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ELABORATO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE

DEL PRIORE GIULIA MATRICOLA: 2063747

ELEMENTO DA OSSERVARE: Umanizzazione delle cure

CRITERIO (insieme delle caratteristiche osservabili, valutabili, selezionate dall’osservatore in


base alle finalità prestabilite): Informazione sanitaria ai pazienti
Con il termine “informazione sanitaria” si va ad indicare la trasmissione di tutte quelle
informazioni relative a come mantenere la salute ed evitare o prevenire l’insorgere di malattie.

FORMULAZIONE DI UN OBIETTIVO (cosa si vuole andare ad osservare): valutazione


dell’importanza e dell’influenza sul percorso riabilitativo per protesi d’anca dell’informazione
sanitaria al paziente da parte del team medico-sanitario.

TIPOLOGIA DI RICERCA: osservativa


La ricerca osservativa è basata su un metodo (metodo osservativo) che non si propone di
intervenire su quelle che possono essere possibili variabili, ma che piuttosto è volto ad indagare le
relazioni realmente esistenti tra una o più variabili.

IPOTESI DI RICERCA: la mancata informazione del paziente da parte del medico curante, del
fisioterapista o del personale sanitario, potrebbe portare ad un rallentamento del percorso
riabilitativo del paziente per una mancata collaborazione da parte di quest’ultimo o per l’insorgere
di complicazioni motorie o patologiche per l’acquisizione di comportamenti errati.

INDIVIDUAZIONE DEL CONTESTO (dove e quando si svolge la ricerca): reparto di Ortopedia


dell’ospedale di San Giovanni Addolorata durante i mesi di giugno e di luglio 2023.

RAZIONALE SCIENTIFICO (informazioni riguardanti il fenomeno preso in osservazione):


Può accadere che il corretto funzionamento dell’anca venga compromesso in maniera più o meno
grave come conseguenza, ad esempio, di traumi dovuti a un incidente o anche ad una semplice
caduta, o ancora a causa di patologie, come quelle di origine reumatica. Si tratta infatti di
un’articolazione sottoposta a continue sollecitazioni e che può andare incontro ad un graduale
processo di usura, riscontrabile soprattutto in età più avanzata. Le principali alterazioni a carico
dell’anca che, per i loro esiti sulla funzione articolare, possono richiedere l’impianto di una protesi
ortopedica sono:
 Coxartrosi o artrosi dell’anca una patologia degenerativa della cartilagine dell’anca che
può essere causata da senescenza o può presentarsi in pazienti giovani. In quest’ultimo
caso può essere la conseguenza di incidenti o il risultato di attività ad intenso sforzo fisico
praticate per un lungo periodo di tempo, o ancora può generarsi a seguito di malattie
metaboliche o sistemiche (emocromatosi, obesità, diabete) e anomalie congenite come la
displasia d’anca.
 Osteonecrosi della testa del femore si tratta di una particolare condizione patologica
caratterizzata da un mancato afflusso di sangue che porta alla morte del tessuto osseo.
Quando colpisce la testa dell’osso femorale, il problema si ripercuote su tutta
l’articolazione dell’anca, compromettendone il corretto funzionamento e manifestandosi
con un forte dolore all’anca (coxalgia).
Esistono tre tipologie diverse di protesi d’anca:
-l’artroprotesi d’anca (o protesi totale), nella quale il nuovo sistema artificiale va a sostituire
l’articolazione nel suo complesso, sia nella parte cotiloidea che in quella femorale;
-l’endoprotesi d’anca (o protesi parziale) nella quale viene sostituita solo la testa del femore;
-la protesi di rivestimento, che consiste in una sfera di metallo che riveste la superficie della testa
del femore e che va riservata a casi molto selezionati come i soggetti giovani, sportivi e con alte
richieste funzionali.

La decisione di fare una protesi dipende da molteplici fattori:


 Dolore riferito dal paziente e la sua frequenza;
 Risposta ai farmaci antinfiammatori ed antidolorifici;
 Durata, tipo e grado di artrosi;
 Risposta a trattamenti conservativi come fisioterapia, magnetoterapia e infiltrazioni con
acido ialuronico;
 Qualità di vita del paziente;
 Abitudini ed aspettative.
Dunque, a meno che non si tratti di una frattura del collo del femore, non è un intervento urgente
e può essere programmato in base alle esigenze del singolo paziente.
Le complicazioni della protesi dell’anca possono essere fondamentalmente di tre tipi:
 La lussazione, evento traumatico che consiste nella fuoriuscita della testa del femore
dall’acetabolo. Spesso è secondaria ad un evento traumatico o ad una rotazione dell’arto
facendo perno sul piede.
 La mobilizzazione asettica delle componenti protesiche, cioè la perdita di aderenza e
contatto tra la protesi e l’osso del paziente.
 L’infezione periprotesica, che può manifestarsi clinicamente nelle prime giornate post-
operatorie o più frequentemente nel corso delle settimane o nei mesi successivi
all’intervento.
BIBLIOGRAFIA
1- https://www.chirurgoortopedico.it/protesi-anca
2- https://artrosiginocchioanca.it/protesi/protesi-anca-chirurgia-mininvasiva - quando
3- https://www.grupposandonato.it/news/2021/novembre/come-curare-infezioni-protesiche

IDENTIFICAZIONE DI UN CAMPIONE: la ricerca è stata svolta su un gruppo di pazienti ricoverati nel


reparto di ortopedia tra i 50 e gli 80 anni a seguito di un intervento di protesi d’anca. (campione
probabilistico)
Il campione è un elemento riguardante la ricerca quantitativa e viene definito come un insieme
ristretto di soggetti che presentano le stesse caratteristiche della popolazione presa in
riferimento. Un campione può essere probabilistico, qualora la scelta degli individui avvenga in
modo del tutto casuale e tutti i membri hanno le stesse opportunità di partecipare al campione, o
non probabilistico, quando i soggetti inseriti nel campione sono stati selezionati in base ad un
determinato criterio, il che rende difficile che tutti gli elementi della popolazione abbiano le stesse
opportunità di essere inclusi in un campione.

OSSERVAZIONE A BASSA STRUTTURAZIONE

Nell’osservazione a bassa strutturazione l’azione dell’osservatore non è orientata alla


registrazione degli eventi nel momento stesso della loro messa in atto, bensì consiste nel
raccogliere, in un tempo successivo, le informazioni necessarie; dunque, la descrizione che
l’osservatore farà del materiale raccolto presenterà caratteristiche narrative, tipiche del
racconto e i dati rilevati saranno per lo più di tipo qualitativo. Non prevede quindi l’utilizzo di
elementi strutturati di raccolta e classificazione delle informazioni, ma prevede invece un
osservatore libero sia nel momento della selezione dei fatti da osservare sia nel momento
dell’interpretazione.

Tra i vari reparti all’interno dei quali ho svolto questo primo periodo di tirocinio, reputo che quello
di Ortopedia sia il più indicato per lo svolgimento di tale ricerca. In particolar modo ho osservato
come nel caso di pazienti con protesi d’anca la figura del fisioterapista sia importante non solo in
ambito riabilitativo, ma anche nel campo dell’informazione sanitaria. Di fatto, oltre che a seguire il
paziente durante la mobilizzazione attiva e negli interventi di mobilizzazione passiva, il
fisioterapista, insieme all’equipe medica, si impegna anche nel mettere al corrente il paziente su
tutti quei rischi che possano compromettere il processo di guarigione o prolungare la terapia
riabilitativa.
Una delle cause maggiori di lussazione della protesi soprattutto nel periodo di acuzie post-
intervento è un’eccessiva flessione dell’anca, molto spesso dovuto a movimenti o abitudini
scorrette, come per esempio l’utilizzo di poltrone o divani bassi che portino il paziente a flettere la
gamba operata oltre i 90°, causando una fuoriuscita della testa femorale dal cotile. Per il
medesimo motivo al paziente viene consigliato l’utilizzo di un alza water o ancora di un calza
scarpe per evitare un’eccessiva flessione del rachide e dell’anca. Importanti sono anche le
precauzioni riguardanti la postura da mantenere a letto, evitando assolutamente l’accavallamento
della gamba operata e prediligendo piuttosto l’utilizzo di un cuscino da porre tra le gambe. Viene
inoltre indicato, se necessario, una perdita di peso per evitare di sovraccaricare la protesi e una
terapia che possa prevenire un’eventuale formazione di trombi venosi, dovuta al prolungato
periodo di allettamento, soprattutto in persone anziane.

OSSERVAZIONE SEMISTRUTTURATA

L’osservazione semistrutturata facilita la verifica dei processi intellettuali superiori come l’ideazione,
l’espressione e l’organizzazione logica e prevede l’utilizzo di domande chiuse e risposte aperte.
Alcuni esempi di prove semistrutturate utili per la ricerca sono:
- le domande strutturate
- i riassunti
- i rapporti di ricerca
- una riflessione parlata
- un colloquio strutturato

Indicatori
Gli indicatori sono specificazioni che rendono misurabili i criteri. Tali indicatori posso essere
valutativi, di processo e di esito, oltre ad essere classificabili in indicatori qualitativi (esprimono
l’esistenza o meno di una caratteristica) e quantitativi (rilevano l’aspetto numerico).

GLI INDICATORI PRESI IN CONSIDERAZIONE PER TALE RICERCA SONO STATI:


- La modalità di comunicazione
La modalità di comunicazione con il paziente risulta essere corretta e ottimale. È importante,
infatti, che il fisioterapista mantenga un tono di voce calmo e pacato, che scandisca bene le parole
e che alzi eventualmente la voce con persone soprattutto anziane o che presentano situazioni di
ipoacusia, per evitare incomprensioni.

- Le condizioni del paziente


Prima ancora di comunicare qualsiasi informazione al paziente, il fisioterapista si accerta che il
quest’ultimo non sia alterato o infastidito per eventuali dolori o condizioni temporanee. Una
mancata collaborazione e/o un mancato ascolto da parte della persona non porta ad alcun
beneficio e potrebbe anzi distogliere l’attenzione del paziente anche dalla terapia in corso.
- La risposta da parte del paziente
Qualora non sia il fisioterapista o un altro membro dell’equipe lavorativa a dare determinate
informazioni è il paziente stesso che ricerca dei consigli da parte degli esperti e resta soddisfatto
qualora venga data una risposta ai suoi dubbi o alle sue paure, che molto spesso riguardano il da
farsi una volta dimessi dall’ospedale, la deambulazione e le precauzioni da prendere nel proprio
domicilio.

OSSERVAZIONE STRUTTURATA

L’osservazione strutturata si avvale di strumenti strutturati di raccolta e classificazione


delle informazioni, quali le guide o griglie di osservazione, le check list o le scale di
valutazione ed è solitamente basata su ipotesi. Essa mira dunque alla qualità “scientifica”
del dato, ossia alla sua comparabilità, intersoggettività e riproducibilità

STANDARD
NON ACCETTABILE valore al di sotto del quale urge un intervento immediato per modificare
l’andamento del percorso
ACCETTABILE valore al di sotto del quale vi è la necessità di un intervento
OTTIMALE valore a cui fare riferimento, punto di arrivo dell’indicatore

INDICATORI NON ACCETTABILE ACCETTABILE OTTIMALE


Modalità di Il fisioterapista o un Il fisioterapista o un Il fisioterapista o
comunicazione qualsiasi altro qualsiasi altro membro un qualsiasi altro
membro dell’equipe dell’equipe riabilitativa membro
riabilitativa si non esita a dare dell’equipe
dimostra informazioni al riabilitativa si
indisponente o poco paziente riguardo dimostra pronto a
attento alle esigenze misure precauzionali o dare
e alle richieste del consigli su richiesta di autonomamente
paziente quest’ultimo informazioni al
paziente riguardo
misure
precauzionali o
consigli senza
bisogno di alcuna
sollecitazione
Condizioni del Il paziente si Il paziente dimostra Il paziente si
paziente dimostra stanco, qualche difficoltà dimostra
alterato e in nell’ascoltare le parole collaborante e
evidente stato di del fisioterapista o di attento alle
ostilità nei confronti altri sanitari per parole del
dei medici e degli mancanza di attenzione fisioterapista o
altri sanitari o a causa di disturbi degli altri sanitari
dell’udito (ipoacusia)

Risposta da parte del Il paziente non è Il paziente è soddisfatto Il paziente è


paziente soddisfatto delle ma ha ancora qualche pienamente
risposte ricevute da dubbio sui soddisfatto delle
parte del comportamenti da risposte e dei
fisioterapista e degli adottare per evitare consigli ricevuti e
altri operatori ricadute o ulteriori non ha più dubbi
sanitari complicazioni della sul
propria condizione comportamento
da adottare una
volta tornato nel
proprio domicilio

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