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MANUALE MSD
Versione per i pazienti
La protesi di un arto (braccio o gamba) consiste in un’invasatura posta all’interno di un telaio rigido (interfaccia), di componenti e di un rivestimento.
L’interfaccia consente alla protesi di essere fissata al corpo. I componenti comprendono dispositivi terminali (come mani, piedi, dita di mani o piedi
artificiali) e articolazioni artificiali.
Dopo l’amputazione del braccio, la maggior parte dei soggetti è pronta per l’inserimento di un braccio artificiale (protesi dell’arto superiore). I
componenti possono comprendere dita, gancio o mano, unità polso per un’amputazione sopra il gomito, un’unità gomito. Il movimento dell’uncino o
della mano è controllato dal movimento dei muscoli della spalla. L’uncino può essere funzionale, ma la maggioranza dei soggetti dà più importanza
all’aspetto estetico della mano. Il controllo di una protesi sopra il gomito è più complesso di quello di una protesi al di sotto di esso. Sono state
sviluppate protesi di nuova generazione controllate da microprocessori e ad azione mioelettrica (attraverso l’energia prodotta dai muscoli del soggetto),
che consentono al soggetto di controllare i movimenti con maggiore precisione. I componenti bionici, che cominciano adesso ad essere disponibili,
possono consentire al soggetto un ulteriore miglioramento della qualità della vita.
La riabilitazione comprende esercizi di allenamento generale, trazioni della spalla e del gomito e potenziamento dei muscoli del braccio. Possono anche
essere necessari esercizi di resistenza. Il programma di esercizi specifici prescritti si basa su due fattori: se è stato amputato uno o entrambi gli arti e se
l’amputazione è stata eseguita sopra o sotto il gomito. Il soggetto impara a svolgere le attività quotidiane mediante l’impiego della protesi, dispositivi
adattativi o altre parti del corpo (ad esempio, bocca e piedi).
La riabilitazione comprende esercizi di allenamento generale, trazione dell’anca e del ginocchio e potenziamento di tutti i muscoli degli arti superiori e
inferiori. Il soggetto viene incoraggiato a iniziare esercizi in posizione eretta e di equilibrio con sbarre parallele non appena possibile. Sono necessari
esercizi di resistenza. Il programma specifico prescritto dipende dall’amputazione di uno o entrambi gli arti e dal livello di amputazione, sopra o sotto il
ginocchio.
I muscoli attigui all’arto amputato o circostanti l’articolazione dell’anca o del ginocchio tendono a contrarsi. Queste contratture derivano solitamente dal
prolungato tempo trascorso in posizione seduta su una sedia o sulla sedia a rotelle o dall’allettamento con il corpo non allineato. Le contratture
limitano la gamma dei movimenti. In caso di contrattura grave, la protesi può non essere adattabile, oppure il paziente può perdere la capacità di
utilizzarla. Il terapista o l’infermiere insegna al soggetto modi per prevenire le contratture.
I terapisti aiutano i pazienti a imparare a trattare il moncone, per facilitare il naturale processo di riduzione. Il moncone deve restringersi prima che si
possa applicare la protesi. Una maglia o un bendaggio elastico per ridurre le dimensioni del moncone, indossati 24 ore al giorno, possono contribuire a
dargli forma e a prevenire l’accumulo di liquido nei tessuti. Subito dopo l’amputazione, è possibile applicare una protesi temporanea in modo tale da
consentire una deambulazione precoce e pertanto agevolare la riduzione delle dimensioni del moncone. Un soggetto con protesi temporanea può
iniziare con esercizi di deambulazione alle parallele e continuare camminando con le stampelle o con un bastone finché non sia disponibile la protesi
permanente. A volte il soggetto usa una protesi con componenti permanenti ma con un’invasatura e un telaio temporanei. Poiché alcune parti
rimangono uguali, il soggetto potrà adattarsi alle nuove parti più rapidamente.
Se la protesi permanente è pronta prima che il moncone assuma le dimensioni necessarie, potranno essere apportate le necessarie modifiche per
rendere l’applicazione agevole e consentire al soggetto di camminare bene. La protesi permanente viene realizzata in genere diverse settimane dopo
l’amputazione, per dare al moncone il tempo di restringersi completamente.
Quando il soggetto riceve la protesi, gli vengono impartite le istruzioni di base per usarlo:
Come toglierla
Quali interventi e cure applicare alla protesi e alla cute del moncone
Gli esercizi solitamente continuano, preferibilmente a cura di un’équipe di specialisti. Un fisioterapista svilupperà un programma di esercizi volto a
migliorare la forza, l’equilibrio, la flessibilità e la forma cardiovascolare. Il terapista insegna al soggetto ulteriori metodi per camminare con la protesi. La
deambulazione inizia con l’assistenza diretta e progredisce con la deambulazione con deambulatore e quindi con bastone. Entro poche settimane molti
soggetti sono in grado di camminare senza bastone Il fisioterapista insegna loro a usare le scale a salire e scendere tratti in pendenza e ad attraversare
soggetti sono in grado di camminare senza bastone. Il fisioterapista insegna loro a usare le scale, a salire e scendere tratti in pendenza e ad attraversare
altre superfici irregolari. Ai pazienti più giovani si può insegnare anche a correre: alcuni infatti svolgono molte attività atletiche. I progressi sono più lenti
e limitati nei soggetti con amputazione sopra al ginocchio, negli anziani e nei pazienti deboli o poco motivati.
La protesi necessaria per un’amputazione sopra il ginocchio è più pesante di quella usata in caso di amputazione al di sotto del ginocchio e il controllo
di tale protesi articolare richiede una certa abilità. La deambulazione richiede un supplemento di energia, superiore del 10-40% dopo un’amputazione al
di sotto del ginocchio e superiore del 60-100% dopo un’amputazione al di sopra.
Poiché la protesi dell’arto inferiore è pensata solo per camminare, il soggetto dovrà toglierla prima di coricarsi. Al momento di andare a letto, il
moncone dovrà essere osservato attentamente (con uno specchio se lo si fa da soli), lavato con detergente delicato e acqua calda, asciugato bene,
quindi cosparso di talco.
Pelle infiammata: Togliere immediatamente la sostanza irritante e applicare talco in polvere o crema o pomata a base di corticosteroidi blandi
Pelle lacerata: Non indossare la protesi finché la ferita non è guarita e consultare il medico
Indossare una calza e/o rivestimento fra la protesi e la cute. La calza e il rivestimento dovranno essere lavati tutti i giorni, utilizzando detergente delicato
per la cavità di inserzione.
Le protesi non sono generalmente impermeabili. Se una parte della protesi si bagna, dovrà essere asciugata immediatamente e a fondo, senza uso di
calore. Se il soggetto nuota o preferisce fare la doccia con la protesi, potrà scegliere una protesi resistente all’immersione.
Dolore
Dopo l’amputazione del braccio o della gamba, il soggetto potrebbe avvertire dolore apparentemente proveniente dall’arto amputato (dolore fantasma).
Il dolore è reale, ma la sede è sbagliata. Il dolore fantasma ha più probabilità di insorgere se il dolore prima dell’amputazione era grave o ha mostrato
carattere persistente. Il dolore fantasma è spesso più grave subito dopo l’amputazione, ma si riduce con il passare del tempo. Per molti soggetti, il
dolore fantasma è più comune quando la protesi non è in uso (ad esempio, di notte). Se durante l’intervento il soggetto viene sottoposto ad anestesia
spinale e generale, il rischio di avvertire questo dolore è ridotto.
Alcuni soggetti provano la sensazione dell’arto fantasma, che non è dolorosa, ma dà l’impressione che l’arto amputato sia ancora presente. Quando un
soggetto con gamba amputata ha questa sensazione, potrebbe avere l’istinto di alzarsi (ricadendo di conseguenza). Questa esperienza si verifica di
notte quando il soggetto si sveglia per andare in bagno. La sensazione dell’arto fantasma è più comune del dolore fantasma.
Il moncone in sé può essere doloroso. Il massaggio del moncone a volte aiuta ad attenuare questo dolore. Il dolore può essere dovuto a infezione o
usura della pelle (cedimento cutaneo). In questi casi, il soggetto potrebbe dover consultare il medico.
Ulteriori informazioni
Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di
tali risorse.
Amputee Coalition: informazioni per promuovere la prevenzione della perdita di un arto e per fornire istruzione, sostegno e patrocinio ai soggetti colpiti
dalla perdita di un arto
U.S. Department of Veterans Affairs: Rehabilitation and Prosthetic Services: risorse relative alle politiche nazionali, ai programmi di riabilitazione medica
e ai servizi di ausili protesici e sensoriali che promuovono la salute, l’indipendenza e la qualità della vita dei veterani con disabilità
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