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Queste osservazione nel corso del tempo hanno fatto sì che gli uomini
costruissero "teorie ingenue della personalità", ossia rappresentazioni e credenze
che ciascun individuo ha costruito in relazione alla personalità.
Gli studiosi della personalità, invece, ricorrono a osservazioni obiettive e
sistematiche di gruppi ampi e diversi cati di persone e integrano tali osservazioni
con misurazioni e ettuate attraverso metodi di ricerca speci ci
Il termine deriva dalla parola latina "persona"; nei teatri dell'antica Roma gli attori
non usavano il trucco ma indossavano alternativamente un ristretto numero di
maschere, chiamate appunto "persona", che chiarivano al pubblico quali
atteggiamenti e comportamenti dovessero
aspettarsi dall'attore.
Nello studio della psicologia della personalità si riscontrano due diversi paradigmi:
APPROCCIO NOMOTETICO: mette l'accento sulle dimensioni della personalità
che possono essere quanti cate e misurate e quindi confronta le dimensioni della
personalità che possono essere quanti cate e misurate. Tale approccio assume
che le di erenze individuali possono essere descritte, spiegate e predette in
termini di prede niti criteri e dimensioni. Sono classi cabili in questo tipo di
paradigma la maggior parte delle teorie dei tratti e le teorie dell'apprendimento.
Le DIFESE, per Freud, dipendono dal fatto che le forze all'interno della
personalità possono essere in contrasto tra loro.
L'assetto difensivo della personalità, teso al fatto che il soggetto non sia
sopraffatto dai con itti interni, è una con gurazione originale e speci ca per
ciascun individuo; è quindi lo stile con cui ciascuno di noi entra attivamente e
costruttivamente in relazione con il mondo e le sue s de.
Un ulteriore tema di Freud è che l'esperienza umana è caratterizzata anche
da brama e aggressività, sesso e morte.
PULSIONE DI VITA
Per Freud le pulsioni sono spinte che orientano l'individuo verso uno scopo.
Sostiene (1933) che tutte le pulsioni
formano due classi.
La pulsione di vita o sessuale, detta anche Eros, è un insieme di pulsioni che
riguardano la sopravvivenza dell'individuo, la riproduzione e il piacere.
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L'energia degli istinti di vita è conosciuta come libido.
PULSIONE DI MORTE
CATARSI
Per Freud L’AGGRESSIVITÀ deriva dal con itto contro la pulsione di morte;
se Eros blocca l'espressione della pulsione di morte, la tensione rimane e
l'energia non è scaricata.
Di conseguenza questa energia può essere usata in azioni aggressive o
distruttive contro gli altri.
Le azioni aggressive esprimono gli impulsi auto-distruttivi che vengono però
rivolti all'esterno.
Se la pulsione non viene scaricata, la pressione rimane e cresce.
L'incremento di energia può diventare così grande che non può più essere
trattenuto. Il termine catarsi è usato per riferirsi al rilascio della tensione
emotiva in una determinata esperienza.
Freud non considera L’ANGOSCIA come una pulsione di per sé, ma come
un segnale di allarme per l'lo che qualcosa di negativo sta per accadere; ha
quindi anche un valore positivo. Nonostante ciò le persone cercano di evitare
o fuggire dall'angoscia.
Freud angoscia:
ANGOSCIA REALE : si manifesta a partire da un pericolo reale nel mondo. E
quindi una manifestazione che si ha come reazione ad un pericolo o danno
atteso dall’esterno
ANGOSCIA NEVROTICA : è la paura inconscia che gli impulsi dell'Es
vadano fuori controllo e facciano fare qualcosa per cui il soggetto verrà
punito. E quindi la reazione al timore delle punizioni che potrebbero seguire
all'espressione delle richieste dell'ES. Non è quindi la paura delle pulsioni
dell'Es ma la paura delle punizioni connesse al loro manifestarsi. Il pericolo
reale risiede quindi nelle pulsioni dell'Es.
L'angoscia nevrotica è quindi più dif cile da affrontare rispetto all'angoscia
reale
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ANGOSCIA MORALE : è la paura che le persone provano quando hanno
violato o stanno per violare il loro codice morale. La sua fonte risiede nella
coscienza della persona. È quindi il tipo di angoscia che insorge quando la
soddisfazione di una pulsione viene proibita dalla propria coscienza morale.
Se l'lo svolge correttamente il suo lavoro la persona non proverà angoscia
morale. Nella vita normale è possibile sperimentare tanti gradienti di questo
tipo di angoscia. Quando l'angoscia sale, l'lo risponde in due modi. A)
Aumenta gli sforzi di reazione orientata al problema; prova ad affrontare in
modo consapevole la fonte della minaccia. Questo processo funziona
abbastanza bene per l'angoscia reale.B)L'Io innesca dei meccanismi di
difesa, ossia strategie che sviluppa per evitare gli altri tipi di angoscia. Le
difese sono una sorta di frontiera teorica e concettuale poste al con ne tra
mondo interno e mondo esterno relazionale.
Si tratta di meccanismi psichici che mediano tra desideri, bisogni affetti e
impulsi dell'individuo da un lato e proibizioni interne e realtà esterna dall'altra.
Quando funzionano bene le difese tengono lontana l'angoscia.
| meccanismi di difesa condividono due caratteristiche:
•possono operare inconsciamente
•sono in azione in tutte le persone.
REPRESSIONE E RIMOZIONE
Il meccanismo di difesa basilare è la repressione: nella repressione una certa
quota di energia disponibile per l'lo viene usata per mantenere fuori dalla
coscienza gli impulsi inaccettabili.
La repressione può essere fatta consapevolmente ma può essere anche un
processo inconscio.
Quando la repressione è un processo inconscio prende il nome di rimozione.
La repressione può essere usata per impedire che diventino consapevoli non
solo gli impulsi dell'Es ma anche le informazioni che sono dolorose o
sconvolgenti.
NEGAZIONE
Quando le persone sono sopraffatte da una realtà minacciosa, si può attivare
un'altra difesa, la negazione, ossia il ri uto di credere che un evento abbia
avuto luogo o che esista una determinata situazione.
La repressione e la negazione salvano le persone dall'angoscia; nel lungo
periodo però creano problemi poiché assorbono energia che potrebbe essere
usata in altri modi.
Se l'energia verrà usata per queste difese l'lo ne avrà poca da investire in
altre attività.
Quindi quando le risorse sono carenti, il comportamento diviene meno
essibile e accomodante.
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PROIEZIONE
Nella proiezione l'individuo riduce l'angoscia proiettando le sue stesse qualità
inaccettabili su qualcun altro; la proiezione costituisce un modo per
nascondere la conoscenza di un aspetto spiacevole di sé mentre il soggetto,
in forma molto distorta, continua a manifestare
quella qualità.
scopo:
- Aiuta a realizzare alcuni desideri in una forma o in un'altra, rilasciando un
po' dell'energia richiesta per reprimerli
- Il desiderio emerge in modo tale che l'lo e il Super lo non lo riconoscono
come appartenente a sé: la minaccia viene in tale modo evitata.
RAZIONALIZZAZIONE E INTELLETTUALIZZAZIONE
LA REALIZZAZIONE riduce l'angoscia attraverso la ricerca di una
spiegazione razionale o di una giusti cazione per un comportamento che è
stato adottato per motivi considerati dalla persona come inaccettabili.
La razionalizzazione è molto comune nelle reazioni al successo e al
fallimento. È stato, infatti, più volte dimostrato che le persone tendono a
prendersi il merito per le buone prestazioni e la colpa per le cattive
prestazioni sulla base di forze al di fuori del loro controllo.
• L'INTELLETTUALIZZAZIONE è la tendenza a pensare alle minacce in
modo freddo analitico e emotivamente
distaccato, Pensare gli eventi in questo modo porta le persone a dissociare i
pensieri dai loro sentimenti: separa e isola l'evento minaccioso dall'emozione
che normalmente lo accompagnerebbe.
SPOSTAMENTO E SUBLIMAZIONE
Lo spostamento e la sublimazione sono considerati da Freud due
meccanismi di difesa meno nevrotici e maggiormente adattivi rispetto agli
altri.
LO SPOSTAMENTO consiste nel dislocare un impulso da un
bersaglio, ritenuto minaccioso, ad un altro considerato meno minaccioso. In
questo modo si riduce l'angoscia.
LA SUBLIMAZIONE consente agli impulsi di essere espressi attraverso la
loro trasformazione in una forma accettabile.
In questo caso la minaccia non è qualcosa connessa all'oggetto ma qualcosa
di relativo all'impulso. L'angoscia diminuisce quando l'impulso trasformato
viene espresso al posto di quello iniziale.
Freud riteneva che la sublimazione fosse più di ogni altra forma di difesa
propria delle persone mature. La sublimazione infatti previene i problemi
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prima che si veri chino, piuttosto che funzionare dopo che l'angoscia si è
attivata.
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