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I° ANNO – II° semestre (2017)

MANUALE DI PSICHIATRIA
SIRACUSANO, A., BALESTRIERI, M., BELLANTUONO, C., BERARDI, D. DI
GIANNANTONIO,
Il Pensiero Scientifico Editore
"Psicoterapia cognitiva post-razionalista. Una ricognizione dalla teoria alla
clinica"
Vittorio Guidano (a cura di Alvaro Quinones)
Franco Angeli
Corso di PSICOLOGIA GENERALE - 2017
• 1) Sviluppo ontologico (storia ed epistemologica)

• 2) L’Attaccamento

• 3) Motivazioni ed Emozioni (sviluppo affettivo)

• 4) Mentalismo e stadi maturativi (sviluppo cognitivo)

• 5) Percezione, Apprendimento e Memoria

• 6) Pensiero, Linguaggio e Narrazione

• 7) Personalità ed Identità

• 8) Psicopatologia descrittiva vs. Psicopatologia esplicativa


Con il termine IDENTITA’consideriamo l’insieme di
caratteristiche psichiche e modalità, sia comportamentali che
relazionali che, nella loro integrazione, costituiscono il nucleo
irriducibile di un individuo (senso di unicità personale) che
tale rimane nella molteplicità e diversità delle situazioni
ambientali in cui si esprime e si trova ad operare (senso di
continuità storica di sé stesso).
E’il risultato di un’interazione sinergica e ricorsiva tra fattori
costituzionali innati e fattori esperienziali, tanto educativi
che ambientali.
Sviluppo ontologico
costituzione
e
processualità
Sviluppo processuale ed autoreferenziale di un’Identità

• Qualità della relazione con la figura d’accudimento

• Costituzione dei pattern di attaccamento

• Selezione del dominio emotivo con assemblaggio delle


tonalità basiche

• Definirsi dell’Organizzazione di Significato Personale (O.S.P.)

• Stagliarsi dei temi di vita

• Strutturarsi della trama narrativa


• Qualità della relazione con la figura d’accudimento: in
termini di disponibilità del care-giver per differenziare,
selezionare ed infine ordinare l’enorme quantità di schemi
relazionali innati (format).

• Costituzione dei pattern di attaccamento: quali sistemi


auto-referenziali, basilari nello sviluppo e nella strutturazione
delle prime relazioni intermodali e coordinatrici di sensazioni,
azioni e percezioni (a particolare valenza emozionale), da
cui il neonato inizia a derivare il senso di permanenza di sé.
• Selezione del dominio emotivo: le attivazioni emotive più
peculiari, per la particolare occorrenza con la quale vengono
elicitate nelle ripetute interazioni con le figure di accudimento, si
assemblano in maniera primaria rispetto tutte le altre che,
emergendo successivamente, si accorperanno in relazione
reciproca e consonante (specifico range emotivo).

• Definirsi dell’Organizzazione di Significato Personale: ogni


tipologia di organizzazione prende così forma all’interno di un
contesto di connotazione e decodifica degli avvenimenti delimitato
da coppie di attivazioni emotive prototipiche, che conferiscono al
sistema un senso cenestesico di sé quale prodotto emergente,
momento per momento, dell’attività di fondo del livello tacito:
rabbia – disperazione (organizzazione DEP.), paura – curiosità
(organizzazione FOB.), colpa – vergogna (organizzazione D.A.P.),
desiderio – collera (organizzazione OSS.).
• Stagliarsi dei temi di vita: si configurano come una
“spiegazione invariante” che l’individuo si dà della realtà
fenomenica esperita in sintonia con una rappresentazione
coerente di sé e del mondo secondo la propria dimensione
esistenziale.
• Strutturarsi della trama narrativa: il linguaggio permette di
differenziare gli accadimenti e loro significazione dando
luogo ad un flusso interiore di narrazioni che definiscono
anch’esse, nella loro peculiarità soggettiva, l’identità
dell’individuo. Integrazione dell’esperienza personale in ben
definite strutture narrative che “significano” l’esperienza
stessa.
Organizzazioni di Significato Personale
(O.S.P.)

Ogni Organizzazione consiste in una serie di


assemblaggi dei processi sottendenti
l’elaborazione della propria, esclusiva, modalità
conoscitiva, attraverso cui assimilare,
decodificare e riordinare autoreferenzialmente
l’ininterrotto flusso esperienziale della prassi di
vita secondo un senso di unicità personale e
continuità storica di sé stessi.
• Ogni Organizzazione di Significato Personale” (O.S.P.), in
concomitanza di specifiche attivazioni emotive innescate a loro
volta da accadimenti del ciclo di vita particolarmente intensi, può
dar luogo a determinati disturbi di rilevanza clinica.

• Ciò che è qui rilevante è il significato personale che tali eventi,


comportamenti, emozioni e pensieri assumono nell’ambito
generale delle leggi che governano l’organizzazione e l’evoluzione
dello specifico paziente.

• Nel dato sintomatologico lamentato che il clinico rinviene la sola,


possibile, forma espressiva manifestabile da quella
organizzazione di riferimento, in quella fase di vita, in
concomitanza di quegli eventi.
Questi schemi di riferimento sono classificati da Guidano in 4
principali organizzazioni, dette "Organizzazioni di
Significato Personale" (O.S.P.):

• O.S.P. tendente ai disturbi depressivi (DEP.) – “distaccate”

• O.S.P. tendente ai disturbi ansiosi (FOB.) – “controllanti”

• O.S.P. tendente ai disturbi alimentari psicogeni (D.A.P.) –


“contestualizzate”

• O.S.P. tendente ai disturbi ossessivo-compulsivi (OSS.) –


“normative”
ORGANIZZAZIONI del DOMINIO EMOTIVO:

Ambito
:
DEPRESSIVO

D.A.P.

OSSESSIVO

FOBICO
• L’Attaccamento è un sistema
comportamentale innato, biologicamente
determinato, processualmente dinamico
ed autoreferenziale.
• Specificamente teso a mantenere una
prossimità con una figura accudente (care-
giver), dalla quale ricevere protezione in
presenza di pericolo e, utilizzandola quale
“base sicura”, potersene via via
allontanare per esplorare l’ambiente
circostante.
RUOLI E FUNZIONI DELL'ATTACCAMENTO

• Basic-drive (spinta istintuale)


ricerca di vicinanza fisica al proprio care-giver

• Contesto protetto (effetto “base sicura”)


atmosfera di benessere e sicurezza che il bambino avverte una volta
stabilita la vicinanza fisica (prima), internalizzato le figure protettive
(dopo).

• Sistema autoreferenziale (emersione del “senso di sé”)


importanti ricadute biologiche e psicologiche
Strange-situation (Ainsworth et al., 1978)

procedura osservativa tesa ad investigare gli aspetti


qualitativi della relazione di attaccamento ed in
particolare sulle differenze esistenti, nella prima infanzia,
per ciò che riguarda la sicurezza della relazione di
attaccamento iniziale. Sottoponendo i bambini ad una
serie di stress relativamente blandi, ma
progressivamente crescenti, permette di rilevare i
comportamenti nei confronti della figura di attaccamento
e di formulare delle ipotesi attendibili sui sentimenti e
sulle motivazioni che li sottendono.
Aspetti qualitativi della disponibilità emotiva

• Base sicura stabilmente accessibile

• Base sicura accessibile ad intermittenza ed


imprevedibilmente

• Base sicura quasi mai o del tutto inaccessibile


Stili di Attaccamento (2 ½ aa.)

• A – Insicuro-evitante

• B - Sicuro

• C – Insicuro-ambivalente

• D – Disorganizzato/Disorganizzato
MAIN
A.A.I. - ipotesi transgenerazionale

• b. evitanti – M. distanzianti

• b. ambivalenti – M. preoccupate/invischiate

• b. sicuri – M. libere/autonome

• b. disorganizzato – M. spaventanti
Funzioni dell’emozione
Primo sistema conoscitivo nell’Homo sapiens

Primo sistema relazionale nell’Homo sapiens a partire dal proprio


“care-giver”

funzione relazionale in quanto fungono da strumento di


comunicazione di un proprio stato soggettivo agli altri componenti il
clan d’appartenenza (coordinazione consensuale, reciproca e
continuata)

funzione connotativa delle circostanze interne/esterne

rendono più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui si


rende necessaria una risposta immediata ai fini della
sopravvivenza
Teorie etologico-sociali (post-darwiniste)
Ruolo comunicativo, adattativo e di sopravvivenza delle emozioni in un
contesto sociale da loro stesse preservato nelle sue infrastrutture. A
riprova dell’esistenza di emozioni primarie, la cui manifestazione sociale
è culturalmente regolamentata da apposite “display rules”, Ekman
(1992) riporta alcune considerazioni:

• 1) la prototipicità dei segnali espressivi facciali quali segnali distintivi


universali,
• 2) la trasversalità dell’esperienza emotiva primaria in altri primati,
• 3) la presenza di specifici pattern neuro-vegetatitvi,
• 4) la riconoscibilità di antecedenti universali elicitanti,
• 5) la spontaneità d’automatismo dell’appraisal.

• Riconosce l’esistenza di emozioni secondarie, altresì dette “sociali” per


la loro natura relazionale, autoriflessive o autovalutative, che
compaiono a partire dal secondo anno di vita: vergogna, senso di colpa,
imbarazzo...
Emozioni ed Attaccamento

• rendono intelligibili all’infante le regolarità percepite nei


confronti dei comportamenti ed intenzioni dei genitori

• organizzano e mantengono il senso di continuità personale

• integrano nuove esperienze emotive in una percezione


unitaria di sé stessi

• modulano l’alternanza tra i pattern della rabbia e della paura

• funzione regolatrice all’interno dell’asse attaccamento-


separazione
promuovono l’attaccamento:
PAURA
DISPERAZIONE
TRISTEZZA

promuovono la separazione:
RABBIA
DISGUSTO
CURIOSITA’
EMOZIONI PRIMARIE
BASICHE

• innate e geneticamente predisposte

• paura, rabbia, gioia, tristezza, disgusto, sorpresa e


curiosità
EMOZIONI SECONDARIE
DERIVATE

• culturalmente apprese e socialmente espresse in


termini relazionali seguendo apposite “display rules”

• invidia, colpa, vergogna, imbarazzo, simpatia,


orgoglio, indegnità, collera, rammarico…
basic emotions (Lewis 1990, 1992)

attivazione viscerale senza nessun intervento


d’ordine “cognitivo”

Modelli di attaccamento puri: A e C

self conscious emotions (Lewis 1990, 1992)

si attivano previo sviluppo della capacità di auto-


riflessione, in seguito ad una valutazione su di un
referente esterno

Modelli di attaccamento misti: A/C


DOMINIO EMOTIVO

• unità invariante del singolo (identità emotiva)

• specifico contenuto informativo analogico

• stabilità nella percezione e significazione emotiva


dell’esperienza

• modalità autonoma di conoscenza


• A livello costitutivo il dominio emotivo prende così forma a
partire da alcune delle attivazioni più peculiari tra quelle ivi
selezionatisi, proprio per la particolare occorrenza con la
quale queste vengono elicitate nelle ripetute interazioni con le
figure di accudimento. Da tale iniziale nucleo affettivo inizierà
a distinguersi lo specifico range emotivo attraverso un
riordinamento generale delle altre emozioni che si
assembleranno in relazione reciproca e consonante rispetto
ad esso.

• A livello dinamico tali pattern, una volta organizzatisi in un


più definito dominio unitario, si esplicitano attraverso la ritmica
oscillazione antagonista in seno la specifica polarità emotiva
distintasi come più tipica dove, all’esperienza di estrema
polarizzazione su di una tonalità corrisponderà il relativo
rebound sulla sponda opposta.
Svincolo dall'immediatezza dell'esperienza

• La significazione dell’esperienza, mediante l’introduzione e


l’utilizzo di proposizioni connotative, permette di valutare
l'immediatezza secondo categorie definite di “vero-falso”,
“bello-brutto”, “giusto-sbagliato”, etc.; si tratta di categorie
che appaiono con il pensiero concettuale e che fanno da
filtro per iniziare a valutare e classificare l'esperienza
immediata.

• Così, ciò che è affettività vissuta nell'immediatezza (il


vissuto esperito), diviene informazione che può essere
concettualizzata e separata dall'evento originario che l'ha
prodotta (il significato spiegato).
EMOZIONE

ESPERIENZA IMMEDIATA

Sentimento
di Sè

SIGNIFICAZIONE COSCIENTE

Cognizione
• Il linguaggio, strutturando l’esperienza, trasforma la
modulazione dell’esperienza immediata in categorie
coscienti di auto-comprensione connotativa che
permettono le auto-narrazioni di sé in forma di racconto.

• Le possibilità di interpretazione del linguaggio rende


infatti concepibile la forma narrativa dell’esperienza umana
la capacità, ossia, di sequenzializzare l’esperienza in temi
di vita e schemi personali di immagini, ricordi, sensazioni,
pensieri, etc.

• Il livello esplicativo permette così, e di ordinare in sequenze


il vissuto della sensazione immediata “traendolo” dalla
contingenza del qui&ora, e di oggettivizzarlo nella trama
narrativa.
La narrazione rappresenta per l’uomo uno
strumento capace di dare senso, continuità e
coerenza al proprio percorso identitario.
Consente infatti al soggetto di riflettere sulle
proprie esperienze e, attraverso il processo
di interpretazione, giungere alla
comprensione della propria identità.

• “Solo la narrazione consente di costruirsi


un’identità e di trovare un posto nella propria
cultura” (Bruner, 2001)
• La realtà circostante, inizialmente anonima ed aspecifica, viene così ad
essere compresa ed interiorizzata, divenendo personale ed esclusiva
nella singolare costruzione di specifici temi di vita capaci di cogliere
l’unicità del soggetto. La narrazione è quindi il mezzo attraverso il quale,
in ragione della sua funzione mediatrice tra la realtà esterna ed il sé,
all’uomo è possibile comprendere se stesso, interpretando la prassi del
vivere quotidiano e creando il proprio significato che la ridescriva di
conseguenza.

• Il complesso processo di testualizzazione di una trama di vita,


secondo una logica autobiografica capace di attualizzare di continuo la
nostra storia attraverso un gioco di interpretazioni e reinterpretazioni
senza fine, è riformulabile come tensione dinamica sottesa tra
l’esperienza immediata del sentirsi vivere (soggettività) e la relativa
immagine cosciente di sé significata a posteriori (oggettivazione);
momenti diversi, posti agli estremi di un ipotetico arco ermeneutico, del
medesimo sforzo interpretativo.
Linguaggio
fattuale

Sé-protagonista (quel che sento)

Trama di
vita

Sé-narratore (come me lo spiego)

Linguaggio
tematico
Il Self emerge da una tensione essenziale e dinamica tra:

• l’IO che esperisce tacitamente ed agisce (immediatezza


tacito-emotiva)

• Il ME che riordina esplicitamente e connota concettualmente


(significazione esplicito-cosciente)

“l’«I» di questo momento sarà presente nel «Me» del momento


successivo” (Mead, 1934)
EMOZIONE

I ESPERIENZA IMMEDIATA

articolazione del significato personale Sentimento


di Sè

Me IMMAGINE COSCIENTE DI SE’

Cognizione
EPISTEMOLOGIA
• Teoria della Conoscenza (gnoseologia): relazione
tra soggetto conoscente ed oggetto conosciuto,
designa lo specifico oggetto d’indagine quale
modalità di un organismo di entrare in rapporto
con se stesso, i suoi simili, l’ambiente in cui vive,
attribuendo significati a stati interni ed accadimenti
esterni.

• Filosofia della Scienza: branca filosofica che


studia la conoscenza scientifica in termini di limiti
e criteri di validità delle sue procedure.
Guidano, 1989

“per quanto riguarda discipline come la


psicologia, la psicopatologia e la
psichiatria in genere, l’epistemologia
dovrebbe essere considerata un po’ come
la fisiologia umana per la medicina”
Realismo ingenuo
criterio: Isomorfismo
- corrispondenza isomorfica fra realtà fisica e realtà percettiva

- realtà istruttiva, informativa

- atto osservativo impersonale, indipendente dal soggetto che


lo compie

- ordine dato, unico, oggettivo ed universale

- organismo passivo, recollettore di dati

- teorie sensoriali

- ambientalismo
Realismo ipotetico/Costruttivismo
banale
- Esistenza di una criterio: Corrispondenza
Realtà indipendente dall’osservatore
- ordine esterno univoco ed oggettivo
- funzione anticipatrice della mente che “riassume” e “schematizza”
- Conoscenza quale costruzione rappresentazionale
- rapporto di corrispondenza tra rappresentazione e Realtà fenomenica
- utilizzo di criteri logico razionalisti per valutare il migliore/peggiore
grado di corrispondenza, finalizzato alla sopravvivenza della specie

- funzionalità di un sistema conoscitivo valutata in base alla capacità di


codificare la realtà così come il soggetto se la rappresenta, per contro,
la problematica emotiva consta dello “scarto” dell’approssimazione tra il
proprio sistema disfunzionale di convinzioni e la realtà stessa come
essa è realmente
Costruttivismo radicale
criterio: Coerenza autoreferenziale

- vero e proprio mutamento della relazione osservatore-


osservato
- impossibilità di un accesso conoscitivo diretto, sensoriale,
alla realtà oggettiva
- realtà conoscitiva coincidente con l’ordinamento di colui che
la osserva
- conoscenza “costruita” in base alla propria organizzazione
esperienziale
- realtà ontologica incarnata nell’atto osservativo stesso da cui
non è disgiungibile
EMPIRISMO
esistenza di una Realtà indipendente dal soggetto che l’esperisce

Oggettivismo: verificabilità empirica della psicologia come le cosiddette scienze


“naturali”

Verificazionismo: tradurre la scienza utilizzando enunciati empirici e


trasformazioni logiche per una rilevazione intersoggettiva dell’esperienza
oggettiva

Riduzionismo: complessità dei fenomeni psichici ridotta in termini


comportamentali

Associazionismo: ridurre i contenuti psichici a un insieme di idee elementari, dalle


quali formare poi fenomeni più complessi per associazione e loro
combinazione

Enfasi sull’ordine, l’invarianza, la ripetibilità, le certezze astoriche ed atemporali.


‘600 - EMPIRISMO INGLESE
(F.Bacon)
Esistenza di un ordine esterno univoco, dato

Realismo ingenuo

Corrispondenza sensoriale per cogliere “la Realtà come essa è”

Le conoscenze sono acquisite ed organizzate attraverso


l’esperienza diretta (Empirismo sensoriale)

Apprendimento come formazione di associazioni tra eventi ed idee


temporalmente contigui (Osservazioni sensoriali pure)
Punto di vista “privilegiato”/occhio di Dio
Wilhelm Wundt (1832-1920)
• Indirizzo Psicofisiologico

• Studio oggettivo della struttura dei contenuti della mente


(Mente “tabula rasa”)

• Percezioni formate da atomi che si combinano tra loro


(associazionismo atomistico)

• Scorporare il percetto dell’esperienza in corso ed elencarne le


singole sensazioni che lo compongono (introspezione per
addestramento)

• De-personalizzazione dell’osservazione come garanzia di


neutralità e controllabilità scientifica
Ivan Pavlov (1849-1936)
• Anche i comportamenti più complessi non sono
che aggregati di riflessi (Riflessologia o Psicologia
Oggettiva)

• Riflesso attività principale del sistema nervoso


(Apprendimento: formare nessi temporanei
dell'organismo coll'ambiente circostante)

• Identificazione dei processi psichici con quelli


fisiologici (secrezioni ghiandolari/movimenti
muscolari)
• Riflessi incondizionati: reazioni naturali
dell'organismo (la pupilla che si restringe
davanti a una luce intensa, etc.) oppure gli
istinti (alimentazione, difesa, orientamento...),
geneticamente determinati.

• Riflessi condizionati: nascono


dall'associazione di uno stimolo neutro (luce,
suono, calore...) con uno stimolo
incondizionato (i.e. alimentazione), nel
determinare una risposta condizionata (i.e.
salivazione).
Sigmund Freud (1856-1939)
• Focus: bisogni e desideri profondi (forze) che
operano nell’uomo (concezione pulsionale e
dinamico-energetica dell’attività psichica)

• Messa in discussione del concetto di libero arbitrio

• Vastissima ricaduta nei diversi domini del Sapere


umano (arte, società, religione)

• Opinabilità dei fondamenti teorici


SECONDA TOPICA: il punto di vista
strutturale
Comprende:
1 - l’ "Es": completamente inconscio, serbatoio di tutte le
pulsioni (sessuali, aggressive, autoconservative…);
2 - l’ "Io": mediatore tra le richieste dell’Es, del Super-io e
della realtà esterna; svolge inoltre funzioni coscienti
attinenti al pensiero vigile (processi secondari, attenzione,
percezione, giudizio, memoria…); non coincide con il
sistema conscio poiché svolge anche funzioni difensive in
gran parte inconsce.
3 - il "Super-io": per lo più inconscio, svolge il ruolo di
giudice o censore nei confronti dell’Io ( coscienza morale,
auto-osservazione, formazione di ideali). Si costituisce
attraverso l’interiorizzazione dei divieti e delle richieste dei
genitori e della società.
TEORIA DELLE PULSIONI

• "pulsione di vita" (Eros), comprendente libido e


pulsione di autoconservazione.

• "pulsione di morte" (Thanatos), che si


manifesta in tendenze auto ed etero-distruttive.
J.B. Watson (1878–1958)
• B.F. Skinner (1904–1990)
Il Comportamentismo

• Comportamento fenomenologicamente osservabile, empiricamente


rilevabile (Oggettivismo assoluto)

• Ipotesi formulate sulla possibilità di stabilire rapporti causali S-R


(Associazionismo)

• il comportamento è rigidamente determinato dagli eventi ambientali


(Ambientalismo radicale)

• Eliminare ogni riferimento a concetti non verificabili sperimentale,


abbandonare ogni introspezione e mentalismo (Riduzionismo
molecolarista)

• Tentativo di oggettivare la Psicologia a disciplina “pura”


Comportamentismo metafisico di Watson
Condizionamento classico
• Scoperta empirica attribuita al fisiologo russo Ivan Pavlov

• Modello “S (forza agente - sollecito ambiente)-R (risultato


della sua azione - risposta d’adattamento)”

• causalità efficiente unidirezionale: ad una data causa


corrisponde un dato effetto

• Relazioni di contingenza temporale

• Caso del piccolo Albert: "primo caso di fobia indotta


sperimentalmente" (Watson)

• Condizionamento + Generalizzazione
Comportamentismo metodologico
Skinneriano
Condizionamento operante
• L’emissione di una R-bersaglio viene rinforzata da uno S-appetitivo
(rinforzo)

• L’emissione di una R-indesiderabile viene punita da uno S-avversivo


(estinzione)

• Skinner-box (ratti, piccioni)

• La possibilità di controllare gli effetti ambientali, conseguenti la


risposta comportamentale dell’organismo, permette di gestire
attivamente il proprio ambiente e modificarlo selezionando gli stimoli
e relative risposte dal proprio repertorio comportamentale

• Il comportamento globale dell’individuo è così il risultato di una


catena di riflessi condizionati modellati dalle richieste dell’ambiente
che, gratificando l’individuo nei suoi comportamenti funzionali, ne
aumentano la probabilità di emissione
Ulrich Neisser (1928-2012)
• Il modello cognitivista

• Realismo critico

• aspetti sintattici della cognizione (funzioni organizzative dei processi


cognitivi: percezione, memoria, linguaggio, attenzione, pensiero…)

• sistemi complessi che interpretano, elaborando, continuamente


l’informazione fornita dai sensi (rappresentazionismo)

• modello computazionale-HIP/cervello-calcolatore (concezione


informatica dell’attività psichica)
• modello “input-output”
• "S - O (black box) - R"
• “non registriamo in modo passivo il flusso di stimoli che
continuamente attiva i nostri organi di senso, ma lo
‘interpretiamo’ nel momento stesso in cui lo percepiamo (…) è
l’insieme stesso delle possibilità operative del repertorio che
definisce che cosa avrà rilevanza percettiva per quello
specifico organismo” (Guidano e Liotti 1979, pp. 67-68)

• “in ogni momento l’insieme di schemi e mappe con cui


“codifichiamo” la realtà è il prodotto della nostra storia e della
specifica percezione che si svolge in quel momento”
(Guidano e Liotti 1979, p. 69 il corsivo è nell’originale).

• “per ‘stile rappresentativo’ deve intendersi la specifica


modalità, propria di ogni individuo, di rappresentare se stesso
ed il mondo pur se all’interno di un codice rappresentativo
condiviso dal sistema socio-culturale cui egli appartiene”
(Guidano e Liotti 1979, p. 82).
EPISTEMOLOGIA EVOLUTIVA
- Conoscenza come fenomeno naturale biologico
- indagabile con i metodi propri delle scienze naturali
- capacità cognitive quali organi selezionati dalla filogenesi
(un “a priori” per estrarre dalla realtà oggettiva esterna quegli
input che il singolo impiegherà per costruirsi un’immagine di
essa )
- strutture e funzioni con finalità di adattamento alla realtà
circostante
- teorie soggette alla pressione selettiva dell’evoluzione
- pre-esistenza delle teorie alla conoscenza e alle
osservazioni
RIVOLUZIONE EPISTEMOLOGICA

• rottura della visione classica di “scienza”: neutrale, conclusiva ed


astorica
• superamento dell’empirismo in favore di una epistemologia evolutiva
e complessa
• generale ri-orientamento gestaltico sulle esigenze di sviluppo degli
organismi ai quali si rifà
• messa in scacco del metodo induttivo in seguito a risultati contro-
intuitivi

• cade il mito della dimostrabilità tout court


• termine di un’idea normativa di validità atemporale nella sua
assolutezza

• indeterminismo legato al mutamento di rapporto osservatore-


osservato

• decentramento del punto di vista osservativo


Vittorio Guidano (1944-1999)
• Cognitivismo post-razionalista (Cognitivismo
sistemico-processuale)

• Costruttivismo radicale

• Autopoiesi (autoreferenzialità ed auto-


organizzazione)

• Chiusura organizzazionale (livello tacito-emotivo)

• Coerenza interna

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