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Circolo di
Willis
Circolo di Willis
Circolo anteriore:
Carotide interna (segmento cervicale,
intrapetroso, intracavernoso, sopraclinoideo)
Rami: a. oftalmica
a. comunicante posteriore
a. corioidea anteriore
a. cerebrale anteriore
a. cerebrale media
Circolo posteriore:
Arteria Vertebrale
Arteria Basilare e loro rami collaterali e
terminali:
PICA, AICA, SCA, a. cerebrali posteriori.
Carotid and vertebral arteries
Anatomia macroscopica
Brain arteries: anterior and posterior
circulation
Brain arteries: lateral view
Brain arteries: medial view
Anatomia Radiologica
Anatomia angiografica
Territori di distribuzione
Definizione di ESA
È una condizione patologica caratterizzata dallo
spandimento di sangue negli spazi
subaracnoidei, tra la pia madre e l’aracnoide.
ESA post-traumatica
Forma più comune di ESA
Spazi subaracnoidei delle convessità
Lacero-contusioni cerebrali
ESA spontanea
2/3 dei casi di ESA sottendono una lesione
identificata angiograficamente o in sede
autoptica:
90% dei casi: aneurismi intracranici
10% dei casi: angiomi artero-venosi e più
raramente angiomi venosi.
Per forma:
Saccifor
mi
Fusiformi
Tipologie di aneurismi
Patogenesi ed Epidemiologia
Prevalenza: 1-7%
Età di presentazione: 60-80 anni
FR: Sesso femminile, storia familiare
Fattori gntici : malattie del connettivo, displasie
fibromuscolari, Marfan
(geni implicati: elastina e collagene)
Fattori acquisiti: ipertensione, fumo, aterosclerosi
Inoltre: la tunica media e l’avventizia dei vasi
cerebrali sono meno elastiche + fenomeni
degenerativi della parete muscolare secondari a
stress emodinamico
Caratteristiche della parete
aneurismatica
Clinica
Aneurismi “freddi”:
asintomatico o
sintomi da compressione (paralisi del III, IV, VI, V nn.cc)
Aneurismi “caldi”:
ESA
Warning symptoms: 50% dei pazienti prima della rottura
dell’aneurisma presentano segni clinici di “allarme”,
quali cefalea improvvisa, dolore nucale o rachideo, dolore
facciale od oculare, disturbi visivi, nausea, vomito.
Sintomi da embolia
Emorragia subaracnoidea
cefalea violenta a “colpo di pugnale”,
vomito, nausea
segni meningei
rigidità nucale,
fotofobia,
iperpatia,
segno di Kernig e
Brundzinski
Scala di Hunt e Hess
valuta la sevrità dell’ESA, correla con la
sopravvivenza e con il rischio di complicanze
Grado I: paziente asintomatico o con
minima cefalea e lieve rigor nucalis
Grado II: Cefalea moderata o grave,
rigidità nucale, nessun deficit neurologico
(esclusa la paresi dei n.c.)
Grado III: Torpore, confusione o lieve
deficit focale
Grado IV: Stupore, emiparesi moderata o
grave, possibile iniziale postura in
decerebrazione e disturbi vegetativi
Grado V: coma profondo, postura in
decerebrazione
Diagnosi di ESA
Puntura lombare
TC/AngioTC
RMN/AngioRMN
Angiografia
Puntura lombare
Il Liquido cefalo-rachidiano dovrebbe essere prelevato se la
TC è negativa, equivoca o tecnicamente inadeguata, dinanzi
ad una clinica suggestiva.
La PL precoce 8entro le
24 ore) dopo l’insorgenza
dei sintomi mostra un
sanguinamento evidente o
la presenza di sangue in
microscopia un esame del
LCR tardivo (qualche
giorno dopo l’ESA)
evidenzierà solo
xantocromia
o una reazione
infiammatoria
Aspetto radiologico dell’ESA
Diagnosi
TC: iperdensità nello spazio subaracnoideo e negli
spazi cisternali prossimi alla sede dell’aneurisma
Sede interemisferica: rottura AcoA
Sede silviana: rottura ACM, AcoP
III o IV ventricolo: PICA o AV
Fattore tempo: > 98% entro 24h
Per piccoli sanguinamenti può essere neg: PL
(liquor ematico, xantocromico, ma per le prime 12 h
può esser neg! Rischi: nuovo sanguinamento!)
Tc encefalo
Classificazione di Fisher
Gruppo a: assenza di sangue
Gruppo b: diffusa, sottile lamina di sangue <
di 1mm di spessore;
Gruppo c: lamina di sangue > di 1mm di
spessore in sezione sagittale o > di 5x3 mm
nelle sezioni assiali;
Gruppo d: emorragia intraventricolare o
intraparenchimale
Angio TC
Tc/AngioTC: ricostruzioni
AngioRMN
Angiografia cerebrale
Decorso e Prognosi
Mortalità preospedaliera: 15%
Dopo 24 h dal ricovero: 10%
A 3 mesi: 50%
È un calcio antagonista,
vasodilatatore, parzialmente
cerebro-selettivo.
Monitorizzazione della
pressione intracranica (PIC)
Monitorizzazione TC del
volume ventricolare (TC)
Derivazione ventricolare esterna
Derivazione ventricolo-
peritoneale
TRATTAMENTO DELLE
COMPLICANZE
IPONATRIEMIA/CONTRAZIONE DEL
VOLUME
Chirurgico
Endovascolare
Strategie di trattamento degli aneurismi
Clipping
(clip al collo per escluderlo da circolo)
Trapping
(interruzione prossimale e distale all’arteria)
Hunterian ligation
By-pass con trapping
Tecnica endovascolare (spirali di Guglielmi)
Rivestimento (con muscolo, teflon, colla di
fibrina)
Timing di trattamento
1°
TC T2 GDE
2° RMN
T1
Problematiche
Sanguinamento e storia naturale
Clinica
Diagnosi presuntiva
Localizzazione
Indicazioni chirurgiche
Indicazioni chirurgiche
Caratteristiche della lesione
sovratentoriali, infratentoriali emorragiche,
sintomatiche
Storia naturale
elevato rischio di sanguinamento
Fattori prognostici
condizione clinica preoperatoria
Lesioni sintomatiche
emorragiche
EON: negativo
Intervento chirurgico
15 years old,Man Right side motor weakness, CN VII palsy
PRE-OP MRI
10 DAYS AFTER THE BLEEDING…
SURGICAL PLAN
SURGICAL APPROACH
POST-OP MRI
POST-OP MRI
Fistola durale: Definizione
Comunicazione anomala tra rami arteriosi
durali e seno venoso o vene cerebrali
Possono essere asintomatiche
Diventano sintomatiche quando danno
disturbo del drenaggio venoso
Possono quindi esser causa di emorragia o
trombosi venosa
Fistola Artero-Venosa
Connessione diretta
tra sistema arterioso e venoso
Senza interposizione del letto
capillare
Trauma diretto
Trombosi seno
Invasione tumorale
Patologie del collagene
Infezioni (seno)
Embriologia
(connessione primitiva AV)
Sintomatologia
Uomo 72 aa
APR muta
TC
ENCEFALO
TC
ENCEFALO
TC
ENCEFALO
ANGIOGRAFIA CEREBRALE
ANGIOGRAFIA CEREBRALE
Trattamento combinato
Trattamento endovascolare
Intervento Chirurgico
Intervento chirurgico
Intervento chirurgico
Esposizione terzo
posteriore del
SSS
Incisione cutanea
bicoronale e sagittale
Intervento chirurgico
Vigile
Collaborante
Emiparesi arto superiore dx
TC ENCEFALO
TC ENCEFALO
MAV: malformazione artero-venosa o
angioma cerebrale
Comunicazione diretta tra sistema arterioso e
venoso, senza interposizione del letto
capillare.
Componenti MAV
Manca il normale
letto capillare per
cui il sangue
passa dal distretto
arterioso a quello
venoso con alto
flusso e ad
elevata pressione.
I canali vascolari
dilatati appaiono
anomali e
tortuosi, a
formare un
“nidus”.
Patogenesi ed Epidemiologia
Sono lesioni congenite
Non si conosce il meccanismo genetico-
molecolare che le ha causate
Nelle forme ereditarie, sono inquadrabili in
varie sindromi: Sturge-Weber, Rendu-Osler-
Weber, etc.
0,1% degli individui ha una MAV, solo il 12%
diviene sintomatico (riscontro occasionale)
Età di presentazione: 20-40 anni
Classificazione Spetzler-Martin
Clinica
Crisi epilettiche
Cefalea
Deficit neurologici focali
Emorragia (complicanza più temibile):
Fattori di rischio:
1. Sesso femminile 4% annuo
2. Sanguinamento pregresso
3. Piccole a localizzazione profonda
Diagnosi
2)
RMN
1)
TC 3) Angiografia
Strategie di trattamento
1. Chirurgia
2.
3. Trattamento endovascolare
4.
5. Radiochirurgia stereotassica
Chirurgia
Radiochirurgia stereotassica
(elevata dose di radiazioni ionizzanti,
in singola seduta: fasci di radiazione vengono concentrati
selettivamente sulla malformazione,
risparmiando il tessuto sano)
Donna,54aa
Stato confusionale ed ecolalia
EON
Vigile, reattiva, collaborante, lieve
slivellamento al Mingazzini arti superiori a
destra, afasia.
INTERVENTO CHIRURGICO
UOMO 40aa
Caso clinico
CADUTA
ACCIDENTALE
EON negativo