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Romanticismo

Il Romanticismo è una corrente che ha investito le arti figurative, la letteratura e la musica a partire dalla
fine del 1700. I temi che lo caratterizzano – quali la concezione di natura quale rifugio ideale dagli affanni e
la tendenza all’interiorizzazione- sono presenti, in luce, già nel movimento tedesco Sturm und Drang.

La sua nascita si rintraccia al termine del XVIII Secolo in Germania, sotto la denominazione di Romantik, ma
nel corso dell’Ottocento si diffonderà rapidamente fino a investire tutta l’Europa. Il termine
“Romanticismo” ha origine dal vocabolo inglese romantic, inteso nell’accezione di “irreale”, “romanzesco”.

I temi principali che lo caratterizzarono sono la negazione della ragione enfatizzata dall’Illuminismo, la
riscoperta della spiritualità, l’esotismo, il patriottismo, l’esaltazione e lo studio della Storia.

Fra i maggiori esponenti letterari nel Romanticismo, si citano Schiller, Wordsworth, Coleridge, Blake, Keats,
Shelley, Byron e Alessandro Manzoni, mentre per l’arte è doveroso menzionare Delacroix, Turner, Hayez,
Géricault e Friedrich.

Inizio dell’800

L'Ottocento è un secolo ricco di avvenimenti che influiscono in Europa sul modo di vivere e di concepire
l'arte. Il secolo si apre con l'elezione nel 1804 di Napoleone a Imperatore. Le vittorie di Napoleone avevano
contribuito a determinare la diffusione in Europa di quegli ideali di libertà uguaglianza e fraternità, propri
della Rivoluzione francese. Dopo la sconfitta a Waterloo di Napoleone, nel 1815 il Congresso di Vienna,
ritornerà tuttavia a porre le basi per ripristinare il vecchio ordine (periodo storico noto come Restaurazione)
e crolleranno di conseguenza quelle certezze che il periodo precedente aveva alimentato.

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