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La coordinazione

In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara


Il movimento: definizione e classificazione

Movimento: è un’attività muscolare che si realizza nel mantenimento


di una postura, dell’equilibrio e nello spostamento del corpo o di sue
parti.

Tipi di movimento:

Movimento riflesso: è una risposta automatica e ripetibile che si realizza


in seguito a una stimolazione.

Movimento volontario: movimento che è voluto e realizzato con


costante attenzione della persona che lo dirige al conseguimento
dell'obiettivo.

Movimento automatizzato: movimento che con l’apprendimento, la


ripetizione e il perfezionamento può essere eseguito con limitato controllo
cosciente.

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Le capacità motorie

Capacità motorie: insieme delle caratteristiche fisiche o sportive


che un individuo possiede e che permette l’apprendimento e
l’esecuzione delle varie azioni motorie.

Comprendono:
• Capacità organico-muscolari:
rappresentano l’aspetto quantitativo del
movimento e dipendono strettamente
dai processi di trasformazione
dell’energia (forza, velocità, resistenza,
flessibilità).
• Capacità coordinative:
rappresentano l’aspetto qualitativo del
movimento e dipendono dal sistema
nervoso.

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Le capacità motorie

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Le capacità coordinative

La coordinazione è la capacità di organizzare, regolare e


controllare il movimento del corpo nello spazio e nel tempo
per raggiungere un obiettivo.

Forme di coordinazione:

La destrezza: si utilizza per indicare la capacità di apprendere e


realizzare differenti compiti motori in modo rapido, preciso e
adeguato allo scopo.
La coordinazione oculosegmentaria: è la capacità di integrare
l’informazione visiva con i movimenti di singole parti del corpo.
Coordinazione occhio-mano oculomanuale
Coordinazione occhio-piede oculopodalica

La coordinazione dinamica generale: è la capacità di


eseguire una successione di movimenti complessi nello spazio.

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Le capacità coordinative

La coordinazione intersegmentaria: è la capacità di coordinare fra


loro i movimenti di singole parti del corpo.
Si definisce:
•omologa, se prevede il movimento contemporaneo degli arti
superiori,di quelli inferiori, dell’arto superiore e inferiore dello stesso
lato;
•crociata, se all’azione di un arto superiore corrisponde l’intervento
dell’arto inferiore opposto (per esempio quando si cammina);
•associata, quando i movimenti delle singole parti del corpo
avvengono sullo stesso piano, nella medesima direzione e con lo
stesso ritmo;
•dissociata, quando i movimenti avvengono su piani o direzioni
diverse e/o con ritmi differenti.

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Le capacità coordinative generali

Capacità coordinative generali: sono insite in qualunque gesto


motorio.

Comprendono:
• la capacità di apprendimento motorio, cioè saper far propri
gesti o azioni che prima non si era in grado di realizzare.
• la capacità di controllo motorio, cioè saper organizzare il
movimento in modo da realizzare in maniera corretta l’azione
programmata e raggiungere lo scopo prefissato mentalmente
prima dell’esecuzione.
• la capacità di adattamento e trasformazione del movimento,
cioè saper modificare l’azione iniziata per poter far fronte a
situazioni impreviste o sconosciute, e raggiungere comunque il
risultato ricercato.

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Le capacità coordinative generali

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Le capacità coordinative speciali

Capacità coordinative speciali: come le generali, concorrono


all’esecuzione di ogni singolo gesto, ma è evidente che in ogni abilità si
realizza la prevalenza di una capacità rispetto a un’altra.

Sono:
• la capacità di accoppiamento e
combinazione
• la capacità di differenziazione
• la capacità di orientamento
• la capacità di ritmo
• la capacità di reazione
• la capacità di fantasia motoria
• l’equilibrio

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La capacità di accoppiamento e combinazione

La capacità di accoppiamento e
combinazione dei movimenti
permette di collegare tra loro diverse abilità e
di realizzare un movimento unitario in cui è
necessario coordinare, in contemporaneità
(accoppiamento) o in corretta successione
(combinazione), i movimenti di singole parti
del corpo e/o di singole azioni.

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La capacità di differenziazione

La capacità di differenziazione sensoriale consente di variare,


graduandolo, l’impegno neuromuscolare con cui viene realizzata una
prestazione motoria.
Sono le corrette percezioni (cinestesiche, temporali e spaziali) che
permettono di dosare in maniera ottimale l’impegno muscolare per
realizzare l’azione ricercata.

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La capacità di orientamento

La capacità di orientamento spazio-


temporale consente di organizzare e/o variare
le posizioni e i movimenti del corpo nell’ambito
dello spazio e del tempo in cui si opera.
Significa sapersi collocare nello spazio in
relazione a una superficie, a un attrezzo, fisso
o in movimento, a un avversario, ai componenti
della squadra, alle consegne tattiche, alle
condizioni ambientali in generale.
La capacità di orientamento spazio-temporale
dipende da un corretto uso di informazioni
visive e cinestesiche.

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La capacità di ritmo

La capacità di ritmo consiste nel sapersi

adattare a un ritmo imposto dall’esterno o

nell’imporre un proprio ritmo di esecuzione

interiorizzato e autodeterminato

Ogni forma di movimento possiede un ritmo

d’esecuzione caratterizzato da durate, pause,

velocità e intensità.

Questa miscela di elementi varia in funzione

delle specifiche attività svolte.

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La capacità di reazione

La capacità di reazione è la capacità di


iniziare ed eseguire un’azione motoria in
modo rapido, corretto e appropriato in
risposta a un segnale.
• La reazione può essere semplice, se il
segnale è atteso.
• La reazione può essere complessa se il
segnale è inatteso.
In quest’ultimo caso la risposta è tanto più
lenta, quanto più numerose sono le situazioni
a cui occorre far fronte: la risposta motoria
deve, infatti, essere selezionata fra le
esperienze e le conoscenze motorie già
possedute dall’atleta.

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La capacità di fantasia motoria

La fantasia motoria è la capacità di adattare e


trasformare il movimento con creatività:
consiste nel saper percepire o prevedere possibili
variazioni esterne o ambientali che intervengono
durante lo svolgimento dell’azione e nel riuscire a
modificare o correggere opportunamente l’azione
già avviata.
La capacità di risolvere in modo creativo un
problema motorio mai affrontato prima richiede un
consistente bagaglio di esperienze motorie e si
manifesta pienamente solo in presenza di un
elevato livello di apprendimento.

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La capacità di equilibrio

L’equilibrio è la capacità di mantenere o ripristinare una posizione


stabile del corpo sia da fermi che in movimento.
L’equilibrio si dice:
• statico quando il centro di gravità cade all’interno dell’area d’appoggio;
• dinamico quando durante il movimento varia al variare della posizione
dei segmenti corporei;
• di volo quando il corpo non è in appoggio, né a terra né a un attrezzo;
• di rotazione, quando si ruota attorno agli assi corporei

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La capacità di equilibrio

L’equilibrio viene mantenuto per mezzo di riflessi complessi, che


necessitano di una sofisticata integrazione e coordinazione delle
informazioni propriocettive da parte del cervelletto

Il cervelletto elabora e riconosce la


posizione del centro di gravità
attraverso le afferenze sensoriali:
• propriocettive,
• vestibolari,
• pressorie,
• tattili,
• visive

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La capacità di equilibrio

Come migliorare l’equilibrio

• Allargare la base d’appoggio


• Abbassare il baricentro
• Mantenere la colonna allineata
• Orientare la base d’appoggio nella
direzione in cui si esegue l’azione
• Fissare lo sguardo su oggetti fissi

Ogni sport necessita di aggiustamenti e adattamenti specifici

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Le abilità motorie

Le abilità motorie sono attività apprese che si realizzano con


elevata probabilità di riuscita, minimo dispendio energetico o nel
più breve tempo.

Rappresentano l’aspetto visibile delle prestazioni motorie.

Tipi di abilità:
• Abilità aperta: si esegue in
ambiente imprevedibile e mutevole
che richiede di adattare
continuamente i movimenti.
• Abilità chiusa: avviene per lo più in
ambiente stabile e prevedibile.

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Le abilità motorie

Classificazione delle abilità in base alle fasi del movimento

• Abilità discrete: sono quelle abilità in cui l’azione ha generalmente un


inizio e una fine ben distinti ed è di solito di rapida esecuzione.

• Abilità seriali: l’unione di più abilità discrete determina un gesto o un


compito motorio più complesso, la cui buona riuscita dipende dalla
capacità di ben inserire ed eseguire le diverse abilità discrete che lo
compongono.

• Abilità continue: sono abilità generalmente di natura ripetitiva e


ritmica senza un inizio e una fine facilmente individuabili: il termine
dell’azione motoria è stabilito dal soggetto o da limiti fisici.

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