2 LA VALUTAZIONE MOTORIA
1. La scienza che studia la valutazione è: La docimologia
2. Il peer assessment rappresenta: La valutazione tra pari
3. Il Bilancio delle competenze rappresenta: Un percorso che tende a individuare e a promuovere le caratteristiche
personali e professionali di un soggetto
4. Nella valutazione esterna: E' richiesta la collocazione del ricercatore e degli strumenti di osservazione esterna
al fenomeno
5. La valutazione quali-quantitativa prevede: La raccolta di dati, la registrazione di informazioni da comparare,
ma può per registrare anche atteggiamenti e comportamenti
6. Individuare gli indicatori significa: Trovare delle prestazioni-tipo aventi un’alta correlazione con ciò che
effettivamente si intende valutare
7. La valutazione in educazione motoria: Ha inizialmente il carattere di verifica, individuale e analitica, dei
prerequisiti funzionali e strutturali e in seguito, dei livelli di sviluppo delle capacità motorie e delle competenze via
via acquisite
8. Le competenze motorie nel campo della valutazione richiedono: Un sapere, un saper fare, un saper essere
ed un saper far fare
9. Nella fase iniziale della valutazione, il laboratorio motorio prevede: La presenza di esperienze pregresse in
campo motorio e la piena consapevolezza delle proprie capacità ed abilità in campo motorio
10. La valutazione sistematica è: Formale, predefinita nei tempi e nelle modalità di osservazione del
fenomeno motorio – sportivo
3 I TEST MOTORI DI VALUTAZIONE
1. L'affidabilità di un test motorio dipende: Dalla strutturazione del test e dalle diverse modalità di
somministrazione e di misurazione
2. L'ABC movement misura: Abilità manuali, abilità con la palla e l’equilibrio
3. Il Visual Motor Integration(VMI) valuta: L'integrazione di 2 abilità: visive e motorie
4. Qual è l’ordine di somministrazione del VMI: VMI, test di percezione visiva, test di coordinazione motoria
5. Il Test di Piaget destra/sinistra è costituito da: Riconoscimento destra-sinistra su di sé, riconoscimento destra –
sinistra su un’altra persona situata di fronte e riconoscimento della posizione relativa di 3 soggetti
6. Le prove del test di Head prevedono: L'imitazione dei movimenti dell’osservatore faccia a faccia, l’esecuzione di
movimenti su ordini verbali, l’imitazione di figure schematiche
7. La Scala di Oseretzky valuta: Il grado di sviluppo motorio, lo sviluppo dell’intelligenza generale e delle
reazioni emotive
8. I 6 item delle Prove Movit descrivono: Il grado di avvicinamento del soggetto alla conquista della capacità
oggetto di osservazione
9. La Check List dell’ABC Movement prevede: 5 sezioni, di cui 4 sono operative e 1 è comportamentale
10. Il Visual Motor integration si avvale di: 2 test base e 2 test supplementari di percezione visiva e
coordinazione motoria
4 LA DIDATTICA LABORATORIALE
1. Il laboratorio è: Una situazione di apprendimento in cui si integrano conoscenze, abilità, progettualità, operatività,
stili cognitivi, sociali ed emotivi
2. La didattica laboratoriale: Passa da un modello formativo basato su apprendimenti formali ad un apprendimento
basato su compiti e progetti da realizzare
3. Il laboratorio favorisce: L'esperienza pratica
4. Il mediatore iconico: E' quello maggiormente vicino alla realtà, perché immediatamente percepibile all’occhio
5 Il mediatore attivo: E' individuabile nell’esperienza diretta
6. Il mediatore analogico: Consente di evitare la dispersività e la pericolosità di situazioni reali
7. Nella didattica laboratoriale, l’educatore è visto come: Un facilitatore
8. Attraverso la pratica laboratoriale, ai soggetti è consentito di apprendere in modo: Casuale e
situazionale,individuale, interdisciplinare, cooperativo, creativo, rispettoso degli stili cognitivi
9. Le attività laboratoriali devono essere: Progettate, concrete, aperte all’interpretazione e orientate ai risultati
10. Il laboratorio come esperienza multidimensionale: E' un laboratorio in cui la trasferibilità dei contenuti apre
l’accesso ad un sapere plurimo.
5 IL CONTROLLO MOTORIO
1. L’abilità discreta: E' un compito motorio organizzato in modo tale che l’azione è generalmente breve e ha un
inizio e una fine ben definiti
2. L’abilità aperta o open skill: E' quella eseguita in un ambiente variabile ed imprevedibile
3. In base alle teorie dell’azione: Le azioni funzionali sono viste come emergenti dalla relazione tra l’organismo e
l’ambiente
4. Il feedback intrinseco: E' relativo alle informazioni conseguenti al proprio movimento e che il soggetto è in grado
di ricevere ed elaborare grazie ai propri analizzatori
5. Il controllo motorio a circuito chiuso: Ha come elemento fondamentale il feedback prodotto dalla risposta che
permette la rilevazione e la correzione dell’errore nell’esecuzione
6. Il controllo motorio a circuito aperto: Non prevede né un feedback né un meccanismo riparatore che rilevi gli
errori
7. La traccia amnestica: E' la rappresentazione del movimento che si vuole eseguire.
8. La traccia percettiva: E' l’immagine sensoriale del movimento.
9. Schmidt, ritiene che con un programma motorio generalizzato, il soggetto immagazzini quattro tipologie di
informazione relative a: Condizioni iniziali, specificazioni di risposta, conseguenze sensoriali della risposta
prodotta, risultati del movimento
10. Lo schema di riconoscimento: Rappresenta il meccanismo di riferimento che consente di valutare la correttezza
del movimento iniziato e di eseguire le eventuali correzioni.
6 IL LABORATORIO MOTORIO
1. Il laboratorio motorio rappresenta: una modalità di insegnamento alternativa e complementare alla
didattica tradizionale
2. Il laboratorio motorio è un luogo: Dove è possibile favorire la crescita cognitiva del soggetto, le esperienze
operative di esplorazione sensoriale e motoria, le esperienze di rappresentazione e simbolizzazione
3. Il laboratorio ludico consente: La trasferibilità dei saperi impiegando il corpo come canale di
apprendimento e come canale comunicativo di emozioni e sentimenti
4. I luoghi formativi intesi come laboratori rappresentano: I luoghi in cui non solo si progettano i saperi ma
anche un insieme di opportunità formative
5. Il laboratorio espressivo è: Un laboratorio finalizzato allo sviluppo della creatività
6. Il laboratorio motorio è: Un laboratorio didattico, espressivo, relazionale
7. Il termine ”psicomotorio” viene usato per la prima volta: Per indicare le regioni della corteccia cerebrale
vicine alle aree propriamente definite motorie
8. L’attività psicomotoria favorisce: Uno sviluppo psicofisico armonioso
9. L’obiettivo della pratica psicomotoria è quello di: Favorire un’espressione libera e spontanea
10. La psicomotricità rappresenta: Una metodologia del gioco spontaneo e del movimento
15 I MUSCOLI
1. Le fibre muscolari sono formate da cellule chiamate: Miociti
2. Le strie intercalari sono: Zone di giunzione tra le fibre
3. I muscoli anulari fanno parte: Muscoli brevi
4. I muscoli lunghi si sviluppano: In lunghezza
5. Ogni fibra muscolare scheletrica è costituita: Cellula polinucleata allungata
6. La struttura della miosina consiste: Testa-coda
7. Le cellule autoritmiche hanno un ruolo nel: Regolazione frequenza cardiaca
8. Il diaframma è: Il muscolo respiratorio per eccellenza
9. Contrazione concentrica è: Una contrazione che genera accorciamento e spostamento
10. La membrana della fibrocellula si chiama: Sarcolemma
16 LE OSSA
1. Il midollo osseo è di consistenza: Molle
2. Il tessuto cartilagineo è composto da: Condrociti
3. Queste ossa proteggono anche: Il primo tratto sistema digerente
4. Quante ossa compongono il cranio: 22 ossa pari e impari
5. Le dimensioni ossee della colonna sono: Maggiori dall’alto in basso
6. Quante sono le vertebre cervicali: 7
7. L'ulna: Osso mediale dell’ avambraccio
8. I cuneiformi sono: 3
9. L'ileo rappresenta: La porzione superiore cintura pelvica
10. Quante sono le coste: 12
17 PARADIGMI TEORICI A CONFRONTO: L'EPISTEMOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
MOTORIA
1. Il comportamentismo prende avvio con gli esperimenti di: Pavlov
2. Thorndike afferma che lo stabilirsi e il rafforzarsi di legami associativi tra stimolo e risposta: Non deriva
semplicemente dalla loro contiguità temporale , ma dagli effetti che seguono la risposta e che pertanto determinano
degli effetti sull’ambiente e sull’individuo
3. Per la legge dell’effetto: Un comportamento viene appreso e si stabilizza solo se la risposta produce un
certo effetto sull’ambiente e sull’individuo
4. Per Tolman l’apprendimento: Non è solo frutto di un condizionamento di uno stimolo esterno, ma comprensione
della realtà, che implica un primo agire dell’uomo sulla realtà
5. Il Cognitivismo: Studia i processi mentali sottostanti alle attività cognitive dell’uomo e considera l’elaborazione
e la trasformazione delle informazioni la base dei processi di apprendimento
6. Vygotskij appartiene al: Costruttivismo sociale e culturale
7. Per Novak: Il vero apprendimento si verifica quando ci si attiva per comprendere il significato di quello che è
stato memorizzato
8. Per Merleau Ponty il corpo rappresenta: L’apertura percettiva al mondo
9. Per Damasio: Mente e corpo vanno considerati come componenti integrate e interdipendenti di un unico
organismo capace di interagire in modo intelligente ed efficace con l’ambiente
10. Le sinapsi sono: Il punto di collegamento tra due neuroni contigui
19 IL MOVIMENTO UMANO
1. Le Boulch sostiene che la scienza del movimento umano: Non può essere paragonabile allo studio di una
macchina fatta di leve, cerniere e muscoli
2. Il movimento è considerato da Le Boulch: Come strumento fondamentale di educazione
3. L'esercizio fisico regolare: Condiziona la produzione di tre ormoni: paratormone, calcitonina e GH -
ormone della crescita
4. L'apparato circolatorio: Assieme al muscolo cardiaco aumenta la propria funzionalità
5. L'ipocinesi è: La carenza di movimento
6. L'espressione active living: Indica uno stile di vita per il quale l'attività fisica è direttamente integrata nella
quotidianità di ognuno di noi
7. Camminare immersi nella natura rappresenta: Un'opportunità di salute che va ben oltre il semplice
recupero della forma fisica
8. Attraverso il movimento: L'essere umano modifica se stesso e trasforma il mondo
9. La motricità: È un'energia ontologica
10. L'esercizio fisico: Ritarda l'invecchiamento e aiuta a combattere l'osteoporosi
24 LE CAPACITÀ MOTORIE
1. Il TRP: è il tempo di reazione premotorio
2. L'equilibramento: è un processo percettivo-motorio mediante il quale il corpo si mantiene in equilibrio
3. Le capacità motorie: Influenzano l'intensità e la qualità di risposta all'ambiente
4. Le capacità coordinative: Sono determinate dai processi che organizzano, controllano e regolano il movimento
5. Le capacità condizionali: Sono direttamente influenzate dai processi metabolici che conducono alla
produzione di energia
6. La capacità di reazione può essere definita: Come quella che ci consente, dato uno stimolo, di reagire
motoriamente ad esso il più velocemente possibile
7. Il TRM: è il tempo di reazione motoria
8. L' effetto Stroop: Sono i risultati sperimentali che dimostrano come l'elaborazione parallela aumenti i tempi
di elaborazione e di risposta
9. La compensazione d'anca è: La flessione o l'estensione del busto in direzione dello squilibrio e la traslazione
del bacino in senso opposto
10. L'informazione cinestetica: Ci dà il senso muscolare ed articolare del movimento
25 LE CAPACITÀ DI ORIENTAMENTO
1. Secondo il tempo psicologico o tempo emozionale: Una durata è breve o lunga in dipendenza da quello che
stiamo facendo
2. La "Forza speciale": Solitamente si riferisce alla tipologia di forza richiesta da un preciso sport
3. Il ritmo nell'ambito motorio corrisponde: All'organizzazione del movimento nel tempo, determinandone la
periodicità, l'intensità, la velocità, le pause e la durata
4. Le contrazioni sono concentriche: Quando vincono la resistenza esterna e le fibre muscolari lavorano in
accorciamento
5. La Trasformazione parziale: è una capacità che utilizziamo in modo abituale quando siamo portati o costretti a
variare uno o più parametri esecutivi, nel corso di un'esecuzione motoria segmentaria o globale e senza snaturare
il gesto
6. ROM: è la forza che un muscolo può esprimere e che varia nei diversi punti dell'arco di movimento che un
segmento corporeo può compiere e la tensione che viene esercitata non è la stessa per tutto l'arco di
movimento
7. L'evoluzione della capacità di forza: Varia a seconda della costituzione del soggetto, dell'età e del sesso e può
subire notevoli variazioni durante la crescita
8. La "Forza aerobica": Equivale all'endurance e dunque è prodotta utilizzando in prevalenza il metabolismo
aerobico
9. Il soggetto con capacità di tempismo: Avrà maggiori possibilità di riuscita nell'efficacia di un atto di
trasformazione
10. Il "tono basale": Si rileva anche quando il muscolo è a riposo, ha una funzione preparatoria per le
intensità di tensione richieste dai mantenimento di posture e dall'esecuzione dei movimenti
29 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
1. Gli obiettivi generali: Definiscono in termini operativi, ma non del tutto specificati, le performance cui ogni
allievo dovrebbe pervenire a conclusione di un ciclo didattico prolungato (uno o più anni)
2. Nell'azione didattica non può mancare la valutazione diagnostica, ossia: Le procedure utilizzate
dall'insegnante per indagare le conoscenze generali, le capacità e le abilità di base, gli stili di apprendimento e
le motivazioni ad apprendere
3. La valutazione formativa è: Quella che il docente attua durante il corso delle attività
4. Il test TGM: Valuta la funzionalità grosso-motoria di bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni
5. La programmazione didattica nel contesto didattico-educativo attuale è: Una pianificazione di attività
programmate ma adattabili e graduabili in ogni momento alle risposte degli allievi
6. Clima psicologico della scuola è: Il grado di interesse che i docenti dimostrano per l'insegnamento
dell'educazione motoria, il loro grado di accettazione delle innovazioni didattico-metodologiche, il livello di
qualificazione professionale, la disponibilità ad apprendere da altri e a comunicare con gli altri
7. Le caratteristiche fondamentali della programmazione didattica sono: L'individualizzazione delle proposte e la
rimodulazione degli obiettivi
8. La valutazione sommativa: Misura il grado di conseguimento degli obiettivi, nonché la produttività e
l'incisività dell'azione didattica, la validità delle tecniche è delle metodologie delle attività proposte; viene
effettuata a conclusione del processo didattico-educativo. Viene effettuata a conclusione del processo
9. Gli obiettivi operativi: Presuppongono l'acquisizione di quelli obbligatori e sono tipici delle attività più
strutturate e complesse
10. L'intenzionalità: Deve produrre atteggiamenti positivi in chi apprende nei confronti di quanto proposto
dal docente, il quale deve sempre intenzionalmente e mai causalmente, selezionare le attività
38 L'INVECCHIAMENTO
1. Quale fascia d'età definisce la popolazione giovani-anziani: 65-74
2. L'invecchiamento primario è caratterizzato da: Cambiamenti universali legati all'età che colpiscono una specie
o una a popolazione, indipendentemente da influenze ambientali o da malattie
3. La resilienza è: Processo dinamico di positivo adattamento nei confronti delle avversità
4. L'healthy ageing è un processo di: Sviluppo e mantenimento delle abilità funzionali nell'età anziana
5. Secondo le linee guida di Europe 2020, entro il 2020 si deve avere un innalzamento del tasso di occupazione
della fascia di età 20-64 del: 75%
6. L'invecchiamento secondario è: Il risultato di malattie e fattori ambientali
7. L'healthy ageing è legato al concetto di: Resilienza
8. Nel 2050, gli over 60 risulteranno essere: Il 22% dell'intera popolazione
9. In Italia, la regione con il numero più alto di centenari è: La Sardegna
10. Non è una caratteristica dell'invecchiamento: Il sesso
39 IL PROTOCOLLO DI BOSCO
1. Cosa valuta il rebound Jump test: La resistenza alla forza
2. Nel coefficiente di elasticità si esegue la differenza tra: Countermovemt jump e squat jump
3. Quale test valuta anche la coordinazione tra arti superiori ed inferiori: Countermovemnt jump arti liberi
4. Il drop jump valuta: La forza reattiva
5. Nel rocket jump si valuta la forza esplosiva dalla posizione: Di massima accosciata
6. Se l'indice di Bosco ha un valore superiore a 0,33, l'atleta è: Più forte
7. Nel rebound jump le donne hanno un decremento di prestazione intorno al: 6° salto
8. Lo squat jump valuta: La forza esplosiva senza riuso elastico
9. Il coefficiente di coordinazione serve per: Per quantificare l'influenza dello slancio degli arti superiori
nell'economia del gesto completo
10. Lo squat jump bw valuta la forza esplosiva: Con sovraccarico fino al peso del corpo
40 LE TEORIE DELL'INVECCHIAMENTO
1. Il limite Hayflick fa parte della: Teoria genetica
2. I ROS vengono prodotti: Nei mitocondri
3. Nella teoria mitocondriale dell'invecchiamento il punto cruciale è: Lo stato ossidante
4. L'invecchiamento è determinato da errori durante le mutazioni somatiche nelle cellule: Nella teoria della
catastrofe dell'errore
5. Il sistema regolatore sensibile all'invecchiamento è: Il sistema nervoso
6. Con l'invecchiamento vi è una produzione di antiossidanti rispetto agli ossidanti: Minore
7. Durante l'invecchiamento, il sistema immunitario perde la capacità di distinguere le cellule estranee da
quelle dell'organismo nella: Teoria dell'autoimmunità
8. L'ossidazione delle catene idrocarburiche degli acidi grassi si definisce: Perossidazione
9. La teoria mitocondriale dell'invecchiamento fa riferimento: Alla teoria dei radicali liberi
10. Le cellule si dividono un numero limitato e programmato di volte: Nel limite Hayflick
41 LA SARCOPENIA
1. La riduzione di forza nell'anziano è evidente a partire dai: 60 anni
2. La prima misura clinica della sarcopenia è: L'indice di massa muscolare
3. E' espressione di adiposità centrale: La circonferenza vita
4. La perdita di potenza, forza o resistenza che può portare ad un aumentato rischio di disabilità nell' anziano
viene definita: Dynapenia
5. L'espressione di forza più resistente all'invecchiamento è: La forza eccentrica
6. La sarcopenia è: La perdita di massa muscolare
7. L'atrofia è evidente a partire dai: 50 anni
8. Un soggetto è sarcopenico se ha una velocità di cammino inferiore o uguale a: 3,5 km/h
9. La forza la cui contrazione avviene in allungamento si definisce: Eccentrica
10. Il migliore predittore di disabilità e mortalità nell'anziano è: La forza
45 L'OVERTRAINING E L'OVERREACCHING
1. Quante sono le fasi del processo di adattamento: 3
2. Se nell'allenamento si assiste ad una successione di carichi con recupero incompleto si assiste a: Overtraining
3. Nell'overreacching la capacità di performance può essere recuperata: In giorni
4. Il rischio di overtraining è maggiore nel: Ciclismo
5. La supercompensazione è una conseguenza del: Functional overreacching
6. Quale di questi sintomi di overtraining è più comune negli sport di resistenza: Bradicardia 7.
Nell'overtraining si assiste ad un aumento di: Leptina
8. L'incremento nel tempo dei carichi di allenamento e della loro difficoltà fa riferimento alla:
Progressività
9. Nella fase di carico si assiste ad: Una diminuzione del potenziale energetico
10. Quale livello di formazione sportiva è a maggior rischio di overtraining: Elite
53 LA COMPETENZA MOTORIA
1. La prima infanzia è compresa nella fascia di età: 0-2 anni
2. Lo sviluppo della competenza motoria avviene durante: Infanzia
3. L'elemento che non influisce sulla stabilità della competenza motoria è: Mezzi di allenamento
4. La competenza percepita è definita come: Percezione individuale dell'attuale capacità di movimento
5. Il fattore che media l'associazione tra competenza motoria e competenza percepita è: Età
6. Il fattore che ha un’ associazione inversa con la competenza motoria è: Peso
7. La competenza percepita è più stabile tra: 6-9 anni
8. L'associazione tra competenza motoria e peso emerge durante: L'età prescolare
9. Un cambiamento permanente nella capacità individuale di prestazione è determinato da: Competenza motoria
10. Gli schemi motori di base si sviluppano nella fascia d'età compresa tra: 2-5 anni