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Premessa
Dopo alcune stagioni di ricerca e di approfondimento personale, all’inizio della stagione sportiva in
oggetto, in fase di programmazione, ho deciso di sperimentare e di mettere in pratica quei principi
operativi e metodologici che stanno alla base della cosiddetta “periodizzazione tattica”(Periodizacao
Tactica, in portoghese).
Si tratta di una metodologia operativa nata e sviluppatasi in Portogallo, a partire dal decennio scorso
presso la facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Oporto e grazie all’impulso decisivo del prof.
Vitor Frade.
Giunta alla ribalta della cronaca e diventata “di moda” grazie soprattutto ai risultati sportivi ottenuti
da allenatori quali José Mourinho negli ultimi anni.
Il mio non è stato un tentativo di copiare o scimmiottare “i grandi” o i professionisti che già si
ispiravano a questa “filosofia” di lavoro, semplicemente il tentativo di capire intimamente i principi
metodologici alla base della periodizzazione tattica, adattandoli poi al contesto operativo in cui mi
trovavo a svolgere la mia attività di allenatore.
Se, infatti, ho cercato di proporre una mia rielaborazione personale del microciclo settimanale
standard secondo i principi della periodizzazione tattica, è altrettanto vero che i mezzi di
allenamento utilizzati sono il frutto dell’esperienza e della conoscenza personale.
Utilizzando una metafora potremmo dire che i principi della periodizzazione tattica sono stati per
me una guida, una sorta di ricetta, su cui stava scritto come dosare i vari ingredienti(mezzi specifici
di allenamento, quindi esercizi, esercitazioni, situazioni di gioco, partite a tema ecc.), quanto
dell’uno utilizzare, in quale momento della programmazione, come integrarli tra di loro secondo
una sequenza logica e produttiva.
Di seguito propongo una breve sintesi di quelli che sono i principi metodologici alla base della
PT(Periodizzazione Tattica), ed alcuni suoi assunti fondamentali, senza la pretesa di essere in alcun
modo esaustivo, ma con la speranza di rendere chiara la “filosofia” che soggiace alla successiva
proposta di programmazione didattica.
PERIODIZZAZIONE TATTICA
Periodizzare significa sviluppare/distribuire nel corso del tempo determinati contenuti. Nel caso
specifico si tratta di sviluppare/distribuire nel tempo i contenuti dell’allenamento, ovvero
trasmettere quei principi e i relativi sotto-principi correlati ad uno specifico “Modello di Gioco” con
il conseguente sviluppo delle altre dimensioni che determinano la prestazione calcistica, quali
quella fisica, tecnica e psicologica.
La filosofia che sta alla base della Periodizzazione Tattica trae origine a partire dalla “Teoria
Generale dei Sistemi” o “Sistemica”.
Si tratta di un pensiero scientifico che nasce in contrapposizione al “riduzionismo”, e che si occupa
dello studio interdisciplinare dell’organizzazione astratta dei fenomeni, e dei modelli che possono
essere utilizzati per descriverli.
Un Sistema può essere definito come un insieme di elementi interdipendenti che interagiscono
secondo un comune obiettivo, e in cui il risultato finale è maggiore della somma di ciascuna delle
singole parti che lo costituiscono.
Sui Sistemi Aperti esiste la possibilità di interferenza da parte dei fattori ambientali, interferenza
che può essere positiva o negativa.
Secondo questa teoria, invece di ridurre il tutto ad una somma delle parti(riduzionismo), studiando
le proprietà singolari, dobbiamo considerare le interazioni che intercorrono tra gli elementi che
compongono il Sistema.
Qualsiasi Sistema Aperto, inoltre, è in continua e costante evoluzione.
Applicando queste teorie e questo metodo di indagine scientifica nello studio degli sport di squadra,
quale ad esempio il calcio, possiamo tranquillamente affermare come non dovremmo limitarci ad
analizzare/allenare singolarmente le varie componenti la prestazione sportiva, individuale o
collettiva, come ad esempio il fattore tecnico, quello fisico o quello psicologico, bensì studiarne le
relazioni e le interdipendenze ed avere sempre una visione di insieme.
Si tratta di operare una integrazione di principi e non di fattori.
Il gioco del calcio è uno sport situazionale e di natura essenzialmente tattica, ragion per cui risulta
fondamentale, prima ancora di procedere a qualsiasi tipo di programmazione/periodizzazione dei
contenuti, definire uno specifico Modello di Gioco fin nei minimi particolari.
Ogni Modello di Gioco prevede una serie di principi e sotto-principi di gioco, da quelli a carattere
generale a quelli specifici e particolari, per ognuno dei momenti di gioco(fase di possesso e di non-
possesso, così come per le transizioni, positiva e negativa). E’ molto importante che nessuno dei
principi del Modello di Gioco vada ad interferire negativamente sugli altri.
La definizione del Modello di Gioco deve essere il prodotto di un processo di elaborazione da parte
dell’allenatore:
Una volta definito uno specifico e preciso Modello di Gioco, compito dell’allenatore sarà quello di
strutturare operativamente e metodologicamente un Modello di Allenamento che sia specifico per il
processo di insegnamento/apprendimento di quel dato Modello di Gioco.
Ultimo passaggio sarà quello relativo al “disegno” della singola esercitazione, in base all’obiettivo
che si intende allenare. E’ infatti l’obiettivo che crea e determina il mezzo di allenamento.
Come Strutturare il Microciclo Settimanale
Periodo pre-compettivo
primi 2-3 giorni di adattamento alla ripresa dell’attività, quindi si strutturano dei microcicli di
adattamento a quelli che caratterizzano il periodo competitivo.
Il Volume/Carico dell’allenamento è maggiore in quanto c’è una maggiore trasmissione di
informazioni e una riduzione dei tempi di recupero.
Secondo i principi operativi della PT il Volume dell’allenamento deriva dalla somma delle singole
frazioni di lavoro, sempre svolte alla massima intensità, vi è in pratica una inversione del binomio
Volume-Intensità.
E’ necessario ottenere dai propri giocatori la massima disponibilità ad allenarsi sempre a livelli
massimi di intensità e concentrazione(cosiddetta “fatica tattica”).
Il dispendio cognitivo-emozionale di una esercitazione è correlato direttamente alla complessità dei
principi di gioco che si intendono allenare e alla sua relazione con il Modello di Gioco.
Per questi motivi una corsa continua intorno al campo, anche se molto dispendiosa a livello fisico-
atletico, viene considerata “nulla” in quanto non ha implicazioni con il gioco, e quindi non
considerata ai fini della PT.
Dispendio cognitivo/emozionale
Dipende dalla complessità dell’esercitazione in relazione a fattori quali:
- complessità dei principi di gioco
- complessità della dinamica(regole di gioco ecc.)
- numero di giocatori coinvolti(aumenta il numero di giocatori, aumenta la complessità)
- spazio di gioco
- durata
PRINCIPI METODOLOGICI
Si tratta di quei principi che determinano la struttura del microciclo settimanale di allenamento.
Principio dell’Alternanza
Significa promuovere una alternanza di sforzo-recupero nell’arco della distribuzione settimanale dei
carichi di lavoro, ciò per permettere un adattamento positivo nei calciatori.
La PT pone molta attenzione agli spetti del recupero perché presuppone che i calciatori lavorino
sempre ad alti livelli di intensità e di concentrazione.
L’alternanza all’interno del microciclo standard settimanale deve intendersi sia in termini di
sviluppo degli aspetti condizionali(forza, resistenza, velocità), sia in termini di sviluppo dei principi
di gioco a vari livelli di complessità e di organizzazione(individuale, settoriale, inter-settoriale e
collettiva).
Ogni esercizio/esercitazione che andiamo a proporre dovrà essere quanto più simile alla realtà di
gara e rappresentare comunque una frazione del gioco reale.
Altro aspetto determinante per operare correttamente secondo i principi metodologici della PT è
quello di promuovere una partecipazione attiva da parte del soggetto ricevente all’interno del
processo di apprendimento/insegnamento, ovvero il giocatore, questo anche attraverso l’utilizzo di
metodi quali quello della cosiddetta “scoperta guidata”.
Il fine ultimo dovrà essere quello di creare degli “habitus mentali”, delle attitudini e dei
comportamenti standardizzati da parte di tutti i nostri giocatori, un linguaggio comune ed una
lettura anticipata ed univoca della situazione di gioco.
Molto importante per operare secondo i principi della PT è la capacità di osservazione e correzione
da parte del tecnico, questo per riuscire a fornire feedback adeguati all’apprendimento e per
orientare correttamente nell’acquisizione di determinati comportamenti.
In Sintesi....
- no periodo pre-competitivo
- no picchi di forma
- stabilizzazione della forma sportiva
- standardizzazione del microciclo settimanale
- unica struttura della programmazione è il microciclo settimanale(da partita a partita)
- adattamento alla struttura del microciclo settimanale
- adattamento al Modello di Gioco e al modello prestativo relativo
- inversione del binomio Volume-Intensità
- Volume come somma delle singole frazioni di lavoro svolte ad intensità relativa massimale
- lavoro fisico-atletico come complemento...eventuale...
- lavoro in Specificità(in accordo coi principi del Modello di Gioco)
- fatica fisiologica, ma soprattutto fatica cognitiva/emozionale
- disegno dell’esercitazione in funzione dei principi di gioco
- corretta alternanza lavoro/recupero
- componente tattica come nucleo centrale della preparazione e conseguente sviluppo delle
altre dimensioni che caratterizzano la prestazione
- anteporre il collettivo all’individuo
- definizione di principi e sotto-principi all’interno del Modello di Gioco per la fase di
possesso e non-possesso e per le transizioni positiva e negativa
- principi di gioco tra loro concordanti
- livelli di organizzazione diversi(individuale, settoriale, inter-settoriale, collettivo)
- calciatori disponibili ad allenarsi con intensità
- indurre adattamento al modello prestativo del Modello di Gioco anche per recuperare più
rapidamente
- valutare il rendimento sportivo come espressione dell’adattamento collettivo al Modello di
Gioco
- (nelle prime squadre) attenersi ad una pianificazione tattica settimanale(Modello di Gioco –
sub-modello tattico-strategico in funzione del prossimo avversario)
- sub-dimensione fisica subordinata alla dimensione tattica e al Modello di Gioco
- microcicli speciali(partita infra-settimanale)
Impegno Domenica Lunedi Martedi Mercoledi Giovedi Venerdi Sabato Domenica
Molto Alto
Alto
Moderato
Basso
Recupero
Partita
Recupero Attivo
Forza Specifica
Resistenza Specifica
Velocità Specifica
Martedi: riposo.
Mercoledi: Vengono promosse situazioni di gioco in regime di forza specifica. In pratica si allenano
situazioni di breve durata, in spazi ridotti e numero ridotto di giocatori, che prevedano una grande
densità di salti, frenate, accelerazioni/arresti e cambi di direzione, quindi con elevata tensione
muscolare.
Venerdi: Situazioni simili al gioco, di breve durata e che richiedano una elevata velocità di
decisione/esecuzione.
Sabato: Situazioni simili al gioco, di breve durata e che prevedano un recupero completo.
Promuovere il recupero fisiologico e mentale e pre-attivazione in vista della partita del giorno
seguente.
Lunedi: Vengono promosse situazioni di gioco in regime di forza specifica. In pratica si allenano
situazioni di breve durata, in spazi ridotti e numero ridotto di giocatori, che prevedano una grande
densità di salti, frenate, accelerazioni/arresti e cambi di direzione, quindi con elevata tensione
muscolare.
Giovedi: Situazioni simili al gioco, di breve durata e che richiedano una elevata velocità di
decisione/esecuzione.
- Smarcamento
- Controllo e Difesa della Palla
- Passaggio
- Dribbling
- Tiro in Porta
- Scaglionamento Offensivo
- Profondità
- Ampiezza
- Mobilità
- Imprevedibilità
- Conquistare Spazio
o Profondità(tattica collettiva)
Attacco diretto
Ad 1 tempo
A 2 tempi
Gioco fra le linee
Passaggio filtrante
Inserimento in “castello”
Taglio
Passante
Triangolazione
Interna
Esterna
Su scarico
Sovrapposizione
Interna
Esterna
Uno contro uno
Finta e dribbling(tattica individuale)
Conduzione della palla(tecnica individuale)
o Ampiezza(tattica collettiva)
Taglio
Sovrapposizione
Cambio del fronte di gioco
- Superiorità numerica
o Uno contro uno
o Sovrapposizione
o Inserimento
- Rifinitura
o Taglio
o Velo
o Esca
o Blocco
o Sponda
o Uno-due
o Cross
o Traversone
o Dribbling
- Finalizzazione
o Tiro in porta
Palla incontro
Palla che scappa
Auto-passaggio
Dopo ricezione
Dopo conduzione
Dopo combinazione di gioco
Al volo
Di drop
Distanza media
Distanza ravvicinata
Gioco aereo e acrobazia
Colpo di testa(tecnica individuale)
- Calci piazzati
o Definizione gruppi
Saltatori
Battitori
Giocatori in copertura preventiva
o Schemi e soluzioni
- Presa di Posizione
- Marcamento
- Intercettamento a Anticipo
- Contrasto
- Difesa della porta
- Scaglionamento Difensivo
- Azione Ritardatrice
- Concentrazione
- Equilibrio
- Controllo e Cautela
Zona-Pressing
o Marcamento(tattica individuale)
Dispositivo di marcatura a zona
Corretta postura e appoggi
Marcamento in posizione di anticipo
o Presa di posizione(tattica individuale)
Presa di posizione nel sistema 4-3-3
Coperture reciproche
Coperture preventive
Riferimenti
Palla
Porta
Compagni
Avversari
o Anticipo e intercettamento(tattica individuale)
o Difesa della porta(tattica individuale)
o Scaglionamento difensivo(tattica collettiva)
Piramide difensiva
Diagonale difensiva su 1 linea di copertura
o Concentrazione difensiva(tattica collettiva)
Mantenere le distanze
Definizione altezza linea difensiva
Linea difensiva “alta”
Predisposizione scalate difensive
o Azione Ritardatrice(tattica collettiva)
Pressing
Definizione altezza del pressing
o Pressing ultra-offensivo
Definizione dei compiti
Segnali/riferimenti
o Controllo errato
o p.p. spalle alla porta
o Giocatore tecnicamente scarso
o Palla alta e lenta
o Palla nei pressi della linea laterale
Timing
o Fuorigioco
Palla aperta/chiusa, lettura univoca delle situazioni
Retro-passaggio
Passaggio orizzontale lento
Palla alta e lenta
Giocatore spalle alla porta
Controllo errato
p.p. avversario chiuso
elastico difensivo
accompagno e mollo
o Uno contro uno difensivo
Contrasto
Tackle
Contrasto aereo
- Calci piazzati
o Disposizione a zona
Definizione delle
Zone da presidiare
Compiti e funzioni
Transizione Positiva
Transizione Negativa
Cercare di recuperare il più rapidamente possibile la palla nella zona in cui si è perso il possesso
attraverso un pressing immediato, coordinato e collettivo. Attitudine al rapido cambiamento di
atteggiamento. Recuperare la palla il più vicino possibile alla porta avversaria per attaccare rapidi.
Se superati cercare di recuperare velocemente dietro la linea della palla per ricomporre il blocco
difensivo e percorrendo la distanza più breve(corse in diagonale verso la propria porta).
Complessità: media.
Metabolismo: aerobico.
Contenuti e mezzi – descrizione:
- 8’ torelli 4c1/4c2
o passaggio filtrante/appoggiato
o chi intercetta deve uscire fuori dal quadrato con la palla
o si gioca a due tocchi per il controllo orientato
o obbligo palla rasoterra
o intercettamento
o alternare a mobilità e slanci arti inferiori
- 10’ defaticamento
- 10’ defaticamento