IL FAST TRACK
Con questo termine si indica l’approccio multidisciplinare che si pone il fine di ridurre lo
stress operatorio, il disagio per il paziente e la durata del ricovero ospedaliero.
La fast track surgery, in particolare, rappresenta quella che è la chirurgia ‘’del percorso
breve’’, che produce migliori risultati e un più veloce recupero fisico e psicologico.
Il percorso FAST STRACK nella chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio permette la
ripresa della funzionalità degli arti in tempi rapidi attraverso la particolare gestione del
paziente prima, durante e dopo l’intervento, riducendo e agevolando fortemente:
L’IMPATTO CLINICO-CHIRURGICO
IL DOLORE POST-OPERATORIO
LA MOBILIZZAZIONE IMMADIATA
a. CARATTERISTICHE OPERATORIE
Si stimano 4 interventi a settimana e 40 settimane di lavoro annuale per un volume iniziale
di 160 protesi (anca ginocchio) annue con tecniche di impianto caratterizzate da ridotta
invasività.
2. Una lezione dedicata Fast Track con illustrazione delle tappe rieducative, insegnamento
di esercizi base del recupero, elucidazione sui vantaggi della procedura e dei sistemi di
comunicazione con il team medico per una monitorizzazione continua del paziente anche a
domicilio.
c. AMBIENTE DI REPARTO
Camera munita di crioterapia con Game Ready.
(elettromedicale utilizzato per la cura dei traumi da sport).
Il paziente è istruito a dosare la crioterapia con sedute di 30’ per 5-6 volte al giorno
autonomamente. La terapia si esegue a letto sdraiato o seduto su sedia nei pressi del letto
(anca e ginocchio) e il ghiaccio deve essere rifornito dagli infermieri ogni 24 ore circa.
1) Dopo 1 ora dal rientro si attua l’esecuzione di esercizi muscolari attivi di caviglia e
contrazione isometrica attiva del quadricipite mentre il paziente è in decubito supino
con arto in scarico (30°).
2) NO EPARINA PREOPERATORIA
GIORNO 1
Pompa muscolare attiva, contrazione quadricipite, esercizi di mobilizzazione attiva-assistita
da supini diversificati per anca e ginocchio, passaggio posturale supino-seduto-in piedi e
trasferimenti in autonomia, gestione flessione bordo letto.
Deambulazione breve (30 metri) con deambulatore o 2 stampelle.
GIORNO 2
Pompa muscolare attiva, contrazione quadricipite, esercizi attivi-assistiti, passaggio
posturale supino seduto, in piedi autonomo, trasferimenti e spostamenti in autonomia,
gestione flessione bordo letto.
Deambulazione nel corridoio del reparto (circa 70 metri) con stampelle e insegnamento
salita e discesa scale più entrata/uscita dalla macchina.
GIORNO 3
A 45 giorni, 4 mesi, 12 mesi ed ogni 2 anni il paziente eseguirà i follow up medici con
controllo radiografico dell’impianto.