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E lucevan le stelle, Tosca

di
Giacomo Puccini

Sofia Dogati IIP


L’OPERA VERISTA
• La GIOVANE SCUOLA:
nasce nell’ultimo decennio del XIX secolo e nei primi anni
del novecento e comprende un gruppo di
operisti tra i quali Leoncavallo, Mascagni e Giacomo Puccini
descrive in maniera oggettiva la realtà e adotta soggetti
tratti dalla vita quotidiana delle classi umili:
• Sono scelti libretti con un carattere realistico
• Le situazioni musicali che riproducono contesti reali
sono citate o ricreate con verosimiglianza sonora
• Il canto rispetta le inflessioni naturali del parlato
Giacomo Puccini
1858-1924

Nasce a Lucca nel 1858, da una famiglia di


musicisti
Gli anni di Milano sono importanti perché riceve
insegnamenti di illustri musicisti
1880 periodo di ristrettezze economiche da cui
uscì nel 1893 con l’opera Manon Lescaut: lo rese
famoso anche all’estero
Dopo Puccini compose La bohème, in seguito
Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del West e
Turandot rimasta incompiuta per la morte del
musicista, avvenuta a Bruxelles nel 1924. Questa
opera verrà completata nel 1925 da Franco Alfano
sulla base degli appunti lasciati da Puccini.
TOSCA
• Il libretto di Tosca è stato scritto
scritto da Giuseppe Giacosa e Luigi
Illica
• tratto dal dramma ”La Tosca” di
Victorien Sardou, rappresentato
nel 1887 a Parigi
• L’ambientazione è a Roma nel
1800, è cruda e realista
• l’idioma verista di Puccini:
• ricostruzione suoni campane della
basilica di San Pietro
• La musica segue con dinamismo
perfetto la tensione degli eventi
senza rinunciare a squarci melodici
3 atti
ATTO I ATTO II
Tosca ama il pittore repubblicano Mario Mentre a Palazzo Farnese sono in atto i
Cavaradossi festeggiamenti per presenza del re e
Angelotti è fuggito da Castel Sant'Angelo e della regina di Napoli, Mario viene
si rifugia nella chiesa di Sant'Andrea della arrestato e interrogato e torturato Non
Valla dalla sorella, la marchesa Attavanti riferisce il nascondiglio di Angelotti
La donna viene ritratta dal pittore Mentendo, Scarpia, promette a tosca di
Cavaradossi. Questi si accorge di Angelotti liberare Cavardossi se diventa la sua
e lo indirzza nella sua villa vengono
amante dicendole che la fucilazione di
interrotti dall'arrivo di Tosca, che fa una
Mario sarà simulata
scenata di gelosia a Mario,
Improvvisamente sopraggiunge Scarpia Tosca fingendo di cedere al desiderio
(capo della polizia) che sospetta dell’uomo lo accoltella.
fortemente di Mario.
ATTO III
Sui bastioni di Castel
Sant'Angelo, Mario è pronto a
morire e inizia a scrivere
un'ultima lettera d'amore a
Tosca, ma, sopraffatto dai
ricordi, non riesce a terminarla
(E lucevan le stelle)
Convinta che la fucilazione
fosse solo simulata Tosca
partecipa all’esecuzione e
spiega a Mario di aver ucciso
Scarpia
Mario pero viene fucilato
veramente. e Tosca inseguita
dai poliziotti, che hanno
scoperto la morte di Scarpia,si
getta dagli spalti del castello.
E lucevan le stelle
• Aria per tenore del III movimento
• Mario aspettando la sua morte rievoca gli incontri amorosi
notturni con Tosca, disperandosi
• in SI minore, la gamma vocale si estende dal FA#3 a LA4
• I primi versi sono ricordi staccati che pian piano riempiono
la mente di Mario
• nella parte più sensuale del ricordo , “mentr’io fremente le
belle forme disciogliea dai veli!” la musica si fa più intensa.
• Quando i ricordi sono finiti: l’orchestra diventa sempre più
importante, dà voce alla disperazione di Mario.
E lucevan le stelle
• E lucevan le stelle
ed olezzava la terra
stridea l’uscio dell’orto
e un passo sfiorava la rena.
Entrava ella, fragrante,
mi cadea fra le braccia.
Oh! dolce baci, o languide carezze,
mentr’io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svani per sempre il sogno mio d’amore
L’ora e fuggita
e muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita!
tanto la vita!

• L’aria è aperta da un incipit col clarinetto solista in 6/4

Alla seconda battuta il metro cambia in 3/4 e si aggiungono corno,


clarinetti bassi , arpa, violino I,II e viola con dinamica pianissimo

Il tenore entra a battuta 5

L’incipit col clarinetto continua a


essere ripetuto
• La massima intensità dell’orchestra si raggiunge con “mentr’io
fremente le belle forme disciogliea dai veli!”

• Infine finiscono i ricordi e l’orchestra aumenta sempre più di


dinamica durante la disperazione di Mario di fronte alla propria
morte

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