SCUOLA ALLENATORI

COME OSSERVARE E VALUTARE IL CALCIATORE

di Maurizio Viscidi*

U no degli argomenti più difficili ma anche più importanti nel gioco

del calcio riguarda la valutazione e l'osservazione del calciatore.
Questo argomento è particolarmente sentito non solo dagli allenatori,
ma anche da direttori sportivi e soprattutto dagli osservatori di società.
Dico sempre che se qualcuno avesse inventato un ‘programma’ che non
fa sbagliare la valutazione del calciatore, sicuramente sarebbe diventato
ricco, famoso e avrebbe evitato tanti errori agli addetti ai lavori.
La valutazione che io propongo viene fatta osservando il calciatore in
gara ed eventualmente anche in video e mira a rispondere ad alcune voci
per cercare di dare logica e ordine alle tante componenti che concorro-
no nel formare le qualità di un giocatore.
L'esperienza ci dice che ogni società, ogni allenatore e ogni osservatore ha
un suo modo e una sua tabella per valutare; quella che propongo è una sorta
di tabella delle tabelle, data dal confronto con tanti tecnici e osservatori.
Sottolineato il fatto che l'occhio di chi osserva resta elemento fondamen-
tale e imprescindibile per non sbagliare, si cerca di uniformare le voci
analizzate per darsi un metodo.
Un'altra cosa importante è valutare chi valuta... ovvero capire se il nostro
osservatore è affidabile o meno.
Per fare ciò io uso mandare l'osservatore ad analizzare un mio ex calcia-
tore (che quindi conosco benissimo) e farmi portare la relativa scheda di
valutazione unita a un commento finale.
Avrò così modo di vedere quanto e dove il mio osservatore sbaglia nel
valutare un calciatore e quindi, sarò in grado di sapere se fidarmi di lui.
Infatti, spesso andando nelle società ci troviamo gli osservatori già in
organico e dobbiamo lavorare con persone che non conosciamo: per
questo è importante valutare prima di tutto la loro competenza.
PARTE ANAGRAFICA
È la parte più ovvia nella quale vengono riportati nome, cognome, data
di nascita, società di appartenenza ecc. ecc.
In questa parte io invito anche a mettere altre voci:
1. Ruolo attuale: scrivere attualmente che posizione ricopre e in quale
sistema di gioco;
2. Ruolo ideale: ovvero qual è la sua vera posizione per poter rendere meglio;
3. Sistema di gioco ideale: indicare qual è il miglior sistema per esaltarne
le qualità individuali (es. se un giocatore è un’ala, evidente che il 3-5-
2 non è un sistema a lui adatto);
4. Assomiglia a: in questa riga bisogna dare un riferimento di un gioca-
tore famoso al quale il nostro atleta osservato assomiglia, facendo così
si capisce subito che tipo di giocatore abbiamo analizzato (es. assomi-
glia a Pato... mi aspetto con le dovute proporzioni un attaccante non
alto, molto veloce, che sa andare bene in profondità, molto bravo nel
dribbling e meno bravo nelle sponde...).
Alexandre Pato
LE QUATTRO AREE
Pur sapendo che il calciatore è un complesso inscindibile di caratteristi-
che che si sovrappongono e si integrano una con l'altra, diventa più faci-
le capirne le qualità se si procede con il metodo analitico.
Per questo motivo distinguiamo quattro grandi aree di osservazione del
calciatore e ci addentriamo nell'analisi di ognuna di queste.
Queste quattro aree sono, area Tecnica, area Tattica, area Fisico-Atletica
e area Psicologica.
*Allenatore professionista di Prima categoria, ha allenato nel Settore giovanile del
Padova, nella Primavera del Milan e in numerose prime squadre (Casarano,
Lodigiani, Viterbese, Lucchese, Treviso, Pescara, Vicenza e Modena). Autore di
numerosi articoli tecnico-tattici, ha pubblicato il cd “Come fare goal: teoria e
didattica” e più recentemente un nuovo dvd: “Allenare le transizioni”

15
 SCUOLA ALLENATORI

Piede destro/sinistro
Sensibilità chinestesica
2. CALCIARE:
passaggio - breve
Leadership lancio - lungo
Agonismo Calciare
cross Fra tutti i modi di calciare (interno, esterno, collo...), fra tutte le
Fair Play - Disciplina tiro
Spirito di squadra
Spirito di sacrificio Condurre
progressione con palla
dribbling tipologie (in corsa, da fermo, al volo...), fra tutte le espressioni
Continuità stop
Ricevere
Cultura del lavoro
Intraprendenza
controllo orientato (precisione, forza...) secondo me dobbiamo riportare nella sche-
Vita privata Gioco di testa
da sintetica questi quattro tipi di calcio:
AREA AREA • Passaggio breve: nel quale valutiamo la tecnica, la precisione
PSICOLOGICA TECNICA
e l'efficacia di trasmettere la palla rasoterra ad un compagno e
Altezza
AREA OFFENSIVA la percentuale di sbaglio. Sapendo che l'80% del calcio moder-
FISICO AREA Smarcamento piedi
Peso spazio
TATTICA
Struttura E ATLETICA
Difesa e copertura palla
no è fatto da questo fondamentale, ritengo importantissimo
Baricentro
Visione e scelte di gioco
Rifinitura valutarlo con attenzione;
Senso del gioco
Creatività
Forza
Resistenza
Transizioni positive • Passaggio lungo: qui valutiamo la capacità di giocare la palla
Velocità DIFENSIVA
Scatto Posizionamento in relazione alla linea palla almeno a trenta metri di distanza ad un compagno, chiamato
Rapidità Marcatura
Frenata
Agilità
Contrasto
Anticipo
Recupero palla spesso anche lancio o cambio gioco;
Coordinazione Intercettamento
Elevazione Difesa della porta • Cross: è un particolare tipo di passaggio lungo che deve per-
Arresto Transizioni negative
mettere a chi è in area di ricevere una palla forte, precisa che
spesso diventa un assist. È chiaro che un difensore centrale non
AREA TECNICA deve avere particolari doti in questo tipo di calcio;
Qui valutiamo tutte le qua- • Tiro: pur sapendo che esistono tante forme di tiro, qui ci sof-
lità in relazione alla palla e fermiamo sul valutare il tiro di potenza da fuori area (non quel-
quindi ai gesti tecnici. lo di precisione da dentro area, che se qualcuno vuole inserire
Ricordando che la valuta- in tabella lo può appunto chiamare tiro di precisione).
zione è da ‘campo’ e in
‘diretta’ abbiamo scelto i 3. CONDURRE:
gesti tecnici che ci sembra- Esistono innumerevoli forme di conduzione ma per semplificare
no più importanti. ritengo siano significative due tipologie più di tutte:
Francesco Totti Proprio in quest'area la • Progressione con palla: in cui si fa riferimento alla capacità di
valutazione istintiva di particolari ‘colpi’ ci fa capire se abbiamo di fron- portare palla velocemente negli spazi senza avversari;
te un giocatore normale piuttosto che uno tecnicamente dotato. È evi- • Dribbling: capacità di vincere l'uno contro uno e di superare
dente che bisogna sottolineare se il giocatore è destro o sinistro. l'avversario.

1. SENSIBILITÀ CHINESTESICA: 4. RICEVERE:

Significa valutare il tocco, la morbidezza con cui il giocatore tratta la
palla. È rappresentabile con il paragone della carezza o dello schiaffo,
viene usata sempre la mano ma con sensibilità diverse...
È un presupposto fondamentale insieme alla coordinazione per avere
una buona tecnica. Volgarmente chiamato anche tocco, è riconosci-
bile pure in altri sport (tennis, pallavolo...) e soprattutto riflettendoci
ci vengono in mente tanti giocatori che hanno questa sensibilità e
tanti altri invece che hanno il piede ‘più ruvido’.
Anche su questo punto sappiamo che esiste una serie infinita di
controlli della palla in base alla superficie del piede o del corpo e
in base al bloccaggio o meno della sfera; per semplicità conside-
reremo solo queste due forme di ricezione:
• Stop: in cui si fa riferimento al controllo del pallone sul posto;
• Controllo orientato: in cui il controllo del pallone avviene con
un movimento a seguire verso una direzione già nel primo
tocco.

16
5. GIOCO DI TESTA:
Qui raggruppiamo tutte le forme (da fermo e in movimento,
tempo ed elevazione, offensivo e difensivo) in una sola voce rela-
tiva all'efficacia nel gioco di testa.
N.B. Molti possono giustamente mettere il contrasto in quest'a-
rea tecnica, io preferisco metterlo nell'area tattica difensiva pur
rimarcando che si tratta di un gesto tecnico.
AREA TATTICA
Chiaramente in quest'area
vengono prese in esame le
qualità tattiche individuali,
che per comodità d'analisi
dividiamo in due sotto-
gruppi:
Andrea Pirlo
1. QUALITÀ TATTICHE OFFENSIVE:
• Smarcamento: si riferisce chiaramente alla capacità di farsi trovare
liberi e facilmente servibili dal compagno. La qualità di stare in zona
luce così come i contromovimenti li teniamo solo come nostri con-
cetti; qui facciamo solo un semplice distinguo tra smarcamento per
ricevere la palla sui piedi e/o viceversa per ricevere la palla sulla
corsa e quindi su uno spazio.
• Difesa e copertura della palla: così come viene insegnato a
Coverciano ritengo utile valutare come il giocatore si pone con il
corpo dopo che è entrato in possesso della palla e specialmente se
viene pressato.
• Visione e scelte di gioco: rappresenta la valutazione che dobbia-
mo fare su ciò che un giocatore vede o non vede e anche su ciò che
sceglie giusto o sbagliato. È importantissimo capire se il giocatore
ha una visione periferica a 360 gradi oppure se è limitato.
• Rifinitura: è la capacità di mettere un compagno in zona goal,
detto anche assist o ultimo passaggio; è importante valutare chi è
in grado di vedere i corridoi per mandare in rete gli attaccanti.
• Senso del goal: tanti giocatori sono attaccanti ma non tutti hanno
il senso del goal. Qui vogliamo soffermarci sull'analisi di una capa-
cità di farsi trovare nel momento giusto al posto giusto per battere
a rete. È superfluo dire che questa voce inutile per i difensori e cen-
trocampisti, è fondamentale per le punte.
• Creatività: in un calcio spesso piatto, codificato e scontato, aver
giocatori con estro e fantasia è importante. Questa voce l'ho inse-
rita proprio per rimarcare eventuali doti di giocate fuori dal comu-
ne e dagli schemi.
• Transizioni positive: è la capacità unita a velocità e mentalità di
passare rapidamente dalla fase difensiva a quella offensiva. In pra-
tica si valuta se il singolo giocatore ha attitudine e predisposizione
a contrattaccare appena conquistata la palla, sia in qualità di porta-
tore che di appoggio.
2. QUALITÀ TATTICHE DIFENSIVE:
• Posizionamento in rela-
zione alla linea della
palla: poiché per difendere i
giocatori devono essere geo-
metricamente sotto la linea
della palla, qui si vuole evi-
denziare questo aspetto. È
normale che i difensori non
Fabio Cannavaro saranno mai sopra la linea
palla e pertanto è più indica-
tivo il dato per centrocampisti e attaccanti.
• Marcatura: significa valutare la capacità che ha il giocatore di stare
fra avversario e porta e di vedere contemporaneamente avversario
e palla.
• Contrasto: significa recuperare la palla dai piedi dell'avversario e
qualcuno giustamente può mettere questa voce anche nell'area
tecnica. È comunque indispensabile che questa voce sia presente
nella tabella per capire chi vince i duelli difensivi di uno contro uno.
• Anticipo: è la capacità dalla marcatura di prendere palla prima che
la riceva l'avversario che in quel momento si sta controllando.
• Intercettamento: si differenzia dall'anticipo in quanto qui non si è
17
 SCUOLA ALLENATORI
in posizione di marcatura ma solo impegnati in reparto attraverso la
ricerca delle traiettorie di palla. Gli intercettamenti saranno più fre-
quenti nei centrocampisti.
• Difesa della porta: voglio con questa voce sottolineare l'attitudi-
ne tattica ma anche psicologica di porsi in campo in modo che gli
avversari non trovino con facilità la via della porta e del goal. Questa
è in pratica la capacità di frapporsi fra chi attacca e la propria porta.
• Transizioni negative: è la velocità e la mentalità che un giocatore
esprime nel passare dalla fase offensiva a quella difensiva.
Purtroppo qualche giocatore è carente in questa voce o si disinte-
ressa oppure è spesso troppo lento nel dare un contributo difensi-
vo dopo che la squadra ha perso la palla.
AREA FISICO-ATLETICA
Ricordo che questa scheda
di valutazione è da ‘campo’
e va compilata ‘in diretta’,
pertanto tutte le risposte a
quest'area sono di natura
visiva e non fanno riferi-
mento a test atletici che
usano i preparatori.
Gennaro Gattuso Ritengo però utile sapere
come appare fisicamente un giocatore in partita.
1. ASPETTO FISICO:
Qui basta elencare altezza, peso, baricentro e tipo di struttura (legge-
ro, normale, robusto) del calciatore.
2. ASPETTO ATLETICO:
• Forza: ci serve solo sapere se il calciatore è forte nel suo insieme,
rispondendo più ad un modello strutturale che funzionale. Pertanto
tralasciamo volontariamente tutte le espressioni di forza (veloce,
resistente, esplosiva...) per dare l'idea globale/grossolana dell'atleta.
• Resistenza: qui l'osservatore dovrà semplicemente valutare nella
gara se il giocatore ha pause e/o se ha cali nei 90' di gioco. A noi
serve capire la resistenza in termini di continuità di gioco e non in
termini di soglia anaerobica.
• Velocità: riteniamo in questa voce di osservare espressioni di corsa
18
sui 30/50 metri senza cambi di direzione.
• Scatto: in questa voce invece ci soffermiamo sulla capacità del gio-
catore di partire da fermo e di esprimersi sui primi 10/15 metri.
• Rapidità: qui vogliamo capire se il nostro osservato ha una fre-
quenza elevata negli appoggi o se viceversa le sue movenze sono
troppo felpate.
• Agilità: con questa voce esprimiamo un giudizio sul modo di muo-
versi più o meno macchinoso dell'atleta.
• Coordinazione: pur consci che questa è una qualità di difficile
valutazione, l'esperienza con i settori giovanili ci insegna che tanti
ragazzi poco dotati in coordinazione hanno nel futuro grandi pro-
blemi di apprendimento tecnico.
• Elevazione: sappiamo che dipende dalla forza, ma a noi interessa
sottolineare quanto un calciatore stacca da terra specialmente nel
gioco di testa.
• Arresto: nel calcio non è solo importante partire ma è forse più
importante arrestarsi e cambiare direzione. Questa voce permette
all'osservatore di soffermarsi su una qualità che è strettamente
legata alla forza.
AREA PSICOLOGICA
Di certo non possiamo
pretendere che l'osserva-
tore si improvvisi psicolo-
go, però converrete con
me che valutare i com-
portamenti sul campo di
un giocatore è quasi più
importante che valutare
Javier Zanetti le qualità tecniche.
Siamo convinti infatti
che è più facile migliorare gli aspetti tecnico/tattici che i com-
portamenti di un calciatore; ecco perché ritengo quest'area
tanto importante quanto sottovalutata da chi va ad analizzare i
giocatori.
Leadership: qui l'osservatore deve porre attenzione per capire se
il calciatore è anche un punto di riferimento, una guida nei confron-
ti dei compagni, o se è psicologicamente poco carismatico.

Agonismo: ritengo che questa dote sia tanto importante quanto diffi-
cile da migliorare. La capacità di ‘combattere’ in uno sport di contatto
fisico come il calcio è importantissima.
Fair play: aver correttezza nel campo e rispetto degli avversari non è
mancanza di agonismo; anzi, gli inglesi insegnano come si possa unire
l'agonismo alla correttezza.
Spirito di squadra: ci sono giocatori egoisti e altri invece che pensano
prima alla squadra. Valutare i comportamenti per capire se il calciatore
gioca per sé o per i compagni è molto importante.
Spirito di sacrificio: non tutti hanno elevata capacità di sofferenza. Sia
in allenamento che in gara c'è chi molla prima; saper ‘tener duro’ signi-
fica non mollare e sacrificare nel momento di bisogno.
Continuità: troppi giocatori giocano a sprazzi e a giornate. È bene
valutare se un calciatore che compriamo è lunatico e/o se nel corso
della gara si estranea.
Cultura del lavoro: questa voce non è valutabile durante l'osservazione
della gara ma durante l'allenamento. Spiare un calciatore mentre si allena
permette di capire meglio le sue caratteristiche anche psicologiche. Pertanto
gli osservatori dovrebbero andare a vedere anche gli allenamenti.
Disciplina: questa voce non è intesa come comportamento nei confronti
degli avversari bensì come disponibilità a seguire e condividere le regole, i
principi tecnici e non, che ogni allenatore dà alla propria squadra.
Intraprendenza: spesso i calciatori fanno il ‘compitino’ e non si assumo-
no responsabilità tecniche o tattiche. Questa voce serve a capire se il gio-
catore prende iniziativa o se è solo un semplice esecutore.
Vita privata: ultima nell'elenco ma prima per importanza. Troppi cal-
ciatori pensano al calcio solo per due ore al giorno! Dormire, alimentar-
si, frequentare compagnie... sono tutti fattori basilari per una buona
resa. Esempi negativi di giocatori che avvalorano questa voce ce ne
sono molti. Certo, non possiamo valutare né in gara né in allenamento
questo aspetto, ma qualche telefonata per informarsi e per non sba-
gliare l'uomo prima che il calciatore penso sia d'obbligo e nessuno ci
dirà che abbiamo violato la privacy!
PARTE DESCRITTIVA: è fondamentale accompagnare la tabella che proponiamo,
con una classica relazione scritta sul giocatore, nella quale si spiega a parole il tipo
di calciatore che abbiamo osservato.
Si devono esprimere concetti che nella tabella non sono presenti e soprattutto si può
dare un quadro descrittivo molto più completo e personalizzato.
In pratica non possiamo limitarci ad esprimere dei 'voti' per ogni voce, ma dobbia-
mo completare il giudizio con alcune righe di commento speciale.
Inoltre è importante concludere questa parte con un giudizio finale, cercando di limi-
tare il più possibile la frase 'da rivedere...' che troppo spesso è usata per non pren-
dersi delle responsabilità!
ULTERIORI RIFLESSIONI SUL TEMA
Una grande difficoltà per chi osser-
va è distinguere la differenza fra
prestazione e caratteristiche. Infatti
può succedere di veder giocare
male un calciatore ma bisogna
andare al di là della prestazione e
cogliere le qualità.
Mario Balotelli La tabella riassuntiva che qui ripor-
tiamo dovrebbe proprio servire per limitare questo errore. Un altro aspet-
to importante è capire quali sono le voci migliorabili con l'allenamento e
l'evoluzione del calciatore e quali aspetti invece sono irrimediabilmente
compromessi in chi stiamo valutando. Ad esempio, la velocità ha scarsis-
simi margini di miglioramento, mentre la tecnica, se alla base ci sono sen-
sibilità e coordinazione, può migliorare molto (vedi come calciano i prepa-
ratori dei portieri e quanto siano migliorati in questo gesto con l'esercizio
ripetuto). Spesso mi fanno la domanda di come capire se un giocatore
può fare o meno carriera, se sia in grado o no di passare alla categoria
superiore. L'esperienza mi ha fatto vedere che il modo migliore di compi-
lare la tabella è quello di contestualizzarla per la gara e la categoria che
stiamo osservando. Ad esempio, se la gara è di Prima divisione e il gioca-
tore riporta un buono su alcune voci, possiamo star tranquilli che passan-
do in serie B al minimo quelle voci saranno sufficienti. Se viceversa ha dei
punti in cui è solo sufficiente, c'è il rischio che nel salto di categoria si trovi
in difficoltà. Pertanto in media si perde un voto per ogni categoria a sali-
re. Altro aspetto importante è sapere come l’allenatore vuole giocare e
che sistema adotta; infatti se il nostro tecnico fa il 4-3-3 non ha senso
comprare un trequartista, o se fa il 5-3-2 non c'è bisogno delle ali... trop-
po spesso si prendono i giocatori senza confrontare il ruolo ideale con il
sistema di gioco... ma questo chi opera sul campo lo sa bene. Infine una
provocazione: perché non istituire gli osservatori per ruolo o per reparto?
Infatti la tabella qui riportata e le voci tecnico-tattiche presenti sono gene-
riche; sarebbe più opportuno fare delle schede per ruolo o settore e avere
specialisti in quelle valutazioni, così come succede per i portieri.
19
 SCUOLA ALLENATORI

SCHEDA VALUTAZIONE CALCIATORE

Cognome ........................................................................................... Nome ................................................................................................................................. Data di nascita ..................................................................................

Ruolo ...................................................... Sistema ideale ..................................................... Assomiglia a......................................... Società di appartenenza ................................................Categoria ......................

NOTE.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Profilo Logistico
Altezza
Peso
Piede dominante
Struttura

OTTIMO BUONO SUFFICENTE INSUFFICENTE SCARSO

Profilo Atletico
Forza
Resistenza
Velocità (progressione / 50 mt.)
Scatto (scatto / 16-20 mt.)
Rapidità
Agilità
Coordinazione
Elevazione
Arresto
Aspetto Tecnico
Piede prevalente
Sensibilità
Passaggio breve
Lancio
Cross
Tiro
Dribbling
Progressione con la palla
Stop / Ricezione
Controllo orientato
Gioco di testa
Qualità Tattiche Offensive
Smarcamento
Difesa e copertura palla
Visione di gioco
Rifinitura
Senso del goal
Creatività
Transizioni positive
Qualità Tattiche Difensive
Posizionamento in relazione alla linea palla
Marcatura
Contrasto (1:1 difensivo)
Anticipo
Intercettamento
Difesa della porta
Transizioni negative
Aspetto Psicologico
Leadership
Agonismo
Fair Play / Disciplina
Spirito di squadra
Spirito di sacrificio
Continuità
Cultura del lavoro
Intraprendenza
Vita privata

CONCLUSIONE
Sono convinto che per 100 tecnici ci saranno 100 schede diverse, ma non è questo il problema; il vero problema, se mi è consentito usare una espressio-
ne dialettale veneta, è ‘prendere i giocatori de recia e non de ocio’ che significa prendere i giocatori per sentito dire e non per osservazione diretta.

20