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e abilità motorie
Prima di descrivere le capacità coordinative è necessario chiarire il
rapporto tra capacità coordinative e abilità motorie.
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La coordinazione è dunque il controllo
dell’apparato motorio.
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Le capacità coordinative speciali sono quelle
capacità di coordinazione, capaci di rispondere a
richieste speciali e vengono formate
prevalentemente nell’ambito della relativa
disciplina di gara.
Si distinguono in relazione ai diversi contenuti di
attività motoria e sportiva.
(Blume)
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Capacità coordinative speciali
1. Capacità di differenziazione cinestetica
2. Capacità di combinazione motoria
3. Capacità di equilibrio
4. Capacità di orientamento spazio-temporale
5. Capacità di ritmizzazione motoria
6. Capacità di reazione motoria
7. Capacità di adattamento (trasformazione)
8. Capacità di simmetrizzazione motoria
9. Capacità di suggestione (espressione) motoria
10. Capacità di rilassamento
11. Capacità di cooperazione
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Capacità di Differenziazione 1. Capacità di differenziazione
controllo motorio Equilibrio cinestetica
(1,2,3,4) Orientamento 2. Capacità di combinazione motoria
Ritmo 3. Capacità di equilibrio
Reazione 4. Capacità di orientamento spazio-
temporale
Capacità di
5. Capacità di ritmizzazione motoria
apprendimento
6. Capacità di reazione motoria
(1,2,3,4,5,6,7)
7. Capacità di adattamento
Capacità di (trasformazione)
Adattamento Combinazione 8. Capacità di simmetrizzazione motoria
(1,2,3,4,5) Trasformazione 9. Capacità di suggestione (espressione)
motoria
(Blume) 10. Capacità di rilassamento
11. Capacità di cooperazione
Coordinazione segmentaria
D.Blume 1981 W. Starosta 2000
(Meinel, Schnabel 1987)
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Capacità coordinative generali
1. La capacità di controllo motorio
E’ la capacità di controllare il movimento in modo da farlo
corrispondere alla sua programmazione
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2. La capacità di adattamento motorio
E’ la capacità di adeguare il proprio movimento in rapporto ad una
situazione variabile oppure di trasformare completamente la
propria programmazione in risposta al mutare delle condizioni
nelle quali si svolge il compito motorio
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3. La capacità di apprendimento motorio
E’ la capacità di apprendere nuovi movimenti o parte di essi
La struttura del movimento
Struttura generale di
base del movimento
Caratteristiche
strutturali
complesse Accoppiamento
Ritmo del movimento
del movimento
Importante nello sviluppare la precisione dei movimenti, per cui determinante per
raggiungere alti livelli di tecnica sportiva: si manifesta come “precisione della
forza”, come “dosaggio” economico e finalizzato dell’impegno muscolare.
Il suo livello è determinato sia dall’esperienza motoria nel campo specifico, che dal
grado di padronanza del gesto
La coscienza propriocettiva delle sensazioni e delle loro differenze elaborate
attraverso i recettori muscolari e tendinei permette l’adattamento dell’individuo a
specifiche condizioni di azione: “sentire la palla”, “sentire l’attrezzo”, “sentire
l’acqua”, “sentire il ritmo”, “sentire il ghiaccio”, “sentire l’avversario”…
Il rilassamento muscolare è strettamente correlato a questa capacità.
Esempi di esercitazioni:
- Salti ad altezze e distanze variate
- Tiri a bersaglio a distanze variate
- Lanci con attrezzi variati
- Esercitazioni utilizzando sovraccarichi di vario genere… 13
Capacità di combinazione
motoria*
E’ la capacità di collegare, in successione o anche simultaneamente, in una struttura unitaria e
armonica più movimenti autonomi o singole fasi del movimento (preparatoria, principale e
finale).
Nella combinazione, due o più movimenti sono collegati tra loro talvolta così strettamente da
presentare una fluida fusione (nei salti, al momento dello stacco, si deve combinare l’estensione
dell’arto di stacco con lo slancio dell’arto libero e del braccio corrispondente all’arto di stacco).
Un esempio di combinazione simultanea è rappresentato dall’effettuazione di movimenti
(slanci, circonduzioni…) degli arti superiori durante movimenti di deambulazione, di corsa…
Alla base della combinazione motoria troviamo soprattutto l’esperienza motoria.
Il ruolo più significativo viene svolto dalle informazioni cinestetiche, ottiche e acustiche
(musica, ritmo).
Le combinazioni più semplici sono quelle che si verificano in movimenti che si ripetono
ciclicamente: camminare, correre….
Le combinazioni acicliche sono più complesse: il salto in lungo è composto da rincorsa (ciclica),
stacco (aciclico) e atterraggio (aciclico).
Esempi di esercitazioni:
Esercitazioni di coordinazione segmentaria
Esercitazioni che pongono in successione due distinte abilità motorie
Esercizi per lo sviluppo della bilateralità
Percorsi misti
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Capacità di equilibrio*
E’ la capacità di mantenere una posizione stabile del corpo (equilibrio statico), e di
mantenere o riprendere la posizione (equilibrio dinamico) durante un
movimento o subito dopo la sua effettuazione (anche in “fase di volo”).
Il più alto livello di questa capacità si verifica in movimenti sportivi con rotazioni
eseguite attorno ai vari assi: tante più rotazioni sono presenti, tanto più alto sarà il
grado di difficoltà (acrobatica, trampolino, tuffi…).
Dipende molto dalla grandezza e dalla instabilità della superficie di appoggio.
La capacità di equilibrio è influenzata da informazioni provenienti dall’analizzatore
cinestetico, che registra le posizioni e i movimenti delle varie parti del corpo e le
tensioni muscolari createsi,dall’analizzatore tattile, che registra la pressione delle
superfici di appoggio sulle varie parti del corpo, dall’analizzatore ottico, che utilizza
degli “appoggi visivi” come punti di riferimento,dall’analizzatore vestibolare, che
registra le accelerazioni rettilinee e angolari del corpo.
La capacità di equilibrio si lega fortemente alla capacità di orientamento e
accoppiamento dei movimenti.
Esempi di esercitazioni:
• Esercizi con continui cambiamenti della posizione del corpo sulla superficie di
appoggio.
• Acrobatica e preacrobatica.
• Passaggio veloce da movimenti veloci a situazioni statiche
• Progressiva riduzione della superficie di appoggio.
• Esercizi ad occhi bendati….
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Capacità di orientamento
spazio-temporale*
E’ la capacità che permette di definire la posizione del corpo ed i cambiamenti che avvengono
durante il suo movimento (non di una parte) nello spazio e nel tempo,
in relazione ad uno specifico campo di azione (il terreno di gioco, la palestra, la pista di
ghiaccio, gli attrezzi ginnici),
o in reazione ad un oggetto in movimento (pallone, partner, avversario).
L’orientamento spaziale è strettamente connesso con la percezione del progredire nel tempo
del movimento e con le sue modificazioni.
Le informazioni predominanti sono quelle visive.
Molta importanza assumono i punti di riferimento in relazione ai quali l’atleta stabilisce la
posizione del suo corpo nello spazio.
Solo in alcune situazioni (limitazioni nel controllo visivo) diventano predominanti le informazioni
acustiche, tattili e cinestetiche.
Esempi di esercitazioni:
• Spostamenti entro spazi e con tempi diversi da quelli abituali.
• Uso di attrezzi di dimensioni diverse.
• Impiego di movimenti o posizioni inconsuete.
• Osservazione di altri atleti.
• Inserimento progressivo o improvviso di altri avversari o elementi fissi o mobili all’interno del
campo visivo dell’atleta.
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Capacità di ritmizzazione*
E’ la capacità di percepire e attribuire un opportuno andamento ritmico agli atti motori,
attraverso un’appropriata organizzazione cronologica delle contrazioni/decontrazioni
muscolari
Esempi di esercitazioni:
• Accentuazione acustica di ritmi esecutivi.
• Semplificazioni ritmiche di movimenti più complessi.
• Variazioni preordinate o improvvise di movimenti condotti a ritmo costante.
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Capacità di reazione*
E’ la capacità di eseguire un gesto finalizzato di breve durata come risposta ad un segnale
(ottico, acustico, tattile, cinestetico) in cui partecipa l’intero corpo (reazione globale) o
parte di esso (reazione locale).
Quanto più breve è il tempo che intercorre tra il segnale e l’esecuzione del movimento, tanto più
è veloce la reazione.
Si parla di reazione semplice se la risposta ad un singolo segnale conosciuto prevede un
preciso movimento (per esempio la partenza in una gara di velocità).
Si parla di reazione complessa quando, in situazioni complesse (per esempio nei giochi
sportivi), sono richieste risposte ad un vasto numero di segnali.
Attraverso l’esperienza gli atleti sono in grado di selezionare, tra un numero elevatissimo di
segnali, quelli ritenuti più importanti e di concentrarsi su di essi: le loro scelte diventano più
rapide.
Inoltre essi dispongono di un patrimonio di “risposte pronte all’uso”, cioè di gesti automatizzati,
sperimentati più volte in passato, che permette di abbreviare il tempo per programmare la
risposta.
La velocità di reazione è condizionata dal punto di vista genetico.
Esempi di esercitazioni:
• Stimoli prevedibili a cui rispondere nel più breve tempo possibile (partenze a comando).
• Stimoli via via più complessi di tipo uditivo, acustico, tattile e cinestetico (partenze da varie
posizioni, giochi di movimento …).
• Abbreviazione del tempo di informazione e riduzione della possibilità di prevedere il segnale.
• Incremento costante della gamma di segnali utilizzabili e del numero di reazioni motorie ad esse
collegate.
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Capacità di (adattamento)
trasformazione
E’ la capacità di conseguire comunque il risultato più efficace modificando il movimento
programmato nel caso che l’individuo percepisca che la situazione cambia
improvvisamente e inaspettatamente mentre si svolge l’azione
E’ molto importante soprattutto negli sport di situazione (esito dell’azione non dipende solo dal
gesto tecnico) e l’esperienza facilita la capacità di modificare l’azione.
La base della capacità di trasformazione è il processo di assimilazione ed elaborazione delle
informazioni visive (ruolo primario), acustiche, tattili e cinestetiche.
Nella capacità di trasformazione è soprattutto importante la capacità di prevedere variazioni della
situazione (capacità di anticipazione).
La versatilità motoria è un indice essenziale del livello della capacità di trasformazione: gli atleti
di alto livello specializzati in una disciplina sono capaci di praticarne perfettamente altre.
Variazioni modeste della situazione (nello sci il cambiamento del profilo della pista o del
terreno nella corsa campestre) richiedono un adattamento nell’esecuzione motoria variando i
parametri spaziali, temporali, dinamici, ma mantenendo invariato il programma d’azione
previsto.
Variazioni più grandi possono invece portare ad interrompere il movimento e a continuarlo
con un’azione completamente diversa (nei giochi sportivi quando un’azione di attacco già iniziata
viene compresa dall’avversario e non può essere continuata con successo).
Esempi di esercitazioni:
• Giochi in campo ridotto
• Esercitazioni con più palloni.
• Esercitazioni in tempi ridotti
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Capacità di simmetrizzazione
E’ la capacità di trasferire le tecniche del movimento da un lato del
corpo, o una sua parte, all’altro.
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Capacità di suggestione
(espressione)
E’ la capacità di esprimere emozioni per mezzo di gesti estetici, di
posture corporee e mimica
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Capacità di rilassamento
E’ la capacità di rilassare selettivamente i muscoli o quella parte
di essi che non sono coinvolti nel movimento.
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Capacità di cooperazione
E’ la capacità di collegare i propri movimenti ai movimenti del
partner, nell’anticiparli, e nel modificare i propri in maniera
adeguata e simultanea.
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K.Meinel 1977
Capacità coordinative speciali
1. Destrezza fine
Capacità di svolgere rapidamente ed adeguatamente compiti motori “fini” (attività motorie in
spazio ridotto, con scarso impegno di forza, ma precisione e/o velocità elevate: dattilografo,
musicista, ma anche palleggi a pallacanestro, a pallavolo, a calcio…)
1. Equilibrio
2. Elasticità dei movimenti
Capacità di coordinare la fase cedente (arresto morbido e fluida inversione del movimento)
come ad esempio in un salto dopo una caduta (ammortizzazione).
1. Combinazione motoria
2. Fantasia motoria
Capacità di risolvere in modo nuovo, originale un problema motorio, ma anche di variare e
riprodurre nuovi movimenti attingendo da precedenti esperienze. E’ collegata alla memoria
motoria e alla capacità di anticipazione.
1. Ulteriori capacità coordinative
• Orientamento
• Differenziazione spazio-temporale
• Differenziazione dinamica (tensione muscolare)
• Anticipazione motoria
• Reazione motoria
• Memorizzazione motoria
• Ritmizzazione
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Fattori selezionati che determinano
la prestazione
Forza massima Forza resistente Forza rapida
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4. Le abilità motorie sono il nucleo dell’allenamento delle
capacità coordinative; a volte sono l’obiettivo, altre
volte il contenuto dell’allenamento.
5. Le abilità motorie impiegate come mezzi di
allenamento devono essere apprese in maniera esatta
ed eseguite con un controllo consapevole e costante.
6. Con l’apprendimento di abilità motorie diverse si
innalza anche il livello delle capacità coordinative;
tuttavia le singole capacità devono essere allenate in
maniera mirata.
7. I mezzi di allenamento devono essere scelti in modo
da essere finalizzati prevalentemente in funzione della
capacità da sviluppare
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1. I contenuti specifici dell’allenamento si ricavano
preferibilmente dalla disciplina sportiva stessa.
2. Un effetto allenante si raggiunge se si aumenta
progressivamente la difficoltà coordinativa con
determinate misure metodologiche. (Schema)
3. Il miglioramento funzionale degli analizzatori è una
parte fondamentale dell’allenamento delle capacità
coordinative.
4. Non è possibile separare mai nettamente gli esercizi di
sviluppo delle capacità coordinative da quelli delle
capacità condizionali.
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Metodi generali per lo sviluppo
delle capacità coordinative
• Variazione dell’esecuzione del movimento
• Variazione della struttura parziale del gesto
• Variazione delle condizioni esterne
• Combinazione di abilità già automatizzate
• Esercitazioni col controllo del tempo
• Variazione della presa d’informazione
• Esercitazione in stato di affaticamento
• Esecuzioni da entrambi i lati
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Metodi per l’allenamento delle capacità
coordinative
(alcuni esempi di pallavolo)
Attenzione: in ogni caso l’esecuzione del movimento deve essere
corretta! Se l’esecuzione diventa non corretta l’esercizio deve
essere interrotto o modificato!
• Variare il lato
- schiacciare con la mano debole
• Variare il ritmo
- spostamenti seguendo un ritmo imposto dall’esterno
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Variazione delle condizioni esterne
• Variare le abitudini:
- il partner abituale degli esercizi; composizione della squadra; ruoli in campo
• Variare il regolamento:
- numero dei giocatori; senza rotazione; solo due tocchi; attacco obbligato solo dalla seconda linea; gioco solo in
palleggio.
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Esercitazione con l’assillo del tempo
• Ritardare le informazioni:
- ricevere senza vedere il battitore
- muro subito dopo un colpo di attacco
• Diminuendo le informazioni:
- uso di cuffie insonorizzanti
- abbassamento luminosità
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Mezzi per lo sviluppo delle capacità
coordinative
1. Esercizi generali (semplici ed estremamente variabili)
• Marcia lenta o veloce su avampiedi o calcagni
• Corsa lenta o veloce con ginocchia in alto o calciata dietro
• Corsa saltellata con o senza movimento delle braccia
• Circonduzioni delle braccia da fermo o camminando
• Saltelli su una gamba o a piedi uniti
• Saltelli da fermo con rotazione del corpo da un lato e dall’altro
• Strisciare, arrampicarsi etc.
velocità di •
•
•
Pallavolo
Judo, lotta libera
movimento in
Karate tradizionale, Kumite (combattimento
con avversario reale)
• Lotta stile classico
condizioni •
•
•
Scherma
Tennis tavolo
Tennis, badminton
mutevoli •
•
Kayak, sci alpino
Ciclismo
• Salto con gli sci
Gradi di Precisione e
•
•
Karate tradizionale, Kata (combattimento
con avversario simulato)
Pattinaggio artistico su ghiaccio e a rotelle
complessità velocità di •
•
•
Ginnastica sportiva
Acrobatica sportiva
Tuffi
movimento
delle discipline
• Ginnastica ritmica
• Ciclismo su pista
• Pattinaggio
sportive
• Sollevamento pesi
• Figure obbligatorie del pattinaggio su
ghiaccio e a rotelle
movimento •
•
Pattinaggio a rotelle di base
Karate tradizionale, Kihon (tecnica di
miglioramento)
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Gerarchia delle capacità coordinative fondamentali
in discipline sportive selezionate secondo vari
autori (Starosta 2000)
Capacità coordinative fondamentali
Sport Combinaz. Differenz. Equilibrio Orienta Ritmizzazione Velocità Adattamento Altre Autori
Discipline movimento movimento movimento mento movimento reazione movimento (bibliografia)
Atletica Legg. 3 4 5 2 1 Schroter (1976)
3 1 2 Bottcher (1983)
Badminton 4 2 3 1-2
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5. Rilass. muscoli Starosta (1998)
Capacità coordinative fondamentali in
diversi giochi sportivi (Ljach 1995)
Giochi Capacità coordinative Autori
sportivi ed anno
•Rapidità di reazione,differenziazione, combinazione, adattamento Bril (1980)
Pallacanestro
•Rapidità di reazione, orientamento, differenziazione, adattamento Raczek (1990)
•Rapidità di reazione, orientamento, differenziazione, adattamento, Ljach (1994)
combinazione
•Rapidità di reazione,differenziazione, combinazione Zimmermann (1982, 1986)
Pallavolo - Brandt (1985)
•Rapidità di reazione,orientamento, differenziazione, adattamento
•Rapidità di reazione, orientamento, differenziazione, combinazione, Raczek (1990)
adattamento Ljach (1994)
•Rapidità di reazione,orientamento, differenziazione, adattamento Zimmermann (1982)
Pallamano
•Rapidità di reazione,orientamento, differenziazione, adattamento, Ljach (1994)
combinazione
•Rapidità di reazione, anticipazione, differenziazione, adattamento Gagajewa(1969) - Bril
Calcio (1980)
•Rapidità di reazione,orientamento, differenziazione (sensazione
della palla), adattamento, combinazione Meier (1982)
•Rapidità di reazione,orientamento, differenziazione, adattamento Zimmermann (1982)
•Rapidità di reazione,orientamento, differenziazione, adattamento, Ljach (1994)
combinazione
•Rapidità di reazione,orientamento, differenziazione, connessione, Breza (1985)
Hockey su adattamento, equilibrio, ritmizzazione
ghiaccio 39