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CARATTERISTICHE CLINICHE
1. Paraparesi e paraplegia ad
evoluzione tipicamente
bilaterale IMMEDIATE o
RITARDATE (24 h- 7gg)
2. Disregolazione del sistema
autonomico simpatico con
disfunzioni cardiovascolari:
ipotensione e bradicardia
Spinal Cord Injury (SCI)
P
A
M
Stroke ischemici NEUROMONITORAGGIO
cerebrali
Complicanza associata ad un alta mortalità!
NIRS
Esistono due differenti eziologie:
Copertura della succlavia esclusione dell’arteria vertebrale
sinistra, in pazienti con dominanza di circolo vertebrale sinistro
e poligono di Willis non efficace
Copertura della carotide (in genere di sinistra)
SIRS e PIS
Bradicardia e ipotensione da Ipotensione e
SCI ipoperfusione
Emorragie intraprocedurali
Scompenso cardiaco
Arterial stiffening comporta:
Incremento della Pulse wave velocity (PWV) Pressione Sistolica
Ipertrofia VS
Modifiche endoteliali
Ischemia subendocardica
Fibrosi cardiaca
Arterial stiffening comporta:
Incremento della Pulse wave velocity (PWV) Pressione Sistolica
Quadro clinico:
Febbre
Shock distributivo Terapia:
Leucocitosi -Cortisonici
Coagulopatie -FANS
La sintomatologia può essere variabile
(da ore a pochi giorni)
Studio dell’emostasi
Flusso = Part – P
out/R
Quale
invasività?
Parametri Pressori
c CO Eadyn:
c SV PPV/
SVV
c SVR H
c SVV
PARAMERI c SVI PI
PARAMERI
Intermittenti c SvO2 in Continuo
CO/CI EVL
SV/ W
PVPI
SVI
GED
SVV V
Bioreattanza Parametri GEF
Volumetrici
Bioreattanz Misurazione della phase shift (scostamento
di fase) che si genera a seguito
a dell’interazione di corrente elettrica
alternata con il flusso di sangue in aorta
Principali Farmaci a disposizione dell’anestesista nella
terapia infusionale continua
Vasodilatatori:
Nitroprussiato di sodio (cessione diretta di NO alle arteriole)
Nitroglicerina (aldeide deidrogenasi mitocondriale NO su vene)
Urapidil (blocco del recettore periferico α1)
Fenoldopam (stimola recettori dopaminergici DA1 arteriosi periferici)
Clonidina (recettori pre-sinaptici centrali alfa-2 del centro vasomotore)
Calcioantagonisti Clevidipina
Beta bloccanti
Esmololo (rapidissimo onset ed offset)
Labetalolo (antagonista competitivo a livello dei recettori sia α1 che β)
Inotropi e lusitropi:
Adrenalina
Dopamina
Dobutamina
Isoprenalina
Milrinone
Enoximone
Levosimendan
Complicanze renali
Cause
a. Ischemia renale
b. Ateroembolismo
c. Dissecazione che coinvolge l’arteria renale
d. Rabdomiolisi con mioglobinemia, mioglobinuria
e. Stati di bassa portata cardiaca
Monitoraggio
Output urinario orario (urine inferiori 5 ml/Kg/h per 6 ore)
Creatininemia (↓GFR < 25% o ↑Creatinina x 1.5)
Utilizzo di biomarcatori precoci: Ngal Urinario o Plasmatico
Monitoraggio ecografico (doppler arteria renale) Risk on
RIFLE
Management
Bilancio idroelettrolitico
Sospensione o adeguamento farmaci causano tossicità renale
Diuretizzazione
Ottimizzazione della Perfusione e della Gittata cardiaca e DO2
(es.: trasfusioni)
CRRT o IHD
Complicanze ischemiche intestinali
Cause
Trombosi o embolizzazione mesenterica
Ipotensioni marcate
Perfusione viscerale dal falso lume di arterie dissecate
Monitoraggio
1. Esame obiettivo: Clinica e dolore addominale intenso
2. Alvo: Diarrea profusa
3. Monitoraggio temperatura: Febbre
4. Emogas analisi: Aumento dei lattati (può essere tardiva)
5. Esami ematochimici: Mioglobina, CK, bilirubina, transaminasi
6. Esami radiologici: TAC addome (reperti caratteristici della parete
intestinale)
7. Monitoraggio della pressione addominale (endovescicale)
Monitoraggio della pressione addominale endovescicale
Classificazione dell’ipertensione intraddominale (IAH)
I grado: compresa fra 10 e 15 mmHg
II grado: compresa fra 15 e 25 mmHg
III grado: compresa tra 25 e 35 mmHg
IV grado: superiore a 35 mmHg.
Conclusioni
Le procedure endovascolari EVAR e TEVAR
rappresentano l’evoluzione della chirurgia vascolare
Richiedono un duro lavoro dell’anestesista (nella fase
intraoperatoria) e dell’intensivista (nella fase
postoperatoria) che deve adottare tutte le strategie
terapeutiche e le tecniche di monitoraggio disponibili,
per prevenire il danno multiorgano e tutte le possibili
complicanze descritte.
Risulta di fondamentale importanza l’osservazione ed il
ricovero di questi pazienti in un reparto di cure
intensive soprattutto nelle prime 24h postoperatorie.
GRAZIE PER L’ ATTENZIONE