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CORRADO LEZ 5

IL FAST TRACK
Con questo termine si indica l’approccio multidisciplinare che si pone il fine di ridurre lo
stress operatorio, il disagio per il paziente e la durata del ricovero ospedaliero.
La fast track surgery, in particolare, rappresenta quella che è la chirurgia ‘’del percorso
breve’’, che produce migliori risultati e un più veloce recupero fisico e psicologico.

Il percorso FAST STRACK nella chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio permette la
ripresa della funzionalità degli arti in tempi rapidi attraverso la particolare gestione del
paziente prima, durante e dopo l’intervento, riducendo e agevolando fortemente:
L’IMPATTO CLINICO-CHIRURGICO
IL DOLORE POST-OPERATORIO
LA MOBILIZZAZIONE IMMADIATA

PER CHI È INDICATO


Il percorso fast track è indicato per i pazienti che soffrono di artrosi primitiva e secondaria
di anca e di ginocchio, e che hanno avuto indicazione cinica per il posizionamento di un
impianto protesico.
Spetta allo specialista, ad ogni modo, valutare caso per caso l’opportunità di applicare o
meno il percorso, verificando con attenzione la presenza di patologie associate che
potrebbero complicare la situazione, o problematiche legate all’età o al grado di autonomia
nel movimento presente prima dell’intervento.

IL PRE-RICOVERO DELLA FAST TRACK SURGERY


Il paziente candidato al percorso di fast track deve effettuare un pre-ricovero durante il
quale, oltre ad essere sottoposto a comuni esami di routine, incontra gli specialisti coinvolti
che provvedono a illustrargli le motivazioni e le finalità del ‘’percorso chirurgico veloce’’.
BENEFICI TERAPEUTICI DEL FAST TRACK

1) MIGLIORE GESTIONE MEDICA → accelerare il recupero del paziente migliora la sua


gestione medica, durante la quale ogni fase è sviluppata ed analizzata al meglio dello
standard di cura.

2) MAGGIORE SODDISFAZIONE DEL PAZIENTE → il paziente che raggiunge gli


obbiettivi di recupero fisioterapico più rapidamente e con minor sofferenza ha un maggior
livello di soddisfazione rispetto alla procedura eseguita.

3) RUOLO CENTRALE DEL PAZIENTE → il paziente diventa attore protagonista e non


soggetto passivo del proprio recupero.

4) CONVENIENZA ECONOMICA SANITARIA → riduce i tempi di ospedalizzazione e di


ritorno alle normali attività dei pazienti operati.

a. CARATTERISTICHE OPERATORIE
Si stimano 4 interventi a settimana e 40 settimane di lavoro annuale per un volume iniziale
di 160 protesi (anca ginocchio) annue con tecniche di impianto caratterizzate da ridotta
invasività.

GLI IMPIANTI PREVEDONO:

ANCA CON TESTA DI GRANDE DIAMETRO (POSSIBILMENTE 36MM)

PROTESI DI GINOCCHIO A STABILIZZAZIONE POSTERIORE O MONOCOMPARTIMENTALE


b. SELEZIONE PAZIENTI
Al momento della visita specialistica ortopedica il paziente viene inserito in lista per un
intervento di artroprotesi di anca o ginocchio. I pazienti candidati che non abbiano
significative comorbidità associate, con età inferiore ai 70 anni (o inferiore ai 74 anni ma
con ottimo stato di salute e di funzionalità muscoloscheletrica) sono candidati al percorso.

Tali pazienti riceveranno due livelli di educazione:

1. Una Lezione preoperatoria generale di illustrazione del percorso operatorio di


artroprotesi e con didattica mirata alla prevenzione di complicazione postoperatorie.

2. Una lezione dedicata Fast Track con illustrazione delle tappe rieducative, insegnamento
di esercizi base del recupero, elucidazione sui vantaggi della procedura e dei sistemi di
comunicazione con il team medico per una monitorizzazione continua del paziente anche a
domicilio.

c. AMBIENTE DI REPARTO
Camera munita di crioterapia con Game Ready.
(elettromedicale utilizzato per la cura dei traumi da sport).

Il paziente è istruito a dosare la crioterapia con sedute di 30’ per 5-6 volte al giorno
autonomamente. La terapia si esegue a letto sdraiato o seduto su sedia nei pressi del letto
(anca e ginocchio) e il ghiaccio deve essere rifornito dagli infermieri ogni 24 ore circa.

d. CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO CHIRURGICO


Anestesia spinale subaracnoidea possibilmente selettiva monolaterale.
Chirurgia con approccio mini-invasivo che determina un’efficienza operatoria garantita da
un rapido posizionamento e gestione dell’utente.

e. REGIME DI OSSERVAZIONE POST-OPERATORIA


Stazionamento con monitorizzazione parametri vitali, monitorizzazione ristagno urinario
(sonda eco dedicata disponibile) ed eventuale svuotamento vescicale.
Mantenimento di posizione dell’arto in flessione a 70° per ginocchio ed in elevazione a 30°
per anca.
f. REGIME DI RICOVERO IN REPARTO DI ORTOPEDIA
Al rientro in reparto i gesti terapeutici vengono eseguiti con il seguente schema:

1) Dopo 1 ora dal rientro si attua l’esecuzione di esercizi muscolari attivi di caviglia e
contrazione isometrica attiva del quadricipite mentre il paziente è in decubito supino
con arto in scarico (30°).

2) Applicazione per 30’ di crioterapia compressiva.


3) Dopo 2 ore dal rientro si attua una rieducazione del passaggio posturale supino-seduto
con stazionamento seduto a bordo letto per 2’ e successiva valutazione dei parametri
vitali.

4) Passaggio seduto-in piedi e deambulazione deambulatore munito di appoggio


antibrachiale.

La monitorizzazione del ristagno urinario viene effettuata sia calcolando la minzione


avvenuta sia tramite apposita sonda ecografica.

g. CONFIGURAZIONE DEL PAZIENTE PER FAST TRACK


1) ASSENZA DI CATETERE VESCICALE
2) MEDICAZIONE AVANZATA
3) ASSENZA DI DRENAGGIO
4) BENDAGGIO ELASTICO ARTO OPERATO
5)VESTAGLIA IN COTONE (PER DEAMBULAZIONE GIORNO 0)
6)EVENTUALE TELINO ANTI-IPOTERMIA
7)SCARPE CON VELCRO PER DEAMBULARE
8)ASSENZA DI CUSCINO DIVARICATORE
h. METODICHE DI CONTENIMENTO DEL SANGUINAMENTO
1) SOSPENSIONE FANS

2) NO EPARINA PREOPERATORIA

3) INFILTRAZIONI ARTICOLARI CON ANESTETICO VASOCOSTRITTORE

4) CHIRURGIA CON TECNICA MINI-INVASIVA

5) CHIUSURA DEL CANALE ENDOMIDOLLARE FEMORALE

7) EMOSTATICI TOPICI SU SUPERFICI OSSEE ESPOSTE

8) USO DEL TOURNIQUET CON TEMPORANEA SOSPENSIONE E TEMPO DI COAGULAZIONE


POSTERIORE DOPO TAGLI OSSEI - ASSENZA DRENAGGIO ARTICOLARE

9) FLESSIONE POSTOPERATORIA IMMEDIATA A CIRCA 70° MANTENUTA PER 3 ORE

10) CRIOTERAPIA CON GAME READY

i. METODICHE DI CONTENIMENTO DEL DOLORE


TOLLERABILITÀ OPPIACEI

PRE-EMPTIVE (RICETTA BIANCA IN PRE-RICOVERO)

1/3 DI ADRENALINA (DA NON INSERIRE IN SIRINGA DA 30ML PER SOTTOCUTE)


l. FKT NEL RICOVERO
GIORNO 0 → RIENTRO IN REPARTO:
Addestramento per la contrazione isometrica quadricipite, assistenza/sorveglianza nel
passaggio posturale supino-seduto-in piedi e addestramento all’utilizzo del ghiaccio con 30’
5-6 volte al giorno. Deambulazione breve (10-15 metri) con deambulatore munito di
appoggio antibrachiale.

GIORNO 1
Pompa muscolare attiva, contrazione quadricipite, esercizi di mobilizzazione attiva-assistita
da supini diversificati per anca e ginocchio, passaggio posturale supino-seduto-in piedi e
trasferimenti in autonomia, gestione flessione bordo letto.
Deambulazione breve (30 metri) con deambulatore o 2 stampelle.

GIORNO 2
Pompa muscolare attiva, contrazione quadricipite, esercizi attivi-assistiti, passaggio
posturale supino seduto, in piedi autonomo, trasferimenti e spostamenti in autonomia,
gestione flessione bordo letto.
Deambulazione nel corridoio del reparto (circa 70 metri) con stampelle e insegnamento
salita e discesa scale più entrata/uscita dalla macchina.

GIORNO 3

Pompa muscolare attiva, contrazione quadricipite, passaggio posturale supino-seduto-in


piedi autonomo, trasferimenti e spostamenti autonomo, gestione flessione bordo letto e
dimissioni.

FKT POST RICOVERO ORTOPEDIA


Inizialmente ambulatoriale e in una seconda fase privato a casa o in un centro riabilitativo.
m. FOLLOW UP DEI PAZIENTI
Ai pazienti viene dato appuntamento telefonico per le prime 2 settimanale in cui vengono
sottoposte al paziente domande mirate con lo scopo di evidenziare eventuali deficit di
recupero o necessità del paziente. In caso si evidenzino deviazioni dal decorso e recupero
standard previsto, il paziente sarà invitato a eseguire controllo medico.

A 20 giorni dall’intervento al paziente saranno rimossi i punti di sutura

A 45 giorni, 4 mesi, 12 mesi ed ogni 2 anni il paziente eseguirà i follow up medici con
controllo radiografico dell’impianto.

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