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Capitolo 6: Artrosi dell’arto inferiore 467

Riabilitazione di pazienti con impianti “ibridi”


rispetto a quelli con protesi totale di
ginocchio cementata
Protesi totale di ginocchio cementata
• Possibilità di camminare con pieno carico (se tollerato) con
l’uso di un deambulatore fin dal primo giorno
postoperatorio.

Protesi totale “ibrida” di ginocchio


• Carico sfiorante solo con deambulatore per le prime 6
settimane.
• Per le successive 6 settimane cominciare con il cammino a
ginocchio flesso con il carico consentito dalla tolleranza del
paziente.

Nota. Le preferenze dei chirurghi possono essere differenti.


Molti credono che, grazie alla compressione dovuta al carico e
alla buona stabilità dell’impianto tibiale, il carico con un
deambulatore nei limiti della tolleranza debba essere concesso
immediatamente dopo l’intervento.

Legamento crociato posteriore (LCP) -


Figura 6-25. Protesi totale di ginocchio. (Da Howmedica Instruc- sacrificarlo o conservarlo
tional Handout. Salt Lake City, Howmedica Press, 1993, p. 2.)
Vantaggi della conservazione del LCP
• È potenzialmente più semplice tornare a una cinematica
normale del ginocchio, che si manifesta in una maggiore
capacità nel salire le scale rispetto ai soggetti in cui il LCP è
stato sacrificato.
Svantaggi della conservazione del LCP
• Eccessivo scivolamento del femore sulla tibia.
• Deve essere riprodotta la linea articolare.
• Maggiore difficoltà nel bilanciare il legamento collaterale.
• Maggiore difficoltà nel correggere le gravi contratture in
flessione.

Obiettivi della riabilitazione dopo protesi totale


di ginocchio
• Prevenire i danni da allettamento (ad es., TVP, embo-
lia polmonare, piaghe da decubito) Metodi di fissazione per le protesi totali di
• Raggiungere un adeguato ROM ginocchio
• Rinforzare la muscolatura del ginocchio
Cementata
• Assistere il paziente nel raggiungere l’indipendenza
• Utilizzata per soggetti anziani e sedentari.
funzionale nelle attività della vita quotidiana.
• Deambulare indipendente con ausili A bone ingrowth
• Teoricamente, questo metodo di fissazione non dovrebbe
Considerazioni riabilitative perioperatorie deteriorarsi nel tempo (al contrario della fissazione
cementata) ed è pertanto la scelta ideale per soggetti
La forma dei componenti, le modalità di fissazione, la giovani e attivi.
qualità dell’osso e le tecniche operatorie (osteotomia, tec-
Tecnica ibrida
nica del meccanismo estensorio) sono componenti che
• Componenti femorale e rotulea non cementate con
vanno considerate nella riabilitazione perioperatoria. L’im- componente tibiale cementata.
pianto può aver reso necessaria la distruzione del legamen- • Utilizzata frequentemente nei casi in cui sia fallita la
to crociato posteriore (LCP), che può essere stato sostitui- fissazione con alcune delle protesi a bone ingrowth
to o essere stato conservato. Le tabelle indicano quali sono riportate in letteratura.
i vantaggi e gli svantaggi delle varie tecniche.
468 La Riabilitazione in Ortopedia

Mobilizzazione passiva continua (MPC)


Esistono dati discordanti sugli effetti a lungo termine Fattori di rischio correlati al paziente
della MPC su ROM, TVP e riduzione del dolore. Molti stu- per le complicanze postoperatorie
di hanno dimostrato come sia ridotto il periodo di ospeda- • Uso cronico di corticosteroidi.
lizzazione dei pazienti che, utilizzando la MPC, hanno rag- • Fumo.
giunto prima i 90° di flessione. Tuttavia, è stato osservato • Obesità.
un aumento delle problematiche connesse con la ferita • Malnutrizione (albumina <3,5 e conteggio dei linfociti
<1500).
operatoria. Esistono vari lavori che dicono come, con l’uso
• Diabete mellito.
della MPC, si abbiano miglioramenti a lungo termine (1 • Uso di immunosoppressori (ad es., methotrexate).
anno), mentre altri sostengono il contrario. • Ipovolemia.
• Malattie vascolari periferiche.
La pressione di ossigeno transcutanea della cute vicina
all’incisione eseguita per protesi totale di ginocchio dimi-
nuisce significativamente quando il ginocchio è flesso oltre
Profilassi della trombosi venosa profonda
i 40°. Pertanto, si raccomanda per i primi 3 giorni una MPC
L’incidenza della TVP dopo una protesi di ginocchio è
con un ciclo al minuto e una flessione massima di 40°.
più elevata di quanto non si sospettasse. Basandosi sulla
Se viene utilizzato un apparecchio per MPC, in molti sola diagnosi clinica, l’incidenza della TVP varia tra l’1% e
casi l’arto non raggiunge l’estensione completa. Questo di- il 10%; tuttavia, usando tecniche più sensibili (come la
spositivo deve essere rimosso più volte durante la giornata scintigrafia del fibrinogeno) è possibile individuare un’inci-
affinché il paziente possa lavorare con l’obiettivo di preve- denza assai maggiore (pari al 50-70%). È indicato un trat-
nire una retrazione in flessione. tamento preventivo.

Linee guida riabilitative per la protesi totale di ginocchio


Fisioterapia preoperatoria
• Rivedere i trasferimenti con il paziente.
• Dal letto alla sedia.
• In bagno.
• In vasca con seggiolino da vasca.
• Insegnare gli esercizi postoperatori per il ginocchio e dare istruzioni scritte al paziente.
• Insegnare a camminare con il deambulatore (sfiorante o con carico, secondo tolleranza a discrezione del chirurgo) per la protesi totale
di ginocchio.
• Rivedere le precauzioni.
• Per prevenire possibili lussazioni, evitare gli esercizi per gli ischiocrurali in posizione seduta quando si usa una protesi stabilizzata
posteriormente (che sacrifica il crociato).
Obiettivi riabilitativi in fase di ricovero
• ROM 0-90° nelle prime 2 settimane prima della dimissione dall’ospedale o dall’unità di riabilitazione.
• Rapido ritorno del controllo del quadricipite e della forza in modo da permettere al paziente di deambulare senza la protesi di
ginocchio.
• Sicurezza nel cammino con il deambulatore e nei trasferimenti.
• Mobilizzazione precoce per ridurre al minimo il rischio di danno da allettamento.

A causa delle differenze nei tempi in cui si raggiunge la completa mobilità del ginocchio (soprattutto in flessione) e nella stabilità dell’impianto nel primo
periodo postoperatorio si utilizzano diversi protocolli, a seconda delle preferenze del chirurgo.

Protocollo riabilitativo
Artroprotesi totale di ginocchio – Protocollo riabilitativo postoperatorio
“accelerato”
Cameron e Brotzman
Giorno 1 NOTA. Usare la ginocchiera durante il cammino finché il paziente
• Dare inizio a esercizi isometrici. non sia in grado di compiere 3 SGE di seguito senza tutore.
• Flessioni dell’anca a ginocchio esteso (SGE).
• Contrazioni isometriche del quadricipite a ginocchio • Protesi cementate: caricare per quanto tollerato con
esteso. deambulatore.
• Camminare due volte al giorno con la ginocchiera • Protesi non cementate: cammino sfiorante con
bloccata, assistenza e deambulatore. deambulatore.
Capitolo 6: Artrosi dell’arto inferiore 469

Protocollo riabilitativo
Artroprotesi totale di ginocchio – Protocollo riabilitativo postoperatorio
“accelerato” (continuazione)
Cameron e Brotzman

• Trasferimenti dal letto a una sedia due volte al giorno con settimana postoperatoria. Prescrivere esercizi da eseguire a
il ginocchio in completa estensione su uno sgabello o su domicilio con un terapista che segue il paziente 2-3 volte
un’altra sedia. la settimana.
• Apparecchio a movimento passivo continuo (MPC) • Fornire istruzioni per la dimissione. Pianificare la
• Non consentire più di 40° di flessione se non dopo 3 dimissione quando l’articolarità del ginocchio coinvolto è
giorni. compresa tra 0° e 90° e il paziente è in grado di eseguire
• Di solito 1 ciclo al minuto. autonomamente trasferimenti e deambulazione.
• Aumentare di 5-10° al giorno secondo tolleranza.
• Non registrare le misure di articolarità passiva dalla 10 giorni-3 settimane
MPC, ma piuttosto dal paziente, poiché potrebbero • Continuare con gli esercizi precedenti.
differire di 5-10°. • Continuare con l’uso del deambulatore finché non
• Iniziare gli esercizi per il miglioramento dell’articolarità indicato diversamente dal medico.
attivi e attivi assistiti. • Assicurarsi che sia stato predisposto il programma
• Durante il sonno, sostituire il tutore di ginocchio con un riabilitativo o di cura infermieristica domestica.
cuscino sotto la caviglia per favorire l’estensione passiva • Prescrivere una profilassi antibiotica per possibili
del ginocchio. eventuali problemi odontoiatrici o interventi urologici.
• Non consentire la guida per 4-6 settimane. Il paziente
2 giorni-2 settimane deve aver recuperato un’articolarità funzionale, un buon
• Continuare con gli esercizi isometrici per tutta la durata controllo del quadricipite e superato i test funzionali.
della riabilitazione. • Fornire un deambulatore per l’uso domestico e attrezzature
• Utilizzare il biofeedback per il vasto mediale obliquo secondo necessità.
(VMO) se il paziente incontra difficoltà nel rinforzo o nel • Orientare la famiglia ai bisogni, alle capacità e alle
controllo del quadricipite. limitazioni del paziente.
• Dare inizio a graduali esercizi per il miglioramento • Riesaminare i trasferimenti in vasca.
dell’articolarità passiva del ginocchio. • Molti pazienti non hanno forza, articolarità o agilità
• Estensione del ginocchio (Fig. 6-26). sufficienti per entrare nella vasca per fare la doccia.
• Flessione del ginocchio. • Sistemare il seggiolino da bagno più lontano possibile
• Scivolamenti del tallone. nella vasca, di fronte ai rubinetti. Il paziente si appoggia
• Scivolamenti contro il muro. alla vasca, si siede e quindi solleva gli arti inferiori.
• Dare inizio alle tecniche di mobilizzazione della rotula • Si raccomandano inoltre tappetini e adesivi antiscivolo
quando la ferita è stabile (3°-5° giorno postoperatorio) per da applicare sul fondo della vasca.
evitare retrazioni.
• Eseguire esercizi attivi di abduzione e adduzione dell’anca. 6 settimane
• Continuare con gli esercizi attivi e attivi assistiti per • Iniziare il carico secondo tolleranza con ausili alla
l’aumento del ROM del ginocchio. deambulazione, se non è già stato fatto.
• Continuare e incrementare questi esercizi fino alla sesta • Compiere scivolamenti appoggiati alla parete; affondi.

Figura 6-26. Esercizi per il recu-


pero dell’articolarità passiva in
estensione del ginocchio. Il pa-
ziente mette un asciugamano
sotto il piede. Praticare una spin-
ta con le mani lenta e sostenuta
verso il basso sul quadricipite.

continua
470 La Riabilitazione in Ortopedia

Protocollo riabilitativo
Artroprotesi totale di ginocchio – Protocollo riabilitativo postoperatorio
“accelerato” (continuazione)
Cameron e Brotzman

Figura 6-27. Esercizio di salita su un gradino di 20 cm per il


rinforzo del quadricipite.

• Eseguire salite e discese dal gradino per il quadricipite


(Fig. 6-27).
• Iniziare a praticare esercizi in catena chiusa del ginocchio
e con progressione per 4-5 settimane. Figura 6-28. Esercizi su uno sgabello a rotelle per il rinforzo
• Con entrambi gli arti inferiori. degli ischiocrurali.
• Esercizi di un solo arto.
• Piano inclinato. • Usare il bendaggio di McConnell della rotula per ridurre
• Progredire con gli esercizi al cicloergometro. lo stress femororotuleo se con l’esercizio vengono avvertiti
• Eseguire esercizi su uno sgabello con rotelle (rinforzo degli sintomi femororotulei.
ischiocrurali) (Fig. 6-28). • Continuare con gli esercizi fisioterapici a domicilio.

Protocollo riabilitativo
Dopo artroprotesi totale di ginocchio
Wilk
Fase 1: fase dell’immediato postoperatorio – • Flessione del ginocchio per 90° o più.
giorni 1-10 • Controllo della tumefazione, dell’infiammazione e del
sanguinamento.
Obiettivi
• Contrazione attiva del muscolo quadricipite. Giorni 1-2
• Deambulazione sicura (controllo isometrico) e Carico sull’arto
indipendente. • Carico secondo tolleranza con deambulatore o due
• Estensione passiva del ginocchio a 0°. canadesi.
Capitolo 6: Artrosi dell’arto inferiore 471

Protocollo riabilitativo
Dopo artroprotesi totale di ginocchio (continuazione)
Wilk
Mobilizzazione passiva continua Esercizi
• Da 0° a 40° secondo tolleranza se la ferita è stabile e non vi • Contrazioni isometriche del quadricipite a ginocchio esteso.
sono controindicazioni. Rimuovere il ginocchio • Esercizi di estensione del ginocchio da 0° a 90°.
dall’apparecchio per la mobilizzazione passiva continua • Estensione del ginocchio in corsa interna da 45° a 0°.
(MPC) diverse volte al giorno e sistemarlo in un tutore • Flessione dell’anca a ginocchio esteso (SGE) (flessione-
bloccato di ginocchio con un cuscino sotto la caviglia (non estensione).
sotto il ginocchio) per favorirne l’estensione. • Adduzione e abduzione dell’anca.
Crioterapia • Movimenti reciproci degli ischiocrurali.
• Vengono utilizzate attrezzature in commercio. • Accovacciamenti.
• Stretching.
Profilassi per la trombosi venosa profonda
• Ischiocrurali, gastrocnemio, soleo, quadricipite.
• Spetta al medico.
• Cyclette per aumentare l’articolarità.
Esercizi • Continuare con lo stretching passivo in estensione del
• “Pompaggi” della caviglia con elevazione dell’arto. ginocchio.
• Esercizi di estensione passiva del ginocchio. • Proseguire con l’uso della crioterapia.
• Flessioni dell’anca a ginocchio esteso (SGE) se non vi sono • Utilizzare saltuariamente la calza antiemboli nella 2a-3a
controindicazioni. settimana (con l’approvazione del medico).
• Esercizi di estensione del ginocchio tra 90° e 30°.
Settimane 4-6
• Esercizi di flessione del ginocchio (cauti).
Esercizi
Giorni 4-10 • Continuare con tutti gli esercizi descritti sopra.
Carico sull’arto • Iniziare
• Carico secondo tolleranza. • Salite su gradino (step-up) frontali e laterali (con altezze
Mobilizzazione passiva continua minime).
• Da 0° a 90° secondo tolleranza. • Affondi frontali.
Esercizi
• Programma in piscina.
• “Pompaggi” della caviglia con elevazione dell’arto. • Continuare con la compressione, l’uso del ghiaccio e
• Stretching in estensione passiva del ginocchio. l’elevazione contro l’edema.
• Flessione attiva assistita del ginocchio. Fase 3: fase intermedia – settimane 7-12
• Contrazioni isometriche del quadricipite a ginocchio esteso.
Criteri per il passaggio alla fase 3
• Flessioni dell’anca a ginocchio esteso (SGE).
• ROM 0-110°.
• Adduzioni e abduzioni dell’anca.
• Controllo volontario del quadricipite.
• Esercizi di estensione del ginocchio da 90° a 0°.
• Cammino indipendente.
• Continuare con l’utilizzazione della crioterapia.
• Dolore e infiammazione ridotti al minimo.
Allenamento alla deambulazione
Obiettivi
• Continuare con la deambulazione in sicurezza.
• Aumento dell’articolarità (0-115° e oltre).
• Istruzioni sui trasferimenti.
• Miglioramento della forza e della resistenza.
Fase 2: fase motoria – settimane 2-6 • Controllo concentrico-eccentrico dell’arto.
Criteri per il passaggio alla fase 2 • Funzione cardiovascolare normale.
• Controllo dell’arto, in grado di compiere flessioni dell’anca • Prestazioni funzionali attive normali.
a ginocchio esteso (SGE). Settimane 7-10
• Esercizi attivi per il ROM da 0° a 90°. Esercizi
• Dolore e gonfiore ridotti al minimo. • Continuare con tutti gli esercizi elencati nella Fase 2.
• Deambulazione e trasferimenti autonomi. • Dare inizio a un programma progressivo di deambulazione.
Obiettivi • Dare inizio a un programma di resistenza in piscina.
• Migliorare l’articolarità. • Ritorno alle attività funzionali.
• Aumentare la forza e la resistenza muscolari. • Affondi, accovacciamenti, salita su gradino (step-up)
• Stabilità dinamica dell’articolazione. (iniziare con un gradino alto 5 cm).
• Ridurre tumefazione e infiammazione. • Insistere sul controllo eccentrico-concentrico del ginocchio.
• Decidere il ritorno ad attività funzionali.
Fase 4: fase dell’attività avanzata – settimane 14-26
• Migliorare le condizioni generali di salute.
Criteri per la progressione alla fase 4
Settimane 2-4 • Articolarità completa in assenza di dolore (0-115°).
Carico sull’arto • Forza con punteggio 4+/5 o all’85% dell’arto controlaterale.
• Carico secondo tolleranza con ausili. continua
472 La Riabilitazione in Ortopedia

Protocollo riabilitativo
Dopo artroprotesi totale di ginocchio (continuazione)
Wilk
• Dolore ed edema minimi o assenti. • Adduzione-abduzione dell’anca.
• Esami clinici soddisfacenti. • Accovacciamenti.
Obiettivi • Salita laterale su gradino.
• Permettere a un paziente selezionato di tornare a un • Esercizi di estensione del ginocchio da 90° a 0°.
livello di funzionalità avanzato (sport amatoriale). • Cyclette per migliorare l’articolarità e come esercizio di
• Mantenere e migliorare la forza e la resistenza dell’arto resistenza.
inferiore. • Stretching.
• Ritornare a uno stile di vita normale. • Estensione del ginocchio fino a 0°
• Flessione del ginocchio fino a 105°.
Esercizi
• Cominciare gradualmente a praticare golf, tennis, nuoto,
• Contrazioni isometriche del quadricipite a ginocchio
ciclismo; programma per il cammino.
esteso.
• SGE (flessione-estensione).

Attività a lungo termine raccomandate dopo raggiato l’uso corretto di ausili per la deambulazione, allo
sostituzione articolare totale scopo di ridurre al minimo lo stress sull’articolazione sosti-
DeAndrade (1993) ha sviluppato una scala di valuta- tuita. La prima attività da svolgere a lungo termine deve es-
zione delle attività per pazienti che hanno subito una so- sere camminare (Tabella 6-10).
stituzione articolare totale. Lo stress sull’articolazione sosti-
tuita può essere ridotto al minimo evitando logorio e con-
sumo eccessivi, che potrebbero ridurre la longevità dell’im- Gestione dei problemi della riabilitazione dopo
pianto. L’intensità dell’esercizio deve essere dosata in modo protesi totale di ginocchio
da non produrre dolore, pur stimolando l’esercizio cardio- Contrattura in flessione resistente (difficoltà ad
vascolare. La corsa e il salto debbono essere evitati e le ottenere l’estensione completa del ginocchio)
scarpe devono essere bene imbottite sotto il tallone e nel- • Iniziare con la camminata all’indietro.
la suola. Il movimento articolare non deve essere portato ai • Effettuare l’estensione passiva con il paziente prono,
limiti estremi. La durata dell’attività deve essere aumenta- con il ginocchio fuori dal lettino, con o senza carico
ta gradualmente, con frequenti periodi di pausa. Va inco- sulla caviglia (si veda la Fig. 4-24). Questo esercizio

Tabella 6 – 10
Attività a lungo termine raccomandate dopo protesi totale di anca o ginocchio
Molto buone, Necessitano Con attenzione,
caldamente Buone, di alcune abilità, chiedere consiglio
consigliate raccomandate precedente esperienza medico EVITARE

Cyclette Bowling Ciclismo (su strada) Esercizi aerobici Baseball


Ballo liscio Scherma Canottaggio Esercizi calistenici Pallacanestro
Ballo Vogatore Equitazione Danza jazz Football
Golf Cammino veloce Arrampicata Softball
Sci da fermo Tennis da tavolo Pattinaggio Pallamano
a rotelle Jogging
Esercizi in acqua
Squash
Nuoto Pattinaggio su ghiaccio
Calcio
Cammino Sci (discesa)
Tennis (singolo)
Sollevamento pesi Tennis (in doppio)
Stepper (per pazienti Pallavolo
con protesi d’anca;
non per quelli con
protesi di ginocchio)

Da DeAndrade RJ: Activities after replacement of the hip or knee. Orthop Special Ed 2[6]:8, 1993.
Capitolo 6: Artrosi dell’arto inferiore 473

deve essere evitato se controindicato dallo stato LCP tamine prophylaxis against thrombo-embolism of the hip
della protesi. arthroplasty. J Bone Joint Surg Aug; 67(4):538, 1985.
• Estensione in eccentrica. Il terapista estende la gamba Little JW: Managing dental patients with joint prostheses. J
passivamente e poi resiste mentre il paziente tenta di Am Dent Assoc 125:1374, 1994.
abbassarla lentamente. Pellicci PM: Total joint arthroplasty. In Daniel DW, Pellicci
• A paziente in piedi, flettere ed estendere il ginocchio PM, Winquist RA (eds): Orthopedic Knowledge Update,
operato. Per la resistenza può essere usata una banda No. 3, Rosemont, Ill, American Academy of Orthopedic Sur-
elastica. geons, 1990.
• Se il problema è l’estensione attiva, utilizzare l’elettro- Steinberg ME, Lotke PA: Postoperative management of total
stimolazione e il biofeedback elettromiografico per la joint replacements. Orthop Clin North Am 19(4):19, 1988.
rieducazione dei muscoli.
• L’estensione passiva viene eseguita anche con un roto- Artrosi del ginocchio
lo posto sotto la caviglia mentre il paziente spinge ver-
so il basso sul femore (oppure con un peso posto sulla Bradley JD, Brandt KD, Katz BP, et al: Comparison of an
parte distale del femore) (si veda la Fig. 6-26). anti-inßammatory dose of ibuprofen, an analgesic dose of
ibuprofen, and acetaminophen in the treatment of patients
with osteoarthritis of the knee. N Engl J Med 325:87, 1991.
Flessione ritardata del ginocchio
• Stretching passivo in flessione effettuato dal terapista. Chen PQ, Cheng CK, Shang HC, Wu JJ: Gait analysis after
total knee replacement for degenerative arthritis. J Formos
• Scivolamenti in flessione contro la parete assistiti dal-
Med Assoc Feb; 90(2):160, 1991.
la gravità.
• Cyclette. Se il paziente ha perso troppa mobilità in Cole BJ, Harner CD: Degenerative arthritis of the knee in ac-
tive patients: evaluation and management. J AAOS 7(6):389,
flessione per pedalare con il sellino alto, comincia a pe-
1999.
dalare indietro e avanti finché non è in grado di effet-
tuare una pedalata completa. Di solito, questo obietti- Colwell CW, Morris BA: The inßuence of continuous pas-
sive motion on the results of total knee arthroplasty. Clin
vo può essere raggiunto prima pedalando all’indietro.
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