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LE GRANDEZZE FISICHE

Def. Una grandezza fisica è una proprietà di un corpo o di un fenomeno che può essere
misurata, definita da un numero seguito da un unità di misura

NOTAZIONE SCIENTIFICA:
…quando ci sono numeri molto grandi o molto piccoli…
nella notazione scientifica un numero è scritto come il prodotto di due fattori: un coefficiente
compreso tra 1 e 9 e una potenza del 10
(velocità della luce nello spazio)c= 300000000 m/s in notazione scientifica: 3 x 10 (8)-------

ORDINE DI GRANDEZZA (OdG)


Def. l’ordine di grandezza di un numero è la potenza del 10 più vicina a quel numero
d(distanza) terra-sole: 1.5 x 10 (11)
OdG=10(11)
distanza Bari-Milano: 8.8 x 10(2)
OdG= 10(3) si approssima per eccesso (8.8)

SISTEMA INTERNAZIONALE:
è stato adottato nel 1960 per legge dell’Unione Europea ed è attualmente in vigore in
moltissimi paesi . linguaggio comune e condiviso fra i paesi del mondo che aderiscono
Le grandezze fondamentali sono 7 e sono:
-lunghezza: m(metro)
-intervallo di tempo: s(secondo)
-massa: kg(kilogrammo)
-temperatura: K (kelvin) con la lettera maiuscola perché è l’iniziale del nome proprio del fisico
-intensità luminosa: cd(candela)
-intensità di corrente: A(Ampere)
-quantità di sostanza: mol(mole)
non sempre le unità di misura del SI sono le più usate nella vita quotidiana, per esempio di
solito si usa gradi Celsius per indicare la temperatura invece dei kelvin

UNITÀ DI MISURA di una grandezza è una quantità di riferimento di quella grandezza a cui si
assegna il valore 1. Misurare una grandezza significa stabilire quante volte l’unità di misura è
compresa nella grandezza che si sta esaminando
 Dopo il numero :1m
 Non sono seguite da un punto:
 Iniziale maiuscola sole se è l’iniziale di un nome proprio

PREFISSI:
ciascun prefisso rappresenta un multiplo o sottomultiplo dell’unità di misura
(scendendo si moltiplica, salendo si divide)
deca-etto,kilo: numeri consecutivi)
nome simbolo Fattore moltiplicativo
exa E 10(18)
Peta P 10(15)
tera T 10(12)
Giga G 10(9)
mega M 10(6)
kilo k 10(3)
etto h 10(2)
deca da 10(1)
deci d 10(-1)
centi c 10(-2)
milli m 10(-3)
micro µ 10(-6)
nano n 10(-9)
pico p 10(-12)
femto f 10(-15)
atto a 10(-18)
1cm=10(-2)m
1km=10(3)m
usando il prefisso che corrisponde a un certo fattore moltiplicativo, indichiamo che l’unità di
misura è moltiplicata per quel fattore

risolvere un’equivalenza significa esprimere una stessa misura in un’unità diversa da quella di
partenza

INTERVALLO DI TEMPO [t]=s


Il tempo è il numero di volte che si ripete un fenomeno periodico
 giorno: il tempo che separa 2 successive culminazione del Sole a uno stesso Meridiano
 settimana: tempo che separa due fasi lunari
 anno: tempo che impiega la terra a percorrere un’orbita completa intorno al sole
(rotazione della terra, il moto della Luna intorno alla terra, e il moto della terra attorno al sole:
sono esempi di moti periodici che si ripetono sempre uguali)

LUNGHEZZA [l]=m
1m è la distanza che percorre la luce nel vuoto in un intervallo di tempo di 1/3 x 10(8)s (C:
velocità della luce nel vuoto)
((il metro è un’unità di misura stabile, non soggetta ad alcuna variazione))

velocità: spazio/tempo (nel sistema internazionale [velocità ]=m/s)

spazio: velocità x tempo

MASSA: [m]: kg ((((m: V x d))))


1 kg: massa di un cilindro di platino-iridio( di altezza e diametro di 3,900 cm)

AREA
Grandezza derivata
[A]:m x m=m(2)quadrato

VOLUME
Grandezza derivata
[V]: m x m x m=m(3)cubo

1l=1dm(3)
1mm(2)= [10(-3)](2)=10 (-6)

DENSITÀ
La densità di un corpo (d) è il rapporto tra la sua massa e il suo volume, dipende dal materiale
d=m/v [d]=kg/m(3),
formule inverse:
d=m/V in questo caso, se vogliamo trovare la massa, dobbiamo eliminare dal secondo
membro tutto quello che non è massa. Per farlo bisogna moltiplicare entrambi i termini per i
volume: nel secondo termine il volume si elimina quindi rimane: V x d=m
m=V x d da questa forma per trovare il volume bisogna eliminare la densità per farlo
dividiamo entrambi i termini per la densità quindi otteniamo: m/d=v
v= m x d

conversioni:
10(-3)kg/10(-6)m(3)=10 (-3 +6)=10(3)kg/m(3)

LA MISURA E LA TEORIA DEGLI ERRORI:


strumenti di misura:
 digitale: varia con discontinuità (a scatti) al variare della grandezza misurata e appare
su un display come una sequenza di cifre(contakilometri, cronometro e ora del
telefono)
 analogico: varia con continuità e il più delle volte si legge su una scala
graduata(righello, quasi tutte le bilance da cucine, l’orologio con le lancette)
proprietà di uno strumento:
1. precisione: qualità dello strumento e capacità dello strumento di riprodurre una
misura.
o (Uno strumento è preciso se misurando più volte la stessa grandezza, fornisce sempre
lo stesso risultato e se le misure sono in accordo con quelle di altri strumenti, noti
come affidabili e presi come riferimento)
2. portata: valore massimo che può essere misurato dallo strumento
3. sensibilità : minima variazione che lo strumento può misurare
o strumenti digitali: più piccola variazione dell’ultima cifra a destra del display
o strumenti analogici: differenza tra 2 tacche
4. prontezza: la rapidità con cui esso risponde a una variazione della grandezza misurata
o una bilancia da cucina risponde subito alle variazioni di massa(mettendo o togliendo
per esempio la farina)
o termometro a liquido: impiega alcuni minuti a misurare la temperatura

INCERTEZZA DI UNA MISURA:


Ad ogni misura è associata a un’incertezza(è impossibile ottenere la misura esatta)
L’incertezza è dovuta
o alla sensibilità dello strumento di misura
o allo sperimentatore

ERRORI CASUALI E ERRORI SISTEMATICI


Errori casuali:
o variano in modo imprevedibile
o influenzano il risultato a volte per eccesso, altre per difetto
esempi: se non allineiamo perfettamente la linea dello zero del righello o
se non ci posizioniamo correttamente (sulla verticale) quando ci pesiamo rischiamo di
ottenere un valore minore o maggiore a quello reale
o non possiamo eliminarli completamente ma possiamo ridurli ripetendo più volte la
stessa misurazione (facendo la media dei risultati)

errori sistematici:
o alterano la misura o sempre per eccesso e sempre per difetto
se gli strumenti sono malfunzionanti
per esempio: fino a qualche anno fa per dare il via alle corse si utilizzava una pistola a
salve. Rispetto all’istante dello sparo, il cronometro si avviava subito, ma gli atleti
iniziavano a correre con un ritardo uguale al tempo necessario al suono per propagarsi
fino a loro, per i corridori delle corsie più lontane il ritardo era di qualche centesimo di
secondo in più .
venne poi introdotta la pistola elettronica che ha eliminato questo errore: ora quando
viene premuto il grilletto, agli altoparlanti installati sui blocchi di partenza giunge un
segnale elettronico, in modo praticamente istantaneo. che gli atleti sentono
simultaneamente.
o Quindi possiamo ridurre o eliminare gli errori sistematici
(non possiamo mai esserne totalmente certi perché un errore sistematico può anche
derivare da qualche effetto che non conosciamo)

COME ESPRIMIAMO L’INCERTEZZA DI UNA MISURA


o grandezza: x
o valore misurato: x
o incertezza: ∆x (delta x)
x = x ± ∆x
(-(meno) quando l’incertezza è per difetto
(+ quando l’incertezza è per eccesso)
-misure singole:
ovvero si misura una grandezza una volta sola:
il valore della grandezza( x )è la risposta fornita dallo strumento
l’incertezza della misura (∆x )è la sensibilità dello strumento -

misure ripetute :
ovvero quando misuro una grandezza x un numero n di volte (x1,x2,x3…)
x : media aritmetica: x1 + x2+x3 /n
l’incertezza(delle misure ripetute):
1. si misura con la semidispersione massima(e) dell’insieme dei valori ottenuti: sottraendo i
valore massimo con quello minimo e dividendo per 2 il totale
e= xmax – xmin/2
2. ∆x(l’incertezza) è il massimo tra la semidispersione massima (3)e la sensibilità

INCERTEZZA RELATIVA (er)


Def. è un indice della precisione della misura: una misura è precisa se la sua incertezza è
molto più piccola del valore della grandezza
valore misurato: x (misura singola o media)
incertezza: ∆x (sensibilità o semidispersione o deviazione standard)
er: misura la precisione= ∆x/x

incertezza relativa percentuale:


è l’incertezza relativa in forma percentuale
er%= (er x 100)
- l’unità di misura della delta x è uguale a quello del valore misurato
l’incertezza relativa (er): non ha unità di misura, è un numero puro

powerpoint: incertezza misure indirette(sono quelle in cui la misura di una grandezza


fisica viene ricavata tramite operazioni matematiche a partire da misure diverse
precedentemente effettuate)MISURA IL VALORE PIÙ PLAUSIBILE

CIFRE SIGNIFICATIVE cifre certe la prima cifra incerta


 è significativa quando è compresa tra cifre diverse da 0 oppure è alla fine del numero,
dopo la virgola:32,0
 non è significativo quando è all’inizio del numero: il numero 0,032 ha due cifre
significative, perché può essere scritto con due sole cifre(entrambe significative)…3,2
x10(-)
Per scrivere correttamente la misura di una grandezza, dobbiamo tenere conto delle seguenti
regole:
 l’incertezza della misura, si arrotonda di solito a una cifra significativa
 il valore della grandezza si scrive in modo che la sua ultima cifra significativa sia nella
stessa posizione decimale dell’incertezza

per esempio se la grandezza è 18,26 e l’incertezza è 0,2 allora bisogna arrotondare il


valore in modo che abbia una sola cifra dopo la virgola
 moltiplicazione e divisione di una misura per un numero: il risultato ha lo stesso
numero di cifre significative della misura: 20 : 5 = 4,0 m/5,87 x 4 =23,5
 moltiplicazione e divisione di misure: sono significative della misura meno
precisa(quella con meno cifre significative)5,870 x 2,5= 15
 addizione e sottrazione di misure: sono significative solo le cifre che si ottengono
come o somma o differenza di cifre significative: 1,13 + 0,528=1,658(8 non significativa
perché il numero 1,13 non ha una cifra significativa al terzo posto

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