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Romanticismo definizione
Il sostantivo italiano romanticismo deriva dal tedesco. Infatti in
Germania Friedrich Schlegel, già nel 1798 fissò l’uso del termine
Romantik per distinguere la poesia inquieta, drammatica, propria
dei moderni, da quella armoniosa e composta, propria degli
antichi.
Il Romanticismo in letteratura
In Italia la formazione del movimento romantico fu stimolata da un
articolo di Madame de Staël (Sulla maniera e l’utilità delle
traduzioni, 1815), in cui si invitavano gli italiani ad aprirsi alle
correnti più vive della letteratura europea.
La natura è intesa come energia vivente, come forza che permea tutta la
materia rendendola viva. Tale forza, proprio perché essenzialmente spirituale,
può essere colta attraverso la sensibilità dell’uomo che si pone in sintonia
con essa. Anche qui il tema dell’Infinito, che come già detto è il tema cardine
del Romanticismo, incide in modo significativo, portando a una concezione
del mondo fisico molto diversa da quella nata con la scienza galileiana ed
esaltata dall’Illuminismo settecentesco.
Altro mezzo al quale i romantici fanno ricorso per appagare la loro sete di
infinito e di assoluta libertà spirituale è l’Arte.
A questo punto occorre procedere con l’analisi degli altri grandi temi che
hanno caratterizzato l’epoca: l’Amore, la nuova concezione della Storia, la
Filosofia politica, la Sehnsucht e l’Ironia.
L’Amore è uno dei temi prediletti dai romantici (((del quale si sono interessati
poeti e filosofi quali Schlegel e Fichte, Hölderlin e Schleiermacher, Novalis e
Hegel))). La prima caratteristica dell’amore romanticamente inteso è la
globalità, ovvero la ricerca di una sintesi fra anima e corpo, spirito e istinto,
sentimento e sensualità.
Connessa alla Sehnsucht è l’Ironia. Essa appare come una sorta di presa di
distanza dal mondo e dalla realtà finita, che consiste essenzialmente nel non
“prendere sul serio” quelle che non sono altro che manifestazioni transitorie
e passeggere dell’Infinito stesso, espressioni provvisorie di esso.
L’uomo non deve prendere sul serio le sue opere, anche se sono ispirate dal
sentimento e se provengono dall’intimo.
Tutti i temi del Romanticismo analizzati finora sono rappresentati nelle due
espressioni letterarie tipiche della sensibilità dell’epoca: il romanzo e la
poesia.
Nei sistemi sociali del passato, l’intellettuale o faceva parte dei ceti egemoni
(nobili e clero), o era ad essi sottoposto come cortigiano o protetto. La sua
funzione era quella di elaborare l’ideologia dei gruppi dominanti e di mediare
il consenso verso il potere.
Ora, con l’avvento del nuovo sistema borghese, l’intellettuale perde la sua
posizione privilegiata, deve trovare un’occupazione per vivere e questa è
spesso poco remunerata e di poco prestigio.
• oppure può essere la vittima, colui che dalla sua superiorità è reso
diverso dall’umanità comune, e per questo è incompreso ed escluso.
Immerge la sua vita nei sogni, senza mai riuscire a tradurli in azione. La
contemplazione angosciosa della propria impotenza e della propria
sconfitta lo porteranno alla contemplazione della morte e al suicidio.