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EQUIVALENZE E RELAZIONI TRA GRANDEZZE 2

LUNGHEZZA
L’unità di misura è il metro (m) Aumenta di 1 ad ogni salto

X 10 1

Km hm dam m dm cm mm

X 10 -1 (:10)
diminuisce di 1 ad ogni salto

AREA
L’unità di misura è il metro quadrato (m2)
Aumenta di 2 ad ogni salto

X 10 2 (x100)

Km2 hm2 dam2 m2 dm2 cm2 mm2

X 10 -2 (:102 = :100)
diminuisce di 2 ad ogni salto
VOLUME di un solido
L’unità di misura è il metro cubo (m3)
Aumenta di 3 ad ogni salto
X 10 3 (x1000)
Km3 hm3 dam3 m3 dm3 cm3 mm3

X 10 -3 (:103 = :1000)
diminuisce di 3 ad ogni salto

VOLUME di un liquido
L’unità di misura è il litro (L)
Aumenta di 1 ad ogni salto
X 10 1 (x10)
hL daL L dL cL mL

X 10 -1 (:10)
diminuisce di 1 ad ogni salto
MASSA
L’unità di misura è il kilogrammo (Kg) Aumenta di 1 ad ogni salto
QUINTALE X 10 1

t q Kg hg dag g dg cg mg

X 10 -1 (:10)
TONNELLATA diminuisce di 1 ad ogni salto

TEMPO
L’unità di misura è il secondo (s)
X 365 X 24 X 60 X 60

anno (y) giorno (d) ora (h) minuto (min) secondo (s)

: 365 : 24 : 60 : 60

SOTTOMULTIPLI Aumenta di 3 ad ogni salto


X 10 3 (x1000)

Secondo (s) millisecondo (ms) microsecondo (μs) nanosecondo (ns)

X 10 -3 (:103 = :1000)
diminuisce di 3 ad ogni salto

NOTAZIONE SCIENTIFICA
A,BCD X 10n

- Se 1 < A < 4 --> 10n


- Se 5 < A < 9 --> 10n+1
ERRORE RELATIVO 1

L’errore relativo, che ci da informazioni sulla precisione di una misura, è definito come il
rapporto tra l’incertezza e il valore della grandezza

M1
M2 ∆𝑥 = (Mmax – Mmin) : 2
M3
n
M4
… Xm = (M1 + M2 + M3 + M4 + … + Mn) : n
Mn
Unità di misura

M = (xm ±∆𝑥) 𝑠
FORMULE INVERSE
FORMULA DIRETTA
incertezza
∆𝑥 = 𝜀𝑟 . xm
𝜀𝑟 = ∆𝑥
Errore relativo
xm xm = ∆𝑥 / 𝜀𝑟
Errore relativo
Valore della grandezza

𝜀𝑟 % = ∆𝑥 . 100%
xm

T1 = (22,8 ±0,2)𝑠
T2 = (75,0 ± 0,5) s Quale misura è più precisa?
T3 = (110 ± 1)s
La misura più precisa è
𝜀𝑟T1 = 0,2/22,8 = 0,008877 quella con l’errore minore

𝜀𝑟T2 = 0,5/75,0 = 0,00667


𝜀𝑟T3 = 1/110 = 0,00909
DENSITA’ 2

DENSITA’ = è il rapporto tra la massa di una sostanza e il volume che occupa. Essa indica
una diversità di CONSISTENZA (se la densità è maggiore vuol dire che il liquido è più
compatto)
Massa (Kg)

FORMULA DIRETTA
d=m
V
Volume (m3)
Densità (Kg/m3)

m=Vxd

FORMULE INVERSE
V=m
d
FORZA E VETTORI 3

FORZA =
- Agisce a contatto:
- Forza elastica
- Forza muscolare
- Agisce a distanza:
- Forza di gravità
- Forza elettrica
La forza può:
- Deformare EFFETTO STATICO: cambia solo la forma del corpo
- Muovere
- Arrestare EFFETTO DINAMICO: cambia il moto e la posizione del corpo
- Cambiare il moto

GRANDEZZE SCALARI = INTERVALLO DI TEMPO (s)


grandezze che per essere definite TEMPERATURA (K)
necessitano solo di NUMERO e DENSITA’ (Kg/m3)
UNITA’ DI MISURA MASSA (Kg)

GRANDEZZE VETTORIALI = grandezze che per essere definite necessitano di:


- MODULO = intensità/valore della grandezza (numero)
- DIREZIONE = la retta su cui giace il vettore (retta che contiene in vettore)
- VERSO = senso di percorrenza (verso della freccia)

a = mo
dulo B
hezz
FORZA (N) Lung
SPOSTAMENTO (m) verso
A
VELOCITA’ (m/s) ione
direz
ACCELLERAZIONE (m/s2)
Punto di applicazione

SOMMA E DIFFERENZA TRA VETTORI


VETTORI PARALLELI (con la stessa direzione) VETTORI NON PARALLELI
STESSO VERSO (vettori concordi) F1 + F2
F1 R= F 1
F2 𝛼
F2
R R= F1 + F2
VERSO OPPOSTO (vettori discordi)
F1
Verso del vettore più lungo
F2
Modulo somma algebrica tra i due moduli
R R= F1 - F2
FORZA PESO 3

FORZA PESO = è la forza con cui tutti i corpi vengono attratti al centro della Terra.
Costante gravitazionale = 9,81 (m/s2)

Newton (N)
= Kg x m/s2 Fp = m x g
MODULO = m x g Fp
DIREZIONE = verticale
Massa (Kg) VERSO = dall’alto al basso

DINAMOMETRO
= è lo strumento che serve per
misurare le forze.
= è una molla racchiusa in un
cilindro a cui è abbinata una
scala graduata.
>> applicando alla molla due
forze uguali si hanno
allungamenti uguali

FORZA ELASTICA
COSTANTE ELASTICA o RIGIDITA’ (K) dipende da:
• TIPO DI MATERIALE (es. acciaio, rame, alluminio)
• GEOMETRIA DELLA MOLLA: l1
Ø Numero di spire l2
Ø Diametro della molla
Ø Spessore del filo
L’UNITA’ DI MISURA è N/m N/m ∆𝑙
m
∆𝑙 = l2 – l1
LEGGE DI HOOKE F = k x ∆𝑙 Variazione della
lunghezza della
molla
k = F/∆𝑙 N
Forza elastica
∆𝑙 = F/k
EQUILIBRIO DEI SOLIDI
Un corpo fermo che rimane fermo è in equilibrio.
Un corpo solido può compiere diversi tipi di moto:
• Traslare (spostarsi nello spazio)
• Ruotare (spostarsi su se stesso)
• Deformarsi
*Questi moti possono avvenire contemporaneamente
MODELLI
Punto materiale:
- un oggetto privo di dimensioni ma che ha la massa dell’oggetto che rappresenta
- Un oggetto piccolo rispetto all’ambiente in cui si trova
- Può traslare ma, non avendo dimensioni, non può ruotare né deformarsi
Corpo rigido:
È un oggetto esteso che può traslare e ruotare, ma in cui sono trascurate le
deformazioni.

EQUILIBRIO DI UN PUNTO MATERIALE


Un punto materiale fermo è in equilibrio quando la risultante delle forze che agiscono
su di esso è nulla. Ftot = F1 + F2 + … + Fn = 0
Vincolo = corpo fisso che impedisce ad un altro corpo di compiere movimenti. Esso può
esercitare delle forze vincolari: Fv

- Forza vincolare di un piano su un oggetto è sempre


perpendicolare e ha verso opposto in modo da Fp Fv
respingere l’oggetto
- Forza vincolare di una corda è sempre parallela alla
corda e ha verso tale da tirare l’oggetto Fp

L’intensità della forza vincolare dipende dal corpo e dalle forze che agiscono su di esso.

EFFETTI DELLE FORZE SU UN CORPO RIGIDO


1) FORZE CHE AGISCONO SULLA STESSA RETTA F2 F1
FTOT = F1 + F2

FTOT = F1 + (-F2) = - FTOT

2) FORZE CONCORRENTI F2
che si intersecano nel punto P
P
F1

FTOT = F1 + F2
3) FORZE PARALLELE

FORZE CONCORDI FORZE DISCORDI


d1 d2 d1 d2 F2
F1 F2
F1
F1 x d1 = F2 x d2
FTOT
d1 : d2 = F2 : F1 FTOT
Forza (N)
Distanza (m)

- Il punto P è più vicino alla Forza - Il punto P è esterno dalla parte della
maggiore Forza maggiore
- Il modulo è la somma delle forze - Il modulo è il valore assoluto della
FTOT = F1 + F2 differenza tra le forze
- La forza risultante è parallela e FTOT = |F1 - F2|
ha lo stesso verso delle due - La forza risultante è parallela e ha lo
forze stesso verso della forza maggiore

MOMENTO DI UNA FORZA


Un corpo rigido, oltre che traslare, può anche ruotare: il moto di rotazione è un possibile
effetto dell’applicazione di una forza. Tipi di rotazione:

1) ROTAZIONE ATTORNO A UN ASSE FISSO (oggetti vincolati a un perno)


Essa può avere due versi (orario/antiorario).
Per mettere in rotazione un corpo rigido attorno a un asse fisso la forza deve essere
perpendicolare all’asse di rotazione o almeno avere un vettore componente perpendicolare
a tale asse.
Punto di applicazione della forza: una forza minore applicata più lontano dall’asse di
rotazione ha lo stesso effetto di una forza maggiore applicata più vicino.
Momento della forza (M): dipende dalla forza e dal punto di applicazione di essa (dal
braccio) F
braccio

Braccio = distanza tra il punto O e la retta di applicazione della forza F


Forza (N)
o
M=±Fx𝑏
Momento (m x N) braccio (m)

+ = rotazione antioraria F = M:b


- = rotazione oraria B = M:F

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