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PSICOLOGIA DEL CICLO DI VITA

CAP 1 LA PSICOLOGIA DEL CICLO DI VITA


La psicologia del ciclo di vita si sviluppata nel corso degli ultimi due decenni essa una disciplina che si
occupa della descrizione, spiegazione e modificaizone sia del cambiamento intra-personale, sia della stabilit, a
partire dalla nascita fino alla morte, oltre che delle differenze delle analogie mostrate dagli individui nel
cambiamento intra-personale.
IL CAMBIAMENTO E LA Sono 2 elementi contemporaneamente presenti nel ciclo di vita.
1
CONTINUIT

LO SVILUPPO

LET
AGEISM: I PREGIUDIZI
SULLET
LE DIVERSE

4
5
6

IMMMAGINI DEL CORSO


DELLA VITA
I PRINCIPI
FONDAMENTALI DEL
CICLO DI VITA

Baltes
Inizialmente 4 punti
poi divenuti 7 assunti

Lo sviluppo da considerarsi un processo e non uno stato.


THOMAS: individua alcune condizioni quali: quando si ha la sensazione
di soddisfare i propri bisogni, quando il comportamento non lede i diritti
altrui etc.
CHAPLIN @: vede lo sviluppo come una spirare e non come una linea
retta.
ROGERS: lo interpreta come unespansione personale che proviene
dallapprendimento e come il risultato dei rischi che si affrontano
FORD E LERNER: vedono lo sviluppo come un viaggio.
ROGERS: la persona pienamente funzionante ha:
- Una crescente apertura alle esperienze
- Una crescente consapevolezza del presente
- Una crescente fiducia nel proprio organismo
Occorre considerare anche let psicologica, sociale, funzionale e biologica.
Ageism: un termine che indica i pregiudizi sugli anziani.
Un intreccio di esperienze
1. LO SVILUPPO UN PROCESSO CHE CONTINTUA PER TUTTA LA VITA:
2. UN PROCESSO MULTIDIMENSIONALE E MULTIDIREZIONALE: Lo sviluppo
non procede necessariamente in maniera simultanea o equivalente su
tutti i fronti. Arcobaleno della vita di Super. 9 ruoli allinizio solo 1,
quello di bambino, man mano, poi, aumentano.
3. UN PROCESSO CARATTERIZZATO DALLA PLASTICIT: la plasticit si
riferisce alla possibilit di modificare le traiettorie dello sviluppo
individuale.
4. UN PROCESSO CHE COMPRENDE GUADAGNI E PERDITE:
5. UN PROCESSO INTERATTIVO: Lo sviluppo il risultato dellinterazione
tra individuo e ambiente. BRONFENBRENNER facendo riferimento alle
teorie di K. Lewin, propone una visione ecologica pi ampia
dellambiente. Egli definisce lambiente come qualsiasi evento o
condizione esterna allorganismo che influenzi o sia influenzato dallo
sviluppo della persona. Egli dipinge lambiente alla luce di un ordine
gerarchico, che prevede unorganizzazione basata su strutture
concentriche ognuna contenuta in quella successiva:
MACROSISTEMA: livello di influenza pi vasto che comprende le
tradizioni popolari, la lingua e le regole, ossia gli elementi
culturali che veicolano i valori e le priorit della societ.
ESOSISTEMA:
raccoglie i microsistemi e i mesostimeni
comprende le maggiori istituzioni di una societ: Istruzione,
Governo, economia, mass media, religioni
MESOSISTEMA: rete di sistemi personali interattivi di cui gli
individui fanno parte: interazioni dei contesti personali (es.
quando leducazione di un figlio influenza o meno la scelta di
1

accettare o rifiutare un lavoro).


MICROSISTEMA: interazioni tra singoli e il loro ambiente sociale
e fisico pi immediato: casa, la scuola, lavoro.
6. UN PROCESSO CALATO NELLA REALT STORICA E CULTURALE:
7. UN CAMPO DI STUDI MULTIDISCIPLINARE : antropologia, storia,
sociologia, psico sociale, psicologia, biologia.
C la fase del nido vuoto. Pu essere immaginata come quel braccio di altalena
su cui siedono 2 bambini: la persona oscilla tra luna e laltra direzione o
mantiene il suo precario equilibrio.
TEORIA DEL DISIMPEGNO: CUMMING E HENRY 1961. la teoria ha come
fondamento due serie di dati: una relativa ai cambiamenti nella personalit
durante linvecchiamento e laltra relativa allinterazione dei singoli con
lambiente. La prima questione emersa quella relativa al crescere
dellattenzione verso se stessi piuttosto che verso lesterno; inoltre il numero dei
ruoli nei quali lindividuo era impegnato da giovane, diminuiscono. Gli autori
sono giunti alla conclusione che nellet anziana si verifica un processo di
disimpegno, e che questo universale, normale e naturale, ossia la giusta via
dellinvecchiamento
TEORIA DELLATTIVIT: R. HAVINGHURST: questa teoria suggerisce che
nellet anziana le persone raggiungono la massima soddisfazione quando
riescono a mantenere i pattern di attivit e i valori che avevano caratterizzato la
loro vita adulta.
MODELLO SVILUPPATO DA BALTES: prevede un generale processo di
adattamento che persiste durante tutta la vita, ma che assume un particolare
significato nellet anziana:
1. LA SELEZIONE: concentrare le proprie energie sugli ambiti della vita
ritenuti pi rilevanti.
2. LOTTIMIZZAZIONE: strategie che le persone utilizzano per migliorare il
loro potenziale.
3. LA COMPENSAZIONE: es. il pianista anziano intervistato da Baltes, che
invece di eseguire tutto il repertorio si concentra nellesecuzione di
pochi brani al meglio.

14

LE PROSPETTIVE
RELATIVE ALLA MEZZA
ETA

15

LE PROSPETTIVE
RELATIVE ALLET
ANZIANA

CAP 2 LA RACCOLTA DEI DATI SULLA VITA DELLE PERSONE


* Osservazione: sia naturalistica che controllata
1
I METODI
* Testimonianze dirette dei partecipanti: interviste, questionari e test.
* Autobiografia, racconto, diari, narrazione.
Loservazione naturalistica pu avvenire:
DESCRIZIONI DIARISTICHE
DESCRIZIONI DI SPECIMEN: sequenze di comportamento.
I METODI
2
CAMPIONATURA TEMPORALE: es. osservare comportamenti dei bambini
OSSERVAZIONALII
per 30 secondi ogni mezzora.
STRATEGIA DI RILEVAZIONE PER EVENTI: es. osservare solo quando il
bambino aggressivo.
I principali metodi di self reporto sono:
* Interviste
METODI BASATI SUL
* Questionari
3
SELF REPORT
* Test standardizzati: Sono questionari concepiti per misurare una serie di
costrutti psicologici come lintelligenza e la personalit che vengono
usati per scopi diagnostici e di ricerca.
4
LA TRIANGOLAZIONE Denzin ha individuato 4 tipi di triangolazione, ai quali Janesick ne ha aggiunto
un quinto:
1. Triangolazione delle fonti: impiego di varie fonti di dati. Es. intervista
anche ai membri della famiglia.
2. Triangolazione del ricercatore: impiego di varie fonti vari ricercatori.
2

5
6
7
8

IL DISEGNO DI RICERCA
LA RICERCA
LONGITUDINALE

LA RICERCA
TRASVERSALE
LA RICERCA TIME-LAG
(INTERVALLO
TEMPORALE)

LA RICERCA
SEQUENZIALE

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IL CAMPIONAMENTO

11

LA VALUTAZIONE

12

LA VALIDIT

13

LATTENDIBILIT

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LAUTENTICIT

3. Triangolazione metodologica: impiego di vari metodi di ricerca.


4. Triangolazione teorica: impiego di prospettive multiple per interpretare
una sola serie di dati.
5. Triangolazione interdisciplinare: impiego del contributo di fonti, dati e
teorie di altre discipline .
Riguarda il momento in cui raccogliere i dati.
Questo studio prevede una ricerca su un gruppo di soggetti che viene seguito
nel tempo, ponendo particolare enfasi sui cambiamenti delle caratteristiche che
vengono prese in esame.
Nello stesso momento vengono esaminate persone di diverse et. Nel 2000 si
esaminano 20enni, 30enni, 40enni.
Prende in esame gruppi di persone della stessa et provenienti da coorti diverse:
es. trentenni del 50, 60, 70. Viene utilizzato per indagare le differenze di
coorte: es. bambini di oggi pi obesi.
Schaie: MODELLO EVOLUTIVO GENERALE:
DISEGNO SEQUENZIALE DI COORTE: esamina le sequenze longitudinali in
due o pi coorti. Combina le caratteristiche dello studio longitudinale e
dello studio basato sul time lag..
SEQUENZA TEMPORALE SEQUENZIALE: esamina i campioni trasversali in
2 o pi occasioni. Combina le caratteristiche dei progetti trasversali e
dei progetti basati sul time-lag. Es. studio che analizza un campione di
trentenni, quarantenni e cinquantenni nel 1990 e un diverso campione di
trentenni, quarantenni e cinquantenni nel 2000.
DISEGNO SEQUENZIALE TRASVERSALE:combina le caratteristiche degli
studi longitudinali, trasversali e del time-lag. Es. esaminando un
campione di trentenni, quarantenni nel 80, 90 e 2000.
Campione casuale:
Campionamento mirato:
I dati raccolti devono essere il pi possibile attendibili.
4 criteri:
1. VALIDIT INTERNA: la misura in cui le variazioni di una variabile
dipendente possono essere attribuite alla variazione controllata di una
variabile indipendente.
2. VALIDIT ESTERNA: si riferisce alla generalizzabilit, vale a dire alla
possibilit di estendere i risultati della ricerca anche per altri gruppi e
contesti.
3. AFFIDABILIT: riguarda la stabilit e la replicabilit dei risultati della
ricerca. Laffidabilit una precondizione della validit.
4. OBIETTIVIT: si riferisce alla neutralit della ricerca: il distacco del
ricer catore dai dati e lassenza di preconcetti.
GUBA sostituisce i precedenti criteri con:
1. CREDIBILIT: impegno prolungato, osservazione continuativa,
discussione di sintesi tra pari, analisi dei casi negativi, soggettivit
progressiva controllo da parte dei partecipanti, triangolazione e
cristallizzazione.
2. TRASFERIBILIT
3. ADERENZA
4. CONFERMABILIT:
Lincoln e Guba: per loro, la ricerca un processo di apprendimento. Per
valutare la misura dellapprendimento occorre considerare 4 aspetti:
Autenticit ontologica:
Autenticit educativa
Autenticit catalitica
Autenticit tattica:
3

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GLI ASPETTI ETICI


DELLA RICERCA

Il consenso
Linganno
La discussione di sintesi
Il ritiro della ricerca: i ricercatori devono chiarire ai partecipanti che
possono ritirarsi quando vogliono dalla ricerca.
La riservatezza
La protezione dei partecipanti
La ricerca osservazionale: i partecipanti devono esserne informati.
I consigli
I colleghi: i ricercatori hanno lobbligo di controllare anche il lavoro dei
colleghi.

CAP 3 GLI STADI ET E LE LINEE DELLA VITA


Lapproccio basato sugli stadi di et utilizzato per esaminare il percorso della vita rappresenta la posizione
trasversale (quasi unistantanea di un determinato momento), quello tematico la posizione longitudinale (es.
come lo sviluppo cognitivo progredisce nel tempo).
1. PRIMA INFANZIA 0-2 anni: gi prima della nascita ha inizio
linterazione tra bambino e ambiente. La prima infanzia caratterizzata
da uno sviluppo di rapidit ed estensione veramente sorprendente.
Sviluppano abilit motorie, sociali e personali.
2. PERIODO PRESCOLASTICO 2-6 anni: anche questo periodo
caratterizzato da grandi cambiamenti a livello fisico, cognitivo,personale
e sociale.
3. INFANZIA: 6-12 anni: questo periodo caratterizzato da un grande
sviluppo cognitivo. La famiglia rimane un contesto importante, ma
aumenta il tempo trascorso con i pari.
4. ADOLESCENZA: 12-18 anni: Ladolescenza rappresenta un ponte tra
linfanzia e let adulta. Pubert e spesso conflitti in famiglia.
GLI STADI DELLET LA
5. PRIMA ET ADULTA: 18-40 anni: raggiungere lintimit, operare scelte
1
TRAMA DELLO
professionali conseguire successi sul lavoro sono le sfide fondamentali
SVILUPPO
dellet adulta. Gestire le sfide di questo periodo in maniera positiva pu
incrementare la fiducia in se stessi e lindipendenza.
6. ET ADULTA MEDIA: 40-60 anni: in questa fase la memoria pu
iniziare a diminuire. Rughe, minore prestazioni fisiche, ma spesso il
significato che la societ associano a questi cambiamenti che accresce la
loro importanza. Lattenzione si rivolge maggiormente verso il mondo
interiore.
7. ET ADULTA AVANZATA: 60-75 anni: diminuisce il numero di ruoli
sociali e anche in questa fase dovranno essere rinegoziate le relazioni
con il partner. Fondamentale laccettazione della propria vita per ci
che e ci che non sar pi.
8. TARDA ET ADULTA: oltre i 75 anni. Neugarten ha distinto gli anziani
giovani dagli anziani anziani.
UNA PANORAMICA
Let cronologica fornisce una struttura di base utile per dipingere una
2
DEGLI STADI DELLET panoramica dellintero corso della vita.
CAMBIAMENTO
LE LINEE DELLA VITA:
CONTINUIT
3
LORDITO DELLO
SVILUPPO
CAOS
4
IL CAMBIAMENTO E IL E visto da gran parte della psicologia evolutiva, come una serie di stadi
CORSO DELLA VITA

GLI STADI

LE EREE SOVRASTANTI
Il corso della vita
visto come una
successione di ere
invece che come una
serie di stadi.

LA PROGRESSIONE NON
NORMATIVA

LA COERENZA E IL
CORSO DELLA VITA

LA CONCEZIONE STRUTTURALE DI STADIO: struttura gerarchica. I diversi


stadi rappresentano unit complesse e strutturate, cio unificano ed
equilibrano le abilit, le idee e i comportamenti interrelati. Il concetto
strutturale di stadio applicato quasi esclusivamente allos viluppo
infandite e adolescenziale, nellet adulta predomina la concezione
maturazionale.
- LA CONCEZIONE MATURAZIONALE DI STADIO: in questo caso il concetto
di stadio si riferisce allo sviluppo maturazionale del potenziale innato
negli individui in base a un piano universale caratterizzato da scadenze
uniformate.
- LA CONCEZIONE SOCIOCULTURALE DI STADIO: tale concezione riconosce
che una cultura delinea una sequenza grezzadi ruoli o di compiti dalla
nascita fino alla morte e prevede che ladattamento a tale sequenza
determini i cambiamenti di personalit associati alle et. Kohlberg
distingue 2 tipi di stadi socioculturali:
o IL CONCETTO DI RUOLO SOCIALE LEGATO ALLET: tale
concezione basata sui ruoli in parte biologici, in parte sociali
che lindividuo chiamato a svolgere in diversi momenti del
corso della sua vita.
o IL CONCETTO DI COMPITO DI SVILUPPO: comprende i desideri e
gli obiettivi personali e riconosce che questi sono influenzati, ma
non totalmente determinati da norme e aspettative sociali.
1. CRESCITA - MANTENIMENTO E DECLINO: -Super arcobaleno del
percorso professionale. Anche la teoria del disimpegno un modello che
identifica un periodo di declino negli ultimi anni della vita.
2. ACQUISIZIONE, SPECIALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE: Kolb divide il
processo evolutivo in 3 grandi ere:
o ACQUISIZIONE: dalla nascita alladolescenza
o SPECIALIZZAZIONE:
comprende
listruzione
formale,
laddestramento professionale e le prime esperienze di vita
adulta in campo personale e lavorativo.
o INTEGRAZIONE: spesso nel passaggio dallera della
specializzazione a quella dellintegrazione si genera un conflitto
causato dalle esigenze della societ e i bisogni e le aspirazioni
personali. Il s viene sempre pi percepito come processo invece
che come contenuto. Questa fase non pu essere paragonata al
declino, perch implica la possibilit di crescita ulteriore.
Questa immagine coerente con un modello di progressione del corso della vita
che propone un percorso potenziale, senza presupporre che tutte le persone
percorreranno su di esso il medesimo tratto.
Stabilit e immutabilit, invece del cambiamento. Questo approccio valuta gli
elementi costanti. Costa e Mc Crae. Hanno dimostrato la presenza di una
considerevole stabilit dopo i 30 nei 5 tratti della personalit definiti big five:
1. stabilit emotiva
2. energia
3. apertura mentale
4. amicalit
5. coscienziosit
La coerenza, per, non implica una totale assenza di cambiamento, cos si
distingue in:
* COERENZA DI LIVELLO: un concetto quantitativo che si riferisce
alla persistenza della quantit o della forza di un fenomeno nel
corso del tempo.
* COERENZA STRUTTURALE: un concetto qualitativo che si
5

IL CAOS E IL CORSO
DELLA VITA

riferisce alla continuit nel tempo della natura del fenomeno


oggetto di studio.
* COERENZA PROCESSUALE: riguarda la regolarit della forma del
cambiamento e si riferisce al limite entro il quale il corso dello
sviluppo di un attributo coerente tra vari individui.
* COERENZA IPSATIVA: un concetto intraindividuale cheindica la
stabilit nella forza relativa degli attributi di una persona, ossia la
persistenza di una relazione gerarchica tra le attitudini
complementari allinterno di un individuo.
* COERENZA NORMATIVA: si riferisce alla costanza della posizione
relativa allinterno di un gruppo in relazione a un particolare
attributo.
Il punto che mentre molti aspetti sono soggetti a cambiamento, alcune cose
rimangono pi o meno invariate.
Come affrontare il disordine. Questo terzo orientamento suppone che noi
entriamo nel mondo con un sistema biologico che stabilisce i limiti delle nostre
attivit, ma non il carattere preciso delle attivit stesse.
TRANSIZIONI PSICOSOCIALI: Questa prospettiva si concentra sugli eventi
della vita che implicano il cambiamento. Levinson ingloba questo
concetto di transizione in un modello dello sviluppo adulto. Per lui la
vita un percorso che si dipana attraverso lalternarsi di periodi
cambiamento e di consolidamento (di solito 5 anni).
NARRAZIONE PERSONALE COERENTE: Il concetto di sviluppo nel ciclo di
vita come processo di costruzione della narrazione riconosce appieno
lindividualit della persona.

CAP 4 LE SEQUENZE CUMULATIVE


GLI STADI DELLO
ES: parte inconscia
SVILUPPO
IO: parte conscia
1
PSICOSSESSUALE
SUPER-IO: fulcro della coscienza e moralit
SECONDO FREUD

GLI STADI DELLO


2

4
5

SVILUPPO COGNITIVO
SECONDO PIAGET

IL PENSIERO
POSTFORMALE

IL RAGIONAMENTO
MORALE
LE FASI DELLOS
VILUPPO MORALE DI
KOHLBERG

Gli stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget:


SENSO MOTORIO 0/2 anni si sotodivide in ulteriori 6 stadi
PREOPERATORIO 2-6/7 anni
OPERATORIO CONCRETO 6-7/12 anni
OPERATORIO FORMALE 12 +
Piaget non ha ipotizzato un 5 stadio dellos viluppo cognitivo.
Kramer: 3 caratteristiche del pensiero postformale:
1. consapevolezza della natura relativa della conoscenza
2. Accettazione della contraddizione
3. Integrazione delle contradizioni in un insieme dialettivo
Riegel: nellet adulta, soluzione delle contraddizioni.
Basseches: importanza del pensiero dialettico.
Il ragionamento morale riguarda i tipi di pensiero impiegati dai bambini pi
grandi e dagli adulti quando si trovano di fronte a dilemmi morali ed etici.
KOHLBERG ha esaminato il come invece che il che cosa pensano le persone. Si
concentrato sul tipo di giustificazioni che le persone addicevano per i loro giudizi
morali. Ha identificato 3 diversi livelli di pensiero convenzionale:
PENSIERO PRECONVENZIONALE: se un comportamento debba essere o
meno punito.
PENSIERO CONVENZIONALE: la pietra di paragone del pensiero morale del
bambino a questo livello passa dalle conseguenze personali del
comportamento alle definizioni di ci che giusto proposte dai gruppi di
6

UNA VOCE DIVERSA:


CAROL GILLIGAN
1982

ERIK ERIKSON: LA
RISOLUZIONE
SEQUENZIALE DELEL
CRISI PSICOSOCIALI

Autore centrale per lo


studio del corso della
vita

riferimento come la famiglia o il gruppo dei pari, nel 2 stadio, il paragone


con le istituzioni (Chiesa, scuola etc). Tra il 2 stadio del pensiero
convenzionale e il primo stadio del livello postconvenzionale possibile
che lindividuo attraversi una fase intermedia dello sviluppo morale
(messa in discussione delle definizioni di giusto e sbagliato che
precedentemente erano state accettate senza riserva).
PENSIERO POSTCONVENZIONALE: in questa fase lindividuo sviluppa
alcuni standard di comportamento che sono indipendenti dalle posizioni di
altre persone e dallautorita estena, e che possono essere o non essere
conformi agli standard convenzionali.
Gilligan in seguito alla sua esperienza di ascolto dei racconti di vari dilemmi
vissuti da donne ha elaborato la sua concezione affermando che la donna vive in
termini di legami e luomo in termini di autonomia. Identifica 3 stadi diversi,
ognuno separato da un periodo di transizione:
LA CURA DI S PER LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA
LA CURA DEGLI ALTRI: cessa legoismo e diviene centrale il bene degli
altri.
LA CURA DELLINTEGRIT:
Secondo questa studiosa la moralit imperniata sulle relazioni e non sui diritti.
Il modello di Erikson illustra un individuo in via di sviluppo inserito in una
societ che a sua svolta in costante mutamento. Man mano che lindividuo si
evolve, la societ avanza nuove richieste nei suoi confronti, richieste alle quali
lIo deve cercare di adattarsi. Ogni nuova richiesta provoca una crisi emotiva e
una soluzione positiva di tale crisi porta allo sviluppo di una nuova virt o forza
vitale. Tale sviluppo non avviene in odo casuale, ma in base ad un oridne definito.
Erikson individua una serie di 8 compiti o crisi:
Et
0-1

Stadio
Neonati

Crisi
FIDUCIA
FONDAMENTAL
E VS SFIDUCIA
AUTONOMIA VS
VERGOGNA
E
DUBBIO
SPIRITO
DI
INIZIATIVA
VS
SENSO DI COLPA
INDUSTRIOSIT
VS SENSO DI
INFERIORIT
IDENTIT
VS
DISPERISIONE

Nuova virt
potenziale
Speranza

Manifestazioni
sociali
Religione
e
fede

Volont

Legge e ordine

1-6

Prima
infanzia

6-10

Et del gioco

10-14

Et scolare

14-20

Adolescenza

20-35

Et
adulta INTIMIT
VS Amore
Etica
giovane
ISOLAMENTO
30-39 consolidamento in campo professionale

35-65

Maturit

GENERATIVIT

Fermezza di Economia
propositi
Competenza

Tecnologia

Fedelt

Ideologia

Cura

VS
STAGNAZIONE

50-59 mantenere il significato vs rigidit

Istruzione, arte
e scienza

65+

Et anziana

INTEGRIT
DELLIO

Saggezza

Tuelle
le
istituzioni
culturali
fondamentali
SFIDUCIA: bambino comincia a fidarsi o

VS
DISPERAZIONE

GLI STADI DELLO


8

SVILUPPO
PSICOSOCIALE DI
ERIKSON

DAN MCADAMS:
9
10

COSTRUIRE LA STORIA
DI UNA VITA
LA TEORIA DI
MCADAMS DELLO
SVILUPPO DELLA
STORIA DELA VITA

1. FIDUCIA FONDAMENTALE VS
meno degli altri e di se stesso.
2. AUTONOMIA VS VERGOGNA E DUBBIO : maggiore autonomia perch si
possono muovere da soli, ma se sbagliano sviluppano un senso di
inadeguatezza che porta al dubbio.
3. INIZIATIVA VS SENSO DI COLPA: i bambini in questa fase autonomi,
cominciano ad immaginarsi da grandi.Con levolversi della coscienza si
sviluppa anche il potenziale senso di colpa del bambino che, non solo
prova vergogna, ma ha anche paura di essere scoperto.
4. INDUSTRIOSIT VS SENSO DI INFERIORIT: io sono ci che apprendo. In
questa fase al bambino viene trasmessa idealmente lindustriosit, il
rischio che questa si sviluppi invece in senso di inadeguatezza ed
inferiorit.
5. IDENTIT VS DISPERISIONE: durante ladolescenza si cerca di individuare
un nuovo senso di continuit e di identit. L pericolo in questa fase la
dispersione dellidentit o la confusione e lincertezza su ci che si e che
cosa dsi diventer.
6. INTIMIT VS ISOLAMENTO: in questa fase si sviluppa lintimit che implica
la capacit di abbandonarsi. Il senso di identit faticosamente conquistato
viene quindi messo in pericolo e il rischio per evitare tale conseguenza
lisolamento.
7. GENERALIT VS STAGNAZIONE: il fallimento nel conseguire la generativit
(es. genitorialit) porta alla stagnazione e allimpoverimento personale.
8. INTEGRIT DELIO VS DISPERAZIONE: Erikson descrive un Io integrato
come il frutto maturo dei primi sette stadi. La mancanza o la perdita di
una matura integrit dellIo porta alla disperazione.
Anche McAdams, si concentra sullidentit che per lui la storia della vita di una
persona.
MCADAMS costruisce una teoria sucome le nostre identit vengono costruite
attraverso la narrazione.
1. IL TONO NARRATIVO: il tono narrativo di una persona viene formulato
durante i primi anni di vita ed influenzato dalla natura della
relazione del bambino con il caregiver fondamentale. Un attaccamento
sicuro rispecchia un racconto ottimistico.
2. LIMMAGINARIO: i fermo immagine sono una sintesi di sentimenti
conoscenze e sensazioni. Et prescolare.
3. LE LINEE TEMATICHE: il contenuto delle linee tematiche incentrato sul
bisogno di potere e di amore che sono secondo questo autore le 2
motivazioni centrali della vita umana. Infanzia. Il conflitto tra
agentivit e comunione.
4. LE IMPOSTAZIONI IDEOLOGICHE: nelladolescenza viene definita
limpostazione ideologica, una serie di credenze che riguardano ci
che bene e ci che male. Mc Adams suggerisce 2 percorsi per
comprendere limpostazione ideologica:
*
*

5.

IL CONTENUTO: agentivit/comunione.
LA STRUTTURA: si riferisce alla complessit del sistema di credenza di un
individuo.
LE IMMAGINI: durante le prime fasi dellet adulta 20-30 anni il

compito principale quello di creare e perfezionare i personaggi o


immagini principali. Le immagini sono complessi interiorizzati di
8

persone reali o immaginarie. Alcune immagini sono orientate al potere


agentivit e altre allamore comunione.
6. LA CONCLUSIONE GENERATIVA: per le nostre storie, cerchiamo finali
che siano anche nuovi inizi, attraverso i quali il nostro s possa
continuare a vivere. Et adulta media.
7. LA VALUTAZIONE DELLA STORIA: in questa fase si passer soprattutto
alla valutazione della storia e ad accettare il s che abbiamo creato
nella storia della nostra vita.
CAP 5 I COMPITI DI SVILUPPO
Un compito di sviluppo definito un compito che emerge in un creto momento nella
vita dellindividuo e il cui esito positivo porta al conseguimento della felicit e del
successo nei compiti che seguiranno, mentre il fallimento porta allinfelicit, alla
disapprovazione da parte della societ e allinsorgere di difficolt con i compiti
successivi. Havinghurst considera i compiti di sviluppo come una via di mezzo tra un
bisogno individuale e una richiesta della societ. Distingue 3 fonti di compiti di
sviluppo:
1. LA MATURAZIONE BIOLOGICA:
2. LA PRESSIONE CULTURALE (ASPETTATIVE DELLA SOCIET):
3. I DESIDERI, LE ASPIRAZIONI E I VALORI DELLINDIVIDUO:
H.
ritiene
che la personalit o il s, emerge inizialmente dallintegrazione tra forze
ROBERT
HAVINGHURST: I organiche e ambientali. Evolvendosi, il s diviene una forza autonoma, capace di
orientare lo sviluppo successivo dellindividuo.
1
COMPITI DI
H. identifica 3 procedure per scoprire e definire i compiti di sviluppo:
SVILUPPO
Losservazione
CONCRETI
Linterrogazione
Lintrospezione.
H. ha utilizzato tutti questi metodi, per identificare da 6 a 9 compiti di sviluppo per
ognuno dei sei periodi che vanno dai primi anni di vita e fino alla tarda maturit.
Meno specifiche e meno legate al contesto culturale, sono altre liste di compiti di
sviluppo destinate alle diverse fasi della vita proposte da NEWMAN E NEWMAN (42
compiti).
GAIL SHEEHY ha constatato che nel breve volgere di una generazione, lintera forma
del ciclo di vita stata alterata in modo sostanziale, oggi si conclude prima linfanzia,
ma si impiega pi tempo a diventare adulti.
La ricerca di Levinson basata su uno studio approfondito e multidisciplinare
DANIEL LEVINSON
condotto su 40 soggetti maschi, reclutati in 4 diversi gruppi in base allattivit
2
LEVOLVERSI DELLA
professionale. 1969. Let dei soggetti: 35-45 anni. Dati raccolti con interviste.
STRUTTURA DELLA VITA
Lidea di L. del corso della vita di una sequenza di fasi alternanti di
cambiamento e consolidamento ognuna della durata di 7 anni.
3
I PERIODI EVOLUTIVI DELLET ADULTA
Eat: early adult transitino (prima et adulta).
Eaw: Entering the adult world (ingresso nel mondo adulto).
Att: Age 30 transition (transizione dei 30 anni)
Sd: selling down (fase di stabilizzazione.).
Mlt: mid-life transitino (transizione della mezza et).
Ema: entering middle adulthood (et adulta media).
- Levinson descrive la transizione della prima et adulta Eat come un ponte evolutivo tra linfanzia e
ladolescenza da un lato e let adulta dallaltro. Separazione dalla famiglia di origine
- La fase successiva di ingresso nel mondo adulto Eaw una fase di costruzione strutturale. Si basa su 2
compiti: 1) esplorare diverse possibilit e tenere aperte varie opzioni 2) desiderio di stabilit che
consiste nella creazione di una struttura stabile della vita attraverso le scelte e gli impegni assunti per lo
pi con la scelta del lavoro e del partner, lo sviluppo di obiettivi di vita e la costruzione di una vita pi
strutturata.
- La transizione dei 30 anni Att fornisce lopportunit di modificare la prima struttura della vita adulta. E
9

annunciata dalla sensazione che la vita stia diventando pi seria e si percepisce il passaggio del tempo.
Sd fase di stabilizzazione. La struttura della vita viene consolidata ed edificata. Lobiettivo principale
la stabilizzazione. I 2 compiti principali sono: 1) consolidamento della propria nicchia nella societ, 2)
progresso allinterno dei quella struttura stabile che risulta dal lavoro svolto in occasione del primo
compito.
- Transizione della mezza et Linizio di un nuovo periodo avviene intorno ai 40 anni Mlt la caratteristica
di questo periodo la continuazione del processo di individuazione BOOM (becoming ons own man).
- C bisogno di quasi tutto il periodo Ema: ingresso nellet adulta media per fissare gli elementi su cui
costruire la nuova struttura. Questa fase dura fino a quando il compito predominante dellindividuo
rimane il tentativo di costruire una struttura soddisfacente della vita.
L. ha definito la fase successiva come transizione dei 50 anni, ma mancano i dati empirici .
Sovrapposto al lidea di fasi alternanti di cambiamento e costruzione il
concetto di ere:
1. Lera preadulta: dal concepimento fino ai 22 anni
LE EREE DELLA PRIMA
2. Lera della prima et adulta: dai 17 ai 45
ET ADULTA E
3. Lera dellet adulta media: dai 45 ai 60
DELLET ADULTA
4. Lera della tarda et adulta: inizia a 60
MEDIA
5. Lera adulta finale: gli ultimi anni della vita
Il lavoro di LEVINSON si concentra sulla PRIMA ET ADULTA e sullET ADULTA
MEDIA.
LEVINSON e collaboratori hanno individuato 4 compiti principali di questa era:
1. COSTRUIRE UN SOGNO: individuare il sogno e cercare di realizzarlo.
2. CREARE RELAZIONI CON FIGURE DI MENTORI: la funzione pi importante
I COMPITI DELLERA
del mentore sostenere e facilitare il sogno del suo protetto.
DELLA PRIMA ET
3. INTRAPRENDERE UNATTIVIT LAVORATIVA:
ADULTA
4
4. INSTAURARE RELAZIONI INTIME FINO AL MATRIMONIO E ALLA
FORMAZIONE DI UNA FAMIGLIA .
5. COSTRUIRE RELAZIONI DI MUTA AMICIZIA:
LEVINSON e collaboratori presentano let media come il momento del
confronto e della reintegrazione di 4 polarit allinterno delle persone:
1. Giovane/anziano: questi concetti sono solo legati in maniera marginale
allet cronologica, ognuno di noi, troppo grande o piccolo per fare
alcune cose.
LE COMPONENTI
2. Distruzione/creazione: il compito di questa era venire a patti con la
DELLINDIVIDUAZIONE
colpa che riguarda la ns distruttivit verso gli altri e la ns rabbia per la
NELLET MEDIA
loro distruttivit nei ns confronti.
3. Maschile/femminile:
4. Attaccamento/separazione: la separazione prevale quando ci troviamo
nel ns mondo interiore. Lattaccamento il meccanismo mediante il
quale soddisfiamo i ns bisogni di essere impegnati, coinvolti e radicati.
5
LO SVILUPPO DELLA
GOULD parla di evoluzione della coscienza adulta nel momento in cui ci
COSCIENZA ADULTA
liberiamo dei vincoli e dei legami della coscienza infantile. Lindividuo deve
SECONDO ROGER
liberarsi dagli obblighi dellinfanzia e sostituirli da valori e assunti pi suoi.
GOULD
Questo processo di crescita e trasformazione ha luogo nel momento in cui
vengono corretti i falsi assunti che ci hanno accompagnato fino a quel momento
che ci hanno limitato. La prospettiva di GOULD pu essere prevista come una
serie di compiti di sviluppo legati allet. I falsi assunti messi in discussione
durante let adulta:
-

10

Apparterr sempre ai miei genitori e creder


sempre nel loro mondo.
Tarda adolescenza
- se diventer + indipendente sar una
inizio 20 anni
catastrofe.
Il 1 falso assunto viene
- Posso vedere il mondo solo attraverso gli
messo in discussione
assunti dei miei genitori
quando lasciamo la casa
- Solo loro possono garantire la mia sicurezza
dei ns.
- Devono essere la mia sola famiglia
- Non possiedo il mio corpo
Seguire i dettami dei miei genitori, con volont e
perseveranza, dar probabilmente buoni frutti. Ma
se mi sentir frustrato, confuso o stanco, o in
Durante i 20 anni
difficolt, loro verranno e mi indicheranno la
Il compito da realizzare
strada.
in questa fase quello
- Le ricompense arriveranno automaticamente se
di diventare
faccio ci che si suppone io debba fare
sufficientemente
- Vi un solo modo corretto di fare le cose
indipendenti. Sguardo
- I miei cari sono in grado i fare per me ci che
verso lesterno
io non sono stato capace di fare per me stesso
- La razionalit, limpegno e lo sforzo
prevarranno sempre su tutte le altre forze.
La vita semplice e controllabile. Non vi sono forze
contraddittorie significative che coesistono dentro
Fine dei 20 anni inizio
di me
30 anni
- Ci che conosco intellettualmente, lo conosco
Sguardo verso
emotivamente
linterno. Il 3 falso
- Sono diverso dai miei genitori nelle cose in cui
assunto viene messo in
desidero essere diverso
discussione d questo
- Sono in grado di vedere chiaramente la realt
confronto con il s.
di coloro che mi sono a fianco
- Le minacce alla mia sicurezza nono sono reali
Non esiste male in me o morte nel mondo. Ci che
35- 50 anni
funesto stato eliminato
Attraverso la negazione
- Il mio lavoro o la mia relazione (per le donne)
dei 4 assunti si arriva al
mi garantisce limmunit dalla morte e dal
riconoscimento del
pericolo
proprio s che sar il
- Non esiste vita al di l della famiglia
centro della ns vita.
- Sono innocente
CAP 6 GLI EVENTI E LE TRANSIZIONI DELLAVITA
Baltes e collaboratori hanno classificato gli eventi della vita in:
- NORMATIVI ASSOCIATI ALLET: predominanti nellinfanzia
I TIPI DI EVENTI DELLA
1
- NORMATIVI ASSOCIATI ALLA STORIA: hanno un picco durante
VITA
ladolescenza
- NON NORMATIVI: et adulta
2

GLI EVENTI DELLA VITA COME MARCATORI LA DESCRIZIONE E LA CLASSIFICAZIONE DEGLI EVENTI
LE DIMENSIONI DEGLI Le dimensioni dellevento descrivono le caratteristiche oggettive degli eventi
EVENTI DELLA VITA
stessi.
Le dimensioni della percezione riguardano limpressione soggettiva delle
persone toccate dallevento o dalla loro valutazione degli eventi.
Reese e Smyer: 3 dimensioni degli eventi della vita:
1. DIMENSIONE DELLEFFETTO: risultati o conseguenze degli eventi
2. DIMENSIONE DELLA PERCEZIONE: impressione soggettiva
11

3. DIMENSIONE DELLEVENTO: caratteristiche oggettive


Una tassonomia tridimensionale degli eventi stata compilata da Brim e Ryff
sulla base di 3 elementi:
1. La probabilit che un evento abbia luogo
2. La correlazione dellevento con let cronologica
3. Il fatto che levento si verifichi per molte persone o per poche.
LE TASSONOMIE
4.
3
(CLASSIFICAZIONI)
Molte tassonomie degli eventi utilizzano solo una dimensione, la pi nota la
DEGLI ENTI DELLA VITA Scala di valutazione de riadattamento sociale di Homes e Rahe ai soggetti
intervistati veniva chiesto quale tra i 43 eventi classificati in base al grado di
stress che provocano, avessero affrontano negli ultimi 12 mesi. La somma delle
valutazioni dello stress associato a questi eventi considerata un indicatore
della quantit di stress sperimentato dagli individui e indicatore della
probabilit dellinsorgenza di problemi di salute legati allo stress.
GLI ELEMENTIDELLA VITA COME PROCESSI LE DINAMICHE DELLE TRANSIZIONI PSICOSOCIALI
Lattenzione si sposta alle esperienze degli individui coinvolti negli eventi. Si possono riscontrare 7 stadi che
rappresentano una sequenza generale delle relazioni che accompagnano una grande gamma di transizioni.
1 LA PARALISI: fase dello shock, ci si sente sopraffatti, raggelati.
2 LA REAZIONE: Esaltazione - minimizzazione
3IL DUBBIO SU DI S: la dimensione del dubbio, pu emergere con lansia, la rabbia o la tristezza.
4ACCETTARE LA REALT E LASCIAR ANDARE: indispensabile accettare la realt del cambiamento.
5 I TENTATIVI: un periodo di sperimentazione.
6 LA RICERCA DEL SIGNIFICATO: una fase cognitiva, si cerca di trovare un senso a quanto accaduto.
7 LINTEGRAZIONE: il processo terminato quando lindividuo si integra nella nuova realt.
4
FARE FRONTE ALLE Schlossberg: ha elaborato un quadro di riferimento che individua 4 gruppi di fattori
TRANSIZIONI
che influenzano la capacit individuale di affrontare le transizioni: far fronte alle
COPING
transizioni, 4 punti (le 4 S): SITUAZIONE S SOSTEGNO STRATEGIE.
1. VARIABILE SITUAZIONE: che cosa sta accadendo?
1. Elemento scatenante: cosa provoca le transizioni?
2. Il momento: in che modo la transizione associata alle norme sociali e
allo stadio di vita che la persona sta attraversando?
3. Il controllo: quali aspetti della transizione posso controllare?
4. Il cambiamento di ruolo: la transizione, implica un cambiamento di
ruolo?
5. La durata: la transizione considerata temporanea o permanente?
6. Le esperienze precedenti: lindividuo ha vissuto esperienze simili?
7. Lo stress associato: quali altre situazioni di stress vive la persona?
8. La valutazione: lindividuo considera la transizione in positivo o in
negativo?
2. VARIABILE DEL S: A chi sta accadendo?
I fattori del s importanti per far fronte alle situazioni sono:
- RISORSE PERSONALI EDEMOGRAFICHE:
Stato socioeconomico
Sesso
Gruppo etnico
Et e fase della vita
Stato di salute
- RISORSE PSICOLOGICHE:
Maturit psicologica
Personalit
Impegno e valori.
3. VARIABILE DEL SOSTEGNO: Quale aiuto disponibile?
- Le fonti del sostegno: es famiglia, amici, affetti. Importanti sono
quelle definitive da Toffler: zone di stabilit: persone, idee, luoghi,
12

oggetti, organizzazioni.
Le funzioni del sostegno sociale
4. VARIABILE DELLE STRATEGIE: come affrontare la situazione?
- Le strategie riguardano ci che le persone fanno effettivamente.
Sono previsti 4 obiettivi distinti, 2 orientati sullambiente e 2 alle
persone:
- Coping focalizzato sullambiente mediante:
o Modifica della situazione
o Fuga per evitare la situazione
- Coping focalizzato sulle persone
o Sviluppo di strategie addizionali
o Modifica della percezione e della valutazione della situazione
Perlin e Schooler individuano ulteriori 4 tematiche .
-

CAP 7 LA CONTINUIT DINAMICA NELLE NARRAZIONI


La pi importante alternativa allapproccio del cambiamento ordinato rappresentata dallorientamento alla
STABILIT identificato da GERGEN che, si concentrato sugli elementi di continuit.
LA TEORIA DELLA
ATCHLEY parla di continuit statica e di continuit dinamica (che permette una
CONTINUIT DEL
serie di cambiamenti) e identifica una distinzione tra le strutture interne ed
CORSO DELLA VITA
esterne.
La continuit esterna si manifesta con la tendenza a vivere in ambienti a noi
familiari, con lesercizio di attivit e abilit a noi note e nellinterazione con
persone che conosciamo bene. Ad esempio:
La continuit dellambiente:
La continuit delle relazioni:
1
LA CONTINUIT
Le aspettative e le richieste degli ambienti e dei ruoli: gli elementi
ESTERNA
coerenti del nostro ambiente fisico, politico e sociale contribuiscono alla
continuit esterna delle nostre vite influenzando le situazioni che
dobbiamo normalmente affrontare.
Le aspettative e le richieste degli altri: generalmente le persone con le
quali interagiamo, si aspettano da noi lo stesso comportamento gi
messo in atto in precedenza.
LA CONTINUIT
La continuit interna riguarda il mantenimento di un senso coerente di chi
INTERNA
siamo, cio del s e dellidentit.
La continuit esterna pi minacciata di quella interna, comunque, entrambe,
possono essere interrotte da fattori di cambiamento di ruolo, trasferimento
LA ROTTURA DELLE
geografico etc.
CONTINUIT
La continuit ottimale significa che lindividuo considera il grado e
lavvicendarsi del cambiamento in sintonia con la sua capacit di affrontarlo.
Invece di sottolineare la continuit, la prospettiva della narrazione punta
sullemplotment, cio il processo grazie al quale la persona inserisce se stessa
come protagonista, in una narrazione significativa, produttiva e soddisfacente.
Mc Adams propone:
I CAPITOLI DELLA VITA
IL CORSO DELLA VITA
GLI EVENTI CHIAVE
2
COME NARRAZIONE
LE PERSONE SIGNIFICATIVE
LO SCRIPT FUTURO
LO STRESS E I PROBLEMI
LIDEOLOGIA PERSONALE
IL TEMA GENERALE DELLA VITA
La costruzione del racconto fornisce un meccanismo per sviluppare e mantenere
LA FUNZIONE DELLE
3
un senso di identit. Altre funzioni sono di carattere psicologico: autostima e
NARRAZIONI
attribuzione altrove di certe responsabilit.
4
LE CARATTERISTICHE Invece di sottolineare il processo di continuit, la prospettiva della narrazione
13

DELLA NARRAZIONE

LE FORME DELLA
NARRAZIONE

LE FORME NARRATIVE
6

NEI RESCONTI DELLA


MEZZA ET

I TEMI NARRATIVI

LE TRAME DELLA
NARRAZIONE

LA PROSPETTIVA
NARRATIVA
LINTERVENTO

punta sullemplotment, cio il processo grazie a quale la persona inserisce se


tessa in qualit di protagonista in una narrazione significativa.
Cohel afferma che vi sono 3 trasformazioni nella vita di una persona che
agiscono in maniera distruttiva sulla sua narrazione:
1. Transazioni dalla prima alla media infanzia: Passaggio dal pensiero
egocentrico al pensiero sociocentrico.
2. Dallinfanzia alladolescenza: tale periodo inglobato in quello che
Erikson chiama crisi di identit.
3. Dalla prima et adulta allet adulta media: comprende la valutazione e
rivalutazione del s in relazione al momento e al superamento dei
momenti normativi fondamentali stabiliti dalla societ.
Alcuni esperti in campo letterario affermano che esiste un numero limitato di
forme narrative FRYE distingue tra:
COMMEDIA: Friye la associa alla primavera.
ROMANZO: il bene trionfa sul male e viene associata allestate.
TRAGEDIA: autunno
SATIRA: inverno
SALMON concorda con lidea di costruire il corso della vita in maniera diversa
secondo i diversi stadi che si attraversano:
Lidea generale di Sheehy del corso della vita adulta paragonabile al romanzo,
poich contempla la lotta per far fronte al conflitto tra 2 forze allinterno del s:
il sogno (forza positiva che origina dalle fantasie infantili) e il sorvegliante
interiore (forza negativa che trae origine dalle richieste dei genitori). Questo
conflitto raggiunge lapice nellet media e lautore suggerisce di affrontarlo
con la speranza.
Gould impiega unaltra forma narrativa: la satira.
ROGERS: si concentra su un singolo tema motivazionale: la tendenza alla
realizzazione.
MCADAMS: si rif alla distinzione di Bakan tra agentivit (potere) e comunione
(amore).
JACOBS: distingue 3 temi che vengono costantemente rielaborati nel corso della
vita: fiducia e dipendenza, autorit e autonomia, cooperazione e competizione.
ELSBREE ha distinto 5 trame generali:
1. FONDARE O CONSACRARE UNA CASA:
2. IMPREGNARSI IN UN CONTESTO: lottare per raggiungere un obiettivo.
3. INTRAPRENDERE IL VIAGGIO: la vita vista come un viaggio
4. SOPPORTARE LA SOFFERENZA: pu accadere di dover rompere qualche
rapporto affettivo che pu procurare sofferenza
5. COSTRUIRE IL FINALE:
La prospettiva narrativa, grazie alla centralit che attribuisce allindividuo come
autore della propria storia, ha acquisito unimportanza sempre maggiore.

CAP 8
La psicologia del ciclo di vita pu essere definita come la spiegazione e il cambiamento del corso della vita.
Lintervento lultimo ambito e si riferisce al cambiamento e a tutto ci che ne favorisce o inibisce
lattuazione. Non possibile offrire consigli prestabiliti sullintervento ideale.
LAPPROCCIO PATOLOGICO: agli eventi e alle transizioni della vita considera
LAPPROCCIO
queste esperienze come momenti di stress. Lintervento in questottica, volto a
EVOLUTIVO VS
1
limitare lo stress.
LAPPROCCIO
LAPPROCCIO EVOLUTIVO: considera gli eventi della vita come condizioni di
PATOLOGICO
disequilibrio che precedono la crescita e possono favorirne lattuazione.
2
LE ATTRIBUZIONI DI
MODELLO MORALE: il soggetto ritenuto responsabile del problema e
RESPONSABILIT
della sua soluzione, lintervento secondo questo modello enfatizza il s
come fonte di aiuto.
14

MODELLO MEDICO: il soggetto non ritenuto responsabile n del


problema n della soluzione:; dal paziente ci si aspetta che si assuma la
responsabilit di seguire il consiglio dellesperto.
MODELLO COMPENSATORIO: il soggetto ritenuto non responsabile del
problema, ma responsabile della soluzione. Lintervento basato a far s
che si aiutino i soggetti ad aiutare se stessi.
MODELLO CHIARIFICATORE: il soggetto ritenuto responsabile del
problema, ma non capace a risolverlo. Le figure che forniscono laiuto,
prima di tutto chiariscono il problema ai clienti e insegnano loro come
dovranno agire per affrontarlo.
GOLAN individua 5 fonti potenziali di assistenza disponibili ad una persona in
condizioni di bisogno:
SE STESSA
SISTEMA DI AIUTO NATURALE : sistemi di supporto sociale come rete di
amici e parenti. Kahn e Antonucci hanno parlato dei Convogli di
supporto sociale (un convoglio non include tutte le persone che un
individuo conosce, ma quelle per lui pi importanti in termini di
supporto sociale).
SISTEMA DI MUTUO AIUTO: sono costituiti da gruppi di persone che
soffrono per lo stesso problema e che sono convinti dellefficacia
delaiuto dei pari.
SISTEMA DI AIUTO NON PROFESSIONALE: operatori volontari, caregiver
della comunit e figure paraprofessionali.
IL SISTEMA DI AIUTO PROFESSIONALE: psichiatri, assistenti sociali.
Qualsiasi intervento pu essere descritto in relazione ad una serie di parametri
chiave che comprendono:
o LOBIETTIVO: occorre distinguere tra gli interventi diretti al trattamento,
alla prevenzione, alladattamento e allottimizzazione.
o I TEMPI DELLINTERVENTO ASSOCIATI ALLOBIETTIVO: lintervento pu
avere luogo, prima, durante e dopo levento, a seconda degli obiettivi
posti.
o I LIVELLI DI ANALISI E DI INTERVENTO: analisi dei problemi individuali,
nel contesto di piccoli gruppi, organizzazioni, istituzioni, comunit e/o
allinterno del sistema culturale.
o LA MODALIT DELLINTERVENTO: pu essere di tipo autoritario o
concordato.
o LO STILE DI EROGAZIONE DELLINTERVENTO: c lo stile basato sulla
modalit di attesa e quello basato sulla modalit di ricerca.
DANISH tipologia di intervento basata sulla componente concettuale e sui tempi
dellintervento.
Gli operatori devono essere in grado di stimolare condizioni che favoriscano il
raggiungimento di una buona consapevolezza di s e ad avere pi controllo
sulle proprie reazioni sugli eventi.
EGANM preferisce parlare di gestione del problema. Il nucleo del modello di
Egan si fonda sullaffermazione che tutti i modelli di aiuto comprensivi aiutano
le persone ad affrontare 4 tematiche fondamentali e progressive, ognuna delle
quali si divide in 2 fasi:
STADIO 1 COMPRENDERE LO SCENARIO ATTUALE : porsi domande su
cosa stia accadendo. Fasi: esplorazione e focalizzazione
STADIO 2 DEFINIRE LO SCENARIO PREFERITO: si guarda al futuro. Fasi
di ristrutturazione e impostazione obiettivo.
STADIO 3- SVILUPPARE UN PIANO DAZIONE: riguarda le strategie Fasi di
analisi del programma e scelta del programma.

LE FONTI DI AIUTO

I PARAMETRI TECNICI
4

5
6
7

DEGLI INTERVENTI
BASATI SUL CICLO DI
VITA

LE TASSONOMIE
DELLINTERVENOT
UN MODELO PER LA
PRATICA
DELLINTERVENOT
UN MODELLO
GENERALIZZATO PER LA
GESTIONE DEL
PROBLEMA E PER LO
SVILUPPO DELLE
OPPORTUNIT

15

STADIO 4 PIANO DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DEL PROGRESSO:


Fasi di implementazione e di valutazione.
Questo modello trova unapplicazione pi diretta nelle relazioni di aiuto
LE APPLICAZIONI DEL
diadiche. Il modello stato applicato, allo sviluppo delle abilit di problem
MODELLO PM-OD
solving in campo dirigenziale, i cui momenti chiave sono: la sintonizzazione,
7 PROBLEM MANAGEMENT
limpostazione degli obiettivi, la valutazione del successo, la raccolta di
AND OPPORTUNITY
informazioni, le decisioni, la pianificazione, la programmazione delle azioni e
DEVELOPMENT
la correzione degli errori.
BALLG ha scritto il libro Manage your own career, secondo lui la
IL MODELLO PM-OD
pianificazione professionale, comprende 3 attivit:
NELLA GUIDA DI
Rivedere le precedenti esperienze
8 AUTOAIUTO ALLA SCELTA
Comprendere la situazione attuale
E AL ACAMBIOAMENTO
DELLA PROFESSIONE
Realizzare le idee e impostare gli obiettivi per il futuro.
9 IL CAMBIAMENTO PIANIFICATO: UN MEZZO PER RAGGIUNGERE UN FINE, NON UN FINE IN S
Il cambiamento e lo sviluppo, non sono sinonimi. Perch il cambiamento si
possa definire evolutivo occorre che vi sia un movimento verso una
realizzazione pi piena del potenziale personale, un processo che implichi
lacquisizione di nuove abilit, lincremento della consapevolezza di s e dei
LO SVILUPPO DELLE
10
propri valori. HOPSON E SCALLY hanno identificato 4 abilit fondamentali:
ABILIT PER LA VITA
1. IO
2. IO E TE
3. IO E GLI ALTRI
4. IO E LE SITUAZIONI SPECIFICHE.

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