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Lez.4 IL RISCHIO DI CADUTA, LA DEAMBULAZIONE 2
Lez.4 IL RISCHIO DI CADUTA, LA DEAMBULAZIONE 2
SCALE DI VALUTAZIONE
• La produzione di un ritmo locomotorio di base, cioè di una sequenza di passi con gli arti inferiori;
• Il continuo sostegno antigravitario del corpo
• Il controllo dinamico dell’equilibrio, cioè il mantenimento del CG del corpo all’interno di una base di
appoggio in continuo cambiamento
• La generezione di un’adeguata propulsione del corpo nella direzione voluta
• L’adattamento del movimento ai cambiamenti delle richieste ambientali e degli obiettivi
PREREQUISITI DI UN CAMMINO
NORMALE
La stabilità in appoggio: un paziente che ha un’instabilità in appoggio (per una paresi, paralisi,
insufficienza di reazioni di sostegno, un deficit articolare), è un paziente nel quale bisognerà capire se è
possibile un cammino normale, a seconda dell’entità del deficit
La scioltezza in oscillazione (foot clearance in swing)
Il corretto pre-posizionamento per il contatto iniziale: l’arto (l’anca, il ginocchio e la tibio-tarsica)
devono governare con le forze interne e tutte quelle forze esterne per cercare di far arrivare all’appoggio
iniziale il piede in una certa posizione, ovvero in supinazione, in pronazione o addirittura in appoggio di
punta. Chi arriva di punta è un equino di contatto, infatti deve arrivare di tallone in una condizione di
normalità.
Adeguata lunghezza del passo: si parla di cammino normale se si ha un passo di lunghezza adeguata.
Per esempio, un passo di 10 cm è indice di qualcosa che non va.
Garantire un passo che sia energicamente tollerabile: dove ci sia un risparmio energetico.
ALTERAZIONI PATOLOGICHE
DELLA DEAMBULAZIONE
• Aumento della fase di appoggio del piede al suolo (cammino più lento);
• Aumento del doppio appoggio dei piedi al suolo (incertezza nel camminare);
Evento inatteso che porta una persona a terra da un livello più alto
• GLI AMBIENTI MAGGIORMENTE A RISCHIO DI CADUTA IN CASA SONO:
CUCINA , CAMERA DA LETTO, BAGNO, SCALE INTERNE ED ESTERNE
• Dipendenza
• Perdita di autonomia
• Immobilità
• Depressione e limitazione delle attività della vita quotidiana
SINDROME ANSIOSA POST CADUTA
(fall fear syndrome)
• Il paziente che è caduto una volta, che è stato operato, anziano, ospedalizzato, allettato per un certo
periodo e che ha subito un trauma legato a quello che è capitato molto spesso è un paziente che
diventa pauroso.
• Il paziente ha paura di muoversi, si chiude in casa, ha una sorta di immobilità, quindi non cammina
più tanto, sta spesso seduto proprio per evitare di rifratturarsi.
• Questo gli crea un peggioramento in termini di perdita di massa muscolare e forza, con comparsa di
disturbi della deambulazione e a lungo andare una possibilità di cadere di nuovo;
• Incontinenza urinaria
FATTORI DI RISCHIO DELLE CADUTE
Causa accidentale, o connessa a pericoli presenti nell’ambiente domestico, o meglio, l’interazione tra
pericoli identificabili presenti nell’ambiente domestico e l’elevata suscettibilità da parte del paziente
alla caduta.
L’andatura più rigida delle persone anziane, meno coordinata, il tono posturale diminuito e il
cambiamento delle strategie per conservare l’equilibrio
L’Ipotensione ortostatica legata a qualche disfunzione, patologia o farmaco; il calo ipostatico può
essere più marcato al mattino perché dopo un decubito prolungato la risposta dei barorecettori è
ridotta
Rallentamento dei riflessi protettivi (ad esempio riflesso di anca e caviglia), disturbi dell’equilibrio
statico e dinamico che portano alla comparsa più frequente di frattura;
FATTORI PREDISPONENTI ALLA CADUTA
• Diminuzione della forza e della potenza
• Età > 80 aa (il 50% dei pz > 80 aa
muscolare degli arti inferiori (Sarcopenia)
cade)
• BMI < 21 (la magrezza rappresenta un fattore di
• Sesso femminile rischio di caduta e di complicanze dovute alla
caduta)
• Pregresse fatture
• Alterata sensibilità arti inferiori (per esempio pz
• Politerapi- Farmaci. diabetici che hanno alterazioni della sensibilità
• Turbe dell’equilibrio (alterazioni causa di alterazioni del microcircolo)
dell’orecchio interno) • Ridotta visione
• Artrosi arti inferiori/rachide • Declino cognitivo
FATTORI DI GRAVITA’ DELLE CADUTE
Patologie alla base della caduta
(un pz anziano che cade a causa di una patologia, per esempio un ictus, è più grave
di un pz che cade perché semplicemente inciampa in casa)
Fattori precipitanti:
-Storia di pregresse cadute
-Uso di ausili per la deambulazione
AUSILIO
Lo standard internazionale ISO 9999* definisce ausilio:
“…qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura o sistema tecnologico di
produzione specializzata o di comune commercio, utilizzato da una persona
disabile per prevenire, compensare, alleviare o eliminare una menomazione,
disabilità o handicap…”.
*ISO 9999 (1998) è la più diffusa classificazione degli ausili tecnici per disabili.
Ogni ausilio tecnico ha un suo codice che lo identifica e rende il linguaggio
standardizzato.
ISO è l'acronimo di International Organization for Standardization la federazione
mondiale di organismi nazionali di normalizzazione
GLI AUSILI PER LA DEAMBULAZIONE
L’AUS
IL IO M
DAL L O
• bastoni; ATO D NOLATERA
ELL’AR L
TO SA E VA MESSO
• tripodi; NO o
dell’ar
• quadripodi;
to p i ù f o rt
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• stampelle antibrachiali;
• stampelle ascellari; L’IMPUGN
ATURA DE
deambulatori o girelli; ESSERE L BASTON
• E DEVE
ALL’ALTE
• rollators ZZA DEL
GRAN TR
ONCANTE
RE
BASTONI
BASTONE
SEMPLICE
Poco stabile
BASTONI A PIU’ PUNTE
TRIPODE O
QUADRIPODE
Si misura il tempo in cui il soggetto si alza dalla sedia, percorre 3 metri, si gira e ritorna seduto.
Molto spesso, la maggior parte degli adulti lo completa in 10 secondi.
Proporre una serie di esercizi per l’equilibrio, che siano cuciti addosso al paziente che ho di fronte
Il tai-chi, che si è dimostrato ormai una tecnica efficace per migliorare l’equilibrio
Incrementare la Vitamina D
Modificare l’ambiente