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LO SVILUPPO
LET
AGEISM: I PREGIUDIZI
SULLET
LE DIVERSE
4
5
6
Baltes
Inizialmente 4 punti
poi divenuti 7 assunti
14
LE PROSPETTIVE
RELATIVE ALLA MEZZA
ETA
15
LE PROSPETTIVE
RELATIVE ALLET
ANZIANA
5
6
7
8
IL DISEGNO DI RICERCA
LA RICERCA
LONGITUDINALE
LA RICERCA
TRASVERSALE
LA RICERCA TIME-LAG
(INTERVALLO
TEMPORALE)
LA RICERCA
SEQUENZIALE
10
IL CAMPIONAMENTO
11
LA VALUTAZIONE
12
LA VALIDIT
13
LATTENDIBILIT
14
LAUTENTICIT
15
Il consenso
Linganno
La discussione di sintesi
Il ritiro della ricerca: i ricercatori devono chiarire ai partecipanti che
possono ritirarsi quando vogliono dalla ricerca.
La riservatezza
La protezione dei partecipanti
La ricerca osservazionale: i partecipanti devono esserne informati.
I consigli
I colleghi: i ricercatori hanno lobbligo di controllare anche il lavoro dei
colleghi.
GLI STADI
LE EREE SOVRASTANTI
Il corso della vita
visto come una
successione di ere
invece che come una
serie di stadi.
LA PROGRESSIONE NON
NORMATIVA
LA COERENZA E IL
CORSO DELLA VITA
IL CAOS E IL CORSO
DELLA VITA
4
5
SVILUPPO COGNITIVO
SECONDO PIAGET
IL PENSIERO
POSTFORMALE
IL RAGIONAMENTO
MORALE
LE FASI DELLOS
VILUPPO MORALE DI
KOHLBERG
ERIK ERIKSON: LA
RISOLUZIONE
SEQUENZIALE DELEL
CRISI PSICOSOCIALI
Stadio
Neonati
Crisi
FIDUCIA
FONDAMENTAL
E VS SFIDUCIA
AUTONOMIA VS
VERGOGNA
E
DUBBIO
SPIRITO
DI
INIZIATIVA
VS
SENSO DI COLPA
INDUSTRIOSIT
VS SENSO DI
INFERIORIT
IDENTIT
VS
DISPERISIONE
Nuova virt
potenziale
Speranza
Manifestazioni
sociali
Religione
e
fede
Volont
Legge e ordine
1-6
Prima
infanzia
6-10
Et del gioco
10-14
Et scolare
14-20
Adolescenza
20-35
Et
adulta INTIMIT
VS Amore
Etica
giovane
ISOLAMENTO
30-39 consolidamento in campo professionale
35-65
Maturit
GENERATIVIT
Fermezza di Economia
propositi
Competenza
Tecnologia
Fedelt
Ideologia
Cura
VS
STAGNAZIONE
Istruzione, arte
e scienza
65+
Et anziana
INTEGRIT
DELLIO
Saggezza
Tuelle
le
istituzioni
culturali
fondamentali
SFIDUCIA: bambino comincia a fidarsi o
VS
DISPERAZIONE
SVILUPPO
PSICOSOCIALE DI
ERIKSON
DAN MCADAMS:
9
10
COSTRUIRE LA STORIA
DI UNA VITA
LA TEORIA DI
MCADAMS DELLO
SVILUPPO DELLA
STORIA DELA VITA
1. FIDUCIA FONDAMENTALE VS
meno degli altri e di se stesso.
2. AUTONOMIA VS VERGOGNA E DUBBIO : maggiore autonomia perch si
possono muovere da soli, ma se sbagliano sviluppano un senso di
inadeguatezza che porta al dubbio.
3. INIZIATIVA VS SENSO DI COLPA: i bambini in questa fase autonomi,
cominciano ad immaginarsi da grandi.Con levolversi della coscienza si
sviluppa anche il potenziale senso di colpa del bambino che, non solo
prova vergogna, ma ha anche paura di essere scoperto.
4. INDUSTRIOSIT VS SENSO DI INFERIORIT: io sono ci che apprendo. In
questa fase al bambino viene trasmessa idealmente lindustriosit, il
rischio che questa si sviluppi invece in senso di inadeguatezza ed
inferiorit.
5. IDENTIT VS DISPERISIONE: durante ladolescenza si cerca di individuare
un nuovo senso di continuit e di identit. L pericolo in questa fase la
dispersione dellidentit o la confusione e lincertezza su ci che si e che
cosa dsi diventer.
6. INTIMIT VS ISOLAMENTO: in questa fase si sviluppa lintimit che implica
la capacit di abbandonarsi. Il senso di identit faticosamente conquistato
viene quindi messo in pericolo e il rischio per evitare tale conseguenza
lisolamento.
7. GENERALIT VS STAGNAZIONE: il fallimento nel conseguire la generativit
(es. genitorialit) porta alla stagnazione e allimpoverimento personale.
8. INTEGRIT DELIO VS DISPERAZIONE: Erikson descrive un Io integrato
come il frutto maturo dei primi sette stadi. La mancanza o la perdita di
una matura integrit dellIo porta alla disperazione.
Anche McAdams, si concentra sullidentit che per lui la storia della vita di una
persona.
MCADAMS costruisce una teoria sucome le nostre identit vengono costruite
attraverso la narrazione.
1. IL TONO NARRATIVO: il tono narrativo di una persona viene formulato
durante i primi anni di vita ed influenzato dalla natura della
relazione del bambino con il caregiver fondamentale. Un attaccamento
sicuro rispecchia un racconto ottimistico.
2. LIMMAGINARIO: i fermo immagine sono una sintesi di sentimenti
conoscenze e sensazioni. Et prescolare.
3. LE LINEE TEMATICHE: il contenuto delle linee tematiche incentrato sul
bisogno di potere e di amore che sono secondo questo autore le 2
motivazioni centrali della vita umana. Infanzia. Il conflitto tra
agentivit e comunione.
4. LE IMPOSTAZIONI IDEOLOGICHE: nelladolescenza viene definita
limpostazione ideologica, una serie di credenze che riguardano ci
che bene e ci che male. Mc Adams suggerisce 2 percorsi per
comprendere limpostazione ideologica:
*
*
5.
IL CONTENUTO: agentivit/comunione.
LA STRUTTURA: si riferisce alla complessit del sistema di credenza di un
individuo.
LE IMMAGINI: durante le prime fasi dellet adulta 20-30 anni il
annunciata dalla sensazione che la vita stia diventando pi seria e si percepisce il passaggio del tempo.
Sd fase di stabilizzazione. La struttura della vita viene consolidata ed edificata. Lobiettivo principale
la stabilizzazione. I 2 compiti principali sono: 1) consolidamento della propria nicchia nella societ, 2)
progresso allinterno dei quella struttura stabile che risulta dal lavoro svolto in occasione del primo
compito.
- Transizione della mezza et Linizio di un nuovo periodo avviene intorno ai 40 anni Mlt la caratteristica
di questo periodo la continuazione del processo di individuazione BOOM (becoming ons own man).
- C bisogno di quasi tutto il periodo Ema: ingresso nellet adulta media per fissare gli elementi su cui
costruire la nuova struttura. Questa fase dura fino a quando il compito predominante dellindividuo
rimane il tentativo di costruire una struttura soddisfacente della vita.
L. ha definito la fase successiva come transizione dei 50 anni, ma mancano i dati empirici .
Sovrapposto al lidea di fasi alternanti di cambiamento e costruzione il
concetto di ere:
1. Lera preadulta: dal concepimento fino ai 22 anni
LE EREE DELLA PRIMA
2. Lera della prima et adulta: dai 17 ai 45
ET ADULTA E
3. Lera dellet adulta media: dai 45 ai 60
DELLET ADULTA
4. Lera della tarda et adulta: inizia a 60
MEDIA
5. Lera adulta finale: gli ultimi anni della vita
Il lavoro di LEVINSON si concentra sulla PRIMA ET ADULTA e sullET ADULTA
MEDIA.
LEVINSON e collaboratori hanno individuato 4 compiti principali di questa era:
1. COSTRUIRE UN SOGNO: individuare il sogno e cercare di realizzarlo.
2. CREARE RELAZIONI CON FIGURE DI MENTORI: la funzione pi importante
I COMPITI DELLERA
del mentore sostenere e facilitare il sogno del suo protetto.
DELLA PRIMA ET
3. INTRAPRENDERE UNATTIVIT LAVORATIVA:
ADULTA
4
4. INSTAURARE RELAZIONI INTIME FINO AL MATRIMONIO E ALLA
FORMAZIONE DI UNA FAMIGLIA .
5. COSTRUIRE RELAZIONI DI MUTA AMICIZIA:
LEVINSON e collaboratori presentano let media come il momento del
confronto e della reintegrazione di 4 polarit allinterno delle persone:
1. Giovane/anziano: questi concetti sono solo legati in maniera marginale
allet cronologica, ognuno di noi, troppo grande o piccolo per fare
alcune cose.
LE COMPONENTI
2. Distruzione/creazione: il compito di questa era venire a patti con la
DELLINDIVIDUAZIONE
colpa che riguarda la ns distruttivit verso gli altri e la ns rabbia per la
NELLET MEDIA
loro distruttivit nei ns confronti.
3. Maschile/femminile:
4. Attaccamento/separazione: la separazione prevale quando ci troviamo
nel ns mondo interiore. Lattaccamento il meccanismo mediante il
quale soddisfiamo i ns bisogni di essere impegnati, coinvolti e radicati.
5
LO SVILUPPO DELLA
GOULD parla di evoluzione della coscienza adulta nel momento in cui ci
COSCIENZA ADULTA
liberiamo dei vincoli e dei legami della coscienza infantile. Lindividuo deve
SECONDO ROGER
liberarsi dagli obblighi dellinfanzia e sostituirli da valori e assunti pi suoi.
GOULD
Questo processo di crescita e trasformazione ha luogo nel momento in cui
vengono corretti i falsi assunti che ci hanno accompagnato fino a quel momento
che ci hanno limitato. La prospettiva di GOULD pu essere prevista come una
serie di compiti di sviluppo legati allet. I falsi assunti messi in discussione
durante let adulta:
-
10
GLI EVENTI DELLA VITA COME MARCATORI LA DESCRIZIONE E LA CLASSIFICAZIONE DEGLI EVENTI
LE DIMENSIONI DEGLI Le dimensioni dellevento descrivono le caratteristiche oggettive degli eventi
EVENTI DELLA VITA
stessi.
Le dimensioni della percezione riguardano limpressione soggettiva delle
persone toccate dallevento o dalla loro valutazione degli eventi.
Reese e Smyer: 3 dimensioni degli eventi della vita:
1. DIMENSIONE DELLEFFETTO: risultati o conseguenze degli eventi
2. DIMENSIONE DELLA PERCEZIONE: impressione soggettiva
11
oggetti, organizzazioni.
Le funzioni del sostegno sociale
4. VARIABILE DELLE STRATEGIE: come affrontare la situazione?
- Le strategie riguardano ci che le persone fanno effettivamente.
Sono previsti 4 obiettivi distinti, 2 orientati sullambiente e 2 alle
persone:
- Coping focalizzato sullambiente mediante:
o Modifica della situazione
o Fuga per evitare la situazione
- Coping focalizzato sulle persone
o Sviluppo di strategie addizionali
o Modifica della percezione e della valutazione della situazione
Perlin e Schooler individuano ulteriori 4 tematiche .
-
DELLA NARRAZIONE
LE FORME DELLA
NARRAZIONE
LE FORME NARRATIVE
6
I TEMI NARRATIVI
LE TRAME DELLA
NARRAZIONE
LA PROSPETTIVA
NARRATIVA
LINTERVENTO
CAP 8
La psicologia del ciclo di vita pu essere definita come la spiegazione e il cambiamento del corso della vita.
Lintervento lultimo ambito e si riferisce al cambiamento e a tutto ci che ne favorisce o inibisce
lattuazione. Non possibile offrire consigli prestabiliti sullintervento ideale.
LAPPROCCIO PATOLOGICO: agli eventi e alle transizioni della vita considera
LAPPROCCIO
queste esperienze come momenti di stress. Lintervento in questottica, volto a
EVOLUTIVO VS
1
limitare lo stress.
LAPPROCCIO
LAPPROCCIO EVOLUTIVO: considera gli eventi della vita come condizioni di
PATOLOGICO
disequilibrio che precedono la crescita e possono favorirne lattuazione.
2
LE ATTRIBUZIONI DI
MODELLO MORALE: il soggetto ritenuto responsabile del problema e
RESPONSABILIT
della sua soluzione, lintervento secondo questo modello enfatizza il s
come fonte di aiuto.
14
LE FONTI DI AIUTO
I PARAMETRI TECNICI
4
5
6
7
DEGLI INTERVENTI
BASATI SUL CICLO DI
VITA
LE TASSONOMIE
DELLINTERVENOT
UN MODELO PER LA
PRATICA
DELLINTERVENOT
UN MODELLO
GENERALIZZATO PER LA
GESTIONE DEL
PROBLEMA E PER LO
SVILUPPO DELLE
OPPORTUNIT
15
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