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Figura 3-27. Test di apprensione posteriore. La spalla dell’atle- Figura 3-29. Test del clunk per valutare le lacerazioni del cercine
ta è flessa ad almeno 90° e ruotata internamente, mentre l’esa- glenoideo.
minatore applica una forza diretta posteriormente sull’omero, e
aumenta il grado di adduzione. Per valutare l’apprensione poste-
riore e inferiore deve usare una flessione superiore a 120°.
Pollice
Pollice
Coracoide
Clavicola
Coracoide
Clavicola
Testa
del- Testa
l’omero del-
l’omero
Acromion Acromion
Dita
posteriormente Dita
posteriormente
Figura 3-28. Test del cassetto posteriore. A, L’esaminatore utilizza la mano più vicina all’atleta per afferrare il gomito
e posizionare la spalla a 90-120° circa di abduzione e 30° di flessione. L’altra mano dell’esaminatore viene posta sulla
spalla dell’atleta con le dita poste sulla spina della scapola e il pollice sulla coracoide (inserto). B, Il pollice dell’esaminato-
re sulla coracoide viene poi portato in basso sulla faccia anteriore della testa dell’omero e viene applicata una forza di-
retta posteriormente (inserto), mentre la spalla viene portata in maggior flessione e rotazione interna. Il grado di trasla-
zione posteriore può essere valutato dal movimento del pollice dell’esaminatore e dalla sensazione della testa dell’omero
che si sposta verso le dita poste posteriormente sulla spalla. (A e B, Da Andrews JR, Zarins B, Wilk KE: Injuries in Baseball.
Philadelphia, Lippincott-Raven, 1998. Artista: D. Nichols.)
Capitolo 3: Lesioni della spalla 143
Figura 3-31. Test di O’Brien (test di compressione attiva). Viene usato per distinguere le lesioni della porzione supe-
riore del cercine da lesioni posteriori e superiori (SLAP), patologia della AC e patologia intrarticolare del bicipite. A, Il pa-
ziente flette il braccio a 90° con il gomito esteso e addotto di 15° medialmente, verso la linea mediana del corpo e con
il pollice rivolto verso il basso. L’esaminatore applica una forza diretta in basso al braccio, alla quale il paziente resiste. B,
In seguito, il test viene eseguito con il braccio nella stessa posizione, ma il paziente supina del tutto il braccio con il pal-
mo rivolto verso il soffitto. Viene ripetuta la stessa manovra. Il test è positivo per una lesione superiore del cercine se il
dolore viene provocato nella prima fase e ridotto nella seconda. (A e B, Da Cannon WD, DeHaven KE: Evaluation and dia-
gnosis of shoulder problems in the throwing athletes. Sports Med Arthroscopy Rev 8[2]:168, 2000.)
144 La Riabilitazione in Ortopedia
A B C
Figura 3-33. Fisioterapia per il controllo del dolore. A, Ultrasuoni. B, Stimolazione galvanica. C, Crioterapia.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 145
A B
Figura 3-34. Esercizi per recuperare la mobilità. Esercizi per il ROM attivi assistiti con un sistema di carrucole (A)
e un bastone a T (B).
A B
C D
Figura 3-35. Mobilizzazione passiva dell’articolazione. A, Flessione. B, Rotazione esterna con il braccio al fianco.
C, Rotazione esterna con il braccio a 90° di abduzione. D, Adduzione sul piano orizzontale.
146 La Riabilitazione in Ortopedia
B C
Capitolo 3: Lesioni della spalla 147
A B
C D
E F
G H
Figura 3-38. Esercizi di rinforzo in catena aperta degli stabilizzatori della scapola senza (A-D) e con (E-H) manubri
leggeri.
medica o pesi liberi sono tutti dispositivi utilizzabili per gli È importante che mentre viene praticata la rieducazio-
esercizi pliometrici (Fig. 3-40), che richiedono una stretta ne della spalla non venga trascurato il resto dell’apparato
sorveglianza da parte del terapista, onde evitare possibili muscoloscheletrico. Il programma di condizionamento glo-
traumi. bale che deve essere ricercato simultaneamente alla riabili-
148 La Riabilitazione in Ortopedia
A B
tazione della spalla include lo stretching, il rinforzo e l’alle- aumentare l’intensità degli esercizi riabilitativi a domicilio
namento alla resistenza degli altri componenti della catena e gli dà un senso di responsabilità nei confronti del suo re-
cinematica. cupero.
La motivazione del paziente è una componente critica
del programma di riabilitazione. Senza automotivazione,
qualsiasi piano di trattamento è destinato a fallire. Per un Sindrome da conflitto
recupero completo, la maggior parte dei protocolli richiede
al paziente di eseguire alcuni degli esercizi al proprio domi- Il termine “sindrome da conflitto” è stato reso popolare da
cilio. Questo richiede non soltanto la comprensione delle Neer nel 1972 come un’entità clinica nella quale la cuffia
manovre, ma anche la disciplina del paziente, affinché li dei rotatori viene patologicamente compressa contro la
esegua regolarmente. L’automotivazione del paziente è an- struttura anteriore dell’arco coracoacromiale, il terzo ante-
cora più fondamentale nell’attuale situazione della sanità, riore dell’acromion, il legamento coracomerale e la AC
sempre più attenta al controllo della spesa. Molte assicura- (Fig. 3-41).
zioni limitano la copertura per la terapia fisica. Pertanto, un L’irritazione dei muscoli della cuffia dei rotatori ne
programma comprensivo di esercizi a domicilio deve essere compromette la funzione come depressori della testa del-
proposto precocemente al paziente. Questo gli consente di l’omero durante le attività “sopra il capo” (cioè, vi è meno
154 La Riabilitazione in Ortopedia
Protocollo riabilitativo
Trattamento conservativo (non chirurgico) del conflitto della spalla
Wilk e Andrews
Protocollo riabilitativo
Trattamento conservativo (non chirurgico) del conflitto della spalla (continuazione)
Wilk e Andrews
Protocollo riabilitativo
Per i pazienti con lacerazioni della cuffia dei rotatori – trattati
conservativamente (non chirurgicamente)
Bach, Cohen e Romeo
Fase 1: settimane 0-4 • Evitare esercizi attivi assistiti (si veda la Fig. 3-34).
• Flessione della spalla
Restrizioni • Estensione della spalla.
• Evitare manovre di provocazione o esercizi che causano • Rotazione interna ed esterna.
disagio. • Passare a esercizi attivi per il ROM.
• Comprende sia esercizi per il ROM sia di rinforzo • “Camminare sul muro” (Fig. 3-57).
aggressivi.
• I pazienti potrebbero avere una borsite, perciò i primi
esercizi per il ROM e di rinforzo muscolare devono essere
eseguiti con il braccio a meno di 90° di abduzione.
• Evitare l’abduzione-rotazione che ricrea la situazione di
conflitto.
• Evitare gli esercizi empty can (lattina vuota).
Immobilizzazione
• Breve immobilizzazione in reggibraccio.
Controllo del dolore
• La riduzione del dolore e del disagio è essenziale per il
recupero.
• Farmaci.
• FANS.
• Iniezione sottoacromiale di corticosteroidi e di
anestetici locali; uso prudente nei pazienti con sintomi
infiammatori acuti di una borsite concomitante;
limitarsi a tre iniezioni.
• Fisioterapia.
• Ghiaccio, ultrasuoni, SGAV.
• Caldo umido prima della terapia, ghiaccio alla fine della
seduta.
Movimenti della spalla
Obiettivi Figura 3-57. Dimostrazione di un ROM attivo della spalla:
“camminare sul muro”.
• Rotazione interna ed esterna uguali a quelle
controlaterali, con l’arto posizionato a meno di 90° di
abduzione.
Esercizi Movimenti del gomito
• Cominciare con esercizi pendolari di Codman per • Movimenti da passivi ad attivi, progredire secondo
recuperare precocemente il movimento. tolleranza.
• Esercizi passivi per il ROM (si veda la Fig. 3-35). • Da 0° a 30°.
• Flessione della spalla • Pronazione e supinazione secondo tolleranza.
• Estensione della spalla Rinforzo muscolare
• Rotazione interna e esterna. • Rinforzo della presa (plastilina, palla di Nerf, palla da
• Stretching della capsula per le porzioni anteriore, tennis).
posteriore e inferiore, usando l’arto opposto (si veda la • Utilizzare il braccio per le attività della vita quotidiana
Fig. 3-48). sotto il livello della spalla.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 175
Protocollo riabilitativo
Per i pazienti con lacerazioni della cuffia dei rotatori – trattati
conservativamente (non chirurgicamente) (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
Fase 2: settimane 4-8 • Sono disponibili sei bande colorate, ognuna delle quali
offre una resistenza che aumenta da 0,5 a 3 kg, con
Criteri per il passaggio alla fase 2 incrementi di 0,5 kg.
• Dolore e dolorabilità minimi. • La progressione alla banda ulteriore si ha di solito a
• Miglioramento del ROM passivo. intervalli di 2-3 settimane. Ai pazienti si insegna a non
• Ritorno di un ROM funzionale. passare alla banda seguente se si avverte un qualunque
Obiettivi disagio al livello attuale.
• Migliorare la forza, la potenza e la resistenza del complesso • Gli esercizi con Theraband consentono un rinforzo
della spalla. concentrico ed eccentrico dei muscoli della spalla e
sono una forma di esercizio isotonico (caratterizzati da
Restrizioni
resistenza fissa e velocità variabile).
• Evitare manovre di provocazione o esercizi che
• Rotazione interna.
provochino disagio al paziente.
• Rotazione esterna.
• Includere sia esercizi per il ROM sia esercizi di rinforzo.
• Abduzione.
Immobilizzazione • Flessione.
• Nessuna • Estensione.
Controllo del dolore • Passare a esercizi isotonici con manubri leggeri (si veda la
• La riduzione del dolore e del disagio è essenziale per il Fig. 3-39B).
recupero. • Rotazione interna.
• Farmaci. • Rotazione esterna.
• FANS – per la popolazione più anziana con comorbilità • Abduzione.
addizionale, prendere in considerazione i nuovi farmaci • Flessione.
inibitori della COX-2. • Estensione.
• Iniezione sottoacromiale di corticosteroidi e anestetici • Rinforzo del deltoide (Fig. 3-58).
locali; uso prudente per i pazienti con sintomi acuti • Rinforzo degli stabilizzatori della scapola.
infiammatori di una borsite concomitante; non più di • Esercizi di rinforzo in catena chiusa (si veda la
tre iniezioni. Fig. 3-37)
• Fisioterapia. • Retrazione della scapola (romboide, trapezio
• Ghiaccio, ultrasuoni, SGAV. medio).
• Caldo umido prima della terapia, ghiaccio dopo la • Protrazione della scapola (dentato anteriore).
seduta. • Depressione della scapola (grande dorsale, trapezio
inferiore, dentato anteriore).
Movimento • Rotazione della scapola (trapezio superiore).
Obiettivi • Passare a esercizi di rinforzo degli stabilizzatori
• Uguale al controlaterale in tutti i piani di movimento. della scapola in catena aperta (si veda
Esercizi la Fig. 3-38).
• Passivi per il ROM.
• Stretching della capsula.
• Esercizi di mobilizzazione attivi assistiti. Fase 3: settimane 8-12
• Esercizi attivi per il ROM.
Criteri per il passaggio alla fase 3
Rinforzo muscolare
• Assenza di dolori al ROM.
• Tre volte alla settimana, 8-12 ripetizioni, per tre serie.
• Assenza di dolore o dolorabilità negli esercizi di rinforzo.
• Rinforzo dei rimanenti muscoli della cuffia dei
rotatori. Obiettivi
• Cominciare con rinforzo in catena chiusa (si veda • Migliorare il controllo muscolare e la propriocettività
la Fig. 3-36). della spalla.
• Rotazione interna. • Preparare a un graduale ritorno alle attività funzionali.
• Rotazione esterna • Stabilire un programma di mantenimento a domicilio che
• Abduzione. viene eseguito almeno tre volte alla settimana sia per lo
• Progredire con rinforzo in catena aperta con Theraband stretching sia per il rinforzo.
(si veda la Fig. 3-39). Rinforzo funzionale
• Esercizi praticati a gomito flesso a 90°. • Esercizi pliometrici (si veda la Fig. 3-40).
• La posizione di partenza è con la spalla in posizione
neutra a 0° di flessione, abduzione e rotazione esterna.
• Gli esercizi vengono effettuati entro un arco di 45° in
ognuno dei cinque piani clinici di movimento.
continua
176 La Riabilitazione in Ortopedia
Protocollo riabilitativo
Per i pazienti con lacerazioni della cuffia dei rotatori – trattati
conservativamente (non chirurgicamente) (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
A B
Figura 3-58. Rinforzo del deltoide anteriore. A, Isometrico in catena chiusa. B, Isotonico in catena
aperta.
Programma progressivo, sistematico di interval training per Trattamento dei segnali di allarme
il ritorno allo sport • È probabile che il paziente debba tornare a procedure
• Lanciatori. precedenti.
• Tennisti. • Può essere necessaria una maggiore utilizzazione delle
• Golfisti. terapie di controllo descritte sopra.
Il massimo miglioramento viene raggiunto in genere dopo • Può essere necessario un intervento chirurgico.
4-6 mesi.
Segnali di allarme
• Perdita di mobilità – soprattutto rotazione interna.
• Deficit della progressione della forza – soprattutto
abduzione, elevazione in avanti.
• Dolore continuo, in particolare di notte.
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori
Bach, Cohen e Romeo
Fase 1: settimane 0-6 • Lacerazioni medie (1-3 cm) – nessun esercizio attivo
prima di 6 settimane.
Restrizioni • Lacerazioni grandi (3-5 cm) – nessun esercizio attivo
• Nessun esercizio attivo per il ROM. prima di 8 settimane.
• Dare inizio a esercizi attivi per il ROM in funzione delle • Lacerazioni massive (>5 cm) – nessun esercizio attivo
dimensioni della lacerazione. prima di 12 settimane.
• Lacerazioni piccole (0-1 cm) – nessun esercizio attivo • Ritardare gli esercizi attivi assistiti per il ROM per periodi
prima di 4 settimane. analoghi, in base alle dimensioni della lacerazione.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 177
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
Fase 3: mesi 4-6 • Passare a esercizi isotonici leggeri con manubri (si veda
la Fig. 3-39B).
Criteri per il passaggio alla fase 3 • Rotazione interna.
• ROM attivo senza dolore. • Rotazione esterna.
• Assenza di dolore o dolorabilità alla spalla. • Abduzione.
• Esame clinico soddisfacente. • Flessione.
Obiettivi • Estensione.
• Migliorare la forza, la potenza e la resistenza della • Rinforzo del deltoide, soprattutto del deltoide anteriore (si
spalla. veda la Fig. 3-58).
• Migliorare il controllo neuromuscolare e la propriocezione • Rinforzo degli stabilizzatori della scapola.
della spalla. • Esercizi di rinforzo in catena chiusa (Fig. 3-59, si veda
• Preparare un graduale ritorno alle attività funzionali. anche la Fig. 3-37).
• Stabilire un programma di esercizi di mantenimento a • Adduzione della scapola (romboidi, trapezio
domicilio che viene eseguito almeno tre volte al giorno medio).
per il rinforzo muscolare. • Abduzione della scapola (dentato anteriore).
• Gli esercizi di stretching devono essere eseguiti tutti i • Depressione della scapola (grande dorsale, trapezio,
giorni. dentato anteriore).
• Elevazione della scapola (trapezio, elevatore).
Mobilità
• Progredire al rinforzo degli stabilizzatori della scapola in
• Acquisire una mobilità uguale a quella dell’altra
catena chiusa (si veda la Fig. 3-38).
spalla.
• Utilizzare esercizi passivi, attivi assistiti e attivi per il
ROM. Obiettivi
• Stretching della capsula passivo, specie in adduzione • Tre volte la settimana.
orizzontale e in rotazione interna per la porzione • Iniziare con 19 ripetizioni per una serie, progredire con
posteriore. 8-12 ripetizioni per tre serie.
• Rinforzo funzionale (cominciare dopo che il 70% della
Rinforzo muscolare
forza è stato recuperato).
• Rinforzo della cuffia dei rotatori.
• Esercizi pliometrici (si veda la Fig. 3-40).
• Iniziare con esercizi di rinforzo isometrici in catena
• Programma progressivo, sistematico di interval training per
chiusa (si veda la Fig. 3-36).
il ritorno alle competizioni
• Rotazione interna.
• Lanciatori.
• Rotazione esterna.
• Tennisti.
• Abduzione.
• Golfisti.
• Flessione.
• Estensione.
• Progredire con rinforzo muscolare in catena aperta con Massimo miglioramento
Theraband (si veda la Fig. 3-39). • Lacerazioni piccole – 4-6 mesi.
• Esercizi eseguiti con gomito flesso a 90°. • Lacerazioni medie – 6-8 mesi.
• Posizione di partenza con la spalla in posizione neutra • Lacerazioni grandi o massive – 8-12 mesi.
a 0° di flessione, abduzione e rotazione esterna. Il I pazienti continueranno a migliorare nella forza e nella
braccio deve pendere rilasciato al fianco. mobilità per almeno 12 mesi.
• Gli esercizi vengono eseguiti per un arco di 45° in
ognuno dei cinque piani di movimento. Segnali di allarme
• Sono disponibili sei bande di diverso colore: ognuna • Riduzione della mobilità – in particolare la rotazione
offre una resistenza crescente da 0,5 a 3 kg, con interna.
incrementi di 0,5 kg. • Assenza di progressi nella forza – in particolare
• Il passaggio a una banda successiva si ha di solito a l’abduzione.
intervalli di 2-3 settimane. I pazienti sanno di non • Dolore continuo – in particolare di notte.
dover passare alla banda successiva se hanno qualche
problema al livello attuale.
• Gli esercizi con Theraband consentono un rinforzo Trattamento
concentrico ed eccentrico dei muscoli della spalla • Questi pazienti possono richiedere un ritorno a esercizi
fino a una forma di esercizio isotonico (caratterizzato precedenti.
da velocità variabile e resistenza fissa). • Può essere necessaria una maggiore utilizzazione delle
• Rotazione interna. modalità di controllo del dolore.
• Rotazione esterna. • Può essere necessario un nuovo intervento chirurgico.
• Abduzione. • Indicazioni per un nuovo intervento.
• Flessione. • Incapacità di raggiungere più di 90° di flessione in 3
• Estensione. mesi.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 179
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
A B
Figura 3-59. Ulteriore rinforzo in catena chiusa degli stabilizzatori della scapola. A, Inizio. B, Fine
(l’arto di destra è il bersaglio della riabilitazione).
• Progresso regolare interrotto da un evento traumatico • Segni radiologici di distacco di impianti intrarticolari
e/o da un episodio doloroso durante la fase di guarigione (ad es., viti) dopo una lesione nel periodo
con una riduzione prolungata della mobilità attiva postoperatorio. Il paziente mostra una perdita di
acquisita fino ad allora. mobilità attiva e/o crepitii nell’articolazione.
Rotture della cuffia dei rotatori negli atleti che • Una valutazione RM con artrografia con contrasto può
lanciano overhead identificare lacerazioni a spessore parziale.
• In questa popolazione, i pazienti con lesioni a spessore
Questi atleti vanno incontro a un maggior rischio di lesio- parziale raramente richiedono un intervento chirur-
ni della cuffia per le elevate sollecitazioni meccaniche im- gico perché i sintomi si risolvono dopo un’appropriata
poste alla spalla, ripetitive e ad alta velocità. Gli atleti che riabilitazione della spalla e/o dopo un intervento di
hanno un certo grado di instabilità della spalla possono stabilizzazione.
subire una compressione della cuffia, nonché della por- • Gli atleti overhead cui è stata posta diagnosi di rot-
zione superoposteriore del cercine glenoideo contro il ter- tura a pieno spessore nel contesto di un’instabilità
zo superiore della porzione posteriore della glenoide. anteriore devono essere trattati aggressivamente con
Questa condizione, definita conflitto interno, contribuisce una riparazione chirurgica della cuffia e una proce-
allo sviluppo di lacerazioni periarticolari a pieno o a par- dura di stabilizzazione. Questa raccomandazione è in
ziale spessore negli atleti che lanciano overhead. contrasto con le raccomandazioni “storiche” di tratta-
re, nelle persone anziane prima la lacerazione della cuf-
Un trattamento efficace di questa popolazione di pa-
fia e poi valutare la necessità di un ulteriore tratta-
zienti dipende dal riconoscimento dell’instabilità sotto-
mento per l’instabilità.
stante.
• Una prestazione atletica massimale richiede una cuffia
La diagnosi richiede un’anamnesi completa incentrata integra e una spalla stabile.
sul timing e la qualità del dolore e un esame obiettivo com- • Lo sbrigliamento aggressivo di rotture a spessore par-
pleto con l’esecuzione di manovre di provocazione che evi- ziale viene scoraggiato, per il rischio di assottigliare i
denziano l’instabilità. tendini e di passare a una rottura a pieno spessore.
180 La Riabilitazione in Ortopedia
La riabilitazione dei pazienti con lacerazioni parziali della scapola (Fig. 3-60). Il paziente muove il braccio
trattate conservativamente è simile a quella del programma fino a tolleranza, ma non di più, e pian piano progre-
Bach, Cohen e Romeo. I pazienti trattati con procedure di disce nel ROM nei giorni seguenti.
stabilizzazione chirurgica seguono la routine postoperatoria • L’elevazione del braccio attiva assistita con barra a L
di pag. 203, mentre i pazienti con associata riparazione del- nel piano della scapola viene concessa a 7-10 giorni. Il
la cuffia seguono il protocollo di pag. 183. Una volta che terapista deve offrire assistenza o sostegno al paziente
la riparazione nell’atleta overhead è completamente guarita, quando abbassa il braccio da 80° a 30° di elevazione o
il ROM recuperato e la quantità di forza significativa, il pa- quando avverte un dolore legato all’incapacità di con-
ziente può passare a un programma di riabilitazione sport- trollare il braccio mentre lo abbassa.
specifico (si veda la sezione Interval training). • A mano a mano che il movimento migliora, questi
esercizi vengono fatti con il braccio a 75° di abduzio-
Riabilitazione dopo riparazione della cuffia dei ne.
rotatori mini-invasiva in artroscopia • Il paziente passa poi a 90° di abduzione per questi eser-
cizi per il ROM.
Usiamo tre programmi diversi di riabilitazione, in base
• Infine, il braccio è posto al fianco (0° di abduzione) du-
alle dimensioni della lacerazione e alle condizioni del tes-
rante la rotazione interna ed esterna.
suto riparato (Tabella 3-5). I tre programmi differiscono so-
prattutto per la velocità della progressione.
Obiettivi per ottenere una mobilità passiva comple-
• Il programma di tipo 1 viene usato per le lacerazioni
ta della spalla dopo riparazione della cuffia.
piccole nei pazienti più giovani con tessuti da buoni a
Tipo 1 – 3-4 settimane
eccellenti. In questo programma, la progressione è
Tipo 2 – 4-6 settimane
molto più rapida che negli altri due.
Tipo 3 – 6-8 settimane
• Il programma di tipo 2 viene usato per le lacerazioni
da medie a grandi in individui attivi con tessuti buoni.
• Il recupero del movimento attivo è molto più lento
• Il programma di tipo 3 viene usato con lacerazioni da
per i vincoli della guarigione delle suture, l’inibizio-
grandi a massive e con una qualità dei tessuti da di-
ne da dolore e la debolezza della cuffia dei rotatori.
screta a scadente.
• Movimenti come un’eccessiva estensione della spalla,
l’adduzione dietro la schiena e l’adduzione orizzontale
Punti generali importanti per la riabilitazione dopo sono proibiti per almeno 6-8 settimane.
riparazione della cuffia dei rotatori* • La crioterapia viene usata da 4-8 volte al giorno per i
• La cosa più importante è ripristinare precocemente il primi 7-10 giorni per sopprimere l’infiammazione, ri-
ROM passivo. durre lo spasmo muscolare e rinforzare l’analgesia.
• Dal primo giorno postoperatorio il braccio del pazien- • Esercizi isometrici submassimali, indolori, pluridirezio-
te viene mosso passivamente per il ROM (flessione sul nali vengono utilizzati per i rotatori interni ed esterni,
piano della scapola e rotazione esterna sul piano della gli abduttori, i flessori e i flessori del gomito.
scapola a 45° di abduzione). • Si dà inizio a esercizi di stabilizzazione ritmica (in po-
• Consentire la rotazione esterna e interna attiva assisti- sizione supina) a 10-14 giorni dopo l’intervento (pro-
ta con barra a L (Breg Corp., Vista, Calif) nel piano tocollo di tipo 2) per recuperare la stabilizzazione di-
namica della GO grazie alla co-contrazione dei musco-
li circostanti. Questi esercizi mirano a prevenire e trat-
*Da Wilk KE, Meister K, Andrews JR: Current concepts in the rehabili-
tation of the overhead throwing athlete. Am J Sports Med 30(1):136, Re- tare il segno dell’elevazione del moncone della spalla
view 2002. (Fig. 3-61).
Tabella 3– 5
Criteri per la riabilitazione dopo riparazione mini-invasiva della cuffia dei rotatori
Dimensioni della lesione Linee guida Programma riabilitativo
Figura 3-60. Esercizi per il ROM attivi assistiti, rotazione esterna. (A e B, Da Andrews JR, Wilk KE: The Athlete’s Shoul-
der. New York, Churchill Livingstone, 1994.)
• Questi esercizi vengono eseguiti in “posizione equili- • Il segno dell’elevazione del moncone della spalla si ha
brata”, definita a 100-110° di elevazione e 10° di ab- con un deltoide forte che sovrasta la cuffia dei rotatori
duzione orizzontale (Fig. 3-62). indebolita, provocando la migrazione verso l’alto della
• In questa posizione, il terapista esercita una forza iso- testa dell’omero (si veda la Fig. 3-42), legata a un man-
metrica molto ridotta (1,5-2 kg) per resistere alla fles- cato controllo della testa omerale. All’inizio dell’ele-
sione, all’estensione, all’abduzione orizzontale e all’ad- vazione del braccio tra i 25° e i 30°, l’intero moncone
duzione. della spalla si eleva. Le tecniche di stabilizzazione di-
• La posizione equilibrata (100-110° di elevazione) vie- namica tendono a ridurre il fenomeno.
ne utilizzata in modo che la forza del deltoide abbia • A mano a mano che il controllo della GO viene recu-
una componente maggiore in direzione orizzontale (e perato e ristabilito, gli esercizi possono essere fatti ad
pertanto di compressione) (Fig. 3-63). Questo esercizio angoli di flessione inferiori (30°, 60°, 90°). La progres-
da 100° a 125° attiva la cuffia dei rotatori, mentre il sione è: (1) supino (fissazione della scapola), (2) sul
deltoide aiuta a impedire la migrazione verso l’alto del- fianco (Fig. 3-64) e poi (3) seduto.
la testa dell’omero. • Le tecniche di stabilizzazione ritmica (forza ridotta, da
182 La Riabilitazione in Ortopedia
• A 8 settimane, si dà inizio a esercizi leggeri isotonici di • Le figure dell’interval training sono a p. 195.
rinforzo e di flessibilità, con pesi leggeri e numerose ri- • I programmi di interval training per atleti che lanciano
petizioni per migliorare forza e resistenza del muscolo. overhead devono essere utilizzati dopo periodi di inatti-
• A 3 mesi, il paziente può passare al “programma fon- vità prolungata o dopo che l’intervento chirurgico è
damentale” di esercizi per la spalla. guarito e il paziente è autorizzato a giocare. Questi pro-
• Tennisti. grammi incoraggiano una ripresa graduale dell’attività
• A 5-6 mesi sono consentiti colpi di rimbalzo. più che un lancio fin dall’inizio a piena velocità che
• Il servizio è consentito se non provoca dolore (10- può produrre lesioni (si veda la sezione Interval trai-
12 mesi). ning).
• Le tavole di interval training sono a p. 193. • I pazienti con riparazione in artroscopia di solito
• Golfisti. progrediscono 2 o 3 settimane più lentamente di
• Lo swing è consentito a 16 settimane. quelli operati in mini-invasiva assistita artroscopi-
• Un ritorno graduale al gioco è consentito a 6-7 mesi. camente, perché la fissazione è meno forte.
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia con chirurgia della cuffia di tipo 1 (riparazione
mini-invasiva assistita da artroscopia per lacerazioni piccole e medie [<1 cm])
Wilk, Crockett e Andrews
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia con chirurgia della cuffia di tipo 1 (riparazione
mini-invasiva assistita da artroscopia per lacerazioni piccole e medie [<1 cm])
(continuazione)
Wilk, Crockett e Andrews
• Esercizi per il gomito e la mano, per la presa e per il ROM. Giorni 11-14
• Isometrici submassimali senza dolore. • ROM passivo secondo tolleranza.
• Flessione • Flessione 0°-145/160°.
• Abduzione • Rotazione esterna a 90° di abduzione: almeno 75-80°.
• Rotazione esterna • Rotazione interna a 90° di abduzione: almeno 55-60°.
• Rotazione interna • Esercizi per il ROM attivi assistiti secondo tolleranza.
• Flessori del gomito. • Flessione.
• Crioterapia per il dolore e l’infiammazione (ghiaccio 15- • Rotazione interna ed esterna nel piano della scapola.
20 minuti ogni ora). • Rotazione interna ed esterna in abduzione a 90°.
• Dormire con il reggibraccio. • Tecniche di stabilizzazione dinamica (ad es.,
stabilizzazione ritmica [si veda la Fig. 3-65]).
Giorni 7-10 • Rotazione interna ed esterna sul piano della scapola.
• Sospendere il reggibraccio a 7-10 giorni. • Flessione-estensione in flessione a 100°.
• Esercizi pendolari (per esempio, flessioni, circonduzioni). • Continuare con gli esercizi isotonici di rotazione interna
• Continuare con esercizi per il ROM secondo tolleranza. ed esterna con i tubi di gomma.
• Flessione fino almeno a 115°. • Dare inizio a movimenti di “striscio” da prono, flessione
• Rotazione esterna nel piano della scapola fino a 45°-55°. del gomito.
• Rotazione interna nel piano della scapola fino a 45°-55°. • Dare inizio a esercizi attivi (flessione-abduzione).
• Esercizi per il ROM attivi assistiti (barra a L). • Continuare con la crioterapia.
• Rotazione interna ed esterna nel piano della scapola.
• Flessione secondo tolleranza (il terapista sostiene il Settimane 3-4
braccio). • Il paziente deve mostrare un ROM passivo completo e
• Continuare con gli esercizi per il ROM del gomito e della attivo quasi completo.
mano e per la presa. • Continuare tutti gli esercizi sopra elencati.
• Continuare con gli esercizi isometrici. • Dare inizio a un programma di rinforzo per i muscoli della
• Flessione a gomito flesso. scapola.
• Estensione a gomito flesso. • Dare inizio al rinforzo dei rotatori esterni sul fianco
• Abduzione a gomito flesso. (manubri leggeri).
• Rotazione interna ed esterna con il braccio nel piano • Dare inizio a esercizi isotonici di flessione del gomito.
della scapola. • Continuare con l’applicazione di ghiaccio, se necessaria.
• Flessione del gomito. • Si può utilizzare la piscina per esercizi leggeri di ROM.
• Può dare inizio ad esercizi di rotazione interna ed Settimana 5
esterna contro resistenza del tubo di gomma se il • Il paziente deve mostrare un ROM attivo completo.
paziente dimostra di essere in possesso del ROM attivo • Continuare con esercizi attivi assistiti per il ROM e di
necessario stretching.
• Continuare con l’utilizzazione di ghiaccio per il controllo • Progredire con il programma di esercizi di rinforzo
del dolore (applicare il ghiaccio almeno 6-7 volte al isotonici.
giorno). • Esercizi con il tubo di gomma.
• Continuare a tenere il reggibraccio di notte fino a • Rotazione interna sul fianco.
istruzione del medico (di solito al 7° giorno). • “Vogata” (rowing) da prono.
• Abduzione orizzontale da prono.
Precauzioni • Flessione della spalla (sul piano della scapola).
• Non sollevare oggetti. • Abduzione della spalla.
• Non portare la mano dietro il tronco in modo eccessivo. • Esercizi reciproci per il bicipite.
• Nessuno stretching eccessivo o movimenti bruschi.
• Non sostenere con le mani il peso del corpo. Precauzioni
• Mantenere la cicatrice pulita e secca. • Non sollevare oggetti pesanti.
• Non sorreggere il peso del corpo con le mani e le braccia.
Fase 2: fase di protezione (giorno 11-5 settimane) • Non fare movimenti bruschi improvvisi.
Obiettivi
Fase 3: fase intermedia (settimane 6-11)
• Consentire la guarigione dei tessuti molli.
• Non sovraccaricare i tessuti in guarigione. Obiettivi
• Recuperare gradatamente il ROM passivo (2-3 • Recupero graduale della forza e della potenza della spalla.
settimane). • Ritorno graduale alle attività funzionali.
• Ristabilire la stabilità dinamica della spalla. • Continuare con lo stretching e gli esercizi passivi per il
• Ridurre il dolore e l’infiammazione. ROM (come richiesto per conservare un ROM completo).
Capitolo 3: Lesioni della spalla 185
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia con chirurgia della cuffia di tipo 1 (riparazione
mini-invasiva assistita da artroscopia per lacerazioni piccole e medie [<1 cm])
(continuazione)
Wilk, Crockett e Andrews
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia mediante chirurgia della cuffia dei rotatori
di tipo 2 (riparazione mini-invasiva assistita in artroscopia per lacerazioni
da medie a grandi [>1, <5 cm])
Wilk, Crockett e Andrews
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia mediante chirurgia della cuffia dei rotatori
di tipo 2 (riparazione mini-invasiva assistita in artroscopia per lacerazioni
da medie a grandi [>1, <5 cm]) (continuazione)
Wilk, Crockett e Andrews
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia mediante chirurgia della cuffia dei rotatori
di tipo 2 (riparazione mini-invasiva assistita in artroscopia per lacerazioni
da medie a grandi [>1, <5 cm]) (continuazione)
Wilk, Crockett e Andrews
*Il paziente deve essere in grado di elevare l’arto superiore senza coinvolgere la spalla o la scapola prima di iniziare gli esercizi isotonici; in caso
contrario, continuare con gli esercizi per la GO.
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia mediante chirurgia della cuffia dei rotatori
di tipo 3 (riparazione mini-invasiva assistita in artroscopia per lacerazioni
da grandi a molto estese [>5 cm])
Wilk, Crockett e Andrews
Candidati alla riabilitazione di tipo 3 • Rotazione interna ed esterna sul piano della scapola
• Lacerazioni da grandi a molto estese. (ROM leggero).
• Scadente qualità dei tessuti. • Esercizi per il gomito e per la presa e per il ROM.
• Riparazione. • Esercizi isometrici submassimali leggeri.
• Flessione.
Fase 1: fase immediatamente postchirurgica (gior- • Abduzione.
ni 1-10) • Rotazione esterna.
• Rotazione interna.
Obiettivi • Flessione del gomito.
• Rispettare l’integrità della riparazione. • Crioterapia per il dolore e l’infiammazione (ghiaccio 15-
• Incrementare gradatamente il ROM passivo. 20 minuti ogni ora).
• Ridurre il dolore e l’infiammazione. • Reggibraccio o tutore di notte.
• Prevenire l’inibizione muscolare.
Giorni 7-10
Giorni 1-6 • Continuare con l’uso del reggibraccio o del tutore.
• Reggibraccio o tutore in abduzione (decisione del medico). • Esercizi pendolari (ad es., flessione, circonduzioni).
• Esercizi pendolari. • Progredire con gli esercizi passivi per il ROM e per la
• Esercizi attivi assistiti (barra a L). presa.
• Rotazione interna ed esterna sul piano della scapola. • Flessione ad almeno 90°.
• Esercizi passivi per il ROM. • Rotazione esterna nel piano della scapola a 35°.
• Flessione secondo tolleranza.
continua
188 La Riabilitazione in Ortopedia
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia mediante chirurgia della cuffia dei rotatori
di tipo 3 (riparazione mini-invasiva assistita in artroscopia per lacerazioni
da grandi a molto estese [>5 cm]) (continuazione)
Wilk, Crockett e Andrews
• Rotazione interna nel piano della scapola a 35°. • Dare inizio alla flessione isotonica del gomito.
• Continuare con gli esercizi per il ROM del gomito/mano e • Continuare con l’uso del ghiaccio se necessario.
per la presa. • Si può utilizzare il caldo prima dell’esercizio.
• Continuare con gli esercizi isometrici. • Si può utilizzare la piscina per esercizi leggeri per il ROM.
• Flessione a gomito flesso. • Continuare con l’uso del tutore di notte fino alla fine della
• Estensione a gomito flesso. settimana 4.
• Abduzione a gomito flesso. • Sospendere l’uso del tutore alla fine della settimana 4.
• Rotazione interna ed esterna con il braccio sul piano Settimane 5-6
della scapola. • Si può utilizzare il caldo prima degli esercizi.
• Flessione del gomito. • Continuare con gli esercizi attivi assistiti per il ROM e di
• Continuare con l’uso del ghiaccio per il controllo del stretching.
dolore (almeno 6-7 volte al giorno). • Dare inizio a esercizi attivi per il ROM.
• Tutore di notte (fino a diversa indicazione del medico). • Flessione della spalla sul piano della scapola.
Precauzioni • Abduzione della spalla.
• Tenere il braccio nel tutore; toglierlo solo per gli esercizi. • Passare a esercizi isotonici di rinforzo.
• Non sollevare oggetti. • Rotazione esterna con il tubo elastico.
• Non estendere eccessivamente la spalla. • Rotazione interna sul fianco.
• Evitare lo stretching eccessivo o aggressivo oppure • Rowing da posizione prona.
movimenti improvvisi. • Abduzione orizzontale da posizione prona.
• Non sostenere il peso del corpo con le mani. • Movimenti reciproci del bicipite.
• Tenere pulita e asciutta l’incisione. Precauzioni
• Non sollevare oggetti.
Fase 2: fase di protezione (giorno 11-settimana 6) • Non eseguire movimenti eccessivi del braccio dietro al
Obiettivi tronco.
• Consentire la guarigione dei tessuti molli. • Non sostenere il peso del corpo con mani e braccia.
• Non sollecitare troppo i tessuti in via di guarigione. • Non fare movimenti bruschi e improvvisi.
• Recuperare gradualmente l’intero ROM passivo
Fase 3: fase intermedia (settimane 7-14)
(settimane 4-5).
• Recuperare la stabilità dinamica della spalla. Obiettivi
• Ridurre il dolore e l’infiammazione. • ROM attivo completo (settimane 10-12).
Giorni 11-14 • ROM passivo completo.
• Continuare l’uso del tutore. • Stabilità dinamica della spalla.
• Esercizi passivi per il ROM secondo tolleranza. • Graduale recupero della forza e della potenza della spalla.
• Flessione 0-125° circa. • Graduale ritorno alle attività funzionali.
• Rotazione esterna a 90° di abduzione: almeno 45°. Settimana 7
• Rotazione interna a 90° di abduzione: almeno 45°. • Continuare con stretching ed esercizi per il ROM
• Esercizi attivi assistiti secondo tolleranza. passivi (secondo necessità per mantenere il ROM
• Rotazione esterna e interna sul piano della scapola. completo).
• Flessoestensione a 100° di flessione. • Continuare con esercizi di stabilizzazione ritmica.
• Continuare con tutte le contrazioni isometriche. • Progredire nel programma di rinforzo.
• Continuare con la crioterapia secondo necessità. • Rotazione interna ed esterna con il tubo.
• Continuare con tutte le precauzioni. • Rotazione esterna sul fianco.
Settimane 3-4 • Sollevamenti laterali (solo ROM attivo).*
• Iniziare esercizi attivi assistiti per il ROM in flessione da • Full can (lattina piena) sul piano della scapola (solo
posizione supina (il terapista sostiene il braccio durante il ROM attivo).*
movimento). • Rowing da posizione prona.
• Continuare con tutti gli esercizi sopra elencati. • Abduzione orizzontale da posizione prona.
• Dare inizio a un rinforzo cauto della rotazione esterna e • Flessione del gomito.
interna utilizzando il tubo elastico a 0° di abduzione. • Estensione del gomito.
• Progredire con il ROM passivo fino al ROM quasi Settimana 10
completo alle settimane 4-5. • Continuare con tutti gli esercizi sopra elencati.
• Dare inizio a esercizi di rowing da posizione prona fino alla • Se il medico lo consente, si può dare inizio ad attività
posizione neutra del braccio. funzionali leggere.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 189
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione della cuffia mediante chirurgia della cuffia dei rotatori
di tipo 3 (riparazione mini-invasiva assistita in artroscopia per lacerazioni
da grandi a molto estese [>5 cm]) (continuazione)
Wilk, Crockett e Andrews
Settimana 14 Settimana 20
• Continuare con tutti gli esercizi sopra elencati. • Continuare con tutti gli esercizi sopra elencati.
• Passare agli esercizi fondamentali per la spalla. • Continuare a eseguire stretching per il ROM se la mobilità
non è completa.
Fase 4: fase di rinforzo avanzato (settimane 15-22)
Fase 5: ritorno alle attività (settimane 23-30)
Obiettivi
• Preservare un ROM completo non doloroso. Obiettivi
• Incentivare l’uso funzionale dell’arto superiore. • Ritorno graduale ad attività lavorative intense.
• Migliorare la forza e la potenza muscolare. • Ritorno graduale ad attività sportive amatoriali.
• Ritorno graduale alle attività funzionali. Settimana 23
Settimana 15 • Insistere nel programma di esercizi fondamentali per la
• Continuare con gli esercizi per il ROM e lo stretching per spalla (almeno quattro volte alla settimana).
preservare un ROM completo. • Continuare con lo stretching se vi è rigidità.
• Autostiramenti della capsula. Settimana 26
• Progredire con gli esercizi di rinforzo della spalla: esercizi • Può dare inizio a un programma di interval training sportivo
fondamentali per la spalla. (ad es., il golf).
*Il paziente deve essere in grado di sollevare l’arto superiore senza coinvolgere la spalla o la scapola prima di iniziare gli esercizi isotonici; in caso
contrario, continuare con gli esercizi per la GO.
Protocollo riabilitativo
Interval training di lancio per i lanciatori
Wilk
Protocollo riabilitativo
Dopo capsulorrafia anteriore termoassistita in atleti overhead (continuazione)
Wilk
Tabella 3– 6
Diagnosi differenziale per le rigidità della spalla
Cause estrinseche Infiammatorie Neoplasie Disturbi gastrointestinali
Neurologiche Malattie reumatiche (si veda la Tumore costale Esofagite
Malattia di Parkinson Tabella 20-1) Tumore polmonare Ulcere
Algoneurodistrofia Polimialgia reumatica Metastasi Colecistite
Lesioni intradurali
Compressione nervosa Traumatiche
Borsiti Instabilità GO
Discopatia cervicale Chirurgia
da cause intrinseche Lussazione recidivante anteriore
Neurofibroma Dissezione del nodo ascellare, e posteriore
Sottoacromiale
sternotomia, toracotomia
Stenosi del forame Tendinite calcifica Lussazione cronica
Fratture
Amiotrofia neurogena Scapola a scatto
Tratto cervicale, spalla, coste,
Emiplegia Artropatie
mano, ecc.
Trauma cranico Tendine del bicipite Glenomerale e acromioclaveare
Farmaci Tenosinovite Artrosi
Muscolari Artrite reumatoide
Isoniazide, fenobarbital Rottura parziale o completa
Polimiosite Psoriasica
SLAP
Congenite Da infezione
Cardiovascolari
Klippel-Feil Cuffia dei rotatori Neuropatica
Infarto miocardico
Deformità di Sprengel Conflitto
Sindrome dello stretto toracico
Displasia della glenoide Rottura parziale della cuffia Miscellanea
Emorragia cerebrale
Atresia Rottura completa della cuffia Necrosi avascolare
Infezioni Retrazioni Emartro
Bronchite cronica Grande pettorale Traumatiche Osteocondromatosi
Tubercolosi polmonare Piega ascellare Fratture Paralisi del nervo soprascapolare
Glenoide
Metaboliche Comportamentali
Omero prossimale
Diabete mellito Depressione
Chirurgia
Malattie della tiroide Paralisi isterica
Spalla postoperatoria, testa,
Sclerosi sistemica progressiva collo, torace
Dolore riferito
(sclerodermia)
Irritazione del diaframma
Malattia di Paget
dell’esame radiografico. Anche una spalla lussata posterior- dolore può essere ottenuto con l’uso di antinfiammatori,
mente perde la rotazione esterna, ma questa lussazione del- con un uso giudizioso di iniezioni intrarticolari di steroidi
la testa omerale viene rivelata da una radiografia ascellare o con terapie fisiche. Le iniezioni intrarticolari di cortico-
laterale. Le diagnosi differenziali per le rigidità di spalla steroidi possono aiutare a bloccare il processo infiammato-
sono mostrate nella Tabella 3-6. Il medico deve essere at- rio spesso associato alla condizione. Il programma riabilita-
tento anche all’eventualità di condizioni che possono aver tivo per la capsulite adesiva è illustrato nella pagina suc-
causato la capsulite adesiva (ad es., un strappo della cuffia cessiva. Un algoritmo per il trattamento della rigidità di
dei rotatori che ha costretto il paziente a tenere fermo a spalla è illustrato nella Figura 3-71.
lungo l’arto). L’intervento chirurgico è indicato nei pazienti che non
mostrano un miglioramento dopo 3 mesi di trattamento ag-
gressivo che includa farmaci, iniezioni di corticosteroidi e
Trattamento fisioterapia. In pazienti che non hanno una storia di diabe-
Sebbene la capsulite adesiva venga considerata un evento te, il nostro primo approccio consiste in una manipolazio-
a risoluzione spontanea, può produrre disabilità per mesi o ne sotto anestesia seguita da una fisioterapia ambulatoriale
anni e quindi richiede un trattamento aggressivo non ap- come descritto nella pagina seguente. Per pazienti con una
pena sia stata posta la diagnosi. Il trattamento iniziale deve storia di diabete in cui il trattamento conservativo fallisce
comprendere un trattamento fisioterapico aggressivo per e per coloro che non recuperano la mobilità della spalla
recuperare il ROM articolare. Per i pazienti nella fase ini- con la manipolazione, è indicato il trattamento di release
ziale dolorosa o in quella di congelamento, il sollievo dal chirurgico in artroscopia seguito dalla fisioterapia.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 229
(ad es.,
instabilità) Capsula
Chirurgia Release
Spalla rigida precedente anteriore rigida in artroscopia
(ad es.,
riparazione della cuffia)
Lesione
Storia precedente No
(ad es.,
lacerazione Sì
parziale Utile?
della cuffia)
Esordio Capsula
insidioso posteriore rigida
RX Manipolazione
normali? sotto anestesia
Proiezione
Artrosi GO No AP ERS & ERA
o rugosità sul piano della limitate No Sì
sottoacromiale scapola e
ascellare
laterale Diabetico?
Normale No
FE, IRB, XBA
limitate Esercizi
di stretching Miglioramento?
fino a recupero
Sì
Debole Forza
della
cuffia? Non tollerato
Spalla rigida
monodirezionale Peggiorato
<6 mesi o si o plateau
RTC? preferisce
Forte Iniezioni dei sintomi
Ecografia non
intervenire intrarticolari di
Artrografia steroidi
No
No Solo Attivo e
attivo passivo Sì Continuare
Movimenti Globalmente Spalla congelata con lo
limitati? limitati? – da quanto? FT senza stretching
Movimento
fluido risultato e
rigidità >6 mesi
BMG
Crepitio
ai movimenti Trattamento della rigidità di spalla. D.T. Harryman, MD (seguire solo le linee intere)
Figura 3-71. Algoritmo di trattamento per pazienti con rigidità di spalla. AP, anteroposteriore; BMG, sotto il grado me-
dio; ERA, rotazione esterna e abduzione; ERS, rotazione esterna da posizione supina; FE, elevazione in avanti; IRB, rota-
zione interna dietro; PT, fisioterapia; RCT, tessuti della cuffia dei rotatori; XBA, rotazione esterna sul fianco (Da Rockwood
CA Jr, Matsen FA III: The Shoulder, 2nd ed. Philadelphia, WB Saunders, 1988).
Protocollo riabilitativo
Capsulite adesiva (frozen shoulder)
Bach, Cohen e Romeo
Protocollo riabilitativo
Capsulite adesiva (frozen shoulder) (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
• A causa dei potenziali effetti collaterali degli steroidi Mobilità della spalla
per via orale, il paziente deve essere interrogato sulla Obiettivi
sua precedente storia medica. • 140° di flessione anteriore.
• Fisioterapia. • 45° di rotazione esterna.
• Ghiaccio, ultrasuoni, SGAV. • Rotazione interna fino a raggiungere i processi spinosi del
• Caldo umido prima della terapia, ghiaccio alla fine tratto toracico.
della seduta. Esercizi
Mobilità della spalla • Esercizi attivi per il ROM.
Obiettivi • Esercizi attivi assistiti per il ROM (si veda la Fig. 3-34).
• Esercizi per il ROM controllati e aggressivi. • Esercizi passivi per il ROM (si veda la Fig. 3-35).
• L’attenzione è focalizzata sullo stretching al limite del Rinforzo muscolare
ROM. • Rinforzo della cuffia dei rotatori – tre volte alla settimana,
• Nessuna restrizione sul ROM, ma il paziente e il terapista 3 serie di 8-12 ripetizioni.
devono comunicare tra di loro per evitare lesioni. • Esercizi isometrici in catena cinetica chiusa con il
Esercizi gomito flesso a 90° e il braccio al fianco (si veda la Fig.
• Attenzione iniziale sulla flessione e sulla rotazione interna 3-36).
ed esterna con il braccio al fianco e il gomito a 90°. • Rotazione interna.
• Esercizi attivi per il ROM. • Rotazione esterna.
• Esercizi attivi assistiti per il ROM (si veda la Fig. 3-34). • Abduzione.
• Esercizi passivi per il ROM (si veda la Fig. 3-35). • Flessione.
• Un programma di esercizi domiciliari deve essere istituito • Progredire agli esercizi in catena cinetica aperta con
fin dall’inizio. Theraband (si veda la Fig. 3-39A).
• Il paziente deve fare gli esercizi per il ROM 3-5 volte al • Esercizi eseguiti con il gomito flesso a 90°.
giorno. • La posizione di partenza è con la spalla in posizione
• Uno stretching sostenuto per 15-30 secondi alla fine del neutra a 0° di flessione, abduzione e rotazione esterna.
ROM deve far parte degli esercizi per il ROM. • Gli esercizi vanno eseguiti per un’ampiezza di 45° in
tutti e 5 i piani di movimento.
Fase 2: settimane 8-16 • Sono disponibili elastici di sei colori, con resistenze
Criteri per il passaggio alla fase 2 da 0,5 a 3 kg, con incrementi di 0,5 kg.
• Riduzione del dolore alla spalla. • La progressione alla resistenza successiva avviene
• Miglioramento della mobilità della spalla. solitamente in 2-3 settimane. Il paziente viene
• Esame fisico soddisfacente. istruito a non passare all’elastico successivo se avverte
ancora dolore con quello che sta usando.
Obiettivi
• Gli esercizi con Theraband permettono di utilizzare
• Migliorare la motilità su tutti i piani. sia il rinforzo eccentrico sia il rinforzo concentrico
• Migliorare la forza e la resistenza della cuffia dei rotatori e dei muscoli della spalla: sono una forma di esercizio
degli stabilizzatori della scapola. isotonico (caratterizzato da velocità variabile e
Controllo del dolore resistenza fissa).
• La riduzione del dolore è essenziale per la guarigione. • Rotazione interna.
• Farmaci. • Rotazione esterna.
• FANS – farmaci di prima linea per il controllo del • Flessione.
dolore. • Abduzione.
• Iniezioni intrarticolari: combinazione di • Progredire a esercizi leggeri isotonici con manubri.
corticosteroidi e anestetici locali. • Rotazione interna (si veda la Fig. 3-39B).
• Steroidi per via orale – per pazienti con spalla • Rotazione esterna (si veda la Fig. 3-39C).
congelata sintomatica resistente (Pearsall e Speer, • Abduzione.
1998). • Flessione.
• A causa dei potenziali effetti collaterali degli • Rinforzo degli stabilizzatori della scapola.
steroidi per via orale, bisogna interrogare il • Esercizi in catena cinetica chiusa (si vedano le Fig.
paziente sulla sua precedente storia medica. 3-37, 3-59 e 3-68).
• Fisioterapia. • Retrazione della scapola (romboidi, trapezio medio).
• Ghiaccio, ultrasuoni, SGAV. • Protrazione della scapola (grande dentato).
• Caldo umido prima della terapia, ghiaccio alla fine • Depressione scapolare (gran dorsale, trapezio, dentato
della seduta. anteriore).
Capitolo 3: Lesioni della spalla 231
Protocollo riabilitativo
Capsulite adesiva (frozen shoulder) (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
• Elevazione della spalla (trapezio, elevatore della Miglioramento massimo atteso dopo 6-9 mesi dall’inizio del
scapola). trattamento.
• Progredire agli esercizi in catena cinetica aperta (si Segnali di allarme
vedano le Fig. 3-38 e 3-69). • Perdita di mobilità.
• Rinforzo del deltoide (si vedano le Fig. 3-58 e 3-70). • Dolore continuo.
Fase 3: mese 4 e oltre Trattamento delle complicanze
• Per questi pazienti può essere necessario tornare
Criteri per il passaggio alla fase 3 indietro alla routine precedente.
• Recupero significativo del ROM funzionale. • Può essere necessaria una maggiore utilizzazione delle
• Miglioramento della partecipazione nelle ADL. modalità di controllo del dolore.
• Risoluzione del dolore alla spalla. • Se la perdita di mobilità e il dolore continuano, può
• Esame obiettivo soddisfacente. essere necessario un intervento.
Obiettivi • Manipolazione sotto anestesia.
• Esercizi di mantenimento da eseguire a domicilio. • Release in artroscopia.
• Esercizi per il ROM due volte al giorno.
• Rinforzo della cuffia dei rotatori tre volte alla settimana.
• Rinforzo degli stabilizzatori della scapola tre volte alla
settimana.
Protocollo riabilitativo
Dopo artroplastica di spalla
Bach, Cohen e Romeo
Protocollo riabilitativo
Dopo artroplastica di spalla (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
• Settimana 2. Restrizioni
• 140° di flessione. • Aumentare gli obiettivi del ROM.
• 40° di rotazione esterna con il braccio al fianco. • 160° di flessione anteriore.
• 75° di abduzione con 0° di rotazione. • 60° di rotazione esterna con il braccio al fianco.
• Non eseguire rotazione interna attiva. • 90° di abduzione con 40° di rotazione interna ed
• Non eseguire estensione (all’indietro). esterna.
Immobilizzazione Immobilizzazione
• Reggibraccio. • Nessuna.
• Dopo 7-10 giorni, reggibraccio solo per agio. Controllo del dolore
Controllo del dolore • FANS – per pazienti con persistente dolore dopo
• La riduzione del dolore è indispensabile per l’intervento.
la guarigione. • Fisioterapia.
• Farmaci. • Ghiaccio, ultrasuoni, SGAV.
• Oppiacei (per 7-10 giorni dopo l’intervento). • Caldo umido prima della terapia e ghiaccio dopo la
• FANS – per pazienti con dolore persistente dopo la seduta.
chirurgia. Mobilità della spalla
• Fisioterapia. • Obiettivi.
• Ghiaccio, ultrasuoni, SGAV. • 160° di flessione.
• Caldo umido prima della terapia e ghiaccio dopo la • 60° di rotazione esterna con il braccio al fianco.
seduta. • 90° di abduzione con 40° di rotazione interna ed
Mobilità della spalla esterna.
• Obiettivi • Esercizi.
• 140° di flessione. • Aumentare il ROM attivo in tutte le direzioni.
• 40° di rotazione esterna. • Focalizzarsi sullo stretching passivo a fine raggio per
• 75° di abduzione. mantenere l’estensibilità della spalla (si veda
• Esercizi la Fig. 3-35).
• Iniziare con il pendolo di Codman per la mobilizzazione • Utilizzare le tecniche di mobilizzazione articolare per le
precoce. retrazioni della capsula, soprattutto della capsula
• Esercizi passivi per il ROM (si veda la Fig. 3-35). posteriore (si veda la Fig. 3-48).
• Stretching della capsula per la parte anteriore, posteriore Rinforzo muscolare
e inferiore, usando l’altro braccio per aiutarsi nella • Rinforzo della cuffia dei rotatori: solo 3 volte alla
mobilizzazione (si veda la Fig. 3-49). settimana per evitare le tendiniti della cuffia, che si
• Esercizi di mobilizzazione attivi assistiti (si veda la Fig. verificano con un allenamento eccessivo.
3-34). • Iniziare con esercizi di rinforzo isometrici in catena
• Flessione della spalla. cinetica chiusa (si veda la Fig. 3-36).
• Estensione della spalla. • Rotazione esterna.
• Rotazione interna e esterna. • Abduzione.
• Progredire agli esercizi attivi per il ROM. • Progredire agli esercizi in catena cinetica aperta con
Mobilità del gomito Theraband (si veda la Fig. 3-39A).
• Passiva – progredire ad attiva. • Esercizi eseguiti con il gomito flesso a 90°.
• 0-130°. • La posizione di partenza è con spalla in posizione
• Pronazione e supinazione se tollerate. neutra a 0° di flessione, abduzione e rotazione
Rinforzo muscolare esterna.
• Solo rinforzo della presa. • Gli esercizi vengono eseguiti per 45° in tutti e 5 i
piani di movimento.
• Sono disponibili elastici di sei colori, con resistenze
Fase 2: settimane 6-12
da 0,5 a 3 kg, con incrementi di 0,5 kg.
Criteri per il passaggio alla fase 2 • Il passaggio alla resistenza successiva avviene
• Dolore o dolorabilità minimi. solitamente ogni 2-3 settimane. Al paziente si
• Mobilità quasi completa. insegna a non passare all’elastico successivo se vi è
• Sottoscapolare intatto senza evidenza di dolore ancora un certo dolore con quello che sta usando.
al tendine nella rotazione interna contro • Gli esercizi con Theraband permettono di utilizzare il
resistenza. rinforzo sia eccentrico sia concentrico dei muscoli
Capitolo 3: Lesioni della spalla 233
Protocollo riabilitativo
Dopo artroplastica di spalla (continuazione)
Bach, Cohen e Romeo
della spalla: sono una forma di esercizio isotonico • Rinforzo degli stabilizzatori della scapola tre volte alla
(caratterizzato da velocità variabile e resistenza fissa). settimana.
• Rotazione esterna. Mobilità
• Flessione. • Raggiungere una mobilità uguale alla controlaterale.
• Abduzione. • Utilizzare esercizi sia attivi sia passivi per preservare la
• Progredire a esercizi isotonici leggeri. mobilità.
• Rotazione esterna (si veda la Fig. 3-39C).
Rinforzo muscolare
• Abduzione.
• Spalla.
• Flessione.
• Iniziare il rinforzo della rotazione interna e
• Rinforzo degli stabilizzatori della scapola.
dell’estensione.
• Esercizi in catena cinetica chiusa (si vedano le Fig. 3-
• Prima con esercizi isometrici in catena cinetica
37, 3-59 e 3-68).
chiusa e passare poi all’uso di Theraband e a esercizi
• Retrazione della scapola (romboidi, trapezio medio).
isotonici contro pesi leggeri.
• Protrazione della scapola (dentato anteriore).
• Stabilizzatori della scapola.
• Depressione della scapola (grande dorsale, trapezio,
• Progredire al rinforzo in catena cinetica aperta e chiusa
dentato anteriore).
(si vedano le Fig. 3-38, 3-59 e 3-69).
• Elevazione del moncone della spalla (trapezio,
• Rinforzo del deltoide (si vedano le Fig. 3-58 e 3-70).
elevatore della scapola).
• Da 8 a 12 ripetizioni per ogni esercizio, 3 serie.
• Rinforzo solo tre volte alla settimana per evitare tendiniti
Fase 3: mesi 3-12 della cuffia.
Rinforzo funzionale
Criteri per il passaggio alla fase 3
• Esercizi pliometrici (si veda la Fig. 3-40).
• ROM completo senza dolore.
• Esame obiettivo soddisfacente. Massimo miglioramento atteso in 12-18 mesi.
Obiettivi Segnali di allarme
• Accrescere la forza, la potenza e la resistenza della spalla. • Perdita di mobilità.
• Migliorare il controllo neuromuscolare e la propriocezione • Dolore continuo.
della spalla. Trattamento delle complicanze
• Preparare per il graduale ritorno alle attività funzionali. • Può essere necessario riportare questi pazienti alla
• Programma domiciliare di mantenimento. routine precedente.
• Esercizi per il ROM due volte al giorno. • Può essere necessario un maggiore uso delle modalità dl
• Rinforzo della cuffia dei rotatori tre volte alla controllo del dolore.
settimana.
Protocollo riabilitativo
Dopo artroplastica totale di spalla (in pazienti con deficit tissutale della
cuffia dei rotatori)
Wilk
L’obiettivo del processo riabilitativo è quello di raggiungere Fase 1: fase di mobilità immediata (settimane 0-4)
una maggiore stabilità articolare, riducendo il dolore e
Obiettivi
migliorando lo stato funzionale. L’obiettivo per i soggetti con
• Aumentare il ROM passivo.
deficit tissutale (perdita ossea o muscolare) è la stabilità
• Ridurre il dolore della spalla.
articolare e una minore mobilità articolare. La chiave per il
• Ritardare l’atrofia muscolare.
successo della riabilitazione dopo sostituzione
dell’articolazione della spalla è l’aderenza al programma
riabilitativo. continua
234 La Riabilitazione in Ortopedia
Protocollo riabilitativo
Dopo artroplastica totale di spalla (in pazienti con deficit tissutale della
cuffia dei rotatori) (continuazione)
Wilk
Lesioni del tendine del bicipite pite (ad es., tendinite del bicipite) va condotta una va-
lutazione completa della funzionalità del resto della
spalla.
Punti importanti per la riabilitazione
• Poiché il tendine del capo lungo del bicipite decorre
• Il capo lungo del bicipite funziona come depressore e dalla propria inserzione al labbro superiore della gle-
stabilizzatore secondario della testa omerale. noide, esce dall’articolazione glenomerale e passa at-
• In molti sport che coinvolgono gli arti overhead, il bi- traverso l’intervallo della cuffia dei rotatori al di sotto
cipite contribuisce ad accelerare e decelerare il braccio. del legamento coracomerale. Quindi entra nel solco bi-
• Problemi del bicipite negli atleti si hanno di solito in cipitale dove viene rimesso in tensione dal legamento
combinazione con altri problemi della spalla (patologia omerale trasverso (Fig. 3-72).
della cuffia dei rotatori, instabilità dell’articolazione • Synder (1990) ha introdotto il termine “lesione
glenomerale). SLAP” per caratterizzare le lesioni del labbro superio-
• Per questo motivo, in presenza di una lesione del bici- re all’origine del bicipite. In questo sistema di classifi-
Capitolo 3: Lesioni della spalla 235
Acromion Origine del bicipite • Trazione e compressione sono i meccanismi più fre-
Leg. coracoacromiale quenti all’origine della SLAP. In molti casi si tratta di
Leg. coracomerale uno strappo improvviso, come ad esempio quando si af-
ferra un oggetto nel tentativo di evitarne la caduta.
Leg. omerale Clavicola • Gli esami diagnostici per una SLAP sono descritti a
trasverso pag. 134 (ad es., Speed test, test di Yergason ).
A B
C D
Figura 3-73. Lesioni SLAP. A, Tipo 1. B, Tipo 2. C, Tipo 3. D, Tipo 4. (A-D, Da Warren RR, Craig EV, Altchek
DW: The Unstable Shoulder. Philadelphia, Lippincott-Raven, 1999.)
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione in artroscopia di SLAP di tipo 2
Wilk
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione in artroscopia di SLAP di tipo 2 (continuazione)
Wilk
• ROM del gomito e del polso. Fase 2: fase intermedia – fase della protezione
• Esercizi di presa. moderata (settimane 7-14)
• Esercizi di articolarità passiva e attiva assistita
Obiettivi
moderati.
• Ristabilire gradualmente il ROM completo (settimana 10).
• Flessione fino a 60° (settimana 2: flessione a 75°).
• Preservare l’integrità della riparazione chirurgica.
• Elevazione sul piano della scapola fino a 60°.
• Ristabilire la forza e l’equilibrio muscolare.
• Rotazione interna ed esterna con il braccio sul piano
della scapola. Settimane 7-9
• Rotazione esterna fino a 10-15°. • Aumentare gradatamente il ROM.
• Rotazione interna fino a 45°. • Flessione fino a 180°.
• Nota. Nessuna rotazione interna o esterna o • Rotazione esterna a 90° di abduzione: 90-95°.
abduzione attiva. • Rotazione interna a 90° di abduzione: 70-75°.
• Esercizi isometrici submassimali per la muscolatura della • Continuare a progredire nel programma di rinforzo
spalla. isotonico.
• Nessuna contrazione isolata del bicipite. • Continuare il rinforzo con PNF.
• Crioterapia, terapie fisiche come indicato. • Iniziare il programma “Thrower’s Ten”.
Settimane 3-4 Settimane 10-12
• Uso saltuario del reggibraccio nella settimana 4. • Si può dare inizio a un rinforzo leggermente
• Dormire con l’immobilizzatore fino alla settimana 4. più aggressivo.
• Continuare con cauti esercizi per il ROM (passivo e attivo • Progredire nelle rotazioni esterne fino al movimento del
assistito). lanciatore.
• Flessione a 90°. • Rotazione esterna a 90° di abduzione: 110-115° nei
• Abduzione a 75-85°. lanciatori (settimane 10-12).
• Rotazione esterna sul piano della scapola a 25-35°. • Aumentare gli esercizi isotonici di rinforzo.
• Rotazione interna sul piano della scapola a 55-60°. • Continuare con tutti gli esercizi di stretching. Aumentare il
• Nota. Il tasso di progressione è in funzione della ROM in relazione alle esigenze (ossia atleta che lancia
valutazione del paziente. overhead).
• Nessuna rotazione esterna, estensione o elevazione • Continuare con tutti gli esercizi di rinforzo.
attiva.
• Dare inizio a esercitazioni di stabilizzazione Fase 3: fase di protezione minima
ritmica. (settimane 14-20)
• Dare inizio a esercizi propriocettivi.
• Esercizi con tubolari di rotazione interna ed esterna Criteri per il passaggio alla fase 3
a 0° di abduzione. • ROM completo e in assenza di dolore.
• Continuare con gli esercizi isometrici. • Stabilità soddisfacente.
• Continuare con l’uso della crioterapia. • Forza muscolare (grado “buono” o migliore).
• Assenza di dolore o dolorabilità.
Settimane 5-6
• Aumentare gradatamente il ROM. Obiettivi
• Flessione fino a 145°. • Stabilire e mantenere il ROM completo.
• Rotazione esterna a 45° di abduzione: 45-60°. • Aumentare la forza muscolare, la potenza e
• Rotazione interna a 45° di abduzione: 55-60°. la resistenza.
• Si può dare inizio a esercizi di stretching. • Iniziare gradualmente le attività funzionali.
• Si può dare inizio a esercizi blandi per il ROM a 90° di Settimane 14-16
abduzione. • Continuare con tutti gli esercizi di stretching (stretching
• Continuare con gli esercizi con tubolare della capsula).
di rotazione esterna e interna • Mantenere la mobilità del lanciatore (soprattutto la
(braccio al fianco). rotazione esterna).
• PNF con resistenza manuale. • Continuare gli esercizi di rinforzo.
• Iniziare l’abduzione attiva della spalla • Programma “Thrower’s Ten” o esercizi fondamentali.
(senza resistenza). • PNF con resistenza manuale.
• Iniziare esercizi full can (peso del braccio). • Allenamento della resistenza.
• Dare inizio a esercizi con vogatore da posizione prona, • Dare inizio a un leggero programma pliometrico.
abduzione orizzontale da posizione prona. • Attività sportive limitate (nuoto “leggero”, mezzo swing
• NESSUN rinforzo del bicipite. nel golf).
continua
238 La Riabilitazione in Ortopedia
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione in artroscopia di SLAP di tipo 2 (continuazione)
Wilk
Settimane 16-20 Settimane 20-26
• Continuare con tutti gli esercizi descritti. • Continuare con gli esercizi per l’estensibilità.
• Continuare con lo stretching. • Continuare con il programma di rinforzo isotonico.
• Continuare con il programma “Thrower’s Ten”. • Schemi di PNF con resistenza manuale.
• Continuare con il programma pliometrico. • Rinforzo pliometrico.
• Dare inizio a un programma di interval training per lo sport • Progredire con i programmi di interval training.
(ad es., lanci). Si veda il programma di interval training
Fase 5: fase del ritorno all’attività (mesi 6-9)
per i lanci.
Criteri per il passaggio alla fase 5
Fase 4: fase avanzata del rinforzo (settimane 20-26) • ROM funzionale completo.
• Funzionalità muscolare isocinetica (criteri di
Criteri per il passaggio alla fase 4
soddisfazione).
• ROM completo indolore.
• Stabilità statica soddisfacente.
• Stabilità statica soddisfacente.
• Assenza di dolore o dolorabilità.
• Forza muscolare al 75-80% del lato controlaterale.
• Assenza di dolore o dolorabilità. Obiettivi
• Graduale ritorno alle attività sportive.
Obiettivi
• Mantenere forza, mobilità e stabilità.
• Accrescere la forza, la potenza e la resistenza muscolari.
Esercizi
• Progredire nelle attività funzionali.
• Progressione graduale nelle attività sportive verso una
• Preservare la mobilità della spalla.
partecipazione senza restrizioni.
• Continuare il programma di stretching e rinforzo.
Protocollo riabilitativo
Dopo sbrigliamento in artroscopia di SLAP di tipo 1 o 3 e/o parziale
sbrigliamento della cuffia dei rotatori (non una riparazione della cuffia dei
rotatori)
Wilk
L’obiettivo di questo programma riabilitativo è quello di far • Si può dare inizio nell’ultima fase (di solito 7-10 giorni
ritornare il paziente/atleta alla propria attività/sport con la dopo l’operazione) a esercizi con tubolare per le rotazioni
massima velocità e sicurezza possibili. interna ed esterna a 0° di abduzione.
Il programma è basato sulla fisiologia muscolare, sulla Riduzione del dolore e dell’infiammazione
biomeccanica, sull’anatomia e sulla risposta della cicatrizzazione. • Ghiaccio, FANS, fisioterapia.
Fase 1: fase della mobilizzazione (giorni 1-10) Fase 2: fase intermedia (settimane 2-4)
Obiettivi Criteri per il passaggio alla fase 2
• Ripristinare un ROM senza dolore. • ROM completo.
• Ritardare l’atrofia muscolare. • Dolore e dolorabilità minimi.
• Ridurre il dolore e l’infiammazione. • “Buone” al MMT la rotazione interna ed esterna e la flessione.
ROM Obiettivi
• Esercizi pendolari. • Ripristinare e migliorare la forza muscolare.
• Corda e carrucola. • Normalizzare la cinematica dell’arto.
• Esercizi con la barra a L. • Migliorare il controllo neuromuscolare del complesso della
• Flessoestensioni. spalla.
• Abduzioni e adduzioni.
Settimana 2
• Rotazione interna ed esterna (iniziare a 0° di abduzione,
Esercizi
proseguire a 45° di abduzione, quindi a 90°).
• Dare inizio a un programma isotonico con manubri.
• Autostiramenti (stretching della capsula).
• Muscolatura della spalla.
Esercizi • Scapolotoracica.
• Esercizi isometrici. Nota. Nessun esercizio isometrico del • Esercizi con tubolare di rotazione interna ed esterna a 0°
bicipite per 5-7 giorni dopo l’operazione. di abduzione.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 239
Protocollo riabilitativo
Dopo sbrigliamento in artroscopia di SLAP di tipo 1 o 3 e/o parziale
sbrigliamento della cuffia dei rotatori (non una riparazione della cuffia dei
rotatori) (continuazione)
Wilk
• Rotazioni esterne dalla posizione in decubito laterale. • Continuare con il rinforzo con i manubri (sopraspinoso e
• Vogatore in rotazione esterna da posizione prona. deltoide).
• PNF con resistenza manuale per la stabilizzazione • Iniziare gli esercizi con tubolare nella posizione 90/90 per
dinamica. la rotazione interna ed esterna (serie veloci/lente).
• Normalizzare la cinematica del complesso della spalla. • Esercizi per la muscolatura scapolotoracica.
• Mobilizzazione articolare. • Esercizi con tubolari per il bicipite.
• Continuare lo stretching della spalla (rotazione interna ed • Iniziare gli esercizi pliometrici (esercizi con due mani,
esterna a 90° di abduzione). progredendo a esercizi con una mano).
• Dare inizio agli esercizi di controllo neuromuscolare. • Schemi diagonali (PNF).
• Dare inizio all’esercitazione propriocettiva. • Dare inizio al rinforzo isocinetico.
• Dare inizio agli esercizi del tronco. • Continuare con gli esercizi di resistenza: esercizi di
• Dare inizio agli esercizi di resistenza dell’arto superiore. controllo neuromuscolare.
Ridurre il dolore e l’infiammazione • Continuare con gli esercizi per la propriocezione.
• Continuare con l’uso di fisioterapia e ghiaccio secondo
Fase 4: fase di ritorno all’attività
necessità. (settimana 7 e oltre)
Settimana 3 Criteri per il passaggio alla fase 4
Esercizi • ROM completo.
• Programma “Thrower’s Ten”. • Assenza di dolore o dolorabilità.
• Insistere sul rinforzo della cuffia dei rotatori e della scapola. • Test isocinetici che soddisfano i criteri fissati per il lancio.
• Esercizi di stabilizzazione dinamica. • Esame clinico soddisfacente.
Fase 3: fase del rinforzo dinamico – fase del Obiettivi
rinforzo avanzato (settimane 5-6) • Aumentare progressivamente le attività per preparare il
paziente al ritorno funzionale.
Criteri per il passaggio alla fase 3 Esercizi
• ROM completo in assenza di dolore. • Dare inizio a un programma di interval training per lo sport
• Assenza di dolore o dolorabilità. (ad es., lanci, tennis).
• Forza pari al 70% del lato controlaterale. • Continuare con tutti gli esercizi come nella fase 3 (lanci e
Obiettivi allenamento nello stesso giorno) (arti inferiori e ROM a
• Migliorare la forza, la potenza e la resistenza. giorni alterni).
• Migliorare il controllo neuromuscolare. • Progredire con il programma di interval training.
• Preparare l’atleta a iniziare il lancio, ecc. Follow-up
Esercizi • Test isocinetici.
• Continuare con il programma “Thrower’s Ten”. • Esame clinico.
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione del tendine prossimale del bicipite (rottura completa del
capo lungo del bicipite)
Wilk
Protocollo riabilitativo
Dopo riparazione del tendine distale del bicipite (al gomito)
Wilk
Protocollo riabilitativo
Discinesia della scapola
Kibler e McMullen
Fase acuta (di solito settimane 0-3)
• Inizialmente, evitare i movimenti del braccio che generano
dolore e provocare il movimento della scapola.
• Dare inizio a mobilizzazione dei tessuti molli, terapie
elettriche, ultrasuoni e stretching assistito se la mancanza di
estensibilità muscolare limita il movimento. Piccolo
pettorale, elevatore della scapola, trapezio superiore, gran
dorsale, sottospinoso e piccolo rotondo mancano spesso di
estensibilità come risultato del processo lesivo.
• Usare fisioterapia e tecniche di stretching attive, attive
assistite, passive e PNF per queste aree.
• Iniziare con spostamenti di pesi con l’arto superiore,
esercizi con pedana oscillante, esercizi pendolari della
scapola (Fig. 3-77), stabilizzazioni ritmiche con la palla ed
estensioni isometriche in carico (Fig. 3-78) per favorire
co-contrazioni in sicurezza.
• Usare esercizi in catena chiusa nei vari piani e livelli di
elevazione, ma coordinarli con un appropriato
posizionamento della scapola. Figura 3-77. Esercizio “pendolare” (delle rotazioni) della sca-
• Dare inizio agli esercizi di mobilizzazione della scapola pola. Il paziente muove nelle due direzioni la scapola in un
senza elevazione del braccio. esercizio in catena chiusa.
Capitolo 3: Lesioni della spalla 245
Protocollo riabilitativo
Discinesia della scapola (continuazione)
Kibler e McMullen
Protocollo riabilitativo
Discinesia della scapola (continuazione)
Kibler e McMullen
Figura 3-80. Progressione della mobilità del braccio con sche- Figura 3-82. Trazioni con tubolari che comprendono una
mi di esercizi per la mobilità della scapola. estensione del tronco e dell’anca.
l’elevazione. Scivolamenti sul muro (Fig. 3-81) e • Non appena le associazioni scapolomerali e il controllo
scivolamenti sul tavolo ne sono esempi. Associare a questi sono stati raggiunti, si può introdurre il “dare dei pugni”
esercizi movimenti del tronco e dell’anca. con i manubri. Utilizzare passi complementari per
• Dare inizio agli esercizi con tubolare utilizzando incorporare il contributo della catena cinetica e i
l’estensione del tronco e dell’anca con la retrazione e la movimenti reciproci (Fig. 3-83). Variare l’altezza dei pugni
flessione del tronco e dell’anca con la protrazione (Fig. mentre si mantiene il controllo scapolare.
3-82). Usare vari angoli di trazione e piani di movimento. • Usare gli affondi con manubri per incentivare la
Non attribuire importanza alle trazioni verso l’alto finché sincronizzazione e la coordinazione della catena cinetica
la dominanza del trapezio superiore non sia eliminata. (Fig. 3-84). Variare il livello di elevazione del braccio,
Protocollo riabilitativo
Discinesia della scapola (continuazione)
Kibler e McMullen
Figura 3-85. Esercizi pliometrici con palla medica. Figura 3-86. “Pressa” con manubri sopra la testa.