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Università degli Studi di Catania

Dipartimento delle Specialità Medico-Chirurgiche


Sezione di Ortopedia e Traumatologia
Direttore: Prof: Giuseppe Sessa

PROTOCOLLO RIABILITATIVO DOPO RIDUZIONE STABILE E


OSTEOSINTESI INTERNA DI FRATTURA BIMALLEOLARE O
TRIMALLEOLARE

Paziente………………………………………………………………………………………….
Diagnosi……………………………………………………………………………………….
…………………………………………………….
………………………………………………..
Data intervento……………………………..Data dimissioni…………………………………

FASI DEL PROTOCOLLO

- Due

FREQUENZA DELLE SEDUTE

- Giornaliera
FASE 1

DAL 1° AL 14° GIORNO


• Applicare bendaggio tipo Jones con doccia posteriore e staffa adesiva di controllo
dell'eversione-inversione per 1-2 settimane; evitare l'equinismo di caviglia.
• Arto in scarico per 48-72 ore " Evitare il carico utilizzando le
stampelle.
• Valutazione clinica della ferita.
• Una volta cicatrizzata la ferita chirurgica, se l'osteosintesi è stabile e il paziente collaborante,
utilizzare un tutore ortopedico rimovibile (carico sfiorante) e iniziare ad eseguire

cauti esercizi di mobilizzazione attiva,assistita e senza carico: flessione plantare e


dorsiflessione; flessione di anca a ginocchio esteso, contrazione isometrica del quadricipide e
esercizi per il mantenimento del tonotrofìsmo muscolare dell'arto inferiore
• Eseguire cauti esercizi di stretching con asciugamano (soprattutto in dorsiflessione) 2-3 volte
al dì per migliorare l’articolarità
• Continuare a deambulare con carico sfiorante con l’ausilio di bastoni canadesi per 6 settimane; se
l’osteosintesi è stabile carico parziale protetto

FASE 2

DALLA 2°SETTIMANA IN POI

• Consigliare al paziente l'uso di un tutore ortopedico removibile e concedere il carico totale nei
limiti di tolleranza per 2-4 settimane. Successivamente sostituire tale ortesi con un tutore tipo
Aircast da utilizzarsi fino a quando non siano state recuperate l'articolarità e la forza muscolare
• Rimuovere il tutore 4-5 volte al dì, per eseguire la fisioterapia. Iniziare a eseguire esercizi di
potenziamento isometrico: dorsiflessione, flessione plantare, eversione ed inversione.
• Potenziamento eccentrico con esercizi con theraband e aumento progressivo della resistenza
offerta dal tubolare elastico.
• Esercizi di stretching per il miglioramento dell'articolarità: stretching del tendine di Achille;
stretching dei muscoli peronieri e stretching in flessione plantare.
• Eseguire esercizi per il miglioramento della sensibilità propriocettiva: tavola di Bobath, KAT
• Flessione delle dita con asciugamano
• Esercizi a catena cinetica chiusa: flessoestensione facendo scivolare il piede lungo una parete,
affondi e salire le scale
• Cyclette per migliorare l'articolarità e la condizione aerobica
• Insegnare al paziente gli esercizi da eseguire a domicilio per il potenziamento muscolare a catena
cinetica chiusa.
• Nuoto dopo 4 settimane, in assenza di dolore

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