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IL ROMANTICISMO

IN EUROPA:
Il termine romantico
Deriva dall’ aggettivo inglese ‘romantic’ o
‘romantick’, usato nel seicento in senso
spregiativo con il significato di ‘bizzarro,
irreale’ .
In Francia, nel settecento, nasce la
distinzione tra
romanesque(inverosimilmente esagerato)
e romantique (sentimentale, malinconico)
, l’accezione del primo termine si diffonde
in Itali, mentre il secondo sarà usato da
Rousseau per indicare il nuovo
sentimento del paesaggio.
In Germania, il termine romantisch viene
utilizzato in riferimento ad una letteratura
caratterizzata dal rifiuto del classicismo
• La cultura dell’eta romantica trae origine dalla crisi della filosofia razionalistica del settecento,
provocata dal fallimento degli ideali illuministici di uguaglianza, fratellanza e libertà a seguito
della rivoluzione francese.
• Il pensiero dell’età romantica rifiuta il rigore logico-scientifico, la scienza e la razionalità,
affiancandosi agli slanci dell’immaginazione, indicando la chiave per il raggiungimento della
felicità, si privilegia la dialettica al sensismo.
• Contraddistingono valori opposti a quelli illuministi:
• la filosofia idealistica, contrapposta al materialismo
• A livello sociale: la difesa della tradizione dei singoli popoli viene contrapposta al
cosmopolitismo
• A livello personale, la tendenza individualista si sovrappone al senso di appartenenza , quindi
l’eroismo del singolo all’ azione di massa.
• L’eroe romantico si considera il perenne lotta nei confronti della realtà(titanismo), ma disposto a
sacrificare la vita (vittimismo) , anche se si vede inevitabilmente sconfitto.
• Il pensiero romantico su un piano politico assume caratteristiche conservatrici. Si possono
considerare scrittori del romanticismo: Joseph de Maistre, Madame de Stael, la quale nel suo
giudizio sulla rivoluzione francese distingue il positivo culto della libertà della generazione
dittatoriale giacobina, o l’inglese George Gordon Byron
• L’idea di nazione che condivide lingua, storia e cultura nasce con la rivoluzione francese
nel 1789, ma lo stato assoluto manca di unificazione e uguaglianza del diritto su territorio
nazionale, rendendo impossibile
un reale senso di appartenenza nazionale.
Situazione diversa invece in Francia, grazie all’apporto di Jean Jacques Rousseau, il quale
vede lo stato come espressione della volontà generale della comunità.
• La concezione di nazione, è diversa anche nel romanticismo tedesco, essa lega le sue
radici
all’appartenenza di sangue, rimandando a un’etnia che fa riferimento al sangue e al
suolo.

Tale principio viene definito nella tavolata Cristiano tedesca, organizzazione politico-
culturale, i
cui componenti sono uniti dall’ostilità nei confronti di Napoleone, e si rifanno alla rilettura
del filosofo Fichte, questa concezione “naturalistica” del nazionalismo che convive con
quella
democratica e rivoluzionaria di Rousseau, concezione che appartiene alla maggior degli
intellettuali del risorgimento italiano. Nel XIX secolo, si ha una fondamentale svolta: il
nazionalismo che abbandonando molti capisaldi del patriottismo si allontana dalla
tradizione democratica
assumendo connotati autoritari e militaristi fondati sul mito della “purezza e superiorità
biologica” di una nazione rispetto le altre. La fusione del nazionalismo e il razionalismo,
condurranno a sanguinarie terminazioni come la guerra di sterminio.
• SOCIALISMO UTOPISTICO E SOCIALISMO SCIENTIFICO:
• Per socialismo si intende una teoria politica ed economica avente come scopo la realizzazione della giustizia sociale
attraverso la socializzazione delle risorse economiche, concezioni che mirano a limitare il ruolo dello stato ritenendo
fondamentale: la libera iniziativa individuale e la competizione del libero mercato. Il termine socialista appare nel suo
senso attuale sulla “ rivista della cooperazione” di Robert Owen, egli ritiene che l’ambiente cerchi di creare fabbriche
modello e colonie socialiste (la new Harmony nell’Indiana) in cui si possano educare le masse lavoratrici sfruttate.
• Saint-Simon: le sue concezioni sono espresse nell’opera intitolata “nuovo cristianesimo”, il cui
intento è il miglioramento delle condizioni degli operai. Tra gli altri definiti da Marx: “utopisti”, ossia sognatori, si
ricordano Charles Fourier e Pierre Joseph Proudhon, il primo crede che
i conflitti sociali sono causati dal commercio e dalla famiglia, quest’ultima schiavizza la donna e
può essere sostituita dai falansteri, piccole comunità;
Proudhon nel saggio “che cos’è la proprietà?”
• Afferma che la proprietà privata è un furto, qui egli si manifesta contrario a ogni statalismo e collettivismo.
• A metà dell’Ottocento è palese la drammatica “questione sociale”, drammatiche erano le
condizioni di vita dei lavoratori e l’industrializzazione porta allo spopolamento delle campagne,
alla disoccupazione, ai mancati diritti umani per i lavoratori: mancano le regole nella
determinazione degli orari, dell’età e assenza di forme di assistenza per chi colpito da malattie o
infortuni. La “questione sociale” diventa oggetto dell’azione della Chiesa. si afferma la concezione espressa nel Manifesto
del partito comunista, dove Marx con Engels delinea i cardini della “teoria del socialismo scientifico” , la quale influenzerà
la storia
mondiale anche nel XX secolo:
Marx afferma che è attraverso l’analisi scientifica delle leggi economiche della storia si previene alla comprensione della
necessità e dell’ inesorabilita dell’avvento del socialismo che si affermerà con la lotta della classe operaia, essa abolirà la
IL ROMANTICISMO
LETTERARIO
I Prodromi del romanticismo in Europa
Il romanticismo, come ben sappiamo è
preceduto da un periodo in cui si diffondono
idee preromantiche: la poesia sepolcrale
inglese di Thomas Gray, I canti di Ossian, la
moda del wertherismo;
nasce in Germania il movimento dello Sturm
and Drang (tempesta ed impeto) in cui
sono implicite tutte le caratteristiche del
Romanticismo. Per quanto riguarda l’Italia le
correnti
preromantiche si esprimono nell’opera di
Vittorio Afieri, Cesarotti e soprattutto di Ugo
Foscolo.
Lo sviluppo precoce della corrente è caratterizzato in
Germania, dove è più vivo il sentimento dell’identità culturale
nazionale.
Nel romanticismo tedesco, come in quello anglosassone, sono
significative le componenti
irrazionali, la religiosità non convenzionale e il senso di magico.
In Italia e in Francia, in seguito al persistere di una tradizione
in senso illuministico e
classicistico, e al peso storico e culturale del Cristianesimo, il
romanticismo si sviluppa in
ritardo, nasce come rielaborazione del modello tedesco con
caratteri più moderati e vicini alle
forme di realismo. La particolarità dell’Italia: qui, la
contrapposizione all’illuminismo è meno
sostanziale, Alessandro Manzoni per esempio rappresenta una
combinazione fra le due attitudini:
l’asportazione a una cultura popolare e la diffusione di principi
democratici.
• CARATTERI E TEMI DEL ROMANTICISMO:
Le concezioni del romanticismo letterario sono :
• l’esaltazione del sentimento diffidando di ogni forma di razionalismo e sensismo
• Il primato dell’immaginazione rispetto al rigore morale e la logica
• L’individualismo: inteso come esaltazione dell’unicit à e della creativit à dell’individuo. Questo
soggettivismo, talvolta esasperato trova sbocco nella teoria del genio e negli slanci drammatici
dell’eroe romantico i cui ideali di libertà sono sentiti con il cuore e non elaborati razionalmente
• Rifiuto delle regole, esse sono concepite dagli intellettuali romantici come ostacoli contro cui battersi
• Rivalutazione della storia : in particolar modo dell’epoca medievale considerata radice delle
tradizioni e delle nuove moderne nazioni europee
• L’amore di patria e la conoscenza nazionale, valori contrapposti al cosmopolitismo illuminista,
• L’esaltazione della passione amorosa, intesa come forza tormentata e avventurosa in balia di
impulsi laceranti, essa si sostituisce alla ricerca del piacere settecentesca e alla concezione
della bellezza espressa dalle forme equilibrate
• La tensione verso l’assoluto e l’infinito: si realizza in forme contraddittorie: sia come un ritorno
alle religione tradizionali, come uno slancio spiritualistico verso il mistero, come misticismo
panteistico rispetto alla natura e come contrasto fra realt à vissuta come prigione e realt à ideale.
Questo contrasto tra forze opposte si traduce nel romanticismo anglosassone e tedesco, in una
concezione drammatica e pessimistica della vita. La realt à è considerata come apparenza
illusoria da oltrepassare. Tema tipico del romanticismo è il sentimento dell’infelicit à umana,
• l’angoscia, secondo molti scrittori romantici nasce dalla convinzione che l’uomo non è in grado di
dare risposte ai quesiti che lo circondano, e non riesce a sfuggire alla condizione da cui la
LA POETICA ROMANTICA:
Durante questo periodo importante è l’estetica, o filosofia
dell’arte; l’elaborazione della teoria romantica dell’arte avviene
nel gruppo di Jena a opera di Schlegel e Schelling; L’opera
emerge come realtà simbolica che unisce anima e corpo, il
principale concetto è espresso
nell’affermazione secondo cui l’arte deve tendere a esprimere
una realtà universale in cui si ritrovano poesia, filosofia e
religione, Ciò in pittura è realizzato da Caspar David Friedrich,
autore del “Viandante sopra il mare di nebbia”.
In Inghilterra, la pittura romantica di manifesta attraverso
panorami fantastici che cagionano inquietitudine.
In Francia, emergono figure che ritraggono la lotta dell’uomo
contro la violenza della natura.
Rispetto all’ambito letterario, vi è una rivolta contro i
classici, contro la teoria dell’ imitazione, ribadendo una poesia
nuova e spontanea, questa nuova poetica romantica,
innovativa concepisce l’arte come libera e spontanea
creatività del sentimento del singolo o della moltitudine.
Questa teoria viene definita in Germania
dalla rivista “ Athenaeum”. Essenziale
posto nella poetica del romanticismo è
la concezione dell’artista : soggetto
d’eccezione e autorità anticonformista,
uno di questi è Lord Byron, poeta
inglese in balia della passione amorosa
insidiata dalla morte, in balia tra
titanismo di chi è in contrasto con tutto
e tutti e il vittimismo di
chi si abbandona alla sconfitta. Durante
il romanticismo si predilige il passato
per l’esotismo dei paesi e per i mondi
fantastici.
Caratteristico di quest’epoca è l’utilizzo
di più generi e stili, ogni scrittore,
inoltre, ha una propria peculiarità:
esaltazione dell’individualismo
rendendo in questo modo ogni opera
particolare.
LA SFIDUCIA NELLA RAGIONE E LA RIVALUTAZIONE DELLA
RELIGIONE:
La ragione intesa in senso illuministico, non è in grado autonomamente di
spiegare il mondo, così
nasce la rivalutazione del sentimento religioso, il pensiero dell’età romantica
perciò, si indirizza
verso quelle teorie che considerano l’idea e non il mondo materiale.
SENTIMENTO DELLA SEHNSUCHT :
All’ottimistica fiducia illuminista circa la possibilità di educare gli uomini sulla base
della ragione,
il romanticismo contrappone un’ansia di assoluto e infinito che si realizza come
ritorno alle religioni tradizionali o come contrasto tra realtà vista come una
prigione e quella ideale.
Il dualismo tra ideale e reale, ragione e sentimento o individuo e società ha come
esito una
concezione drammatica e pessimistica della vita.
LA NUOVA POESIA ROMANTICA:
I poeti romantici europei contrappongono antichi e moderni: negli antichi vi era
un puro e
genuino legame tra uomo e natura, accettando serenamente la vita semplice
fondata sugli istinti.
Nei moderni, questa situazione viene meno, nascono così, due generi di poesia: la
poesia ingenua degli antichi basata sulle immagini e sui racconti e la poesia
sentimentale dei moderni, fondata sull’espressione dei sentimenti
L’intellettuale romantico non è più colui che riesce pienamente a controllare le
sue emozioni o si è chiuso nella sua stanza, ma invece, è l’artista passionale,
che non si cura delle regole e della perfezione formale mirando alla sincerità.
Vi è l’aspirazione a una letteratura popolare, per popolare si intende la
letteratura sul popolo che
esprime sentimenti, idee e non priva di intento educativo.
IL movimento tende a spegnersi attorno alla metà del secolo, il cosiddetto
secondo romanticismo
o Tardo Romanticismo si presenta come una ripetizione in tono minore del
grande romanticismo.
ROMANTICISMO TEDESCO:
Gli intellettuali tedeschi, riuniti nel movimento dello Sturm and Drang, esprimono una
consapevolezza teorica della contrapposizione fra la nuova sensibilità e l’illuminismo. L’inizio
ufficiale del romanticismo è datato nel 1800 (circa), quando il gruppo di Jena si riunisce attorno alla rivista
“Athenaum”, i cui componenti sono: i fratelli Schlegel, il poeta Novalis, i filosofi Fitche e Schelling diffondendo le
nuove teorie in tutta Europa.
La seconda fase del romanticismo tedesco prende vita ad Heidelberg, il cui gruppo si
caratterizza per l’orientamento politico antinapoleonico, per le tradizioni popolari o per il
Cattolicesimo di tipo tradizionale.
Johann Gottlieb Fichte nei “discorsi alla nazione tedesca” criticando il materialismo illuminista, anticipa il
nazionalismo otto/ novecentesco, sostenendo
la superiorità del popolo tedesco sugli altri popoli.
Da ciò Ludwing Achim von Arnim e la moglie Bettina, traggono spunto per la riscoperta delle tradizioni, dei miti
popolari germanici e della religiosità.
L’idea di nazione, nel romanticismo tedesco si lega all’appartenenza di sangue, al concetto di patria come “terra dei
padri” tale principio viene definita nella Tavolata Cristiano Tedesca. Si ha anche una terza fase di questo
romanticismo, caratterizzata dal prevalere dell’inquietudine, e l’affiorare delle allucinazioni.

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