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ANNI 30’
OPERE
ROMANZI RACCONTI
LIBRI DI MEMORIE
LIALA
(Amalia Liana Negretti Odescalchi)
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ANNI 40’
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BIOGRAFIA
Amalia Liana Negretti Odescalchi nasce nel 1897 a Carate Lario, sul lago di Como,
scenario fisso dei suoi romanzi. La passione coniugale finisce presto, e Cambiasi
riprende la sua vita dispendiosa di gaudente disincantato e blasé, lasciando per
lunghi periodi la giovane moglie sola con la figlia Primavera.
Di nobile madre e di famiglia altolocata Liala si sposò molto giovane. Suo marito,
il marchese Pompeo Cambiasi, ufficiale di marina, aveva 17 anni più di lei e da que-
sto matrimonio nacquero le due figlie della scrittrice: Primavera e Serenella.
L’intesa matrimoniale con il marchese Cambiasi però non durò a lungo e i due si
separarono.
Invece di nascondere la sua relazione, l’ha sbandierata, invece di porre al centro della
scena il matrimonio, ha rivendicato orgogliosamente la legittimità del suo adulterio.
Per superare il dolore della morte del marchese Centurione Scotto, Liala cominciò a scrivere e nel 1931 pubblicò il
suo primo romanzo Signorsì. La prima edizione, pubblicata da Mondadori, andò esaurita in soli 20 giorni.
Quasi tutti i primi libri di Liala si svolgono nell’ambiente militare, che lei conosceva ed amava. I protagonisti ma-
schili sono spesso audaci e valorosi, come Vittorio Centurione Scotto o Pietro Sordi. Quest’ultimo era un tenente
colonnello al quale Liala fu legata sentimentalmente dal 1930 al 1948. La conoscenza di questi risvolti biografici,
sebbene ignoti al grande pubblico, può spiegare molti aspetti della sua prima produzione artistica.
Nel primo periodo (1931-1948), l’ambiente dell’Aeronautica Militare costituisce spesso lo sfondo dei suoi romanzi e
delle sue novelle, che non di rado contengono spunti autobiografici ed elementi tratti dalla vita di Pietro Sordi.
In questa fase, nella quale l’io narrante a volte si riferisce a Liana (ossia alla stessa scrittrice), si trovano di tanto
in tanto precisi riferimenti a personaggi ed eventi storici: per esempio, nel romanzo Buona fortuna!, l’autrice for-
nisce una minuta descrizione del record del mondo di velocità per idrovolanti ottenuto dal maresciallo France-
sco Agello il 23 ottobre 1934.
Nel 1946 Arnoldo Mondadori Editore crea per il pubblico della scrittrice il settimanale Confidenze di Liala (poi
solo Confidenze).[1]
Dopo la separazione da Pietro Sordi (avvenuta nel 1948) subentra una fase che si può definire di lutto letterario
(1949-1950), con la quale la scrittrice supera i problemi affettivi contingenti e inizia a scrivere il romanzo della
sua vita, scolpendo a tutto tondo il ritratto del personaggio Liala, per il quale realtà e fantasia sfumano insensi-
bilmente l’una nell’altra.
Nel primo e secondo periodo gli scritti di Liala muovono da elementi di realtà per costruire trame narrative che
configurano tante possibili versioni della sua identità personale: all’interno di queste diverse versioni la costante
maggiore è quella del rapporto con l’aviatore.
Sono stati pubblicati libri storici fotografici su Vittorio Centurione Scotto e famiglia nobiliare Centurione Scot-
to e Cattaneo Di Belforte, con carriere e genealogia, in cui viene smentita Liala con prove, perché risulta che ab-
bia usato la figura dell’eroico e nobile aviatore per scoop letterario, recandosi solo nel secondo dopoguerra a
Millesimo per attingere notizie, e solo dopo la fine della sua storia ventennale con l’aviatore Pietro Sordi, vero
ispiratore dei suoi romanzi rosa.
Analizzando la produzione artistica di Liala, la critica letteraria ha spesso sottolineato le minuziose descrizioni
estetizzanti di ambienti altoborghesi e aristocratici, ignorando i riferimenti alle classi sociali inferiori (Dizio-
nario Bompiani, 1987), riferimenti che nel periodo più precoce della sua attività letteraria appaiono in maggiore
evidenza, mentre nei primi due romanzi (e più tardi nel Pianoro delle ginestre) compare il tema della promozione
sociale di cui si rende protagonista un pilota di umili origini, notevole prestanza fisica, grande dirittura morale
ed eccezionali capacità aviatorie.
Nel Pianoro delle ginestre, Liala tratteggia inoltre per la prima volta il semplice ambiente provinciale in cui si
svolge il romanzo con le stesse minuziose descrizioni e lo stesso compiacimento che in altre occasioni aveva riser-
vato agli altolocati ambienti aristocratici: messa a confronto con il bel mondo, questa umile realtà provinciale e
contadina non sembra affatto demeritare, piuttosto l’opera di Liala suggerisce che “ accanto (e prima) della nobiltà
derivante dalla stirpe e dal censo, esiste la nobiltà d’animo “ (Cappuccio, 1998).
Liala morì nella sua residenza di Varese, Villa La Cucciola, il 15 aprile del 1995, all’età di 98 anni, dove viveva assistita
dalla figlia Primavera e dalla governante Tilla. I funerali furono celebrati due giorni dopo nella chiesa di Santa
Maria della Gioia al Montello di Varese; secondo le sue ultime volontà, la salma venne rivestita con un abito di
Valentino.
RACCONTI:
- L’ora placida. Romanzo; Dormi, Claudio!; A cavallo di Ugorò; Pace al tramonto. Novelle, Milano, Sonzogno, 1941.
- Con l’anima a volo. Novelle, Milano, Sonzogno, 1942.
- La compagna velata, Milano, Sonzogno, 1945.
- Fiaba d’amore tra ieri e domani, Milano, Sonzogno, 1950.
- Preludi nostalgici, Milano, Sonzogno, 1951.
- Foglie al vento, Milano, Cino Del Duca, 1959.
LIBRI DI MEMORIE:
YOUTUBE:
- https://youtu.be/yB89lQAy9Lw
- https://youtu.be/RHBNnzdDFmc
WEB:
- https://libri.robadadonne.it/liala-la-straordinaria-donna-che-non-scriveva-romanzi-rosa/
- http://www.francescasantucci.it/liala.htm
- https://www.culturalfemminile.com/2018/04/23/liala-la-regina-del-romanzo-rosa/