su un tapis roulant), oppure dopo sommini-
strazione di sostanze (dipiridamolo, adeno-
sina, dobutamina) che simulano per il cuore
le condizioni di attività fisica. Valuta il com-
portamento del cuore in condizioni di criti-
cità. Il valore predittivo del test (la capacità
di prevedere un infarto) è discusso, soprat-
tutto in confronto con test più recenti co-
me la determinazione del calcio nelle coro-
narie tramite tomografia computerizzata, la
valutazione dello spessore della tonaca inti-
ma delle arterie tramite ultrasuoni e la eco- cocemente lesioni aterosclerotiche. L’ecoco-
grafia intravascolare. lordoppler è un ecodoppler più sofisticato
che visualizza anche la direzione dei flussi
Ecocolordoppler [➔] Ecodoppler
 sanguigni con colori diversi.
Ecodoppler • Esame a ultrasuoni in cui
  Ecografia • Esame ad ultrasuoni di dia-
all’effetto Doppler si associa l’ecogra- gnostica per immagini. Consente di visua-
fia. Dà informazioni sul flusso del sangue e lizzare diversi organi del corpo soprattutto
sulle caratteristiche delle pareti dei vasi ar- quelli non ‘schermati’ dalle ossa. Nella per-
teriosi o venosi. L’ecodoppler carotideo da sona con diabete l’ecografia è utilizzata so-
informazioni sull’ispessimento di una delle prattutto per studiare il fegato (l’eventuale
arterie che alimenta il cervello (l’arteria ca- infiltrazione di grasso e la presenza di fi-
rotide), una delle sedi dove compaiono pre- brosi) e per visualizzare i reni.

dizionario illustrato del diabete | 41


E
e
 Edema • L’accumulo abnorme di liquidi  Effetto tramonto • Detto anche effetto
in un organo o un tessuto. Nella persona con crepuscolo, è l’innalzamento delle glicemie
diabete la cattiva circolazione e/o la nefropa- rilevato nel tardo pomeriggio a seguito della
tia possono dare edema degli arti inferiori. perdita di efficacia dell’insulinizzazione ba-
 Edema maculare • Complicanza del dia- sale.
bete consistente nell’accumulo di liquidi  www.modusonline.it/tramonto
(edema) nella porzione centrale della retina, Effetto memoria • Situazione nella qua-

quella utilizzata per la visione in dettaglio. le un’azione di breve durata ha un effetto
 Educazione sanitaria • Attività che per- più di lungo termine. Per esempio la varia-
mette di trasferire alla persona con diabete zione della glicemia data da un breve picco
le informazioni ‘tecniche’ necessarie, come il iperglicemico postprandiale può alterare
corretto utilizzo dei sistemi per la lettura del- a lungo le cellule dell’endotelio che rive-
la glicemia oppure di siringhe e penne. stono la parete interna dei vasi sanguigni.
 Educazione terapeutica • È un modo di
impostare la relazione di cura che pone al  Elettivo • In medicina è sinonimo di
centro la persona con una malattia croni- ‘scelto’. Un intervento chirurgico è detto
ca e considera i vari operatori (medici, in- ‘elettivo’ quando è stato deciso da medico e
fermieri, dietisti, psicologi etc.) come i suoi paziente e effettuato in situazioni non di ur-
‘allenatori’, attenti a dare al paziente le infor- genza. Si parla di terapia ‘elettiva’ o ‘di ele-
mazioni, gli stimoli e la motivazione neces- zione’ per indicare la terapia più indicata per
saria, ma senza imporre nulla e rispettando- una certa condizione.
ne le esigenze.  Elettrocardiogramma [➔] Ecg
 www.modusonline.it/educazione  Elettromiografia • Esame neurofisio-
 Effetti indesiderati • Effetti di un farma- logico utilizzato per valutare la funziona-
co, o in generale di un atto di cura, diversi da lità dei nervi e dei muscoli ed effettuato in
quelli desiderati. Possono essere considera- genere sugli arti. Una minima scarica elet-
ti come sinonimo di reazione avversa che è trica viene applicata al nervo misurando la
definita come una reazione nociva ed inde- velocità di trasmissione dello stimolo; suc-
siderata che si manifesta alle dosi normal- cessivamente, un elettrodo ad ago viene ap-
mente utilizzate a scopo di profilassi, dia- plicato ad un muscolo per misurarne la con-
gnosi o terapia. Possono essere transitorii o trattilità.
durevoli, di gravità molto variabile, dose-di-  Elettroretinogramma • È un esame
pendenti o dose-indipendenti. Questi ultimi oculistico eseguito per valutare la sensibili-
vanno anche sotto il nome di effetti idiosin- tà della retina, la parte dell’occhio che tra-
crasici e di reazioni allergiche. sforma gli stimoli luminosi in segnali elet-
 Effetto placebo [➔] Placebo trici che, inviati al cervello, consentono la
visione. L’elettroretinogramma consiste nel-
la registrazione delle variazioni di potenzia-
Effetto Somogy le elettrico della retina sottoposta a stimoli
Passaggio brusco da livelli molto bassi luminosi.
a livelli molto alti di glicemia. Può av-  Ematocrito • Il sangue è composto da
venire di notte a seguito di un’ipogli- una parte liquida (plasma) e una parte cor-
cemia. Prende il nome da Michael So- puscolata (globuli rossi, globuli bianchi e
mogy, che per primo l’ha documentata. piastrine). Se esprimiamo la parte corpusco-
lata come percentuale otteniamo l’emato-

42 | dizionario illustrato del diabete


E
e
crito, che normalmente è compreso tra 37% tico, una bolla d’aria. Particolarmente gravi
e 52% per le donne, mentre per gli uomi- sono le conseguenze dell’embolia polmona-
ni i valori normali sono 42-52%. In corso di re (arresto cardiaco), dell’embolia coronari-
sanguinamento, la valutazione dell’emato- ca (infarto), dell’embolia cerebrale (ictus).
crito consente rapidamente di stimare l’en-  Emocromatosi [➔] Diabete bronzino
tità della perdita di sangue. Un ematocrito  Emodialisi [➔] Dialisi
anomalo, alto o basso, potrebbe falsare i ri-  Emoglobina • La molecola che trasporta
sultati delle misurazioni della glicemia. l’ossigeno ai tessuti periferici.

Attenti ai sinonimi
Emoglobina glicata
Emoglobina glicata = Emoglobina glicosi- Il test dell’emoglobina glicata descri-
lata = Glicata = Hb A1c = A1c = Glicoe-
ve la qualità media del controllo gli-
cemico raggiunta nelle 8/9 settimane
moglobina
precedenti e integra le singole misu-
razioni della glicemia effettuate dal-
 Ematopoietico • Letteralmente che fa il la persona con diabete. L’emoglobi-
sangue. Negli adulti, le cellule del sangue na è una proteina presente nel sangue
vengono prodotte dal midollo osseo, un tes- nota per la sua capacità di trasportare
suto gelatinoso che si trova prevalentemen- l’ossigeno alle cellule. Il glucosio, nor-
te nella parte spugnosa delle ossa (vertebre, malmente presente nel sangue, si lega
coste, bacino). ad una piccola percentuale delle mole-
 Embolo • Particella solida o gassosa che cole di emoglobina. Se aumenta (iper-
si forma all’interno di un vaso sanguigno glicemia), aumenta anche la quota di
(vene o arterie) o nelle cavità del cuore (atri emoglobina glicata. La percentuale di
o ventricoli) e che viene successivamente emoglobina glicata è tanto maggio-
trasportato in un’altra parte del corpo fer- re quanto maggiore è la concentrazio-
mandosi in un vaso più piccolo. Può essere ne di glucosio nel sangue e quanto più
un coagulo ematico (trombo), una particel- a lungo la glicemia resta alta. La glica-
la di grasso che si stacca da un osso frattu- ta fornisce un’informazione integra-
rato o dalla parete di un vaso aterosclero- ta della glicemia nel corso del trime-
stre, ed è correlata alla probabilità di
incorrere in complicanze microva-
scolari (che colpiscono reni, occhi,
nervi e piedi). Per questo è considera-
ta uno dei parametri fondamentali per
aggiustare il trattamento. Tuttavia, es-
sendo una misura ‘media’, non rende
conto delle variazioni durante la gior-
nata e non dà informazioni sulla fre-
quenza delle ipoglicemie, né sui picchi
postprandiali. La persona con diabe-
te dovrebbe mantenere la glicata sot-
to il 7%.
 www.modusonline.it/emoglobina

dizionario illustrato del diabete | 43


E
e
Emoglobina glicosilata [➔] Emoglobi-
 gue, a modulare i processi riparativi, a ge-
na glicata stire il traffico di cellule e molecole tra i due
Emopoietico [➔] Ematopoietico
 compartimenti (vascolare ed extravascola-
Emostasi • Sinonimo di [➔] coagula-
 re); produce molte molecole, alcune attive
zione nelle immediate vicinanze, altre a distanza
Empowerment • Processo nel corso del
 (ormoni).
quale la persona con diabete diviene co-  Enzima • Sinonimo di catalizzatore orga-
sciente del ruolo centrale che svolge nella nico, ovvero proteina che ha la proprietà di
terapia e riceve le informazioni e gli stru- rendere probabile una reazione chimica ab-
menti necessari per esercitarlo. bassando l’energia di attivazione. Ogni enzi-
 www.modusonline.it/empowerment ma ha una molecola o una famiglia di mole-
 Enalapril • Principio attivo utilizzato cole su cui agisce (substrato). La specificità
nella cura della ipertensione (pressione alta), del legame tra enzima e substrato è parago-
fa parte della famiglia degli Ace-inibitori. nabile a quella tra antigene e anticorpo.
 End-stage renal disease • Danno rena-  Epatico • Letteralmente del fegato.
le avanzato o stadio-5 o insufficienza renale  Epatite • Infiammazione del fegato. Può
cronica grave. È la fase avanzata della nefro- essere acuta (l’epatite da frutti di mare o epa-
patia nella quale la funzione di filtro dei reni tite A, l’epatite da farmaci) o cronica (l’epa-
si è ridotta quasi a zero e deve quindi essere tite da virus B o virus C). L’epatite cronica
svolta da una apposita macchina (dialisi). può durare a lungo, a volte per tutta la vita, e
 Endocrino • Relativo alle ghiandole che può evolvere in cirrosi quando le cellule epa-
producono ormoni (come il pancreas). tiche (epatociti) vengono sostituite in mo-
 Endocrinologo • Medico specializza- do disordinato da tessuto fibroso. Può esse-
to nello studio delle malattie dell’apparato re provocata da virus (virus dell’epatite HAV,
endocrino. Essendo il diabete una patolo- HBV, HCV, Herpes virus, etc.), da farmaci,
gia del pancreas endocrino, molti diabeto- da sostanze chimiche industriali, dall’ecces-
logi sono specializzati in endocrinologia, al- sivo consumo di alcol. Una forma partico-
tri invece sono specializzati in diabetologia. lare di epatite si osserva nelle persone in so-
 Endogeno • Prodotto dall’organismo. vrappeso /obese e nelle persone con diabete
Si parla di insulina endogena per indicare tipo-2 con insulinoresistenza (steatoepati-
quella prodotta dal pancreas, mentre esoge- te non alcolica).
na è quella assunta per iniezione.  Epatomegalia • Aumento di volume e/o
 Endoscopia • Tecnica diagnostica e tera- di peso del fegato; può essere una manifesta-
peutica nel corso della quale viene inserito zione dell’aumento del grasso nelle cellule
nel paziente un tubo sottile contenente una epatiche (steatosi e steatoepatite).
video­camera ed una fonte di illuminazione  Epidemiologia • È lo studio della distri-
a fibre ottiche che permette allo specialista buzione nello spazio e nel tempo di una ma-
una visione dall’interno dell’organo. Se ne- lattia o di una condizione patologica. L’epi-
cessario, il medico può effettuare degli in- demiologia del diabete tipo-2, ad esempio,
terventi di chirurgia endoscopica. indica una diffusione sempre maggiore nei
 Endotelio • Lo strato di cellule che rive- Paesi cosiddetti emergenti ed in soggetti con
ste la parte più interna (la tonaca intima) età alla diagnosi sempre più giovane.
di un vaso sanguigno. Non è solo un rive-  Epinefrina [➔] Adrenalina
stimento, ma un tessuto che contribuisce a  Eprosartan • Principio attivo utilizzato
controllare il regolare scorrimento del san- nella cura della ipertensione (pressione al-

44 | dizionario illustrato del diabete


E
e
ta), fa parte della famiglia dei sartani. Erettile [➔] Disfunzione erettile

 Equipe [➔] Team diabetologico Erg • Sigla di [➔] elettroretinogramma

 Equivalenze • Sinonimo di scambi ali- Ergonomia • Definisce la progettazione

mentari, tecnica che consente alla persona di oggetti ed ambienti con lo scopo di ridur-
con diabete di variare le proprie abitudini re la fatica o il disagio legati al loro utilizzo
alimentari pur mantenendo la glicemia sot- pratico.
to controllo.  E scursioni glicemiche • Variazioni della
glicemia, generalmente nell’arco delle 24 ore.
 E sercizio fisico • Qualunque attività fi-
Modello tridimensionale della molecola di
Dna. Le lettere A, T, C, G indicano le quattro
sica. In particolare, quelle aerobiche che
basi azotate (adenina, timina, citosina e
prevedono uno sforzo non inteso ma pro-
guanina), la lettera D indica lo zucchero lungato ed impegnano i gruppi muscolari
(desossiribosio). più importanti (gambe e braccia).
Un esercizio fisico regolare e costante, non
necessariamente intenso, come ad esempio
mezz’ora di camminata a passo svelto, in bi-
cicletta o a nuoto, ha effetti duraturi e pro-
vati, sia nella prevenzione del diabete che
nel rallentamento della progressione e del-
la comparsa di complicanze. L’esercizio fi-
sico è considerato la migliore ‘medicina’, sia
per il diabete che per l’ipertensione.
 www.modusonline.it/esercizio

Ereditario • Carattere trasmesso da una


generazione all’altra. L’ereditarietà ha ge-
neralmente, ma non necessariamente, delle
basi genetiche.
Oggi si parla più correttamente di cause ge-
netiche (che hanno base nel DNA) e di ‘fa-
migliarità’ per indicare condizioni che si Il ballo è un’attività fisica di tutto rispetto.
trasmettono sulla base dell’educazione e Se praticato in modo non saltuario è un’ottimo
della condivisione di stili di vita. Ad esem- sport ed è adatto ad ogni età.
pio, la sedentarietà è famigliare.

dizionario illustrato del diabete | 45


E
e
Esinololo • Principio attivo utilizzato
 tina. La presenza di essudati duri è la conse-
nella cura della ipertensione (pressione al- guenza del restringimento e occlusione delle
ta), fa parte della famiglia dei beta-bloc- piccole arterie della retina.
canti.  E ssudati duri • Depositi costituiti da fi-
 Esogena • Che proviene dall’esterno. Ad brina e lipidi che fuoriescono dai capilla-
esempio esogena è l’insulina assunta per ri della retina dilatati e dai microaneurismi.
iniezione. Hanno colore giallastro e bordi ‘duri’, netti.
 E ssudato • Liquido ad alto contenuto
Esordio proteico che fuoriesce dai vasi sanguigni
Inizio di una malattia. Si parla di esor- in corso di infiammazione, per esempio dai
dio del diabete di tipo 1 per definire capillari della retina nella retinopatia dia-
il momento in cui la riduzione dell’in- betica.
sulina prodotta dal pancreas provoca  E strogeni • Ormoni sessuali che con-
sintomi tali da richiedere l’intervento trollano, tra l’altro, il ciclo mestruale e la
di un medico. Nel diabete di tipo 2, in- funzione riproduttiva. In piccola concentra-
vece, non si parla in genere di esordio zione sono presenti anche negli uomini.
in quanto l’inizio della malattia prece-  Euglicemia • Livello normale o desidera-
de, spesso di molti anni, la comparsa bile di glucosio nel sangue.
dei sintomi e la diagnosi.  Ev • Abbreviazione di ‘iniezione o infu-
sione endovenosa’ nelle prescrizioni.
 Essudati cotonosi • Aree grigio-bian-  Evento • Episodio. Eventi vascolari sono
che, a margini mal definiti, visibili sulla re- ischemie, infarti, ictus.
 Evidenze • Sinonimo di prove. La medi-
cina basata sulle evidenze (evidence-based
medicine o EBM) riconosce come effica-
ci solo i trattamenti comprovati da stu-
di effettuati per lungo tempo, su campioni
numerosi di pazienti e condotti seguendo
criteri rigorosi.
 www.modusonline.it/ebm
 E xenatide • Principio attivo incretino-mi-
metico, mima l’effetto dell’ormone Glp-1.
 E ziologia • Lo studio delle cause di una
malattia. Usato anche come sinonimo di
causa.
 E ziopatogenesi • Lo studio delle cause
e dei meccanismi di malattia. Usato anche
come sinonimo di causa.

Le molecole dell’amore. In rosso, nel cervello, le aree che si ‘accendono’. Nella fase di
‘attrazione’ vengono attivati i neuroni dopaminergici (punti rosa), adrenergici (punti blu
scuro) e serotoninergici (punti arancione). Nella fase di desiderio ‘intenso’ i livelli di estrogeni
nel sangue (prodotti dalle ovaie – in turchese) si innalzano. Ossitocina, vasopressina ed
endorfine sono responsabili dei legami affettivi.

46 | dizionario illustrato del diabete


F

F
f

 Fabbisogno calorico • Si definisce fab- per l’esercizio fisico sono caratterizzate da


bisogno calorico giornaliero la quantità di una certa famigliarità.
energia (espressa in calorie) necessaria al  Fand • Federazione delle associazioni na-
mantenimento del peso corporeo. Si calco- zionali dei diabetici. Raccoglie numerosi so-
la tenendo presenti diversi fattori quali: età, dalizi locali fra persone con diabete. Ha sede
sesso, peso, altezza e soprattutto quantità e centrale a Milano.
tipo di attività fisica.  Fans • Sigla di farmaci antinfiammatori
 www.modusonline.it/fabbisogno non steroidei; ricadono in questa famiglia la
Fabbisogno insulinico giornaliero • È la
 maggior parte degli anti-dolorifici.
somma delle unità di insulina assunte nel  Farm &Dia • Iniziativa congiunta dell’As-
corso di una giornata. sociazione Medici Diabetologi-AMD e di
 Fag [➔] Fluoroangiografia FederFarma (Federazione dei titolari di Far-
 Fallimento secondario • Avviene quan- macia).
do un farmaco perde progressivamente la  Farmacocinetica • La farmacocinetica
sua capacità di tenere sotto controllo una studia gli effetti che i processi dell’organi-
determinata condizione. Nella terapia del smo hanno sul farmaco (assorbimento, di-
diabete è assolutamente normale che col stribuzione, metabolismo, eliminazione).
tempo un farmaco debba essere associato a Insuline diverse, ad esempio, hanno una far-
un altro farmaco o sostituito. macocinetica differente. Il loro effetto inizia,
 Falsificazione • In diabetologia la prati- raggiunge il suo massimo e termina in tem-
ca di inserire dati falsi o ‘addomesticati’ nei pi differenti.
diari glicemici.  Farmacodinamica • La farmacodinami-
 Famigliarità o familiarità • La trasmis- ca è lo studio degli effetti e dei meccanismi
sione di determinate caratteristiche tra d’azione dei farmaci.
componenti della stessa famiglia, non solo  Fase luteinica • La fase luteinica è quel-
in verticale (genitori/figli) ma anche in oriz- la successiva all’ovulazione, corrisponde
zontale (tra un genitore e l’altro oppure tra agli ultimi 14 giorni del ciclo mestruale ed
figli di genitori diversi). È un concetto più è quella nella quale si manifesta la maggiore
ampio rispetto a quello di ereditarietà ge- insulinoresistenza.
netica perché include anche l’ereditarietà  Fattore di correzione [➔] fattore di
culturale, intesa come trasmissione di abi- sensibilità all’insulina
tudini, stili di vita e visioni del mondo. Ad  Fattore di rischio • Condizione, com-
esempio le porzioni dei pasti o l’interesse portamento o assetto genetico che aumenta

dizionario Illustrato del diabete | 47


F
f
la possibilità di un evento patologico. L’obe- soprattutto in quelle non insulinotratta-
sità, per esempio, è un fattore di rischio nel te. Nelle ore che precedono il risveglio ven-
diabete di Tipo 2. gono prodotti in quantità maggiore ormoni
 Fattore di sensibilità all’insulina - FS • che causano resistenza all’azione dell’insuli-
È un numero che esprime l’effetto ipoglice- na, come il cortisolo e l’ormone della cre-
mizzante di 1 unità di insulina. Il fattore di scita. La persona con diabete trova difficile
sensibilità varia da persona a persona e, nel- far fronte a questa fase di minore efficacia
la stessa persona, può variare nel corso del- dell’insulina e vede innalzarsi le glicemie
la giornata, da settimana a settimana o nelle misurate al risveglio.
varie fasi della vita. Chi ha un fattore di sen-  www.modusonline.it/fenomeno
sibilità pari a 40, vedrà ridursi a 100 una gli- Fenossibenzamina • Principio attivo uti-

cemia di 140 dopo aver iniettato 1 unità di lizzato nella cura della ipertensione (pres-
insulina. Si calcola con la regola del 1800 o sione alta), fa parte della famiglia degli al-
del 1500 e serve per valutare le unità di in- fa-bloccanti.
sulina da utilizzare nei boli di correzione.  Fentolamina • Principio attivo utilizzato
nella cura della ipertensione (pressione al-
come calcolarlo ta), fa parte della famiglia degli alfa-bloc-
canti.
La sensibilità insulinica si calcola:  Ffa • Sigla di free fatty acid, in italiano
acidi grassi liberi.
1800 (o 1500)  Fibra (alimentare) • Le fibre sono so-
Fabbisogno Insulinico Giornaliero stanze presenti in alcuni alimenti, soprat-
tutto nella verdura, nella frutta nei legumi
1800 se praticate insulina ultrarapida e negli alimenti ‘integrali’. Si tratta di vere
(Humalog, Novorapid, Apidra) medicine naturali. In un’alimentazione sana
1500 se praticate insulina regolare ogni pasto dovrebbe prevedere una portata
(Humulin R, Actrapid) di alimenti ad alto tenore di fibre. E questo
per diverse ragioni. Prima di tutto le fibre ri-
 Fdg • Federazione nazionale diabete gio- empiono e saziano pur non apportando ca-
vanile. Associazione che raccoglie numerosi lorie. La loro digestione è ‘impegnativa’ e
sodalizi locali fra genitori di bambini e gio- nell’apparato gastrointestinale si gonfiano
vani con diabete. Ha sede centrale a Cagliari.
 Fegato • Fra le sue numerose funzioni,
il fegato svolge anche quella di ‘regista’ del-
la glicemia. Il fegato ‘sequestra’ il glucosio
in eccesso presente nel sangue e lo trasfor-
ma in glicogeno, un polimero che costitui-
sce la forma di deposito del glucosio, come
l’amido per i vegetali. A digiuno, il fegato fa
l’operazione inversa: trasforma il glicogeno
in molecole di glucosio. Questo processo è
regolato dal molti fattori, i più importanti
dei quali sono l’insulina e il glucagone.
 Fenomeno alba • Iperglicemia mattuti-
na riscontrabile nelle persone con diabete,

48 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


F
f
assorbendo l’acqua. Da qui un senso di sa- tando la quota del colesterolo Hdl e ridu-
zietà precoce. cendo le Vldl. Tra i principi attivi compresi
Le fibre si trovano in alimenti ricchi di vita- nei fibrati il gemfibrozil e il fenofibrato.
mine e sali minerali, e favoriscono la peri-  Fibrina • Sostanza che serve a iniziare il
stalsi, cioè il transito degli alimenti nell’in- processo di riparazione di un vaso sangui-
testino con effetti di prevenzione anche nei gno rotto. La fibrina circola nel sangue sot-
confronti dei tumori. Da ultimo, le fibre ral- to forma di precursore inattivo (fibrino-
lentando la digestione di tutto il pasto per- geno) che viene trasformato solo quando
mettono agli zuccheri semplici di essere ri- necessario.
lasciati in modo graduale e lento invece di  Fibrinolitica • Capacità di un farmaco,
arrivare tutti insieme nel sangue. Per questo di una sostanza o di una attività (ad esem-
si consiglia di prevedere una porzione ‘di fi- pio l’esercizio fisico) di ‘sciogliere’ la fibri-
bre’ nei pasti dove è presente un ‘dolce’. Se na. I farmaci fibrinolitici sono utilizzati per
si tratta di verdure meglio non condirle con sciogliere trombi o emboli che hanno occlu-
troppo olio o aggiungendo sale e usare piut- so un vaso sanguigno (per esempio in cor-
tosto aceto, limone, pepe, senape o spezie. so di infarto miocardico o di ictus cerebra-
 www.modusonline.it/fibra le) e per ridurre la formazione impropria di
fibrina.
alimenti con maggior  Fibrosi • La formazione o lo sviluppo, in
contenuto DI FIBRA TOTALE un organo o tessuto, di connettivo fibroso in
(per 100 gr di parte edibile) eccesso durante un processo di infiamma-
zione e/o riparazione. Nel fegato, per esem-
Crusca di frumento 42,4 pio, le cellule principali (epatociti) possono
Fave, secche 21,1 essere sostituiti da tessuto fibroso (cirrosi)
come conseguenza di un’epatite cronica. Nel
Fagioli borlotti, secchi, crudi 17,3
polmone, gli alveoli polmonari possono es-
Farina, segale 14,3
sere sostituiti da tessuto fibroso come conse-
Ceci, secchi, crudi 13,6 guenza dell’esposizione cronica a polveri ir-
Mandorle, secche 12,7 ritanti (silicosi).
Arachidi, tostate 10,9  Filtrato glomerulare • Il liquido che il
Orzo perlato 9,2 glomerulo renale ottiene per filtrazione del
Datteri, secchi 8,7 sangue. Viene chiamato anche pre-urina e in
Prugne, secche 8,4 condizioni normali è prodotto in ragione di
Fiocchi d’avena 8,3 125 ml/minuto.
Cioccolato, fondente 8,0 Lo stesso termine indica anche un test di
funzionalità renale utilizzato per valutare
Carciofi, bolliti 7,9
la gravità del danno renale cronico secondo
Pane, tipo integrale 6,5 questi schema:
Noci, secche 6,2 stadio 1 = danno minimo = FG>90 ml/min;
stadio 2 = danno lieve = FG 60-89 ml/min;
 Fibrati • I fibrati sono farmaci utilizzati stadio 3 = danno moderato = FG 30-59 ml/
per trattare le dislipidemie ; attivano il recet- min;
tore PPAR-alfa, riducono la produzione stadio 4 = danno grave = FG 15-29 ml/min;
di trigliceridi da parte del fegato e miglio- stadio 5 = danno molto grave = FG<15 ml/
rano l’equilibrio del colesterolo aumen- min.

dizionario Illustrato del diabete | 49


F
f
Fluoroangiografia • Esame diagnosti-
  Fosfodiesterasi-5 (Pde-5) • La fosfo-
co che permette di studiare i vasi della parte diesterasi-5 cGMP-specifica (PDE-5) è un
più interna dell’occhio (retina e coroide). enzima della famiglia delle fosfodiesterasi
 Fluvastatina • Principio attivo utilizza- ciclonucleotidiche che controlla molte re-
to per abbassare il colesterolo, fa parte del- azioni chimiche all’interno della cellula. In
la classe delle statine. particolare, la PDE-5 è coinvolta nel con-
 Follow-up • Insieme di atti attraverso i trollo dell’erezione del pene e del clitoride.
quali una condizione o una malattia ven- I suoi inibitori sono utilizzati nel trattamen-
gono seguite nel tempo dopo il trattamen- to della disfunzione erettile oppure per uso
to (un intervento chirurgico, per esempio) voluttuario.
o durante il trattamento (controllo dell’ali-  Fosinopril • Principio attivo utilizzato
mentazione e del peso, farmaci, etc.). nella cura della ipertensione (pressione alta),
 Fondo oculare • La parte interna dell’oc- fa parte della famiglia degli Ace-inibitori.
chio, visibile, dopo aver dilatato la pupilla,  Fotocoagulazione • Il calore concentra-
con uno strumento che si chiama oftalmo- to di un raggio laser permette di chiudere i
scopio. Usato anche come sinonimo di esa- capillari rotti e di eliminare quelli cresciuti
me del fondo oculare. in modo disordinato (proliferanti). È il trat-
tamento più usato per tenere sotto controllo
la retinopatia diabetica.
 Fpg • Sigla di Fasting Plasma Glucose, in
italiano glicemia a digiuno. Va misurata do-
po almeno otto ore da un pasto. Il valore de-
siderabile è inferiore a 100 mg/dl, tollerabile
fino a 110.
 Fruttosamina • Sostanza la cui concen-
trazione nel sangue dà una stima del valo-
re medio della glicemia nelle due settimane
precedenti. È utilizzata al posto della emo-
globina glicata nei soggetti con particola-
ri malattie del sangue, come la talassemia, o
quando occorra tenere sotto controllo ad in-
tervalli assai stretti l’evoluzione del compen-
so glicemico.
 Fruttosio • È uno zucchero semplice
presente nella frutta, nella verdura, nel miele
Retinopatia diabetica. In questa immagine e nei frutti di bosco. È stato per molto tempo
del fondo oculare i vasi sanguigni (in rosso) erroneamente considerato uno tipo di zuc-
emergono dalla papilla ottica (in giallo), sulla chero ‘adatto’ alle persone con diabete per-
sinistra della foto. ché non modifica sensibilmente la glicemia,
Le macchie rosse sono piccole emorragie ma il fegato lo trasforma in grasso aggra-
prodotte dalla rottura dei capillari. vando la dislipidemia del diabete.
Le macchie gialle sono depositi di grasso  FS [➔] Fattore di sensibilità all’insulina
che coprono e danneggiano la macula (al  Fundoscopia • Esame del fondo oculare
centro) causando una riduzione della vista. per valutare lo stato dei vasi della retina.
 Fundus (oculi) [➔] Fondo oculare.

50 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


G
g

GGalattosio • Zucchero

semplice presente nel latte e
nei suoi derivati; non modifi-
ca sensibilmente la glicemia.
 Gangrena • È una forma
di morte delle cellule e dei
tessuti caratterizzata da colo-
genetico) sono rare. Più frequenti sono le
condizioni ereditate geneticamente che pre-
dispongono a sviluppare una certa malattia;
in alcune persone, per esempio, determinati
stili di vita o condizioni ambientali rendo-
no il diabete più probabile.
 Gengivite • Infiammazione/infezione del-
re nero o verdastro e da cat- le gengive; vedi periodontopatia.
tivo odore. È causata da in-  Gestanti [➔] Donne in gravidanza
fezione (come nelle ferite da  Gestazionale • Quello che avviene du-
guerra) o da ischemia (man- rante la gravidanza o gestazione. [➔] diabe-
canza di sangue) per restringi- te gestazionale
mento/occlusione di vasi sanguigni. Gestione
 integrata • Modalità di assi-
È spesso associata al fumo ed al diabete e stenza alla persona con diabete o in generale
colpisce più frequentemente le estremità in- con malattia cronica. Prevede che il pazien-
feriori. È la complicanza più temuta del pie- te sia seguito insieme – con ruoli e responsa-
de diabetico. bilità distinte – dal Medico di medicina ge-
 Gastroparesi • Forma di neuropatia au- nerale e dal Team specialistico (per esempio
tonomica che interessa lo stomaco. La di- diabetologico). La gestione integrata, detta
gestione risulta rallentata e questo, oltre a anche disease management, si sviluppa at-
facilitare vomito, nausea e reflusso gastroe- traverso percorsi diagnostico-terapeuti-
sofageo, a sua volta rende difficile mantene- co -assistenziali condivisi e codificati ed è
re il controllo glicemico, soprattutto nelle considerata la modalità più efficace di cura
persone che utilizzano insulina. delle condizioni croniche.
 www.modusonline.it/gastroparesi  www.modusonline.it/gestione
Gdm [➔] Diabete gestazionale
  Ghiandola • Organo che sintetizza una
Gemfibrozil • Principio attivo utilizzato
 sostanza che viene poi rilasciata nel sangue
per il trattamento delle dislipidemie, fa parte (ormoni) o all’esterno (la saliva, per esem-
della famiglia dei fibrati. pio); nel primo caso si parla di ghiandole
 Genetico • Relativo alla genetica ed alla endocrine e nel secondo di ghiandole eso-
trasmissione ereditaria dei caratteri. Le ma- crine. Il pancreas è una ghiandola mista, en-
lattie genetiche (che si manifestano in tutte docrina (insulina, glucagone etc.) ed eso-
le persone che hanno un certo patrimonio crina (enzimi digestivi).

dizionario Illustrato del diabete | 51


G
g
Ghiandole surrenaliche [➔] Surreni

Giovanile • Diabete giovanile è una defi-
 Glicemia
nizione non più usata del diabete di tipo 1. Concentrazione di glucosio nel san-
 Gised • Sigla dsi Gruppo italiano di stu- gue. Il diabete consiste proprio nella
dio sulla educazione terapeutica. Riunisce i difficoltà di mantenere la glicemia en-
diabetologi interessati alla educazione tera- tro i parametri fisiologici ‘normali’. Se
peutica. supera i 126 mg/dl a digiuno e i 200
 Glargina o glargine • Analogo lento mg/dl dopo i pasti si parla di ipergli-
dell’insulina. cemia. Si parla invece di ipoglicemia
 Glaucoma • Malattia dell’occhio, consi- quando il valore scende al di sotto di
ste in un danno cronico e progressivo del valori compresi tra 60 e 80 mg/dl (il
nervo ottico dovuto all’aumento della pres- valore soglia di ipoglicemia può varia-
sione all’interno dell’occhio. La più frequen- re da persona a persona).
te forma di glaucoma (glaucoma primario
ad angolo aperto) è per lo più asintomati-  Glicemia a digiuno • La glicemia misura-
ca. La frequenza della malattia aumenta sen- ta a distanza di almeno 8 ore dall’ultimo pa-
sibilmente superati i quaranta anni di età e sto. È la glicemia basale.
sembrerebbe superiore fra le persone con  Glicemia postprandiale • La glicemia
diabete. postprandiale, misurata due ore dopo il pa-
 Glibenclamide • Farmaco antidiabetico sto, indica i livelli massimi di glucosio nel
orale, secretagogo. Appartiene alla famiglia sangue in condizioni di normale funziona-
delle sulfoniluree di seconda generazione. mento dell’organismo. Spesso un’alterazio-
Sono farmaci che aumentano la produzione ne della glicemia postprandiale (che non de-
di insulina da parte delle betacellule. ve superare i 200 mg/dl) è il primo segno di
 Gliburide • Farmaco antidiabetico ora- diabete di tipo 2.
le, secretagogo. Appartiene alla famiglia del-  Glicidico o glucidico • Relativo ai glu-
le sulfoniluree di seconda generazione. So- cidi, cioè agli zuccheri o carboidrati. Ad
no farmaci che aumentano la produzione di esempio intolleranza glicidica significa ri-
insulina da parte delle betacellule. dotta capacità dell’organismo di controlla-
 Glicata [➔] Emoglobina glicata re gli zuccheri.
 Glicazione • Reazione chimica attra-  Gliclazide • Farmaco antidiabetico ora-
verso la quale una molecola di zucchero le, secretagogo. Appartiene alla famiglia del-
(glucosio o fruttosio, per esempio) si le- le sulfoniluree di seconda generazione. So-
ga a una molecola proteica o di grasso sen- no farmaci che aumentano la produzione di
za l’intervento di un enzima. La glicazione è insulina da parte delle betacellule.
un processo casuale, a differenza della glico-  Glico- o gluco- [➔] Gluco- o glico-
silazione che è una reazione catalizzata. La  Glicometabolico • Che ha a che fare con
probabilità che una molecola venga glicata il metabolismo del glucosio.
è proporzionale alla concentrazione di zuc-  Glicogenosintesi • Il processo attraverso
chero nel liquido in cui avviene la reazione; il quale il glucosio è trasformato in glico-
quindi tanto più alta è la glicemia, per esem- geno. Non va confuso con la neoglucogenesi
pio, tanto maggiore risulterà la percentua- o gluconeogenesi che rappresenta il proces-
le di emoglobina glicata. Per questa ragione so inverso di trasformazione del glicogeno
il test dell’emoglobina glicata è considerato in glucosio. Il fegato tesaurizza grandi quan-
indicativo della glicemia media. tità di glucosio sotto forma di glicogeno e

52 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


G
g
copre così il fabbisogno energetico tra un maci che aumentano la produzione di insu-
pasto e l’altro. lina da parte delle betacellule.
 Glicogenogenesi [➔] Glicogenosintesi  Gliptine • Famiglia di farmaci antidia-
 Glicogenesi [➔] Glicogenosintesi betici orali che agiscono inibendo l’enzima
 Glicogeno • È uno zucchero comples- Dpp-4 ed impedendogli di distruggere l’or-
so, la molecola che funge da deposito se- mone G lp-1 che ha effetto ipoglicemizzante.
condario di energia nelle cellule animali (il  Glitazoni • Detti anche tiazolinedioni o
deposito primario è costituito dai grassi). tiazolidinedioni (TZD). Sono farmaci uti-
È prodotto principalmente dal fegato e dal lizzati nel trattamento del diabete di tipo 2.
muscolo, ma solo quello del fegato è rapida- Migliorano la sensibilità dei tessuti perife-
mente utilizzabile. È l’analogo negli animali rici (muscoli scheletrici e tessuto adiposo)
dell’amido delle piante. e del fegato all’insulina regolando l’espres-
 Glicosilata [➔] Emoglobina glicata sione dei geni che nelle cellule controllano il
 Glicosilazione • È usato come sinonimo metabolismo di carboi­drati e lipidi.
di glicazione, anche se in realtà sono due  Glomerulo renale o glomerulo • È la
cose differenti: la glicosilazione è una re- parte filtrante del nefrone, l’unità funziona-
azione catalizzata da un enzima, mentre la le del rene. I glomeruli renali filtrano il san-
glicazione avviene spontaneamente. gue producendo il filtrato glomerulare o
 Glicosuria • Presenza di glucosio nelle pre-urina.
urine. È un segnale di scompenso metabo-
lico. In condizioni normali, infatti, il gluco-
sio non dovrebbe essere presente nelle uri-
ne: ‘tracima’ dal sangue nelle urine solo se
nel sangue ha superato un valore (general-
mente 180 mg/dl), detto soglia renale.
 www.modusonline.it/glicosuria
 Glimepiride • Farmaco antidiabetico ora-
le, secretagogo. Appartiene alla famiglia
delle sulfoniluree di terza generazione. So-
no farmaci che aumentano la produzione di
insulina da parte delle betacellule.
 Glinidi • Classe di farmaci antidiabetici
orali. Al pari delle sulfoniluree stimolano la
produzione di insulina, ma solo in presen-
za di un certo valore di glicemia. Compren-
dono la repaglinide, che è assorbita rapida-
mente in 30-60 minuti e svolge gran parte
della sua azione in 1-2 ore, esaurendosi poi
rapidamente, e la nateglinide, che determi- Rappresentazione di un rene con un
na una rapidissima liberazione di insulina ingrandimento del glomerulo. Il glomerulo è un
gomitolo vascolare costituito da una rete capillare
in risposta all’aumento post-prandiale del-
interposta tra due arteriole, l’afferente e l’efferente.
la glicemia.
Insieme alla capsula di Bowman, il glomerulo
 Glipizide • Farmaco antidiabetico orale,
forma il corpuscolo renale di Malpighi a livello del
secretagogo. Appartiene alla famiglia delle
quale avviene la filtrazione del plasma sanguigno.
sulfoniluree di terza generazione. Sono far-

dizionario Illustrato del diabete | 53


G
g
 Glp-1 • Glp-1 è un ormone prodotto gue. Molte parole chiave del diabete preve-
dall’intestino con azione ipoglicemizzante; il dono ambedue i prefissi: le parole che ini-
suo effetto è molto breve perché rapidamen- ziano con ‘gluco’, anche quelle non indicate
te inattivato dagli enzimi (Dpp-4). È ridot- in queste pagine, sono sempre equivalenti di
to nella persona con diabete. Glp-1 ‘prepa- quelle che iniziano con ‘glico’.
ra’ l’organismo ad accogliere i carboidrati  Glucogenesi • Più correttamente neo-
agendo a quattro livelli: preavvertendo le be- glucogenesi o gluconeogenesi. La produzio-
tacellule del pancreas in modo che si pre- ne di glucosio a partire dal glicogeno. Tal-
parino a produrre una sufficiente quantità volta, erroneamente, usata come sinonimo
di insulina ; preavvertendo le cellule alfa di glicogenesi.
del pancreas in modo che si riduca la produ-  Glucometro • Detto anche ‘lettore del-
zione di glucagone e il fegato smetta di ri- la glicemia’, o ‘reflettometro’, è un appa-
lasciare glucosio nel sangue; rallentando il recchio che misura il livello di glucosio nel
processo di digestione perché il transito dei sangue. È composto da una striscia, sulla
carboidrati nell’intestino risulti graduale; at- quale va apposta una piccola goccia di san-
tivando nel cervello i centri della sazietà. gue capillare, e da un apparecchio che mi-
 Glucagon-like peptide-1 [➔] Glp-1. sura la quantità di glucosio valutando la va-
 Glucagone • Il glucagone è un ormone riazione di colore creata da una reazione
iperglicemizzante prodotto dal pancreas chimica innescata dal glucosio sulla striscia
(dalle cellule alfa); ha un’azione opposta a (nei reflettometri) o misurando la variazio-
quella dell’insulina (prodotta dalle cellule ne di potenziale elettrico provocata dal glu-
beta). In condizioni normali viene rilasciato cosio (con la tecnologia potenziometrica).
in circolo quando la glicemia scende e ser-
ve proprio a farla risalire; viceversa, quando Glucosio
la glicemia sale la produzione di glucagone Zucchero semplice costituito da una
cessa. Un’iniezione di glucagone è la terapia sola molecola con sei atomi di carbo-
d’urgenza necessaria per risolvere le crisi nio, dodici atomi di idrogeno e sei ato-
ipoglicemiche più gravi nelle quali la perso- mi di ossigeno. È lo zucchero più im-
na non è più in grado di assumere zucchero. portante, sia come fonte di energia che
Il glucagone è disponibile in siringhe mono- come prodotto intermedio di innu-
dose con ago preinnestato e può essere iniet- merevoli vie metaboliche. È una del-
tato sia sottocute sia nel muscolo. le ‘monete di scambio’ delle cellule che
trasformano quasi tutti gli zuccheri
in glucosio, nonché i grassi e, all’oc-
correnza, anche le proteine per estrar-
re energia. Bruciare glucosio in assen-
za di ossigeno (glicolisi anaerobia)
produce relativamente poche calorie,
ma in modo quasi immediato, farlo in
presenza di ossigeno (glicolisi aero-
Glucidico
 o glicidico [➔] Relativo al bia) è molto più efficiente, anche se
glucosio meno rapido. La ‘combustione’ com-
 Gluco- o glico- • Prefisso che indica pleta del glucosio porta alla produzio-
tutto ciò che ha a che fare con il glucosio e ne di acqua e anidride carbonica.
quindi con la presenza di zuccheri nel san-

54 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


G
g
Glucosuria [➔] Glicosuria
 (una persona adulta non
Glucotossicità • Una concen-
 ha bisogno di man-
trazione eccessiva di glucosio nel giare carne ogni
sangue potrebbe avere un effetto tos- giorno), preferire
sico, quasi ‘velenoso’, su alcuni tessu- la carne bianca a
ti, per esempio sulla stessa betacellu- quella rossa (pol-
la o sulle cellule nervose (neuroni). lo, tacchino, coni-
 Glulisina [➔] Analogo rapido glio anziché manzo
dell’insulina o vitello), limitare al mi-
 Gmd • Sigla della Giornata Mondiale del nimo il consumo di salumi
Diabete. Istituita dall’Organizzazione Mon- e carne di maiale sono tutte ot-
diale della Sanità (OMS-WHO) è in tutto il time abitudini. Eccedere nei grassi è facile,
mondo un momento di sensibilizzazione e non li troviamo infatti solamente nel piatto,
di riflessione sui tanti aspetti della vita delle ma anche nei condimenti poiché aumenta-
persone con diabete. no la ‘gradevolezza’ del cibo: pancetta, lardo
e strutto, ma soprattutto burro o margari-
na sono ‘il segreto’ di molti piatti pronti. Chi
cucina sa bene come sia assai facile dare gu-
sto, sapore e perfino la giusta consistenza
a qualunque piatto. In realtà i grandi chef
 Goal terapeutico • Obiettivo terapeuti- hanno da tempo sostituito il burro e gli altri
co. La glicata sotto il 7% è un obiettivo te- grassi animali con l’olio di oliva, utilizzano
rapeutico, pedere 10 kg di peso è un obietti- pentole di tipo nuovo e procedimenti di cot-
vo terapetico e così via. tura che esaltano i sapori propri del cibo (la
 Grassi • Una delle tre classi di nutrien- materia prima, ovviamente, deve essere fre-
ti che forniscono calorie al corpo. Tutti più sca e di qualità!).
o meno sappiamo che negli alimenti possia-  www.modusonline.it/grassi
mo trovare zuccheri (carboidrati o glu-
cidi), proteine e grassi (lipidi). I grassi si alimenti con maggior contenuto
dividono grosso modo in due tipi: i grassi DI GRASSI (per 100 gr di parte edibile)
insaturi, che sono prevalentemente di ori-
gine vegetale (soprattutto olio di oliva o di Olii vegetali: oliva, soia, mais 99,9
semi) ‘fanno bene’, sono legati al colesterolo Lardo 99,0
‘buono’ ed esercitano una funzione protet- Margarina, 100% vegetale 84,0
tiva sulle arterie, ed i grassi saturi. I gras- Burro 83,4
si saturi invece, prevalentemente di origine
Noci, secche 68,1
animale, sono potenzialmente dannosi per
Mandorle, secche 55,3
l’organismo, in particolare per i vasi san-
guigni. Il loro consumo eccessivo porta ad
Arachidi, tostate 50,0
un aumento del colesterolo ‘cattivo’ e di tri- Mascarpone 47,0
gliceridi, spesso anche ad un rialzo della Cioccolato al latte 36,3
pressione sanguigna. Essendo ricchi di ca- Panna o crema di latte 35,0
lorie, i cibi ad alto contenuto di grassi fan- Salame 34,0
no... ingrassare. Ridurre il consumo di carne Cioccolato fondente 33,6

dizionario Illustrato del diabete | 55


G
g
 Grasso addominale o viscerale • La
classica ‘pancetta’, vale a dire il grasso pre-
sente in corrispondenza dell’addome , per la
precisione dentro la cavità addominale in-
torno allo stomaco, all’intestino, ai reni ed
agli altri organi addominali; è quello con
gli effetti metabolici più negativi, mentre il
grasso sottocutaneo (sulle cosce, sui glutei,
sulle braccia o per le donne sul seno o sui
fianchi) ha un effetto negativo meno pro-
nunciato e indiretto.
 Grasso ventrale [➔] Grasso addominale
 Gravide [➔] Donne in gravidanza
 Gravidico [➔] Diabete gestazionale
 Guanetidina • Principio attivo utilizzato
nel trattamento dell’ipertensione (pressione
alta).

56 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


H
h

H
 Hashimoto • Medico americano di origi-
ne giapponese che per primo, nel 1912, ha de-
scritto la tiroidite autoimmunitaria, la forma
più frequente di tiroidite.

HbA1 [➔] Emoglobina glicata


 c
Hbgi[➔] Indici di Kovatchev

Hi Smbg • Sigla di Highly-Informative

Self Monitoring Blood Glucose. Insieme di
regole che consentono, anche con il supporto
di software e grafici, di trarre molte informa-
zioni dall’automonitoraggio della glicemia.
 Holter glicemico • È definito ‘Holter gli-
cemico’ lo strumento per la rilevazione conti-
nua della glicemia nell’arco di uno o più gior-  Hun • Abbreviazione di ‘Hypoglycaemia
ni (Cgms). Unawareness’, in italiano [➔] ridotta perce-
 Holter pressorio • Holter pressorio è un zione della ipoglicemie.
apparecchio per la rilevazione continua del-  Hypoglycemia unawareness (Hun) [➔]
la pressione sanguigna nell’arco di uno o più Ridotta percezione delle ipoglicemie
giorni. È un esame utile per valutare l’anda-
mento circadiano della pressione.
 Homa • Sigla di Homeostasis Model
Assess­ment. È una modalità per stimare l’in-
sulinoresistenza moltiplicando la glicemia a
digiuno per l’insulinemia a digiuno e dividen-
do per 405. I valori normali sono quelli com-
presi fra 0,23 e 2,5.
 Hplc • Sigla di High Performance Liquid
Chromatography. È una metodica per misu-
rare l’emoglobina glicata. Gli esami eseguiti
da laboratori che utilizzano questa tecnica so-
no molto attendibili.

dizionario Illustrato del diabete | 57


Ii

II Carb

carboidrati

ratio [➔] R apporto insulina-

Iatrogeno • Che deriva da una cura o un


atto medico. Un diabete iatrogeno può com-
parire, ad esempio, dopo un trattamento
prolungato a base di cortisone oppure dopo
un intervento chirurgico sul pancreas.



Idralazina • Principio attivo utilizzato
nella cura della ipertensione (pressione alta).
Ifg [➔] Impaired Fasting Glucose
Igea • Progetto che promuove la gestione
integrata per l’assistenza alla patologia cronica.
 Igt • Sigla di Impaired Glucose Tolerance
[➔] Ridotta tolleranza ai glucidi
 Ictus • L’ictus (letteralmente ‘colpo’). Si-  Im • Abbreviazione di ‘iniezione intramu-
nonimi: accidente cerebrovascolare, stro- scolare’ nelle prescrizioni mediche.
ke, colpo apoplettico. È una lesione cerebro-  Ima • Sigla che in ambito medico indica
vascolare causata dall’interruzione del flusso l’infarto miocardico.
di sangue al cervello per ostruzione o rottura  Immunosoppressivi • Classe di sostan-
di un’arteria. I neuroni, privati dell’ossigeno ze (le più note sono le ciclosporine) che ri-
e dei nutrimenti necessari anche solo per po- ducono la risposta immunitaria dell’organi-
chi minuti, muoiono. Le cellule cerebrali di- smo. Sono utilizzati nei pazienti che hanno
strutte innescano una reazione infiammatoria ricevuto un trapianto per evitare il ‘rigetto’. I
che distrugge altre cellule in un’area circo- pazienti che prendono farmaci immunosop-
stante più grande di quella interessata dalla le- pressivi hanno più probabilità di contrarre
sione iniziale. Poiché i neuroni normalmente malattie infettive e più difficoltà a superarle.
non si rigenerano, il danno causato dall’ictus è  Impaired Fasting Glucose - Ifg • È la
permanente. A seconda della parte del cervel- forma più spesso diagnosticata del cosiddet-
lo colpita, l’ictus può avere come conseguen- to pre-diabete. Si ha quando la glicemia a di-
ze la paralisi e la perdita di alcune funzioni (la giuno è superiore al limite ‘normale’ di 100 o
parola, la visione o la memoria). È la prima 110 mg/dl, ma è inferiore a 126 mg/dl, livello
causa di invalidità negli adulti: ben 3 milio- oltre il quale si parla di diabete franco.
ni di persone nei paesi ‘occidentali’ riportano  Impaired Glucose Tolerance - Igt [➔]
un’invalidità permanente a causa dell’ictus. Ridotta tolleranza ai glucidi
 Iddm • Sigla di Insulin-Dependent Diabe-  Impotenza [➔] Disfunzione erettile
tes Mellitus, definisce il diabete di tipo 1.  IMT [➔] Intima-Media Thickness
 Idiopatico • Si dice di una malattia o di un  Inaugurazione • Ogni 2-3 giorni è neces-
sintomo del quale non è conosciuta la cau- sario sostituire l’agocannula e il catetere.
sa. La pressione alta (ipertensione arteriosa) L’inagurazione del nuovo catetere, in inglese
è idiopatica nel 90% dei casi. ‘priming’, richiede il riempimento dello stes-

58 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ii
so e il successivo controllo per scoprire even- secrezione di insulina da parte delle cellule
tuali bolle d’aria. beta del pancreas, diminuendo la secrezio-
 Incidenza • Il numero di ‘nuovi eventi’ ne di glucagone, rallentando lo svuotamento
che si verificano in una data popolazione in gastrico e diminuendo l’appetito. Parlando di
un dato periodo di tempo. Per esempio, l’in- farmaci, anche se un po’ impropriamente, si
cidenza del diabete di tipo 1 misura il nume- classificano nelle incretine non solo gli ana-
ro di nuovi casi in un anno, mentre la somma loghi e gli agonisti del Glp-1 come l’exenati-
dei nuovi casi e di quelli insorti precedente- de, ma anche le gliptine.
mente, cioè il totale delle persone ammalate,  Indice Abi • Indice utilizzato nella dia-
si chiama prevalenza. gnosi della arteriopatia ostruttiva periferi-
 Incontinenza • È un disturbo intestina- ca. Si ottiene dividendo la pressione rileva-
le o urinario. In forma molto lieve è relati- ta all’altezza della caviglia con quella rilevata
vamente comune nelle persone anziane. Può al braccio. È detto anche Indice Abpi, Indice
avere cause diverse (per esempio un rilassa- braccio/caviglia o Indice di Winsor.
mento dei tessuti di sostegno, come nel caso  Indice Abpi [➔] Indice Abi
del prolasso uterino), può essere conseguen-  Indice braccio-caviglia [➔] Indice Abi
za della neuropatia autonomica.
 Incretine • Sono degli ormoni, come il Indice di massa corporea
Glp-1 e il Gip che vengono rilasciati dopo i In inglese Body Mass Index - Bmi. Per-
pasti, specialmente il Glp-1; hanno la funzio- mette di valutare con un solo parame-
ne di controllare la glicemia aumentando la tro il peso corporeo rapportato all’età,
all’altezza ed al sesso. I valori norma-
Tabella per calcolare l’indice di massa li sono tra 20 e 25; al di sotto del 20 si
corporea. Basta incrociare la riga con la parla di sottopeso; tra il 25 e 30 di so-
propria altezza con la colonna del peso. vrappeso; sopra il 30 di obesità.

17 17 18(25,0-29,9)
Sovrappeso 25 26 27 27 28 29 30 31 32 32 33 190
Obesità
17 18 di classe I (30,0-34,9) 25 25 26 27 28 29 30 31 31 32 33 34 188
Obesità di classe II (35,0-39,9) 25 26 27 28 29 29 30 31 32 33 34 35 186
Obesità di classe III (> 40) 25 26 27 27 28 29 30 31 32 33 34 35 35 184
25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 34 35 36 182
25 26 27 28 29 30 31 31 32 33 34 35 36 37 180
25 26 27 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 178
25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 176
25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 174
25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 37 38 39 40 41 172
25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 42 170
26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 43 168
25 26 27 28 29 30 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 44 166
25 26 27 28 29 30 31 32 33 35 36 37 38 39 40 41 42 44 45 164
25 26 27 29 30 31 32 33 34 35 37 38 39 40 41 42 43 45 46 162
Altezza in cm

25 26 27 28 29 30 32 33 34 35 36 38 39 40 41 42 43 45 46 47 160
25 26 28 29 30 31 32 34 35 36 37 38 40 41 42 43 44 46 47 48 158
25 26 27 28 30 31 32 33 35 36 37 38 39 41 42 43 44 46 47 48 49 156
25 27 28 29 30 32 33 34 35 37 38 39 40 42 43 44 46 47 48 49 51 154
26 27 29 30 31 32 34 35 36 38 39 40 42 43 44 45 47 48 49 51 52 152
27 28 29 31 32 33 35 36 37 39 40 41 43 44 45 47 48 49 51 52 53 150
60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120
Peso in kg

dizionario Illustrato del diabete | 59


Ii
Indice di Winsor [➔] Indice Abi
 indice glicemico di alcuni alimenti

Indice glicemico Sciroppo di mais 115


Alimenti contenenti quantità equivalen- Birra 110
ti di carboidrati, una volta ingeriti, pos- Glucosio 100
sono dare valori di glicemia anche molto Farina di riso 95
differenti. 20 grammi di carboidrati sotto Fecola di patate (amido) 95
forma di glucosio innalzano la glicemia Patate al forno 95
entro 15 minuti. La stessa quantità sotto Carote (cotte) 85
forma di patate avrà effetto in mezz’ora, Farina di grano bianca 85
sotto forma di pizza anche in 2 ore. Que- Puré di patate 80
sto dipende dal fatto che il tempo neces- Zucca 75
sario all’intestino per estrarre i carboi-
Bibite gassate, (tipo Coca-Cola®) 70
drati da un alimento e per immetterli in
Cioccolato, (con zucchero) 70
circolo dipende dalla complessità delle
Croissant 70
molecole dei carboidrati stessi, dal conte-
Dattero 70
nuto in fibre e grassi del pasto, e perfi-
Fetta biscottata 70
no dal grado di cottura dell’alimento (più
Gnocchi 70
sono crudi più sono lunghi da digerire).
Pane bianco, francesino 70
Come esprimere questo concetto con un
solo numero? Negli anni ‘80 un gruppo Patate bollite senza buccia 70
di ricercatori dell’Università di Toronto, Patatine, chips 70
in Canada, ha messo a punto il concet- Polenta 70
to di indice glicemico, una sorta di unità Zucchero bianco (saccarosio) 70
di scambio tra alimenti differenti. L’indi- Ananas (in scatola) 65
ce glicemico può essere costruito facendo Marmellata (con zucchero) 65
riferimento ad una determinata quanti- Pane integrale 65
tà (50 grammi) di glucosio oppure di pa- Castagne 60
ne bianco. Si costruiscono così due scale Miele 60
diverse in cui il valore 100 è assunto dal Orzo perlato 60
glucosio o dal pane bianco. Se si prende Pizza 60
come riferimento il pane bianco il gluco- Ketchup 55
sio ha un indice di 138, se invece si pren- Sushi 55
de il glucosio il pane bianco ha un indice Basmati/riso 50
di circa 70. Questo valore può essere utile Biscotti (integrali, senza zucchero) 50
per prevedere quando si avrà il picco gli- Cachi 50
cemico dopo il pasto. Kiwi 50
 http://www.modusonline.it/indice Maccheroni (farina di grano duro) 50
Mango (frutto fresco) 50
 Indici di Kovatchev • Indici che rielabo- Muesli (senza zucchero) 50
rano i dati relativi alle glicemie rilevate in un Pasta integrale (grano integrale) 50
certo arco di tempo definendo il rischio di Riso integrale 50
sviluppare una seria ipo- o iper-glicemia in Cocco, noce di 45
un dato arco di tempo. Sono rispettivamente Piselli (scatola) 45
Hbg index (Hbgi) e Lbg Index (Lbgi).

60 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ii
 Infarto • In genere si intende l’infar- ca o riduce l’effetto di una molecola biologi-
to al cuore (miocardio), ma esistono anche camente attiva. Nel trattamento del diabete
l’infarto al cervello (ictus), ai polmoni, al- vengono, per esempio, usati gli inibitori del-
la milza, ai reni, all’intestino, etc. L’infarto è la Dpp -4.
una lesione che si produce quando improv-  Inibitori del sistema renina–angiotensi-
visamente si interrompe il flusso sangui- na-aldosterone • Famiglia di farmaci che ri-
gno e non ci sono ‘percorsi alternativi’ per ducono la pressione arteriosa; si dividono in
fare arrivare ossigeno e nutrienti alle cellu- Ace-inibitori, sartanici e betabloccanti.
le. Può essere la conseguenza dell’occlusione  Inibitori dell’alfa-glucosidasi • Fami-
di un’arteria (per esempio si forma un trom- glia di farmaci antidiabetici orali. Agiscono
bo, oppure arriva un embolo), oppure del re- riducendo l’assorbimento intestinale di glu-
stringimento di un’arteria (una contrazione cosio e rallentandone l’ingresso nel sangue.
o spasmo dell’arteria, un restringimento o L’unico principio attivo venduto in Italia è
stenosi di tipo arteriosclerotico) associato a l’acarbose.
un calo di pressione. Se l’interruzione è bre-  Inibitori della dipeptidilpeptidasi-4 [➔]
ve si ha l’ischemia (con un dolore tempo- Inibitori della Dpp-4
raneo, che passa più o meno rapidamente),  Inibitori della Dpp-4 • Farmaci antidia-
se dura qualche minuto di troppo le cellule betici orali che innalzano i livelli di Glp-1 nel
muoiono (necrosi), il dolore è molto intenso sangue, sono chiamati anche gliptine.
e non passa.  Inibitori della fosfodiesterasi-5 • Fa-
miglia di farmaci utilizzata nel trattamento
della disfunzione erettile.
 Inibitori della Pde-5 [➔] Inibitori della
fosfodiesterasi-5
 Insaturi • I grassi (lipidi) sono moleco-
le composte da lunghe catene di atomi di car-
bonio. Questi atomi sono legati tra loro con
legami semplici o doppi. I grassi con tanti le-
gami doppi sono detti insaturi; se ne hanno
veramente tanti, polinsaturi. I grassi insatu-
ri sono quelli di origine vegetale (l’olio di oli-
va, l’olio di semi di mais) e sono meno ‘peri-
colosi’, a differenza dei grassi saturi di origine
animale, come il burro, il lardo e lo strutto.
 Insufficienza cardiaca • Può essere acu-
Il cuore dopo un infarto presenta una lesione ta (come in caso di infarto) o cronica. In
(frecce) che si trasformerà in una cicatrice. ogni caso il cuore non funziona in modo
Le cause più comuni di infarto sono una adeguato ed il sangue ristagna a monte. Se è
trombosi o uno spasmo delle coronarie. danneggiato il ventricolo destro, col tempo,
il sangue dilata le vene del collo e degli ar-
 Infusione • Somministrazione lenta per ti inferiori (i piedi gonfi), il fegato e la milza;
via endovenosa o sottocutanea di liquidi a se è danneggiato il ventricolo sinistro, il san-
scopo terapeutico. gue ristagna nei polmoni e non arriva ade-
 Infusiva • Relativo alla infusione. guatamente ai tessuti periferici per cui si pro-
 Inibitore • Sostanza o farmaco che bloc- va stanchezza e facile affaticabilità.

dizionario Illustrato del diabete | 61


Ii
Insufficienza
 renale cronica • Stadio ne (animale, umana biosintetica, umana ri-
avanzato della nefropatia diabetica. combinante) e soprattutto in base alla dura-
 Insulare • Che si riferisce alle isole di ta di azione. È infatti necessario far fronte in
L angerhans o alle beta-cellule che produ- modo rapido alle grandi quantità di gluco-
cono insulina. sio che si riversano in poco tempo nel san-
 Insule [➔] Isole pancreatiche gue dopo i pasti (funzione postprandiale
 Insulina • L’insulina è un ormone pro- dell’insulina), ma anche garantire la presen-
dotto dalle cellule beta delle isole di L an- za di una base minima di insulina durante
gerhans del pancreas. Viene rilasciata nel tutta la giornata (funzione basale). Esisto-
sangue quando il livello della glicemia sa- no quindi: insuline ultrarapide (o analoghi
le. Il suo ruolo principale è quello di favori- rapidi) in cui effetto inizia 5 minuti dopo
re, legandosi ad un recettore sulla membra- l’iniezione (picco da 30 a 60 minuti dopo) e
na cellulare, la penetrazione del glucosio si azzera 3 ore dopo; insuline rapide (inizio
nelle cellule dei muscoli, del fegato e di altri dell’effetto dopo iniezione sottocute: 15-30
tessuti. L’insulina, insieme al suo antagoni- minuti; picco 2-4 ore; fine dell’effetto: 6-8
sta, il glucagone , regola anche l’attività me- ore), insuline lente (inizio: 1-2 ore; picco:
tabolica del fegato. La persona con diabete 4-12 ore; fine: 16-35 ore); insuline interme-
può perdere, fin dall’inizio oppure progres- die e ultralente (o analoghi lenti) che svol-
sivamente, la capacità di produrre insulina. gono per circa 24 ore la funzione basale. Esi-
In questo caso deve assumerla dall’esterno, stono anche preparazioni nelle quali sono
con iniezioni o attraverso un microinfuso- premiscelate due tipi di insuline, così come
re. Sono disponibili diversi tipi di insulina è possibile, con le dovute istruzioni, prepa-
che si differenziano in base alla loro origi- rare miscele di insuline ‘personalizzate’ sui
insulinemia

insulinemia

2 4 6 8 10 12 2 4 6 8 10 12 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 ore
Insulina ultrarapida Insulina rapida Insulina intermedia
insulinemia

insulinemia

2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 ore 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 ore
Insulina lenta Insulina ultralenta

Quanto dura ‘l’azione dell’insulina’? Questi grafici visualizzano schematicamente la curva di


concentrazione di vari tipi di insulina nel sangue.

62 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ii
bisogni della singola persona con diabete. composto da cellule simili alle betacellule
 Insulina basale • Si intende l’insulina che producono grandi quantità di insulina
rilasciata in circolo dal pancreas negli in- mettendo a rischio di ipoglicemia il paziente.
tervalli tra i pasti, oppure un’iniezione di in-  Insulinoresistenza • Il nostro corpo uti-
sulina lenta /ultralenta che svolge la stessa lizza come principale fonte di energia i car-
funzione, o infine il livello basale di insuli- boidrati (pane, pasta, cereali, zuccheri) che
na che viene rilasciato dal microinfusore. È sono trasformati in glucosio. Il glucosio cir-
contrapposta a picco o bolo insulinico. cola nel sangue, a disposizione delle cellule
 Insulina bifasica • Miscela di due insu- che lo usano come ‘carburante’. Per entrare
line iniettate insieme. Può essere preparata nelle cellule, però, il glucosio ha bisogno di
al momento dal paziente stesso oppure già un ormone che si chiama insulina, la ‘chiave’
pronta (insuline premiscelate). che apre al glucosio la porta per entrare nel-
 Insulina intermedia • Detta anche pro- le cellule. Quando tutto va bene il pancreas
taminata o insulina Nph. Il suo effetto ini- produce esattamente la quantità di insulina
zia dopo circa 90 minuti dall’iniezione, rag- che serve a far entrare il glucosio nelle cellu-
giungendo il picco massimo dopo 4-6 ore ed le. In questo modo la concentrazione di glu-
esaurendosi 12-20 ore dopo. cosio nel sangue rimane sempre nella norma
 Insuline lente • La loro azione è mol- (fra gli 80 e i 100-110 mg/dl a digiuno, fino
to ritardata (inizia circa dopo 1-2 ore dalla a 140 mg/dl dopo un pasto). In molte perso-
somministrazione), raggiungono l’apice cir- ne, soprattutto se sovrappeso e/o sedentarie,
ca 10-12 ore dopo, e si esauriscono dopo cir- l’insulina può risultare gradualmente sem-
ca 16-35 ore. pre meno efficace. Questo fenomeno, defini-
 Insuline protratte [➔] Insuline lente to insulinoresistenza, è una specie di ‘sordi-
 Insulina regolare • Detta in passato an- tà’ delle cellule alla azione della insulina. Per
che insulina rapida. È utilizzata immediata- far entrare il glucosio nelle cellule, il pancre-
mente prima dei pasti principali, in quanto as deve produrre sempre più insulina. Spes-
ha la caratteristica di agire entro 15-30 mi- so questo ‘superlavoro’ porta a una progres-
nuti dal momento in cui viene iniettata. La siva riduzione della produzione di insulina
sua azione raggiunge l’apice entro le 3 ore che diviene insufficiente, provocando sem-
successive e si esaurisce entro 6-8 ore. pre più frequenti iperglicemie.
 Insulinemia • Concetrazione di insulina  www.modusonline.it/insulinoresistenza
nel sangue. Insulinosensibilizzanti • Classe di far-

 Insuline miste • Combinazione di due ti- maci antidiabetici orali che riducono l’in-
pi di insuline nella stessa iniezione. Tipica- sulinoresistenza. Comprendono biguanidi
mente vengono associate un’insulina rapida e glitazoni.
e una intermedia.  Insulinotrattato • Letteralmente perso-
 Insulinizzazione • Processo attraverso il na con diabete che utilizza l’insulina. Gene-
quale viene assicurata all’organismo la ne- ralmente si considerano insulinotrattate le
cessaria quantità di insulina. persone che integrano una residua produ-
 Insulinodipendente • Persona con diabe- zione endogena di insulina con una o due
te che non produce più insulina e la deve iniezioni al giorno.
assumere dall’esterno. Sono insulinodipen-  Intensiva • Era definita intensiva la tera-
denti tutte le persone con diabete di tipo 1 e pia con 3 o più iniezioni giornaliere divenuta
alcune con diabete di tipo 2. ora la terapia standard nel diabete di tipo 1.
 Insulinoma • Un tumore del pancreas  Intercorrente • In medicina, intercor-

dizionario Illustrato del diabete | 63


Ii
rente è una malattia generalmente acuta che
si aggiunge ad una preesistente. Ad esempio Iperglicemia
l’influenza in una persona con diabete. Concentrazione elevata di glucosio nel
 Intermedia [➔] Insulina intermedia sangue. Nella persona con diabete si par-
 Intima-Media Thickness • In italiano la di iperglicemia quando la glicemia a
spessore della tonaca intima e della tonaca digiuno supera i 125 mg/dl e due ore do-
media delle arterie. Misurato generalmen- po il pasto i 200 mg/dl. L’iperglicemia è
te sulla arteria carotide permette di valuta- il vero problema del diabete. Ripetute e
re l’evoluzione della aterosclerosi. lunghe iperglicemie infatti rovinano, per
 Intramuscolo o intramuscolare • È la così dire, dall’interno numerosi organi,
forma più comune di iniezione per le perso- prima di tutto le arterie e i capillari, fa-
ne che non hanno il diabete. È l’iniezione ef- vorendo la comparsa delle complicanze.
fettuata nel muscolo e non nel grasso sotto-  www.modusonline.it/iperglicemia
cutaneo.
 Iperkalemia [➔] Iperpotassiemia Iperglicemico • Relativo alla iperglicemia.

 Ipercalorico • Con un contenuto elevato Iperinsulinemia • Eccessiva concentrazio-

di calorie. Si parla di cibo ipercalorico o di ne di insulina nel sangue. È spesso la conse-
alimentazione ipercalorica. guenza della insulinoresistenza.
 Ipercheratosi • Aumento di spessore del-  Iperlbilirubinemia • Un livello troppo al-
lo strato superficiale della pelle. I calli sono to di bilirubina nel sangue. Indica un distur-
esempi di ipercheratosi. bo del fegato, del pancreas o della colecisti e
 Iperchetonemia • Concentrazione eccessi- delle vie biliari.
va di chetoni, può portare alla chetoacidosi.  Iperlipemia [➔] Iperlipidemia
 Ipercoagulabilità • Aumentata tenden-  Iperlipidemia • Concentrazione eccessiva
za del sangue a formare coaguli. È un aspet- di grassi nel sangue. Può riferirsi ai triglice-
to classico della sindrome metabolica e faci- ridi, al colesterolo o a tutti e due.
lita la formazione di trombi e l’aggravamento  Iperosmolare [➔] Iperosmolarità
dall’aterosclerosi.  Iperosmolarità • Condizione non rarissi-
 Ipercolesterolemia • Concentrazione ele- ma nella persona anziana e diabetica. È carat-
vata di colesterolo nel sangue. Generalmen- terizzata da una profonda disidratazione e da
te è dovuta a un eccesso di colesterolo Ldl det- una iperglicemia. Si manifesta con uno stato
to ‘colesterolo cattivo’ perché contribuisce al di ridotta coscienza o con vera e propria son-
restringimento/chiusura delle arterie. All’ec- nolenza che può evolvere in uno stato di coma.
cesso di colesterolo cattivo può accompagnar-  Iperpotassiemia • Concentrazione ecces-
si una quota troppo bassa di colesterolo ‘buo- siva di potassio nel sangue. Può essere l’ef-
no’ Hdl che invece aiuta a ripulire le arterie. fetto indesiderato di alcune terapie dell’iper-
 www.modusonline.it/ipercolesterolemia tensione. È una delle conseguenze della
Iperestesia • Aumentata sensibilità al con-
 insufficienza renale cronica.
tatto, al calore, etc. In alcuni casi la neuropa-  Iperproteico • Pasto o alimentazione con
tia periferica porta ad amplificare le sensa- elevato contenuto di proteine.
zioni ricevute, soprattutto sulla cute dei piedi  Ipersodico • Pasto o alimentazione con
e della gamba. Il semplice contatto con un ca- un elevato contenuto di sale. Alimenti o die-
po di abbigliamento o un lenzuolo può essere te ipersodiche sono sconsigliate alle persone
avvertito come fastidioso, un urto può provo- con diabete in quanto il sale trattiene i liquidi
care un forte dolore. [➔] dolore neuropatico nel corpo e aumenta la pressione arteriosa.

64 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ii
 Ipertensione • Significa pressione del Ipo • Abbreviazione colloquiale di ipogli-

sangue troppo alta. Dopo il sovrappeso è la cemia.
condizione che più spesso si accompagna al Ipocalorico • Pasto o alimentazione con

diabete. Insieme, diabete e ipertensione mol- un ridotto contenuto di calorie.
tiplicano il rischio di ischemia, infarto ed ic-
tus, di nefropatia e retinopatia diabetica. Ipoglicemia
Per questa ragione, alla persona con diabe- Alcuni farmaci antidiabetici, soprattutto
te è richiesto di fare ogni sforzo per portare insulina e sulfoniluree , possono ridurre
la pressione ai livelli più bassi possibile, me- troppo la glicemia. Questo avviene quan-
glio se sotto i 120/80 mm/Hg. Gli stili di vita do si sono assunte dosi elevate del farma-
consigliati per tenere sotto controllo la glice- co, quando si è scelto un pasto a basso
mia (esercizio fisico continuativo, alimenta- contenuto di carboidrati o si è ‘saltato’ un
zione moderata e a basso contenuto di carne piatto o il pasto intero. Ogni persona ha
rossa, formaggi e salumi) hanno effetti altret- la ‘sua’ soglia minima di ipoglicemia, ge-
tanto positivi sulla pressione. Di rado però la neralmente però quando si scende sotto i
persona ipertesa e diabetica riesce a raggiun- 60 mg/dl il cervello – che è il più grande
gere gli obiettivi terapeutici senza assumere consumatore di glucosio – inizia a preoc-
uno, a volte due o tre farmaci anti-ipertensi- cuparsi e attiva una reazione adrenergica
vi. Le principali classi di farmaci per la pres- che si traduce in una prima fase, prodro-
sione sono quattro: diuretici, beta bloccan- mica (nervosismo, irritazione, fame, diffi-
ti, Ace-inibitori e sartanici. coltà di concentrazione) e in una
 http://www.modusonline.it/ipertensione seconda fase, motoria (tremito,
Iperteso o ipertesa [➔] Persona con la
 difficoltà nell’articolare le paro-
pressione alta le o mettere a fuoco le immagi-
Ipertrigliceridemia • Concentrazione ec-
 ni). Fermare una ipoglicemia in
cessiva di trigliceridi nel sangue. Si parla di questa fase è semplicissimo: ba-
ipertrigliceridemia quando i trigliceridi su- sta assumere l’equivalente di 15 gram-
perano i 150 mg/dl. mi di zucchero cioè mezza lattina di
bibita dolce o tre bustine/zollette di
I sintomi dell’ipoglicemia zucchero. Se non si interviene, pe-
rò, possono subentrare convulsio-
IPOGLICEMIA LEGGERA ni che rendono necessario un aiuto
Pallore; debolezza; tremori; palpitazioni; esterno. A quel punto, ingerire liqui-
fame; testa leggera; nervosismo. di o solidi potrebbe essere difficile e
il modo migliore è una iniezione in-
IPOGLICEMIA MEDIA tramuscolo di glucagone. Se la glicemia
Cefalea; irritabilità; sonnolenza; visione continua a scendere (20/30 mg/dl) il cer-
annebbiata; nausea; formicolio alle ma- vello per difendersi si ‘spegne’ e la persona
ni e alla lingua; confusione; calo dell’at- entra in coma. Nonostante i suoi aspetti
tenzione. molto visibili e preoccupanti, la crisi ipo-
glicemica e perfino il coma ipoglicemi-
IPOGLICEMIA grave co, trattati adeguatamente, si risolvono
Perdita di coscienza; convulsioni; assenza usualmente in poche ore senza lasciare
di risposta agli stimoli. conseguenze permanenti.
 http://www.modusonline.it/ipo

dizionario Illustrato del diabete | 65


Ii
Ipoglicemizzanti
 orali • Farmaci pre- al braccio. L’ischemia cerebrale si manifesta
si per bocca utili per abbassare la glicemia. diversamente a seconda del territorio colpi-
Comprendono inibitori dell’alfa-glucosi- to; in alcuni casi è quasi completamente pri-
dasi, biguanidi, sulfoniluree, glitazoni, gli- va di sintomi.
nidi e gliptine. Oggi si preferisce però parlare  Ischemia silente • La persona con neu-
di farmaci anti-iperglicemizzanti (inibitori ropatia autonomica potrebbe aver perso la
dell’alfa-glucosidasi, biguanidi, gliptine) che capacità di avvertire il dolore ischemico. Si
combattono l’iperglicemia ma non provoca- parla in questo caso di ischemia (o infarto)
no ipoglicemie, per distinguerli dai farma- silente.
ci che potrebbero creare ipoglicemie quali le  Isole di L angerhans • Strutture che costi-
sulfoniluree e i glitazoni. tuiscono la parte endocrina del pancreas (cir-
 Ipolipemizzante • Sostanza che riduce la ca il 2% del volume totale dell’organo); con-
concentrazione di grassi nel sangue. tengono cellule specializzate nella produzione
 Ipoproteico • Pasto o alimentazione con di certi ormoni come le cellule beta (insuli-
un ridotto apporto di proteine. Può essere na) o le cellule alfa (glucagone). Prendono
necessaria nelle persone con insufficienza re- il nome dal medico tedesco Paul Langerhans
nale cronica. che le identificò e descrisse per primo.
 Iposodica • Pasto o alimentazione con un
ridotto apporto di sale. È utile nelle perso-
ne con pressione alta e/o insufficienza renale
cronica.
 Ipossia • Insufficiente afflusso di ossigeno
ai tessuti.
 Ipotensione • Abbassamento della pres-
sione arteriosa. Si può manifestare improv-
visamente nelle persone con neuropatia au-
tonomica quando dalla posizione sdraiata si
passa a quella seduta o in piedi (ipotensio-
ne ortostatica). È accompagnata in genere da
svenimento.
 Ipotiroidismo • Ridotto funzionamento
della tiroide. Può essere la conseguenza di una
Una Isola di Langerhans al microscopio ottico.
tiroidite autoimmunitaria o autoimmune.
L’immagine mostra una struttura rotondeggiante,
 Ir [➔] Insulinoresistenza
più chiara rispetto al tessuto circostante
 Irbesartan • Principio attivo utilizzato
(pancreas esocrino), del diametro di 1-2 mm.
nella cura della ipertensione (pressione alta),
fa parte della famiglia dei sartani.
 Ischemia • Insufficiente afflusso di san- Ivgtt • Sigla di Intra Venous Glucose Tole-

gue ai tessuti. Se acuta, può determinare la rance Test. Misura la risposta delle betacellu-
morte delle cellule (infarto, ictus). La per- lea un carico di glucosio iniettato endovena.
sona con diabete ha un aumentato rischio Oggi si preferisce usare del glucosio disciolto
di ischemia alle gambe (vedi arteriopatia nell’acqua assunto per bocca (Ogtt).
ostruttiva periferica) e al cuore. L’ischemia  Ivt • Iniezione intravitreale, modalità di
miocardica si manifesta con un dolore forte somministrazione di farmaci utilizzata per la
al petto o all’addome superiore o più di rado retinopatia diabetica.

66 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Kk

KKcal • Sigla di kilocaloria, usato come sino-



nimo di caloria (cal).
Kilocaloria • Usato come sinonimo di ca-

loria. La caloria alimentare è infatti pari a mille
volte la caloria ‘fisica’. È definita come l’energia
necessaria per innalzare di 1° C la temperatura
di un kilogrammo di acqua.
 Kovatchev [➔] Indici di Kovatchev
 Kussmaul [➔] R espiro di Kussmaul

dizionario Illustrato del diabete | 67


Ll

L
 L ada • Sigla di Latent Autoimmune Dia-
betes in Adults detto anche Nirad. Si tratta
di una forma di diabete che si manifesta nel-
la seconda metà della vita e si presenta con le
caratteristiche del diabete di tipo 2. Avendo
una origine autoimmunitaria, però, evolve
rapidamente verso l’insulinodipendenza. A
 L aser, terapia • In diabetologia riguarda
soprattutto gli interventi di fotocoagulazio-
ne effettuati per trattare la retinopatia dia-
betica. Eseguito con un apparecchio laser
permette la chiusura di capillari o l’elimi-
nazione di neovascolarizzazioni.
 L attosio • Zucchero semplice, non par-
differenza del diabete di tipo 2, il Lada può ticolarmente dolce, caratteristico del latte.
manifestarsi anche in persone non sovrap-  Lbgi [➔] Indici di Kovatchev
peso.  Ldl • Sigla di Low Density Lipoprotein.
 www.modusonline.it/lada Proteine che trasportano il colesterolo nel
L ancette • Si chiama lancetta quel pic-
 sangue. Misura il colesterolo ‘cattivo’ che, se
colo ‘ago’ che serve a pungere il dito per presente in eccesso, può favorire la arterio-
ottenere la goccia di sangue necessaria per sclerosi.
la misurazione della glicemia ; la lancetta è  Legge 115 • Legge di iniziativa popolare
sterilizzata con raggi gamma e rivestita da approvata nel 1987. Definisce uno statuto
uno strato di silicone per facilitarne la pene- particolare alla condizione diabetica, ob-
trazione nella pelle. Ricerche approfondite bliga le Regioni a garantire un certo tipo di
confermano quello che molte persone con struttura e determinate prestazioni e riduce
il diabete hanno potuto verificare personal- la discriminazione delle persone con diabe-
mente: lancetta e pungidito permettono di te. È tuttora attuata solo in parte.
ottenere esattamente la quantità di sangue  Lenta [➔] Insulina lenta
richiesta con il minimo fastidio. Questo  Letteratura scientifica • Si definisce
perché la lancetta è studiata con molta at- ‘letteratura’ scientifica l’insieme degli studi
tenzione al fine di ottenere la penetrazione pubblicati su riviste scientifiche su di un de-
necessaria con il minimo dolore. terminato argomento.
 Lettore della glicemia • Detto ‘gluco-
metro’ o ‘reflettometro’, è un apparecchio
portatile che consente di misurare il livello
di glucosio nel sangue. È composto da una
striscia sulla quale va apposta una piccola
goccia di sangue capillare e da un apparec-
chio che misura la quantità di glucosio pre-

68 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ll
sente, sia valutando la variazione di colore gue e in quasi tutti i tessuti dell’organismo;
creata da una reazione chimica innescata dal proteggono dalle infezioni, rigettano cellule
glucosio sulla striscia (si parla allora di re- e tessuti estranei (trapianto), sorvegliano ed
flettometro), sia misurando la variazione di aggrediscono le cellule impazzite (tumora-
potenziale elettrico provocata dal glucosio li). Talvolta attaccano cellule sane dell’orga-
(con la tecnica potenziometrica). nismo (reazione autoimmunitaria).
 Light • In inglese significa ‘leggero’ ed è  Lipidi • Sinonimo di grassi. Sono lipidi,
una parola usata volentieri, in mancanza di ad esempio, il colesterolo, i trigliceridi e
una precisa regolamentazione, nel definire gli acidi grassi liberi.
prodotti alimentari immessi in commer-  Lipoatrofia [➔] Lipodistrofia
cio come dietetici o poco calorici. Si tratta  Lipodistrofia • Alterazione dello strato
di una indicazione più spesso relativa che di grasso sottocutaneo in corrispondenza
assoluta. Per esempio, un formaggio light della sede delle iniezioni di insulina. Può
può avere meno grassi di un altro, ma tutti assumere la forma di ‘rigonfiamenti’ (lipoi-
i formaggi sono comunque ricchi di grassi pertrofie), di avvallamenti (lipoipotrofia) o
saturi (e sale). Le bibite ‘light’ sono spesso altro. Non rappresenta un problema medi-
prive di contenuto calorico, anche se recenti co quanto estetico. Si formano quando più
studi fanno pensare che abbiano comunque iniezioni nell’arco di breve tempo sono ef-
effetti metabolici non trascurabili. fettuate nello stesso punto o se l’iniezione è
 Linee guida • Documento realizzato da stata effettuata con un ago usato. Spesso la
un gruppi di esperti e avallato da una o più persona con diabete preferisce inserire l’ago
società scientifiche nell’intento di definire e in una zona già lipodistrofica perché non in-
codificare le migliori prassi da adottare nella contra terminali nervosi e non sente quindi
prevenzione, diagnosi e cura di una deter- fastidio. In realtà è sconsigliabile iniettare
minata patologia. insulina in queste zone perché l’insulina po-
 Linfociti • I linfociti sono cellule del si- trebbe impiegare più tempo del previsto per
stema immunitario che si trovano nel san- entrare in circolo provocando iperglicemie.

Un linfocita (rosa) e una cellula dendritica


(azzurro) al microscopio elettronico a
scansione. I linfociti riconoscono specifiche
porzioni delle molecole ‘estranee’ (antigeni)
e reagiscono producendo anticorpi.
Per riconoscere gli antigeni, i linfociti hanno
bisogno di cellule ausiliarie, come le cellule
dedritiche, che ‘presentino’ gli antigeni
in modo appropriato. Sia i linfociti che le
cellule dedritiche sono globuli bianchi.

dizionario Illustrato del diabete | 69


Ll
Si risolve da sola nel tempo se ci si astiene
dall’iniettare insulina in quel punto.
 Lipoipertrofia [➔] Lipodistrofia
 Lipoipotrofia [➔] Lipodistrofia
 Lipoproteine • Proteine che trasportano
i lipidi nel sangue. Le più note sono quelle a
bassa densità, Ldl, ad alta densità Hdl, ma
esistono anche quelle molto piccole e attive,
le Vldl.
 Liraglutide • Farmaco antidiabetico iniet-
tabile, secretagogo. Appartiene alla famiglia
degli incretino-mimetici. È definito un ago-
nista dell’ormone Glp-1 e ne mima il fun-
zionamento. Il Glp-1 è un ormone che ha la
funzione di ottimizzare la risposta insulinica
postprandiale.
 Lisinopril • Principio attivo utilizza-
to nella cura della ipertensione (pressione
alta), fa parte della famiglia degli Ace-inibi-
tori.
 Lispro • Analogo ultrarapido dell’insuli-
na. Inizia il suo effetto 5 minuti dopo l’inie- L’interno o lume di un’arteria come viene
zione, ha il suo picco da 30 a 60 minuti dopo visto in corso di cateterismo.
e il suo effetto si azzera 3-4 ore dopo. Tutti i vasi sanguigni (arterie, vene e
Losartan • Principio attivo utilizza- capillari) sono rivestiti internamente da

to nella cura della ipertensione (pressione uno strato di cellule (endotelio).
alta), fa parte della famiglia dei sartani.
 Lovastatina • Farmaco usato per trattare
le iperlipidemie, appartiene alla famiglia del-
le statine.
 Lume • Diametro interno di un vaso
sanguigno. L’aterosclerosi, provocando
l’ispessimento delle pareti, riduce il lume
delle arterie e quindi il flusso del sangue.
 Luna di miele • Nelle settimane o mesi
che fanno seguito all’esordio del diabete di
tipo 1 il pancreas potrebbe essere ancora in
grado di produrre insulina. Il fabbisogno
di insulina dall’esterno può essere quindi
ridotto. Fatalmente però la luna di miele
termina dopo un certo periodo di tempo.
 www.modusonline.it/luna
Luteinica [➔] Fase luteinica

70 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


M
m

MMacroalbuminuria • Presenza nelle



urine di una significativa quantità di albu-
mina ; compare generalmente, ma non ne-
cessariamente, dopo un periodo più o me-
no lungo di microalbuminuria e indica un
cattivo funzionamento dei reni.
ri), proteine , lipidi (grassi). Contrapposti
ai micronutrienti, sostanze necessarie ma
presenti in piccole quantità (vitamine, sa-
li minerali, etc.).
 Macrosomia • Significa semplicemente
‘grande corpo’: non è un’anomalia geneti-
ca, ma la constatazione del fatto che il fe-
i valori to, o il neonato, sono più grandi o più pe-
santi del normale. Il feto, sviluppandosi in
0-30 normoalbuminu- un ambiente ricco di glucosio per l’iper-
mg/die ria glicemia materna, cresce troppo e letteral-
mente ingrassa. Un neonato macrosomico
è correlato con un maggior rischio, sia per
30-300 microaLBUMINURIA la mamma che per il bambino (in età adul-
mg/die ta), di contrarre il diabete di Tipo 2. Alcu-
ni medici parlano di macrosomia dopo i 4
chili, altri dopo i 4,5 chili di peso alla na-
macroaLBUMINU- scita.
oltre 300 RIA  Macrovascolare • Relativo alle arterie
mg/die di grande e medio calibro. Le complican-
ze macrovascolari del diabete sono quelle
al cuore, al cervello, all’aorta ed ai vasi del
collo, alle arterie delle gambe.
 Macula • La parte centrale della retina
utilizzata per la visione fine e la lettura.
Macroangiopatia • Patologia che inte-
  Maculopatia • Retinopatia che interes-
ressa i vasi arteriosi di grande e medio cali- sa prevalentemente la macula. General-
bro. mente la retinopatia diabetica si manifesta
 Macroangiopatico [➔] Macrovasco- all’inizio nella parte periferica della retina
lare per poi muoversi verso il centro.
 Macronutrienti • Sono i componenti  Marker • Letteralmente segnale, spia,
principali, dal punto di vista quantitativo, indicatore, marcatore. In genere usato per
dell’alimentazione: carboidrati (zucche- indicare alcuni parametri ematochimici

dizionario Illustrato del diabete | 71


M
m
che possono far sospettare la presenza di stenza aumentando l’efficacia dell’insuli-
una determinata patologia (marker epati- na prodotta dal pancreas. È il farmaco più
tico, marker diabetico etc.). sperimentato e più utilizzato nella terapia
 Massa betacellulare • Quantità di be- del diabete. È impiegato anche nel tratta-
tacellule presenti nelle insule del pancre- mento della Sindrome dell’ovaio policisti-
as in un momento dato. Nella persona con co (Pcos).
diabete di tipo 2 la massa betacellulare si
riduce nell’arco degli anni. Nella persona Galega officinalis, nome scientifico della
con diabete di tipo 1 si riduce fino ad azze- capraggine. Altri nomi comuni: Ruta di capra,
rarsi in tempi assai più brevi. Lavamani, Chiappamosche.
 Medicina di gruppo • Detta anche Me- È la pianta da cui deriva
dicina Associata o Gruppo di cure. È una la metformina .
modalità di assistenza nella quale più Me-
dici di medicina generale condividono uno
studio e alcune strutture offrendo una assi-
stenza articolata su un maggior numero di
ore, anche 12 ore al giorno, e un insieme di
prestazioni più ampio.
 www.modusonline.it/medicina
Mellito • Significa ‘mielato’, cioè ‘dol-

ce’. ‘Diabete mellito’ e ‘diabete’ hanno as-
sunto lo stesso significato. Praticamente
ogni diabete (se si esclude il raro diabete
insipido) è diabete mellito e viceversa.
 Meta-analisi • Studio statistico effet-
tuato analizzando i dati riportati da studi
clinici precedenti. Serve per costruire po- Metoprololo • Principio attivo utiliz-

polazioni molto ampie ed eterogenee di pa- zato nella cura della ipertensione (pressio-
zienti, in modo da ridurre gli effetti distor- ne alta), fa parte della famiglia dei beta-
sivi, dal punto di vista statistico, presenti bloccanti.
nei singoli studi ed estrarre dati più ‘robu-  mg • Sigla di milligrammo.
sti’ su cui verificare le ipotesi.  mg /dl o mg /dl • Milligrammi per de-
 Metabolico • Che si riferisce al metabo- cilitro. È l’unità di misura utilizzata in Eu-
lismo. ropa per valutare la concentrazione di glu-
 Metabolismo • Il termine indica tutti i cosio nel sangue (glicemia). Negli USA si
processi attraverso i quali l’organismo uti- utilizza invece la millimole (mmol) per li-
lizza il cibo per far funzionare le cellule. Il tro. Una millimole di glucosio equivale a 18
diabete è una malattia del metabolismo mg/dl.
 Meteorismo • Presenza di un eccesso di  Micosi • Infezione da miceti (funghi
‘aria’ nell’intestino. È l’effetto indesiderato microscopici). Le micosi sono più frequen-
di alcuni cibi (legumi, latte e derivati) e di ti nella persona con diabete, soprattutto
alcuni farmaci. sulle mucose in contatto con l’esterno (vie
 Metformina • Farmaco antidiabetico digestive, vie uro-genitali).
orale, insulino-sensibilizzante, della fami-  Micro • Abbreviazione colloquiale per
glia delle biguanidi ; riduce l’insulinoresi- microinfusore.

72 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


M
m
Microalbuminuria • Presenza nelle uri-

ne di una minima quantità di albumina ; il Microinfusore
suo riscontro indica l’inizio della nefropa- Il microinfusore ha le dimensioni di
tia diabetica. un piccolo telefono cellulare e mima
 www.modusonline.it/microalbuminuria fedelmente il funzionamento del pan-
Microaneurisma • La prima fase del-
 creas. È infatti in grado di far fronte sia
la retinopatia diabetica, consiste nell’oc- alla domanda basale che alla doman-
clusione e allargamento di alcuni capillari. da di picco, rilasciando 20 o più volte
La parete del capillare gonfiandosi diven- all’ora la quantità di insulina necessa-
ta meno spessa e consente la fuoriuscita di ria all’organismo in quel determinato
grassi e la formazione di essudati. momento. In questo modo è possibi-
 Microangiopatia • Alterazione dei vasi le raggiungere non solo un control-
arteriosi di piccolo calibro e dei capillari ; lo glicemico (in termini di emoglobi-
sono definite complicanze microangiopa- na glicata) migliore, ma anche ridurre
tiche del diabete la retinopatia, la nefropa- considerevolmente le oscillazioni della
tia e la neuropatia. glicemia. Il microinfusore è una sor-
 Microcannula • È la parte del set infu- ta di ‘siringa intelligente’. Il pistone è
sionale che viene inserita nel tessuto sot- azionato da un motore controllato da
tocutaneo, generalmente nell’addome o un piccolo computer programmabi-
nella porzione superiore dei glutei. È com- le. Sulla base delle istruzioni ricevute,
posta da un ago, che viene tolto successi- la ‘siringa’ libera nell’organismo quan-
vamente, inserito in una cannula flessibile, tità di insulina anche minime, e que-
realizzata in plastica ipoallergica (teflon) sto non 3-5 volte al giorno come ac-
che rimane sottocute. cade con le normali iniezioni, ma 20
 Microcircolo • La parte terminale del volte in un’ora. L’insulina è contenuta
circolo sanguigno; è composta dalle ultime in una cartuccia, collegata attraverso
arterie (arteriole precapillari), dai capilla- un set d’infusione al tessuto sotto-
ri e dalle prime vene (venule precapillari). cutaneo. Il set d’infusione è composto
 Microinfusiva • Relativo alla terapia da un catetere e da un agocannula in
con microinfusore. teflon che si inserisce sottocute.
 Microinfuso • Persona che utilizza la  www.modusonline.it/microinfusore
terapia con microinfusore.
 Microlitro • Misura di capacità equiva- Attenti ai sinonimi
lente a un millimetro cubo, vale a dire a un
milionesimo di litro. Si usa ad esempio nel- Microinfusore = Micro = Pompa
la misurazione dei campioni di sangue uti- Terapia con microinfusore = Terapia mi-
lizzati per la misurazione della glicemia. croinfusiva = CSII (Continuous Subcuta-
 Micropompa [➔] Microinfusore neous Insulin Infusion)
 Microvascolare • Complicanza dovu-
ta alla alterazione dei piccoli vasi. Sono ta-
li la neuropatia, la nefropatia e l’retinopa- Minitest • Test ‘provocativo’ utilizza-

tia diabetica. to per diagnosticare in anticipo il diabe-
 Millilitro [➔] Millesimo di litro te, soprattutto gestazionale. Consiste nel
 Minicarico • Carico limitato di gluco- bere 50 grammi di glucosio sciolti in ac-
sio utilizzato nel ‘minitest’. qua dopo aver misurato la glicemia. Preve-

dizionario Illustrato del diabete | 73


M
m
de un solo prelievo 60 minuti dopo. È una colpisce giovani sotto i 30 anni, obesi e con
versione ‘leggera’ dell’Ogtt o test da carico predisposizione genetica. Si sviluppa lenta-
orale da glucosio che prevede una maggio- mente e le complicanze appaiono raramen-
re quantità di glucosio e più prelievi. te e in età più avanzata. È attribuito a ca-
 Minoxidil • Principio attivo utilizzato renza di glucochinasi, uno degli enzimi che
nel trattamento dell’ipertensione (pressio- controllano il metabolismo del glucosio.
ne alta); appartiene alla famiglia dei vaso-  Moexipril • Principio attivo utilizzato
dilatatori. È usato anche per combattere la nella cura della ipertensione (pressione al-
calvizie. ta), fa parte della famiglia degli ACE-inibi-
 Miocardio • Letteralmente è il tessuto tori.
muscolare del cuore che costituisce più del  Monilia • Sinonimo di Candida albi-
95% dell’organo. È usato come sinonimo di cans.
cuore.  Monitoraggio glicemico [➔] Automo-
 Miscelate • Due insuline con durata nitoraggio glicemico
differente in genere unite in una sola ‘mi- Monofilamento • Uno strumento dia-

scela’ dal paziente. gnostico costituito da un filo di nylon
 Mmg • Sigla di medico di Medicina ge- montato su una bacchetta con cui si tocca
nerale. il piede della persona con diabete; se ne ri-
 Mmol /l o mmol /l • Sigla di millimole cava una misura della sensibilità dei nervi
per litro. Negli USA la glicemia non è mi- periferici.
surata in milligrammi per decilitro ma in  Monoinsaturi • Tipo di grassi general-
millimole per litro. Una mmo/l equivale a mente liquidi a temperatura ambiente. Pur
18 mg/dl. avendo un alto potere calorico hanno effet-
ti positivi sull’equilibrio del colesterolo.
CONVERSIONE DA mmol/l A mg/dl  Mononeuropatia • Neuropatia diabeti-
ca che colpisce un singolo nervo. Più spes-

mmol/l mg/dl mmol/l mg/dl so la neuropatia diabetica colpisce più ner-


vi (polineuropatia).
2,8 = 50 10,0 = 180
3,3 = 60 10,6 = 190  Monouso • Le classiche siringhe per in-
3,9 = 70 11,1 = 200 sulina sono monouso, o ‘usa e getta’. Pos-
4,4 = 80 11,7 = 210 sono essere utilizzate una sola volta.
5,0 = 90 12,2 = 220  Multiniettiva • Che richiede diverse
5,6 = 100 12,8 = 230 iniezioni. Per esempio nel diabete di tipo 1
6,1 = 110 13,3 = 240
6,7 = 120 13,9 = 250 la terapia insulinica è multiniettiva.
7,2 = 130 14,4 = 260  Multidisciplinarietà • Ricorso a più
7,8 = 140 15,0 = 270 specializzazioni. Per esempio l’assisten-
8,3 = 150 15,6 = 280 za alla persona con diabete richiede un ap-
8,9 = 160 16,1 = 290 proccio multidisciplinare per la necessi-
9,4 = 170 16,7 = 300
tà di affrontare aspetti clinici, psicologici,
nutrizionistici etc.
Mody • Il diabete mellito non insuli-
  Multiwave [➔] Bolo a doppia onda
no-dipendente ad esordio giovanile (Mo-
dy è la sigla di Maturity Onset Diabetes in
the Young); pur essendo un diabete di tipo
2 (che abitualmente inizia dopo i 45 anni),

74 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


N
n

N



Nadololo • Principio attivo utilizzato
nella cura della ipertensione (pressione alta),
fa parte della famiglia dei beta-bloccanti.
Nash [➔] Steatoepatite non alcolica
Nateglinide • Farmaco antidiabetico
orale, appartiene alla famiglia delle glinidi.
 Necrobiosis lipoidica diabeticorum •
è ‘annunciato’ con molti anni di anticipo da
piccoli ‘errori’ di funzionamento. All’inizio,
per esempio, il rene lascia uscire nelle uri-
ne un po’ di albumina (microalbuminuria).
Se la malattia progredisce troveremo nelle
urine molta albumina (macroalbuminuria)
e altre proteine. Fin qui nulla di irreparabi-
Lesioni superficiali della pelle. Sono rilie- le, ma se il processo continua, la funzione re-
vi di colore giallo, spesso con un bordo vio- nale diviene così compromessa da creare dei
la. Più frequenti nelle persone con diabete, danni all’organismo, alcuni dei quali (scom-
non hanno rilevanza se non estetica. penso glicemico ed aumento della pressione)
 Necrosi • È una dei tipi di morte cellula- a loro volta aumentano il danno renale. Il ri-
re. Avviene quando la cellula subisce lesioni schio da scongiurare è l’insufficienza rena-
che non riesce a riparare, per esempio quan- le cronica che, negli stadi avanzati richiede
do non riceve sangue a sufficienza. L’infarto la dialisi o il trapianto. Uno stadio iniziale
miocardico è una necrosi ischemica del cuo- di nefropatia diabetica è riscontrabile nella
re. Il piede diabetico può portare alla morte maggioranza delle persone con diabete.
dei tessuti (necrosi e/o gangrena).  www.modusonline.it/nefropatia
 Necrotizzante • Che tende alla necrosi.
Lo possono diventare i tessuti del piede dia-
betico, soprattutto se ulcerati.
 Nefro • È il prefisso che riguarda tutto
ciò che ha a che fare con i reni.
 Nefrologo • Medico specialista in ne-
frologia, vale a dire nello studio delle ma-
lattie renali.
 Nefropatia diabetica • Malattia dei re-
ni. I reni filtrano il sangue trattenendo le so-
stanze necessarie ed espellendo quelle inuti-
li, insieme a una parte dell’acqua attraverso Una paziente con insufficienza renale
le urine. L’iperglicemia (e la pressione alta) cronica mentre fa emodialisi (rene
danneggiano i reni riducendo via via la lo- artificiale).
ro funzionalità. Il processo è molto lungo ed

dizionario Illustrato del diabete | 75


N
n
Neoglucogenesi • È il processo attraver-
 sa continenza delle feci e dell’urina. Fre-
so il quale il fegato trasforma i depositi di quenti anche i disturbi della sudorazione,
glicogeno in glucosio e li rende disponibili un’alterata sensibilità al caldo o al freddo,
all’organismo. disturbi della sessualità (disfunzione eret-
 Neovascolarizzazione • Processo di for- tile , anorgasmia, etc.). La neuropatia auto-
mazione di nuovi vasi sanguigni. È norma- nomica può essere ridotta o rallentata ridu-
le nei processi riparativi, è patologico, per cendo durata e gravità delle iperglicemie.
esempio, nella retinopatia diabetica proli-  www.modusonline.it/autonomica
ferativa. Neuropatia
 periferica • La neuropa-
 Neovasi • Vasi sanguigni di recente for- tia periferica colpisce soprattutto la com-
mazione. In Diabetologia si tratta soprat- ponente sensitiva e quindi la trasmissione
tutto dei nuovi vasi caratteristici della reti-
nopatia proliferativa.
 Neuro • È il prefisso usato per molti ter-
mini che riguardano il sistema nervoso.
 Neuroartropatia diabetica [➔] Piede di
Charcot
 Neuroglicopenia • Sintomo di insuffi-
ciente apporto di zucchero al cervello. So-
no sintomi neuroglicopenici ad esempio il
tremore che coglie la persona con diabete
durante una crisi ipoglicemica.
 Neurologo • Medico specialista nello
studio delle malattie del sistema nervoso.
 Neuropatia diabetica • La neuropatia
diabetica è di due tipi: autonomica e perife-
rica o somatica. Si ritiene che il danno neu-
ropatico del diabete abbia delle cause diret-
te (l’iperglicemia danneggia le cellule e le
fibre nervose) ed indirette (i vasi sanguigni
che irrorano i nervi sono danneggiati).
 Neuropatia autonomica • Complican-
za frequente anche se spesso non diagno-
sticata del diabete. È un’alterazione del
funzionamento del sistema nervoso auto-
nomo o ‘involontario’ , quella parte del si- Il sistema nervoso è composto dall’encefalo
e dal midollo spinale (sistema nervoso
stema nervoso che regola la vita ‘vegetati-
centrale), da dodici paia di nervi cranici
va’: il battito cardiaco, la circolazione del
e da 31 paia di nervi spinali (sistema
sangue, la digestione, il controllo del tran-
nervoso periferico). Il sistema nervoso
sito intestinale, lo svuotamento della ve-
centrale elabora le informazioni in ingresso
scica, la sudorazione e la termoregolazio-
e coordina quelle in uscita. Il sistema
ne, alcuni aspetti della funzione sessuale. nervoso periferico raccoglie gli stimoli
La neuropatia può portare a rallentamenti dall’esterno e invia segnali ai muscoli per il
nello svuotamento gastrico (gastropatia) e movimento.
intestinale (stitichezza) o al contrario scar-

76 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


N
n
di impulsi lungo i nervi che dalla periferia l’Ecg, buona parte degli esami di diagno-
del corpo arrivano al midollo spinale e al stica per immagini.
cervello. La neuropatia periferica si presen-  Normocalorico • Alimentazione con
ta soprattutto al piede e alla parte inferiore un corretto apporto di calorie. Per la mag-
della gamba, generalmente prende la forma gior parte delle persone il fabbisogno calo-
di una riduzione della sensibilità che arri- rico giornaliero consigliato non supera le
va a una vera e propria anestesia. La perso- 1.800 calorie al giorno.
na non avverte sensazioni e dolori, può ap-  Normoglicemia • Normale livello e an-
poggiare male il piede camminando, ferirsi damento della glicemia. È l’obiettivo di un
lievemente e non accorgersene. Se il piede buon controllo glicemico.
è interessato solo dalla neuropatia si par-  Normopeso • Persona di peso normale
la di piede diabetico neuropatico, più spes- in relazione all’altezza, all’età ed al sesso,
so però a questa si aggiunge la vasculopa- per esempio con un indice di massa corpo-
tia che riduce l’apporto di sangue. In circa rea compreso fra 20 e 25.
un terzo dei casi la neuropatia periferica si  Normoproteica • Alimentazione con
manifesta invece con iperestesie o pareste- un appropriato apporto di proteine. Indica
sie: il paziente risulta estremamente sen- una dieta nella quale il contenuto di protei-
sibile agli stimoli, per esempio agli urti, o ne non supera gli 0,5 grammi al giorno per
sviluppa sensazioni inesistenti, come se la chilo di peso.
pelle venisse colpita da punture di spillo o  Normosodica • Alimentazione con
bruciata. Si tratta del dolore neuropatico. un’appropriata quantità di sale. Indica una
 www.modusonline.it/periferica dieta nella quale il sale non viene quasi mai
Neuropatia
 sensitiva [➔] Neuropatia aggiunto a crudo e in cui si limita il ricorso
periferica a salumi e prodotti da forno.
Neuropatia
 somatica [➔] Neuropatia  Nph • La sigla sta per Neutral Protamine
periferica Hagedorn e indica un’insulina modificata
Neuropatia
 vegetativa [➔] Neuropatia in modo da rallentarne l’utilizzo da parte
autonomica dell’organismo. È detta anche insulina in-
Neuropatia
 viscerale [➔] Neuropatia termedia. La sua azione inizia dopo circa
autonomica 90 minuti dal momento dell’iniezione, rag-
Niddm • Sigla di Non Insulin-Depen-
 giungendo il picco massimo dopo 4-6 ore
dent Diabetes Mellitus, sigla oggi meno ed esaurendosi 12-20 ore dopo.
usata per il diabete di tipo 2.
 Nirad [➔] L ada
 Nocicettori • Terminali delle fibre ner-
vose che vengono attivati da stimoli poten-
zialmente nocivi o dannosi dando origine
alla sensazione di dolore. Per le iniezioni
è consigliabile scegliere siti come l’addo-
me nelle quali i nocicettori sono pochi e di-
stanti fra loro.
 Non invasivo • Tecnica diagnostica che
non prevede l’introduzione di aghi o stru-
menti. Sono non invasive ad esempio le
rilevazioni della pressione, le ecografie,

dizionario Illustrato del diabete | 77


O
o

O Obesità centrale [➔] Obesità addominale



Obesità pediatrica
Riscontro di sovrappeso o obesità in età
pediatrica e quindi prima dei 14 anni.
Sempre più frequente, è una condizione
che non va sottovalutata in quanto ten-
de a permanere anche nell’adolescenza
ed è comunque predittiva di sovrappeso e
obesità in età adulta. Se il riscontro di re-
ali patologie come, per esempio, il riscon-
tro del diabete di tipo 2 prima dei 14 anni
è piuttosto raro, almeno in Italia, l’obesità
nell’infanzia predispone l’organismo alla
comparsa precoce di malattie cardiova-
scolari e diabete.
Obesità • Condizione nella quale l’indice
  www.modusonline.it/bambiniobesi
di massa corporea è superiore a 30. L’obesi-
tà è associata al diabete, all’ipertensione, alla  Obeso [➔] Obesità
dislipidemia e a tutti i componenti della sin-  Obliterante [➔] Ostruttiva
drome metabolica ; le persone obese sono a  Oct • Sigla di Optical coherence tomogra-
rischio di ipertensione, infarto e ictus. phy (Tomografia a coerenza ottica). È un esa-
 www.modusonline.it/obesi me non invasivo e veloce che permette all’oculi-
Obesità
 addominale • Condizione nella sta di avere una immagine molto precisa di quel
quale la persona sviluppa grasso soprattut- che avviene nella regione centrale della retina
to nella parte centrale del corpo, vale a dire la macula in particolari nei casi di edema macu-
in corrispondenza pancia o meglio dentro la lare o nelle aderenze fra retina e vitreo, possi-
pancia. Il grasso addominale è quello con gli bili evoluzioni della retinoaptia diabetica.
effetti metabolici più negativi mentre il gras-  Oftalmoscopio • Apparecchio che con-
so sottocutaneo (sulle cosce, sui glutei, sulle sente la visione del fondo dell’occhio.
braccia o sui fianchi) ha un effetto negativo  Ogtt [➔] Test di tolleranza al glucosio
indiretto.  Oled • Tecnologia utilizzata per i display

78 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


O
o
che consuma meno energia dei classici cristal- che (per esempio col diabete) e di aiutarla a
li liquidi e permette di allungare l’autonomia metterli in pratica. Idealmente si tratta di un
dello strumento. componente del Team diabetologico.
 Oligomenorrea • Cicli mestruali di breve  www.modusonline.it/operatore
durata e/o con flusso ridotto. Opportunistici [➔] Screening
 oppor-
 Omega-3 e Omega-6 • Famiglia di aci- tunistici
di grassi insaturi che aiutano a prevenire Ormone • Sostanza prodotta dall’organi-

e a moderare l’aterosclerosi. Sono presen- smo che viene rilasciata nel sangue in picco-
ti in alcuni tipi di pesce (salmone, merluzzo, lissime quantità ed agisce su cellule e tessuti
sardine, aringhe), negli olii di oliva, di mais, distanti. Sono ormoni, ad esempio, l’insulina,
di girasole, nella soia, nelle noci, nei legumi, il glucagone, il testosterone, il cortisolo.
nel pollame e nelle uova.  Ortesi • Un dispositivo esterno utiliz-
 www.modusonline.it/omega3 zato al fine di modificare le caratteristiche
strutturali o funzionali dell’apparato neu-
ro-muscolo-scheletrico. Sono ortesi i colla-
ri ortopedici, così come i plantari o le scarpe
speciali utilizzate per il piede diabetico.
 Ortoressia • Disturbo del comporta-
mento alimentare che si manifesta attra-
verso un’attenzione eccessiva alle regole
alimentari, alla scelta del cibo e alle sue ca-
ratteristiche.
 Ossigenoterapia iperbarica • Nei ca-
si più gravi, le ulcere da piede diabetico
possono essere curate favorendo l’afflusso
Oms • Sigla di Organizzazione Mondiale
 di ossigeno ai tessuti. È possibile fare que-
della Sanità. È un’agenzia delle Nazioni Unite, sto lasciando il paziente in un ambiente, la
la sede centrale si trova a Ginevra. camera iperbarica, nel quale la pressione
dell’aria e quindi la quantità di ossigeno è
superiore a quella normale.
 Ossimetria transcutanea • Test non in-
vasivo che permette di misurare la concen-
trazione di ossigeno nei tessuti, è utilizzato
soprattutto per valutare la gravità della va-
sculopatia periferica nel piede diabetico,
vale a dire per capire quanto ossigeno arriva
per esempio alle dita del piede.
 Ovaio policistico • Sindrome dell’Ova-
io policistico

Onda quadra [➔] Bolo a onda quadra



Operatore di fitness metabolica

Operatore sanitario in grado di definire
la quantità e le modalità di esercizio fisico
adatti a una persona con disturbi metaboli-

dizionario Illustrato del diabete | 79


Pp

P Pancreas • È un organo ghiandolare po-



sto nell’addome superiore, a sinistra, dietro
e sotto lo stomaco. Le sue funzioni sono es-
senzialmente digestive e metaboliche. Produ-
ce infatti buona parte degli enzimi digestivi ed
alcuni degli ormoni più importanti nel con-
trollo della glicemia, l’insulina e il glucagone.
Pancreatite • Infiammazione del pancre-

as, può essere acuta o cronica. Alcune for-
me di pancreatite cronica possono condurre
al diabete.
 Parestesia • Letteralmente significa alte-
razione della sensibilità. I comuni formico-
lii da intorpidimento di una gamba o di un
braccio sono parestesie. Può manifestarsi an-
che senza alcuno stimolo. È una delle mani-
festazioni della neuropatia periferica. Prende
le forme più diverse: punture di spillo, ‘panto-
fola di feltro’, bruciore. Le forme più gravi so-
no classificate come dolore neuropatico.
 Parodontite [➔] Parodontopatia
 Parodontopatia • È il termine che oggi si
preferisce a quello più vecchio di parodontite
o di piorrea. L’infiammazione cronica delle
gengive è una complicanza comune del dia-
bete. L’aterosclerosi porta ad una riduzione
di flusso sanguigno alle gengive che riduce la
Il pancreas (in giallo) è una ghiandola situata
capacità dell’organismo di rispondere alla ag-
a ridosso del duodeno (in grigio), al di sotto
gressione di microbi e batteri, i quali grazie
del fegato (margine superiore del disegno)
alla glicemia alta trovano un ambiente ideale.
e della colecisti (il sacchetto a pera in alto a
La parodontopatia non va confusa con la ca-
sinistra). Produce enzimi digestizi e ormoni.
rie. La gengiva infiammata tende prima a in-
grossarsi e a perdere sangue, poi, si ritrae sco-
Pancreas
 artificiale • Sistema costitui- prendo una parte maggiore del dente (i ‘denti
to da un sensore che misura costantemente la lunghi’ sono uno dei segni classici della gen-
glicemia, un microinfusore che rilascia l’in- givite insieme al sanguinamento delle gengi-
sulina e da un computer che sulla base del- ve). Perdendo l’appoggio della gengiva, sia i
la glicemia e di altre informazioni decide la denti sani che gli impianti inseriti dal dentista
quantità di insulina da infondere. È tuttora in possono cadere.
fase sperimentale.  www.modusonline.it/parodontite

80 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Pp
 Pavor nocturnus • Spavento notturno.  www.modusonline.it/percorsi
Frequente nei bambini dove si manifesta con Perinatale • Che riguarda i giorni o le

sudore, risveglio improvviso, stato di panico e settimane subito prima o dopo la nascita.
ansia. Nelle persone con diabete può essere la Perindopril • Principio attivo utilizzato

conseguenza di una ipoglicemia notturna. nella cura della ipertensione (pressione alta),
 Pcos [➔] Sindrome dell’ovaio policistico fa parte della famiglia degli Ace-inibitori.
 Pdta [➔] Percorsi diagnostico terapeu-  Periodontite [➔] Parodontopatia
tici assistenziali  Peritoneale [➔] Dialisi peritoneale
Penna
 da insulina • Sistema per inietta-  PEV [➔] Potenziali evocati visivi
re l’insulina, che ha la forma e la dimensio-  Piano terapeutico • Per alcuni farmaci è
ne di una penna stilografica ed è composta da ammessa la prescrizione a carico del Sistema
un ago e da una fiala di insulina. È utilizzata Sanitario Nazionale solo sulla base della pre-
al posto delle siringhe. Possono essere ricari- sentazione di un piano terapeutico da parte di
cabili o usa e getta. uno specialista accreditato.
 Peptide-C • L’insulina, come molti altri  Piastrine • Corpuscoli del sangue, sen-
ormoni, viene prodotta a partire da un pre- za nucleo, che giocano un ruolo centrale nei
cursore (pro-insulina) da cui si ‘stacca un processi della coagulazione. Sono prodot-
pezzo’. Questo ‘scarto’ è il peptide-C che og- ti dal midollo osseo a partire da precurso-
gi sappiamo non essere uno scarto, ma un or- ri (megacariociti). Troppe piastrine (il valo-
mone con una sua funzione ed attività. È più re normale è compreso tra 200.000 e 600.000
facile da misurare nel sangue rispetto all’in- per millimetro cubo) significa maggior ri-
sulina ed è usato per valutare la capacità ‘pro- schio che il sangue si ‘fermi’ da qualche par-
duttiva’ delle betacellule pancreatiche. te (per esempio chiudendo un ramo corona-
 Percorsi assistenziali [➔] Percorsi dia-
gnostico -terapeutici Le piastrine viste al microscopio elettronico a
 Percorsi diagnostico terapeutici • De- scansione. Quando attivate hanno un contorno
finiti anche percorsi diagnostico-terapeutici irregolare (spinoso) per la presenza di
assistenziali o Pdta, rappresentano un itine- estroflessioni e pseudopodi. Quando inattivate
rario ragionato e personalizzato che coordina hanno invece un contorno liscio.
l’intervento di tutti quelli che possono assi-
stere la persona con diabete: Medico di me-
dicina generale, in primo luogo, Servizio di
Diabetologia, altri specialisti e così via. Di
fatto è una sequenza ottimale di atti di cura:
test diagnostici, prescrizioni, visite, interventi
educativi, che descrive cosa si deve fare, quan-
do e con l’aiuto di chi.
 Periferico • Lontano dal centro. Per l’ap-
parato circolatorio vuol dire lontano dal cuo-
re, per l’apparato respiratorio lontano dalla
trachea e dai bronchi principali, per il siste-
ma nervoso lontano dal cervello e dal midollo
spinale, e così via. Neuropatia periferica indi-
ca la neuropatia somatica che interessa gene-
ralmente piedi e gambe e più di rado le mani.

dizionario Illustrato del diabete | 81


Pp
rico o un arteria cerebrale) perché coagulato
in modo inopportuno. Troppo poche, signifi- Piede diabetico
ca rischio emorragia. Il piede diabetico è dovuto alla azione
 Picco • Il momento in cui l’effetto o la congiunta della neuropatia e della pro-
concentrazione di un farmaco o di una so- gressiva occlusione dei vasi che porta-
stanza è massimo. Si parla di picco di azione no sangue al piede. A causa dell’alterata
dell’insulina per esempio per indicare il mo- sensibilità, la persona tende a poggiare
mento in cui l’insulina iniettata ha la massi- il piede in modo inappropriato. Si for-
ma concentrazione nel sangue. mano facilmente delle piccole ferite, che
 Picco iperglicemico postprandiale • Bre- non vengono subito riconosciute e che
ve fase in cui la glicemia si innalza eccessi- possono infettarsi. In alcune persone
vamente, generalmente dopo un pasto o un con diabete il sangue fatica ad arrivare
fuoripasto che contiene zuccheri. È una del- alle parti del corpo più lontane dal cuo-
le prime alterazioni del diabete, inosservata se re. Le arterie della gamba fanno pas-
non si fa un test Ogtt. Lo ‘shock’ creato da sare poco sangue, i capillari del piede
questa variazione improvvisa della glicemia sono quasi occlusi. Le difese dell’orga-
determina però effetti di lungo termine che nismo non riescono ad arrivare nel luo-
aggravano l’aterosclerosi. go dell’infezione che così procede e si al-
larga. I tessuti non ricevono abbastanza
glicemia mg/dl ossigeno e possono morire. Il rischio è la
gangrena. Nei casi estremi bastano po-
250 che decine di ore perché un taglietto si
infetti e il danno si allarghi fino a rende-
200 re necessario un intervento chirurgico.
 www.modusonline.it/piede
150
 Piede neuropatico • Si parla di piede neu-
100
ropatico quando la persona con diabete, pur
50 vedendo ridotta la sensibilità al piede a cau-
sa della neuropatia, mantiene comunque un
0 buon afflusso di sangue non soffrendo di ar-
teriopatia ostruttiva periferica.
 Piede vascolare • Si parla di piede vasco-
Il grafico mostra l’innalzamento della glicemia lare o arteriopatico quando la persona con
dopo la consumazione dei tre pasti durante diabete pur mantenendo una buona sensibi-
una giornata tipo. Il primo picco(colazione) lità, vede ridotto l’afflusso di sangue al piede.
è più basso e smussato. Il secondo picco  Pindololo • Principio attivo utilizzato
(pranzo) è il più alto e aguzzo. nella cura della ipertensione (pressione alta),
fa parte della famiglia dei beta-bloccanti.
Piede di Charcot • Detta anche osteoar-
  Pioglitazone • Farmaco antidiabetico
tropatia neuropatica, è una malattia cronica orale, insulino-sensibilizzante, che appar-
dell’osso e delle articolazioni, in particolare tiene alla famiglia dei glitazoni e riduce l’in-
del piede; attualmente la causa più frequente sulinoresistenza aumentando o restaurando
è il diabete; può portare alla necrosi dei tessu- l’efficacia dell’insulina prodotta dal pancreas.
ti e alla necessità di amputazione.  Piramide alimentare • Raffigurazione del-

82 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Pp
la struttura ideale di un pasto o delle abitudi-  Podologo • Il podologo è un riabilitatore
ni alimentari. Alla base della piramide trovia- che si occupa della salute del piede.
mo i piatti che dovrebbero essere presenti in  Poliambulatori • Strutture sanitarie terri-
ogni pasto con almeno una porzione (frutta, toriali in grado di erogare prestazioni di dia-
verdura e carboidrati). Al vertice quelli che gnosi e cura che non richiedono il ricovero.
invece dovrebbero fare la loro comparsa più  Policistosi ovarica [➔] Sindrome
di rado, per esempio una porzione alla setti- dell’ovaio policistico
mana (dolci ricchi di zuccheri semplici, salu-  Polidipsia • Sete patologica che porta a
mi formaggi, carni rosse). bere abbondantemente; fa parte del quadro
 Pistone • Componente del microinfuso- clinico del diabete, in particolare può essere
re. Mosso da un motore di precisione spin- segno di chetoacidosi ; in tal caso è impor-
ge l’insulina presente nella cartuccia verso la tante verificare subito i livelli della glicemia e
cannula o sondino. della chetonuria.
 Placebo • Per verificare il reale effetto di  Polidistrettuale • Che riguarda diver-
un farmaco, negli studi controllati, una parte se parti del corpo. Ad esempio l’arteriopatia
dei soggetti riceve, senza saperlo, una sostan- diabetica è polidistrettuale in quanto le occlu-
za priva di effetti, il placebo appunto. In mol- sioni si formano in più punti di più arterie.
ti casi, anche il solo fatto di pensare di riceve-  Polifagia • Fame patologica che porta a
re un trattamento contribuisce a migliorare lo mangiare abbondantemente; fa parte del qua-
stato di salute del paziente (effetto placebo). dro clinico del diabete, soprattutto quando si
 Plantare • Soletta in cuoio o plastica da accompagna a perdita di peso.
inserire nella scarpa, serve a favorire un cor-  Polineuropatia diabetica • Neuropatia
retto appoggio del piede. diabetica che colpisce più nervi. Quasi tutte
 Plasma • È la parte liquida del sangue. le neuropatie diabetiche sono polineuropatie.
 Plasma referenced [➔] Referenziato al  Polinsaturi • Famiglia di grassi, general-
plasma mente di origine vegetale, le cui catene di car-
 Pleiotropico • Effetto multiplo di un sin- bonio sono ricche di doppi legami; sono da
golo gene o di un singolo principio attivo. preferire rispetto ai grassi saturi.
L’effetto pleiotropico può essere considerato  Politerapia • Trattamento che prevede
un effetto collaterale positivo. l’utilizzo di più farmaci differenti.
 Plica • Tenendo fra due dita di una ma-  Poliuria • Diuresi abbondante, più di 1,5
no e sollevando un lembo di pelle, ad esem- litri di urina al giorno. Fa parte del quadro
pio sulla coscia o sulla pancia, si crea una pli- clinico del diabete.
ca nella quale può essere iniettata l’insulina.  Polsi periferici • Il cuore è una pompa ‘ci-
La plica è consigliata nelle iniezioni a bambi- clica’ che spinge il sangue nelle arterie in modo
ni, ragazzi e persone molto magre per evitare intermittente, pulsato. Questa pulsazione si tra-
di iniettare la sostanza nel muscolo. smette a tutte le arterie del corpo come l’oscil-
lazione di una corda e può essere avvertita nei
punti in cui le arterie scorrono più superficial-
mente, ad esempio al polso, ma anche alla pie-
ga del gomito, al collo, sulle tempie. Valutando
la pressione e il polso in vari punti del corpo
il medico può farsi un’idea non solo del fun-
zionamento del cuore, ma anche della elasticità
delle arterie e delle loro eventuali occlusioni.

dizionario Illustrato del diabete | 83


Pp
Pompa
 di insulina o insulinica [➔] Mi- Predisposizione • È un termine per in-

croinfusore dicare che il particolare assetto genetico di
Postprandiale • Indica ciò che avviene
 un singolo individuo lo rende più suscetti-
dopo un pasto o dopo una qualsiasi assunzio- bile o più resistente verso determinate ma-
ne di cibo (quindi anche merendine e fuori- lattie. Ad esempio, esistono molte varianti
pasto vari). La glicemia postprandiale è quel- geniche che aumentano il rischio di diabe-
la rilevata una-due ore dopo il pasto. te, ma la malattia si manifesta solo se sono
 Potenziali evocati visivi • I Potenziali Evo- anche presenti altri fattori (sovrappeso e/o
cati Visivi, anche chiamati PEV, sono un esa- obesità, sedentarietà, alimentazione squi-
me neurofisiologico con il quale si valutano gli librata, etc.).
effetti sulla corteccia cerebrale di stimolazio-  Premiscelate • Fiale che contengono
ni visive. Si effettuano con l’aiuto di elettrodi una combinazione di due diversi tipi di in-
simili a quelli usati per fare l’elettroencefalo- sulina in percentuali differenti, ad esempio
gramma e non provocano fastidi o dolori 50% rapida e 50% lenta.
 PP [➔] Postprandiale  Prescrizione • È una proposta, diagno-
 Pramlintide • È l’amilina sintetica. Vie- stica o terapeutica, fatta dal medico. La
ne utilizzata come antidiabetico per iniezio- prescrizione di un farmaco (la cosiddet-
ne (anti-iperglicemizzante) in associazione ta ‘ricetta’) comprende l’indicazione del
con insulina. Attualmente non è ammessa al- principio attivo o del nome commerciale
la vendita in Europa. del farmaco stesso e la posologia (quante
 Prazosina • Principio attivo utilizzato volte assumerlo nella giornata e a che ora).
nella cura della ipertensione (pressione alta), Possono essere prescritte anche attività (ad
fa parte della famiglia degli alfa-bloccanti. esempio l’esercizio fisico), esami diagno-
stici o supporti come protesi e ortesi.
Prediabete  Pressione arteriosa • La pressione del
Termine che definisce le situazioni in sangue nelle arterie, vale a dire la forza
cui la glicemia supera i livelli normali che deve essere applicata per mantenerlo
ma non arriva ancora a quelli conven- in movimento. È misurata generalmente
zionalmente fissati per diagnosticare il in mmHg (millimetri di mercurio) trami-
diabete. Si parla di prediabete e precisa- te uno strumento chiamato sfigmomano-
mente di ridotta tolleranza glicidica metro. La misurazione è composta da due
o Igt, quando la glicemia due ore dopo valori, il più alto (sistolica o massima) cor-
il pasto è compresa fra 140 e 199 mg/dl, risponde alla pressione di punta o di spinta
e di alterata glicemia a digiuno o Ifg con cui il sangue viene pompato dal cuore,
quando la glicemia a digiuno è superio- il più basso (diastolica o minima) cor-
re a 100-110 ma inferiore a 126 mg/dl. risponde alla pressione di fondo o basale.
Dei due, la più importante dal punto di vi-
sta clinico è la minima che deve essere sem-
pre sotto i 90 mmHg. Una pressione alta è
IGT IFG segno di una ridotta flessibilità delle arte-
140-200 110-126 rie che non si allargano abbastanza e fanno
resistenza al passaggio del sangue.
mg/dl mg/dl
 Pressione sanguigna [➔] Pressione
arteriosa
Prevalenza • Il numero di persone che

84 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Pp
– nell’ambito di una popolazione – mani- no dei problemi concreti da risolvere. Faci-
festa una certa condizione. Ad esempio la litare il problem solving è uno degli obietti-
prevalenza del diabete di tipo 2 nella po- vi della educazione sanitaria e terapeutica.
polazione italiana è stimata fra il 4 e il 6%,  Processo aterosclerotico [➔] Atero-
il che vuol dire che in un determinato pe- sclerosi
riodo (in genere si valuta anno per anno) la  Prodromi • Segni o sintomi che prece-
somma totale delle persone con diabete (sia dono una crisi ipoglicemica. Variano da
i nuovi casi che quelli comparsi negli anni persona a persona. I più comuni sono ner-
precedenti) è pari al 4-6% della popolazio- vosismo, irritabilità, fame, difficoltà di
ne (da 2,4 a 3,6 milioni di persone). concentrazione, sudorazione.
 Prevenzione • In medicina è prevenzio-  Profilassi [➔] Prevenzione
ne (profilassi) tutto ciò che serve a preve-  Profilo o schema basale • Nella terapia
nire le malattie. Questa può essere prima- con microinfusore il profilo basale è l’in-
ria (non ci si ammala) o secondaria (ci si sieme delle istruzioni che portano il mi-
ammala ma ci si accorge prima della ma- croinfusore a infondere una quantità di
lattia in modo da poterla curare meglio). insulina che può essere diversa anche per
Le vaccinazioni sono un esempio di pre- ogni ora della giornata. Un microinfusore
venzione primaria delle malattie infettive, può utilizzare più schemi basali, per esem-
il Pap-Test è un esempio di prevenzione se- pio per rispondere alle esigenze diverse po-
condaria delle neoplasie della cervice uteri- ste da una giornata di lavoro e da una di
na. Per il diabete, mangiare sano e fare mo- svago. Il profilo basale è espresso in unità
to sono esempi di prevenzione primaria. di insulina infuse ogni ora.
 Priming • Si definisce priming (si leg-
ge praimin) o in italiano ‘inaugurazione’ la
procedura che permette di riempire di in-
sulina il catetere. Il priming avviene ogni
volta che viene installato un nuovo catetere.
 Proaggregante • Farmaco o sostanza
che facilita il processo di aggregazione del-
le piastrine nel sangue e quindi aumenta la
probabilità della formazione di coaguli o Il grafico visualizza un profilo basale
trombi.
molto articolato realizzato impostando sul
 Pro die • Significa ‘al giorno’, spesso è microinfusore numerose variazioni nella
abbreviato in ‘die’. erogazione oraria di unsulina. Si nota un
 Proinfiammatorii • Fattori o condi- aumento nelle prime ore della mattina per
zioni che facilitano l’infiammazione, per contrastare il fenomeno alba e un progressivo
esempio il grasso viscerale ha una azione rialzo nelle ore precedenti alla cena.
proinfiammatoria.
 Problem solving • Letteralmente l’at-  Profilo o assetto lipidico • Uno o più
tività di risoluzione di un problema. È un esami che misurano la concentrazione nel
termine usato per indicare un particolare sangue dei lipidi (trigliceridi, colesterolo
approccio all’insegnamento che privilegia Hdl e Ldl). Definisce anche in generale la
la parte ‘pratica’ rispetto a quella ‘teorica’. situazione del paziente per quanto riguar-
L’idea nasce dalla constatazione che molte da i grassi nel sangue (“ha un buon profi-
persone imparano prima e meglio se han- lo lipidico”).

dizionario Illustrato del diabete | 85


Pp
Proliferante [➔] Retinopatia
 prolife- endoluminale percutanea. È l’angioplasti-
rante ca usata per ‘pulire’ le arterie. È anche la
Proliferativa [➔] Retinopatia
 prolife- sigla di Pancreatic Transplantation Alone,
rante trapianto del solo pancreas.
Propranololo • Principio attivo uti-

lizzato nella cura della ipertensione (pres-
sione alta), fa parte della famiglia dei beta-
bloccanti.
 Protaminata-Nph [➔] Nph
 Proteine • Insieme a grassi e carboi-
drati, una delle tre classi di macronutrien-
ti dell’organismo. Sono presenti soprattut- Nel disegno è rappresentata la sezione di un
to negli alimenti di origine animale (carne, pungidito. È visibile il meccanismo che aziona
pesce, uova, latte e derivati), ma anche in la fuoriuscita della lancetta. In rosso le guide
alcuni vegetali come legumi, frutta secca, che impediscono vibrazioni che potrebbero
cereali. Le proteine alimentari vengono an- provocare lacerazioni della pelle.
che chiamate nutrienti strutturali perché
servono a fabbricare le proteine dell’orga- Pungidito • Sistema automatico che uti-

nismo. La proteina più abbondante nel san- lizza gli aghi pungidito per produrre la goc-
gue è l’albumina, sintetizzata dal fegato. cia di sangue da utilizzare nell’autocon-
trollo domiciliare della glicemia. I moderni
sistemi pungidito permettono di persona-
lizzare la profondità di puntura e, grazie al
movimento guidato della lancetta, consen-
tono un prelievo del sangue praticamente
indolore. La lancetta innestata sul pungidi-
to viene mossa da una molla e guidata da
un meccanismo che ne assicura una pene-
trazione precisa, graduata e lineare.

Proteinuria • Presenza di proteine nelle



urine; è segno di un alterato funzionamen-
to dei reni.
 www.modusonline.it/proteine
 Protesi • Un sostituto ‘artificiale’ di
una parte del corpo. Le più antiche sono
quelle degli arti e dei denti, le più moder-
ne quelle valvolari (nel cuore), quelle va-
scolari (nell’aorta e nei vasi iliaci-femora-
li), quelle uditive. Anche gli occhiali sono
protesi.
 Protratta [➔] Insuline lente
 P ta • Sigla di Percutaneous Translumi-
nal Angioplasty, in italiano angioplastica

86 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


R
r

RR • Sigla di insulina [➔] R apida o Rego-



lare
 R adiologia interventistica • La radio-
logia interventistica (RI) comprende tutte le
procedure invasive e mininvasive, diagnosti-
che o terapeutiche, effettuate mediante la gui-
da e il controllo di metodiche di diagnostica
di insulina si dovranno usare in un bolo ali-
mentare per controllare gli effetti di 10 gram-
mi di carboidrati. Si tratta di un rapporto
che cambia da persona a persona e varia an-
che nel corso delle giornate. Generalmente è
espresso nella formula 1/X o 1:X.
 R apporto vita fianchi • Il rapporto tra la
per immagini, quali fluoroscopia, tomogra- circonferenza della vita e la circonferenza dei
fia computerizzata ed ecografia. Nelle perso- fianchi. È utilizzato per valutare la distribu-
ne con diabete e arteriopatia ostruttiva il zione corporea del tessuto adiposo. Si calcola
radiologo interventista effettua interventi di dividendo la circonferenza all’altezza della vi-
angioplastica allargando le arterie o applican- ta, nel punto più stretto, per quella all’altezza
do ‘stent’ nelle parti più danneggiate. dei fianchi nel punto più largo. Il valore me-
 R amipril • Principio attivo utilizzato nel- dio è 0,9. Più è alto, più aumenta il rischio
la cura della ipertensione (pressione alta), fa cardiovascolare.
parte della famiglia degli Ace-inibitori.
 R ange • Gamma o spettro di valori nor-
mali di un certo esame. Il range dell’emoglo-
bina glicata, ad esempio, va dal 4 al 5,9%.
 R ange di ematocrito • Gamma di valo-
ri di ematocrito entro i quali le misurazio-
ni effettuate da un lettore della glicemia so-
no significative. Con valori troppo bassi (ad
esempio rilevabili nelle persone con anemia)
o troppo alti (per esempio rilevati dopo al-
cuni giorni in alta montagna) la misurazione
potrebbe essere falsata R ebound [➔] R imbalzo

 R apida • L’insulina rapida inizia ad ab- R ecettore • Molecola dentro la cellula, o

bassare la glicemia mediamente 30 minuti sulla sua superficie esterna, che lega una mo-
dopo essere iniettata e continua il suo effet- lecola effettrice (ormone, anticorpo, neuro-
to per 5-8 ore; è detta anche insulina R. trasmettitore, etc.); il legame tra recettore e
 R apporto carboidrati insulina • È un molecola effettrice attiva una o più funzio-
parametro usato per calcolare quante unità ni cellulari (la cellula si replica, produce a sua

dizionario Illustrato del diabete | 87


R
r
volta altre molecole, si muove, adererisce alle  R egola del 1800 • Per calcolare il fattore
pareti dei vasi etc.). di sensibilità all’insulina si può dividere 1.800
 Recettori dell’insulina • Molecole sul- per il fabbisogno insulinico giornaliero, va-
la superficie esterna della cellula che legano le a dire il totale delle unità di insulina assun-
l’insulina e attivano i trasportatori del glu- te in una giornata. La regola del 1800 è racco-
cosio. mandata per chi usa analoghi rapidi.
 Recidivanti • Malattie o condizioni che  R egolare [➔] R apida
tendono a ripresentarsi. Per esempio le ulcere  R eni • Organi che hanno la funzione di fil-
nel piede diabetico. trare il sangue eliminando i prodotti di scarto
 Referenziato o riferito al plasma • Il pa- del metabolismo attraverso l’urina. Si trova-
ziente segue l’andamento del suo diabete sul- no nell’addome, in alto (subito sotto il dia-
la base delle glicemie rilevate dal sistema di framma) e posteriormente. Se il diabete non
autocontrollo domiciliare sul sangue intero è controllato, soprattutto se associato a pres-
prelevato dai capillari. I Diabetologi, e spes- sione alta, la funzionalità dei reni si riduce
so anche il resto del Team, tengono in con- progressivamente (nefropatia diabetica).
siderazione anche i dati che provengono dal  R epaglinide • Farmaco antidiabetico ora-
laboratorio di analisi i quali sono calcolati so- le, secretagogo. Appartiene alla famiglia del-
lo sulla parte liquida del sangue: il plasma. E le glinidi. Sono farmaci che aumentano la
qualche differenza c’è. La stessa quantità di produzione di insulina da parte delle beta-
zucchero se determinata sul sangue intero cellule.
dà un valore inferiore del 11% circa rispet-  R eservoir • Sinonimo di cartuccia, la
to alla rilevazione sul plasma (ad es. 100 mg/ parte del microinfusore che contiene l’insu-
dl da sangue sono 111 mg/dl da plasma. Per lina.
la precisione, ogni ‘punto’ di glicemia calcola-  R espiro di Kussmaul • Respiro rapido,
to sul sangue capillare dai lettori corrisponde profondo e difficoltoso, è un sintomo tipico
a 1,11 mg/dl di glicemia ‘al plasma’. Le strisce della chetoacidosi.
referenziate al plasma effettuano automatica-  R etina • Parte dell’occhio che contiene gli
mente questa correzione. elementi nervosi fotosensibili (coni e baston-
 Reflettometro • Un tipo di ‘lettore della celli) e trasforma le immagini in impulsi ner-
glicemia’ che si basa sulla metodica colorime- vosi da trasmettere al cervello. È irrorata da
trica. una fitta rete di capillari. Questi ultimi po-
 Regola del 15 • Regola utilizzata per trebbero essere danneggiati da un lungo pe-
correggere una ipoglicemia. Si assumono 15 riodo di diabete scompensato.
grammi di carboidrati a rapido assorbimen-
to (mezza lattina di bevanda zuccherata o tre
bustine di zucchero) e si attendono 15 minuti
prima di misurare ancora la glicemia. Se que-
sta non è tornata a valori normali si ripete
(ma solo per una seconda volta) il ciclo.
 Regola del 1500 • Per calcolare il fattore
di sensibilità all’insulina si può dividere 1.500
per il fabbisogno insulinico giornaliero, va-
le a dire il totale delle unità di insulina assun-
te in una giornata. La regola del 1500 è racco-
mandata per chi usa gli analoghi rapidi.

88 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


R
r
Retinografia • Esame fotografico della
 diabetica, come tutte le forme di retinopatia,
retina. Permette di visualizzare microaneu- dipende fortemente dalla sede e dalla esten-
rismi, noduli ed essudati per diagnosticare e sione delle lesioni, quelle più invalidanti sono
misurare l’evoluzione della retinopatia dia- a carico dell’area centrale (macula). Nei casi
betica. La retinografia che permette di crea- più gravi si arriva a perdere completamente la
re una immagine fissa è preferita rispetto alla vista.
retinoscopia, vale a dire al semplice esame vi-  R etinopatia non proliferante o
sivo. La retinografia è un esame non invasivo background • Un diabete mal controllato per
che non richiede preparazione (se non qual- lungo tempo può rovinare i piccoli vasi che
che goccia di collirio), né degenza. irrorano l’occhio. In una prima fase i capil-
 Retinopatia proliferante • In seguito al- lari si dilatano e si ‘slabbrano’ facendo usci-
la rottura dei capillari retinici, si formano re sangue e depositi di grasso. Si parla di re-
nuovi vasi che crescono (proliferano) in mo- tinopatia ‘non proliferante’. Se questo avviene
do disordinato formando una sorta di ‘gomi- al di fuori della macula, la zona centrale della
tolo’. Le zone circostanti della retina reagisco- retina adibita alla visione dei particolari e dei
no producendo un tessuto fibroso che può colori, difficilmente ci si accorge di qualcosa.
causare una sorta di cicatrice, a volte respon-  www.modusonline.it/retinopatia
sabile del distacco della stessa retina. Un al-  R etinopatia proliferante • Quadro più
tro aspetto di queste forme avanzate è la com- grave ed irreversibile della retinopatia; è co-
parsa di emorragie a livello del corpo vitreo stituito, oltre che dalle classiche lesioni del-
all’interno dell’occhio (emovitreo) per la rot- la retinopatia non proliferativa, anche dalla
tura dei nuovi vasi. Queste alterazioni posso- comparsa di nuovi vasi sanguigni (neovasco-
no provocare deficit importanti della vista, larizzazione) che sconvolgono l’architettura
che in casi estremi arrivano fino alla cecità. dei vasi retinici e portano fino alla cecità.
Ripristinando un buon controllo glicemico,  R etinopatia proliferativa [➔] Retinopa-
riducendo la pressione e i grassi nel sangue, tia proliferante
e con l’aiuto della chirurgia laser è possibile R idotta
 percezione delle ipoglicemie •
prevenire e rallentare l’evoluzione della reti- Condizione frequente nelle persone insu-
nopatia proliferante. linodipendenti e in condizioni di control-
 Retinopatia di sfondo [➔] Retinopatia lo glicemico subottimale. Consiste nella in-
non proliferante capacità di avvertire i segnali iniziali della
Retinopatia diabetica • Complicanza mi-
 ipoglicemia (irritazione, tremito, difficol-
crovascolare o microangiopatica del diabe- tà di coordinamento). La ridotta percezione
te. In una prima fase (retinopatia non proli- dell’ipoglicemia fa sì che il paziente si renda
ferante) il danno è reversibile, ma quando si conto del problema quando può essere trop-
entra nella fase della retinopatia proliferan- po tardi per risolverlo autonomamente. Que-
te può essere solamente rallentato o arrestato. sta sorta di ‘sordità’ all’ipoglicemia migliora e
Dal punto di vista funzionale, la retinopatia può anche scomparire se il paziente riesce a
diradare le ipoglicemie.
La figura mostra una sezione ‘verticale’  R idotta sensibilità all’insulina • Condi-
dell’occhio. La luce attraversa la pupilla e il zione in cui l’organismo non utilizza al me-
cristallino per raggiungere la retina un poco la glio l’insulina prodotta o assunta. Per ottene-
di sopra della emergenza del nervo ottico (sulla re l’effetto desiderato, quindi, il diabetico ha
destra). bisogno di produrre o di iniettare dosi parti-
colarmente alte di insulina per portare la gli-

dizionario Illustrato del diabete | 89


R
r
cemia a livelli normali. della glicemia. Effetti più gravi possono es-
 www.modusonline.it/ridotta sere indotti dal lavoro notturno o comunque
Ridotta tolleranza al glucosio • Tradu-
 con frequenti turnazioni.
zione del termine inglese ‘impaired glucose  R ivascolarizzazione • Gli interventi di
tolerance - IGT’. La persona con IGT, pur riu- rivascolarizzazione effettuati con chirurgia
scendo generalmente a mantenere un discre- tradizionale (bypass) o endoscopica (angio-
to equilibrio glicemico, trova difficile mante- plastica) hanno l’obiettivo di rimuovere gli
nere i livelli normali di glicemia dopo i pasti o ostacoli ristabilendo un normale flusso del
dopo un carico orale di glucosio (OGTT) fa- sangue. In genere ci si riferisce ai vasi del cuo-
cendo registrare valori compresi tra 140 e 199 re (coronarie) o all’aorta e ai suoi rami prin-
mg/dl. Spesso, ma non sempre, in mancanza cipali (carotidi, iliache, femorali).
di trattamenti la ridotta tolleranza al glucosio  Rosiglitazone • Farmaco antidiabetico
sfocia nel diabete franco. orale, insulinosensibilizzante, appartiene al-
 www.modusonline.it/ridottatolleranza la famiglia dei glitazoni e riduce l’insulino-
 Rimbalzo • Brusco ritorno ad alti livelli di resistenza aumentando l’efficacia dell’insu -
glicemia dopo una fase di bassa glicemia. [➔] lina prodotta dal pancreas.
Effetto Somogy.  Rotazione dei siti • È importante sceglie-
 Risposta glicemica • La capacità che ogni re diversi punti del corpo (siti) dove iniettare
alimento ha di influenzare la glicemia in un l’insulina e alternarli. L’ideale è non fare più
certo arco di tempo. La risposta glicemica di- di una iniezione per settimana in ogni centi-
pende dall’apporto calorico dell’alimento e metro quadro.
dall’indice glicemico.
 Ritmo basale • Esattamente come il pan-
creas, anche il microinfusore libera insuli-
na 24 ore su 24. La quantità di insulina in-
fusa nell’unità di tempo è appunto la velocità
basale e viene espressa in unità/ora (U/h). Il
microinfusore consente una regolazione fine
della velocità.
 Ritmo circadiano • Ritmo biologico ca-
ratterizzato da una periodicità di 24 ore. Mol-
ti delle attività dell’organismo quali il battito
del cuore, le secrezioni ormonali (compresa
l’insulina), la pressione sanguigna sono mo-
dulate sull’alternarsi del giorno e della notte.
In generale, i processi vitali tendono a dimi-
nuire durante la notte, raggiungendo i valo-
L’insulina non dovrebbe essere iniettata
ri più bassi tra l’una e le tre del mattino per
più di una volta ogni 3-4 giorni nello stesso
poi arrivare a un massimo nella mattinata. I
punto. L’ideale è immaginare un cerchio
viaggi aerei, permettendo di spostarsi velo-
di 15 cm di diametro che ha come centro
cemente in zone caratterizzate da un diver-
l’ombelico e ruotare i siti di iniezione. Lunedì
so fuso orario, fanno sì che l’orologio inter-
mattina l’iniezione potrebbe essere fatta in
no dell’organismo si trovi sfasato rispetto al corrispondenza dell’ideale ‘12’, lunedì a pranzo
tempo ‘esterno’ provocando un disturbo det- in corrispondenza del ‘2’ e così via.
to ‘jet-lag’ e qualche difficoltà nel controllo

90 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ss

SSaccarina • Dolcificante artificiale a bas-



sissimo potere calorico. Dal punto di vista
chimico è ‘un derivato dell’acido o-solfam-
midicobenzoico.
 Saccarosio • È il nome chimico del-
lo zucchero comune. È un disaccaride, cioè
uno zucchero semplice formato da due unità
so modo invariato l’impatto glicemico. Il si-
stema degli ‘scambi’ funziona fra gruppi di
alimenti della stessa ‘famiglia’. In una prima
fase si impara il rapporto fra alimenti simili:
generalmente si inizia con scambi ‘orizzonta-
li’ fra due o più ‘primi’ o ‘secondi’ o porzioni
di frutta e verdura. Una volta compreso il si-
(glucosio + fruttosio). stema si impara a progettare degli scambi per
 Sana alimentazione [➔] Alimentazione così dire ‘verticali’, sacrificando un piatto di
sana pasta o un secondo per avere un dolce.
 Saralasina • Principio attivo utilizzato  Scdu • La sigla di Sezione complessa a di-
nella cura della ipertensione (pressione alta), rezione universitaria. Dipartimento situato
fa parte della famiglia dei sartani. all’interno di un Policlinico universitario
 Sartani • Classe di farmaci utilizzati per  Schema insulinico • Si chiama ‘schema
ridurre la pressione. Sono chiamati anche insulinico’ la prescrizione che prevede gli ora-
sartanici o antagonisti del recettore dell’an- ri, le quantità e il tipo di insulina che va iniet-
giotensina II. Comprendono i seguenti prin- tato ogni volta. Esistono diversi tipi di insuli-
cipi attivi: candesartan, eprosartan, irbe- na che si differenziano per la durata di azione,
sartan, losartan, telmisartan, valsartan.
 Saturi • In genere si riferisce ai grassi sa-  
turi. I grassi saturi alimentari sono prevalen-
temente di origine animale. Vanno usati con
molta moderazione perché potenzialmente
dannosi (obesità, malattie cardiovascolari,
neoplasie).  10:00 14:00 18:00 22:00 02:00 06:00

 Sc • Sigla di [➔] sottocute 08:00 12:00 16:00 20:00 24:00 04:00 08:00

 Scala di Fontaine-Leriche • Scala utiliz-


Il grafico illustra un possibile schema insulinico.
zata per misurare la gravità e l’evoluzione del-
In blu un analogo lento iniettato alle 23:00
la arteriopatia ostruttiva periferica.
assicura insulinizzazione basale fino al tardo
 Scambi alimentari • Metodologia un po’
pomeriggio. Una iniezione di rapida alle 16:00
datata che, attraverso la memorizzazione di
(in arancione) integra la basale. Due analoghi
alcune equivalenze, consente di sostituire gli
rapidi coprono la glicemia postprandiale.
elementi di un menù base, mantenendo gros-

dizionario Illustrato del diabete | 91


Ss
vale a dire per il momento in cui il farmaco quadro affidabile delle variazioni glicemiche
inizia a fare effetto, per la fase in cui espri- giornaliere (variabilità glicemica).
me la massima azione (picco) e per il tempo  Scintigrafia • Esame di diagnostica per
nel quale rimane attivo (coda). Uno schema immagini effettuato con l’utilizzo di traccian-
insulinico può prevedere iniezioni effettua- ti debolmente radioattivi. Permette di visua-
te con differenti tipi di insulina. La ragione lizzare con precisione lo stato di irrorazione
è presto spiegata: il nostro corpo ha bisogno sanguigna di tessuti differenti (cuore, pol-
di un ‘minimo garantito’ di insulina durante moni, cervello); un altro impiego molto dif-
tutte le 24 ore, la cosiddetta ‘basale’, ma an- fuso è quello che sfrutta la capacità della ti-
che di ‘boli’ (rinforzi) di insulina per utilizza- roide di concentrare lo iodio (scintigrafia
re i carboidrati che vengono assunti durante tiroidea).
i pasti o fuori pasto. Servono quindi delle in-
suline ultralente (dette anche analoghi len-
ti) o ‘lente’ per creare una insulinizzazione
di base e delle insuline ‘rapide’ o ultrarapi-
de (dette anche ‘analoghi rapidi’) per me-
tabolizzare i carboidrati assunti ai pasti. Per
esempio, un tipico schema insulinico potreb-
be prevedere l’iniezione di un analogo lento
la sera tardi che svolge per 24 ore la funzio-
ne basale e delle ‘ultrarapide’ da assumere pri-
ma dei pasti. Lo schema insulinico va perso- La tiroide come si vede alla scintigrafia.
nalizzato dal diabetologo in ogni suo aspetto, Un tracciante debolmente radioattivo viene
adattandolo alle esigenze del paziente. Le dosi somministrato endovena e concentrato dalla
di insulina sono espresse in Unità o Unità in- tiroide. Le aree in verde indicano minore
ternazionali (U.I.). Il fabbisogno medio varia captazione e quindi bassa attività.
da persona a persona a seconda della sua in- Le aree in blu indicano maggiore captazione
sulinoresistenza, dell’attività fisica svolta e e quindi elevata attività. Quando la ghiandola
dello stile di vita. è ‘pigra’ come dopo una tiroidite prevalgono
 www.modusonline.it/schema le aree verdi. Quando la ghiandola è iperattiva
Schema a coppie • In inglese ‘pair testing’,
 (ipertiroidismo) prevalgono le aree blu.
serve non solo a tenere traccia dell’andamen- La tiroide influenza con i suoi ormoni il
to delle glicemie, ma anche a capire come metabolismo, lo sviluppo e i livelli del calcio
una attività, ad esempio l’assunzione di un nel sangue.
alimento o un esercizio fisico, possano mo-
dificare la glicemia. Lo schema prevede di  Screening • Uno o più esami effettuati su
effettuare ogni giorno una coppia di misura- una popolazione ‘sana’ per scovare precoce-
zioni prima e dopo colazione, o prima e dopo mente le malattie, prima che diano segni o
pranzo, o prima e dopo una attività fisica. sintomi, in modo da avere più probabilità di
 Schema a scacchiera • Schema che pre- successo nel trattamento. L’esempio più no-
vede di misurare la glicemia ogni giorno della to è il Pap-test per la prevenzione del tumo-
settimana in un momento diverso, per esem- re del collo dell’utero. Per il diabete l’esempio
pio lunedì’ al risveglio, martedì due ore dopo più conosciuto è il test di tolleranza al glu-
colazione e così via. Consente con poche mi- cosio che si fa nelle donne in gravidanza.
surazioni mensili o settimanali di ottenere un  Screening opportunistico • È una forma

92 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ss
di screening che sfrutta l’associazione tra pa-
tologie diverse. Per esempio, le persone che Servizi di diabetologia
hanno la celiachia dovrebbero fare degli esa- I Servizi di Diabetologia sono strutture
mi di screening per il diabete tipo-1 e, vice- efficienti, in grado di seguire migliaia di
versa, le persone con diabete tipo-1 dovreb- persone assegnando a ciascuna il tempo e
bero fare degli esami per la celiachia. Lo stesso l’assistenza necessarii. I Servizi di Diabe-
vale per la disfunzione erettile in uomini re- tologia svolgono prevalentemente attivi-
lativamente giovani, per le persone sovrap- tà di ricovero giornaliero (day hospital). I
peso /obese, per le persone con infezione ricoveri veri e proprii sono rari e la gestio-
cronica da virus-C dell’epatite (HCV), tutte ne della malattia avviene attraverso un ca-
condizioni associate al diabete. lendario di visite periodiche. A differenza
 Sd [➔] Deviazione standard di altre strutture, i servizi di Diabetologia
 Secchezza vaginale • Le mucose genita- lavorano su grandi numeri. Questo può
li producono, sia nell’uomo che nella donna, dare al paziente la sensazione di una sper-
delle secrezioni che facilitano i rapporti ses- sonalizzazione della cura, ma non è così.
suali. Nelle persone con il diabete mal com- Il diabete si esprime in maniere abbastan-
pensato, la riduzione delle secrezioni è colle- za standard, il medico quindi, così come il
gata a due complicazioni della malattia che resto del team, sa quali sono i livelli di as-
colpiscono i nervi (neuropatia) e i vasi san- sistenza richiesti in ogni momento dalla
guigni (vasculopatia). I sintomi di una ridu- situazione sanitaria del paziente.
zione delle secrezioni sono: dolore o fastidio
all’inizio o durante il rapporto; irritazione/ Set
 di infusione • L’insulina contenuta
infiammazione dopo e minore soddisfazio- nel microinfusore è somministrata attraver-
ne sessuale. Possono prodursi piccole ferite/ so il set di infusione che comprende il cate-
abrasioni della parete della vagina che cica- tere (il tubicino in plastica) e l’agocannula
trizzano con difficoltà e che sono a rischio di (l’elemento inserito nel sottocute).
infezione (vaginiti).
 Secondario • Che deriva da un’altra pato-
logia. Ad esempio il diabete può essere secon-
dario ad un trattamento con steroidi (cor-
tisone) di lunga durata, ad una pancreatite ,
etc.
 Segno o segno clinico • Il segno, a diffe-
renza del sintomo, è un’alterazione che può
essere rilevata dall’esterno. La febbre, per  www.modusonline.it/set
esempio, è un tipico segno di infezione/in-  Sid • Sigla di Società Italiana di Diabeto-
fiammazione. logia. È una delle società scientifiche dedicate
 Semiquantitativa [➔] Determinazione alla ricerca diabetologica.
semiquantitativa  Siedp • Società italiana di endocrinologia
 Sensibilità all’insulina • È il contrario e diabetologia pediatrica. È la società scien-
della resistenza all’insulina o insulinoresi- tifica che associa i pediatri specializzati nel-
stenza. Indica quanto facilmente i tessu- lo studio e nel trattamento delle persone con
ti periferici rispondono all’insulina facendo diabete di tipo 1.
entrare il glucosio nelle cellule ed abbassan-  Sildenafil • Principio attivo appartenente
do così la glicemia. alla famiglia degli inibitori della Pde-5.

dizionario Illustrato del diabete | 93


Ss
 Simfibrato • Farmaco ipolipemizzante corrono nel determinare l’aterosclero-
appartenente alla famiglia dei fibrati. si che porta un aumentato rischio di infar-
 Simvastatina • Farmaco ipolipemizzante to e ictus. Possiamo pensare alla sindrome
appartenente alla famiglia delle statine. metabolica come a una sorta di Banda Bas-
 Sindrome • Un insieme di segni o sin- sotti, un’associazione a delinquere fra sin-
tomi che concorrono nel creare un’altera- gole condizioni di rischio. Tutti i libri po-
zione dello stato di salute, ad esempio la lizieschi insegnano che per sgominare una
sindrome del piede diabetico o la sindrome banda la cosa migliore è cercare di arresta-
metabolica. re i capi. I ‘capi’ nella sindrome metabolica
 Sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) sono due: il grasso addominale e l’insuli-
• È una condizione caratterizzata dalla pre- noresistenza. Per chi ha il diabete, quindi,
senza di numerose cisti ovariche, disturbi il primo obiettivo è aumentare la sensibili-
ormonali e alterazioni metaboliche, tra cui tà all’insulina, senza dimenticare di interve-
l’insulinoresistenza ; è più frequente nel- nire anche sugli altri parametri, se sono al-
le ragazze e nelle donne sovrappeso. Si ma- terati. Quasi tutte le misure consigliate per
nifesta con alterazioni del ciclo mestruale il diabete hanno effetti diretti sui parametri
(amenorrea, dismenorrea) ed è associata ad della sindrome metabolica. L’esercizio fisico,
irsutismo (troppi peli) e ridotta fertilità. Mi- un’alimentazione sana e moderata, ma an-
gliora con l’esercizio fisico ed eventualmen- che farmaci come la metformina o i glita-
te con farmaci insulinosensibilizzanti quali la zoni, che trasformano il grasso addomina-
metformina. Le persone con Pcos non tratta- le ‘cattivo’ in grasso sottocutaneo ‘buono’, e
ta hanno un rischio superiore alla media di probabilmente anche gli incretinomimetici.
sviluppare diabete di tipo 2.  www.modusonline.it/sindromemetabolica
 www.modusonline.it/ovaio Sintomatologia • In senso stretto l’insie-

Sindrome
 metabolica • Gruppo di di- me dei sintomi di una determinata malattia.
sturbi del metabolismo caratterizzato da: In senso più generale, i sintomi (soggettivi,
ridotta tolleranza al glucosio e resisten- come il dolore, la fame o la sete) e i segni (og-
za all’azione dell’insulina, o diabete vero gettivi come la febbre) che delineano la pre-
e proprio, sovrappeso, in particolare sul- sentazione clinica di una malattia.
la pancia (grasso addominale), pressio-  Sintomi adrenergici [➔] Adrenalina
ne arteriosa elevata e aumento dei grassi  Sintomo • È una sensazione o una per-
nel sangue (trigliceridi e colesterolo). In cezione della persona ammalata (il dolore, la
questa condizione, che è migliorabile con fatica, la sete etc.) che può essere riferita ad
la dieta e l’esercizio fisico, ogni elemento un osservatore esterno, ma non rilevata di-
favorisce la comparsa dell’altro e tutti con- rettamente. Andrebbe tenuto distinto dal se-

SINDROME METABOLICA
glicemie alterate ischemie
ipertensione ictus
obesità
trigliceridi alterati infarti
grasso
colesterolo Hdl basso aterosclerosi arteriopatia
addominale
colesterolo Ldl alto obliterante
insulinoresistenza
steatosi disfunzione
ipercoagulazione erettile

94 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ss
gno che è invece un’alterazione del funziona- ogni confezione che va inserito nel lettore. Il
mento dell’organismo rilevabile dall’esterno. chip avverte anche quando è stata superata
 Sistolica • Pressione sanguigna calco- la data di scadenza.
lata nella fase (sistole) in cui il cuore pom-  Smart testing • Insieme di metodiche
pa sangue nelle arterie. È il più alto dei va- che consentono alla persona con diabete
lori pressori registrati (esempio: 120 in di tipo 2 di raccogliere molte informazioni
120/80 mmHg). sull’andamento della sua glicemia, a fronte
 Sitagliptin • Farmaco antidiabetico ora- di un numero limitato di misurazioni.
le, secretagogo. Appartiene alla famiglia  Smbg • Sigla di Self Monitoring Blood
degli inibitori della Dpp-4 e permette di Glucose, automonitoraggio della glicemia.
mantenere alti i livelli di Glp-1 nel sangue.  Soggiorno educativo [➔] Campo scuola
Il Glp-1 è un ormone che ha la funzione di  Soglia • Livello oltre il quale un dato
ottimizzare la risposta insulinica postpran- non è più considerato normale o fisiologi-
diale. co. Per esempio il valore soglia della glice-
 Siti • In Diabetologia, sono i punti nei mia a digiuno è 100-110 mg/dl (dipende se
quali ci si inietta l’insulina. Le zone del cor- sangue intero o plasma e dipende anche se si
po consigliate sono l’addome (tranne i due prendono come riferimento i valori indicati
centimetri intorno all’ombelico), e in su- dall’Oms oppure quelli dell’Ada).
bordine la parte superiore dei glutei, la par-  Soglia renale • Quando la glicemia sa-
te centrale esterna delle cosce e le braccia. le oltre un certo livello, definito appunto so-
 Siti alternativi di iniezione • Le iniezioni glia renale, i reni non riesce a recuperare il
di insulina vengono generalmente pratica- glucosio che esce dal sangue e va così a fini-
te sull’addome, ma è possibile praticarle an- re nelle urine. La soglia renale per il glucosio
che in altri punti del corpo (coscia o brac- è generalmente corrispondente ad una gli-
cio) definiti siti alternativi. cemia di 180 mg/dl.
 Siti alternativi di test • Con alcuni let-
tori della glicemia è possibile prelevare il
campione di sangue da siti diversi dal clas-
sico polpastrello, come il braccio, l’avam-
braccio, il palmo della mano, la coscia o il
polpaccio. Generalmente si consiglia di ef-
fettuare il prelievo nei siti alternativi solo
per le misurazioni a digiuno.
 Sito di infusione • Il punto dove viene
inserita l’agocannula del microinfusore.
 Slatentizzare • Latente significa lette-
ralmente nascosto. Alcune persone hanno
una predisposizione genetica al diabete che
cessa di essere latente (si slatentizza) in pre- Soletta [➔] Plantare

senza di un fattore ambientale, ad esempio Solfaniluree [➔] Sulfoniluree

uno stile di vita sedentario ed un’alimenta- Somatico • In diabetologia è sinonimo

zione inappropriata. di periferico.
 Smart Code • Tecnologia che consente  Somministrazione • In genere si intende
la codifica delle strisce per il controllo del- l’atto di dare o prendere una medicina, per
la glicemia. È basata su un chip contenuto in bocca, per iniezione o in altro modo. Si può

dizionario Illustrato del diabete | 95


Ss
usare anche per intendere l’atto di prescrive-  Sottodosaggio • Letteralmente una
re e far adottare una certa norma dietetica, quantità o dose inferiore a quella necessaria
comportamentale, o anche un questionario per un determinato effetto. In genere usato
per valutare l’efficacia del trattamento o gli in riferimento ad un trattamento con far-
stili alimentari. maci. In ambito diabetologico spesso si ri-
 Somogy • Michael Somogy, biochimi- ferisce alla condizione in cui, per errore, la
co e medico ungherese emigrato negli Stati quantità di sangue posta sulla striscia reat-
Uniti. Fu il primo a curare con insulina un tiva non è sufficiente ad attivare la reazione
bambino diabetico. Analizzando la risposta chimica necessaria per misurare la glicemia.
dei pazienti all’insulina scoprì l’effetto ‘rim- Il lettore manda un messaggio di errore ed
balzo’ o effetto Somogy. è possibile, entro alcuni secondi, aggiungere
 Sondino • È il tubicino che collega il un’altra goccia di sangue senza dover sosti-
serbatoio di insulina del microinfusore tuire la striscia.
all’agocannula. È composto da due tubi in  Sovrappeso • Una persona è definita
plastica inseriti uno dentro l’altro. Nel più sovrappeso quando il suo indice di massa
interno scorre l’insulina dalla cartuccia o corporea supera 25; da 30 in su è definita
dal reservoir al set di infusione. È disponi- obesa. Equivalente al sovrappeso è la situa-
bile in varie lunghezze (fino a 110 cm) zione in cui il girovita misurato all’altezza
 Sorbitolo • È un dolcificante naturale dell’ombelico supera i 102 centimetri negli
usato come sostituto dello zucchero per il uomini e 88 nelle donne.
basso potere calorico.  Statine • Famiglia di farmaci utilizzati
 Sottocutaneo • Sotto la cute (pelle). Le per ridurre il colesterolo ‘cattivo’ Ldl bloc-
iniezioni di insulina devono avvenire nello candone la produzione nel fegato. Sono in
strato di grasso intermedio fra pelle e mu- genere prescritti a persone che hanno valo-
scoli. ri di colesterolo LDL nel sangue superiori a
100 mg/dl e non riescono ad abbassarli con
altri metodi (dieta, esercizio fisico, etc.).
 Steatoepatite • Infiammazione del fe-
9 gato associata all’infiltrazione di grasso. È
nota anche come steatoepatite non alcolica-
Nash ed è considerata la forma più avanzata
14
di epatopatia steatosica non alcolica-Na-
fld. Non dipende dal consumo di alcol.
7  www.modusonline.it/steatoepatite

Attenti ai sinonimi

Steatoepatite non alcolica = Nash


15 = Nafld

23
Le aree più indicate per le iniezioni di
14 insulina. I numeri indicano lo spessore medio
(in mm) del sottocute delle singole zone.

96 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Ss
Steatosi • Infiltrazione di grassi nel fe-
 terminante nella progressione di tutte le
gato. Frequente nelle persone sovrappeso complicanze del diabete.
e con eccesso di grasso addominale, può  www.modusonline.it/stili
portare soprattutto nelle persone con diabe- Stipsi [➔] Stitichezza

te, alla steatoepatite. Stratificazione • Stratificazione del ri-

 Stenosi • Sinonimo di restringimento, schio. È l’analisi dei diversi livelli di rischio
generalmente è riferito a un’arteria (causata presenti in una popolazione. Per esempio
dall’arteriosclerosi) o ad una valvola car- una stratificazione del rischio cardiova-
diaca (causata da un’infiammazione o endo- scolare metterà al primo posto le persone
cardite). che hanno già subito un evento cardiovasco-
 Steroidi [➔] Corticosteroidi lare, seguite dalle persone con diabete, iper-
 Stent • Termine inglese (si legge come tensione, dislipidemia e così via.
si scrive) per indicare un tubo artificiale in-  Stress • Generalmente si parla di stress
serito in un passaggio/condotto naturale del in senso lato e negativo, come ‘insieme di si-
corpo per prevenire o contrastare una dimi- tuazioni faticose, soprattutto sotto il profilo
nuzione patologica circoscritta del flusso. Ci psicologico’. In senso stretto, però, lo stress è
sono vari tipi di stent (vascolari, urinari, bi- tutto quello che induce una precisa reazio-
liari, digestivi, etc.), i più usati sono quelli ne dell’organismo, uno stimolo improvviso
inseriti nelle coronarie, di dimensioni va- che viene interpretato come potenzialmen-
riabili fra 4 e 11 millimetri di diametro ([➔] te pericoloso per la sopravvivenza. Si tratta
angioplastica). di una reazione complessa, messa a punto
nell’arco di milioni di anni dall’evoluzione,
comune a molte, se non tutte, le specie vi-
venti, che permette di ‘cambiare marcia’ in
un istante acquisendo l’energia, l’attenzio-
ne e la vitalità necessaria per reagire a una
situazione improvvisa e potenzialmente pe-
ricolosa: nella reazione di stress, fra le altre
cose, la pressione si alza ed il fegato rilascia
glucosio nel sangue. Si tratta della stessa re-
azione che – con avvio più lento – caratte-
rizza il risveglio. La presenza di numerose si-
tuazioni di stress hanno quindi l’effetto di
Stick • Si dicono stick le strisce reattive
 aumentare la glicemia anche a digiuno di
utilizzate per misurare la presenza e la con- parecchie decine di ‘punti’. In senso generale
centrazione per esempio di chetoni o glu- lo stress è l’eccesso di stimoli (fisici o psico-
cosio nelle urine. logici) in un contesto percepito come ‘diffi-
 Stili di vita • L’insieme delle scelte che cile’ oppure ostile.
una persona compie, soprattutto in termi-  www.modusonline.it/stress
ni di esercizio fisico e alimentazione. Stili  Stress ossidativo • Le cellule che ri-
di vita salutari contribuiscono in modo de- vestono i vasi sanguigni, in condizioni di
terminante a prevenire il diabete, l’iperten- iperglicemia, soprattutto se questa ipergli-
sione e la dislipidemia, così come a ridurne cemia si ripete nel tempo, subiscono quel-
la gravità. lo che i biochimici chiamano stress ossida-
Gli stili di vita sono anche una variabile de- tivo. Accumulano cioè molecole con azione

dizionario Illustrato del diabete | 97


Ss
ossidante che ‘arrugginiscono’ le delicate clazide) e di terza generazione (glimepiride).
strutture cellulari. L’effetto permane anche Surreni • Ghiandole a secrezione
 endo -
quando la glicemia ritorna a valori normali. crina, collocate sopra i reni, che producono
 Striscia • In diabetologia ‘striscia’ o ‘stri- ormoni (cortisolo, aldosterone, ormoni ses-
scetta’ indica gli strumenti per effettuare suali, adrenalina) attraverso i quali parteci-
l’autocontrollo domiciliare della glicemia. pano al controllo dell’equilibrio idro-elet-
Si tratta di un supporto, in parte occupato da trolitico, della pressione, della reazione di
una area reattiva, nella quale il contatto con allarme (stress).
una goccia di sangue attiva una reazione chi-
mica che porta a una modificazione dell’area
stessa (di colore o di potenziale elettrico). Un
sistema elettronico incorporato nel lettore
della glicemia traduce questa modificazio-
ne in un valore glicemico.
 www.modusonline.it/striscia

Stroke • Sinonimo di Ictus o di acciden-



te cerebrovascolare
 Subclinico • Si dice di una condizio-
ne patologica che non dà, o dà pochi, segni
e sintomi. Si parla per esempio di infezione
sub-clinica.
 Substrato energetico • Sostanza utiliz-
zata dalla cellula (o per estensione dall’orga-
nismo) per produrre l’energia necessaria al
proprio funzionamento. Il glucosio è il prin-
cipale substrato energetico dell’organismo.
 Sulfoniluree • Una classe di farmaci an-
tidiabetici orali che abbassano la glicemia
promuovendo la produzione di insulina da
parte del pancreas. Si dividono in sulfoni-
luree di prima generazione (non più in uso),
di seconda generazione (glibenclamide, gli-

98 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Tt

T
 T1dm • Sigla di Type-1 Diabetes melli-
tus, [➔] Diabete di tipo 1
 T2dm • Sigla di Type-2 Diabetes melli-
tus, [➔] Diabete di tipo 2
 Tadalafil • Principio attivo appartenen-
te alla famiglia degli inibitori della Pde-5.
 Tao • Terapia anticoagulante orale, [➔]
stica, in genere in endocrinologia o diabe-
tologia, infermieri, anch’essi con una for-
mazione specialistica, dietisti cioè esperti
di alimentazione che, sulla base di indica-
zioni di massima del medico e delle abitu-
dini alimentari del paziente, costruiscono
una o più diete specifiche, cercando di fis-
anticoagulanti sare degli obiettivi (calo di peso, control-
Target glicemici • Letteralmente ‘obiet-
 lo delle calorie) alla portata di quel pazien-
tivi di glicemia’. Si tratta dei livelli glice- te in quella fase del trattamento. Di questa
mici che la persona con diabete, in accor- ‘squadra’ fanno parte spesso altri speciali-
do con il Team diabetologico, si impegna a sti come oculisti, psicologi, nefrologi, po-
raggiungere. dologi che seguono specifiche tematiche.
In Diabetologia il personale infermieristi-
co ha un ruolo centrale, sia perché è quel-
lo che passa la maggiore quantità di tem-
po a contatto con le persone che hanno il
diabete, sia perché si occupa di buona par-
te dell’educazione sanitaria. Il che vuol di-
re non solo spiegare cosa fare (per esem-
pio il controllo della glicemia a domicilio),
perché farlo e quando farlo, ma soprattut-
to come farlo in pratica, superando i picco-
li problemi che si possono sempre incon-
trare.
 Terapia • È la cura delle malattie. Può
essere medica (le medicine), chirurgica (gli
Tdd • Sigla di Total daily dose, [➔] dose
 interventi), fisica (la radioterapia), com-
totale giornaliera portamentale (gli stili di vita, l’alimenta-
Team
 diabetologico • Un Servizio di zione etc.).
Diabetologia comprende diverse figure, de-  Terapia nutrizionale • Terapia che non
finite spesso ‘Team Diabetologico’. Medici utilizza farmaci ma si pone l’obiettivi di con-
diabetologi con una formazione speciali- trollare il diabete attraverso un’alimentazio-

dizionario Illustrato del diabete | 99


Tt
ne sana, meno ricca di carboidrati e grassi. Tia • Sigla di ‘transient ischemic attack”,

 www.modusonline.it/team ischemia transitoria cerebrale. È chiamato
Terazosina • Principio attivo utilizzato
 anche mini-stroke, indica una carenza di
nella cura della ipertensione (pressione al- sangue al cervello i cui sintomi si risolvo-
ta), fa parte della famiglia degli alfa-bloc- no entro 24 ore senza lasciare danni per-
canti. manenti clinicamente apprezzabili. Un in-
 Territorio • Nel gergo sanitario è il con- farto cerebrale che dura più di 24 ore ma
testo nel quale la persona con diabete è in- meno di 72 è definito deficit neurologico
serita e le strutture sanitarie che vi si trova- ischemico reversibile-RIND.
no: ambulatorio di diabetologia, medico di  Tiazidici • I farmaci diuretici tiazidici
medicina generale, farmacia, strutture so- (clortiazide, idroclortiazide, clortalidone,
cioassistenziali. metolazone, chinetazone) sono utilizzati
 www.modusonline.it/territorio nella cura dell’ipertensione.
 Tessuti • In medicina la parola tessuti,  Tiazolidinedoni o tiazolinedioni [➔]
quando non specificata (es: tessuto musco- Glitazoni
lare = muscoli), indica genericamente tutto  Ticlopidina • Farmaco utilizzato per la
il corpo. Così va letta ad esempio una frase arteriopatia ostruttiva periferica .
del tipo ‘i globuli rossi trasportano ossige-  Timololo • Principio attivo utilizzato
no ai tessuti’. nella cura della ipertensione (pressione al-
ta), fa parte della famiglia dei beta-bloc-
Test di tolleranza al glucosio canti.
Esame che consente di confermare la  Tipo 1 [➔] Diabete di Tipo 1
diagnosi di diabete o di definire se  Tipo 2 [➔] Diabete di Tipo 2
una persona è a rischio di sviluppar-  Tiroide • La tiroide è una ghiandola si-
lo. È effettuato somministrando del tuata nella regione anteriore del collo, da-
glucosio per bocca (si parla allora di vanti e lateralmente alla laringe e ai primi
test orale o Ogtt) o più di rado endo- anelli della trachea. La tiroide secerne tiro-
vena (si parla allora di Ivgtt). Nel pri- xina (ormone indicato con la sigla T4) e tri-
mo caso si tratta di bere a digiuno una iodotironina (ormone indicato con la sigla
bevanda nella quale sono stati sciolti T3).
75 grammi di glucosio misurando la
glicemia prima, dopo una e dopo due
ore. Un pancreas perfettamente sano
è in grado di far fronte a questo carico
di lavoro mantenendo la glicemia en-
tro i 140 mg/dl, ma una persona che
pur non avendo il diabete è a rischio
troverà difficile, soprattutto al primo
dei due test, mantenere la glicemia
sotto questa soglia. In molti casi si
preferisce utilizzare il cosiddetto mi-
nitest, nel quale la quantità di gluco-
sio assunta è di 50 grammi e i prelie-
vi sono effettuati dopo 30 e 60 minuti.

100 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Tt
Gli ormoni tiroidei aumentano il metabo- si nel sangue. Usato anche per indicare il
lismo basale cioè la spesa energetica di un test di laboratorio che misura i livelli nel
soggetto in condizioni di riposo e l’ attivi- sangue di transamninasi. Controllando la
tà metabolica dei tessuti cioè la velocità di concentrazione di questi enzimi (Ast o Got
utilizzazione delle sostanze energetiche. e Alt o Gpt), è possibile valutare indiretta-
 Tiroidite • Infiammazione della tiroi- mente la funzionalità del fegato.
de. Può essere acuta, subacuta o cronica.  Transidrogenati • I grassi ‘trans-idro-
Tra le tiroiditi croniche la più frequente è genati’, come le margarine ‘dure’ non spal-
quella linfocitaria o di Hashimoto, di ori- mabili, sono grassi modificati artificial-
gine autoimmunitaria, spesso non diagno- mente. Non solo fanno male come quelli
sticata. La tiroidite di Hashimoto riduce o saturi, ma distruggono il colesterolo buo-
annulla la funzionalità della tiroide e por- no-Hdl (che nel diabetico è generalmente
ta all’ipotiroidismo. I suoi effetti posso- basso). Sono contenuti in molti prodotti in
no essere corretti con una terapia sostitu- commercio con il nome di oli idrogenati.
tiva a base di ormone tiroideo. La tiroidite  Trasportatori del glucosio • Moleco-
di Hashimoto è più frequente nelle persone le che fanno entrare il glucosio dentro la
con diabete di tipo 1. cellula; il più studiato è Glut-4 che si trova
 www.modusonline.it/tiroidite nel tessuto adiposo, nel cuore e nei musco-
Tomografia a coerenza ottica [➔] Oct
 li scheletrici.
 Trapianto di pancreas • Il trapianto di
solo pancreas (Pta in sigla inglese) è una
operazione chirurgica che aggiunge al pan-
creas del paziente parti del pancreas estrat-
to dal donatore cadavere permettendo di
normalizzare i livelli glicemici per periodi
più o meno lunghi (la persona con diabe-
te quasi sempre può fare a meno dell’insu-
lina). Le complicanze microvascolari si ar-
restano o regrediscono nella maggior parte
dei casi. Il trapianto di solo pancreas vie-
ne praticato relativamente di rado (25 mi-
Tonometria • Misurazione del tono ocu-
 la interventi in tutto il mondo fino a og-
lare ossia della pressione interna dell’oc- gi). Molti Centri ritengono che i vantaggi
chio. Viene misurata in millimetri di mer- dell’intervento non siano superiori ai ri-
curio (mmHg). Una pressione intraoculare schi e agli svantaggi della terapia immuno-
troppo alta può essere un segno del glau- soppressiva. Come avviene in tutti i tra-
coma o di altre patologie oculari. pianti, il sistema immunitario del ricevente
 Trandolapril • Principio attivo utiliz- reagisce ai nuovi tessuti attivando una rea-
zato nella cura della ipertensione (pressio- zione immunitaria di ‘rigetto’ che potrebbe
ne alta), fa parte della famiglia degli Ace- portare non solo alla distruzione dell’orga-
inibitori. no ma anche compromettere gravemente la
 Transaminasi • Enzimi contenuti nel- salute del paziente. Il ‘rigetto’ è scongiura-
le cellule del fegato (epatociti). Un danno to con una terapia farmacologica a base di
epatico che porti alla distruzione degli epa- ciclosporine , steroidi e altri farmaci. Inol-
tociti causa un aumento delle transamina- tre nel corso degli anni il numero di beta-

dizionario Illustrato del diabete | 101


Tt
cellule in funzione tende a scendere e non dotelio). Un trombo può ostruire in parte
è raro il caso in cui il paziente deve ripren- o totalmente un vaso riducendo il flusso di
dere ad assumere insulina dall’esterno. Più sangue e ossigeno ai tessuti e provocandone
frequente è invece il trapianto contempo- la morte. È il caso dell’ictus o dell’infarto.
raneo di rene e pancreas. Il trapianto di re-  Trombofilico • La trombofilia è una
ne è un intervento salvavita per i pazienti condizione di aumentato rischio di trom-
in condizioni di grave insufficienza renale, bosi (formazione inappropriata di trombi)
ed eseguirlo insieme a un trapianto di pan- che consegue ad un’eccessiva coagulabilità
creas non aumenta di molto i rischi dell’in- del sangue.
tervento mentre ne aumenta i vantaggi.  Tutor • In diabetologia definisce il vo-
Sono in fase avanzata di sperimentazione lontario di una Associazione o Onlus che,
trapianti di isole di L angerhans o di beta- avendo il diabete e avendo seguito un’ap-
cellule tratte da donatore cadavere ma ‘la- posita formazione debitamente certificata,
vorate’. Il trapianto di isole non richiede un può aiutare altre persone con diabete coor-
intervento chirurgico vero e proprio, può dinandosi strettamente con un Team diabe-
essere effettuato più volte e la terapia im- tologico. È sinonimo di ‘diabetico-guida’.
munosoppressiva richiesta ha effetti colla-  Tutoraggio • Attività formativa svolta
terali proporzionalmente minori. da un tutor, per esempio nei confronti di
 www.modusonline.it/trapianti una o più persone con diabete.
Trial • Studio clinico effettuato ana-
  Tzd • Sigla di tiazolidinedioni, sinonimo
lizzando per lunghi periodi di tempo un di [➔] glitazoni.
numero generalmente elevato di pazienti.
Serve per valutare l’effetto a lungo termine
di farmaci e trattamenti.
 Triamcinolone • Farmaco utilizzato
nella cura della retinopatia diabetica ([➔]
corticosteroidi)
 Triciclici • Categoria di farmaci antide-
pressivi che possono essere utilizzati per la
terapia del dolore neuropatico.
 Trigliceridi • Sono una delle forme con
le quali i grassi viaggiano nel sangue. Pos-
sono essere derivati dagli alimenti o sinte-
tizzati dal fegato. L’aumento dei trigliceridi
nel sangue (ipertrigliceridemia) può essere Grassi saturi. Modello molecolare di un
dovuto a un’alimentazione troppo ricca di trigliceride (formula bruta C51H98O6) formato
grassi, ad alterazioni del metabolismo dei li- da tre residui di acido palmitico legati a tre
pidi o ad una somma dei due fattori. L’iper- molecole di glicerolo. Gli atomi di carbonio
in giallo, quelli di idrogeno in bianco e quelli
trigliceridemia è un fattore di rischio car-
di ossigeno in rosso. I trigliceridi vengono
diovascolare come l’ipercolesterolemia.
usati dagli organismi viventi come deposito
 www.modusonline.it/dislipidemia
di energia e vengono accumulati nel tessuto
Trombo • Coagulo di sangue (fibrina,
 adiposo. Quando necessario, i trigliceridi
piastrine, globuli bianchi e rossi, grassi)
vengono ‘bruciati’ producendo più energia di
che si forma in modo inappropriato (il va- quella che si ottiene da carboidrati o proteine.
so non si è rotto) e aderisce alle pareti (en-

102 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Uu

U
 U.I. • Sigla di Unità internazionali, uni-
tà di misura utilizzate per dosare l’insulina.
 Ukpds • Lo United Kingdom Prospec-
tive Diabetes Study -Ukpds è il più gran-
de studio clinico prospettico realizzato sul
diabete. Iniziato nel 1977 in Gran Bretagna,
ha valutato l’effetto di diverse terapie su
ti sono quelle colpiscono la pelle dei piedi e
delle gambe a seguito di tagli o dello sfrega-
mento di calzature poco adatte; guarisco-
no assai lentamente e devono essere tratta-
te con estrema cura per evitare il rischio di
infezioni.
 Ultralenta [➔] A nalogo lento
5.102 pazienti con diabete di tipo 2 appena  Ultrarapida [➔] Analogo rapido
diagnosticato, confermando come un mi-  Umor vitreo • La sostanza gelatinosa e
glior controllo della glicemia riduca di un trasparente che riempie la cavità dell’oc-
quarto il rischio di retinopatia diabetica e chio fra la retina e il cristallino, che a sua
di un terzo quello di nefropatia diabetica. volta è la lente che delimita posteriormente
 Ulcera • È una soluzione di continuità il foro pupillare o pupilla.
del rivestimento interno o esterno dell’or-  Unità di insulina • Dette anche U.I. o
ganismo, un ‘buco’. In genere ci si riferi- Unità internazionali, esprimono la quanti-
sce all’ulcera gastrica o duodenale, ma in tà di insulina presente in una fiala o da as-
ambito diabetologico le ulcere più frequen- sumere.

UKPDS.
A sinistra l’aumento
della incidenza di
tutte le complicanze
all’aumentare della
emoglobina glicata.
A destra lo stesso
discorso per l’infarto
e le complicanze
microvascolari.

dizionario Illustrato del diabete | 103


Uu
Uoc • Sigla di Unità Operativa Com-

plessa.
 Uos • Sigla di [➔] Unità Operativa
Semplice.
 Urea • L’urea è presente nell’urina e nel
sangue. È il principale prodotto di scar-
to del metabolismo delle proteine ed è eli-
minata principalmente dai reni attraver-
so l’urina. L’esame che misura la quantità
di urea nel sangue è chiamato azotemia,
mentre il termine uremia indica l’eccessiva
concentrazione di azoto e scorie azotate nel
sangue; è segno di una grave insufficienza
renale.
 Uremia [➔] Urea
 Urine delle 24 ore • Test che consen-
te di determinare contemporaneamente la
presenza di sostanze nelle urine e la quan-
tità di urine prodotte. Si esegue raccoglien-
do in un contenitore tutte le urine prodot-
te in 24 ore a partire dal mattino.
 Urologo • Medico specializzato nelle
malattie dell’apparato urinario ed urogeni-
tale. Spesso gli urologi si occupano anche
della malattie dell’apparato genitale ma-
schile.
 User friendly • Facile da utilizzare.

104 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Vv

VVaginismo • Si tratta di una contrazio-



ne involontaria dei muscoli della vagina
che rende impossibile o doloroso il rappor-
to sessuale. Nella donna con diabete è spes-
so dovuto all’evoluzione di infezioni locali
(vaginiti), soprattutto micosi (infezioni da
funghi), che insorgono più facilmente nel-
Variabilità glicemica • Le glicemie pos-

sono variare molto nell’arco della giorna-
ta alternando ‘picchi’ iperglicemici, magari
brevi, a fasi di ipoglicemia. La terapia do-
vrebbe quindi tendere non solo a miglio-
rare il compenso glicemico ‘medio’ (misu-
rato dalla emoglobina glicata) ma anche le
la persona iperglicemica e contro le quali il differenze fra i valori glicemici massimi e
sistema immunitario della persona con dia- minimi all’interno della giornata (variabi-
bete, meno efficiente, ha difficoltà a com- lità glicemica).
battere. Un’altra causa di vaginismo è la  www.modusonline.it/variabilita
ridotta produzione di secrezioni genitali
(secchezza vaginale).
 Vaginite • Infiammazione della vagi-
na; generalmente causata da un’infezione
(Candida, Trychomonas, etc.). È più fre-
quente nelle donne con diabete poco con-
trollato. Candidosi e vaginiti in genere
vanno curate con medicine specifiche che
si applicano sulle mucose genitali: ovuli,
candelette, lavande. È indispensabile che il
trattamento sia fatto da entrambi i membri
della coppia, anche se solo uno dei due ha
dei sintomi, altrimenti si rischiano conti-
nue infezioni.
 Valore energetico • Il contenuto in ca-
lorie di un pasto o di un alimento.
 Valsartan • Principio attivo utilizzato
nella cura della ipertensione (pressione al-
ta), fa parte della famiglia dei sartani.
 Vardenafil • Principio attivo appar-
tenente alla famiglia degli inibitori della
Pde-5.

dizionario Illustrato del diabete | 105


Vv
Vascolare • Che riguarda i vasi sangui-
 protein, in italiano lipoproteina a densi-
gni (vene, arterie e capillari). tà molto bassa; si tratta di una famiglia di
 Vasi sanguigni • Sistema di condotti molecole che trasporta il colesterolo ; me-
che, trasportando il sangue a tutti i distret- no nota dell’Ldl, è ancora più pericolosa
ti corporei, permette di portare alle cellu- per le arterie.
le l’ossigeno ed i nutrienti e di portar via  Volemia • Volume del sangue. Un va-
l’anidride carbonica e gli altri ‘rifiuti’ chi- lore aumentato può dare luogo a rigonfia-
mici dell’organismo che verranno poi eli- mento dei tessuti (edema). È caratteristico
minati attraverso gli apparati respiratorio e dell’insufficienza renale cronica avanzata,
renale. quando i reni smettono di funzionare.
 Vasocostrittore • Azione o funzio-
ne che determina una contrazione dei vasi
sanguigni e quindi un aumento della pres-
sione.
 Vasodilatatore • Azione o funzione che
determina una dilatazione dei vasi sangui-
gni e quindi una diminuzione della pres-
sione.
 Velocità basale • Esattamente come il
pancreas anche il microinfusore libera in-
sulina 24 ore su 24. La quantità di insulina
infusa nell’unità di tempo è chiamata ve-
locità basale e viene espressa in unità/ora
(U/h). Il microinfusore consente una rego-
lazione fine della velocità basale.
 Ves • Velocità di EritroSedimentazio-
ne. Questo esame valuta la velocità di se-
dimentazione dei componenti corpuscola-
ti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi,
piastrine), o meglio lo spazio percorso in
una certa quantità di tempo quando si se-
parano dal plasma (la parte liquida del
sangue) sedimentando sul fondo di una
provetta graduata. È espressa in millimetri.
Una Ves alta può essere provocata da uno
stato infiammatorio, per esempio un’infe-
zione in atto.
 Vildagliptina • Farmaco antidiabetico
orale, secretagogo. Appartiene alla fami-
glia degli inibitori della Dpp-4 e permette
di mantenere alti i livelli di Glp-1 nel san-
gue. Il Glp-1 è un ormone che ha la fun-
zione di ottimizzare la risposta insulinica
postprandiale.
 Vldl • Sigla di Very-Low-Density Lipo-

106 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Vv

X-Z
 Xerostomia • Letteralmente ‘bocca asciut-
ta’. Si fa fatica a parlare e a mangiare perché
c’è poca saliva. Può essere la spia di alcu-
ne malattie croniche autoimmunitarie delle
ghiandole salivari.
 Xilitolo • Dolcificante di origine vegeta-
le utilizzato come sostituto dello zucchero.
rizzate dal sapore dolce e dalla loro capacità
di trasformarsi facilmente e velocemente in
energia per le cellule. Gli zuccheri compren-
dono varie molecole, fra le quali glucosio,
lattosio, fruttosio e saccarosio (lo zuc-
chero comunemente inteso). Il metabolismo
trasforma tutti gli zuccheri in glucosio. Que-
Impiega più tempo a trasformarsi in gluco- sto viene utilizzato dalle cellule come ‘carbu-
sio e lo fa in misura minore e per questo è rante’. Per farlo entrare le cellule hanno però
erroneamente considerato uno ‘zucchero bisogno di insulina in mancanza della qua-
per diabetici’. le lo zucchero non viene utilizzato e resta nel
 Zuccheri • Termine generico per indica- sangue (iperglicemia).
re i carboidrati semplici, molecole caratte-

Cristalli di xilitolo al microscopio in luce


polarizzata. Lo xilitolo si trova in molti frutti
ed in alcuni funghi. A differenza del saccarosio
(lo zucchero comune) lo xilitolo non è
trasformato in acido dai batteri della bocca
e quindi non danneggia lo smalto dei denti.
Per questo viene utilizzato nella produzione
di chewingum e caramelle.

dizionario Illustrato del diabete | 107


A-Z
a-z
Le parole da conoscere
all’esordio del diabete di tipo 1
Agofobia Insulina regolare
Analogo Insuline miste
Autoimmunitario Iperglicemia
Autocontrollo Ipoglicemia
Automonitoraggio glicemico Isole di Langerhans
Bedtime Lancette
Beta-cellula Lettore della glicemia
Bolo Lipodistrofie
Calibratura Luna di miele
Campo scuola Neoglucogenesi
Carboidrati Nph
Celiachia Pancreas artificiale
Chetoacidosi Penna da insulina
Chetoni Piano terapeutico
Chetonuria Picco
Compliance Plica
Complicanze del diabete Postprandiale
Controllo glicemico Premiscelate
Diabete di tipo 1 Prodromi
Diario glicemico Pungidito
Digiuno Rapporto carboidrati insulina
Educazione terapeutica Referenziato al plasma
Effetto Somogy Regola del ‘15’
Effetto tramonto Regola del 1500
Emoglobina glicata Regola del 1800
Empowerment Ridotta percezione delle ipoglicemie
Esercizio fisico Rotazione dei siti
Farmacodinamica Scambi alimentari
Fenomeno alba Schema insulinico
Glicemia Schema a coppie
Glicemia postprandiale Schema a scacchiera
Glicogenesi Siti
Glicogeno Siti alternativi
Glicosuria Soglia renale
Glucagone Sottodosaggio
Indice glicemico Stili di vita
Insulina Striscia
Insulina basale Tiroidite
Insulina intermedia Variabilità glicemica
Insulina lenta Zuccheri

dizionario Illustrato del diabete | 109


INDICI
indici
Le parole da conoscere
nel passaggio al microinfusore
Adattatore Catetere
Ago-guida Conteggio dei carboidrati
Agocannula Csii
Ansa chiusa Fattore di sensibilità all’insulina (in sigla FS)
Basal-bolus Inaugurazione
Basale Infusione
Basale temporanea Microcannula
Bolo Microinfusore
Bolo spezzato Pistone
Boli alternativi Priming
Boli priming Profilo basale
Bolo a doppia onda Reservoir
Bolo prolungato Set di infusione
Cartuccia Sondino

110 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


A-Z
a-z
Le parole da conoscere
se si presentano le complicanze microvascolari
Autonomico Microalbuminuria
Biotesiometro Microaneurisma
Calcio antagonisti Microangiopatia
Capillari Nefropatia diabetica
Cataratta Neuropatia diabetica
Creatinina Neuropatia autonomica
Dialisi Ossigenoterapia iperbarica
Distale Ossimetria transcutanea
Edema Periodontite
Edema maculare Piede di Charcot
Elettromiografia Piede diabetico
Ematocrito Piede neuropatico
Epatite Piede vascolare
Essudati cotonosi Proliferante
Essudati duri Proteinuria
Fibrosi Retina
Filtrato glomerulare Retinografia
Fluoroangiografia Retinopatia proliferante
Fotocoagulazione Retinopatia diabetica
Fundoscopia Retinopatia non proliferante o background
Glaucoma Retinopatia proliferante
Glomerulo Steatoepatite
Iposodica Steatosi
Laser (terapia) Tonometria
Macroalbuminuria Transaminasi
Macula Ulcera
Maculopatia Urine delle 24 ore

dizionario Illustrato del diabete | 111


INDICI
indici
Le parole da conoscere
alla diagnosi del diabete di tipo 2
Acarbosio Glicemia postprandiale
Aerobico Glicogenesi
Alimentazione sana Glicogeno
Antidiabetici orali Glicosuria
Assunzione Glinidi
Autocontrollo Glitazoni
Automonitoraggio glicemico Glp-1
Bedtime Grassi
Beta-cellula Grasso addominale
Biguanidi Incretine
Calibrazione Insulinodipendente
Caloria Insulinotrattato
Carboidrati Iperglicemia
Chetoacidosi Iperinsulinemia
Chetoni Ipoglicemizzanti orali
Chetonuria Isole di Langerhans
Colesterolo Lada
Combinazione di farmaci Lancette
Compliance Lettore della glicemia
Complicanze del diabete Lipodistrofie
Controllo glicemico Metformina
Controregolatoria Neoglucogenesi
Diabete compensato Percorsi diagnostico terapeutici
Diabete di tipo 2 Piano terapeutico
Diario glicemico Picco
Dieta Piramide alimentare
Digiuno Polidipsia
Disidratazione Postprandiale
Ecografia Pungidito
Educazione terapeutica Rapporto vita fianchi
Effetto Somogy Referenziato al plasma
Emoglobina glicata Scambi alimentari
Empowerment Schema a coppie
Equivalenze Schema a scacchiera
Esercizio fisico Soglia renale
Fallimento secondario Sottodosaggio
Fenomeno alba Striscia
Fibra (alimentare) Sulfoniluree
Gestione integrata Variabilità glicemica
Glicemia Zuccheri

112 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


A-Z
a-z
Le parole da conoscere
per tenere sotto controllo il rischio-cuore
Ace-inibitore Holter pressorio
Angina Ictus
Angiografia Ima
Angiopatia Imt
Angioplastica Indice Abi
Anti-aggregante Infarto
Anti-ossidante Ipercolesterolemia
Arteria Iperlipidemia
Arteriografia Ipertensione
Arteriopatia ostruttiva periferica Ipertrigliceridemia
Arteriosclerosi Ischemia
Automonitoraggio pressorio Ldl
By-pass aortocoronarico Lipidi
Cerebrovascolare Lipoproteine
Claudicatio intermittens Obesità addominale
Coagulazione Piastrine
Colesterolo Polsi periferici
Coronaria Pressione arteriosa
Diastolica Profilo lipidico
Dipping Scintigrafia
Disfunzione erettile Sindrome metabolica
Ecg sotto sforzo Sistolica
Ecg sotto stress Stratificazione
Ecodoppler Stroke
Embolo Tia
Endoscopia Trigliceridi
Fattore di rischio Trombo
Fibrati

dizionario Illustrato del diabete | 113


Note

114 | dizionario ILLUSTRATO del diabete


Note

dizionario ILLUSTRATO del diabete | 115


DIZIONARIO illustrato del diabete

HBA1C
IGT
MG/DL
LADA
ACARBOSIO

PUNGIDITO
LANCETTE

NEFROPATIA
INSULINOTRATTATO
INSULINODIPENDENTE SCHEMA A SCACCHIERA
PANCREAS CALORIA

SANA ALIMENTAZIONE DIETA TRIGLICERIDI


LETTORE DELLA GLICEMIA
MICROINFUSORE PANCREAS Sottodosaggio
Emoglobina glicata
GLINIDI

BETA CELLULA
SULFONILUREE GLICOSURIA
BOLO

DISIDRATAZIONE
Gestione integrata
GRASSI

IPOGLICEMIZZANTE ORALE POSTPRANDIALE COLESTEROLO


Empowerment

ISOLE DI LANGERHANS
ZUCCHERI GLUCOSIO
illustrato

REFERENZIATO AL PLASMA GLUCAGONE


IPERINSULINEMIA carboidrati
Equivalenze
Polidipsia EPATICO

AGOCANNULA
AUTOMONITORAGGIO
del
INSULINOTRATTATO
LADA

metformina
Effetto Somogy
INCRETINOMIMETICO

ESERCIZIO FISICO

BETA CELLULA
diabete
PIRAMIDE ALIMENTARE PIRAMIDE ALIMENTARE
VARIABILITà GLICEMICA

Lipodistrofie
Glp-1
Dizionario

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