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Queste riflessioni diedero origine al modello teorico di allenamento tattico basato
sull’associazione tra stimoli e risposte.
Pedagogia delle risposte agli stimoli
Secondo questo modello, l’allenamento consiste nel migliorare l’associazione tra
stimoli e risposte attraverso esercitazioni che abituano l’atleta a scegliere il più
rapidamente possibile la risposta più adeguata allo stimolo percepito.
Percezione/Analisi della situazione-------- Memoria---------- Soluzione mentale del
problema/ Soluzione motoria del problema---------- Risultato dell’azione.
Il limite di questo modello teorico è quello di apparire “ passivo “ perché prevede
che l’atleta reagisca semplicemente adattandosi agli eventi sulla base delle
informazioni ricevute senza operare alcuna azione per condizionare
preventivamente le intenzioni dell’avversario. In altre parole: l’atlete reagisce agli
stimoli senza provocarli, mentre nel calcio risulta estremamente importante
elaborare anche autonome iniziative rispetto le informazioni recepite.
Il modello invece della metodologia operativa basato sul ragionamento e sulla
presa di decisione risolve il problema.
La metodologia operativa si basa sul presupposto che l’atleta è in grado di
elaborare delle decisioni autonome circa le informazioni percepite durante la
situazione.
Nel gioco del calcio, caratterizzato da un elevato grado di incertezza, i limiti
temporali imposte dalle azioni consentono di percepire solo ciò che viene ricercato
attivamente quindi, assume particolare importanza le capacità dell’atleta di
realizzare ipotesi previsionali.
Per educare ad apprendere queste modalità la metodologia operativa adotta i
seguenti interventi:
- aumento graduale degli stimoli,
- variazione delle possibili soluzioni;
- modifica del concatenamento degli stimoli;
- riduzione progressiva del grado di compatibilità fra stimoli e risposte.
Unità significativa
Unità:
tutt’uno
Significativa :
diversità
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Tecnica
Di
base
Tattica
Individuale
Fase
possesso
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Tattica
Individuale
Fase non
possesso
PRESSIONE
E’ un’azione di tattica individuale avente lo scopo di limitare tempo e
spazio all’avversario e viene effettuata quando non si è in inferiorità
numerica.
L’azione si sviluppa nel seguente modo: mi avvicino nel tempo di
trasmissione e di ricezione del passaggio; dopodiché se non posso
rubare la palla perché l’avversario la tiene sotto il suo controllo arretro
in divaricata antero - posteriore e non mi faccio superare cercando di
indirizzarlo nella zona di campo da noi voluta.
LA TATTICA
Nel gioco del calcio sinonimo di organizzazione è la tattica di giuoco:
MOVIMENTO ORGANIZZATO O COORDINATO DA DUE O PIÙ
UOMINI,DI UN REPARTO, O PIÙ REPARTI, DELL’INTERA
SQUADRA INTESO AD OTTENERE UNO SCOPO GIÀ
PREDETERMINATO
Se analizziamo bene la definizione data, troviamo presenti alcuni elementi
dell’organizzazione in senso lato, come l’unione di persone, il fine comune da
raggiungere (le due fasi di gioco riferite a possesso palla e non possesso palla che
sono lo scopo), e il coordinamento (i movimenti da effettuare in campo) che sono gli
aspetti fondamentali della tattica di gioco. Il coordinamento e la divisione del lavoro
(disposizione della squadra in campo e assegnazione dei ruoli), sarà compito
dell’allenatore, il quale trasmetterà delle idee e delle conoscenze attraverso degli
schemi in modo che i propri calciatori parlino la stessa lingua (linguaggio comune)
nelle due fasi di gioco.
La squadra che possiede una organizzazione di gioco persegue un suo modo di
pensare e agire in campo.
Avrà un suo filo conduttore logico nel gioco e senz’altro potrà avere più successo di
una squadra che basa il suo gioco sull’inventiva del singolo.
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La tattica è possibile applicarla mettendo in atto i principi tattici collettivi in fase di
possesso palla e in fase di non possesso palla.
1) SCAGLIONAMENTO
I punti fondamentali sono:
- non posizionarsi in linea rispetto al possessore di palla;
- formare un triangolo (di qualsiasi forma); infatti, si offrono più soluzioni al
possessore ed è possibile venire in aiuto da angolazioni diverse e distanze diseguali.
Questa figura geometrica facilita il mantenimento del possesso.
Quando due giocatori provengono dallo stesso settore angolare devono indirizzarsi in
profondità contrarie.
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3) AMPIEZZA
Il punto fondamentale è:
- cercare di sfruttare tutto il fronte (ampiezza) del campo; riuscire a sfruttarla
convenientemente consente di allargare le maglie della difesa avversaria.
Questo però, non significa schierare più attaccanti, ma usare il movimento per creare
spazi liberi e utilizzare anche la zona opposta a quella dove si trova la palla. Per far
ciò sono importanti i cambi di gioco, le sovrapposizioni e il gioco della parte cieca
(uno-due terzo uomo).
4) MOBILITÀ
Il calcio è movimento e il trasferimento da un punto all’altro del campo deve
avvenire nei tempi, nei modi e negli spazi giusti; in pratica un movimento motivato e
determinato.
È chiaro che senza di questo, non esiste il gioco di squadra.
L’organizzazione deve presupporre lo spostamento di più giocatori e, in questo
contesto, risultano importanti:
- il tempo di gioco;
- la finta di partenza (il contromovimento);
- le corse di deviazione;
- le corse in diagonale;
- le sovrapposizioni;
- le profondità contrarie.
5) IMPREVEDIBILITÀ
Ogni tattica, pur preparata e preordinata, deve risultare inattesa e sfruttare il fattore
sorpresa. Il calcio propositivo ed efficace è quello che riesce ad ingannare
l’avversario, non ripetendo continuamente e in modo monotono lo stesso schema.
SCAGLIONAMENTO IN DIFESA
Restringimento degli spazi tra uomini e reparti;
Azione di copertura reciproca,
Man mano che ci si avvicina alla propria porta e specialmente nell’area di
rigore si stringe la marcatura.
Secondo questo principio non ci si deve mai trovare su una linea piatta.
Nella funzione di copertura i giocatori modificano continuamente la loro
posizione adeguandola a quella dell’avversario in appoggio.
EQUILIBRIO
CONTROLLO E CAUTELA
Prestare attenzione a tutto ciò che succede vigilando con la visione periferica
senza farsi attrarre dalla palla.
Leggere le regole di squadra ed interagire positivamente coi compagni,
decodificare in anticipo le intenzioni degli avversari assumendo la decisione
giusta secondo lo sviluppo del gioco avversario.
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