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Meccanica

4c. Esercizi sulla Cinematica del


Punto Materiale
Moti Curvilinei Vari
https://virtuale.unibo.it

Domenico Galli
DIFA – Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”
29 marzo 2021
Traccia

1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (k_pm_15)


2. Moto Circolare Uniformemente Vario (k_pm_02)
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (k_pm_04)
4. Raggio di Curvatura da r(t) (k_pm_28)
5. Raggio di Curvatura da v(t) (k_pm_01)
6. Raggio di Curvatura da s(t) e a(t) (k_pm_12)
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (k_pm_13)

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 2


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale
k_pm_15
Esercizio 1
In una data base di versori cartesiani {ı̂, ̂, k̂} la legge vettoriale del moto di un
punto materiale mobile P è data, dall’espressione:

t3 t2
~r (t) = α2 β ı̂ + αβ √ ̂ + β(τ − t) k̂ [1]
3 2

dove α = 1 s−1 , β = 1 m/s e τ = 3 s.


I Determinare la distanza ∆s percorsa dal punto materiale lungo la traiettoria
nell’intervallo di tempo [0, τ ].

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (II)
Elemento di Linea
La distanza ∆s percorsa dal punto materiale lungo la traiettoria γ
nell’intervallo di tempo [0, τ ] è la lunghezza dell’arco di traiettoria:

γ0τ = P
˝ (0)P (τ )
che congiunge la posizione P (0) del punto materiale all’istante iniziale
t = 0 alla posizione P (τ ) del punto materiale all’istante finale t = τ .
Tale lunghezza è espressa dall’integrale di linea
(o integrale curvilineo):
Z
∆s = ` P (0)P (τ ) = ds
˝ [2]
γ0τ
Scriviamo la lunghezza ds di un segmento
infinitesimo di traiettoria come:
»
ds = (dx)2 + (dy)2 + (dz)2 [3]
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (III)
Integrale Curvilineo
L’integrale curvilineo [2] (diap. 4) diviene:
Z Z »
∆s = ` P (0)P (τ ) = ds =
˝ (dx)2 + (dy)2 + (dz)2 [4]
γ0τ γ0τ

Per ridurre l’integrale curvilineo [4] a un integrale semplice occorre


quindi potere scrivere i differenziali dx, dy e dz in funzione di un unico
differenziale.
Questo risultato può essere conseguito utilizzando
la parametrizzazione ~r(t) assegnata dalla
legge vettoriale del moto [1] (diap. 3), che
consente di scrivere i differenziali
delle coordinate cartesiane in funzione del
differenziale dt del tempo.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (IV)
Parametrizzazione
Quando il parametro tempo, t, varia nell’intervallo [0, τ ], il vertice del
r si sposta sull’arco P
vettore ~ ˇ (0)P (τ ), come richiesto.
Le componenti del vettore ~r ottenute dalla [1] sono:
t3 t2
x(t) = α2 β , y(t) = αβ √ , z(t) = β(τ − t)
3 2
Derivando tali componenti rispetto al tempo,
otteniamo:
dx dy √ dz
= α2 β t2 , = αβ 2 t, = −β
dt dt dt
I differenziali che compaiono nella [3] possono
essere scritti in funzione del differenziale del
tempo dt come:

dx = α2 β t2 dt, dy = αβ 2 t dt, dz = −β dt [5]
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (V)
Elemento di Linea
La lunghezza ds dell’arco infinitesimo di curva, espressa dalla [3] (diap.
4), può essere pertanto scritto come:
»
ds = (dx)2 + (dy)2 + (dz)2 =
» √
= (α2 β t2 dt)2 + (αβ 2 t dt)2 + (−β dt)2 =
p » [6]
= β dt α4 t4 + 2α2 t2 + 1 = β dt (α2 t2 + 1)2 =
= β α2 t2 + 1 dt = β α2 t2 + 1 dt


Si noti che ds è la lunghezza di un arco


infinitesimo della traiettoria γ, il quale può
avere qualunque orientazione nello spazio,
mentre dt è un intervallo infinitesimo sulla
retta reale del parametro t.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (VI)
Distanza Percorsa
Sostituendo l’espressione [6] di ds nell’equazione [4], l’integrale di linea
si trasforma in un integrale semplice:
Zτ òτ
t3
Z ï
2 2 2

∆s = ds = β α t + 1 dt = α β + β t
3 0
γ0τ 0

τ3
∆s = α2 β +βτ [7]
3

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (VII)
Risultato Numerico
Introducendo nella [7] i valori numerici α = 1 s−1 , β = 1 m/s e τ = 3 s
proposti dal testo dell’esercizio, otteniamo infine:

τ3 (3 s)3
∆s = α2 β + β τ = (1 s−1 )2 · 1 m s−1 + 1 m s−1 · 3 s =
3 3
= 12.00 m

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
1. Distanza Percorsa da un Punto Materiale (VIII)
Nota
Si noti che la distanza ∆s percorsa dal punto materiale, calcolata
mediante la [7], è superiore
Ä ä alla distanza tra il punto P (0) = (0, 0, 3) m
e il punto P (τ ) = 9, √92 , 0 m, pari a:

Ä ä2
d [P (0), P (τ )] = (9 − 0)2 + √92 − 0 + (0 − 3)2 m =
» »
= 81 + 81
2 + 9 m = 3 29
2 m ≈ 11.424 m < ∆s

Questa differenza non stupisce, in quanto la


traiettoria γ0τ non è rettilinea, per cui la
distanza d [P (0), P (τ )], che è misurata in
linea d’aria, è sicuramente inferiore alla
distanza curvilinea ∆s.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario
k_pm_02
Esercizio 2
Un punto materiale si muove lungo una guida circolare di raggio r0 = 4 m, con la
componente tangenziale at dell’accelerazione costante. In un certo istante τ , il
vettore accelerazione ~ a del punto materiale forma un angolo α (τ ) = π6 rad con il
v e il modulo di quest’ultimo vettore, nel medesimo istante τ , è
vettore velocità ~
pari a v (τ ) = 10 m/s.
I Quanto vale, nell’istante τ , il modulo dell’accelerazione?
I Di quanto aumenta, in mezzo secondo, il modulo della velocità?

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario (II)
Accelerazione nella Base Intrinseca
La traiettoria del moto è circolare, per cui il raggio di curvatura ρ è
costante e uguale al raggio r0 della circonferenza, che è un dato
dell’esercizio:

ρ (t) ≡ r0 = 4 m

Dal testo dell’esercizio sappiamo che la


componente tangenziale at
dell’accelerazione è costante, ma non
ne conosciamo il valore numerico:

at (t) ≡ cost.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario (III)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Dal testo dell’esercizio conosciamo anche il modulo k~ v k della velocità in
un certo istante τ , che è uguale alla velocità intrinseca ṡ nello stesso
istante τ a meno di un segno positivo o negativo.
Se scegliamo l’orientamento della traiettoria circolare concorde al moto
del punto materiale, il segno è positivo, per cui abbiamo:

ṡ (τ ) = k~v (τ )k = 10 m/s

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario (IV)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Dal testo dell’esercizio conosciamo infine la
direzione del vettore accelerazione nella
base intrinseca:
Infatti il vettore velocità ~
v ha la direzione del
versore tangente t̂, per cui l’angolo
α (τ ) = π6 rad è anche l’angolo che il vettore
~a forma con il versore tangente t̂.
Possiamo quindi scrivere il versore â
dell’accelerazione nella base intrinseca nella
forma (si veda figura):

â (τ ) = [cos α (τ )] t̂ (τ ) + [sin α (τ )] n̂ (τ ) [8]

Sulla base di questi dati, contenuti nel testo dell’esercizio, cerchiamo ora
di determinare il vettore accelerazione ~ a nell’istante τ .

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario (V)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Moltiplichiamo ambo i membri della [8] per il modulo a
dell’accelerazione nell’istante τ ricordando che ~
a = a â.
Omettendo l’argomento (τ ) per semplicità di scrittura (ma
sottintendendo sempre che l’uguaglianza vale soltanto nell’istante τ ),
otteniamo:
~a = a (cos α) t̂ + a (sin α) n̂
Uguagliando le componenti intrinseche di questa espressione
dell’accelerazione vettoriale con quelle dell’espressione del vettore
2
accelerazione nella base intrinseca ~a = at t̂ + an n̂ = s̈ t̂ + ṡρ n̂,
otteniamo:
[9]

a cos α = at = s̈

ṡ2 v2
 a sin α = a n = = [10]
ρ ρ

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario (VI)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Dalla [10] possiamo ricavare il modulo a dell’accelerazione, prima
richiesta dell’esercizio:

v 2 (τ )
a (τ ) = [11]
r0 sin α (τ )

Sostituendo quindi l’espressione [11] di a nella [9] otteniamo:

an v2
at = a cos α = cos α = an cot α = cot α
sin α r0

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario (VII)
Accelerazione nella Base Intrinseca
L’aumento del modulo della velocità ∆v nell’intervallo di tempo
∆t = 0.5 s dipende soltanto dalla componente tangenziale at
dell’accelerazione.
Infatti, essendo s̈ ≡ cost., si ha:
τZ
+∆t
dṡ
∆v = ∆k~v k = v(τ + ∆t) − v(τ ) = ṡ(τ + ∆t) − ṡ(τ ) = dt =
dt
τ
τZ
+∆t τZ
+∆t

= s̈ dt = s̈ dt = s̈ [t]ττ +∆t = s̈ [τ + ∆t − τ ] = at ∆t
τ τ

v 2 (τ )
∆v (∆t) = [ cot α (τ )] ∆t [12]
r0
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
2. Moto Circolare Uniformemente Vario (VIII)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Sostituendo i valori numerici proposti dal testo dell’esercizio,
v (τ ) = 10 m/s, r0 = 4 m, α (τ ) = π6 rad e ∆t = 0.5 s nella [11] e nella
[12] troviamo infine, come richiesto:

v2 102 m2 s−2 102


a (τ ) = = π = m s−2 = 50 m/s2
r0 sin α 4 m · sin 6 4 · 0.5
v2 102 m2 s−2  π
∆v (0.5 s) = (cot α) ∆t = cot · 0.5 s =
r0 4m 6
102 √
= 3 · 0.5 m s−1 ≈ 21.651 m/s
4

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3
k_pm_04
Esercizio 3
Un punto materiale è vincolato a una guida circolare di raggio r0 = 2 m e si
muove secondo la legge oraria:

s(t) = kt3 [13]

con k = 0.5 m/s3 . Calcolare, nell’istante t = 2 s:


I La componente tangenziale at dell’accelerazione;
I La componente normale an dell’accelerazione;
I Il modulo a dell’accelerazione.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (II)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Il testo dell’esercizio descrive il moto nella rappresentazione intrinseca,
assegnando la traiettoria e la legge oraria del moto, per cui conviene
utilizzare la base intrinseca nella soluzione.
In figura è indicata la decomposizione dell’accelerazione vettoriale ~a del
punto materiale P nei vettori componenti della base intrinseca,
tangenziale ~ at e normale ~ an ;
Le componenti tangenziale at e normale an si
ricavano dall’espressione dell’accelerazione
nella base intrinseca:
ṡ2
~a = ~at + ~an = at t̂ + an n̂ = s̈ t̂ + n̂ [14]
ρ
Nel presente caso, il raggio di curvatura ρ è
costante e uguale a r0 :
ρ (t) ≡ r0
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (III)
Componenti Intrinseche dell’Accelerazione
Dall’uguaglianza vettoriale [14] (diap. 20) seguono le uguaglianze delle
corrispondenti componenti intrinseche:

at (t) = s̈(t)
2 [15]
an (t) = ṡ (t)
r0
I valori di ṡ(t) e s̈(t) al tempo t = 2 s possono
essere determinati derivando due volte rispetto
al tempo la legge oraria assegnata
[13] (diap. 19):
ds(t) d
ṡ(t) = = (kt3 ) = 3kt2
dt dt [16]
dṡ(t) d
s̈(t) = = (3kt2 ) = 6kt
dt dt
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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (IV)
Componenti Intrinseche e Modulo dell’Accelerazione
Sostituendo le espressioni [16] nelle [15], troviamo quindi:

at (t) = s̈(t) = 6kt
2 2 2 2 4
an (t) = ṡ (t) = (3kt ) = 9k t
r0 r0
s
r0 [17]
Å 2 4 ã2
»
2 2 2 9k t
a = k~ak = at + an = (6kt) +
r0

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (V)
Grafico Accelerazione in Funzione del Tempo

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (VI)
Risultati Numerici
Sostituendo i valori numerici r0 = 2 m, k = 0.5 m/s3 e t = 2 s, troviamo
infine, come richiesto:

−3
at (2 s) = 6kt = 6 · 0.5 m s · 2 s = 6 m/s
 2

9k 2 t4 9 · 0.52 m2 s−6 · 24 s4
an (2 s) =
 = = 18 m/s2
r0 2m
s
Å 2 4 ã2 p
9k t
a(2 s) = (6kt)2 + = 62 m2 s−4 + 182 m2 s−4 ≈
r0
≈ 18.974 m/s2

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (VII)
Controllo Dimensionale
Si osservi, nell’espressione [13] (diap. 19), che — per omogeneità
dimensionale — la costante k moltiplicata per un tempo elevato alla terza
potenza deve produrre, come risultato una lunghezza. Avremo quindi,
dimensionalmente, detta L la lunghezza e T il tempo:

[k] T 3 = L ⇒ [k] = LT −3

Alla stessa conclusione si perviene osservando che — sempre per


omogeneità dimensionale — nella prima delle espressioni [17] (diap. 22), la
costante k moltiplicata per un tempo deve produrre, come risultato
un’accelerazione (dimensioni LT −2 ). Avremo quindi, dimensionalmente:

[k] T = LT −2 ⇒ [k] = LT −3

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
3. Moto Circolare Vario: s ∝ t3 (VIII)
Controllo Dimensionale
Ancora per omogeneità dimensionale, nella seconda delle espressioni [17]
(diap. 22) il quadrato della costante k, moltiplicato per un tempo elevato
alla quarta potenza e diviso per una lunghezza deve produrre, come
risultato un’accelerazione (dimensioni LT −2 ):

[k]2 T 4
= LT −2 ⇒ [k]2 = L2 T −6 ⇒ [k] = LT −3
L
Nel Sistema Internazionale, la costante k deve pertanto essere misurata in
m/s3 (metri per secondo alla terza), come effettivamente proposto nel
testo dell’esercizio.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t)
k_pm_28
Esercizio 4
In una predefinita terna ortogonale di riferimento Oxyz, fissata una base
cartesiana di versori {ı̂, ̂, k̂}, il moto di un punto materiale P è descritto dalla
legge vettoriale del moto:

~r (t) = αt4 ı̂ + βt2 ̂ [18]

dove α = 0.2 m/s4 e β = 5 m/s2 .


I Determinare il raggio di curvatura ρ della traiettoria γ del punto materiale P
nella posizione in cui esso si trova nell’istante τ = 3 s.

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (II)

Soluzione 1

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 28


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (III)
Componenti Cartesiane di ~
r e Traiettoria
Le coordinate cartesiane x (t) = αt4 e y (t) = βt2 del punto P — che
sono le componenti cartesiane del vettore posizionale ~r assegnato dalla
[18] — sono rappresentate graficamente, in funzione del tempo t, nella
figura a sinistra.
Nella figura a destra è rappresentata invece la traiettoria γ del punto
materiale P , ovvero la coordinata y in funzione della coordinata x.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 29


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (IV)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Poiché il raggio di curvatura della traiettoria compare nell’espressione
dell’accelerazione vettoriale nella base intrinseca:
ṡ2
~a = ~at + ~an = at t̂ + an n̂ = s̈ t̂ + n̂ [19]
ρ
(e non nelle espressioni dell’accelerazione in altre basi) dobbiamo
utilizzare le coordinate intrinseche e la base di versori intrinseca per
affrontare l’esercizio.
Dall’espressione [19] possiamo infatti ricavare la componente normale
dell’accelerazione:
ṡ2
an =
ρ
mediante la quale si può esprimere il raggio di curvatura ρ come:
ṡ2 v2
ρ= = [20]
an an
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 30
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (V)
Velocità e Accelerazione Vettoriale
Per conoscere il raggio di curvatura ρ della traiettoria è quindi
necessario determinare il modulo v della velocità e la componente
normale an dell’accelerazione.
Cerchiamo quindi di ricavare queste grandezze dalla [18] (diap. 27).
Conoscendo la legge vettoriale del moto ~r = ~r (t) nella base cartesiana,
espressa dalla [18], possiamo calcolare la velocità vettoriale ~
v (t) e
l’accelerazione vettoriale ~
a (t) nella base cartesiana derivandola due
volte rispetto al tempo:

d~r (t) d
αt4 ı̂ + βt2 ̂ = 4αt3 ı̂ + 2βt ̂

~v (t) = =
dt dt [21]
d~v (t) d
4αt3 ı̂ + 2βt ̂ = 12αt2 ı̂ + 2β ̂

~a (t) = =
dt dt

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (VI)
Velocità e Accelerazione nella Base Cartesiana
Le componenti cartesiane e i moduli dei vettori ~
v e~
a sono rappresentati
graficamente in funzione del tempo nelle figure.
A partire da ~v e ~a dobbiamo ora ricavare v e an .

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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (VII)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Il vettore velocità ~
v è sempre tangente alla traiettoria: ~v = ṡ t̂.
Segue che il versore t̂, tangente alla traiettoria nella posizione in cui si
trova il punto materiale P , è il versore associato al vettore velocità del
punto materiale P :

~v
t̂ = v̂ =
k~v k

Di conseguenza il vettore-componente tangenziale ~ at dell’accelerazione


è il vettore-componente dell’accelerazione ~a nella direzione del vettore
velocità ~v , che possiamo scrivere:
⎧ ~a · ~v ⎫
~at = ~a · t̂ t̂ = ⎪
⎪ k~v k ⎪
⎪ ⎪ ~v
⎪ ⎪



⎩ ⎪
⎭ k~v k

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 33


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (VIII)
Accelerazione nella Base Intrinseca
Essendo ~a = ~at + ~an per la [19] (diapositiva 30), il vettore-componente
normale ~ an dell’accelerazione si può trovare come differenza vettoriale
tra l’accelerazione ~a e il suo vettore-componente tangenziale ~at :
⎧ ~a · ~v ⎫
~an = ~a − ~at = ~a − ~a · t̂ t̂ = ~a − ⎪
⎪ ⎪
⎪ ~v

⎪ ⎪



⎩ k~v k ⎪ ⎭ k~v k
Nel presente esercizio, in particolare, a partire dalle espressioni [21],
otteniamo:
p
v (t) = k~v (t)k = 4αt3 ı̂ + 2βt ̂ = 16α2 t6 + 4β 2 t2 [22]

~v (t) 4αt3 ı̂ + 2βt ̂


t̂ (t) = =p
k~v (t)k 16α2 t6 + 4β 2 t2
4αt3 ı̂ + 2βt ̂ 48α2 t5 + 4β 2 t
~a (t) · t̂ (t) = 12αt2 ı̂ + 2β ̂ · p

=p
16α2 t6 + 4β 2 t2 16α2 t6 + 4β 2 t2
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 34
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (IX)
Vettore-Componente Tangenziale di ~
a
Il vettore-componente tangenziale dell’accelerazione, ~at , si scrive:

48α2 t5 + 4β 2 t 4αt3 ı̂ + 2βt ̂


~at (t) = ~a (t) · t̂ (t) t̂ (t) = p
 
p =
16α2 t6 + 4β 2 t2 16α2 t6 + 4β 2 t2
48α2 t5 + 4β 2 t
4αt3 ı̂ + 2βt ̂ =

= 2 6 2 2
16α t + 4β t
12α2 t4 + β 2 2

= 4αt ı̂ + 2β ̂
4α2 t4 + β 2

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 35


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (X)
Vettore-Componente Normale di ~
a
Il vettore-componente normale dell’accelerazione, ~an , vale perciò:
~an (t) = ~a (t) − ~a (t) · t̂ (t) t̂ (t) =
 

12α2 t4 + β 2
= 12αt2 ı̂ + 2β ̂ + −4αt2 ı̂ − 2β ̂ =

2 4
4α t + β 2

⎧ 12α t + β 2 ⎫ ⎧ 12α2 t4 + β 2 ⎫
= 4α ⎪ ⎪ ⎪
⎪ ⎪
⎪ ⎪

2 4

⎪ ⎪
⎪ ⎪
⎪ ⎪
4α t + β ⎪
2
⎪ ⎪ ⎪ ⎪
3− t ı̂ + 2β 1 − ̂ =
⎩ 4α t + β ⎭
2 4 2
⎩ 2 4 2

2β 2 2 −8α2 t4
= 4α 2 4 t ı̂ + 2β ̂ =
4α t + β 2 4α2 t4 + β 2
8αβt2
β ı̂ − 2αt2 ̂

= 2 4 2
4α t + β
e la componente normale dell’accelerazione, an , vale:
8αβt2 p 2 8αβt2
an = k~an (t)k = β + 4α 2 t4 = p [23]
4α2 t4 + β 2 4α2 t4 + β 2
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 36
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XI)
Componenti Intrinseche di ~
a
Le componenti intrinseche at e an e il modulo a del vettore
accelerazione ~
a sono rappresentati graficamente in funzione del tempo
nella figura.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 37


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XII)
Raggio di Curvatura
Sostituendo nella [20] l’espressione [22] del modulo v della velocità e
l’espressione [23] della componente normale an dell’accelerazione,
ricaviamo:
p
2 1 2 6 2 2
 4α2 t4 + β 2
ρ (t) = v (t) = 16α t + 4β t =
an (t) 8αβt2
p
2 4 2
 4α2 t4 + β 2
= 4α t + β
2αβ
Otteniamo quindi, come richiesto dal testo dell’esercizio, il raggio di
curvatura ρ (t) della traiettoria γ del punto materiale P , nella posizione
in cui esso si trova nell’istante generico t:
3
4α2 t4 + β 2 2
ρ (t) = [24]
2αβ
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 38
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XIII)
Raggio di Curvatura
La funzione ρ (t) è rappresentata nella figura a sinistra.
Nella figura a destra è rappresentata la traiettoria γ del punto materiale
P e la circonferenza osculatrice C alla curva γ nel punto P (t1 ),
occupato dal punto materiale P nell’istante t1 .

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 39


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XIV)
Risultato Numerico
Sostituendo i valori numerici α = 0.2 m/s4 , β = 5 m/s2 e t = t1 = 3 s,
proposti dal testo dell’esercizio, rispettando la regola dei simboli-fattori,
otteniamo infine:
3
4 · 0.22 m2 s−8 · 34 s4 + 52 m2 s−4 2
ρ (3 s) = =
2 · 0.2 m s−4 · 5 m s−2
3 3
12.96 m2 s−4 + 25 m2 s−4 2 37.96 m2 s−4 2
= = ≈
2 m2 s−6 2 m2 s−6
233.88 m3 s−6
≈ = 116.94 m
2 m2 s−6

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 40


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XV)

Soluzione 2

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 41


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XVI)
Modulo dell’Accelerazione nella Base Intrinseca
Dall’espressione dell’accelerazione vettoriale nella base intrinseca:

ṡ2
~a = ~at + ~an = at t̂ + an n̂ = s̈ t̂ + n̂ [25]
ρ
ricaviamo:
 
ṡ4 ṡ4 ṡ4
a= s̈2 + ⇒ a2 = s̈2 + ⇒ a2 − s̈2 =
ρ2 ρ2 ρ2
ṡ4 ṡ2
ρ2 = ⇒ ρ= √ [26]
a2 − s̈2 a2 − s̈2
Per calcolare il raggio di curvatura ρ (t) dobbiamo quindi determinare
preventivamente le grandezze ṡ2 (t), s̈2 (t) e a2 (t) che compaiono nella
[26], a partire dalla legge vettoriale del moto espressa dalla [18] (diap.
27).
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 42
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XVII)
Velocità e Accelerazione Vettoriale
Nel caso del presente esercizio, derivando due volte rispetto al tempo la
r (t) espressa dalla [18] (diap. 27) si ottiene:
legge vettoriale del moto ~

d~r (t) d
αt4 ı̂ + βt2 ̂ = 4αt3 ı̂ + 2βt ̂

~v (t) = =
dt dt
d~v (t) d
4αt3 ı̂ + 2βt ̂ = 12αt2 ı̂ + 2β ̂

~a (t) = =
dt dt
Da queste si ricava, ricordando l’espressione del quadrato di un vettore
nella base cartesiana:
2
ṡ2 (t) = ~v 2 (t) = 4αt3 + (2βt)2 = 4 4α2 t6 + β 2 t2 [27]

p
ṡ (t) = 2 4α2 t6 + β 2 t2
2
a2 (t) = ~a 2 (t) = 12αt2 + (2β)2 = 4 36α2 t4 + β 2 [28]


Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 43


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XVIII)
Componente Tangenziale s̈ dell’Accelerazione
Inoltre:
d d Ä p 2 6 ä
s̈ (t) = ṡ (t) = 2 4α t + β 2 t2 =
dt dt
 2 12α2 t5 + β 2 t

2 2 5 2
= p 24α t + 2β t = p
2 4α2 t6 + β 2 t2 4α2 t6 + β 2 t2
2
4 12α2 t5 + β 2 t

s̈2 (t) = [29]
4α2 t6 + β 2 t2

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 44


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XIX)
a2 − s̈2
Dalla [28] (diap. 43) e dalla [29] (diap. 44) otteniamo quindi:
 4 12α2 t5 + β 2 t 2

2 2 2 4 2
a − s̈ = 4 36α t + β − =
4α2 t6 + β 2 t2
2
36α2 t4 + β 2 4α2 t6 + β 2 t2 − 12α2 t5 + β 2 t
 
=4 =
4α2 t6 + β 2 t2
2
36α2 t4 + β 2 4α2 t4 + β 2 − 12α2 t4 + β 2
 
=4 =
4α2 t4 + β 2
144α4 t8 + 36α2 β 2 t4 + 4α2 β 2 t4 + β 4
=4 −
4α2 t4 + β 2
144α4 t8 + β 4 + 24α2 β 2 t4
−4 =
4α2 t4 + β 2
64α2 β 2 t4
=
4α2 t4 + β 2
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 45
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XX)
Raggio di Curvatura
Uguagliando la radice quadrata dei due membri, quindi uguagliando il
reciproco dei due membri otteniamo:
p 8αβt2
a2 − s̈2 = p
4α2 t4 + β 2
p
1 4α2 t4 + β 2
√ = [30]
a2 − s̈2 8αβt2
Per ottenere l’espressione [26] (diap. 42) del raggio di curvatura è
sufficiente moltiplicare il secondo membro della [30] (diap. 46) per
l’espressione [27] (diap. 43) di ṡ2 :
p
ṡ2 4α2 t4 + β 2
4 4α2 t6 + β 2 t2 =

ρ= √ = 2
a2 − s̈2 8αβt
3
4α2 t4 + β 2 2
p
4α2 t4 + β 2 2 4 2

= 4α t + β =
2αβ 2αβ
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 46
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
4. Raggio di Curvatura da ~
r (t) (XXI)
Raggio di Curvatura
Otteniamo quindi, nuovamente, l’espressione [24] (diap. 38) del raggio di
curvatura:
3
4α2 t4 + β 2 2
ρ (t) =
2αβ

e, sostituendo i valori numerici, ritroviamo lo stesso risultato.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 47


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
5. Raggio di Curvatura da ~
v (t)
k_pm_01
Esercizio 5
In una predefinita terna ortogonale di riferimento Oxyz, fissata una base
cartesiana di versori {ı̂, ̂, k̂}, un punto materiale si muove con velocità vettoriale:

~v (t) = αı̂ + βt2 ̂

dove α = 50 m/s e β = 0.2 m/s3 .


I Determinare il raggio di curvatura ρ della traiettoria γ del punto materiale P
nella posizione in cui esso si trova nell’istante t1 = 1 s.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 48


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
5. Raggio di Curvatura da ~
v (t) (II)
Quadrato dell’Accelerazione
Utilizziamo nuovamente la relazione [26] nella diapositiva 42:

ṡ2
ρ= √
a2 − s̈2
Per determinare il raggio di curvatura ρ (t) dobbiamo quindi trovare
ṡ2 (t), s̈2 (t) e a2 (t) a partire dalla velocità vettoriale ~v (t) = αı̂ + βt2 ̂.
Per determinare a2 (t) possiamo derivare l’espressione di ~v (t),
trovando in questo modo ~a (t), quindi calcolare a2 (t) = ~a (t) · ~a (t)
(ricordando che ̂ è un versore per cui ̂ · ̂ = 1):

~v (t) = αı̂ + βt2 ̂


~a (t) = 2βt̂
a2 (t) = ~a (t) · ~a (t) = 2βt̂ · 2βt̂ = 4β 2 t2 ̂ · ̂ = 4β 2 t2

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 49


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
5. Raggio di Curvatura da ~
v (t) (III)
Quadrato dell’Accelerazione Tangenziale
Per determinare ṡ2 (t) = v 2 (t), calcoliamo il modulo quadrato della
velocità vettoriale data (ricordando che ı̂ e ̂ sono versori tra loro
perpendicolari, per cui ı̂ · ı̂ = 1, ̂ · ̂ = 1 e ı̂ · ̂ = 0):
~v (t) = αı̂ + βt2 ̂
ṡ2 (t) = v 2 (t) = ~v (t) · ~v (t) = α ı̂ + βt2 ̂ · α ı̂ + βt2 ̂ =
 

= α2 ı̂ · ı̂ + β 2 t4 ̂ · ̂ + 2αβt2 ı̂ · ̂ = α2 + β 2 t4
Per determinare s̈2 (t) ricaviamo prima ṡ (t), quindi deriviamo rispetto
al tempo per ottenere s̈ (t), infine eleviamo al quadrato:
» p
ṡ (t) = k~v (t)k = ṡ2 (t) = α2 + β 2 t4
dṡ 1 2β 2 t3
s̈ (t) = = p 4β 2 t3 = p
dt 2 α2 + β 2 t4 α2 + β 2 t4
4
4β t6
s̈2 (t) = 2
α + β 2 t4
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 50
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
5. Raggio di Curvatura da ~
v (t) (IV)
Raggio di Curvatura
Sostituendo le espressioni trovate per ṡ2 (t), s̈2 (t) e a2 (t) si ottiene
infine:
ṡ2 α 2 + β 2 t4
ρ (t) = √ =  =
a2 − s̈2 4β 4 t6
4β 2 t2 − 2
α + β 2 t4
3
α2 + β 2 t4 α2 + β 2 t4 α2 + β 2 t4 2
=  =  =
4α2 β 2 t2 + 4β 4 t6 − 4β 4 t6 4α2 β 2 t2 2αβt
α 2 + β 2 t4 α 2 + β 2 t4
In conclusione:
3
α 2 + β 2 t4 2
ρ (t) =
2αβt
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 51
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
5. Raggio di Curvatura da ~
v (t) (V)
Risultato Numerico
Sostituendo i valori numerici α = 50 m/s, β = 0.2 m/s3 e t = t1 = 1 s,
proposti dal testo dell’esercizio, rispettando la regola dei simboli-fattori,
otteniamo infine:
3 3
α 2 + β 2 t4 502 m2 s−2 + 0.22 m2 s−6 · 14 s4 2
2
ρ (1 s) = = =
2αβt 2 · 50 m s−1 · 0.2 m s−3 · 1 s
3 3
502 m2 s−2 + 0.22 m2 s−2 2 2500.04 m2 s−2 2
= = =
20 m2 s−3 20 m2 s−3
125003.00 m3 s−3

= = 6250.15 m
20 m2 s−3


Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 52


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
6. Raggio di Curvatura da s(t) e a(t)
k_pm_12
Esercizio 6
Un punto materiale P si muove in un piano seguendo la legge oraria:

s (t) = kt2 [31]

con k = 2.00 m/s2 . Se il modulo dell’accelerazione cresce con il tempo, secondo


la legge:
  Å ã4
t
a (t) = 2k 1 + [32]
T

dove T = 5 s:
I Determinare il raggio di curvatura ρ della traiettoria γ del punto materiale P
nella posizione in cui esso si trova nell’istante t1 = 3 s.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 53


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
6. Raggio di Curvatura da s(t) e a(t) (II)
Soluzione
Utilizziamo nuovamente la relazione [26] nella diapositiva 42:

ṡ2
ρ= √
a2 − s̈2
Nel nostro caso abbiamo:
s (t) = kt2
ṡ (t) = 2kt
s̈ (t) = 2k

da cui otteniamo:
ṡ2 4k 2 t2
ρ= √ =√
a2 − s̈2 a2 − 4k 2

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 54


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
6. Raggio di Curvatura da s(t) e a(t) (III)
Soluzione
Sostituendo l’espressione dell’accelerazione
» assegnata dal testo
t 4
dell’esercizio, ovvero a (t) = 2k 1 + T , otteniamo infine:


4k 2 t2 4k 2 t2 4kA2 t2
ρ= √ =s = 2
= 2kT 2
a2 − 4k 2 Å ã4 ô t
ñ
t 2 2S
k 2

4k 2 1 + −
4k T
T

Quindi:

ρ (t) ≡ 2kT 2 ≡ cost.

Come si può osservare, il raggio di curvatura ρ è costante:


Non varia all’aumentare del tempo t
Questo significa che la traiettoria è una circonferenza di raggio ρ.
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 55
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
6. Raggio di Curvatura da s(t) e a(t) (IV)
Risultato Numerico
Sostituendo i valori numerici k = 2.00 m/s2 e T = 5 s, proposti dal testo
dell’esercizio, rispettando la regola dei simboli-fattori, otteniamo infine:

ρ (t) ≡ 2kT 2 = 2 · 2.00 m s−2 · (5 s)2 = 2 · 2.00 m 


s−2
 · 25 s
2 =
= 100 m

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 56


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t)
k_pm_13
Esercizio 7
Un punto materiale P si muove con moto curvilineo su di un piano. I moduli della
velocità e dell’accelerazione del punto materiale diminuiscono con il tempo, a
partire dall’istante iniziale t = 0, secondo le leggi:

λ αλ
v (t) = , a (t) = 2 [33]
t+τ (t + τ )

dove λ = 50 m, τ = 2 s e α = 1.5 (numero puro). Calcolare:


I Lo spostamento curvilineo del punto materiale lungo la traiettoria, nell’istante
t1 = 3 s;
I Il raggio di curvatura ρ della traiettoria γ del punto materiale P , nell’istante
t1 = 3 s.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 57


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (II)

Il modulo della velocità v è rappresentato graficamente, in funzione del


tempo t, nella figura a sinistra.
Il modulo dell’accelerazione a è rappresentato graficamente, in funzione
del tempo t, nella figura a destra.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 58


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (III)
Calcolo Spostamento Curvilineo
A partire dal modulo v della velocità — assegnato dalla prima delle [33]
come funzione del tempo — possiamo determinare la legge oraria del
moto, integrando v nel tempo con le condizioni iniziali t0 = 0 e s (t0 ) = 0:
Zt
λ
ṡ (t) = v (t) = ⇒ s (t) − s (t0 ) = ṡ (t) dt
t+τ
t0
Zt Zt
λ
s (t) = ṡ (t) dt = dt = [λ ln (t + τ )]t0 =
t+τ
0 0
Å ã
t+τ t
= λ ln (t + τ ) − λ ln τ = λ ln = λ ln 1 +
τ τ
Å ã
t
s (t) = λ ln 1 +
τ
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 59
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (IV)
Calcolo Spostamento Curvilineo
Lo spostamento curvilineo s del punto materiale P è rappresentato
graficamente, in funzione del tempo t, nella figura.
Lo spostamento curvilineo del punto materiale, misurato lungo la
traiettoria, dopo il tempo t1 = 3 s, vale pertanto:
Å ã Å ã
t1 3 s
s (t1 ) = λ ln 1 + = 50 m · ln 1 + = 45.815 m
τ 2 s

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 60


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (V)
Calcolo Raggio di Curvatura
Cerchiamo ora di determinare il raggio di curvatura ρ della traiettoria.
Utilizziamo nuovamente la relazione [26] nella diapositiva 42:
ṡ2
ρ= √ [34]
a2 − s̈2
che esprime il raggio di curvatura ρ, in funzione del modulo a
dell’accelerazione, della velocità intrinseca ṡ = v e della componente
tangenziale dell’accelerazione s̈ = at .
Dalla prima delle [33] conosciamo la velocità intrinseca ṡ (t) e dalla
seconda delle [33] conosciamo il modulo a (t) dell’accelerazione.
Possiamo inoltre calcolare la componente tangenziale dell’accelerazione
s̈ (t) derivando ṡ (t) rispetto al tempo:
Å ã
dṡ (t) dv (t) d λ λ
s̈ (t) = = = =− [35]
dt dt dt t + τ (t + τ )2
Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 61
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (VI)
Calcolo Raggio di Curvatura
Sostituendo nella [34] (diap. 61) le espressioni [33] (diap. 57) di
ṡ (t) = v (t) e di a (t) e l’espressione [35] (diap. 61) di at (t) = s̈ (t),
ricaviamo:
λ2 λ2
ṡ2 (t + τ )2 (t + τ )2
ρ (t) = √ =  =   =
a2 − s̈2 α 2 λ2 λ2 λ2 α 2 − 1

(t + τ )4 (t + τ )4 (t + τ )4
λ2
(t + τ )2 λ
= √ =√
λ α2 − 1
2
α2 − 1
(t + τ )

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 62


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (VII)
Calcolo Raggio di Curvatura
Otteniamo quindi:

λ
ρ (t) ≡ √
α2 − 1

Si osservi che il raggio di curvatura ρ è


costante (non dipende dal tempo t).
Esso dipende soltanto dai parametri λ e α.
La dipendenza di ρ dal parametro α è
rappresentata graficamente in figura.
Si osservi che ρ ∈
/ R se α ∈ ]−1, +1[.
Se α → −1− oppure α → +1+
allora ρ → ∞.

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 63


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
7. Raggio di Curvatura da a(t) e v(t) (VIII)
Risultato Numerico
Poiché ρ è costante, la traiettoria è:
Circolare se ρ è reale e finito:
I Dunque se α ∈
/ [−1, +1];
Rettilinea se ρ → ∞:
I Dunque nei casi particolari α → −1− e α → +1+ .

Sostituendo i valori λ = 50 m e α = 1.5 proposti dal testo dell’esercizio,


si ottiene, in particolare:
λ 50 m 50 √
ρ (t) ≡ √ =» = » m = 20 5 m ≈ 44.721 m
α2 − 1 3 2 5

2 −1 4

Meccanica – 4c. Esercizi Cinematica Punto Domenico Galli 64


Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Es. 6 Es. 7
Domenico Galli
DIFA – Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”
domenico.galli@unibo.it
https://www.unibo.it/sitoweb/domenico.galli

Presentazione realizzata mediante LATEX e beamer.

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