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Introduzione al Medioevo

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Simone Martini (1284-1344), Il castello di Montemassi
La linea del tempo

Nascita di Cristo 476 1492 1815 Oggi

II I I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVIIXVIII XIX XX XXI

a.C. d.C.

Età antica Età moderna Età contempor

Medioevo

Alto Basso

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Perché una linea?

 Concezione ciclica del tempo greca: un circolo,


un eterno ripetersi di eventi.

 Concezione lineare del tempo giudaico-


cristiana: un inizio, un centro, una fine, un fine.

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Il centro della storia: il Kairòs
 L'Incarnazione: Dio si è fatto uomo, l'Eterno ha f
atto irruzione nel tempo.

 La storia è sacra
Conseguenze 
 La realtà è segno
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Ante Christum, Post Christum
 Dionysius Exiguus, un monaco originario della S
cizia, nel 527 circa calcolò la data di nascita di Ge
sù Cristo, situandola nel 753 “ab Urbe condita”
dalla fondazione di Roma.
 Dionigi introdusse quindi l'usanza di contare gli
anni “ab Incarnatione Domini nostri Iesu Christi”.
 Questa usanza si diffuse in tutto il mondo cristia
no entro l'VIII secolo.

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“Medio” Evo
 I medioevali non sapevano di vivere nel medioevo.

 Il primo ad utilizzare l’espressione fu nel 1688 lo storico


Christoph Keller (latinizzato in Cellarius).

 Fin dal 1400 era presente ed utilizzato il concetto di una


“Media Aetas”, “Media Tempestas”, quasi sempre in chi
ave negativa poiché indicava l’età di mezzo, “buia”, che
separava la cultura classica greco-romana da quella uma
nistico-rinascimentale).

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Quando inizia il Medioevo?
 Keller lo faceva iniziare nel 326 d.C. (spostament
o della capitale dell’Impero Romano a Costantin
opoli).
 Altri indicano il VII-VIII secolo (fine dell'unità del
Mediterraneo).
 Si è affermato il 476 d.C. (deposizione dell'ultim
o Imperatore d’Occidente Romolo Augustolo).

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Quando finisce?
 1453: caduta di Costantinopoli (Keller)
 1455: inizio della rivoluzione della stampa
 1492: allargamento del mondo al di là delle Colo
nne d'Ercole (scoperta dell’America)
 1517: inizio della Riforma protestante: divisione e
rottura della Christianitas

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Le fonti della storia medioevale
 Non si fa storia con i libri di storia, ma attraverso
le testimonianze del passato, principalmente scr
itte (ma non solo).
 Lo storico, però, non è un detective in cerca di
misteriosi manoscritti in reconditi nascondigli.
 Da secoli le fonti sono disponibili in comode racc
olte a stampa (oggi anche digitali).

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Un esempio
 I Monumenta Germaniae Historica (abbreviati in MGH) s
ono la più importante raccolta di fonti storiche medieval
i.
 Il progetto, nato nel 1819, è ancora in corso (nel 2004 i
MGH fecero un passo in avanti significativo: tutte le loro
pubblicazioni, che sono state in stampa per più di cinque
anni, possono ora essere lette in linea, in una
riproduzione fotodigitale, sul sito web dei MGH).
 La collezione è divisa in cinque sezioni: Scriptores, Leges,
Diplomata, Epistolae, Antiquitates.

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Nel Medio Evo nasce
l’Europa

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Europa
 Parola di origine fenicia che significa “paese del
tramonto” o “terra delle tenebre”.

 Geograficamente non è un vero continente ma s


olo un appendice occidentale dell'Asia (Eurasia).

 È abitata da popolazioni che parlano lingue del c


eppo indoeuropeo.

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Il mito di Europa
Nella mitologia greca, Europa era la figlia di Agenore re di
Tiro, antica città fenicia e colonia greca in area
mediterraneo-mediorientale. Zeus, innamoratosi di
questa, decise di rapirla e si trasformò in uno splendido
toro bianco. Mentre coglieva i fiori in riva al mare
Europa vide il toro che le si avvicinava. Era un po’
spaventata ma il toro si sdraiò ai suoi piedi ed Europa si
tranquillizzò. Vedendo che si lasciava accarezzare,
Europa salì sulla groppa del toro che si gettò in mare e la
condusse fino a Creta. Zeus si ritrasformò in dio e le
rivelò il suo amore. Ebbero tre figli: Minosse,
Sarpedonte e Radamanto. Minosse divenne re di Creta e
diede vita alla civiltà cretese, culla della civiltà europea.
Il nome Europa, da quel momento, indicò le terre poste
a nord del Mar Mediterraneo.

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L'Europa non è una unità naturale, come
l'Australia e l'Africa; essa è il risultato di
un lungo processo di evoluzione storica
e di sviluppo spirituale.
Christofer Dawson, La nascita dell’Europa

Come è accaduto?

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Quattro contributi
 Mondo greco
 Mondo romano
 Mondo cristiano
 Mondo germanico

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Noi Greci amiamo il bello con se
mplicità e filosofiamo senza ti
midezza.
Pericle

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Grecità
 Con la sconfitta dell'impero persiano
(V sec. a.C.) l'Egeo diventa uno spazio in cui può
crescere un modo diverso di essere uomo.

 Nel VI sec a.C. a Mileto nasce la filosofia: la realt


à si rivela intelligibile, accessibile al pensiero, raz
ionalizzabile al di là del racconto mitico.

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Romanità
 La potenza di Roma si sostituì, al tramonto dei
macedoni, alla gestione dell'impero.
 Vi impresse l'equilibrio del Diritto e la rozzezza
del pragmatismo di quel popolo contadino.
 L'uomo è il civis romanus.
 La pax romana, unificando il Mediterraneo,
favorisce la diffusione del Cristianesimo.

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Cristianesimo
 Dalla remota Palestina l'evento cristiano si diffon
de nel mondo ellenistico–romano, già intername
nte in crisi molto prima della fine dell'impero ro
mano, e lo conquista.
 A partire da questo incontro fiorì una cultura nu
ova, splendida per le creazioni del pensiero, della
poesia, dell'arte.

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Evangelizzazione
 Due grandi forze lavorarono alla diffusione del C
ristianesimo in Occidente e alla ricostruzione del
la civiltà dopo la fine dell'Impero:

la Chiesa di Roma

il monachesimo, soprattutto benedettino.

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La novità cristiana
 Cambia la concezione dell'uomo inteso ora com
e persona, la cui vita è sacra e perciò inviolabile.
 La realtà è positiva ed è segno del Mistero che la
fa essere in ogni istante.
 La storia è storia di salvezza.
 Dio è Misericordia e Provvidenza.

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Germani
 Invasero l'Impero Romano quando aveva già
conosciuto il Cristianesimo: lo assimilarono e ne
furono trasformati.
 Nei nuovi regni romano-barbarici la fede
cristiana esercitò nel tempo un ruolo unificatore
tra le varie componenti, oltre che contribuire
alla loro civilizzazione.

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Germani
 L'uomo libero è uomo d'armi.
 Il valore in combattimento determina la gerarch
ia: il capo del popolo è il guerriero più valoroso.
 Le decisioni più importanti vengono prese dall'a
ssemblea degli uomini liberi.
 Tra i liberi hanno grande valore i legami di sangu
e e di fedeltà personale.

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Mentalità medioevale - 1
 Una mentalità unitaria: Dio è pertinente ad ogni
aspetto della vita.
 “Una civiltà cristiana non è certamente una civilt
à perfetta, ma è una civiltà che accetta lo stile di
vita cristiano come normale” (Ch. Dawson).
 Anche le miserie (gli aspetti negativi come il mal
e e il dolore) sono cristiane.

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Mentalità medioevale - 2

 Simbolismo: ogni aspetto della realtà rinvia ad A


ltro, al Mistero, con cui costituisce un tutt'uno
(dal verbo syn-ballein = mettere insieme).

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