Sei sulla pagina 1di 94

Letteratura tedesca moderna e contemporanea

Deutsche Literatur  Letteratura tedesca; autori di provenienza solo tedesca (Germania).

Deutschsprachige Literatur Non solo letteratura tedesca, ma anche austriaca; letteratura di lingua tedesca per
indicare letteratura anche non originaria della Germania.

Die Literaturwissenschaft Scienza della letteratura; disciplina delle scienze umane e culturali che si occupa dello
studio sistematico e metodico di tutti gli autori e i fattori coinvolti nel processo di
comunicazione letteraria. Studia in modo sistematico la letteratura nel suo complesso.
Indica critica accademica.

Die Literaturkritik Critica giornalista, giornalismo, recensioni.

Literaturgeschichtsschreibun Storiografia letteraria; si riferisce alla presentazione dello sviluppo storico di tutti o alcuni
g
degli attori e dei fattori coinvolti nel processo di comunicazione

Literaturgeschichte Storia della letteratura; letteraria a livello di produzione, lavoro, distribuzione e ricezione.

Die Epoche Periodo storico collegato a grandi avvenimenti; il termine epoca deriva dal termine latino
che non indica un periodo di tempo, ma un punto fisso, cioè un evento caratterizzante
che marca l’epoca.

Literaturepoche Epoca letteraria; sottoperiodo della storia letteraria le cui caratteristiche comuni si
distinguono dai sottoperiodi vicini o in cui domina un particolare sistema letterario. Non
sono presenti confini tra le varie epoche letterarie, si possono trovare caratteristiche
comuni.

Periodizzazione della storia della letteratura


1. Per dare alla letteratura una evidenza storica per calarla in un tempo concreto.
2. Per fissare le basi della nostra memoria culturale e dell’identità di un popolo.
3. Imporre una certa immagine di cultura e di identità.
4. Strumento di ordinamento e di classificazione per rendere più schematico quello che è il grande insieme della
letteratura, che è troppo vasto. Con la suddivisione capiamo lo sviluppo e il percorso di una certa letteratura.

Ogni periodizzazione di una letteratura ha una funzione ermeneutica: interpretazione costruttiva. Le epoche non
esistono di per sé, ma c’è qualcuno che analizza e interpreta la letteratura e costruisce l’epoca.
La periodizzazione ha sempre un valore pratico che persegue certi fini e non è mai ontologico (pretesa di esistenza e di
verità). Ogni periodizzazione si fonda sull‘arbitrarietà: è soggettiva e abbastanza arbitraria.

Ogni periodizzazione è:
1. strumentale;
2. soggetta a continue modifiche;
3. instabile quanto più ci si avvicina al presente.
 

Storiografia letteraria in Germania


Nasce a cavallo tra Settecento e Ottocento grazie a:
1. influsso della filosofia della storia di J.G. Herder;
2. nascita di volontà di avere una letteratura che fosse anche da supporto a un’identità nazionale tedesca;
3. creazione di una patria tedesca che ha bisogno di una letteratura.

Friedrich Schlegel, romantico tedesco (1800) → Epochen der Dichtkunst: ogni epoca letteraria si collega a quella
precedente. L’antichità rappresenta il momento originario, la momentanea nascita.

XIX secolo → sistematizzazione della storia della letteratura tedesca;


G.G Gervinus: Geschichte der poetischen Nationalliteratur der Deutschen (1835-42)
XX secolo → parcellizzazione del sapere e crisi della storiografia italiana; si perde un po‘ il concetto di storia della
letteratura come unitaria. Ognuno inizia ad analizzarla separatamente.
 

La macro-suddivisione della letteratura tedesca


La lingua tedesca non ha ancora raggiunto il suo stadio finale. L’utilizzo del tedesco nella produzione letteraria e
scientifica è notevolmente minoritario rispetto al latino, grande lingua internazionale per eccellenza.

Martin Lutero → riforma (1517) scisma tra chiesa cattolica e chiesa protestante. Lutero fu improntate anche a
livello linguistico, in quanto tradusse la Bibbia in lingua tedesca.

La riforma di Lutero funge da spartiacque:

1. Medioevo → 800 - 1500 a.C. → Ältere deutsche Literatur/ÄdL;


2. Rinascimento/umanesimo → (XVI secolo) → Neure Deutsche Literatur/NdL

La NdL inizia con Aufklärung (illuminismo); è il momento in cui lingua tedesca diventa Hochdeutsch e la letteratura
tedesca si emancipa dal latino fu a inizio Settecento, per questo iniziamo da qui di Aufklärung (XVII secolo).
Vormärz → letteratura politica
1720 - 1790 Illuminismo (Kant)

1740 - 1770 Empfindsamkeit e Neoclassicismo (Winkelmann)

1765 - 1785 Sturm und Drang (Goethe)

1775 -1832 Classicismo di Weimar

1798 - 1840 Romanticismo

1815 - 1848 Congresso Vienna, 1848 Vormärz e Biedermeier

1848 - 1890 Realismo poetico

1885 -1900 Naturalismo

1890 - 1920 Literarische Moderne

Fin de siecle Impressionismo, simbolismo, estetismo

1910 - 1925 Espressionismo e dadaismo

1920 - 1933 Letteratura della Repubblica di Weimar / degli anni 20

1933 - 1945 Dodicennio nero: letteratura nazionalsocietà / letteratura dell’esilio/ emigrazione interna

1945 - 1989 Letteratura del dopoguerra

1945 -1950 Trümmerliteratur, Letteratura Repubblica Federale/Democratica/Austria /Svizzera, postmodernismo


1989
Letteratura contemporanea

Storia europea - dal 700 a oggi


XVII/XVIII secolo → 600-700 → In questo periodo i paesi di lingua tedesca (Germania, Austria e svizzera) si trovano in
situazioni politiche differenti: abbiamo gli stati che conosciamo come Germania e Austria, che non esistono ancora

come stati nazionali indipendenti, ma fanno parte di quello che è un enorme conglomerato politico, il Sacro
Romano Impero di nazione germanica. Al suo interno ci sono però due entità politiche che sono più estese
delle altre: al nord il regno di Prussia (Preußen) e Austria (österreich). Questi due regni iniziano a partire dalla
seconda metà del Settecento a essere in competizione fra loro, in quanto ognuno di essi vuole imporsi all’interno del
SRI come forza dominante. La Svizzera, già a partire da metà Seicento, è un paese di fatto indipendente e neutrale dal
1648, quindi non è inclusa nel SRI di nazione germanica. 700 - 800 → evento fondamentale che scuote tutta Europa

verso la fine Settecento (1789) → Rivoluzione francese. La Rivoluzione francese scuote la Francia, in particolare i
regnanti di Francia finiscono con la testa mozzata e chiaramente i regnanti dei SRI di nazione germanica, che sono
vicini, iniziano ad avere paura; i regnanti di Prussia e Austria che si facevano la guerra nel momento del pericolo
decidono di allearsi, e si alleano rilasciando una dichiarazione formale in cui condannano quanto avvenuto in Francia. I
francesi rendono questa dichiarazione come un affronto, come una dichiarazione di guerra. Nel 1792 ha inizio la

guerra franco-tedesca.
I francesi si spostano verso est, invadendo quelli che sono territori germanici più vicini a loro, andando a occupare
alcuni di questi territori. Da lì poi la guerra si allarga → in Francia arriva una figura fondamentale (anche in tutta

l’Europa), Napoleone (dal 1796): egli conquista tutta l’Europa. Nel 1805 arriva a sconfigge l’Austria nella battaglia di
Austria. Nel 1806 sconfigge la Prussia nella battaglia di Jena e Auerstedt. Le due forze trainanti del SRI vengono
sconfitte da Napoleone, che per altro ha conquistato gli altri territori. 1806 → fine SRI. Cessa di esistere. Subentra e

viene fondato l’impero austriaco → Kaisertum Osterreich. In questo momento è indipendente, non è stato
conquistato da Napoleone; è l’ultimo baluardo che resiste alla furia del grande condottiero corso. La Germania è sotto
il controllo napoleonico in due modalità differenti: tutti i piccoli stati che non facevano parte né del regno Austria né di

quello Prussia sono assoggettati da Napoleone stesso in una confederazione chiamata Confederazione del Reno
(Rheinbund), sotto il suo controllo. Il regno di Prussia viene anch’esso invaso dalle forze francesi di Napoleone, ma
non è direttamente assoggettato, posto sotto il suo dominio, ma è un territorio occupato, quindi mantiene
indipendenza, ma è comunque occupato dalle forze francesi.

Prussia → occupazione francese


Austria → dominio diretto
Svizzera → sotto controllo francese

Inizio XIX secolo → 1700, a partire dagli anni 10 inizia a subire sconfitte e una in particolare lascia il segno nel 1813 →

Volkerschlacht (battaglia delle nazioni) che si tiene vicino a Lipsia. Contrapposti regnanti di Prussia, Austria, zar di
Russia che ha già scacciato Napoleone dalla Russia e alcuni stati che facevano parte della Confederazione del Reno.
Fu una sconfitta terribile per Napoleone, che segna inizio della sua ritirata; si ritira in Francia e viene mandato per

prima volta in esilio. I grandi regnanti di Europa vengono convocati nel segretario di stato a Vienna → congresso di
Vienna, 1814-1815, che prevede quella che viene chiamata la Restaurazione, cioè il progetto di riportare l’Europa
e situazione politica dello Status Quo precedente alla rivoluzione, in particolare precedentemente alle conquiste
napoleoniche. Problema per i tedeschi: SRI non esiste più, c’è quindi la necessità di andare a creare nuova entità

politica → Confederazione Germanica (Deutscherbund). La Prussia si è molto allargata perché contribuendo in


maniera decisiva a scacciare Napoleone, le sono stati affidati ulteriori territori all’interno di questa nuova
confederazione germanica → rafforzamento della Prussia. Quello che è l’impero austriaco entra nella Confederazione
Germanica solo con i territori di quella che è chiamata la regione austriaca (aree di lingua e cultura tedesca che
entrano a fa parte del Deutscher Bund). A partire dalla prima metà dell’Ottocento iniziano a farsi sempre più forti le
richieste da una parte di avere una nazione unita: c’era la richiesta di una nazione unita, che inizierà a realizzarsi nel

1834 con Zollverein (unione doganale). Perché si crea l’unione doganale? → C’erano controlli doganali, che non solo
rendevano difficile passaggio delle persone, ma rendevano antieconomico e difficile il viaggio delle merci, bisognava
pagare dei dazi per passare da uno stato all’altro, e quindi si creavano costi enormi che frenavano lo sviluppo
economico. Questa nazione la si voleva come nazione democratica, che possa coinvolgere il ceto della borghesia e
dare possibilità alle classi sociali più basse. Non esistendo però stato nazione contro cui fare rivoluzioni, a partire dalla
Restaurazione si hanno varie minirivoluzioni, dove si richiede maggiore partecipazione al potere, richiesta di
democrazia e maggiori diritti. Apice di questa rivoluzione è Marzo 1848 → culmine di rivoluzioni, che vengono però
sedate e talora represse in maniera violenta. Tuttavia, i regnanti si rendono conto che la situazione è arrivata a un
punto di non ritorno: decidono di convocare un primo parlamento, un proto-parlamento, un’assemblea di
rappresentanti dei vari stati del Deutscher Bund chiamati a discutere di come potrebbe essere possibile unificare tutti i
territori in un’unica nazione anche abbastanza di stampo democratico. Si riuniscono quindi a Francoforte sul Meno e
discutono delle possibili soluzioni da presentare.
Due soluzioni:

1. Kleindeutsch Losung → unifica tutti i territori del DB esclusa l’Austria, e li pone sotto il controllo della Prussia.
2. Grossdeutsch Losung → unifica tutti territori del DB con inclusione dell’Austria, e li pone sotto il controllo
dell’Austria.

Queste due soluzioni vengono messe ai voti → il parlamento decide la prima soluzione. Vanno dal re di Prussia, ma
dice di no → vuole rafforzare nei territori tedeschi il suo potere. Ha paura che questa unificazione sia prematura e ha
paura di non riuscire a tenere il controllo su questa nazione. Il suo successore però non la pensa così.
Nel 1861 → sale sul trono di Prussia Guglielmo I. Porta al governo della Prussia una figura chiave della politica europea

del tempo, Bismarck (1862) che diviene colui che guida la politica della Prussia. Con queste guerre di unificazione la
Prussia espande il suo potere nei territori tedeschi, si afferma come potenza bellica e politica nei confronti dell’Austria
e addirittura nei confronti della Francia, a cui va a stappare territori tanto contesi dell’Alsazia e Lorena, a sinistra del
Reno, che oggi fanno parte della Francia. Quando ha esteso il suo potere viene nuovamente assodata pronta a

Guglielmo I di unificare territori senza l’Austria sotto il suo potere. Guglielmo dice sì. Nel 1871 nasce Deutscher
Kaiserreich (impero tedesco), chiamato anche II Reich. Nel 1888 sale al trono e diventa imperatore Guglielmo II.
Egli vuole trasformare la Germania in una grande potenza coloniale. Ha un’idea di Weltmachtpolitik → vuole
trasformare la Germania in una potenza mondiale. Bismarck viene licenziato da Guglielmo perché non era d’accordo.
Anche nell’impero austroungarico le cose non vanno bene: nel 1867 sotto le fortissime pressioni degli ungheresi che
mirano all’autonomia, l’impero austriaco si divide in due: ora l’impero frazionandosi diventa una doppia monarchia,
che prevede:
1. Kaiserreich Osterreich (impero austriaco)
2. Königreich Ungarn (regno ungherese).

L’impero austriaco si frattura e diventa più debole. Sulla scia di questa autonomia ottenuta dagli ungheresi, molte altre
popolazioni che fanno parte dell’impero austriaco iniziano ad alzare la testa, in particolare nella zona dei Balcani si

hanno movimenti degli indipendentisti. 1914 → uccisione erede al trono austriaco e scoppia quella che è la Prima
guerra mondiale (1914 – 1918 per stati di lingua tedesca). Scende in campo l’Austria, a cui si allea la Germania, le
escono sconfitte dal primo conflitto mondiale. In Germania il II Reich cessa di esistere. Il 9 novembre 1918 Guglielmo II

è costretto ad abdicare e al posto dell’impero viene proclamata una repubblica, che prenderà il nome di Repubblica
di Weimar. Il Tratto di Versailles sancisce punizioni per la Germania, che ha perso la guerra: subisce infatti
un’ingente perdita dei territori. Alsazia e Lorenza tornano alla Francia. Il Corridoio di Danzica (territori tedeschi oltre il
corridoio di Danzica) era un’opportunità per la Polonia di avere uno sbocco sul mare. L’impero asburgico cessa di

esistere. Viene proclamata Repubblica, la prima repubblica austriaca. Il periodo della repubblica è caratterizzato da
crisi politiche, nel culmine degli anni 20 (24-29) → periodo di relativa tranquillità politica ed economica. Con la crisi
del ‘29 la situazione s’incrina sempre più. Chi sfrutta il malcontento della popolazione? Adolf Hitler. Egli viene
eletto tramite elezioni democratiche, quindi prende potere legittimamente. Appena eletto instaura una dittatura che
inizia nel 1933 e si protrae fino al 1945, anno in cui nascerà la dittatura nazionalsocialista. Non si accontenta però di
governare solo in Germania: nel 1938 decide di includere Austria (Anschluss, annessione forzata dell’Austria). Non gli
basta nemmeno l’Austria, così inizia a mobilitarsi sul fronte occidentale (zone confine con Alsazia e Lorena), si allarga
alla Moravia.

1939  dichiarazione di guerra alla Polonia.


1939 – 1945: Seconda guerra mondiale → olocausto. Ebrei estraniati dalla vita pubblica, costretti alla fuga,
deportati dei campi di concentramento e brutalmente uccisi, con estrema sistematicità e organizzazione.
1945 → i vincitori della Seconda guerra mondiale Francia, Inghilterra, America e Unione Sovietica decidono si spartirsi
la Germania in quattro zone di occupazione. Si spartiscono Germania e la sua capitale, Berlino. Gli alleati occidentali
(Francia, USA E Gran Bretagna) si prendono le zone di fatto occidentali e il sud del paese, e l’Unione Sovietica si prende
parte nordorientale del paese. Berlino, che si trova nella zona di occupazione sovietica, viene divisa in maniera
diversa: una metà va all’Unione Sovietica, e l’altra metà se la spartiscono le altre tre potenze. Nel 1945 vengono
forzatamente espulsi tutti coloro che sono di etnia tedesca. È una situazione estremamente grave a cui sono
sottoposte 13 milioni di persone. L’Austria diventa uno stato con forma repubblicana, e con questo abbiamo la nascita
della seconda repubblica austriaca. La Svizzera invece è neutrale.
Negli anni successivi al 1945 si scontrano le due grandi ideologie:

1. capitalismo statunitense;
2. socialismo e comunismo sovietico.

Questo scontro avviene in Germania. Nel 1949 si arriva alla divisone della Germania. A pochi mesi di distanza nascono
due stati tedeschi:

1. Westdeutchland Bundesrepublik Deutschland (Repubblica Federale tedesca) con capitale Bonn.


2. Repubblica democratica. (EST- Deutschland).

Questa è una divisone fra stati che non hanno le stesse idee: tutti vanno dalla repubblica democratica, perché si vive
meglio. Negli anni Cinquanta moltissime persone lasciano repubblica democratica, fondata sul lavoro, che a un certo

punto non hanno più persone da far lavorare, appunto. Il 13 agosto 1961 si inizia a costruire il muro di Berlino, che
divide Berlino est da Berlino ovest. Il muro non divide solo la città, ma Berlino ovest viene circondata dal muro. I
confini quindi vengono chiusi. Non si va da est a ovest ma neanche da ovest e est e non si torna indietro, fino al Natale
del 1963, in cui viene permesso ai cittadini di Berlino ovest di andare a trovare la famiglia a Berlino est, ma non da
Berlino est a Berlino ovest. Nella seconda metà anni 80 la crisi diventa sempre più forte in repubblica democratica, la
quale porta per i cittadini maggiori proteste contro il governo; dall’altra parte c’è un indebolimento del partito unico
socialista della repubblica democratica che non ha più l’appoggio di Mosca, cioè dell’Unione sovietica, poiché viene

eletto segretario del partito comunista Gorbačëv, che avvia una riforma per la modernizzazione e la
democratizzazione; quindi, la repubblica democratica si oppone a Mosca. I tedeschi orientali, quindi, iniziano
protestare contro il loro governo e il governo della repubblica democratica a un certo punto deve arrendersi, deve
potare quindi riforme all’interno della repubblica, e la prima è quella di consentire il libero passaggio a Ovest.

Il 9 novembre 1989 cade il muro di Berlino.

3 ottobre 1990 riunificazione; per cui la repubblica democratica aderirà alla repubblica federale. Non si crea
quindi uno stato nuovo. La capitale viene spostata a Berlino.

Introduzione ai generi e all’analisi testuale


Genere (die Gattung). La parola genere vuol dire tante cose. Troviamo differenti definizioni.
1. Termine indicante nozione che comprende in sé più specie o rappresenta ciò che è comune a più specie (es.
genere umano).
2. Insieme dei caratteri essenziali per cui una cosa è simile a tre o differisce da altre.
3. Categoria grammaticale esistente nelle lingue indoeuropee, semitiche e in molte altre famiglie linguistiche, alcune
delle quali distinguono tre generi: maschile, femminile, neutro. Per estensione → genere dell’individuo.
In letteratura sono state chiamate generi (letterari) le varie forme di espressione letteraria, quindi, i vari modi
attraverso cui ci si esprime in letteratura. Questa definizione è una definizione estremamente ampia che si rifà in
particolare a quella che è la grande macro-distinzione in quelli che sono altrettanti macro-generi letterari, che
rappresentano tre modi differenti di esprimersi: prosa, poesia e teatro.
Prosa = modo di esprimersi, ma è un modo di espressione che non è utilizzato esclusivamente nell’ambito letterario.
In prosa sono per esempio scritti gli articoli di giornale, di cronaca, ma anche le leggi.

Individuiamo tre macro-generi secondo il loro modo di espressione, ma anche secondo il loro modo di comunicazione:

1. Lirica: canto accompagnato dalla lirica (antica Grecia); Prosa: testi in prosa che raccontano e narrano qualcosa.
Parliamo come macro-genere non di prosa come modo di espressione, ma come macro-genere che narra
utilizzando la posa come metodo espressivo.

2. Narrativa.
3. Il teatro indica anche coloro ci lavorano, è di fatto il testo messo in scena. Il testo del teatro, il testo teatrale è il

dramma.

Epik / erzählliteratur → parte di prosa, ma non è identica alla prosa stessa. Prosa può essere anche un essay, un
saggio, che non racconta qualcosa.
Il termine genere può essere utilizzato in un senso più ampio, pratico e utile, per indicare grandi gruppi di testi:
letteratura rosa / lirica della natura. I generi condividono alcune caratteristiche con le epoche. Anche i generi non
esistono a priori, ma sono dotati di quella che è una propria storicità. Nasce in un certo reciso periodo, ha poi uno
sviluppo, in alcuni casi non muore, ma passa di moda; quindi, non è molto fruttato dagli autori. I generi, quindi, hanno
una loro storia, e scoprire la storia e rivoluzione conferisce loro evidenza storica alla lora esistenza. Come le epoche i
generi sono categorie arbitrarie, non esistono a priori, ma vengono definiti da persone. Come si può definire un
genere? Ci sono due processi che portano alla nascita di un genere:

1. Processo di tipo prescrittivo → avveniva in particolare in tempi molto passati. Prima vengono stabilite delle
regole criteri, caratteristiche;

2. Processo di tipo descrittivo → critico della letteratura che si torva davanti una serie diresti nei quali riconosce
delle caratteristiche simili tra di loro e che lo distinguono da altri generi. Sta al critico quindi elencare e stilare
queste caratteristiche.
I generi si determinano per analogia o differenza. Non sono scolpiti nella pietra, sono modificabili e vengono modificati
nel momento in cui alcune opere vengono ascritte a un determinato genere → se ho un romanzo epistolare, sappiamo
che è romanzo sotto forma di lettera. Il mondo però avanza, e nessuno scrive più le lettere.
Fino a un certo punto il romanzo epistolare è stato scritto sotto forma di lettera; il romanzo, quindi, ha allargato le sue
caratteristiche (e-mail con l’evoluzione digitale). Attivano sistemi di competenza e attesa → se un testo mi viene
presentato come romanzo storico, si attiva in me il sistema della competenza, io riconosco informazioni storiche. 
I generi possono essere distinti da:
1. caratteristiche determinati → devono essere presenti, altrimenti non si può ascrivere quel determina questo
testo a un genere;
2. caratteristiche secondarie → che il testo pio avere o meno. I dolori del giovane verter, pe esempio, ha una
particolarità: ci sono solo le lettere del mittente.

Le caratteristiche e determinanti possono essere di tre categorie:


• formali → sonetto;
• differenze contenutistiche → romanzo storico;
• modo della rappresentazione → satira, prevede mondo di rappresentazione, dice una cosa ma ne sta intendendo
un’altra, significato nascosto che deve essere estrapolato dal lettore. Noi possiamo individuare una caratteristica di
genere.

Generi lett erari

• Lirica → indica poesie in forma di verso.


• Epica → testi che raccontano, narrano. Solitamente narrano una vicenda che può svolgersi esteriormente ma
anche interiormente, ma che ci viene raccontato dal narratore.

• Dramma → testi in forma dialogica. Nel dramma ciò che accade lo veniamo a sapere perché i personaggi parlano
fra loro, ma ci sono anche forme più avanzate dove abbiamo anche solo il monologo del personaggio. Forma
dialogica perché si rivolge a un pubblico (anche nel monologo).

Questi tre generi sono i macro-generi o modi dell’espressione letteraria o anche le forme naturali della letteratura.
Goethe nel 1819 appunta nel suo saggio: “ci sono solo tre forme naturali della poesia (poesia sinonimo di letteratura):
quella che narra qualcosa, espressione dominata dal patos, entusiasta e nella quale ci sono persone che agiscono:

epica, lirica e dramma”.

 Generi misti. Esempio: ballata. Appartiene alla lirica; tuttavia, racconta una vicenda, come i testi narrativi, e non
solo: nella ballata molto spesso abbiamo dei personaggi che prendono la parola e dialogano fra di loro.

Generi della lirica


1. Sonetto 7. Ballata
2. Poesia 8. Poesia dell’oggetto → dinggedicht; il protagonista
3. Canzone della poesia è proprio un oggetto;
4. Ode 9. + distinzione tematica: lirica di guerra, natura,
5. Inno politica...
6. Elegia → canto di lamento

Generi della narrati va


1. Novelle, racconti 6. Storia da calendario → il popolo non poteva
2. Favole comprarsi libri, e per leggere qualcosa venivano
3. Fiabe stampati sui calendari piccole storielle,
4. Leggende 7. Storia del villaggio → storia ambientata in
5. short story villaggio, campagna.

Forme lunghe:
1. Romanzo; sottogeneri: di formazione, epistolare, famigliare, picaresco, dell’artista, storico.
2. Epos / epopea
3. Romanzo autobiografico/ autobiografia/ autofiction: non is capisce se faccia parte della narrativa o della
saggistica; chi ci garantisce che l’autore ci sta dicendo la verità?

Generi del dramma


• Dramma;
• Tragedia (die Tragödie; das Trauerspiel);
• Commedia (die Kömodie; das Lustspiel);
• Tragicommedia → combina elementi della tragedia e della commedia;
• Dramma storico → porta in scena azioni che riproducono eventi storici;
• Dramma sociale → mette in scena con intento critico questioni legate alla società contemporanea;
• Dramma popolare → genere da forme di teatro che non vengono codificate in quelli che sono grandi e improntati
teatri, ma nascono all’interno di una situazione popolare, per esempio teatro che nasce all’interno di fiere popolari;
• Atto unico → fine Ottocento - inizio Novecento, durante espressionismo; non presenta suddivisione in atti né in
scene.
Teatro
S’intende non solo una modalità di scrittura drammatica, quindi non solo un genere testuale o un determinato modo
di scrivere drammi, ma anche una modalità di portare in scena questi drammi differente da quello che è il teatro
classico. Non mostrano caratteristiche determinati all’interno del testo, ma anche nel modo in cui vengono messe in
scena. Prevede non solo modalità scrittura drammatica, ma anche un certo modo di presentazione delle azioni.
Esistono due tipi di teatro:
• Teatro epico.
• Teatro documentario.

Lirica

• Strofa → i versi sono raggruppati in strofe. Possono seguire struttura rigida oppure scelta dell’autore dividere le
strofe.

• Verso → verso libero, non ha alcun tipo di metrica; verso metrico, ha una ben precisa scansione metrica, che dà il
nome al verso (es. endecasillabo).

Metrica tedesca
La metrica tedesca non è come la metrica italiana. La metrica italiana infatti è principalmente una metrica che
potremmo definire quantitativa; per definire un verso basta contare le sillabe. La metrica tedesca invece è accentuata,
cioè conta gli accenti. Li conta attraverso il principio dell’alternanza sillabica: all’interno di un componimento poetico si
ha quella che è un’alternanza tra sillabe toniche/arsi (sillabe su cui cade l’accento) e sillabe atone/tesi (non accentate).
Quest’alternanza crea l’unità minima del metro tedesco è data l’alternanza → ci deve essere una sillaba atona e una

sillaba tonica → piede.

Sillaba non accentata + sillaba accentata → giambo;

Sillaba accentata è sillaba non accentata → trocheo.


Ci sono alcuni piedi che prevedono che l’unità minima si allarghi a tre sillabe; tuttavia, l’accento rimane uno. Quindi
possiamo avere il caso dell’anapesto, che prevede due sillabe non accentate seguite da una accentate. Oppure il caso
contrario, il dattilo, che prevede una sillaba accentata seguite da due sillabe non accentate. L’accento non è mai in
mezzo, ma sempre agli estremi.
2 piedi → dimetro (Zweiheber);
3 piedi → trimetro (Dreiheber);
4 piedi → tetrametro (Vierheber);
5 piedi → pentametro (Fünfheber) → pentapodia;
6 piedi → esametro (Sechsheber); verso più esteso. Non ci sono versi più estesi di 6 piedi.

Jambisch → 4 piedi, prima sillaba non accentuata e seconda sillaba accentata


Tipi di versi:
Es. Blankvers → pentametro giambico non rimato [+ altri tipi…]

Tipi di rime

• Baciata (Parreim)→ ripetizione della rima in due versi successive l’uno con l’altra (aabb);
• Alternata (Kreuzreim)→ verso non rima col successivo, ma con quello dopo (abab);
• Incrociata (urmanmender Reim) → abba;
• Incatenata → (Terzinen/ Kettenreim) → (ababbcbcdc);

Cadenza → uscita del verso. Il verso puo infatti terminare con:

• sillaba tonica → cadenza maschile (männlich);


• sillaba atona → cadenza femminile (weiblich).

Forme della strofa


Possiamo avere storie che sono create dal libero arbitrio del poeta, oppure storie che derivano da una certa tradizione
lirica e che quindi sono strutturate secondo un preciso schema rimico.
Die Zeile (rigo) → quartina/cinquina (Vierzeiler/Fünfzeiler)
• Terzina (die Terzine) → strofa di derivazione romanza/dantesca → 3 versi con rima incatenata;
• Quartina liederistica → strofa tipica della poesia popolare tedesca, dei canti popolari tedeschi → 4 versi
tri/tetrametri in rima alternata/baciata. Versi brevi, schema libero semplice.
• Altri tipi specifici di strofe → es. lode: alcaica, asclepiadea, saffica.

Ulteriori elementi della lirica

Nella maggior parte abbiamo la presenza dell’ io lirico, che non è il poeta, bensì quella figura immaginaria che nella
nostra testa pensiamo declami i versi della poesia.

• Rollengedicht → io lirico impersona qualcuno;


• Figure retoriche
Di suono → allitterazione; Di pensiero → allegoria;
Parola → anafora; Di significato → metafora;

Epik (narrativa) Erzälhlliteratur


Qualcuno ci racconta qualcosa, solitamente quella che è una storia, quindi una sequenza di avvenimenti. Chi racconta
può decidere in che sequenza raccontarci questi eventi.
Fabula → fatti raccontati in ordine cronologico;
Intreccio → trama, il modo in cui il narratore dispone gli avvenimenti nel testo (sequenza alogica o anacrologica).
Il narratore è una funzione del testo, non è mai l’autore.
Narratore → racconta
Autore → scrive
Il narratore racconta secondo una forma narrativa. Due macro-tipi di narratore:
• Narratore in prima persona → ich Erzähler; può essere di due tipi:
1. Io narrante → racconta in prima persona una storia che però non è la sua.
2. Io narrato → fa esperienza nella narrazione. Racconta qualcosa che sta vivendo in quel momento o che ha vissuto.
Vive in prima persona ciò che racconta.

• Narratore in terza persona → er/sie Erzähler → racconta ciò che succede ad altri. Il genere ha a che fare con il sesso
del narratore e non con il genere dei personaggi di cui racconta le vicende.

Punto di vista del narratore


Determina la prospettiva del narratore. Esistono narratori che hanno punti di vista molteplici, talora anche illimitati,
che sanno cosa pensano tutti i personaggi, che possono raccontare le vicende dai punti di vista dei vari personaggi, che
conoscono quindi tutto. Un narratore del genere è un narratore onnisciente → narratore che sa tutto; viene definito

autoriale → è dotato della vista interiore (Innensicht), sa vedere all’interno dei personaggi. Riesce a vedere cosa
provano i personaggi. Descrivere le azioni dal punto di vista dei personaggi e di fatto conosce tutto ciò che c’è da
conoscere all’interno del mondo della finzione.

Narratore personale
Narratore più limitato; ha una vista quindi personale. Vede il punto di vista personale di un personaggio, a volte anche
per tutto il testo. È limitato a ciò che sente e vede un personaggio ben preciso; è “calato” nel personaggio, è legato a
un personaggio.

Narratore neutro
Ha un punto di vista esteriore (Außensicht); vede esclusivamente ciò che è manifesto (come una macchina da presa

cinematografica). Ci può dire solo ciò che vede e non dà giudizi. Il narratore indica anche quello che è il punto di
vista ideologico del narratore. Un narratore autoriale è un narratore che ha un suo proprio ben definito punto di
vista ideologico, ossia che accompagna la narrazione con quelli che sono i suoi commenti e giudizi rispetto a quanto
accade, e quindi in prima persona si esprime rispetto a quanto sta raccontando, dando dei giudizi, facendo delle
ipotesi; è un narratore che ha totale libertà di dire ciò che pensa, e di commentare tutto ciò che racconta. Il narratore
personale può farlo, ma solo dal punto di vista del personaggio; quindi, ci dirà sempre cosa pensa quel dato
personaggio, e non quello che pensa lui stesso. Il narratore neutro non riporta né opinioni proprie né opinioni dei
personaggi, poiché non ha accesso diretto alla psiche dei personaggi, è esterno, vede solo la superficie e non ha
neanche un suo pensiero che può esternare.

La posizione del personaggio secondo Gérard Genett e


Riguarda la posizione del narratore nei confronti del mondo della finzione, ossia della storia che racconta. Un
narratore può essere:

• eterodiegetico → non fa parte della storia che racconta; non è un personaggio della storia, racconta
semplicemente qualcosa di altro.

• Omodiegetico → fa parte della storia che racconta.


• Autodiegetico → si auto racconta, è protagonista della storia che racconta.

Tecniche del discorso narrati vo

1. Voce del narratore


• Resoconto. Il narratore si esprime attraverso la sua voce e fa un resoconto dell’avvenimento;
• Rappresentazione scenica di un evento → crea quella che è una scena che è drammatica, come una scena di teatro
in cui vediamo i personaggi che interagiscono. Lascia la parola ai personaggi.

2. Voci dei personaggi


• Discorso diretto → la signora disse: “che bella giornata”
• Discorso indiretto → la signora disse che bella giornata

Non è sempre detto che il personaggio parli, può anche pensare → monologo interiore. Sono in ritardo. Dovrei
scusarmi? Il monologo interiore è caratterizzato a livello grammaticale da due aspetti fondamentali:
• tempo verbale → è sempre il presente;
• Prima persona singolare.

• Discorso indiretto libero → era in ritardo. Doveva scusarsi? → il narratore ci ripropone in terza persona di fatto ciò
che il personaggio pensa. Uso della terza persona! Tempo verbale che si accorda a quello della narrazione.

Tempo della narrazione


S’intende due cose: l’atto del narrare che il prodotto dell’atto del narrare (il racconto in sé).

• Tempo coperto dalla narrazione come prodotto → tempo della narrazione relativo alla narrazione come
prodotto (es. il romanzo inizia nel 1945 e termina nel 2010; il tempo di narrazione è dal 1945 al 2010, cioè 65 anni).

• Tempo impiegato dalla narrazione come atto.


→ rapporto tra Erzählzeit e erzählte Zeit → ritmo/ velocità della narrazione

Forme di anacronia
Una narrazione cronologica prevede seguire quello che è una determinata sequenza che va di pari passo con il tempo,

ma posso anche saltare avanti e indietro → Flashback/analessi;

Flashforward → salto in avanti che anticipa qualcosa che accadrà per poi tornare sulla mia linea del tempo.
Tempo verbale che viene utilizzato nella narrazione → passato (episches Präteritum)
Narrazione al presente → meno diffusa della narrazione al passato. Esistono anche al futuro anteriore (io avrò fatto

Dramatik
Strutt ura del testo drammati co

Anche il testo drammatico si comporta come il testo poetico, il testo lirico. Un dramma è solitamente suddiviso in atti
(der Akt / der Aufzug). L’atto è a sua volta suddiviso in scene (die Szene / der Auftritt). Le scene sono spesso scandite
da un’entrata o un’uscita di un personaggio dalla scena.

Possiamo identificare due tipi di testi:


1. Testo principale → è tutto ciò che noi sentiamo a livello di parole. È dato da quello che è il dialogo fra i
personaggi sulla scena o nel caso di un monologo dove abbiamo solo un personaggio in scena il monologo. È il
testo delle battute, che può essere in versi o in prosa.

2. Testo secondario → tutto ciò che sta intorno al testo principale. Paratesto (titolo, sottotitolo…).
- Elenco di personaggi → sono solitamente elencati secondo differenti ordini (d’importanza, ordine di uscita…).
- Didascalie  descrivono la scena per il lettore, per il regista, per lo scenografo… ci dicono chi sono i personaggi
presenti sul palco, qual è la presentazione, serie di indicazioni che ambientano quella che è la vicenda.
- Indicazioni di regia → possono modulare la voce del personaggio (sussurra), indicando delle azioni che di fatto
devono compiere i personaggi mentre declamano le battute (sbatte una mano sul tavolo).

Illuminismo
Macro-epoca/età; XVIII secolo → all’interno dei territori di lingua tedesca abbiamo lo sviluppo di quelle che sono tre
differente epoche che possono però tutte riassunte in quella che viene definita la grande madrepora, l’età/la stagione
dell’illuminismo. 700 = secolo dei lumi. Epoca vera e propria dell’illuminismo → dal 1720 verso la fine del secolo,
1790; abbiamo poi altre due epoche che si inseriscono nella macro-epoca dell’illuminismo: tra il 1740 e 1770 abbiamo
lo sviluppo del Empifindsamket e Neoclassicismo.
1760 - 1790 → Sturm und Drang → Dialoga come ribellione all’illuminismo. Senza illuminismo non avremmo avuto lo
Sturm und Drang. L’obiettivo principale dell’illuminismo era rendere chiara, conoscibile e comprensibile la realtà
attraverso quello che è l’uso della ragione. Di fatto non nasce in Germania e territori tedeschi, ma la sua provenienza è
di un paese vicino ai territori tedeschi, la Francia, dove troviamo già quello che è un predecessore dell’Illuminismo,
vale a dire nel 600 il razionalismo francese, cui maggiore esponente è Cartesio con il suo cogito ergo sum “penso
dunque sono”. Questa idea di pensiero viene recepita dall’illuminino francese con tutti i suoi vari esponenti come
Voltaire, Rousseau. Predominanza della ragione, la stagione illusionista però non è dominata da un razionalismo; in
particolare l’illuminino letterario anche nei territori di lingua tedesca è altresì influenzato da un a corrente filosofica
che arriva da un altro importante stato, l’Inghilterra. L’illuminismo letterario è influenzato dall’ empirismo inglese
(Locke, Hume). Ciò non pone la ragione esclusivamente come organo principale della conoscenza dell’uomo, bensì
anche la conoscenza attraverso la sua esperienza empirica della realtà attraverso i sensi. Quindi l’uomo non conosce
esclusivamente attraverso la ragione, ma anche attraverso i suoi sensi. Il rapporto quindi anche emozionale che
instaura con la realtà che lo circonda, con i suoi pensieri.

COME SI CONCRETIZZANO ?
1. principio della ragione → principale sponente dell’illuminismo tedesco Immanuel Kant, descrive
l’illuminismo proprio come il servirsi da parte dell’uomo della propria ragione. Nel 1784 Kant risponde e una
domanda che gli viene posta per iscritto “che cos’è illuminismo?”; egli rispose che l’illuminismo è la capacità,
volontà e ambizione dell’uomo di utilizzare autonomamente la propria ragione, il proprio intelletto. Il motto
dell’illuminismo è “sapere aude!”, cioè abbi il coraggio di sapere. Utilizzare autonomamente la propria ragione
significa emanciparsi di fatto da tutte quelle che sono imposizioni calate dall’alto, cioè quella della Chiesa, cioè
della religione, e l’istituzione statale, a cui si doveva sottostare come sudditi. Secondo Kant l’uomo non deve
sottostare a nessun principio tranne quello della sua ragione.
Effetti → laicizzazione; si inizia a porre in dubbio l’infallibilità della religione e a seguire anche quelle che sono le regole
della propria ragione, e non solo quella della propria religione. Si ha poi una tendenza per la democrazia, così come si
inizia a usare la ragione in campo religioso, si inizia a farlo anche in campo politico.

Principio di uguaglianza e tolleranza → sfocia poi in un primo cosmopolitismo: tutti gli uomini sono uguali
orche tutti dotati di ragione; non ci sono differenze. D’altro canto, l’utilizzo della ragione non è qualcosa di immediato:
c’è bisogno di educare il popolo. Tutta la letteratura dell’illuminismo è quindi percorsa e pervasa un impeto
pedagogico → le opere che vengono pubblicate non servono al mero intrattenimento, ma all’educazione dei lettori
all’utilizzo della ragione. È una letteratura di tipo didattico, che vuole insegnare qualche cosa.

2. Interesse per uomo e sensi → nell’illuminismo letterario si sviluppa quindi anche un interesse non
meramente razionale, matematica e scientifico, bensì emotivo per l’uomo intenso non solo come intelletto, ma
anche come “cuore”, come persona, come soggetto in grado di provare emozioni, dotato di una propria
sensibilità. L’illuminismo letterario sviluppa quella è stata definita un’antropologia letteraria → analisi nelle opere
di caraterete letterari il comportamento dell’uomo. La letteratura, quindi, diventa una fonte di studio per gli
antropologici.

In lett eratura
Giungere della lingua tedesca arriva alla conformazione della grammatica che conosciamo anche oggi. Nel Settecento
viene esteso anche il primo vocabolario della lingua tedesca. Lingua tedesca giunge a una maturità dal punto di vista

linguistico ma anche letterario. Influssi di altre letterature → inizia un suo processo di autonomizzazione accanto
a influssi provenienti all’estero, iniziano a sorgere quelli che sono dei generi, modi di espressioni letterari prettamente
tedeschi, che non hanno modelli provenienti dall’esterno, ma sono frutto degli scrittori tedeschi. Il Settecento è anche

quel secolo dove in Germania si attua la rivoluzione della lettura → aumenta incredibilmente sia la produzione di
opere letterarie che la loro lettura. C’è dunque la necessità di andare a fornire una base concreta alla circolazione di
queste opere, ed è proprio nel Settecento che all’intero dei territori di lingua tedesca nasce il moderno sistema
editoriale (scrittore, editore, nascono le prime librerie e biblioteche), nasce quindi anche quello che è il mercato

editoriale. Inizia a svilupparsi la critica letteraria → critica giornalistica della letteratura, iniziano a comprare su
riviste specializzate o meno recensioni di testi, piccoli saggi su testi che sono stati appena pubblicati. Si sviluppa quindi
un dibattito critico sui testi stessi. L’impeto pedagogico durante l’illuminismo si esprime attraverso quello che è lo

strumento della rivista → in questo periodo diviene una rivista di particolare tipo, la rivista morale. All’interno di
queste riviste vengono pubblicati brevi testi pensanti per educare i lettori e per far comprendere loro le idee
dell’illuminismo, spesosi attraverso parabole e semplificazioni. Riviste quindi con intento prettamente didattico.

I generi letterari dell’illuminismo


1. Narrativa
• Favola → la sua versione più diffusa: la favola di animali (i protagonisti sono animali). Peculiarità della favola: sono
brevi, semplici, hanno una finalità pedagogica, gli animali sono antropomorfizzati, che rappresentano dei tipi (furbo,
pigro). Struttura narrativa estremamente semplice, intento pedagogico che si concretizza in un insegnamento
universale, la morale. Tipizzazione dei personaggi → i personaggi incarnano quelle che sono delle caratteristiche
comportamentali. Linguaggio semplice → il pubblico a cui ci si rivolge deve essere educato. Autore importante:
Lessing: Fabeln (1759), protagonista principale dell’illuminismo tedesco.

• Romanzo di formazione (Bildungsroman) → all’interno di questo romanzo abbiamo il percorso di formazione


dalla giovane età fino alla maturità di un personaggio, che deve fungere da modello per i lettori.
Influssi da altre letterature → in campo della narrativa abbiamo influssi che provengono soprattutto dall’Inghilterra,
con due generi:
1. Robinsonade → modello: D. Defoe: Robinson Crusoe. Molti intellettuali copiano la struttura di questo romanzo
creando testi e romanzi che ricalcano quella che è la trama di questo testo; per cui abbiamo romanzi di viaggio,
d’avventura.

2. Riflessione sulla società → mira a un insegnamento ai lettori e lettrici; non è semplicemente quindi un
romanzo d’avventura per intrattenere, ma per educare, in particolare attraverso quale che sono riflessioni
critiche sulla società. J.G Schnabel Die Insel Felsenburg → società utopica ideale e perfetta.

• Romanzo epistolare (Briefroman) → romanzo scritto in forma di lettere. Modello: Richardson: Pamela. Fini
educativi; impianto dittico didattico-morale: attraverso espressione diretta dei protagonisti attraverso le lettere, il
lettore viene egli stesso educato a quelle che sono le norme comportamentali e di vita dell’illuminismo. Primo
romanzo epistolare è stato scritto da una donna → S. Von La Roche: Geschichte des Fräuleins con Sternheim. Mostra
anche dei tratti del romanzo di formazione.

2. Dramma
Settecento → riforma del dramma. Abbiamo due fasi:
1. Prima metà del Settecento → influsso del classicismo francese.
2. Seconda metà del Settecento → Lessing.

Questa riforma riguarda il genere della tragedia, che è considerato il genere massimo dell’espressione
drammatica.

Prima fase → dominata dall’influsso del classicismo francese → prevede che le tragedie debbano essere scritte
come erano intese nella Grecia antica e in particolare da Aristotele nella sua politica. Orientamento al modello classico
dell’antica Grecia. 1730 → Gottsched scrive quella che è una poetica normativa, ossia un testo nel quale stila una serie
di regole che devono essere rispettaste da coloro che vogliono scrivere una vera tragedia. Una tragedia che segue
quindi il modello classico, della tragedia dell’antica Grecia, che viene desunto da Aristotele e della sua poetica.
Ci sono tre regole fondamentali per scrivere una tragedia che può essere definita tale:

• rispettare tre unità → tempo, luogo e azioni. I personaggi devono essere personaggi nobili, intenso an che come
nobili d’animo, cioè eroi, figure storiche.

• Linguaggio aulico che è meglio reso attraverso l’ utilizzo del verso, quindi le battute dei personaggi vengono
declamate in versi.

• Tragedia del genere devono suscitare un ben perciò sentimento dello spettatore, ed è il sentimento
dell’ammirazione; lo spettatore deve provare ammirazione nell’andare a teatro.

Seconda fase → Lessing cambia il modello verso cui si orienta, che non è più il teatro del classicismo francese, ma è il

teatro di Shakespeare; decide che è necessario affini che il pubblico partecipi anche vivamente a ciò che vede in
scena, fare delle modifiche anche dal punto di vista strutturale. In particolare, è necessario modificare quelle regole
che Shakespeare aveva definito fondamentali per la tragedia:
• rottura delle tre unità;
• i personaggi possono anche essere borghesi, stesso ceto sociale del pubblico;
• battute dei personaggi sono in prosa e utilizzano linguaggio quotidiano, verosimile e comprensibile dal pubblico.
Questo è un tipo di tragedia diverso dalla tragedia classica → dramma borghese, appunto che prevede personaggi
della borghesia e si rivolge a quest’ultima.
Quando il pubblico va a teatro non deve più provare quello che è un sentimento di ammirazione nei confronti dei

personaggi che vede sulla scena, ma un sentimento di compassione, nel senso di empatizzare, immedesimarsi nei
personaggi. G.E Lessing: Emilia Galotti (1772).

Nathan der Weise → Dramatisches Gedicht. Poesia drammatica riconosciuta ancora oggi come “il dramma della
tolleranza”. All’interno di questo dramma, Lessing mostra quella che è l’equivalenza e la tolleranza tra le tre grandi
religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo e islam.
Empfindsamkeit e Neoclassicismo (1740ca. -1770ca.)
Empfindsamkeit = sentimentalismo, sentimento dell’uomo.
Influssi:

• sentimentalismo e sensualismo inglese.


• Pietismo → movimento religioso che si sviluppa in seno al protestantesimo, quindi della religione Cristiana ma
protestante. Il pietismo prevede he l’esperienza religiosa, il dialogo con Dio sia sentito come un’esperienza intima,
diretta e personale. Il pietismo afferma quindi la capacità e la volontà dell’uomo di entrare in contatto diretto con
Dio attraverso le proprie emozioni. Un dialoga che sgorga dalle emozioni del cuore. Definita anche “religione del
cuore”. Questa esperienza non si vive da soli, ma in piccole comunità, legate dal sentimento dell’amicizia,
fondamentale per il pietismo. Figura chiave → Klopstock. Ci ha lasciato un epos, testo narrativo in versi intitolato
Der Messias, in cui ci parla della passione del Cristo, e lo fa con toni di viva partecipazione emotiva. Egli fa due cose
importanti:
• cerca di adattare forme della poesia classica alla prosodia tedesca, quindi alla lingua di fatto tedesca. In particolare,

adatta il genere antico dell’ode. L’ode è un componimento poetico che ha origine nella letteratura antica greca,
rigida divisone in strofe, composte da quattro versi senza rima. I versi hanno differente lunghezza. L’ode ha
solitamente come tema un argomento elevato, sublime e importante → temi socio-morali, il giusto comportamento.
Linguaggio aulico. Egli utilizza l’ode in lingua tedesca adattandola a temi e linguaggio del tempo, cioè che mira a
esprimere le emozioni dell’io lirico.

• Poesia in versi liberi → si apre a quella che è un‘espressione molto più libera e più vicina allo sgorgare del
sentimento dal cuore. Egli va a sfruttare la poesia in versi liberi all’interno del genere dell’inno; con lo Sturm und
Drang diventerà il genere prediletto dell’espressività poetica. L’autore ha totale libertà riguardo la metrica.

Neoclassicismo
→ querelle des anciens et de modernes la polemica degli antichi e dei moderni → era nata una disputa alla fine del
Seicento tra due fazioni: gli antichi, che ritenevano che il modello antico fosse il modello massimo, e la fazione dei
moderni, la quale si voleva orientare appunto verso la poesia moderna e voleva allontanarsi dai canoni classici.

A mettere un punto fermo per il momento fu Winckelmann, famoso storico d’arte. Egli si dedica in particolare allo
studio delle statue e delle opere di arte visuale dell’antica Grecia e nel 1755 pubblica un testo fondamentale per la
storia dell’Occidente: Gedanken. In questo testo descrive una moltitudine di opere in particolare statue dell’antica
Grecia, fa quindi un lavoro di ekphrasis, tecnica di scrittura per cui nel testo si descrive un’opera d’arte a parole.
Osservando varie statue, arriva alla conclusione che alcune opere sono contraddistinte da una nobile semplicità e
quieta grandezza. Sono statue che nonostante l’azione che vuole presentare, un’azione tragica, mantengono sempre e
comunque un estremo equilibrio e un’estrema armonia. Sono semplici e grandi, ma è una grandezza quieta. Per lui
l’arte greca è espressione di armonia pura ed equilibrio, e sancisce quella che è la superiorità degli antichi. Conclude il

suo lavoro dicendo che “l’unica via per diventare grandi è l’imitazione degli antichi”. Imitare non significa
però copiare, bensì creare delle opere che mostrino l’armonia e l’equilibrio anch’essi moderni.
L’antica Grecia diventa quindi modello di perfezione a cui tendere. Nasce quindi in generale nella cultura europea
un sentimento di filellenismo → amore per la Grecia antica e tutto ciò che è greco, e la volontà di andare a toccare con

mano il modo greco. Goethe soggiorna in Italia → la Grecia era sotto l‘impero ottomano, così se si fosse voluto fare
esperienza della Grecia come paese classico, si sarebbe andati in Italia.

Sturm und Drang (1760ca- 1790ca.)


Goethe è stato il maggior esponente di quest’epoca. Nel 1776 Klinger scrive un testo teatrale e lo intitola Sturm und
Drang. 1770/71 → il cuore dello Sturm und Drang si colloca quando Goethe si reca a Strasburgo e incontra Herder. Nel
1775 Goethe si traferisce a Weimer per lavorare come precettore del duca di Weimer.

Infl ussi

• Illuminismo → lo Sturm und Drang si configura come una modulazione o reazione critica all’illuminismo, in
particolare al dominio della ragione. Esso reagisce alla posizione del predominio che era stata affidata alla ragione,
rivendicando l’emozione e il sentimento dell’individuo.

• Rapporto con la natura → la natura diventa il luogo e il momento di equilibrio. Ci si deve liberare da quelle leggi
della ragione e iniziare a sentire, invece che pensare. Reazione all’idea di razionale dell’illuminismo.

• Panteismo → luogo in cui manifesta Dio. Presenza del divino in tutte le cose e soprattutto nella natura, come
sancito da Spinoza “la natura è Dio”, quindi essere a contatto con la matura significa essere contatto con il divino.

• Modello inglese → si abbandona quello che. Il modello francese e ci si rivolge a una figura che viene elevata al
prototipo dell’autore, che è un modello nordico, inglese, che è quello di Shakespeare. In questo periodo egli diviene
il modello del genio, dell’autore che crea senza seguire alcuna regola, mas seguendo quella che è solo la sua
intuizione, la sua emozione, la sua soggezione, la sua capacità di plasmare la letteratura. Ascolta la sua intuizione e
la riproduce nelle sue opere.

I N LETTERATURA

• Jugewndbewegung → È un movimento quindi di ribellione, reazione da parte di autori giovani. Essi rivendicano
la libertà assoluta, l’autonomia anche nella creazione artistica senza seguire nessuna regola e il poter affermare le
passioni e i sentimenti del soggetto. La letteratura deve dare loro l’occasione di esprimersi. Per questo molti testi di
quest’epoca sono testi e opere che trattano di ribellione di figli contro i padri, anche però al sistema sociale
prestabilito, e che quindi hanno un risvolto di critica sociale, criticano le autorità del tempo → esempio Schiller: die
Räuber.
• Genio creatore → pari a Dio. Può creare dal nulla tutto ciò che desidera. Si esprime al meglio laddove ha
un’intima connessione con la natura. Il genio per eccellenza è Shakespeare: diventa il modello da seguire, e non più
seguire influssi dalla vicina Francia.

• Sviluppo storico dell’umanità → secondo Herder antichità greca rappresa infanzia dell’umanità. Momento
migliore. Herder non pensa alla storia e cultura occidentale come qualcosa di monolitico, ma è altresì uno dei primi
a riconoscere che ci sono differenti culture e ognuna di queste si comporta come un essere umano con una sua
nascita, maturazione e declino. Il periodo dell’infanzia per Herder è il periodo di maggiore bellezza per una cultura,
così propone un ritorno alle origini, che per la cultura tedesca sono le origini della cultura popolare, di quella
letteratura che non era stata ancora fissata in forma scritta.

I generi letterari
L’espressione del genio diventa fondamentale nello Sturm und Drang → il genere a cui si ricorre è la poesia, in cui si
esprimono le emozioni di un soggetto.

Erlbenislyrik
Per fare poesia non c’è più bisogno di ricorrere a grandi temi aulici e a questioni morali. In poesia si possono
semplicemente esprimere le mere esperienze e passioni del soggetto, che possono essere anche esperienze
quotidiane, dando maggior risalto a quelle che sono le proprie emozioni interiori.

Inno
In versi liberi. Verso e rimo libero; i versi non seguono una metrica precisa e non ci sono rime. Suddivisone strofica
libera, stile espressivo ed enfatico. Caratterizzato da una volontà di ribellione nello stile; si creano neologismi, parole
nuove, fanno uso di esclamazioni e interiezioni per dare l’idea del sentimento. L’inno, che solitamente è un
componimento celebrativo (per esempio nell’antica Grecia per celebrare le olimpiadi), qui diventa invece espressione
celebrazione allo stesso tempo del potere creativo del genio, quindi della libertà assoluta che il genio rivendica nei

confronti delle regole e nei confronti delle imposizioni. Cultura popolare → canto popolare. Idea di Herder di
raccogliere primigenie della cultura tedesca.

Ballata
Un genere lirico ma misto che viene recuperato è la ballata → genere che si va considerare come una forma poetica
ma che ha al suo interno macro-generi.
• Elemento lirico relativo o alle poesie → strofa e metro, ritornello e figure di suono (allitterazioni, anafora…) in
quanto componimento musicale.
• Elemento narrativo → la ballata ci racconta qualcosa.
• Elemento drammatico → non abbiamo un io lirico dall’inizio alla fine che ci racconta una vicenda, ma spesso
abbiamo all’interno della ballata dei dialoghi tra i protagonisti, che creano micro-scene e dialoghi come a teatro.
Sono ballate che derivano fa tradizione popolare, quindi caratterizzate da un linguaggio semplice e trattano argomenti
e leggende popolari (vecchie saghe popolari) spesso anche con una tendenza al racconto dell’orrore; prima ballata
letteraria della letteratura tedesca → G.A Bürger: Lenore (1713).

K UNSTBALLADE VS V OLKSBALLADE
• Kunstballade → ballata di autori che si sono ispirati modelli popolari e hanno scritto loro una storia.
• Volksballade → ballata popolare, che abbiamo perso, perché tramandata oralmente. Apparteneva alla cultura
popolare orale, che quindi andata persa.

Narrativa
R OMANZO EPISTOLARE

Dare voce alle emozioni del soggetto. Costituto da lettere all’intento delle quali nella finzione presumiamo sia
colui o colei che scrive queste lettere a esprimersi in prima persona. Il romanzo epistolare prevede una struttura che
può avere un andamento dialogico (più persone che si scambiano delle lettere, delle epistole, e che quindi entrano in
dialogo fra di loro), oppure una struttura monologica (lettere di un soggetto che scrive a qualcun altro, ma non
abbiamo le risposte). È questo il caos del romanzo epistolare dello Sturm und Drang, che si focalizza sull’espressione di
un soggetto; quindi, di una figura che esprime i suoi sentimenti all’intento di queste lettere, che poi nella finzione invia
a un destinatario. Si esprime facendo uso di linguaggio/tono emozionale, che va a sottolineare in maniera precisa
quelli che sono i sentimenti che emergono dall’animo dello scrivente delle lettere.

Il romanzo epistolare per eccellenza della letteratura tedesca e dello Sturm und Drang è Die Leiden des jungen
Werther, romanzo pubblicato per la prima volta nel 1774. Egli s’innamora di una giovane fidanzata però con un altro
uomo, scrive lettere e da sfogo alle sue emozioni, di fatto però poi si scontra con la realtà delle norme sociali, la sua
matta è già promessa a un altro uomo, Werther non riesce a superare questa questione e decide di togliersi la vita.
• Impianto fonologico → presenti le lettere che scrive all’amico per raccontare le sue emozioni; focalizzazione sulla
realtà interiore dell’individuo;
• tono e linguaggio emozionale;
• tratti autobiografici;

• Culmine della poetica del genio → Werther è genio assoluto che ascolta esclusivamente quella che è la sua
natura interiore, la sua passione e non si cura in alcun modo delle norme sociali, non riesce a comprendere; alla fine
soccombe proprio a causa di questa sua passione a cui non è capace di porre dei limiti. Werther è il genio indomato
e indomabile che alla fine può solo pagare questa sua genialità con la morte, quindi con il suicidio. Con il Werther
Goethe dà la massima espressione del genio ma allo stesso tempo critica il genio che segue solo i suoi sentimenti,
istinti e passioni: infatti lo condanna a morte. È quindi un testo che segna di fatto il culmine della produzione di
Goethe e in un certo senso anche la fine del Goethe dello Sturm und Drang. Viene celebrato il genio ma allo stesso
tempo condannato dalla sua morte.
• Primo best seller della letteratura tedesca → numero di vendite che nessun testo aveva mai avuto prima; portò con
sé quella che viene chiamata una Wertherfiber. Goethe fu molto criticato perché ci fu un’ondata di suicidi, che
imitavano di fatto proprio Werther. Fu quindi un fenomeno sociale e culturale, che non si limitò alla lettura del libro.
• Imitazioni e trasposizioni intermediari → imitazione di Ugo Foscolo con Ultime lettere di Jacopo Orits o Werther
Reloaded che ambienta le vicende di Werther nella nostra contemporaneità.

Con il Werther si conclude per Goethe quella che è la sua esperienza dello Sturm und Drang. Egli però non smette di
scrivere, ma diviene di fatto, trasformandosi e maturando, esponente di una grandissima epoca letteraria.

Epoca classico-romantica
Seconda grande macro-epoca che si colloca a cavallo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, che prende il
nome di epoca classica romantica. Al suo interno contiene due facce di una stessa medaglia, due sotto epoche, che si
sovrappongono dal punto di vista temporale:

• 1775 - 1832 → Classicismo di Weimar

• 1798 - 1840 → Romanticismo

Classicismo di Weimar (Weimarer Klassik)


Klassik

1. Indica la letteratura degli antichi, in particolare in questo periodo si definisce come letteratura classica una ben
precisa letteratura, quella greca, e in particolare di un periodo aureo dell’antica Grecia, collocato circa nel V
secolo.
2. Ruolo esemplare / ruolo modello → l’idea di classico ha anche questa accezione: classico funge da esempio.
3. Rimando alla letteratura classica dell’antica Grecia.
4. Classico inteso come periodo, come epoca della stessa letteratura tedesca. Il classicismo di Weimar è classico
perché è epoca modello della letteratura tedesca.

Weimar
→ Luogo dove la cultura nasceva e veniva nutrita.
Weimar è una città è stata per molto tempo nel territorio della repubblica democratica. Weimar era ala capitale di un
ducano, un piccolissimo ducato che si trovava al centro del SRI, il ducato di Sachsen-Weimar-Eisenach. Non aveva un
peso ne politico né economico. Accade all’incirca nella seconda metà del Settecento che i ereggente di questo ducato
muore improvvisamente e lascia il ducato in mano alla moglie Anna Amalia e al figlio Carlo Augusto. Quando il
reggente muore però, Carlo ha solo un anno di età; quindi, diviene reggente del ducato Anna Amalia, donna di grande
cultura che decide di far diventare il ducato un centro culturale. Con il passare del tempo ella invita a recarsi a Weimar
e a lavorare presso il ducato varie figure importanti all’interno del campo culturale del tempo. Ed è proprio a Weimar
che Goethe viene invitato nel 1775, un anno dopo la pubblicazione del Werther, inizialmente per fare da precettore,
come insegnante privato al duca Carl August, che nel frattempo aveva raggiunto la maggior età. Anna Amalia aveva
invitato Wieland, l’anno successivo a Goethe intera anche Herder e poi nel decennio successivo, nel 1778 farà arrivare
all’università di Jena Schiller, che si recherà all’università di Jena come insegnante di storia. Weimar diventa quindi un
posto dove tutti coloro che sono rappresentati della cultura del tempo vicino stabilmente o di fatto compiono dei
soggiorni per scambiarsi idee, per lavorare alle loro opere, per raccogliere i pareri di altri colleghi sulle loro opere.
Fra i vari intellettuali del tempo che soggiornano a Weimar ci sono i fratelli Wilhelm e Alexander Humboldt.

Cronologia
Possiamo dividere questo lungo lasso di tempo in tre macro-fasi, che girano intorno alla vita e al rapporto fra i due
protagonisti principali del Classicismo di Weimar, Goethe e Schiller.

1. 1775 - 1793 → FASE INIZIALE . Goethe arriva a Weimar e viene fagocitato dalla corte di Weimar, gli vengono dati
impegni burocratici, un po’ deve confrontarsi con il mondo della nobiltà e di fatto vive un periodo di scarsa
ispirazione poetica. A un certo punto decide di lasciare Weimar e fare un viaggio per rigenerarsi in Italia (1786-88),
dal quale torna appunto con una nuova armonia nella sua vita.

2. 1794 - 1805 → DECENNIO CLASSICO . Nel 1794 Goethe, che già conosceva ma non direttamente Schiller, lo
ammirava ed entra in contatto con lui. Prima attraverso lettere che i due si scambiano, poi incontri fisici; nasce tra
i due una grande amicizia, ma poi anche un sodalizio, una collaborazione dal punto di vista letterario e culturale.
Lavorano insieme e condividono una visione comune della letteratura. 1805 → morte di Schiller a causa di una
malattia all’apparato respiratorio. Goethe così rimane solo.

3. 1805 - 1832 → FASE TARDA DEL CLASSICISMO DI WEIMAR; vede come protagonista Goethe e le sue opere più
mature. 1832 → morte di Goethe.

I NFLUSSI DEL C LASSICISMO DI W EIMAR

• NEOCLASSICISMO DI WINCKELMANN → idea dell’antichità greca come modello perfetto di bellezza e di armonia.
Orientamento verso quello che è un modello classico.

• FILOSOFIA DI K ANT → in particolare dalla sua terza critica, la Critica del giudizio (1790). Idea che nasce da Kant di
un ruolo che la bellezza può avere nella vita dell’uomo.

• RIVOLUZIONE FRANCESE → classicismo di Weimar è una sorta di risposta alla Rivoluzione francese. La Rivoluzione
francese aveva voluto cambiare lo status quo in favore di una rivoluzione politica concreta, violenta e materiale. Il
classicismo di Weimar si propone invece come rivoluzione culturale, quindi come un tentativo di cambiare lo status
quo, non attraverso un rovesciamento fisico dei sistemi politica e sociali presenti, ma attraverso quello che è un
mutamento profondo culturale dell’individuo. Quindi si tratta di un programma di rivoluzione culturale che viene di
fatto contrapposta alla violenza della Rivoluzione francese.

• ANTICHITÀ GRECA → modello di bellezza (nobile semplicità e quieta grandezza = massima espressione della
bellezza); il modello antico greco è anche la massima espressione dell’umanità, inteso come umanità nel senso di
totale armonia dell’uomo sia interiore, quindi o con sé stesso, che esteriore, vale a dire con gli altri e con il mondo
che lo circonda. Essere sempre in perfetta armonia con sé stessi e con ciò che ci circonda.
Schiller (più filosofico, teorico) pensa che si può arrivare a un’armonia equivalente a quella dell’antica Grecia se

veniamo educati all’armonia. Secondo Schiller si può essere educati all’armonia attraverso un’ educazione estetica,

ossia che passi attraverso l’arte, attraverso l’esperienza della bellezza che si può fare dell’arte. La bellezza per egli non
ha solo un valore estetico, ma anche morale: è bello ciò che è umano, ciò che è in completa armonia.
F. Schiller: über die äestetische Erziehung des Menschen (1795).

→ Formazione dell’uomo: processo che lo porta a sviluppare un’armonia dentro di sé e a entrare in armonia con il
resto della società. Processo di integrazione armonica.

IN LETTERATURA
• Recupero delle forme classiche;
• Obiettivo dell’educazione estetica che prevede armonia, equilibrio e bilanciamento delle nostre passioni, istinti e

doveri → armonia/misura/bellezza/equilibrio; idea della necessità di utilizzare un linguaggio elevato e


curato; tendenza totale a evitare gli eccessi, quindi a non portare in scena e non descrivere nei testi quelle che
sono delle scene in cui si manifesta l’eccesso delle passioni, della brama di potere; in generale in personaggi devono
essere personaggi equilibrati e posati, figure armoniose.

• Intento educativo → i personaggi devono servire da esempio, da modello cui ispirarsi. Educare attraverso i
contenuti i fruitori dell’arte all’equilibrio, armonia e bilanciamento;

• Interesse interdisciplinare → interesse che spazia anche verso la scienza, in particolare verso le scienze naturali.
Idea che uomo per essere in equilibrio non si debba dedicare esclusivamente a un ambito del sapere, ma debba
cercare di dedicarsi a quanti ambiti più possibili del sapere, per arrivare a una conoscenza che non tiene conto di
una sola ed esclusiva prospettiva sul mondo, ma quella che è una totale prospettiva.
Anche in questo caso le riviste giocano un ruolo fondamentale: es: die Hören (1795-1797) fondata da Schiller, divenne
organo principale di diffusione di idee del Classicismo. Lo stesso Schiller pubblica un saggio sull’educazione estetica
dell’uomo su questa rivista per dargli circolazione. Moltissimi intellettuali pubblicano i loro testi di qualsiasi natura
all’interno di questa rivista; è il forum principale degli intellettuali del tempo. Allo stesso tempo Goethe e Schiller
vogliono coinvolgere quante persone più possibili all’interno del progetto educativo. Vogliono in un certo senso
cercare di comunicare le loro idee anche a persone che hanno un grado culturale comunque elevato, ma che non
fanno parte della cerchia degli intellettuali di Weimar. Nel 1798 pubblicano il famoso Musenalmanach für das Jahr
1798. Erano calendari commentati, avevano la funzione di calendario con all’interno dei testi che venivano letti
quando si sfogliavano le pagine del calendario. Egli inseriscono Ideenballaden. Attraverso il leggere della ballata
cercano di comunicare in maniera semplificata le idee del Classicismo. Tentativo di aprirsi al pubblico borghese.

I GENERI LETTERARI
Lirica
• Elegia → componimento poetico che ha un tema ben determinato: un canto di lamento dovuto a una perdita,
un’ideale irraggiungibile, un ricordo. L’elegia è una forma classica che prevede una strutturazione medio libera:
non c’è una precisa suddivisione storica, non abbiamo un’indicazione precisa di quanto debba essere lunga una
strofa, né i versi sono legati fra loro dalla presenza di una rima. Tuttavia, le legge sul modello classico sono
formate da un ben preciso metro che prevede sempre un susseguirsi di una coppia di versi: distico elegiaco,
formato da due versi un esametro (6 accenti) e un pentametro (5 accenti). Esempio di elegia: F.Schiller, Der
Spaziergang (1800), nel qual io lirico compie una passeggiata e ricorda il suo passato quando l’uomo era in
armonia con se stesso.

• Poesia di pensiero / poesia filosofica → Schiller, molto teorico, è solito declinare quelle che sono le sue idee
di stampo anche filosofico, non in saggi, in testi altamente specializzati, ma all’interno di poesia. Sfrutta il genere
della poesia per dare voce non all’espressione delle emozioni dell’io lirico, ma idee di stampo e criterio filosofico.
Es.: F-Schiller Die Götter Griechenlandes, nel quale spiega come tutto era più bello perché l’uomo in armonia cons
e stesso e con il mondo, mentre ora no).

Eccezione → Goethe nel 1795 pubblica una raccolta di elegie intitolata “Römische elegie”; all’interno di queste egli
ricorda il suo soggiorno in Italia e in particolare a Roma, e lo fa non con tono di lamento, ma anzi il contrario, il suo è
un ricordo felice e, oltre a ciò, egli ricorda in queste elegie anche un amore che ha vissuto a Roma con una donna della
città e di fatto in alcune elegie abbiamo una predominanza di quello che è un elemento prettamente erotico. Ricordo
dell’amore anche dal punto di vista carnale.

2. Narrati va

• Romanzo di formazione (Bidungsroman).


Genere tedesco per eccellenza; nasce nell’epoca dell’illuminismo. Es. storia di Agatone: storia che mostra con egli
superando varie prove nella sua vita accompagnato anche da un maestro, passava dall’età dell’adolescenza all’età
adulta. Vi era già quindi un modello di evoluzione del personaggio. Un’evoluzione liberare, superficiale. Testo che
diventa il primo vero romanzo di formazione della letteratura tedesca, modello assoluto → Wilhelm Meisters
Lehrjahre (1795-96) di Goethe. Con questo testo si ha quell’idea non solo di evoluzione del personaggio, ma anche di
formazione del protagonista. Ha un ben preciso scopo, che oltre al percorso di formazione, è anche quello
dell’inserimento del personaggio all’interno della società. Un inserimento che avviene perché da una parte il
protagonista sente la necessità di non essere un individuo solo unico rinchiuso, ma di voler condividere la sua
esistenza con altri, da altra parte la società viene intesa come quel luogo in cui i singoli individui, entrando in rapporto
fra di loro, creano quella che è una totalità dell’armonia. Inizialmente Wilhelm vuole diventare famoso; conosce delle
persone che gli fanno capire che fare l’attore lascia il tempo che trova: una persona che fa l’attore è una persona che
interiormente non matura mai, poiché è sempre qualcosa di diverso da sé. Davanti a ciò, egli si rende conto che è vero
e che non diventerebbe mai qualcuno, cioè non andrà mai a svolgere una professione che da una parte ci aggrada, ma
dall’altra che sia realmente utile alla società, e che quindi sia concretamente che serve non solo al singolo, ma anche
agli altri. Alla fine, capisce che deve andare a ricoprire quello che è un ruolo attivo, che sia anche d’aiuto al resto della
società e tra quelle che sono le necessità della società finisce per fare un lavoro altamente simbolico dell’idea di
aiutare l’altro: il medico. Attraverso un cammino di formazione che prevede anche la rinuncia ai propri sogni, arriva
alla fine di questo percorso con un inserimento nella società che da una parte soddisfa l’individuo, e che sia anche
utile per la società. Il processo di Bildung non viene narrato in prima persona, bensì in terza. La narrazione in terza
persona serve a rendere più esplicito e chiaro il percorso di formazione, che verrebbe a mancare con una narrazione in
prima persona. Il narratore ci racconta la formazione del personaggio per avere una distanza che renda l’intento
educativo più efficace. Il narratore sottolinea con giudizi dei momenti salienti nel percorso di formazione. La
narrazione risulta più oggettiva, non ci fa cadere nella trappola dell’immedesimazione, ed è di fatto più chiara al
lettore, che ha davanti a sé una parabola che deve seguire come modello.
900 Antibildungsroman  mostra come un determinato personaggio non si evolve in alcun modo.

3. Autobiografi a
• Racconto in prima prosa della propria vita. Io che racconta la propria esistenza.
• Presenza di un obiettivo che l’autore vuole raggiungere con la propria autobiografia.
• Patto autobiografico (ideato da P. Lejeune). Prevede che solo nel caso dell’autobiografia il lettore è non solo
autorizzato, ma in un certo senso obbligato a identificare il narratore in prima persona, ich erzähler con l’autore.
Deve credere che la persona all’interno dell’autobiografia sia l’autore.
• Elementi di verità e finzione → Goethe: Aus meinem Leben. Dichtung und Wahrheit. Racconta la sua vita dal giorno
della sua nascita fino a quando si trasferisce a Weimar (1775). Il suo fine è dimostrare la formazione. Dal titolo:
un’autobiografia è sempre sostituta da una parte di verità e una parte di poesia, di invenzione. Non è inteso
saggistico, completamente al reale. L’autobiografia è spesso e volentieri in cui la finzione predomina rispetto a
quella che è la realtà.
Goethe scrive un’altra biografia: Italienische Reise (1811-29). In quest’opera ripercorre la sua esperienza in Italia
(1786-88). Il viaggio in Italia come testo e come reportage commentato non è solo un testo autobiografico, ma è un
testo che afferisce alla letteratura odeporica → la letteratura di viaggio. Quindi quei testi che ci raccontano di quello
che è un viaggio. Anche in questo caso il viaggio in Italia inteso come reportage diventa un modello assoluto; diventa il
modello della cosiddetta Italiendichtung, ossia della letteratura sull’Italia. Viene codificata idea dell’Italia come paese
non solo classico per eccellenza ma un paese nel quale si rinasce, dove si arriva a un’armonia interiore, parla anche
della società italiana, da quest’idea dell’Italia come idea di nostalgia, dove tutti devono andare una volta per vivere
questo stato paradisiaco e armonioso. Goethe rende l’Italia il paese in cui tutti devono andare a fare una vacanza.

4. Dramma
“Il teatro è il luogo dove divertimento e istruzione, tranquillità e sforzo, svago e Bildung si uniscono” (F. Schiller)

La messa in scena del dramma a teatro è per Schiller rio strumento poi effettivo per l’educazione estetica che si
propone. A teatro non si è soli, bensì in una comunità; vediamo tutti la stessa rappresentazione, facciamo esperienze
differenti e possiamo confrontarci e dialogare. Il teatro mette in relazione gli individui. Immediatezza e socialità,
conviviali di vivere il teatro, che amplifica l’intento educativo, di creazione di una comunità. Dal punto di vista formale
anche nel teatro andiamo a recuperare quello che è il modello classico. Abbiamo drammi che sono di fatto strutturati
secondo il modello classico, con atti e scene; e abbiamo un ritorno all’utilizzo del linguaggio sublime, elevato che si
esprime attraverso l’uso del verso, verso ben specifico, il Blankverse (pentametro giambico non rimato).

Dramma di ispirazione anti ca


Ispirazione da un punto di vista del contenuto: di fatto abbiamo all’interno del classicismo di Weimar, in particolare
con questo dramma di Goethe, la ripresa di quella che è una materia classica, mitologica. in questo caso abbiamo la
ripresa della figura di Ifigenia, protagonista di alcune tragedie di Eschilo. Questo dramma viene descritto e definito
come dramma di ispirazione classica, genere di testo drammatico che indica per appunto che si rifà, rielaborandolo e
adattandolo a quelle che sono le situazioni, i contesti moderni, una materia, quindi un contenuto che proviene
dall’antichità, in questo caso dall’antichità greca. Lo stesso Goethe, per altro, fu direttore del teatro di corte di
Weimar, ma si dilettò anche a fare l’attore, e ad esempio in una prima messa in scena che avvenne proprio nella corte
di Weimar, egli impersono il personaggio di Oreste.

Dramma storico
Dramma che rielabora e rappresenta sulla scena eventi storici realmente accaduti o che porta in scena, mostrandoli
nella loro interazione, personaggi di caratura storica realmente esistiti. Il dramma storico può avere come oggetto un
passato storico remoto oppure un passato abbastanza recente. Cosa significa e a che cosa serve mettere in scena
eventi storici o relazioni tra personaggi storici realmente esistiti?
- Per illustrare una prospettiva e dare una nuova visuale su un determinato argomento ed evento storico;
- per rappresentare figure esemplari che possano fungere da modello sia da imitare che da non imitare;
- c’è una finalità morale o educativa che vuole mettere in luce qualche insegnamento per il pubblico;
- per criticare il periodo storico in cui ci si trova, utilizzare quindi un evento passato, un conflitto passato per
dare un’interpretazione della realtà. A differenza di quella che è la narrazione storica, serve per dare anche una
rappresentazione umana dei personaggi, quindi anche sottolineare i loro pregi o debolezze.

Dramma di idee
Durante il classicismo di Weimar il dramma storico, che per altro prevede un solo grande protagonista, Friederich
Schiller, s’ interseca con il cosiddetto dramma di idee: illustrare idee filosofiche o politiche, con riferimento alla realtà
contemporanea, affidando però questa illustrazione non alla scrittura saggistica e filosofica, ma a quella drammatica,
portando in scena personaggi con ben determinate idee, che possono essere filosofiche o politiche. Maggior
esponente: Friedrich Schiller. Sono drammi che appartengono al suo periodo di Weimar, drammi storici che mettono
in scena determinati conflitti.

Faust (Goethe)
Faust è una tragedia di un uomo che fa un patto col diavolo. Goethe non inventa questa storia, ma la riprende da una
leggenda popolare che era stata fissata per la prima volta in forma scritta già alla fine del Cinquecento: la leggenda del
dottor Johann Faust. Si trattava di un mago negromante che vagava per la Germania compiendo una sorta di miracoli
e di incantesimi. Goethe conosce già da piccolo questa leggenda popolare, in quanto vede uno spettacolo di
marionette; già da quando è giovane, inizia a lavorare a un suo dramma incentrato sulla figura di Faust. Di fatto, già
negli anni fra il 1773-1775, quindi prima di traferirsi a Weimar, si dedica a quello che è un primo abbozzo del dramma,
conosciuto come Urfaust, ed è un tentativo che rifiuterà, in quanto non è adatto alla sua evoluzione classica. Questo
lavoro lo accompagna per tutto il periodo in cui egli si trova a Weimar, però giunge a completa maturazione solo nel

1808, anno in cui pubblica solamente la prima parte del dramma: Der Tragödie erster Teil. Questa prima parte è
composta da 24 scene che si susseguono una con l’altra, senza una strutturazione chiara in atti, risente infatti ancora
dei progetti dello Sturm und Drang. Le scene sono caratterizzate da metri popolari. La prima parte contiene due
tragedie in una:

1. TRAGEDIA DEL DOTTO  scommessa con il diavolo. Faust è un uomo colto che però è afflitto da una sete di
sapere e di conoscere sconfinata. Egli non si accontenta di quello che sa, vuole sapere e conoscere tutto. Un
giorno compare il diavolo che gli dice che può fargli conoscere tutto, ma a una condizione: nel momento in
cui Faust sentirà di essere arrivato a un punto in cui sarà soddisfatto del suo sapere, il diavolo si prenderà la
sua anima. Egli, quindi, vende la sua anima al diavolo, con la condizione di essere soddisfatto. Inizia quindi
l’esperienza di Faust che viene trasformato dal diavolo in un uomo più giovane, anche facendo esperienze.
Tra queste esperienze conosce una ragazza di nome Margaret. Egli la seduce e la convince ad avere un atto
sessuale e da questo rimarrà incinta. Egli abbandona la giovane e quest’ultima disperata, uccide il figlio.
Condannata alla prigione.

2. TRAGEDIA DI GRETCHEN  infanticida.

Seconda parte  “tragedia del grande mondo”.

Alla seconda parte della storia Goethe lavora fino al 1832, anno in cui morirà. Questa seconda parte è differente, in
quanto risente dell’influenza del classicismo.
- Cinque atti  dramma dalla forma e dalla struttura classica.
- Incontro con il mondo classico  il protagonista viaggia nel tempo e nel mondo classico mitologico; per
riassumere questo incontro con il mondo classico, avviene quando Faust grazie al diavolo riesce a incontrare
Elena del mondo classico.

Alla fine della storia Dio salva Faust, in quanto c’è sempre salvezza per l’uomo.

Romanticismo (1798 – 1840)


Il Romanticismo nasce come tentativo di dare una risposta allo stesso problema che affliggeva gli esponenti del
classicismo di Weimar, ossia che nell’antichità c’era armonia, che non c’era più nella contemporaneità.

Il termine francese romance indica una narrazione incentrata sul mondo cavalleresco, cortese.

Termine inglese romantic  intorno al Seicento questo termine è utilizzato per indicare qualcosa di irreale e
fantastico. Quindi all’interno di questo termine abbiamo da una parte un’idea di narrazione, ma dall’altro un’apertura
verso quelli che sono mondi altri, cioè mondi fantastici. Non è la critica che ha inventato il termine romantico, ma
sono gli stessi autori romantici che si dichiarano tali. Essi vogliono distinguersi nettamente dai classici. Si crea quindi
una precisa differenziazione tra classico e romantico.

Classico Romantico
Tutto ciò che mostra un elemento grado di armonia, Tutto ciò che è caotico, che per i romantici è qualcosa di
equilibrio e misura. positivo, mentre per i classici è qualcosa di terribile e
malato.

Cronologia
Frühromantik 1798 – 1805 Jena (si sviluppa anche a Berlino)
Hochromantik 1805 – 1815 Heidelberg
Spätromantik 1815- 1840 Non abbiamo localizzazione precisa, abbiamo singoli intellettuali che incarnano
la poetica romantica con modalità differenti tra loro.

Infl ussi

- CLASSICISMO DI WEIMAR.
- IDEALISMO DI FICHTE  dottrina dell’io che pone il non io. La realtà che dovrebbe congiungersi all’io
assoluto. Idea di tensione verso un assoluto.

- FILOSOFIA DI S CHELLING  idea dello spirito. La natura è il luogo dello spirito assoluto. L’idea della vicinanza
alla natura diventa l’idea di vicinanza allo spirito assoluto.

- FILOSOFIA DELLA STORIA DI HERDER  l’idea di infanzia dell’umanità e infanzia del popolo tedesco. Ritorno
alla cultura popolare.

- RIVOLUZIONE FRANCESE E INVASIONI NAPOLEONICHE  i romantici sono per la progressione e il

movimento; quindi, rivoluzione incarna la loro idea di cambiamento. Confronto con invasioni napoleoniche 
riscoperta della cultura popolare tedesca (moto di reazione patriottica di fronte a quella che è l’invasione dello
straniero napoleonica).

Frühromantik
Poesia antica = perfezione. La questione che turba i primi romantici è il rapporto tra antichità e modernità. I romantici
sono totalmente d’accordo con le idee di Winckelmann e con quelle dei classici, ossia che il mondo antico
dell’antichità greca e la poesia antica di questo mondo rappresentano un ideale di perfezione, che però per i romantici
è un ideale di perfezione irraggiungibile. In questo periodo abbiamo una rivalutazione della poesia moderna: il pregio
della poesia moderna è che è in constante tensione e aspirazione verso la perfezione. È un tendere, aspirare
costantemente a un ideale di perfezione: questo il senso della poesia moderna è il punto in cui il romanticismo si
differenzia dal classicismo.

Sehnsucht = nostalgia verso qualcosa di irraggiungibile, tendere costantemente a qualcosa che si sa già che non si
riuscirà a raggiungere, ed è proprio questo che aumenta la tensione. Ciò che conta non è il punto fondamentale, ma la
tensione alla perfezione.

IN LETTERATURA
Il teorico più importante del romanticismo, F. Schlegel, all’interno della rivista Athenaeum, fondata nel 1798 cita: “la

poesia romantica è universale e progressiva”. Questa rivista è pensata per propagare e diffondere la teoria del
primo romanticismo.

La poesia è universale per due motivi:

- “la poesia deve riunire nuovamente tutti i separati generi.”  Bisogna arrivare ad avere un unico e grande
genere. Unione della poesia con la sua critica.
- “Render viva e sociale la poesia, poetica la vita e la società”  tutta la realtà deve entrare a far parte della
poesia. Tutto ciò che è reale può essere oggetto della letteratura. La poesia deve avere un ruolo, una diffusione
all’interno della vita e della società: non deve essere limitata, ma deve entrare a far parte in un bene comune di
tutti e deve anche poetizzare, romantizzare la realtà, avere l’idea cioè di un abbattimento di confini e
differenze.

È progressiva perché: in senso temporale tende all’infinito, in quanto la tensione è costante. Non c’è un modello
ultimo di poesia romantica da raggiungere, ma vi è questa idea di sperimentare con forme e temi differenti sempre
nuovi, sempre in mutamento, sempre in divenire. Senza regole, senza poetiche normative, spazio a libera invenzione e
fantasia dell’autore. Non c’è un fine ultimo della poesia romantica, mira alla totale sperimentazione. I romantici non

scrivono lunghi saggi, ma affidano le loro riflessioni teoriche a un genere, che è quello del frammento. Il frammento
inteso in senso romantico è una forma incisiva e breve che è in sé conclusa, poiché si ha l’esposizione di una
determinata idea, ma allo stesso tempo è aperta perché si offre a essere collegata ad altri frammenti per dare luce
insieme a tutti questi a un tutto. Un tutto che non è mai chiuso, concluso, poiché a un frammento potremmo sempre
attaccarne un altro. Non c’è l’idea di una finalità, come c’è nei grandi saggi, bensì u’idea di continuo divenire,
aggiungere e modificare, di assumere forme differenti. Nei testi romantici c’è una maggiore partecipazione da parte
del lettore  con una serie disordinata di frammenti il lettore può costruirsi un percorso, può dare un senso nuovo al
testo.
C’è più libertà e più attività da parte del lettore, che non è più un mero soggetto che deve ricevere un’educazione, ma
partecipa attivamente insieme allo scrittore per costruire il testo.

Narrati va

1. Romanzo
F. Schlegel: “un romanzo è un libro romantico”.

All’interno del romanzo è possibile realizzare una mistione di generi attraverso l’inserimento di poesie all’interno della
narrazione. Il romanzo si configura come un contenitore all’interno del quale si possono inserire altri generi, in questo
caso quello della poesia.
CARATTERISTICHE DEL ROMANZO
- Assenza di regole  il romanzo è molto più libero, infatti nasce come libera espressione. Non ci sono
regole, è il genere in cui ci si può esprimere con più libertà, andando a scordare la linearità dell’azione, della
successione delle vicende. Un romanzo si organizzare in maniera libera, senza contravvenire ad alcuna regola o
normativa poetica.

- Ironia/auto riflessività  nel romanzo vi è la possibilità di riflettere ironicamente (non facendo ridere, ma
intesa come riflessione/autoriflessione metaletteraria). Nei romanzi romantici non abbiamo solo un narratore
che ci racconta una vicenda, ma anche un narratore che commenta il modo in cui egli stesso ci racconta la
vicenda. Il narratore fa commenti metaletterari, vale a dire sul suo modo di fare letteratura. Il narratore si
denuda, si confessa come narratore della vicenda.

TIPOLOGIE DI ROMANZI
 Romanzo dell’artista (Künstlerroman)  il protagonista è l’artista e all’interno del suo romanzo viene messa
in luce la sua evoluzione e la sua maturazione come artista. Questo romanzo è stato pensato come una reazione al
Bildungssroman di Goethe. Esempio: Heinrich von Ofterdingen (Novalis). Questo è un romanzo all’interno del quale è

presente il simbolo portante del romanticismo, la blau Blume, ossia la concretizzazione della Sehnsucht, la nostalgia
inarrivabile. Il protagonista compie un viaggio fisico alla ricerca di questo fiore azzurro che vorrebbe raggiungere, ed è

per questo che nella letteratura è importante parte il tema della Wanderung, vale a dire l’idea di percorso che
concretizza a livello fisico l’idea della Sehnsucht, di tendere a un punto. Con la Wanderung abbiamo inoltre un
avvicinamento alla natura.

 Fiaba (das Märchen)


- Forma breve;
- intreccio semplice;
- personaggi non hanno ben precisa caratterizzazione psicologica, ma hanno ruoli predefiniti;
- presenza di elementi fantastici, magici e anche di simboli che concretizzano questi elementi fantastici o magici;
- linguaggio semplice;
- Presenza di formule tradizionali (c’era una volta/es war ein Mal).
Der blonde Eckbert (Tieck)

Doppelgänger  doppio, l’alter ego. In questo caso la fiaba riprende elementi della tradizione popolare, ma la
trama inventata dall’autore. Il primo romanticismo è caratterizzato da fiabe d’autore, inventate cioè dagli autori.
Mentre nel secondo romanticismo abbiamo una ripresa delle fiabe popolari (fratelli Grimm).

2. Lirica
Novalis: Hymne an die Nacht (1800)  ci racconta della morte della sua amata e di come riesca a entrare in
contatto con lei attraverso un’esperienza mistica; quindi, riesce in un certo senso andare a trovarla dell’aldilà, in una
realtà altra, l’amata defunta. Ciò avviene durante la notte, la quale è sentita come momento chiave di passaggio tra
realtà, ben chiara e definita, e la presenza di mondi e realtà altre. La notte è intesa anche come dimensione onirica,
che ci apre ad altre realtà.

3. Canto (das Lied)


- Poesie semplici, canti secondo forme della tradizione popolare;
- grande musicalità;
- tema della natura  canti che raccontano dell’esperienza dell’io lirico e il suo rapporto e la sua percezione con
la natura. Sono testi esti semplici di grande musicalità orientati a un canto della stessa natura.

Hochromantik
Ciò che diventa fondamentale all’interno del romanticismo maturo, abbiamo una sorta di regressione, tendenza di
ritornare al passato e in particolare a un ben preciso periodo della storia: medioevo. Il medioevo è sentito come das
kindheit der Völker (infanzia dei popoli germanici). Momento di fioritura estrema dei popoli germanici. È il momento
che lo stesso Herder identifica come momento di maggiore splendore e espressione. Quindi si vuole ritornare a questo
momento di splendor, per cui si ha profonda riscoperta della tradizione popolare germanica. Ricerca delle forme
primigenie germaniche. Si fa un lavoro filologico: si cerca in testi antichi, a vedere cosa nella popolazione permane,
quali fiabe e canti ancora sono ricordati, in quanto tramandati oralmente.

1. Narrativa  lavoro di riscoperta e fissazione in forma scritta delle fiabe popolari.


Fiaba  Kunstmarchen vs Volkmärchens (fiabe tradizione popolare). Poche fonti scritte che vengono raccolte
da due figure: i fratelli Grimm. Nel 1812-15 danno alle stampe le loro Kinder- und Hausmärchen, fiabe
popolari che hanno raccolto, hanno dato forma letteraria e fissato per sempre su scritto.
Storia da calendario  brevi storie pubblicati su almanacchi. Queste storie erano in proda e avevano
carattere o didattico /morale, volevano insegnare qualcosa oppure di intrattenimento per divertire i lettori.
Temi quotidiani e linguaggio semplice, vicino a quello della quotidianità per essere compresi dai lettori.
Venivano inizialmente pubblicati su almanacchi, importante per strati bassi popolazione per fasi lunari,
necessarie alla coltivazione. Fase di autonomizzazione  le storie di calendario non vengono più pubblicate
solo su calendari, ma divengono pubblicazioni a sé, si creano quindi raccolte di storie da calendario.

2. Lirica
Volkslieder  canti popolari della tradizione germanica. Lavoro di raccolta filologico e scrittura e fissazione in forma
scritta. Caratterizzato da Liedstrophe:
- quartine; - Temi quotidiani / fantastici;
- versi brevi (trimetri/tetrametri), - Linguaggio semplice.
- presenza di rime semplici, incrociata o baciata;

Es A. Arnim / C. Brentano: des Knaben Wunderhorn (1806-8) raccolta che contiene canti popolari che hanno raccolto
attraverso lavoro filologico che hanno fissato all’interno di questi due volumi.
Kunstlieder  termine polivalente perché. In letteratura indica un canto che segue le forme della tradizione
popolare ma d’invenzione dell’autore, ma esiste anche il genere di Kunstlied in musica: il Kunstlied romantico indica
qualcosa di diverso, cioè la messa in musica, quindi dare un sottofondo musicale.

Spätromantik
- J. Von Eichendorff  colui che riassume tutti i temi del romanticismo. Topoi romantici (motivo della natura,
della Wanderung, motivo dell’artista). Le sue opere sono romanzi o racconti, spesso con l’inserimento
all’interno della narrazione di Lieder, quindi di poesie. Opera importante Aus dem Leben eines Taugenichts
(1826)

 Racconto
- Forma breve in prosa;
- concentrazione su pochi eventi e pochi personaggi;
- trama semplice;
vari tipi di racconto: racconto fantastico, storico, d’avventura…

- E.T. A Hoffman  lavora sul grande tema romantico dell’assenza di confini tra realtà e irrealtà da un punto
di vista più negativo ma anche più moderne. Le sue opere si concentrano sull’ irruzione dell’irrealtà in realtà

dovuto a disturbi psichici. Le sue opere si incentrano sulla follia, su incapacità di distinguere la realtà
dall’irrealtà. Forte grado di intermediarietà: Hoffman, infatti, era anche infatti musicista e disegnatore, cerca
quindi di trasporre all’interno della sua letteratura elementi musicali, ma anche le arti visuali. Sentire e vedere

= sensazioni fondamentali per Hoffman. Der Sandmann (oggetto di studio di Freud  il perturbante, das
unheimliche)

In questi anni operano tre figure outsider, in quanto la loro poetica non si può ascrivere né totalmente al classicismo
né totalmente al romanticismo. Sono eccezionali e hanno una concezione di letteratura molto particolare. Talora
mischiano anche particolarità di entrambi
1. Friedrich Hölderlin  (lirica (odi ed elegie) + un romanzo epistolare + un dramma);
2. Richter  autore di romanzi;
3. Heinrich von Kleist  (autore di drammi e racconti).

Ottocento “realista”
Periodo molto esteso che parte dal 1815 (momento che a livello storico è di fondamentale importanza, congresso di
Vienna) fino alla fine dell’Ottocento.

1815 -1840  Vormärz e Biedermeier


1848 -1890  realismo poetico
1885 – 1900  naturalismo

Crescente tendenza della letteratura tedesca a confrontarsi sempre più con la realtà. Realtà intesa in senso fisico,
quindi con il mondo che ci circonda, ma anche soprattutto in senso temporale, vale a dire ci si confronta con quella

che è la propria realtà, ossia la realtà contemporanea. C’è un’attenzione che nel Classicismo e Romanticismo non
era così diretta con la realtà concreta e contemporanea.

Vormärz e Biedermeier 1815ca. -1840ca.


Epoca che contiene al suo interno due movimenti che incarnano due concezioni di letteratura contrastanti fra di loro.
Questi due sono una il contrario dell’altra, pur collocandosi nello stesso periodo storico letterario, incarnano due
modalità differenti di approcciarsi alla realtà.

Vormärz  prima di marzo del 1848, quando si ebbe la rivoluzione di marzo, ossia l’apice, il culmine dei
movimenti rivoluzionari che richiedevano nella nuova confederazione germanica uno stato unitario e molto più
democratici liberale. Nel 1848 si arriva al culmine di queste rivoluzioni, che vengono però di fatto repesse. Dunque,
non ci saranno cambiamenti. Ovviamente, questo termine è utilizzato a posteriori dalla critica, è utilizzato per definire
un tipo di letteratura politica socialmente impegnata portata avanti da alcuni autori durante l’epoca dei moti
rivoluzionari, e in particolare prima del marzo 1848.

Biedermeier  termine utilizzato anche in altri ambiti, per esempio nella pittura. Ma è usato anche per indicare un
tipo di arredamento abbastanza semplice che si sviluppa nel 1850ca circa. Questo nome viene preso da un
personaggio di finzione  Gottlieb Biedermeier, un insegnante di scuola e incarna tutte le caratteristiche del borghese
sempliciotto, che si accontenta di una vita tranquilla nella provincia, che non ha particolari aspirazioni ( mediocre,
personaggio che vive una piccola vita senza grande aspirazione e cultura ). Termine utilizzato anche questa volta a
posteriori dalla critica per indicare letteratura che si sviluppa in contemporanea alla letteratura di Vormärz, che si
dedica però a una rappresentazione letteraria delle piccole cose, della vita tranquilla in campagna.

Vormärz Rivoluzioni con l’obiettivo di cambiare la realtà.

Biedermeie Si accontenta della realtà che lo circonda.


r

Si comportano in maniera speculare con quello che è il grande evento della Restaurazione.

Gli esponenti della letteratura Vormärz la intendono come uno strumento di opposizione all’Ancient Regime,
uno strumento di opposizione quindi al sistema politico che la Restaurazione installa negli stati europei. Concepiscono
questi autori e la loro letteratura come parte della rivoluzione politica che si hanno in quegli anni per portare maggiori
diritti, maggiore democrazia e maggiore libertà.

Vormärz
- Opposizione all’Ancient regime;
- Operative Literatur  vuole dare in primis il suo contributo a quello che è il cambiamento sociale. Gli autori
non scrivono solo per essere letti, ma anche perché si augurano che con le opere si possano innescare un
mutamento nella società e nella politica, una rivoluzione no solo dal punto di vista letterario, ma anche da

quello sociopolitico. Sperano che la loro letteratura possa cambiare la realtà. Per questo è molto spesso
sottoposta a censura e quindi la possibilità di non pubblicare in Germania spinge alcuni autori e rappresentanti
di questa corrente all’esilio. Quindi, per poter scrivere ed esprimersi, alcuni autori sono obbligati
indirettamente a lasciare la loro patria e recarsi in un esilio volontario, in particolare in Francia, per continuare
la loro attività di scrittura.

Biedermeier
Gli autori di questa corrente esibiscono nelle loro opere un rifiuto di confrontarsi con la realtà sociale e politica
contemporanea. Gli autori del biedermeier si ritirano in un mondo privato/politico, dove non si parla di questioni
sociopolitico e si evitano queste questioni attraverso un escapismo che porta a concentrarsi su mondi privati e
apolitici. Ad esempio, la famiglia, il macrocosmo della natura, l’opposto quindi del mondo della politica, e il mondo
della campagna, vista come altro polo opposto alla città, che è il luogo in quel momento dove si sviluppano i moti
rivoluzionari e dove c’è questa tensione politica.

Rapporto con epoca classico – romanti ca


1. Vormärz  rottura con epoca classico romantica, definita da Heine come “Kunstperiode”, periodo
dell’arte, intendendo che ha totalmente tralasciato il confronto con la realtà.
2. Biedermeier  continuazioni di modelli e motivi della natura, che erano tipici in auge, in particolare nella
seconda fase dell’epoca classico - romantico, ossia nel romanticismo.

I generi letterari
 Vormärz

Junges Deutschland. Gruppo con l’obiettivo di riformare la Germania, creare quindi una nuova Germania più
liberale e democratica e con maggiori diritti. Vogliono creare una Germania, mutare la realtà e incidere in maniera non
solo ideale ma reale sulla società e sulla politica. Si affidano dunque a strumenti letterari in senso ampio che possano
dare voce a uno spiccato interesse critico, ossia che porta una critica, nei confronti della realtà intesa come attualità,

come società e dimensione politica contemporanea. Questo interesse critico per l’attualità e volontà di
partecipare attivamente al cambiamento si può poco conciliare con strumenti “classici” dell’espressione letteraria. Gli

autori abbracciano la pubblicistica  giornalismo; intenso anche come giornalismo critico e saggistico. Si dedicano
molto alla scrittura di saggi, di opere non di finzione incentrate su particolari idee di tipo sociale e politico e spesso e
volentieri anche distribuiti attraverso la pubblicazione su riviste; circolazione immediata e capillare. Il saggio può
occuparsi anche di questioni di letteratura, saggio critico quindi che si occupa di letteratura; H. Heine: Die
Romantische Schule.

Volantino (pamphlet)  veri e propri scritti brevi pensati non per essere pubblicati su riviste, ma per essere
distribuiti anche presso gli strati e i ceti meno colti della popolazione per non tanto educarli, ma perché i ceti come ad
esempio quello contadino, erano i ceti meno liberi. Essi non avevano molta coscienza di essere sfruttati. Es. G.
Büchner Der hessische Landbote. All’interno di questo Büchner invitava di contadini e scendere in piazza per
declamare i loro diritti. La letteratura diventa davvero operativa, perché non si ferma al testo, ma questo è pensato
per indurre una conseguenza pratica, in questo caso far scendere in piazza i contadini. Questo è un periodo molto
prolifico per quanto riguarda le riviste  riviste che diffondono ideali liberali e democratici; sottocchio del mirino della
censura.

Lirica

Lirica politica e sociocritica  si tratta di componimenti poetici che sfruttano le forme tradizionali
dell’espressione lirica ma hanno poi contenuti estremamene politico nel senso di critica alla politica e alla società. H.
Heine Die schlesischen Weber, rivolta di tessitori della Slesia, è un canto d’accusa dei tessitori nei confronti
dell’autorità, del re, di Dio e della patria da difendere. Heine utilizza il genere della ballata, perché vuole che anche
coloro che non sono così colti possano avere accesso a questi suoi testi. Hoffman: Das Lied der deutschen (inno
nazionale tedesco). Volontà di arrivare a un’unificazione della Germania.

Dramma

Dramma sociale  non è ancora un genere, ma si ha in questo periodo il testo che potremmo definire come il
capostipite del dramma sociale. Il dramma sociale decostruisce la classica struttura drammatica, per cui non c’è più la

divisione in atti e in scene. Sociale nel senso che è il primo che inizia a tenere in conto e potare sulla scena il ceto
“proletario” (critica sociale, dimostrare quali sono le difficoltà e i problemi che attanagliano questo ceto). G. Büchner
Woyzeck; è un dramma frammento che ha come protagonista un giovane che lavora per l’esercito ma non è un
soldato, fa il barbiere dei grandi ufficiali e viene sfruttato dal dottore per fare degli esperimenti (mangiare solo piselli
per vedere che effetto da sull’uomo). Il dramma sociale tornerà con il naturalismo.

Narrati va

- Romanzo d’attualità (der Zeitroman) cerca di “fotografare” il tempo presente.


- Romanzo di critica sociale (der Sozialroman)  rappresentazione dei ceti minori, dei problemi sociali
del tempo. Avevano una forte carica politica, ma scarso valore letterario.

- Produzione di Heinrich Heine  ha inventato un nuovo genere e ha rivitalizzato un genere di


tradizione molto antica. Il genere che ha inventato è il Reisebilder (quadri/immagini di viaggio): titolo che da
a quattro volumi che contengono al loro interno testi di media lunghezza che chiama appunto Reisebilder.
Declina in chiave critica la letteratura odeporica: egli utilizza l’esperiente del viaggio come pretesto per
parlare di ciò che non va nella società, dunque come critica sociale. Ad esempio, compie un viaggio in Germania
e durante questo mette in luce tutto ciò che non va nella società tedesco, anche con estrema ironia le
contraddizioni della società. Sfrutta il viaggio per portare avanti quindi una critica; ciò viene accentuato ancora
di più quando parla di viaggi che intraprende all’estero, in particolare in Italia, dove fa finta di criticare l’Italia
ma in realtà stava criticando la Germania, che in quel periodo erano molto simili dal punto di vista politico. Il

genere invece che rivitalizza è l’epos: un genere redatto in versi, ma che in realtà ha una funzione narrativa.
Genere tradizionale  mantiene la narrazione in versi mutando quello che è il contenuto, che diventa un
contenuto critico. L’epos più importante di Heine è Deutschland. Ein Wintermärchen. Testo in cui Heine
ripercorre un viaggio che gli stesso ha fatto in Germania nei primi anni 40 dopo dieci anni di esilio in Francia.
Torna in Germania, compie un viaggio e torna a Parigi. Egli finzionalizza questo viaggio in questo epos e parla di
tutte le brutture della Germania. Inverno nel senso che è tutto immobile e paralizzato, come se il paese non si
potesse mai evolvere.

 Vormärz & Biedermeier

- Romanzo storico
In questo periodo si fa presente l’idea della storia, cioè che esista un passato e che essa modifichi la vita dell’uomo.
Per la prima volta quindi si ha una coscienza realmente storica. Ciò, quindi, implica e tornare al passato.

Nell’Ottocento realista, sotto l’influenza di Sir Walter Scoot (Inghilterra) inizia ad affermarsi il romanzo storico.
Racconta eventi che si collocano in un’ambientazione passata e ha come protagonista realmente esistite. Erano testi
calcati dal punto di vista critico oppure si trattava di romanzi storici d’intrattenimento. Si andava ad approfondire la
storia non per dare una chiave di lettura critica sul presente, ma come forma di escapismo.

- Dramma storico
1. Drammaturgia critica  vuole mutare drammaturgia tradizionale, che pone al centro dell’evoluzione
drammatica una concezione di evoluzione non idealistica della storia. Manifestazione dello spirito
che manifesta in maniera sempre più migliore. Visione positiva della storia.

2. Decostruzione di struttura classica  struttura drammaturgica decostruita. Modificare struttura


classica del dramma. G. Büchner Dantons Tod; gli uomini non sono che marionette, quali sono mosse dalla
storia. Siamo vittime anche inconsapevoli della storia.

3. Drammaturgia classica  in contrapposizione con modelli passati e crede in una concezione


idealistica della storia, ha un continuo miglioramento dell’umanità di epoca in epoca e da uno sviluppo
all’interno di un dramma che mantiene una struttura classica, una struttura teleologica, ossia con un fine da
raggiungere. F. Grillparzer König Ottokars; dramma storico che riprende una vicenda relativa all’impero
austriaco e celebra gli albori dell’impero asburgico andando nella sua interpretazione a decretare l’impero
asburgico come uno stadio molto avanzato in questa evoluzione idealista della storia. L’impero asburgico si
avvicina all’ideale di perfezione. Parzer è uno dei primi esponenti della letteratura austriaca.
Lett eratura austriaca
Con Parzer inizia a differenziarsi la letteratura austriaca da quella tedesca, tipica sia per forme che per temi di autori,
che provengono per l’appunto dall’impero austriaco asburgico. In questi anni, fa la sua comparsa a livello della
letteratura colta in area tedesca anche un altro genere drammatico:

- Dramma / commedia popolare  genere che nasce a Vienna, in particolare in un quartiere abbastanza
popolare. In questo teatro iniziano a essere messi in scena drammi che attingono a piene mani dalla tradizione
popolare. Abbiamo quindi una trasformazione in un genere vero e proprio di una forma di spettacolo che ha
un’origine assolutamente popolare e orale, che viene mantenuta all’interno di questa forma più letteraria del
dramma popolare. Infatti, questi drammi popolari contengono spesso elementi tipici delle rappresentazioni
popolari: utilizzo del dialetto, impiego di canti e musica. All’interno di questi drammi abbiamo perlopiù

commedie; sono testi intrisi di ironia, pensati per intrattenere il pubblico. Sono però anch’essi velati di una
sottile critica che si esprime attraverso l’ironia e i personaggi di ceti di bassi, che però in questo caso si rivelano
spesso e volentieri più intelligenti di personaggi di ceto superiore. Sono drammi che mirano a smascherare
pregiudizi, luoghi comuni (per esempio un principe è più intelligente di un contadino) e stereotipi radicati nella
popolazione di ceti minori, ma anche quella die ceti medi, per esempio la borghesia. J.N. Nestroy Der Talisman;
s’incentra nel vecchio pregiudizio di alcune culture secondo la quale chi ha i capelli rossi porta sfortuna.

 Biedermeier
Narrati va
Predilezioni per le forme brevi. Ci si concentra su quello che è piccolo, semplice e ordinato. Poetica che è stata
riassunta da Stifter che parla della poetica della “mite legge”: idea che la vera vita si ritrovi per l’appunto non tanto
nelle grandi manifestazioni (rivoluzioni, guerre, temporali in natura), ma nelle piccole cose, quindi nei piccol rapporti
interpersonali, all’interno di famiglia o di una piccola comunità di paese, così come nella natura, ciò che è grande
davvero non solo le manifestazioni maestose, ma il ruscello che scorre. Idea di un mondo piccolo, soave, tranquillo. Gli
autori quindi si concentrano su due forme brevi della narrativa:

- Racconto  in particolare la storia del villaggio, ambientato all’interno di una piccola comunità di un
villaggio che si trova in mezzo alla campagna, che fugge da contraltare alla città. La campagna, con i suoi
paesini, si erge luogo di moralità, dove ci sono ancora leggi che permettono di vivere e convivere in maniera
armonica. La città, invece, è l’immagine della corruzione morale e psicologica, dove ognuno pensa per sé, dove
non c’è più quindi un senso di comunità. Gli autori, quindi, trovano rifugio nella campagna, tratteggiata da
come luogo idilliaco.

- Novella  forma breve e linguaggio semplice. Stifter Bunte Steine.

Lirica
Ha quasi una piena continuità con la lirica romantica, e in particolare la lirica della natura. Ripresa di forme e motivi
della letteratura romantica; è ancora in auge la ballata e il rapporto dell’io con la natura. Tuttavia, c’è un piccolo
mutamento: la natura viene vista come un luogo idilliaco in cui rifugiarsi per fuggire dai problemi sociali e politici della
realtà contemporanea, ma non è sempre rappresentata come un luogo idilliaco: ci viene rappresentata anche una

natura che mostra degli aspetti inquietanti, che non sono esclusivamente di bellezza, poiché la natura funge da
specchio della realtà e soprattutto da specchio dell’animo dell’io lirico, che cerca un idillio nella natura per allontanarsi

dalla realtà concreta, ma non riesce mai a staccarsi del tutto dalla sua realtà. Quindi c’è un senso profondo
di insicurezza negli autori, relativa alla situazione sociale e politica del tempo che si riflette nella lirica della natura,
dove non tutto è in armonia. A- Droste-Hülshoiff Heidebilder.

Realismo (poetico) 1848-1890


In Europa  1830 – 1880.
In Germania  non parliamo solo di Realismo, ma il più delle volte parliamo di realismo poetico. Le due precedenti
tendenze si sintetizzano insieme. Da una parte il realismo poetico tedesco mostra un interesse nei confronti della
realtà, ma questa realtà è una realtà che viene edulcorata. Si parla di realismo poetico perché i poeti tedeschi operano

una trasfigurazione della realtà: hanno l’obiettivo di rappresentare la realtà, ma nel momento in cui la
rappresentano operano una selezione che va a omettere, eliminare e nascondere gli elementi negativi, le storture e le

brutture della realtà. La realtà che il realismo poetico, di fatto, è una realtà poetica nel senso che è idealizzata e non
la realtà concreta reale, ma quella che l’autore sceglie di rappresentare, eliminando quelli che secondo lui sono gli

aspetti brutti e negativi della realtà. In questo periodo gli autori sono autori appartenenti al ceto della borghesia.
Per questo tendono a rappresentare quella che per loro è la loro realtà, quindi esclusivamente la realtà della
borghesia, per questo si para anche di un realismo borghese, poiché sia i temi che il pubblico sono attinenti alla realtà
borghese. Dunque, non c’è spazio in questa letteratura per la realtà proletaria, il tema della povertà e il tema della
malattia.

I generi letterari
Lirica

- Erlebnislyrik  l’io lirico esprime la sua esperienza nella vita reale, nella quotidianità, che è sempre una
quotidianità borghese. Dunque, non abbiamo un'interferenza di problemi del proletariato o altro. (T. Storm).

- Dinggedicht  poesia dell’oggetto; ribalta il presupposto stesso della poesia, cioè l’espressione oggettiva
dell’io lirico. Nella poesia dell’oggetto non c’è l’io lirico che esprime sentimenti, emozioni o idee, ma abbiamo,

talora anche con l’assenza dell’io lirico, la rappresentazione poetica di un oggetto o in alcuni casi di un
animale. C.F. Mayer Der römische Brunnen; descrive una fontana. Attenzione sull’oggetto che diventa
protagonista della lirica e dell’espressione lirica.

Narrati va
Genere predominante.

1. Novella
- Forma breve; ha come criterio importante il fatto che racconti di un “ evento inaudito” (Goethe), un
qualcosa di straordinario, quindi nuovo.
- Si concentra su una singola trama e su un gruppo ristretto di personaggi; porta in scena un conflitto, che ha
luogo all’interno della novella e che solitamente in un punto di svolta della narrazione trova una soluzione, che
può essere sia positiva che negativa, che porta alla fine della novella stessa. Esposizione  punto di svolta 
finale.

- Presenza di Dingsymbol: oggetto simbolo che torna più volte all’interno ella novella e che ha un preciso
significato [P. Hyse].

- Può avere una cornice: situazione comunicativa, narrazione nella narrazione; può essere un ricordo, un
flashback nella narrazione.
- Presenza di elementi fantastici o leggendari. G. Keller Kleider machen Leute.

2. Romanzo realista
Nel 1835 Hegel ha definito il romanzo come una moderna epopea borghese: il romanzo alla moderna società
borghese come l’epos stavano al mondo dell’antichità. Il romanzo è quindi il genere di massima espressione, il genere
più adatto a rappresentare la moderna società borghese.

- Bildungsroman  focus sull’individuo; mostra l’evoluzione di un personaggio.


- Romanzo sociale  si occupa di rappresentare la società e in particolare il ceto sociale dell’autore. È detto
anche romanzo sociale borghese, poiché l’unico ceto rappresentato è quello della borghesia. Attraverso il
comportamento di singoli individui, quindi attraverso storie ben precise che coinvolgono dei singoli personaggi,
ci si propone di analizzare la società. Attraverso le analisi delle inclinazioni del carattere dei singoli personaggi,
si cerca di mettere in luce quelle che sono le convenzioni sociali del tempo. Nel romanzo sociale vediamo anche

uno scontro tra l’inclinazione personale del soggetto e le convenzioni della società , in questo caso
sono le convenzioni della società borghese. È attraverso il modo, estremamente in maniera dettagliata, in cui
viene rappresentata la reazione dei personaggi alle norme del tempo, che si ottiene un quadro ben specifico e

psicologico della borghesia del tempo, quindi non solo della realtà esteriore, ma anche realtà interiore, di
quella che è un’intera società. Analisi profonda e psicologica di come l’individuo borghese concepisce la realtà,
con le sue libertà e le sue limitazioni. T. Fontane: Effi Briest.

Naturalismo (1880ca -1900ca)


Rappresentazione della realtà, intesa come realtà concreta, totale e non esclusivamente a quella che è la sfera
borghese. Il naturalismo prende spunto da altri naturalismi europei, in particolare quello francese, di Emile Zola.
INFLUSSI DEL NATURALISMO TEDESCO
- Industrializzazione  insorgere del ceto del proletariato, che si esibisce i problemi che aveva in già
in altri paesi. Il ceto del proletariato entra in letteratura.
- Studi di H. Taine  in particolare la “teoria del milieu”: teoria secondo cui, se si nasce all’interno di
un certo humus sociale, si è strettamente legati a questo e influisce in maniera determinante sulla
nostra evoluzione. Determina la nostra vita e le nostre azioni e ci condanna alle problematiche del
nostro humus sociale. Nel caso del proletariato, per esempio, è la condanna alla povertà, alla
malattia e dipendenze come l’alcolismo.
- Naturalismo europeo (Zola)  approccio scientifico alla realtà: rivoluzione nella concezione di
letteratura. Quella che era l’idealizzazione e trasfigurazione della realtà che i realisti poetici
inserivano nelle opere evitando di parlare dei lati negativi della società, i naturalisti invece analizzano
la realtà con un metodo scientifico.

In lett eratura

1. Scientificità vs idealismo  anche nella teoria i naturalisti si esprimono attraverso formule


scientifiche e matematiche.
2. A. Holz nel 1891 scrive un saggio intitolato “ Die Kunst, ihr Wesen, Ihre Gesetze “: idea che nell’arte ci
siano leggi e norme regolatrici e precise da rispettare se si vuole realmente rappresentare la realtà
così com’è. All’interno di questo saggio giunge alla famosa formulazione del naturalismo: “ Kunst =
Natur – x” dove x è la soggettività poetica. Ciò che l’autore aggiunge alla rappresentazione della
natura (intesa come realtà) deve essere quanto più possibile ininfluente. L’autore deve di fatto
limitarsi a organizzare la rappresentazione della realtà, deve mettere quanto meno soggettività
poetica possibile; essere quasi una camera da presa da cinema che vede la realtà e la riproduce
senza aggiungere le proprie idee. Rientrano quindi nel campo della letteratura gli aspetti negativi e
oscuri, non piacevoli per la lettura all’interno dei testi. Abbiamo quindi la presenza della povertà,
della malattia, della sporcizia e della morte riguardanti il ceto del proletariato, il quale diventa
protagonista attivo.
3. Uso frequente del dialetto al posto del tedesco alto (Hochdeutsch) per rendere quanto più possibile
questa realtà.
4. Funzione “sociale” di arte  avvicinare la funzione della letteratura e del teatro anche il proprio
stesso soggetto; quindi, di offrire una superficie di immedesimazione al ceto del proletariato.
Utilizzando il linguaggio di questo ceto, mettendo in scena i suoi problemi. Con ciò il naturalismo
spera di poter attirare il ceto operario; c’è quindi la volontà di offrirsi ai nuovi pubblici.

I generi letterari
Dramma naturalista
Trova spazio non nei grandi teatri di corte e delle città, ma nei teatri non borghesi che nascono da
associazioni teatrali libere, quindi critici, autori e intellettuali che si uniscono e creano delle associazioni e
mettono in scena i loro drammi. L’associazione più famosa tedesca è Freie Bühne, un teatro libero, che
mette in scena quello che vuole e accoglie nel pubblico chiunque voglia partecipare all’esperienza teatrale.
- Dramma sociale  dramma incentrato sulla rappresentazione dei problemi sociali più cogenti del
momento, cioè quelli del ceto proletario. L’ambientazione è un’ambientazione proletaria con la
loro povertà e si mettono in luce i loro problemi sottolineando anche come questi problemi siano
dettati da problemi sociali e strutturali del milieu, mostra come queste persone sono vittime delle
circostanze in cui nascono e vivono. C’è una tendenza all’aderenza linguistica alla realtà, quindi
l’uso di dialetto e tedesco sgrammaticato. All’interno di questi drammi abbiamo la presenza di
indicazioni di regia perché è importante la rappresentazione della realtà e quindi vi è la volontà di
rendere quanto più chiaro a chi metterà in scena lo spettacolo come debba essere organizzato il
palco: c’è un’enorme presenza di dettagli, indicazioni su come i personaggi si devono comportare e
porre nei confronti di altri personaggi sulla scena, per rendere la rappresentazione teatrale il più
aderente possibile alla realtà. G. Hauptmann: Die Weber.

Narrati va
Le forme narrative fanno uso di una particolare tecnica narrativa di Holz, che chiama Sekundenstil (tecnica del
minuto secondo). Con questa tecnica Holz sviluppa un modo di narrare che vorrebbe in qualche modo emulare
l’esattezza scientifica della rappresentazione letteraria e seguire secondo per secondo, attimo per attimo la realtà,
quindi descriverla in maniera estremamente minuziosa ponendo attenzione ai minimi e piccolissimi mutamenti che
avvengono magari anche all’interno di secondo. È un tentativo di porsi davanti alla realtà con assoluta oggettività e
catturare ogni singolo momento. A. Holz e J. Schlaf: Papa Hamlet.

Forme narrative brevi


- Novella

- Schizzo / studio  schizzo = idea di essere aderente alla realtà. Mantiene all’interno della rappresentazione i
punti fondamentali e non tende ad arricchire la sua opera con la soggettività poetica. Idea di immediatezza
della rappresentazione. Studio = aspirazioni e scientifica del naturalismo; idea di non semplicemente
rappresentare la realtà secondo canoni artistici, ma secondo leggi ben precise. Idea che questi testi non siano
esclusivamente testi di intrattenimento, ma anche di denuncia e critica sociale. G. Hautpmann: Bahnwährter
Thiel.

Literarische Moderne e Letteratura degli anni Venti (1890ca – 1920ca)


La letteratura che nasce attorno a questo cambio di secolo è una letteratura estremamene varia, in quanto abbiamo
molti generi, stili e correnti. Viene sussulta sotto il termine “Literarische Moderne”, che indica una svolta in letteratura
di lingua tedesca. Inizia la letteratura della modernità, che accompagnerà non solo la Germania ma tutta l’Europa.
- 1890 – 1910  LETTERATURA DEL FIN DE SIÈCLE . Letteratura del fine secolo, caratterizzata dalla
compresenza di miriade di stili e tendenze letterarie al suo interno.

- 1910  ESPRESSIONISMO . Nasce da influenze che derivano dalle arti visuali. Nasce come movimento
pittorico, ma anche degli influssi nella letteratura e si concretizza come movimento letterario avanguardista,
che vuole fare cioè tabula rasa del passato e vuole mutare i paradigmi artistici.

- 1916 - ANNI VENTI  DADAISMO. Avanguardia storica che porta agli estremi la volontà
dell’espressionismo di rivoluzionare l’arte, di abbattere la tradizione e promulgare idea di arte e letteratura
totalmente nuova.

- 1920 – 1933  LETTERATURA DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR / DEGLI ANNI VENTI . Tendenza
dominante della cosiddetta nuova oggettività, tendenza artistica che nasce inizialmente all’interno dell’arte
pittorica e si diffonde anche in letteratura.

Fin de siècle
Espressione francese per indicare la fine del secolo. In ambito tedesco si utilizza un termine differente:

Jahrundertwende (cambio/ svolta del secolo). Nuove tendenze, mutamenti, nuovi inizi e cambiamenti positivi, ma
questi cambiamenti fanno un po’ paura. Alla fine dell’Ottocento ci furono dei mutamenti estremamente forti:
innovazioni scientifiche tecnologiche  progresso che si manifesta nel campo delle arti: l’invenzione del cinema, che
stravolge il modo di vedere la realtà. Einstein con teoria della relatività, mutamenti che sono accolti in modo positivo
ma fanno anche un po’ paura.

- Scoperta di nuove realtà: la psicanalisi di Freud  conscio e subconscio analizzati a fondo.

- Crisi  crollo di valori, disorientamento delle persone che non sanno più a che cosa credere, in quanto gli
vengo mostrate altre realtà. Periodo di decadenza, forte senso di insicurezza, rimpianto di un’epoca che sta
finendo.

In lett eratura

- Contrapposizione al Naturalismo  il naturalismo pone la sua attenzione delle condizioni che vanno a
influenzare l’individuo; mentre invece alcuni intellettuali all’intorno degli anni Novanta sentono già l’esigenza di
superare il naturalismo. H. Bahr: Die überwindung des Naturalismus  impressione soggettiva della realtà,
ossia come i singoli individui percepiscono la realtà. C’è un ritorno assoluto all’idea di un’arte estremamente
soggettiva concentrata sulle emozioni e percezioni del soggetto, che in questo momento di trova in crisi, e
quindi è alla continua ricerca di un nuovo orientamento.

- Principio “l’art pour l’art”  autonomia assoluta dell’arte. L’arte non ha il dovere di rappresentare la
realtà e non deve avere una funzione. L’arte serve ed è per altro riservata solo coloro che hanno accesso a una
dimensione altra, che è la dimensione estetica. Non c’è una finalità, l’arte è la dimensione dell’estetico, di ciò
che è bello è ciò che è vero. Dimensione in cui trovare rifugio a cui però non tutti hanno accesso. L’arte è
destinata a pochi, a coloro che possono avocare questa dimensione estetica; quindi, abbiamo un ristringimento
del pubblico, il quale era stato ampliato durante il Naturalismo.

- Crisi del linguaggio  Hofmannsthal: ein Brief. Egli non riesce più a utilizzare un linguaggio adatto alla
rappresentazione della realtà. C’è la necessità di un netto mutamento all’interno della letteratura, che porti
non solo dal punto di vista linguistico, ma anche da quello delle forme, strutture portanti dei generi tradizionali
a pian piano decadere, a essere decostruite e ricostruite in maniera nuova, più adatta a quella che è la
rappresentazione della realtà. Idea di crisi non solo alla lingua in quanto tale, ma anche alla letteratura; anche
la letteratura in questo momento di trova in momento di mutamento, è costretta a cambiare, è costretta a
mutare.

- Stilpluralismsus  non c’è solo uno stile e una corrente dominante, ma molteplici, che sono all’interno del
panorama letterario:

 simbolismo  rappresentazione ed evocazione della realtà attraverso simboli.


 Jugendstil  stile liberty, stile che tende molto al decorativismo, quindi ad aggiungere decorazioni,
ornamenti anche dal punto di vista dell’espressione linguistica.

 Estetismo  autonomia dell’arte, ricerca della dimensione estetica, del bello, l’evocazione di questa altra
realtà della bellezza, collegata anche alla ricerca del piacere.

 Decadentismo  letteratura che canta con rimpianto la fine e la decadenza di un’epoca della realtà
ottocentesca.

 Impressionismo  tendenza che deriva dalle arti figurative. Monet grande esponente; idea di catturare
l’impressione soggettiva dell’individuo nei confronti della realtà.

 Neoromanticismo  ripresa di alcune idee come l’esistenza di un’altra realtà a cui tendere, dell’infinito,
tema del doppio, che erano già presenti nella letteratura romantica

Centro importante: Vienna. Insieme a Berlino e Praga fu un centro molto importante. Fioritura delle arti figurative e
letteratura del fin de siècle. Questo centro è importante anche dal punto di vista comunitario; non solo grandi autori
sono residenti a Vienna, ma s’incontrano nei caffè della città per discutere delle loro idee e confrontarsi le proprie
opere.

Wiener Moderne  a livello di critica letteraria c’è il riconoscimento e l’importanza di questi autori all’interno del
panorama letterario del tempo.

I generi letterari
Lirica
Vari genere / forme. La lirica di questo periodo è accumunata dai suoi temi focali.

- Soggettività e transitorietà della vita  c’è un’estrema soggettività, la volontà di dare espressione alle
emozioni e ai sentimenti agli individui che si trovano in una situazione di passaggio e mutamento; questo porta
molti autori a porre l’accento sul fenomeno della transitorietà della vita (la vita di fatto deve terminare)
Insicurezza dell’epoca che si esprime attraverso la fugacità della vita.
- Evocazione di un mondo di arte e uso di simboli  gli autori tentano di eludere attraverso
l’evocazione di una realtà altra, artistica, una dimensione estetica che per loro rappresenta la vita vera; il poeta
eletto, colui che ha accesso al mondo dell’arte, può anche non curarsi della realtà concreta transitoria, perché
ha accesso a quella che è un’altra dimensione, la dimensione del mondo dell’arte, che egli può evocare e con
cui può entrare in contatto attraverso le sue opere con l’utilizzo di simboli. Crea una realtà nuova, superiore ed
estetica del mondo a cui hanno accesso solo coloro che riescono a carpire i segreti che si celano dietro questi
simboli.

- Rigidità della forma, struttura e metro  forme strofiche regolari (es terzina). Non solo i simboli e
l’evocazione del mondo dell’arte creano questa dimensione estetica, ma anche la rigidità della forma; l’accesso
a questa dimensione può essere garantito attraverso la perfezione formale. Gli autori vogliono elevarsi e
sforzarsi di obbedire alla perfezione formale dell’arte, andando a inserire a forza le loro volontà di espressione.

- Dinggedicht (Rilke)  genere poetico portata in auge da Rilke, che traspone su oggetti che vengono cantanti
nella sua poesia i problemi e le insicurezze dell’uomo contemporaneo (Der Panther). Rilke fa parte della triade
dei grandi autori del fin de siècle: S. George – Hofmannsthal – Rilke. George all’inizio degli anni Novanta apre
una sua rivista “Blätter für die Kunst” basata sul principio elitaristirico: una rivista privata che fa spedire a chi
ritiene degno di poter comprendere i testi; criteri che egli stesso decide.

Dramma

- Teatro di regia. Iniziano a nascere figure che fanno come professione i registi di teatro. Prima non c’era la
figura del regista, ma c’era un para regista che metteva in scena il testo nella maniera che intuivano che
l’autore del testo drammatico aveva pensato per il suo testo. Erano messe in scena che cercavano di aderire il
più possibile all’intenzione dell’autore. Il regista lavora sul testo per poter creare uno spettacolo. Max
Reinhardt porta in auge l’idea di teatro di regia, riprende classici della tradizione, in particolare la più possibile
e totale immedesimazione dello spettatore. Lo spettatore deve recarsi a teatro e deve sentirsi parte di un’altra
realtà.

- Rielaborazione della tradizione  esponente importante Hofmannsthal. Inizialmente scrive poesia, poi
ebbe una crisi linguistica e cambia totalmente genere: scrive ps di teatro in cui recupera miti antichi e la
tradizione popolare austriaca. Sono drammi quindi che recuperano tratti di commedia e di dialogo propri del
dramma popolare austriaco, portandoli a un livello espressivo molto più elevato.

- Smascheramento della falsa morale borghese. F. Wedekind / A. Schnitzler sono due autori
drammaturghi che impostano il loro teatro come un teatro volto a smascherare la falsa morale borghese: è un
teatro di aperta denuncia dell’ipocrisia che domina la società borghese del tempo. F. Wedekind
Frühlingserwachen.

Narrati va
Forme brevi; permettono agli autori del fin de siècle di concentrarsi su un unico personaggio, una piccola trama e una
piccola azione descrivendola dalla pura soggettività dell’individuo e dalle impressioni che l’individuo ha del mondo che
lo circonda.
- Racconto / novella  viene per la prima volta sperimentata all’interno della letteratura tedesca la tecnica
narrativa del monologo interiore. Pensiero del soggetto. Primo testo in cui viene utilizzata questa tecnica
Leutnant Gustl (A. Schnitzler).

- Romanzo  ha come oggetto la decadenza del mondo passato e il conflitto tra l’individuo e il mondo.
Il mondo non è più quel luogo dove l’individuo riesce a orientarsi, ma viene sentito come nemico. T. Mann:
conflitto tra l’artista e la realtà: l’artista per essere tale è in un certo senso condannato a non partecipare alla
realtà e alla vita quotidiana materiale che può portare gioie nella vita dell’uomo. L’artista è colui che è l’eletto
per accedere a una dimensione superiore ma lo paga con il fatto di essere escluso dalla società.

Thomas Mann: Buddenbrooks. Verfall einer Familie (romanzo famigliare). La caratteristica principale del romanzo

famigliare è che ci deve essere un nucleo famigliare non mono generazionale, ma dobbiamo avere la presenza di
più generazioni che si susseguono. Ci devono essere differenti generazioni che sono in rapporto tra loro, un
rapporto che spesso può essere conflittuale e che apporta dei mutamenti e dei cambiamenti. Nel romanzo

famigliare c’è narrazione cronologica di eventi legati a generazioni, che procede di generazione in generazione.
Idea di narrazione contemporanea e intersecata di due tipi di storia: narrazione della storia famigliare (eventi legati
all’evoluzione di una famiglia) narrazione intersecata con quella che è la Storia (mutamenti della società, della
politica, della realtà in generale che coinvolgono i membri di questa famiglia (capofamiglia funge anche da capo

della società). Decostruzione modernista della forma romanzesca  Rilke: Die Aufzeichnungen des
Malte Laurids Brigge. Annotazioni di un signore che non seguono criterio logico, non c’è un’evoluzione cronologica,
non c’è un principio causa effetto. Da spazio alle sue emozioni in questo modo ci ripropone a livello strutturale la
mancanza di orientamento del tempo (non si riconosce più la realtà) e c’è un avvicinamento alla concezione
moderna della vita, che coincide con la nostra vita.

Letteratura della Repubblica di Weimar / degli anni 20

Infl ussi:
1. Democratizzazione;
2. Tecnologizzazione e mercificazione dell’arte;

3. Affermazione del cinema.

In lett eratura

Letteratura divulgativa  non solo come passatempo, ma anche per divulgare informazioni. Si vuole descrivere
nel modo più oggettivo possibile la realtà circostante ( Neue Sachlichkeit ); influsso del cinema. Stile chiaro,
semplice e coinciso. I testi si dedicano alla descrizione molto dettagliata e oggettiva della realtà. C’è un fine non
dichiarato: non c’è una morale, c’è pura oggettività. Nasce l’impiego nei testi di tecniche provenienti dal cinema, in

particolare il montaggio. Si cerca di imitare frammentarietà della narrazione cinematografica anche all’interno della
letteratura.
I generi letterari
1. Prosa / narrati va
- Reportage . Durante questi anni vediamo il fiorire di un genere che non riteniamo prettamente letterario, ma
è un genere che ancora oggi riconosciamo appartenente all’ambito del giornalismo: reportage. Reportage
inteso come rapporto di una ben determinata situazione reale, reportage anche in senso quasi investigativo
dove l’autore cerca di cogliere il dettaglio di tutte le sfumature della situazione per renderla totalmente
evidente e visibile. Il reportage sfrutta un linguaggio differente da quello che è il linguaggio letterario, è coinciso

e semplice per raggiungere più lettori possibili  prodotto di consumo di massa; è un testo per l’ampio
pubblico. Il tema fondamentale è l’attualità. Ciò che affascina gli autori e il pubblico è la vita nella metropoli (ci
si riferisce a Berlino). E.E Kisch: Der rasende Reporte.

- Zeitroman  descrizione di realtà contemporanea. Cerca, con gli strumenti e gli influssi di tecniche
narrativa cinematografiche, di descrivere la realtà in maniera dettagliata e oggettiva. Ci sono differenti tipi di
realtà:

1. GROẞSTADTROMAN  vuole dare una rappresentazione della città. Döblin: Berlin Alexanderplatz.
2. KRIEGSROMAN  romanzo sulla guerra e sugli effetti psicologici dei soldati e della popolazione. A ciò è
connesso il tema del rinserimento dei soldati nella società.

3. NEUE FRAU  gli anni 20 sono anni di emancipazione femminile. Le donne iniziano a non dipendere dal
matrimonio e dunque da un marito, a lavorare autonomamente e godersi la vita (andare al cinema, ai
caffè). Nasce quindi il modello di nuova donna emancipata a cui viene riconosciuto un valore politico: nel
1918 il suffragio è universale; le donne tedesche hanno già diritto di voto; quindi, hanno già il loro
riconoscimento politico, che aiuta la loro emancipazione. La donna cerca di avere anche una vita
indipendente nella metropoli; I. Keun: Das kunstseidene Mädchen.
4. Romanzo saggio  espressione di idee in forma di romanzo. Si avvicina a quei generi della Gedankenlyrik.
Generi letterari a cui viene affidato un contenuto filosofico o di riflessione antropologica sull’essenza e
l’evoluzione dell’uomo. Questo romanzo unisce quindi narrazione classica romanzesca e elementi tipici
della scrittura saggistica, quindi con momenti di riflessione, in cui anche al narratore viene data la
possibilità di esprimere giudizi e opinioni. Th. Mann Der Zauberberg; R. Musil Der Mann ohne
Eigenschaften. Si propongono di analizzare precedente la guerra caratterizzato da crisi e grandi mutamenti.

2. Lirica
Gebrauchtslyrik; lirica che ha una finalità divulgativa, che mira id fatto a portare informazioni al pubblico.
- Rappresentazione oggettiva della metropoli che non si configura come gesto immediato d’accusa ma
nasconde una critica alla gestione della grande città. In particolare, il fulcro delle critiche è la grande differenza
tra lo stile di vita tra i ceti borghesi e i ceti operaie.

- Lirica politica  cerca di arginare e controbattere le istanze nazionaliste che si diffondevano nella
popolazione.
3. Dramma e teatro
Nuova concezione del teatro e della prassi teatrale. Sono anni in cui viene rivoluzionata la prassi, cioè il
modo di fare teatro e gli obiettivi che si pone per lo meno in Occidente, in questi anni nasce nella Repubblica di
Weimar il teatro epico. È un teatro che mira a una totale decostruzione e abbattimento della quarta parte : bisogna
avere presente che quello che si vede sulla scena è una rappresentazione di finzione; non bisogna quindi cadere nel
tranello dell’immedesimazione, ma mantenere una distanza critica rispetto a ciò che viene messo in scena sul palco.
Ciò prevede la dissoluzione della struttura classica e l’inserimento di canzoni / video. Nel teatro epico si rappresentano
temi di attualità attraverso una resa esemplare, ossia non si rappresenta il singolo evento con le sue peculiarità, ma
l’evento nei suoi tratti più salienti, in modo da renderlo ben chiaro agli spettatori. Per far si che gli spettatori non

s’immedesimino, si tende a spostare o geograficamente o nel tempo l’azione.

Obiettivo = suscitare una riflessione critica (e azione) sulla realtà contemporanea > in particolare: capitalismo.
 Bertol Brecht  muove critica sulla realtà del capitalismo. Per lui è da qui che nasce il nazionalsocialismo.
Il primo dramma che porta in scena, che è ambientato in Inghilterra e in cui mostra una lotta capitalista è Die
Dreigroschenoper.
Ruolo di educatore morale  deve insegnare agli attori come si portano in scena questi nuovi drammi del teatro
epico, dall’altra anche al pubblico, come ci si rapporta a questo teatro che toglie ogni emozione e ogni
immedesimazione. Nei primi anni Trenta si dedica al dramma didattico, all’interno dei quali egli mette quadri, canzoni,
resa esemplare dei casi di attualità per abituare il pubblico a questo spettacolo e per abituare gli attori a lavorare con
questi spettacoli.
1933  anno in cui cambia tutto.

Dalla dittatura nazionalsocialista alla caduta del Muro


 1933 – 1945  dittatura nazionalsocialista
- Letteratura dell’esilio, portata avanti da autori che sono costretti a lasciare la Germania
 1945 – 1989  letteratura del dopo guerra
- Letteratura delle macerie
- Letteratura della Repubblica federale / Repubblica democratica / Austria / Svizzera
- Postmodernismo

Dittatura nazionalsocialista (1933 – 1945)


Con la presa al potere di Hitler si assiste nel campo culturale, ideologico, politico e sociale al fenomeno della

Gleichschaltung. Tutta la cultura, le istituzioni pubbliche devono rispondere a una sola ideologica, che è quella
nazionalsocialista. Ne deriva l’assoluta mancanza di spazio per chi ha un’idea differente diversa dall’ideologia imposta.
 Persecuzione di oppositori politici. Inizialmente censura (ed eliminazione fisica) di testi (Roghi dei libri) ed
eliminazione fisica degli ebrei.
Conseguenze
1. Emigrazione volontaria  esilio (letteratura dell’esilio);

- romanzo dell’esilio (Exilroman); esperienze degli autori, problemi che si incontrano in esilio, soprattutto a
partire dalla Prima guerra mondiale. Inizia un pellegrinare con la speranza di raggiungere un porto. Tragedia del
dramma burocratico legata all’esilio.

- Lirica dell’esilio. Affronta l’espressione di emozioni e sentimenti, spesso di dolore, di queste persone
obbligate a lasciare la loro patria per cercare una salvezza.

- Teatro  Brecht (solo scrittura). Attualizzazione di temi storici. Ambienta le vicende nella guerra dei
Trent’anni. Mutter Courage; Leben des Galilei (conflitto in cui gli scienziati si possono trovare nei confronti delle
autorità). Al termine della guerra torna in Germania in cui mette scena i drammi che hanno una valenza
diversa.

2. Resistenza
 Lirica politica / letteratura militante Intellettuali comunisti e socialdemocratici che si danno a una letteratura
militante, politica, di protesta. Essi si schierano apertamente con le loro opere contro il regime. La
conseguenza è l’eliminazione fisica.

3. Innere Emigration  atteggiamento di intellettuali che fanno finta di niente. Cercano rifugio in una
letteratura totalmente apolitica. Nei loro testi non parlano mai di politica; quindi, non condannano
apertamente il Nazionalsocialismo e la sua ideologia, ma nemmeno si esprimono a suo favore: loro, che sono
figure autoriali ambigue, non dicono mai la loro opinione, intendono questa posizione apolitica come una
forma d resistenza passiva. Si chiudono nella loro interiorità e non vogliono avere nulla a che fare con la
politica. Essi si dedicavano a poesie sulla natura. Sono opere ambigue.

4. Adesione al Nazionalsocialismo
 Letteratura del popolo, basata sull’ideologia della letteratura del sangue e della terra (Blut-und-Boden-
Literatur). È una letteratura di propaganda con valore letterario trascurabile.

Letteratura delle macerie / Trümmerliteratur (1945-1950)


8 maggio 1945 = fine della guerra mondiale in Germania e in Europa. È un momento che assume una valenza
fondamentale nella cultura tedesca, che è stata riassunta attraverso l’utilizzo di due definizioni speculari fra loro che
indicano proprio questo momento fondamentale della fine della guerra e di inizio del cosiddetto secondo dopo guerra.
Queste due definizioni sono:

1. Nullpunkt  punto zero. Idea di fine, di declino, di caduta libera. Momento più basso della storia in
generale e della cultura tedesca. Con il 1945, la scoperta degli orrori causati dall’olocausto, la cultura tedesca
si rende conto di aver raggiunto il punto più basso nella sua storia. È una visione negativa che sottolinea come
non si potesse andare più in basso di così.
2. Studenpunkt  ora zero. Accezione più positiva. L’ora della rinascita della cultura tedesca, il momento del
1945 è visto come il momento di riscatto della cultura tedesca.

Il 1945 è però concretamente un anno drammatico, in quanto è di fatto costellato da Trümmer, macerie, rovine.
Macerie fisiche, ossia le città distrutte della Germania, macerie sociali, il tessuto sociale della nazione tedesca
distrutto, ma sono anche macerie spirituali: anno in cui si viene con estrema coscienza a conoscenza dell’orrore
dell’olocausto, in cui si iniziano a fare i conti con il numero esorbitante di vittime uccise dal regime nazionalsocialiste. I
tedeschi, che avevano eletto Hitler legalmente e quindi lo avevano aiutato ad arrivare al potere, vengono messi di

fronte a questo dramma: inizia quindi la “ questione della colpa” (Jaspers). I tedeschi sono colpevoli di quanto
accaduto oppure lo è solamente Hitler? Confronto con il passato  idea di arrivare a fare i conti con il passato,
analizzarlo e comprenderlo fino in fondo. Questo processo è cifra fondamentale della cultura tedesca dal 1945 fino ad
oggi.

In lett eratura

 Temi di quotidianità tedesca. A livello tematico gli autori si concentrano sulla realtà quotidiana che li
circonda, quindi le macerie anche fisiche della Germania distrutta, le macerie spirituali e psichiche, in
particolare di due categorie di persone:
1. Remigranten  ossia coloro che emigrarono a causa del regime nazionalsocialista e che ora tornano in
Germania e la vedono distrutta.
2. Heimkehrer  soldati di guerra, i quali avevano subito anche periodi di prigionia, ora tornano in Germania
dopo aver vissuto gli orrori della guerra e della prigionia e si trovano si fronte a una società contrassegnata
dalle macerie e dalla distruzione, e in questa non trovano posto.

 Desiderio di taglio con il passato, e in particolare con il nazionalsocialismo. C’è la necessità di fare
tabula rasa, l’idea di cancellare tutto ciò che è avvenuto prima e di dare inizio a una nuova letteratura che
non abbiamo a che fare con quella precedente, che non interferisca con gli anni terribili che si sono lasciati
alle spalle. Ciò avviene da un punto di vista linguistico, si mira quindi a un rinnovamento della lingua. La
lingua tedesca fu manipolata dal nazionalsocialismo e gli intellettuali sentono il bisogno di utilizzare una
lingua nuova che eviti tutti i termini e le strategie retoriche che erano state sfruttate dal regime per imporsi e
per propagandare la sua ideologia. C’è inizialmente quindi un lavoro di analisi delle caratteristiche della lingua
del terzo Reich compiuto da Klemepere, studioso di lingue sopravvissuto alla Seconda guerra mondiale e alle
deportazioni. Egli inizia dopo la guerra a riflettere su ciò che egli conosceva bene. Nel 1947 pubblica un testo
in cui fa un’analisi approfondita sulla lingua del nazionalsocialismo e su come esso aveva manipolato a suo
piacere per perseguire i suoi fini ideologici.

Altri autori cercano di allontanarsi dalle modalità espressiva in voga nel nazionalsocialismo e vogliono dare un nuovo
impulso alla letteratura tedesca. La letteratura viene intesa in questo periodo come un mezzo non tanto di
rieducazione, ma soprattutto di democratizzazione del popolo. Diventa uno strumento di impegno sociale che può
contribuire attivamente in primis a riportare la Germania a essere un paese democratico, a essere un paese rispettoso
delle libertà di tutti, a non ricadere più in quelli che sono stati gli orrori nel nazionalsocialismo.

 Gruppe 47. Gruppo di giovani autori che si ritrovavano insieme con cadenza regolare e all’interno di queste loro
riunioni discutevano di come si potesse portare avanti il compito della letteratura come strumento di ricostruzione di
una nuova Germania, e leggevano i loro testi e li criticavano. Questo gruppo è il gruppo letterario e culturale a cui
appartennero tutti i più grandi autori del primo secondo dopoguerra e che influenzò l’andamento della letteratura di
lingua tedesca sino alla metà degli anni Sessanta.

I generi lett erari

1. Narrativa
- Short story (Kurzgeschichte). La Narrativa breve è il genere prediletto in quanto la carta è razionata; ci
sono razionamenti per quanto riguarda tutti i beni in Germania. Inoltre, la Germania è costellata da rovine. La
short story nasce negli Stati uniti. È breve sia come formato sia come narrazione, si concentra su un singolo
episodio, un singolo momento; è caratterizzata da brevità, concisione anche da un punto di vista linguistico:
linguaggio è breve e coinciso ed estremamente incisivo; non ci sono lunghe introduzioni, c’è un incipit in
media res, si entra quindi subito nel vivo della vicenda raccontata, vicenda che si focalizza sulla vita di un
personaggio, abbiamo un numero ridotto di personaggi. Questo avvenimento non è detto che abbia una sua
conclusione vera e propria ( finale aperto). I temi sono realistici, quindi la distruzione sia fisica che psicologica di
coloro che hanno vissuto gli orrori della Seconda guerra mondiale. Böll: Wanderer, kommst du nach Spa...
protagonisti soldati. Ritorno a casa, nei luoghi della patria.

2. Romanzo
- Realismo magico  rappresentazione allegorica di distruzione di guerra in Germania . Romanzi che
cercano di descrivere e rappresentare in maniera allegorica (simboli e elementi fantastici) la distruzione portata
dalla guerra in Germania. Non rappresentano quindi ka realtà così com’è, ma le danno una rappresentazione
simbolica e allegorica. Perché non si parla direttamente? È un problema che nasce in questi anni ed è relativo

all’incapacità/rifiuto di rappresentare e raffigurare Deutsches Leid (dolore tedesco). Nel momento


in cui i tedeschi vengono a conoscenza degli orrori dell’olocausto non si sentono legittimati a parlare
apertamente e liberamente delle sofferenze patite dal popolo tedesco.

- Romanzo saggio  confronto mediato con il passato. Th. Mann: Doktor Faustus.

3. Dramma
Difficoltà materiali di teatri (tedeschi): i teatri inizialmente arrancano a riaprire, soprattutto in Germania e ina
Austria, motivo per cui molti autori di teatro portano in scena le loro opere in svizzera, dove i teatri sono
rimasti intonsi. Oggetto principale di rappresentazione è il soldato che torna a casa.
- Dramma del reduce  drammi estremamente brevi incentrati spesso sul protagonista che è un reduce
che torna a casa e non riconosce più la sua casa. Linguaggio crudo e incisivo da parte di questi soldati reduci
che rimangono fuori alla porta della Germania, in quanto non riescono più a rientrare nella loro patria, dunque
condannati in una sorta di esilio perenne.

- Radiodramma  drammi che vengono trasmessi ala radio così da raggiungere un pubblico ampio. Alcuni
vengono adattati per la messa in onda, altri invece nascono per il radiodramma stesso. Borchert: Draußen von
der Tür.

Brecht: torna in Germania e mette per iscritto le sue riflessioni sul nuovo modo id fare teatro (teatro epico); nel 1949
pubblica la summa del suo teatro epico Kleines Organon für das Thetaer. Gli viene data la possibilità di ritornare a
mettere in scena le sue opere in un teatro tutto suo. Viene fondato nel 1949 un gruppo teatrale a Berlino e qui Brecht
fino alla sua morte può finalmente mettere in scena le opere scritte durante l’esilio.

4. Lirica
“Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie” [Th. W. Adorno, 1949]
Si riferisce a un ben preciso tipo di poesia: quella che ignora gli orrori e i crimini del nazionalsocialismo. Idea di
condanna di un determinato tipo di poesia che non si cura di questi aspetti. Tipi di poesie:

- rielaborazione della Shoah  P. Celan: Todesfuge. Linguaggio figurato e metafore forti, da un


‘immagine terribile e corrispondente alla realtà di quella che è stata la realtà.

- Rielaborazione di esperienze di guerra  esperienze dei soldati tedeschi che hanno combattuto
al fronte, che hanno vissuto la prigionia. G. Eich: Inventur elenco delle poche cose che possedeva, io
lirico che è un soldato in prigionia. Linguaggio semplice e immediato.

Letteratura della DDR / DDR Literatur (1949-1989)


8 maggio 1949 = fondazione di Deutsche Demokratische Republik.
 Influenza di URRS  la repubblica tedesca a livello ideologico è sotto l‘influenza diretta dell’Unione
Sovietica. Si esprime in due macro-aspetti della politica della repubblica democratica:

1. Mito dell’antifascismo (vs Repubblica Federale). Essendo inglobata nei paesi di influenza sovietica,
la repubblica si erge Germania antifascista, in cui è stata eliminata ogni traccia del nazionalsocialismo.

2. Costruzione di stato socialista intesa secondo quella era la dottrina comunista, società basata sul
ceto operaio, quindi sul ceto del proletariato, che secondo l’idea dello stato socialista era quello per cui
lo stato stesso doveva essere costruito e avrebbe diretto tutti i suoi sforzi d’aiuto e di sviluppo.

 Asservimento di letteratura all’ideologia politica che si esprime attraverso l’idea che la


letteratura debba rispondere a precisi canoni di realismo socialista , quindi una società improntata
a questa ideologia. Si tratta di una letteratura non a rappresentare la realtà com’è, ma a rappresentarla
come se avesse davvero dato i suoi frutti nella società. C’è un forte controllo sugli intellettuali che
opera attraverso misure di censura, quindi autori che sono contrasti al socialismo e che vogliono
denunciare i punti di criticità della Repubblica Democratica. In Repubblica Democratica è attiva la Stasi,
polizia segreta, che attraverso modalità di persecuzione psicologica cerca di limitare l’azione di coloro
che sono contro le autorità, degli oppositori politici. La Stasi operava sia a livello ufficiale che
inufficiale.

Fasi della lett eratura della Repubblica della DDR e i suoi generi

 Anni Cinquanta. Nei primi anni Cinquanta si parla di AufbauLiteratur (letteratura della costruzione).
C’era ancora la speranza di riuscire a costruire uno stato socialista che rispetti la libertà di tutti e che tratti
meglio il ceto del proletariato. Si cerca di impostare la letteratura su temi vicini agli operai. Gli operai sono
protagonisti e questi romanzi hanno un andamento positivo, si mostra che è bello lavorare in fabbrica, si
mostra che l’operaio è il fulcro dello stato socialista. Sono testi propagandistici. Alcuni autori iniziano a
insinuare che questa realtà della fabbrica non sia però così idilliaca come le autorità vogliono far credere.
Tuttavia, domina ancora un senso di speranza nei confronti del socialismo; quando viene costruita la
Repubblica Democratica, molti giovani si trasferiscono apposta in Germania orientale perché credono in
questa utopia della costruzione dello stato socialista. Romanzo della fabbrica e romanzo della produzione.

 Anni Sessanta. La letteratura degli anni Sessanta è considerata un Ankunfsliteratur (letteratura


dell’approdo)  mostra la quotidianità della realtà socialista. Ch. Wolf: Der geteilte Himmel. Una giovane
ragazza il cui fidanzato fugge a ovest va a trovare il suo ragazzo, fa esperienza della realtà dell’ovest e decide
poi autonomamente di tornare a est, perché crede ancora nel progetto socialista, nell’idea di comunità della
nazione. È una sorta di approvazione della realtà socialista del tempo.

 Anni Sessanta e Ottanta. Critica alla DDR. Interiorità e soggettività, problemi della quotidianità delle
persone della società della DDR, il non rispetto dei diritti. Ch. Wolf: Nachdenken über Christa.

- Ricorso al mito  critica fondamentale alle autorità. In questi anni c’è una fiorente produzione di science
fiction. Ch. Wolf: Kassandra.

- Decostruzione della lingua  giovani autori cercando di giocare con la lingua per creare una sorta di
controfigura e contro discorso che si opponga alla retorica propagandistica ufficiale dello stato.

La letteratura di BRD / Austria / Svizzera (1949-1989)


23 maggio = fondazione di Bundesrepublik Deutschland

 Anni Cinquanta  miracolo economico. Grazie anche all’aiuto dei paesi occidentali, in particolare stati
uniti, si ha una ripresa totale dell’economia della Germania che nell’arco di dieci anni diventa una delle
economie più forti d’Europa. È un periodo di benessere sfrenato.

 Anni Sessanta / Settanta  prima crisi economica e guerra del Vietnam. Movimento del
Sessantotto , nuova giovane generazione di persone nate dopo la Seconda guerra mondiale che innesca
davvero il confronto con il passato. È una critica al capitalismo, che viene visto come sovrastruttura
economica convivente con certe ideologie dittatoriali come il nazionalsocialismo. Di fatto il capitalismo è la
dittatura delle merci. Da parte di questi giovani c’è inoltre una forte denuncia sul sistema economico,
denuncia che portano agli estremi fino alla nascita di un movimento terroristico di estrema sinistra chiamato
Rote Armee Fraktion. La letteratura di questo periodo è quindi politicizzata + riflessione sul passato / Shoah.

 Anni Ottanta  Spaßgesellschaft (società del divertimento). Anni in cui c’è scioglimento di tensione
politica, di lotta, miglioramento di condizioni economiche e nasce una sorta di disinteresse da parte della
letteratura di quella che un’ulteriore nuova generazione nei confronti della politica e del moralismo, del

rapporto con la storia e con il passato. Postmodernismo  letteratura che recupera l’idea di mero
intrattenimento della letteratura.
A livello di genere questi anni sono caratterizzati da un estremo pluralismo + specificità di Austria e Svizzera.

I generi lett erari

1. Narrativa.
- Romanzo . Continua a evolversi; nuove tecniche: frammentazione / collage / montaggio.
- Zeitroman. Cerca di confrontarsi con la realtà contemporanea su differenti prospettive: miracolo economico
vs capitalismo, residui di Nazionalsocialismo / di guerra, guerra fredda / insicurezza, perdita d’identità del
soggetto, di disorientamento.

- Familienroman. Romanzo famigliare, che permette attraverso la presenza di più generazioni, di andare
indietro nel tempo. È un mezzo per indagare il passato ma anche il presente. Böll: Billiard um halb zehn.

- Romanzo picaresco. Picaro: outsider della società, vive un’esistenza superficiale, non fa nulla per
migliorarsi ed evolvere. È una figura negativa, che non vuole seguire un percorso di Bildung. Narrazione in
prima persona: il picaro racconta la sua vita attraverso una struttura episodica. Critica ironica alla società
tedesca sia dal punto di vista storico sia diacronico, quindi al presente + storia “dal basso”. Questo modello
viene utilizzato da un grande autore, G. Grass: Die Blechtrommel.

Ulteriori tendenze
 Anni Sessanta  documentarismo . frammentarietà ed eterogeneità di materiali attraverso la tecnica di
montaggio. Non si vuole creare testi di finzione, ma molti autori intellettuali creano testi a partire
dall’arrangiamento di documenti reali. Si recuperano diari e lettere di persone del tempo e si lascia la voce ai
veri testimoni. Si creano così testi non omogenei, ma che cercano di ridare una visione totale e realistica di
quell’epoca specifica. A. Kluge: Lebenslaufe.

- Gruppe 61  indaga il mondo del lavoro. Autori che lavorano nelle fabbriche e stilano reportage fanno
interviste con gli operai e le pubblicano poi come documentari scritti per denunciare situazioni di sfruttamento
all’interno della grande industria tedesca.
 Anni Settanta  Neue Subjektivität . Attenzione al soggetto. Letteratura “femminile”, scritta da autrici
che riflettono i problemi interiori ed esteriori della donna in quel periodo e in quella società e il suo periodo
con il sesso maschile.

- Romanzo autobiografico: romanzi che hanno al loro interno molti fatti che vanno a ripercorre
esperienze vere, realmente vissute degli autori di questi romanzi.

2. Dramma e teatro
- Teatro documentario . Si tratta di testi drammatici che sono improntati e prevedono l’utilizzo di
documenti storici. Non c’è finzione, c’è la volontà di ripercorre eventi storici sulla scorta di reali documenti
del tempo che vengono montati all’interno dell’azione drammatica. È un teatro che ha valenza politica, in
quanto è un teatro di denuncia, che vuole portare alla luce tensioni e meccanismi nascosti: questo teatro trova
la sua forma di mesa in scena attraverso il resoconto (figura che racconta che cosa ha provato in vari
documenti e quindi ci ripropone la storia) oppure i documenti vengono “fatti parlare” all’interno della
situazione del tribunale, del processo; in particolare questa forma è sfruttata dal dramma documentario
tedesco Die Ermittlung di P. Weiss (inchiesta, interrogatorio). Questo dramma viene arrangiato attraverso
l’utilizzo di documenti dopo che egli stesso aveva presenziato il primo processo di Auschwitz.

3. Lirica
- Konkrete Poesie . Durante gli anni Cinquanta, all’interno del panorama della repubblica federale ma anche
dell’Austria si afferma un nuovo modo di fare poesia, definita konkrete Poesie. Si tratta di una tipologia di
lirica che mostra contiguità con quelle che erano state sperimentazioni dell’espressionismo e del dadaismo e
che in particolare si occupa di giocare con la lingua, che non è fine a sé stesso, ma nasconde significati profondi.
Ha un carattere avanguardistico. Eugen Gomringer (1957) il testo tende a formare una croce. Questo è un gioco
con la lingua che gli esponenti di questa poesia intraprendono per cercare di liberare la lingua da quei significati
altri che il nazionalsocialismo gli aveva imposto. Quindi è un tentativo di tornare a utilizzare una lingua
purificata dagli effetti del nazionalsocialismo, in particolare quell’idea seconda la quale il capitalismo non solo
aveva aiutato l’ascesa del nazionalsocialismo, ma aveva anche cambiato i meccanismi economici.

- Critica di società e di politica contemporanea . Gli anni Sessanta sono un decennio nel quale
all’interno del genere della lirica si assiste a una critica della società, della repubblica federale del dopoguerra e
della politica contemporanea che secondo alcuni stava stringendo accordi con il capitale, come aveva fatto con
il nazionalsocialismo. Questa lirica si ispira alla lirica politica, attraverso la ripresa di forme e generi tradizionali,
come il Lied; ci sono temi nuovi, incisivi e critici.

- Lirica della quotidianità. La poesia torna al soggetto principale, ossia l’espressione della soggettività e
temi relativi alla quotidianità, nella quale gli autori e autrici concentrano nei loro componimenti poetici su
quella che è l’espressione die sentimenti e i problemi che incontrano nella vita di tutti i giorni.
Epoca contemporanea – dalla caduta del Muro alla pandemia
1) La Wende  la svolta, nel senso di mutamento, cambiamento, passaggio radicale da uno stato all’altro.
Con questo termine si indica a partire dal 1989 un evento che per la Germania è di fondamentale importanza.
Con questo termine si indica un periodo non databile precisamente, dalla caduta del muro fino alla
riunificazione delle due Germanie. Questo termine non indica un momento, ma ci sono due momenti chiave:

- 9 novembre 1989 > Mauerfall . C’è un processo lungo e volve che porta da questo giorno fino al 3
ottobre 1990 all’effettiva riunificazione. In questo periodo, dopo la caduta del muro viene restaurata la libertà
di muoversi da una parte all’altra di Berlino, ma è ancora presente un confine: quello tra la repubblica
democratica e federale. L’evento della caduta scuote il governo della repubblica democratica, che deve capire
come andare avanti. Si decide quindi di lasciare la parola al popolo.

- Elezioni libere in DDR (marzo 1990). Vengono indette nel marzo 1990 le prime elezioni libere nella
repubblica democratica. Per la prima volta i cittadini possono recarsi alle urne e votare alcuni partiti della
Repubblica federale che si presentano a queste elezioni. I partiti hanno come programma un ben preciso
obiettivo, e con questo fanno propaganda. L’obiettivo è la riunificazione delle Germanie. Il popolo della
repubblica democratica. Non vede l’ora di poter vivere come vive l’Occidente. La vittoria assoluta dei partiti
occidentali. Il popolo democratico sceglie la riunificazione. Si avvia così un processo che deve portare questi
due stati a unirsi democraticamente.

- Maggio 1990 = avvio di riunificazione. Il modo viene trovato nel maggio 1990, ed è un modo di
riunificazione contenuta nell’articolo 26 del Grundgesetzt, la costituzione. Le strutture politiche sociali ed
economiche della BRD, cioè della repubblica federale vengono ampliate a est e si sostituiscono a quelle della
repubblica democratica, che di fatto deve cessare di esistere.

- Luglio 1990 = riforma monetaria e eliminazione di confini. Il marco tedesco, che era la moneta
della repubblica occidentale, diventa anche quella della ex BDR. vengono inoltre eliminati i confini, quindi ci si
può spostare da uno stato all’altro.

- Settembre 1990 = Zwei – plus – Vier – Vertrag; trattato di riunificazione. Quando nel 1945 la
Germania viene divisa in zone, i vincitori della guerra si erano mantenuti il diritto di porre un vito alla
riunificazione della Germania; quindi, per la riunificazione serve il permesso delle potenze vincitrici. I quattro
vincitori danno il loro assenso all’unificazione, ponendo alcuni limiti.
Tuttavia, si tratta di un‘annessione della ex repubblica democratica alla repubblica federale. Non c’è stato un
trattamento paritario, e ciò ha provocato grandi problemi.

- 3 ottobre 1990. Wiedervereinigung.

Le conseguenze della Wende

- Imposizione di sistema economico e socioculturale dell’Ovest . La repubblica democratica era


arretrata rispetto alla repubblica federale. quindi nel momento in cui si ha un’imposizione del sistema
economico sociale dell’Ovest sull’Est si sono avuti i primi problemi. In particolare, nel campo delle industrie:
secondo la repubblica democratica erano nazionalizzate e proprietà dello stato. Seguendo il modello capitalista
su cui la repubblica federale si era già a andata a collocare da decenni, le industrie devono essere privatizzate.

Ma queste sono arretrate. Si ha quindi un fenomeno di liquidazione, cioè la svendita delle industrie; gli
investitori dell’ovest eliminano i macchinari presenti e portano i loro macchinari più moderni dall’ovest. Si ha

anche una liquidazione del personale, quindi il tasso di disoccupazione inizia a crescere a dismisura e si ha
un flusso migratorio verso ovest alla ricerca di un qualsiasi tipo di occupazione. Abbiamo quindi iniziative per
finanziare ‘ripresa’ di ex DDR. Tutti i cittadini tedeschi obbligati a versare parte del loro reddito per
finanziare la riunificazione e la ripresa economiche > critiche a Ovest.

- Nuova Vergangenheitsbewältigung. Egemonia culturale di Occidente. L’Ovest condanna la


repubblica democratica come un regime oppressivo una dittatura  Stasiland; il paese della polizia
segreta. Tutto ciò che c’era in repubblica democratica era dittatoriale e oppressivo. Per questo motivo,
volevano eliminare ogni traccia possibile di questo paese. Cambiano i nomi delle strade, delle città, e

abbattono statue ed edifici. Cambio di mentalità e di quotidianità  disorientamento e perdita di


identità di tedeschi orientali.

A partire dalla metà degli anni Novanta insorge nelle persone un nuovo sentimento, il sentimento
della Ostalgie (Ost + Nostalgie). Con Ostalgie s’intende un sentimento che sottolinea la natura umana
di queste persone che provano nostalgia per quelle che sono stati elementi della loro quotidianità.

2) Germania come paese di immigrazione


La Germania aveva già accolto un numero ingente di persone provenienti da altri paesi, in particolare
dall’area del Mediterraneo. Le aveva accolte per bisogno di forza lavoro per ricostruire il paese. In
seguito, a partire dagli anni Novanta, si ha un secondo flusso migratorio verso la Germania riunificata.
Questo è un flusso costituito da due tipi differenti di persone. Entrambi questi gruppi vengono dall’ex
Unione Sovietica:

 Aussiedler  persone di origine tedesca che avevano continuato a vivere anche dopo il 1945 in zone
che erano divenute parte dell’unione sovietica. Erano famiglie che si erano traferite in queste zone
orientali nei primi anni dell’Ottocento.

 Kontingentflüchtlinge  in quanto la repubblica federale aveva messo risarcimenti agli ebrei, ma la


repubblica democratica non l’aveva fatto, si decide che chiunque abbia origine ebraica e risiede nei
territori dell’unione sovietica possa andare in Germania e diventare, se lo desidera, cittadino tedesco o
avere un permesso di soggiorno permanente.
 Profughi di guerra che scappano dal Balcani e cercano di raggiungere la Germania.

Manifestazioni di xenofobia (Fremdenhass)  odio per lo straniero e razzismo.


Col cambio di millennio, dal 1998 al 2005: coalizione socialisti/ verdi al governo. Coalizione politica che si
rivela accogliente nei confronti di coloro che vengono da fuori.

 2000: nuova legge sulla cittadinanza (ius soli temperato). È cittadino tedesco chi nasce in Germania ma
solo se i suoi genitori vivono in Germania da più otto anni.

Migrationshintergrund  si ha una Migrationshintergrund quando si è stati protagonisti di un’esperienza di


migrazione verso la Germania oppure la propria famiglia ha avuto un’esperienza di migrazione.

 Dibattito: sostenitori della deutsche Leitkultur (la cultura tedesca deve essere una cultura guida) vs
Integration.

3) La Germania in campo internazionale


- 11 settembre 2001 = attacco a WTC (Torri Gemelle)
- Novembre 2001 = intervento NATO in Afganistan  intervento tedesco per la prima volta, programmato
con la missione di pace.

- Marzo 2003 = guerra in Iraq. La Germania si rifiuta di intervenire.


- Dal 2005: Era Merkel. Rimane cancelliere fino al 2021 e prende il nominativo di Krisenkanzlerin. Angela
Merkel deve superare crisi internazionali:

 2008  crisi economica mondiale.


 Crisi della Grecia. Merkel inizialmente è durissima contro la Grecia e non ha intenzione di salvarla con i
fondi europei, ma alla fine di fatto interviene e lascia passare gli aiuti dell’Unione Europea che permettono
alla Grecia si risollevarsi.

 Dal 2014 = crisi Russia – Ucraina. Il ruolo di Merkel in questa crisi è estremamente dibattuto. Merkel
non ha deciso di partecipare.

 2015 = crisi dei rifugiati.


 2020 = crisi COVID 19.

Due tendenze signifi cati ve per la Gegenwartsliteratur

1. Letteratura della migrazione (Migrationsliteratur)


A partire del 1955 vengono invitati in Germania per lavorare alla ricostruzione del paese i Gastarbeiter, i
lavoratori ospiti che venivano in Germania a lavorare e poi tornavano nel loro paese. Il primo è paese è
l’Italia, seguono poi Spagna, Grecia e Turchia. Molti di questi lavoratori decidono di non tornare nei loro paesi
ma di trattenersi in Germania. Alcuni di loro danno avvio a una letteratura di cui loro sono protagonisti.

- A partire dagli anni Sessanta si parla di Gasterbeiterliteratur, che in un primo periodo rappresentano nelle
loro opere problemi che hanno vissuto, relativi alla propria esperienza di migrazione, e lo fanno all’interno di
testi soggettivi, non di elevato livello letterario. Questi sono autori di lirica in cui esprimono il loro stato
d’animo di migranti e racconti, in cui narrano le loro esperienze di migrazione. Franco Biondi: nicht nur
gastarbeiterdeustsch.

- Anni Ottanta: questa letteratura si apre a nuovi temi, non solo più temi di migrazione, ma anche il tema
della loro integrazione e accoglienza nella società tedesca. Sono meno soggettivi e richiedono quindi
un mutamento di forma. Di fatto, la Gasterbeiterliteratur, o meglio Migrationsliteratur si sposta su un altro
genere, il romanzo.

2. Postmodernismo
- Fiedler nel 1969 a una conferenza di letteratura lancia il motto del postmodernismo: Cross the Border, close the
gab. Questa idea viene dieci anni dopo consolidata da una figura francese, Lyotard, che pubblica un testo
chiave intitolata La condizione postmoderna, si concentra sulla cultura popolare e di massa.

- Unione di cultura alta e pop / gioco con la tradizione, ossia l’utilizzo di forme e generi della tradizione
letteraria che vengono però riempite di contenuti popolari, semplice e talora banali, ma che rispecchiano
davvero la quotidianità della vita dei lettori.

- Intertestualità. L’idea che ogni testo rimandi sempre ad altri testi; in questo modo il postmodernismo fa di
questa un suo cavallo di battaglia, i testi rimandano a quelli della tradizione, ma hanno una doppia
codificazione, nella loro scrittura che nella loro stesura. Gli autori inseriscono rimandi nascosti ad altri autori e
altre opere; spesso e volentieri rimane qualcosa di fine a sé stesso.

- Sperimentazione pop in lirica. Inizia con l’autore Brinkmann.


- Narrativa. Genere di pastiche > prendere pezzi di varie opere, varie modalità espressive, imitarle e inserirle
all’interno di uno stesso testo. Süskind: Das Parfum (1985).

Alcune premesse

1) 1989 = momento di cesura, soprattutto per la Germania. Abbiamo una nuova letteratura, la
gesamdeutsch. Si uniscono le letterature. Questo momento di cesura e riunificazione è un momento di fine
poiché terminano le letterature delle repubbliche ed è anche un momento di nascita, poiché nasce questa
nuova letteratura.

I dibattiti sui Feuilleton


Interventi critici sullo stato di salute della letteratura.
 1990: deutsch-deutscher Literaturstreit. Ch. Wolf: Was bleibt. Cosa resta della repubblica democratica?
Quale ruolo ha nella storia letteraria tedesca la letteratura di un paese che ormai è scomparso? Qual è il ruolo
e lo spazio degli autori della ex repubblica democratica in questa nuova letteratura?
 1990: F Schirrmacher: Abschied von der Literatur der Bundesrepublik. Necessità di una nuova letteratura,
che si allontani da quello che è stata la letteratura della repubblica federale fino ad oggi, pregna di impegno
politica e incentrata sulla rielaborazione del passato.
 1990: U. Greiner: Die deutsche Gesinnungsästethik. Richiesta di fine di “Vernunftehe” (matrimonio di
convenienza) fra letteratura e morale.
 1991: M. Biller: So viel Sinnlichkeit wie der Stadtplan von Kiel. Denuncia di mancanza di realismo e di
lontananza da tematiche e questioni dell’attualità. Non parla del presente e non invoglia di leggere i testi 
disinteresse pubblico (in particolare quello straniero). C’è quindi la necessità di rinnovare la letteratura, con
nuovi temi, attenzione al presente e alla realtà quotidiana. C’è la richiesta di nuove forme, si deve tenere
conto anche all’importanza ‘estetica’. I testi non devono essere più divertenti, ma devono essere più piacevoli
da leggere.

2) Momento di “ricambio” generazionale.


3) Influsso del postmodernismo  abbattimento di confini netti fra generi e cultura alta e ‘pop’.
4) Influsso di nuovi media  internet inizia a muovere i primi passi.
5) Influsso di sistema e mercato letterario internazionale  le tendenze non sono più nazionali ma
internazionali, c’è la spinta a favorire determinati generi e temi.
*estrema vicinanza temporale  difficoltà di individuazione di ‘canone’.

Tendenze della letteratura degli anni Novanta


 Vergagenheitsbewältigung  fa i conti con il passato. Verrà affrontato il tema del dolore e le sofferenze
patite dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale.

 Migrationsliteratur  Gli autori i figli nati nella società tedesca ma provengono da una cultura nel nucleo
famigliare differente.

 Pop literatur. Fräulerinwunder  il miracolo delle signorine. Autrici giovani raccontano tipiche cose da
ragazze, amori falliti, piccoli problemi con la famiglia e che trovano nelle loro coetanee il loro pubblico.

 Wendeliteratur  drammi e romanzi che si incentrano sulla svolta, sulla caduta del muro di Berlino e la
riunificazione tedesca, non limitandosi a questi ma considerando i periodi limitrofi a questi due avvenimenti
cruciali, ossia il momento prima della caduta del muro, cioè il lento disfacimento della Repubblica
democratica, e poi il momento successivo, cioè la riunificazione politica nella quale vengono a galla i problemi
che non erano stati inizialmente considerati. È un fenomeno pantedesco: non sono solo autori della ex
repubblica democratica, ma ci sono anche scrittori occidentali che affrontano questo tema. In particolare, i
loro testi rappresentano quella voce e quella possibilità di rendere testimonianza al popolo che non era stata
data ai cittadini tedesco orientali.
 + innovazioni in singoli ambiti / generi / autori e autrici.

• Vergangenheitsbewältigung

- Ricambio generazionale
 nuove modalità e temi di memoria
In Austria: smascheramento di Opferthese (tesi della vittima)

1) Colpa morale ed individuale dei tedeschi  responsabilità di popolazione “normale”;


2) Abbattimento di tabu  “Deutsches Lied”; vita quotidiana in guerra + Vertreibung;
3) Le (ultime) testimonianze  resoconto autobiografico (Shoah); diario di quotidianità > materiali
documentali;

• Migrationsliteratur
In questi anni si trasforma in qualcosa di diverso anche a livello di indicazione scientifica; cambia nome:

interkulturelle Literatur. C’è un mutamento, abbiamo un ricambio generazionale: alle prime generazioni di
migranti verso la Germania si sostituiscono nel campo letterario le cosiddette seconde generazioni, che sono appunto i
figli delle famiglie migrate verso la Germania negli anni Sessanta e Settanta, che sono nati in Germania oppure si sono
trasferiti quando erano molto piccoli e di fatto cresciuti nella società tedesca. Tuttavia, queste persone vivono in due
mondi, poiché chiaramente sono cresciute nella società tedesca, ma, spesso e volentieri, i loro genitori hanno
mantenuto nel nucleo famigliare la cultura del paese d’origine. Interculturalità intesa come incontro / scontro di due
culture diverse. Cercano quindi di prendere aspetti delle due culture e unirli. In letteratura lo fanno andando a unire
forme di espressione linguistica e letteraria con forme tradizionali e canoniche della lingua e della letteratura tedesca.

La loro letteratura quindi crea una Mischung, una mistione di elementi letterari appartenenti a culture differenti. In
questo modo si distacca questa letteratura dalla letteratura maggioritaria, cioè quella puramente tedesca. La
interkulturelle Literatur è della periferia, che si oppone anche per forme e stili a quella che è la letteratura
maggioritaria di lingua tedesca, in virtù della fusione di elementi provenienti da culture altre. In particolare, la

comunità turco-tedesca.
Es: F. Zaimoglu: Kanak Sprak (1995). Termine per indicare i lavoratori venuti dalla Turchia, utilizzato per discriminare
questa comunità minoritaria. Uso di Kanak Sprak = lingua “inventata” che simula tedesco-turco. Questo è un testo di
rivendicazione di comunità linguistica identitaria; rivendicano spesso l’utilizzo del termine Kanak. Questo è un esempio
di letteratura decentrata che si oppone alla letteratura maggioritaria.

Ripresa della questione della Heimat  sguardo sul passato e sulla propria patria, territorio in cui si è cresciuti
e in cui si sono vissute le esperienze formative. Rielaborazioni dei territori tedeschi come un luogo bello dove vivere e
non solo marchiato dal peso del passato nazionalsocialista È una letteratura di disimpegno politico. Protagonisti di
questa letteratura, che non ha nessuna intenzione morale, sono gli esponenti della letteratura pop.

• Pop Literatur
Nati tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta e sono indicati come Generation Golf, testo in cui l’autore
offre un ritratto di questa generazione. Sono ragazzi e ragazze, in particolari ragazzi benestanti che provengono da ceti
superiori della società, che hanno vissuto la loro infanzia e adolescenza, in particolare durante il periodo degli anni

Ottanta, nella società definita Spaßgesellschaft.


- Vacuità di esperienze e disinteresse politico sono persone che sono vissute nel benessere; le loro
esperienze non possono che essere vacue e non formative, sono persone che non sono state poste davanti a
esperienze difficili, a tal punto di provare noia nei confronti dell’esistenza, poiché non hanno sfide da
affrontare. È una generazione totalmente disinteressata alla politica, sebbene i loro genitori fossero impegnati
politicamente.

- Estetica della superficie  nei testi parlano di questa realtà noiosa e triste, poiché sono ricchi ma tristi e
annoiati; ciò che vedono della realtà non è che la superficie. La loro vita ha una profonda assenza di
valori, poiché, avendo già tutto, non sanno giudicare che cosa sia importante e cosa no. Può essere definita
letteratura dell’archivio, poiché gli autori archiviano frammenti di questa realtà e li lasciano li a imperitura
memoria.

C. Kracht: Faserland (1995)


Testo che pone al suo interno alcuni elementi della poetica postmodernista. È un romanzo intitolato Faserland, è un
gioco linguistico. gioca con la decostruzione del genere del Bildungsroman; definito infatti come Antibildungsroman.
Viene sottoposto a prove nel suo viaggio in Germania. Mostra come questa generazione non cresce mai. Questo testo

ha una superficialità sottesa anche da un continuo gioco a rimandi ironici e intertestuali. Questa generazione è
formata soprattutto da uomini, ma c’è un’altra tendenza che è invece esclusivamente femminile, la Fräuleinwunder;
etichetta che viene data dai giornalisti che si occupano di letteratura per indicare un gruppo di giovani autrici che in
quegli anni esordiscono sulla scena letteraria e che sono accomunate da due aspetti:

1. La loro messa in scena autoriale  come le case editrici le fanno presentare al pubblico. Sono brave e
giovani ragazze, poco truccate, ben vestite.

2. Contenuto e stile dei loro testi  sono giovani scrittrici che si dedicano alla narrativa e prosa
autobiografica e che raccontano aspetti ed elementi della loro vita quotidiana, mettendo in primo piano
sentimenti femminili. Sono quindi testi che potremmo definire talora banali, poiché riflettono le esperienze di
questa generazione. Molte coetanee si rispecchiano in questa letteratura, mostrano le loro emozioni e i loro
sentimenti.

• Wendeliteratur
Termine che si crea a posteriori. Opere letterarie legate alle esperienze della Wende.

- Fusione di realtà (Storia) e finzione  sono testi che fondono Storia, quindi ciò che è accaduto
realmente, in particolare il crollo del regime e della dittatura della repubblica democratica, la caduta del muro,
la riunificazione; ma sono opere di finzione, dove la grande Storia rimane sullo sfondo.

- Prospettiva di storia e biografia privata  in primo piano sono poste storie di finzione, racconti talora
anche inventati, che si rifanno a situazioni ed esperienze reali di singole persone, di singoli soggetti, di piccoli
gruppi di persone. La prospettiva quindi parte dalle storie e vicende private di personaggi che hanno un ruolo
nella realtà ma nei testi sono fittizi.
- Discorso gesamtdeutsch + intergenerazionale  maggioranza di autori tedesco-orientali, provenienti
dalla ex DDR.

- “Controdiscorso”  luogo metaforico in cui tedesco-orientali trovano spazio di espressione e possono dire
ciò che hanno provato mentre vivevano nella Repubblica Democratica.

Questa letteratura si concretizza nel Wenderoman (romanzo sulla Wende). Questo genere ha una nascita
“anomala”; nasce in maniera prescrittiva. È stata una richiesta da parte del pubblico e della critica.
 Elementi imprescindibili: Wende + Roman (ma anche racconti e novelle);
 Molti testi indicati come IL Wende Roman = è diventato genere.

Temi
- Collasso del sistema socialista  Mauerfall; - Identità tedesco-occidentale;
- Conseguenze sociali e umane di Riunificazione; - Rapporto fra generazioni in/di DDR.

Tendenze letterarie del nuovo millennio


Il nuovo secolo si apre con un momento di forte cesura. Il mondo viene sconvolto l’11 settembre 2001. Non solo a
causa di questo evento ma anche a causa di questo periodo a cavallo di due millenni differenti, nella letteratura
tedesca abbiamo due diverse tendenze.

- Politicizzazione di letteratura vs “escapismo”  escapismo = non volersi confrontare con la realtà, una
volontà di evadere e allontanarsi dai problemi dell’attualità.

- Vergangenheitsbewältigung e Wendeliteratur  avvicinamento tra queste tendenze. Si servono di


uno stesso genere, un genere di narrativa, il Familienroman (romanzo famigliare).

- Interkulturelle Literatur  subisce in questi due decenni un ulteriore mutamento: si passa a


transkulturelle Literatur , una letteratura che non avrà più un incontro di due culture, ma mira a rendere
un’immagine di una società globalizzata dove i confini non sono più netti.

- Gioco con l’identità  si esprime con il genere dell’Autofiktion . Testi all’interno dei quali il personaggio
principale è riconoscibile come l’autore, ma tutto ciò che viene narrato è in continuo rimanere sospeso tra
verità e finzione. Si vuole ottenere autorità sulla propria persona, un’autorità è diventata sempre più labile.

- Nuove forme intermediali e digitali di espressione letteraria  incontro con nuovi media che
coinvolgono sia la lirica, il teatro e la narrativa, che in particolare fa uso di tecniche narrative prese in prestito
dalla rete di internet.

• 11 settembre 2001  Terrorismus


La letteratura non rimane avulsa e intoccata da quanto avviene nel mondo. il terrorismo diventa oggetto della
letteratura.
- Riflessione su terrorismo e la sua rappresentazione  riflessione su come il terrorismo cambi,
influenzi e sconvolga le nostre vite. Si cerca di rappresentare ma anche riflettere sul terrorismo.

- Rielaborazione del terrorismo del passato  si va a ripescare quello che è stato l’ultimo atto di
terrorismo avvenuto in Germania negli anni Settanta. In particolare, vengono redatti alcuni testi incentrati sulla
Rote Armee Fraktion. Si parla del terrorismo del passato per dare una spiegazione astorica e acronica del
fenomeno del terrorismo.

- Politicizzazione della letteratura  il terrorismo assume una maggiore consapevolezza. In particolare, gli
autori sono invitati a occuparsi dell’attualità, quindi di ciò che è il presente e i problemi sociali politici ed
economici dell’attualità. Il critico letterario tedesco M. Politycky firma insieme ad altri autori “Manifest für
einen rilevanten Realismus”: la letteratura deve fornire una copia della realtà e deve avere un intento critico al
sistema e non alle persone. Questa è una letteratura critica non moralizzante nei confronti delle persone che
vivono all’interno di questo sistema. Ha il fine di rendere i lettori edotti e coscienti dei problemi della
contemporaneità.

- Crisi economica e precarietà del mondo del lavoro  estrema attenzione al mondo del lavoro e
sottolineatura di quali sono nelle falde di questo sistema, senza colpevolizzare le vittime della crisi economica e
della precarietà del lavoro.

- Escapismo  allontanarsi dai problemi. Significa cercare di allontanarsi dai problemi attuali e del passato
spesso facendo ritorno a tecniche e forme narrative tradizionali, riprendendo quindi il genere del romanzo
famigliare, il romanzo di formazione, generi riconosciuti come classici e tradizionali. Tematiche che sono alla
base dell’essere umani: non sono specifiche di un preciso momento storico, ma hanno a che fare con tutta la
storia del nostro genere. Il rapporto con il sapere, con la scienza e con il nostro modo di conoscere. Queste
tematiche vengono affrontate in testi estremamente piacevoli dal punto di vista della narrazione: i testi sono
leggeri, divertenti, c’è l’idea che la letteratura serve da momento per tirare il fiato dai problemi della

quotidianità. Si parla in tale contesto di “ Rückkehr des Erzählens”: la letteratura tedesca dopo anni
complicati e pesanti torna ad essere una letteratura che tratta di temi importanti, ma lo fa in maniera
estremamente piacevole per il lettore.

Vergangenheitsbewälti gung

Il confronto con il passato in questo periodo passa in mano alla generazione Die Enkel*innen. I nipoti i cui nonni che
hanno vissuto il periodo del nazionalsocialismo e della guerra. Tra loro però c’era un rapporto di silenzio. Si innesca un

nuovo tipo di rielaborazione della memoria. Il Familienroman diventa il genere favorito per il rapporto con il
passato. Non è esclusivamente un genere prediletto dai nipoti, ma viene anche utilizzato da coloro che vogliono
ripercorrere la storia della loro famiglia in Repubblica Democratica. Si parla di Post-memory, una modalità di
trasmissione della memoria e del ricordo. Crea in questa generazione un’immagine del periodo del nazionalsocialismo
e della guerra che viene loro data dai nonni. Il Familienroman si sovrappone al Wenderoman: la Wende è il punto
d’arrivo di questi romanzi che attraverso le varie generazioni affrontano dittatura e il passato in Repubblica
Democratica. questi testi vengono sentiti come una possibilità sociale di mantenere in vita il passato di questa
nazione, che a livello politico e sociale tende a essere cancellato. Mantenere memoria collettiva di un paese che non
esiste più.

Decostruzione dell’ordine cronologico  romanzi divisi in capitoli che saltano da un momento storico e da una
generazione all'altra; abbiamo dunque salti temporali, non ce un ordine temporale, perché si vuole sottolineare quelle
che sono linee di continuità non cronologiche ma parallele sulle varie epoche. È un mettere in relazione presente e
passato per un paragone parallelo. Si evidenziano così le linee di continuità e somiglianze ma anche differenze
fondamentali tra passato e presente. In questo modo abbiamo una sorta di avvertimento: le cose che erano presenti
nel passato si ritrovano nel presente. Il Familienroman viene confrontato anche dalla transkulturelle Literatur; non
sono quindi solo i tedeschi a confrontarsi con il passato, ma anche quelle che sono ormai le terze generazioni della
così detta letteratura della migrazione.

Interkulturelle > transkulturelle Literatur


Ricambio generazionale  autori giovani cresciuti nel mondo tedesco e con minore legame nei confronti del mondo

dei loro genitori e nonni, iniziano ad affrontare nei loro testi tematiche transculturali, cioè comuni e diffuse in
tutte le culturali; in particolare in una società del nuovo millennio, con la globalizzazione e flussi migratori . Con l’inizio
del nuovo millennio abbiamo un ampliamento geografico: prendono voce anche autori provenienti da altre aree
geografiche, in particolare c’è un aumento di autrici e autori provenienti dall’est, in particolare dall’ex Unione
Sovietica. Dal 2015 è un fenomeno estremamente nuovo, quello di un gruppo di “Afrodeutsche”, tedeschi con origini

africane che rientrano nel gruppo ampio di PoC (persone di colore). I temi sono transculturali e intersezionali che
abbracciano minoranze culturali e altri tipi di minoranze / comunità; sono temi che hanno a che fare con la società

tedesca globalizzata, con il tema dell’identità del soggetto (culturale e di genere). Questi autori iniziano a
riflettere sul loro passato e si avvicinano al genere del Familienroman. I loro testi hanno una duplice prospettiva:
ricostruzione del passato e riflessione dall’esterno dello stesso passato della Germania. Lavorano quindi a un processo
di Vergagenheitsbewältigung, quindi confronto con i problemi del passato tedesco.

Inglobamento in letteratura tedesca  la transkulturelle Literatur diventa una tendenza importante ed è


ritenuta tipica della letteratura di lingua tedesca in senso ampio. Tuttavia, questo successo è stato criticato dai critici

della letteratura, i quali riscontrarono in alcuni di questi autori una sorta di perdita di specificità: gli autori si sono
adattati a grandi temi e tendenze della letteratura tedesca.

Flüchtlingsliteratur  letteratura che a livello si occupa della grande crisi dei rifugiati che si è abbattuta
sull’Europa. Doppia prospettiva:
1) Esperienze personali di fuga / asilo  la prospettiva (dall’esterno verso l’interno) di chi arriva in Germania
come rifugiato; quindi, rielabora le proprie esperienze come rifugiato (fuga/richiesta d’asilo);
2) prospettiva tedesca  prospettiva di chi accoglie i rifugiati (accoglienza).

Autofi kti on
Testo di natura finzionale in cui compare un personaggio (di solito è il protagonista) che è chiaramente
identificabile con l’autore o l’autrice del testo. Il romanzo, tuttavia, non è presentato al pubblico come autobiografia;
non vi è al di fuori del testo sulla veridicità delle vicende raccontante nel testo; è un genere che permette agli autori di

riaffermare la propria individualità e identità + gioco con lettore. È una sorta di reazione critica a formati
diffusi nei socialnetwork (influencer, partecipanti di reality show).

Innovazioni intermediali
 Lirica  poetry slam = festival in cui poeti si ritrovano insieme per mettere in scena le poesie, si sfidano e
viene eletto un vincitore.
- Estrema alla performatività e partecipazione.
- Ritorno a oralità.

 Teatro  performance.
- Teatro fuori dal teatro + interattività  qualsiasi luogo può diventare setting teatrale.
- Il pubblico non è passivo ma viene invitato a costruire insieme agli autori lo spettacolo teatrale.
- Sfruttamento di media (video, radio, app) e materiali documentali (documenti; interviste).

- Insorgere del postmigrantisches Theater  si occupa di temi transculturali; s’intendono gli spettacoli
(classici e innovativi) che vedono le partecipazioni di attori e coloro che sono dietro le quinte che hanno una
formazione migratoria. Idea di un abbattimento di confini all’interno dell’organizzazione teatrale.

 Narrativa (anche poesia)  Supermedium internet = super media con cui si può fare tutto. Sostituisce
tutto; è ogni presente nelle nostre vite. Rapporto tra letteratura e internet:
1) Internet come argomento  si citano aspetti relativi a internet.
Digitale Literatur: può esprimersi in due modi
2) Letteratura nata online  blog / ipertesti online.
3) Emulazione di forme della rete  imita forme espressive tipiche della rete di internet attraverso testi
tradizionali  ipertesti / bot / social network.

Ingo Shulze (Dresda, 1962)


Ingo Shulze nasce a Dresda (Repubblica democratica) nel 1962. Dopo il crollo del muro e la successiva riunificazione
continua a vivere nei territori della ex Repubblica democratica.
- A partire dal 1990 è co-fondatore dello Altenburg Wochenbaltt. Lavora come direttore artistico nel teatro di
Altenburg (Turingia, ex DDR).
- Dal 1995 inizia la sua carriera di scrittore (autore di romanzi, racconti e saggi).
- 1998: Simple Storys: ein Roman aus der ostdeutschen Provinz. Romanzo ambientato nella provincia tedesco
orientale che tratta dei problemi e delle conseguenze personali e sociali della Wende da un punto di vista
dell’autore che da quello tedesco orientale. Il romanzo tratta dei problemi che i cittadini della ex DDR dovettero
affrontare nella loro vita all’indomani della caduta del muro di Berlino e della riunificazione.

Titolo

1) Simple = semplici  einfach = facile; simple = banale.


- Struttura della storia; personaggi (persone tratte dalla quotidianità); contenuto (avvenimenti banali tratti dalla
quotidianità); linguaggio (linguaggio non elevato, linguaggio semplice e comprensibile, quotidiano)  ironia;
l’autore gioca con le aspettative del lettore. Il lettore, leggendo, si rende conto che non è poi così banale.
- Richiamo intertestuale > C. Grimmelshausen: Der abenteurliche Simplicissimus Teutsch (1667-68). Romanzo
picaresco; il protagonista è picaro ed è una figura estremamente banale che viene posto di fronte ad
avvenimenti e sfide, superandole attraverso trucchetti/sotterfugi, arrivando così a non aver compiuto un
processo di formazione, ma è rimasto uguale. Non riesce a adattarsi alla società, desiderano mantenere la loro
identità tedesco-orientale.

2) Storys = storie  genere proprio letterario. Il romanzo è suddiviso in 29 capitoli, ciascuno ha un titolo e
realizza al suo interno una short story (Kurzgeschichte). È incentrato su un singolo personaggio o una coppia
di personaggi e segue gli avvenimenti di questi.
- R. Carver > R. Altman (film): Short Cuts (1993).
- storYs  plurale ‘sbagliato’ > germanizzazione (i tedeschi spesso sbagliano a scrivere questa parola) /
provincializzazione di inglese.
- Queste storys creano uno scontro tra Storia (universale) e storia (personale).

3) Roman = romanzo  romanzo che nasce dal collegamento di tutte le storie. Storie unite fra loro: le 29
storie all’inizio sembrano slegate l’una dall’altra, ma poi il lettore inizia a capire che i personaggi sono
connessi l’uno con l’altro e anche le loro storie sono legate le une con le altre. tutte queste storie sono
ambientate in un ben preciso luogo che è Altenburg, città di provincia dove lo stesso Schulze aveva lavorato.
Oltre a essere legate dai personaggi e dell’ambientazioni, hanno un collegamento temporale: feb. 1990 

1997. Effetto che l’autore vuole creare nei lettori: effetto di disorientamento. All’inizio il lettore ha
indicazioni temporali, ma a un certo punto non sa più dov’è e in che tempo si trova.

4) Ostdeutsche Provinz = provincia tedesco-orientale.


- Microcosmo con valenza universale  la provincia funge da modello per tutta la società della ex DDR dopo la
riunificazione.

- Ambientazione provinciale  provocazione da parte di Schulze al mito di Berlino. La gran parte dei
romanzi della Wende / romanzi che trattano della riunificazione erano ambientati a Berlino. In questo modo lo
scrittore vuole rendere coscienti del fatto che ci si debba concentrale anche sulle periferie.

- Provincia  utilizza il termine provincia poiché questo termine si rifà alle province del vecchio Impero
Romano, ossia i possedimenti stranieri dell’Impero Romano. Con questo riferimento Schulze rimanda all’idea
che ex DDR sia stata conquistata e colonizzata dalla Repubblica federale e che ora sia un territorio sotto
controllo della BRD. Non c’è quindi un rapporto paritario tra i due ex stati, ma BDR controlla ancora i territori
della ex DDR.
- Processo cognitivo di ambientazione in provincia = effetto sui lettori. Affinché i lettori provino lo
stesso senso di disorientamento dei personaggi, che è quello dei cittadini tedesco-orientali dopo la
riunificazione, quando si sono trovati davanti a una realtà a loro imposta, che non riuscivano a capire in alcun
modo.

Temi: Wende > Umbruch


Wende vista come stravolgimento della realtà, momento negativo. Si manifesta a più livelli all’interno del romanzo, in
particolare attraverso tre macro-temi:

1) Disorientamento dei personaggi  subiscono un vero e proprio shock, lo. Shock del cosiddetto Big
Bang, inteso come esplosione che porta alla nascita di qualcosa di nuovo andando a cancellare tutto ciò che
c’era precedentemente. Questo Big Bang si oppone all’idea del Big Mac, i cittadini della DDR sono entusiasti
di accedere a questa nuova realtà, ma vivono uno shock. Effetti del disorientamento: Malattia/follia, morte e
incidenti. Non trovano il modo di adattarsi a questa società che gli viene imposta. Per cui fanno un esagerato
consumo di alcolici per lenire questo stato di disorientamento e disadattamento alla società. Continue
separazioni di coppie / fuga verso Ovest alla ricerca di una vita migliore.

2) (Dis)adattamento a nuove realtà  fenomeno di Abwicklung: molte persone perdono il lavoro


perché non più adatte a ricoprire i posti che ricoprivano precedentemente. Questo fenomeno colpisce anche
gli scrittori: gli scrittori non hanno più argomenti su cui scrivere poiché non esiste più una dittatura contro cui
scagliarsi; all’interno del testo c’è riflessione sul ruolo dello scrittore tedesco orientale. Schulze invece apre le

porte a questi scrittori e dice loro di concentrarsi comunque sui problemi dell’attualità. Nuovo tipo di
mercato e concorrenza estraneo totalmente estraneo ai cittadini tedesco orientali che non riescono ad
adattarsi a queste regole. abbiamo anche qui una sorta di colonizzazione dell’Ovest che impone le sue
strutture nel campo dell’economia, giornalismo, merci comuni (nuove marche occidentali che appaiono nella
ex DDR), reificazione di soggetto (finale dell’opera; unica story ambientata a Ovest, nella città di Stoccarda,
uomo travestito da animale come strumento pubblicitario).

3) Nostalgia del passato  i protagonisti di queste storie provano una sorta di nostalgia nei confronti del
passato. Non è una nostalgia nei confronti della Repubblica Democratica, bensì verso una forma di vita che
loro ben conoscono; è la nostalgia non verso le strutture economiche, sociali e politiche dello stato, ma verso
la loro normale quotidianità, verso quella vita dove sapevano come comportarsi e come esprimersi.
- Staticità dei personaggi: non amano il cambiamento e non riescono ad adattarsi a questo.
- Rimandi a / confronti con realtà passata.

Strutt ura del testo


- 29 storys > romanzo  Schulze si è ispirato a una soap opera / serie televisiva.
- Introdotte da un titolo e brevi riassunti  ogni storia è preceduta da un breve riassunto per riprendere il
Simplicissimus, dove le vicende di quest’ultimo sono narrate in capitoli e ciascuno di questi è preceduto da un
breve riassunto. Questi riassunti dicono cose contrastanti rispetto a quello che si legge nel testo: sottolineano
dettagli apparentemente inutili, descrivono avvenimenti da un’altra prospettiva. Anche in questo caso è un
effetto straniante voluto dall’autore. Si vuole preparare il lettore a qualche cosa, di conseguenza ha certe
aspettative, e poi non trova questi elementi nel testo. Sono attese innescate e poi disattese.
- Circa 30 personaggi  ricoprono tutta la scala sociale (dai disoccupati a un deputato del Land).

- Singoli momenti di (nuova) quotidianità = “epifanie”  rivelazione improvvisa. I protagonisti hanno


sorta di rivelazioni dei momenti della loro quotidianità. Queste sono talora connesse fra di loro

- Rete di motivi e simboli  elementi che ritornano ciclicamente nelle storie. Non sono posti in primo piano,
ma ci danno l’idea della coesione di questo microcosmo narrativo, e quindi creano una maggiore unione nelle
singole storie.

Chi narra?

 Narrazione di primo livello  narratore autoriale omodiegetico di terza persona = autoriale >
chi racconta le vicende e le commenta. Omodiegetico > appartiene al mondo della finzione.

 Narrazione di secondo livello  narratore in prima persona. Il narratore di primo livello cede la
parola ai personaggi stessi, che raccontano le vicende che accadono a loro stessi oppure raccontano la storia
di un altro personaggio.
Tempo di narrazione: le prime storie sono narrate al presente. Man mano che si procede nella lettura sono
narrate con episches Präteritum (passato)  sorta di allontanamento dal momento focale della Wende.

Sti le e linguaggio

- Frammentarietà della narrazione  riflettono i problemi che ebbero i tedeschi durante la riunificazione,
quali: difficoltà comunicative, mancata comunicazione (anche fra Est e Ovest); impiego di telefonate (non si
vedono espressioni, gesti).

- Presenza di dialoghi + paratassi  apparente semplicità di storie e di linguaggio. Quando si comunica,


oltre che il senso esplicito, comunichiamo anche significati impliciti, che si conoscono solo se si conosce il
contesto culturale e sociale.

- Interferenze da realtà di DDR  realia; termini che indicano cose che sono proprie di una precisa cultura
e che non esistono in altre culturae (es. piadina). Termini che caratterizzano in maniera peculiare una cultura,
in questo caso la cultura della DDR.

- Principio poeteologico del testo  s’intende ciò che un testo ci vuole comunicare e come lo fa. In questo
test troviamo due principi:

1) Necessità della memoria  questo testo nasce da una necessità dell’autore di mantenere vivo un
paese cancellato a livello politico, una società messa da parte e l’individualità delle persone facenti parte di
questa società. Scrittura di tipo amnestico, cioè che crei una memoria tedesco-orientale.

2) Riproduzione di disorientamento dopo Big Bang.

2. Soldi nuovi [Neues Geld]


Come in tutte le altre storie, c’è un breve riassunto introduttivo, che però non è sempre veritiero. La storia è
ricca di dettagli, che ci offrono una lettura allegorica degli avvenimenti che la protagonista, che in questo caso è
anche narratrice della sua stessa vicenda. La vicenda ruota intorno alla giovane Conni, che è ich Erzahler;
quindi, narra la sua vicenda in prima persona. Conni. Una giovane ragazza che parla di questo uomo Henry
Nelson, che arrivò ad Altenburg da Amburgo, dunque dalla Germania occidentale, nel maggio del 1990 (periodo
fra la caduta del muro e l’effettiva riunificazione tra le due Germanie). Henry Nelson non è esclusivamente il
tedesco orientale, ma si può definire come incarnazione dell’occidente; un occidente che in questo periodo si
manifesta come una sorta di invasore, conquistatore dell’oriente. Lui non è causalmente ad Altenburg, ma va in
cerca di casa e soprattutto di terreni fabbricabili. È quindi un investitore occidentale, che arriva proprio nel
momento vantaggioso per gli investimenti. Il suo compito è acquistare case, ma soprattutto terreni fabbricabili
ancora a buon prezzo. Abbiamo quindi l’immagine di una conquista territoriale e materiale. Henry Nelson arriva
e conquista il territorio della Repubblica Democratica. Egli alloggia nell’unico albergo di Altenburg: è una zona
provinciale e non turistica. Di fatto, nessuno andava a fare le vacanze in Repubblica democratica. Conni lavora
in questo albergo come cameriera  situazione che fin dall’inizio è svantaggiosa. Henry Nelson è inoltre
caratterizzato da un altro elemento che lo dipinge come una figura che conquista e che può conquistare grazie
soprattutto al denaro. Henry è a che l’incarnazione del denaro occidentale che tutto può acquistare in
Repubblica democratica. abbiamo quindi una contrapposizione netta: Henry. Uomo ricco, conquistatore e
invasore; Conni, ragazza giovane che vive in una realtà provinciale e che si accontenta di fare la cameriera
poiché questa realtà non le può offrire niente di meglio. Henry però non è l’unica figura occidentale presente
all’hotel: questo hotel è frequentato solo da altri occidentali che diventano così rappresentati di quella
economia della repubblica federale della Germania occidentale, che con l’avvio della rinunciazione va a
conquistare l’oriente, quindi la Repubblica democratica. Questi commercianti dell’occidente trascorrono le
settimane in questo hotel:
 Grasso Czisla di Colonia che vende dischi con grande successo, poiché la musica occidentale prima del
crollo del muro era censurata  boom di commercio musicale che offre ai cittadini orientali la
possibilità di ascoltare liberamente la musica orientale.
 Peter Schmuck della Commerzbank.
 C’era anche un tizio dell’Allianz.
 Shoeshine  commerciante che vende lucido da scarpe.

Bildzeitung  quotidiano tedesco scandalistico. Era il giornale occidentale più famoso e conosciuto anche ad
Est, dove però era chiaramente vietato. Una volta che viene disponibile anche in Repubblica democratica, i
cittadini tedesco orientali ne rimangono affascinati. Quindi, la domenica mattina fanno la fila per acquistare
questo giornale; qui si nota l’estremo successo del giornalismo occidentale, non di qualità, bensì scandalistico.
Abbiamo quindi un’altra conquista, che la conquista nel campo giornalistico. Come reagiscono gli occidentali? Si
siedono a un tavolo e fanno battute: per loro l’interesse verso un giornale scandalistico di basso livello è
estremamente ridicolo. Questo fare battute denota anche un senso di superiorità da parte dei tedeschi
occidentali: si sentono superiori ai tedeschi orientali, che vengono considerati come dei tedeschi di serie b,
inferiori.
Conni rimane affascinata da Henry, e cerca di avvicinarsi a lui. Egli capisce l’interesse della ragazza e una sera la
porta fuori con sé. I due sembrano fare una tranquilla passeggiata, iniziano a baciarsi, ma egli vuole qualcosa di
più, e lo fa notare con una certa violenza  stupro. Si riflette il rapporto tra le due Germanie: conni guarda
l’occidente come estrema ammirazione sperando che le porti qualcosa di meraviglioso, mentre henry è colui
che vuole solo sfruttare a suo vantaggio la Repubblica democratica e i tedeschi orientali. Nonostante Conni
cerchi di esprimere questo dissenso a quanto sta accadendo, Henry non si ferma sino a quando non ha ottenuto
ciò che vuole. Conni, in questo momento, vive una situazione di totale passività: pensa solo a sopravvivere.
Questo è l’atteggiamento di immobilità e passività che i tedeschi provarono dopo la riunificazione.

Quando termina lo stupro, Conni è ancora attratta da lui  rimando all’ingenuità di cui il riassunto ci diceva
all’inizio. Nel momento in cui termina lo stupro Henry si sdraia al suo fianco e Conni sembra quasi preoccuparsi
per l’uomo che ha appena abusato di lei. Poco dopo, si rende conto di ciò che è accaduto e scappa via. Anche
mentre fugge, non realizza totalmente quanto avvenuto. Conni è vittima delle illusioni che erano state create
dall’Occidente nella popolazione tedesco orientale, ossia l’illusione che attraverso la riunificazione la
Repubblica democratica in questo “matrimonio” con la repubblica federale avrebbe dato vita a uno stato futuro
unificato e prosperoso (bambini). Queste illusioni si mantennero anche dopo la riunificazione.

Immagine dello stupro  allegoria del rapporto tra le due Germanie. La riunificazione non è stata un
matrimonio, quindi voluto, ma una violenza. Permane l’idea di chi commette lo stupro sia “superiore” rispetto a
chi lo subisce.

Conni lascia il lavoro all’hotel e anche la Repubblica democratica. L’hotel chiude, poiché non c’è più potenziale
economico e non c’è più necessità per i commercianti di intrattenersi in questa zona. Erika, la collega di Conni,
prima va a lavorare in una pizzeria in DDR. Questa fallisce, ella trova altri ristoranti ma questi dopo pochi mesi
sospendevano l’attività. La situazione economica, quindi, è disperata: non ci sono le risorse neanche per andare
al ristorante. In questo momento la popolazione tedesco orientale inizia a prendere coscienza di questo
problema economico e Conni è una delle prime a prendere coscienza di ciò; infatti, trova lavoro prima a
Lubecca (Germania occidentale), poi due anni dopo su una nave da crociera inglese. Conni quindi lascia tutto, la
sua terra, i suoi genitori per trovare una sua declinazione lavorativa e un futuro migliore.

Nel frattempo, Henry Nelson aveva lasciato la città. Ha fatto quello che doveva fare e se n’è andato (come ha
fatto con Conni). Il capitolo si conclude con una delle tante epifanie che sono presenti in queste storie: Conni si
rende conto di come si è comportata quando era più giovane. Si rende conto che al tempo si sia lasciata
traviare da queste promesse e illusioni di una vita felice e di un occidente meraviglioso. Ma, nonostante ciò,
aveva già capito come sarebbe andata a finire: Conni è già fra quelli che ha capito per prima di cosa sarebbe
successo alla repubblica democratica quando sarà annessa alla repubblica federale, ossia che sarebbe stata
conquistata, abusata e invasa dall’occidente. Ha applicato quanto accaduto alla realtà circostante: essendo lei
stata abusata da un occidentale, aveva capito che la sua terra, la repubblica democratica, sarebbe stata abusata
dall’occidente.

“Qui da noi”  idea del noi. In repubblica democratica, uno stato che non esiste più. Forse, anche per questo
ella lavora su una nave da crociera: una nave è sempre in movimento, ma è anche un’entità senza un’identità
nazionale, così com’è rimasta Conni, senza uno stato di appartenenza. Tuttavia, dice “noi” per indicare la
popolazione tedesco occidentale. Questa non è una novità di Schulz: l’idea del noi fa riferimento ai principi
positivi che avrebbero dovuto essere alla base dello stato socialista. In DDR, anche per affinità all’ideologia
socialista si tendeva a dire “noi” piuttosto che a dire “io”, quest’ultimo tendente al capitalismo.

Conni prende parola e racconta la propria storia. Si ricava uno spazio all’interno del macro-discorso mediale
dominato dall’occidente per raccontare dalla sua prospettiva personale, di colei che ha subito questi processi di
invasione, conquista e abuso, la propria verità. Il contrasto tra l’illusione, l’idea di una nuova Germania
unificata che grazie all’aiuto dell’occidente porterà in DDR solo meraviglie e invece la realtà che si rivela essere
sconvolgente. travolgente e di fatto peggiore, è al centro di un’altra storia.

15. Big Mac e Big Bang [Big Mac und Big Bang]
Big Mac  simbolo dell’occidente e di tutte quelle cose meravigliose che si potranno ottenere una volta che
avverrà la riunificazione.

Big Bang  ciò che accade veramente. Un’esplosione, che, come uno shock, travolge i cittadini tedesco
orientali.
All’interno di questa storia incontriamo due figure: Dieter Schubert, papà di Conni e Peter Bertram, un amico di
Dieter. Questi due parlano di due donne e cacciano le carpe lungo un fiume (loro hobby). Fanno fatica a pescare
queste carpe, e tra i due nasce un diverbio tra le fotografie che devono fare a queste carpe. I due pescano e un
certo punto Bertram pesca un’enorme carpa e la chiama Big Mac, perché è la carpa più meravigliosa che abbia
mai visto  è simbolo dell’idea di Occidente come mondo meraviglioso, dove si ha accesso a tutti i beni di
lusso.

Il narratore è in terza persona e all’interno del mondo narrato; ci sta raccontando eventi avvenuti al passato.
Chiama i personaggi per cognome, dunque c’è una certa distanza rispetto a quanto sta narrando.

Quando mettono la carpa sulla bilancia è un record per la loro pesca; Bertram s’arrabbia con Schubert e gli
rinfaccia una cosa ben precisa: di non avergli fatto una foto, cioè una prova che sia stato lui a pescare una carpa

così grande  metafora che contrasta la rimozione coatta della realtà della DDR. Peter vuole una foto
perché la fotografia è il medium di riproduzione esatta della realtà. Riferimento al fatto che non c’è nessuno
che documenta la situazione della DDR.

Dieter è un insegnante che è stato licenziato in quanto un suo allievo ha scritto un tema in cui criticava il
governo della DDR. Egli, come suo insegnante avrebbe avuto l’obbligo di denunciare questo ragazzo, ma non lo
fece, così venne licenziato, un licenziamento che gli impedirà di trovare un’altra occupazione. Quando cade il
muro di Berlino Diete vuole rivendicare la sua posizione di perseguitato politico, in quanto aveva perso il lavoro
e il suo sostentamento finanziario per ragioni di tipo politico. Tuttavia, Dieter non riesce a fornire abbastanza
prove che è stato un perseguitato in DDR, poiché queste questioni erano state fatte sparire affinché chi aveva
computo “crimini” non potessero essere in futuro incriminati. Quindi la scomparsa degli atti e dei documenti
crea questa soluzione per cui coloro chi hanno compiuto questi crimini come licenziare per le idee politiche non
possono essere incriminati, e lo stesso Dieter non può provare il suo status di perseguitato politico e non può
dare un fondamento reale a delle vicende che egli ha concretamente vissuto sulla sua pelle e che hanno
causato delle conseguenze negative sulla sua vita. Peter, oltretutto, quando vi era ancora la DDR lavorava come
guardia di confine. Non è specificato se fosse guardia di confine al muro di Berlino o semplicemente al confine
tra la repubblica democratica e la repubblica federale. Quando la carpa Big Mac abbocca, Peter inizia a urlare
“allarme!”, come sul confine. Probabilmente questo rumore per segnalare l’abboccamento del pesce gli ha
ricordato il rumore dell’allarme che scattava al confine quando veniva rilevato un movimento nella zona di
confine. Inconsciamente, Peter collega questo rumore al suo vecchio lavoro come guardia di confine e si ritrova
come catapultato nel suo passato. Il governo licenziava chi non riusciva a colpire le persone che tentavano la
fuga. Possiamo intuire che egli è stato licenziato perché non ha sparato a chi tentava di oltrepassare il confine.
I due si rimettono a pescare e di nuovo abbiamo la situazione iniziale: abbocca qualche cosa e anche questa
volta è qualcosa di grande. Questa volta è Dieter che lotta con questa carpa per tirarla fuori dal fiume. Vuole
darle un nome e lo chiama Big Bang. Continua a lottare con questa carpa, che sembra arrendersi all’essere
pescata da Dieter. Carpa che si arrende e che lascia la resistenza  Conni che non reagisce. La carpa diviene
simbolo della DDR che non oppone alcuna resistenza e rimane passiva all’essere conquistata, pescata e cacciata
da Dieter, che in questo momento fa le veci dell’occidente. Riesce infine Dieter a tirare fuori la capra, ma inizia
a non sentirsi bene: forse è l’odore del pesce a dargli fastidio. Ritornano sulla questione della fotografia: la
fotografia non ha neanche un indicatore di data, non può dimostrare di averla pescata lui. Mancanza di prove
 ulteriore rimando all’impossibilità di Dieter di dimostrare la sua realtà di perseguitato politico e di aver
pescato una carpa. Anche le prove che magari esistono possono essere state manipolate a favore e scagionare
chi ha compiuto crimini e incriminare a chi non ne ha compiuto alcuno. Manipolazione degli atti perpetrata dal
regime della DDR.

Dieter si rannicchia a terra e Peter è sempre più preoccupato, poiché vede che l’amico sta sempre peggio. Lo
prega quindi di portare via la carpa dicendo che puzza estremamente. Allora subito l’amico per aiutarlo prende
il pesce e si reca verso il fiume per ributtare questo pesce in acqua. Il pesce Big Bang, anche se viene ributtato
in acqua, oramai ha fatto il suo “effetto”, ovvero ha fatto stare male Dieter  così come l’esplosione della
Wende, della caduta del muro e della riunificazione, ha innescato dei processi di mutamento economico e
sociale che non sono in alcun modo arrestabili. Non solo Dieter sta male, Peter entra nell’acqua del fiume per
poggiare meglio la carpa e sentì l’acqua stringersi come una morsa attorno ai fianchi e si mise a urlare.

La corrente del fiume che rischia di farlo annegare, è il tempo che scorre solo in avanti  la riunificazione c’è
stata, indietro non si torna. Ritorna da Dieter che è sdraiato sull’erba e gli accarezzò la faccia: Dieter muore.
Dieter, che non solo ha le stesse difficoltà di tutti gli altri tedeschi orientali ad ambientarsi in questa nuova
società ma anche la difficoltà di farsi riconoscere i danni subiti in DDR, è doppiamente travolto dal Big Bang,
della riunificazione, che non gli lascia scampo.

“A valle il sole fece capolino tra la nebbia”  sole in mezzo alla nebbia > qualcosa di nuovo e positivo. In questo
caso il sole fa luce anche sugli aspetti più negativi della riunificazione. Il Sole inteso come qualcosa di nuovo
(Germania riunificata), ma fa anche luce sui lati oscuri della riunificazione. Questa luce illumina il cadavere di
Dieter.

21. Aghi [Nadeln]


Martin Meuer riceve il suo primo ospite in un appartamento in cui si è appena trasferito. Il suo primo ospite si
chiama Tahir: è anche lui un cittadino della Germania di “serie b”. I tedeschi orientali hanno stretto rapporti di
amicizia e solidarietà con appartenenti a minoranze di migranti e altre categorie di cittadini di “serie b”. Molti
studiosi hanno paragonato la scomparsa della DDR a livello sociologico emozionale e affettivo per quanto

riguarda o tedeschi orientali a un’esperienza di migrazione: hanno sviluppato emozioni simili a coloro che
hanno vissuto realmente un’esperienza di migrazione, quindi uno spostamento fisico.
Nell’incontro di queste figure troviamo questa affinità: i tedeschi orientali hanno vissuto la stessa esperienza
dei migranti pur non spostandosi ; sono stati catapultati in una nuova realtà senza spostandosi. Tahir a un certo
punto trova una foto e Martin reagisce a ciò: “ puoi lasciarci perdere, tutti quelli la sulla foto, nessuno che sia
diventato qualcosa”.

In questa foto dei compagni di università che hanno dovuto cambiare forzatamente la loro vita trovandosi
disoccupati. Martin era un giovane studioso di storia dell’arte presso un’università della DDR, con davanti a sé

una florida carriera accademica. Egli fa parte del fenomeno di Abwicklung: quando cadde il muro di Berlino i
professori vennero licenziati, arrivano nuovi da Occidente e si ritrovano disoccupati. Martin cerca di superare la
realtà arrangiandosi come può, con il grande rimpianto di non aver mai potuto mettere a frutto i suoi studi.
In questa foto c’è Demetrius : egli è greco ed è lui che ha portato questa foto a Martin. Egli era andato a
studiare in DDR, poiché era un comunista. Credeva nell’ideologia del comunismo e aveva deciso di studiare in
DDR perché pensava che fosse uno stato nel quale fosse possibile instaurare un vero stato comunista e
socialista basato sui principi utopici del comunismo. Quando egli va a trovare Martin, si presenta con una
‘valigia’ piena di materiale per istruire i compagni rivoluzionari. Martin gli dice che una rivoluzione in Germania
non la ritiene “né probabile né auspicabile”  contrapposizione netta tra Demetrius, sostenitore del
comunismo ideale e Martin, non desidera una rivoluzione comunista perché ha vissuto gli effetti che ha avuto il
comunismo imposto in Germania; è contrario a un’attuazione imposta da questa ideologia e non condivide le
idee del compagno.

Spia  questa persona faceva parte della polizia segreta della DDR (Stasi) che aveva infiltrato tutti gli ambienti
attraverso l’impiego di collaboratori informali.
“Quello ha perso il posto e ha cominciato a bere, oppure l’ha perso appunto perché beveva”  forte consumo di
alcolici che è un simbolo della disperazione in cui cadono molti cittadini della DDR all’indomani della Wende.
Questo personaggio inizia a sviluppare una dipendenza dall’alcool e non si riprende più. Perde il lavoro e non
riesce a trovare un'altra occupazione ed è morto assiderato poiché nel pavimento di casa sua c’erano buchi sul
pavimento a causa di lavori di restaurazione, lui cadde dentro e morì.

“Con gente come noi non riesci proprio a fare uno stato”  gente come noi non può offrire un
contributo attivo e costruttivo al nuovo stato della Germania riunificata. Questa frase dimostra un
atteggiamento che molti cittadini orientali ebbero dopo la Wende, ovvero l’aver interiorizzato i giudizi negativi
che l’Occidente aveva emesso nei loro confronti. I cittadini iniziano a sviluppare un senso di inferiorità e del
loro non essere validi non avere la dignità di partecipare alla costruzione della nuova Germania riunificata.

Donna con il sogno di diventare docente universitaria  dopo la riunificazione tutte le università sono state
riempite con personale proveniente da ovest, e questi si sono portati con sé i nuovi dottorandi. Questa donna,
seppur avesse raggiunto un gradino così avanzato, fu costretta a lasciare il suo sogno e il percorso per cui ha
duramente lavorato e si ritrova a fare la guida turistica.
Donna che vive con sua madre, divorziata e con due bambine: questa donna non ha avuto un destino facile; la
riunificazione ha portato anche alla separazione di molte coppie. Divorziata e vive con sua madre  rimando al
cambiamento dalla ex DDR alla Germania riunificata.

Figure che non sono presenti nella fotografia, ma solo evocate  i suoi professori e docenti dell’università:
sottolinea l’umanità di queste persone, che tenevano ai loro studenti e a ciò che studiavano. Non potevano
recarsi nei luoghi d’interesse. Mancanze strutturali oggettive degli ex docenti e studiosi, che sono imputabili
non a loro personalmente, ma allo stato in cui vivono.

Alla fine della storia Tahir ripone la foto e Martin gli chiede di aiutarlo a fare un’azione che sembra banale, ma
che è, simbolicamente nel suo essere metafora di qualcos’altro, estremamente presente nella letteratura degli
anni Novanta e del nuovo millennio. Marti chiede a Tahir di aiutarlo a pulire un piccolo balcone con una tettoia,
che è piena di sporco. Quest’azione ha preciso significato metaforico: voler provare a cancellare ciò che è stato,
a rimuovere gli aspetti negativi e tentare in maniera autonoma di provare a fare tabula rasa del passato, non
solo a cancellarlo, ma anche a guardarlo prima di cancellarlo  idea di rielaborazione del passato onde
superarlo.
Azione di pulizia = volontà di confrontarsi con il proprio passato per rimuoverlo, ossia per superarlo e riuscire
a guardare oltre . Finché lo sporco rimane, non è possibile guardare avanti  idea di speranza; idea che
attraverso la pulizia del passato si possa arrivare oltre.
Daniel Kehlmann (Monaco, 1975)
Daniel Kehlmann (Monaco, 1975). Egli appartiene alla generazione successiva a quella di Schulz. Ha nazionalità
tedesca e austriaca, poiché quando ha poco più di 5 anni suo padre che lavorava a Vienna, ha fatto trasferire
tutta la famiglia nella capitale austriaca. In ambito della sua formazione universitaria studia lettere,
germanistica e filosofia. Nelle sue opere si trovano tracce della sua formazione prettamente umanistica. A
partire dal 1997 inizia a scrivere romanzi e racconti e più tardi inizierà a stendere saggi e scrivere di letteratura.

Nel 2005 pubblica il suo romanzo Die Vermessung der Welt . questo testo viene definito best seller della
letteratura tedesca del nuovo millennio. Il testo non ha successo solo dal punto di vista pubblico ed economico,
ma viene anche loggiato dalla critica letteraria: inizialmente critica di tipo giornalistico e successivamente
critica letteraria di stampo accademico.

 Ritorno al piacere di raccontare  il testo di Kehlmann fu il primo di una lunga serie di romanzi che
si allontana dall’idea di letteratura tedesca moralizzante che vuole educare il lettore e che fa i conti con
il proprio passato. Si limita a raccontare e sottolineare qualora solo il piacere estetico e non anche
etico della letteratura. Si tratta di un testo che non pone questioni etiche in primo piano in maniera
didascalica e moralizzante per il lettore. È un romanzo che vuole prima di tutto raccontare una storia.

 “Neue Lesbarkeit”  nuovo tipo di scrittura che vuole raccontare qualcosa in maniera piacevole, a cui
corrisponde quindi una leggibilità piacevole. Una lettura che non ricade più solo in un fine educativo; leggo
perché ho voglia di farlo, e non perché non c’è legato un fine educativo. Testo che può essere letto da lettori
a ogni livello: chiunque può leggere questo testo e trarne piacere.

Die Vermessung der Welt


- Vermessen:
1. verbo = misurare
2. aggettivo = presuntuoso; idea di presunzione legata all’obbiettivo di misurare il mondo. La misura del
mondo e di poter scientificamente scoprire tutto della nostra realtà e misurare qualsiasi fenomeno del
nostro mondo è un’idea che nasce in un ben preciso periodo della nostra evoluzione storica e culturale:

idea della misura del mondo. Misura del mondo = idea illuminista  fede nel progresso e nella scienza
vs dubbio. C’è sempre qualcosa che sfugge alla scienza.

- Genere: romanzo storico  testo narrativo che ha come ambientazione a livello temporale ma anche
locale un ben preciso momento della storia e in un ben preciso luogo, ossia il periodo a cavallo tra la fine del
Settecento e inizio Ottocento. Ha come protagonisti personaggi realmente esistiti.

“Volevo scrivere come uno storico diventato pazzo”  lo storico fa finta e fa credere ai lettori di star raccontando
qualcosa di reale e concreto, ma in realtà nel suo raccontare sta anch’esso inventando: per cui non c’è una differenza
tra uno storico e uno storico diventato pazzo: in ogni caso la storia sono riflette mai completamente la realtà.

Il romanzo mette in dubbio tutte le scienze e in parte anche la filosofia. Ne salva una: la letteratura. Tutto il romanzo,
di fatto, è una grande lode al potere della letteratura di misurare e raccontare il mondo meglio di qualsiasi scienza e
storia. Kehlmann erge due scienziati che a cavallo del Settecento e Ottocento si sono dedicati alla scienza in generale e
cercare di misurare il mondo fisico tangibile ma anche lo spazio dell’universo.

Protagonisti
 Alexander von Humboldt (1769 – 1859)
Fratello maggiore di Wilhelm (filologo). Entrambi frequentavano la corte di Weimar nel periodo del Classicismo di

Weimar. 1799 – 1805  intraprese un viaggio in America durato cinque anni, prima in Sud America e America
Centrale, dove s’intrattenne per la maggior parte del tempo per esplorare la sua natura. s’intrattenne poi nell’America
del Nord. Quando rientrò da questo suo viaggio si dedicò a diffondere il sapere che egli aveva acquisito in questo
viaggio, scrisse vari testi e iniziò a tenere delle lezioni, in particolare dopo la sua fon dazione dell’Università di Berlino.
Queste lezioni erano aperte a chiunque volesse partecipare. Egli voleva allargare gli orizzonti del sapere; il sapere non
era qualcosa che era accessibile solamente a una élite, ma doveva quanto più possibile condiviso a un pubblico ampio.
Le sue lezioni erano animate che erano delle sensazioni nella Berlino dell’epoca. Fu uno dei primi a promuovere la
democratizzazione del sapere. 1829  viaggio in Russia. A partire dal 1999  in Germania c’è stato un ‘revival di
Humboldt’; egli tornò ad essere presente nel pubblico, celebrazioni d’onore, sono stati girati documentari su di lui, …

 Carl Friedrich Gauß (1777 – 1855)


Sin da quando è ragazzino dimostra di avere un grande talento nella matematica; grazie al supporto di alcuni nobili del
tempo viene mandato al liceo prima di tutti gli altri e poi all’università. Nel 1798, a soli 22 anni, pubblica Disquisitiones
Arithmeticae (pubb. 180). L’argomento è la geometria come spazio: fu il primo a intuire che lo spazio non sia solo in
2D, ma in 3D, ossia che lo spazio esista in più dimensioni degli assi cartesiani. Egli nutre interesse anche per

l’astronomia, di fatto dal 1807 è professore di Astronomia e Direttore dell’osservatorio di Göttingen. 1818 
agrimensore (misuratore) per regno di Hannover. In Germania non è stato mai dimenticato, di fatto fino ai primi anni
del 2000 la sua faccia era presente sulla moneta tedesca.

“Intellighenzia” del tempo  intorno a questi due protagonisti compaiono altre figure facenti parte
dell’intellighenzia del tempo, ossia l’élite culturale del tempo, un gruppo di persone che all’epoca era vista come
importante a livello culturale.
1. J. W. Goethe  in questo gruppo di persone è presente Goethe, che, così come gli altri protagonisti viene
prese in giro dall’autore: volontà di ironizzare su un certo culto di alcune personalità.
2. I. Kant
3. W. Von Humboldt
4. ‘Turnvater’ Jahn > Friedrich Ludwig Jahn  figura introdotta nel romanzo attraverso Eugen Gauß che
accompagna il padre nel viaggio verso Berlino. Questo signore veniva chiamato comunemente ‘Turnvater’ (il
padre della ginnastica) perché aveva scritto vari libri, ma in particolare aveva fondato un movimento giovanile
che si basava sulla ginnastica. È conosciuto ancora oggi per il suo testo Die Deutsche Turnkunst zur
Einrichtung der Turnplätze (1816) “ginnastica e movimento giovanile” [patriottico]. Egli lodava la ginnastica
anche come mezzo di creazione e rafforzamento della gioventù tedesca. mirava alla creazione di uno stato
unico e unito tedesco. Secondo G.L Mosse era un precursore dell’ideologia nazionalsocialista.

Ambientazione
erzählte Zeit  Sattelzeit (R. Koselleck) = periodo ‘sella‘ tra 1750 – 1850. È il periodo della storia nel quale si passa
davvero dall’epoca moderna all’epoca contemporanea, il mondo cambia definitivamente e questi accadimenti
avvenuti nel periodo sella ci influenzano anche al giorno d’oggi. A partire dal 1770ca. (infanzia di Humboldt) fino al
1830, la partenza di Eugen espulso dalla Germania, che decide di lasciare l’Europa ed imbarcarsi per l’America. Questo
periodo affonda nell’illuminismo e abbraccia le grandi epoche letterarie di Classicismo, Romanticismo e Vormärz e
Biedermeier. Non abbiasmo quindi solo una divisione temporale dal punto di vista storico, ma anche dal punto di vista
letterario.
Tuttavia, il romanzo non inizia nel 1770 con l’infanzia di Humboldt. Possiamo riconoscere due piani temporali:

1. Piano del presente  piano su cui si apre la narrazione [capp. 1 / 11-16]. Questo piano si dipana dal 1828
(anno nel primo capitolo), anno in cui Humboldt organizza a Berlino il Congresso dei Naturforscher a cui invita
coloro che ritiene i migliori scienziati del tempo; fra questi vi è Carl Gauß. 1829: viaggio in Russia di Humboldt
+ 1830: partenza di Eugen. Ambientazioni locali  Germania / Russia.

2. Piano del passato  [capp. 2 – 10] a partire dal 1770 sino ad arrivare a poco prima del 1828 l’evoluzione
della vita di Humboldt e Gauß. Ambientazioni locali  Germania / Sud- e Nordamerica.

Strutt ura del testo


Diviso il 16 capitoli, ciascuno del quale ha un suo proprio titolo, ed è sempre formato da un sostantivo con il suo
articolo (Il mare, La montagna, Il fiume); anticipano il contenuto che viene poi narrato all’interno del capitolo.

- Nei capitoli 1 e dall’11 al 10 (piano del presente)  cornice, all’interno della quale viene inserita nei capitoli

- dal 2 al 10  doppia biografia: affrontano, alternandosi, le vite di Humboldt e Gauß. Questo mette in luce
le differenze che vi sono tra questi due scienziati a livello umano: Humboldt sin dalla gioventù fa molti
esperimenti e vuole diventare un esploratore, mentre Gauß non ha nemmeno una tendenza a fare
esperimenti tangibili; egli si limita a sognare ed è pigro.
- I due sono legati da un filo invisibile che viene evidente solo al lettore; questo dimostra che pur essendo così
diversi e lavorando in maniera differente, entrambi operano in uno stesso campo, che è quello della misura
del mondo. Idea di una scienza come unica scienza  interdisciplinarità. I due hanno uno stesso fine, che è
appunto quello di misurare il mondo.

- Capitolo 16  funzione di epilogo. L’unico protagonista è Eugen, il figlio di Gauß, che deve abbandonare la
Germania e quindi compie un nuovo viaggio verso l’America. Questo epilogo incentrato su Gauß apre una
nuova generazione e crea un rimando intertestuale a un testo famoso della letteratura tedesca che si apre
con un giovane in nave dalla Germania all’America, il quale s’intitola America, un romanzo incompiuto di
Franz Kafka.

Sti le e poeti ca
Kehlmann ha dato una definizione stile di questo romanzo ormai accettata dalla critica letteraria, gebrochener
Realismus: questo realismo è rotto, fratturato; è un realismo che finge esclusivamente di essere tale, ma non lo è. È
un realismo che in realtà nasconde quello che non è un realismo, bensì il suo contrario, ossia immaginazione,
invenzione e fantasia. Per far sì che la narrazione venga percepita come una narrazione storica seria, Kehlmann utilizza
quello che lui stesso definisce un’ironia, che non si esprime solo nel tono del testo, ma bensì è un’ironia
dell’atteggiamento, atteggiamento inteso del narratore. Il narratore stesso nel raccontare le vicende che coinvolgono i
protagonisti da l’impressione di essere un narratore storico e realista, ma d’altro canto mantiene sempre una certa

distanza ironica nei confronti di quanto racconta; quindi, mette in dubbio la veridicità del suo stesso racconto.
Questo atteggiamento ironico del narratore va purtroppo perso nella traduzione italiana: non del tutto, ma in parte. È
un limite posto dalla nostra lingua italiana.

 Narratore in terza persona: es erzähler. Ci propone fatti e pensieri dei protagonisti. Il romanzo si basa anche su
dialoghi fra vari personaggi. Quando il narratore li riporta nella versione originale tedesca, lo fa avvalendosi di una

forma verbale precisa: il Konjuntiv I, trasformandolo il discorso indiretto.

Es. „Genau so sei es ihm vorgekommen, sagte Gauß“. Perdita traduzione italiana: “Mi era parso proprio così, disse
Gauß”. Distanza e insicurezza nei confronti della veridicità della narrazione  grado di allontanamento rispetto
all’espressione diretta del personaggio. Di fatto, chi parla nel discorso diretto è sempre il narratore. Non sta realmente
dando la parola ai personaggi, ma sta riportando ciò i personaggi hanno detto, o forse no.
Non solo attraverso lo stile l’autore mette in dubbio la veridicità del testo, ma attraverso anche altri stratagemmi,

come la mistione di realtà storica e finzione. Questo gioco tra realtà e finzione è dato da due aspetti: all’interno
del romanzo ci sono errori e omissioni rispetto alla realtà storica che non sono casuali, ma voluti. Per esempio, il
cambio della data dell’invenzione della fotografia e l’assenza Carlos Montufar, un personaggio che ha accompagnato
Humboldt nel suo viaggio in America, ma nel romanzo non c’è traccia di questa persona. Questo è fatto apposta per
dimostrare che la scrittura storica può manipolare la realtà, ma può anche attraverso l’omissione di dettagli di
personaggi, può ancora una volta manipolare la storia. Rapporto di critica alla storia intesa come scienza esatta.

 Riferimenti intertestuali, ossia ad altre realtà, non concrete, ma realtà testuali; abbiamo riferimenti ad altri
testi letterari. Si tratta di una intertestualità implicita, poiché in nessun punto viene esplicitato il testo a cui si sta
facendo riferimento, ma sono dolo alcune vicende della narrazione che nel lettore attento e che conosce questi testi di
riferimento, illuminano una connessione tra il testo di Kehlmann e quest’altri. Questi testi altri sono due testi di Kafka:
Il castello, storia di un uomo chiamato alla tenuta di un conte per svolgere la professione dell’agrimensore, proprio
come Gauß. L’altro testo di Kafka, America, è implicito nell’ultimo capitolo, incentrato sul figlio di Gauß, Eugen, che
viene arrestato e viene poi abbandonare i territori tedeschi e decide di imbarcarsi per l’America. Qui abbiamo una
sorta di riferimento ciclico al testo stesso, poiché già nel secondo capitolo Humboldt vuole già imbarcarsi per
l’America; abbiamo poi un riferimento intertestuale a Kafka che racconta una vicenda molto simile, di un giovane che
ha sedotto la cameriera di casa mettendola incinta, e per non svergognare la famiglia viene costretto insieme a essa a
partire per l’America.

 Il romanzo concretizza Mehrfachtkodierung, ossia pluricodificazione tipica del post-modernismo letterario.


Indica qualcosa di simile all’idea di opera aperta postulata anche da Umberto Eco. Questa è un’opera che non
esaurisce mai le sue interpretazioni possibili. Vedendo la questione dall’altra prospettiva di chi scrive, un’opera aperta
che rende possibile infinte possibilità è pluricodificata, ossia è scritta in modo in tale da rendere possibile queste
infinite interpretazioni da parte del lettore. Il romanzo di Kehlmann offre la possibilità di una lettura superficiale che
non toglie nulla il piacere dell’atto della lettura, ed è anche possibile per il lettore attento e interessato a giocare con il
testo con le interpretazioni offerte dal testo. il lettore che non conosce il testo di Kafka, in ogni caso legge il finale del
testo e lo percepisce come un finale aperto poiché c’è un personaggio che si sposta in un altro continente. Il lettore
che conosce il testo di Kafka, invece, può fare ulteriori riflessioni. La differenza tra i testi modernisti e la
Mehrfachtkodierung è che non precludono il piacere della lettura laddove non si comprendano determinate
interpretazioni, ma contengono, nonostante un’apparente banalità, moltissime o infinte chiavi di lettura o
interpretazioni dell’ambito del sapere umano. Questi testi non rimangono poi nella nicchia dei lettori esperti, ma
possono ottenere grande successo per un pubblico più ampio.

Temi

1. Rapporto tra scienza e letteratura  all’interno del romanzo, sia in maniera esplicita che implicita, c’è
costantemente un confronto tra ciò che caratterizza la scienza (precisione e verità) e ciò che caratterizza la
letteratura (fantasia e invenzione, la non verità). Da questo scontro simbolico possiamo giungere a decretare
un “vincitore”: la letteratura.

2. Zivilisationskritik  critica alla civilizzazione. Termine che indica un ben particolare tipo di critica alla
civilizzazione. Non significa che si critica quello che è la civiltà. È una critica rispetto al processo di
civilizzazione che ci ha allontanato da quello che è il principio di Kultur. Cultura intesa come senso di
comunità e di progresso accessibile e soprattutto favorevole a tutto il genere umano . La Zivilisation è
l’opposto della Kultur, del raggiungimento dell’umanità perfetta e compiuto. La Zivilisation fa progredire il
genere umano, ma non è per tutti, è a discapito di qualcuno. All’interno della Zivilisationkritik ci sono critiche

che toccano il colonialismo e il razzismo. Humboldt compara l’arretratezza, anche culturale, degli abitanti

del Sudamerica con il grande progresso tedesco. Il testo inoltre denuncia una “ miopia” degli scienziati,
ossia un essere “sordi” e “ciechi” di fronte agli svantaggi che la loro sete assoluta di conoscenza provoca per
le popolazioni sfruttate e che non hanno accesso a questo progresso. Scienziati come Humboldt pensano solo
a raccogliere conoscenza e ciò che succede agli altri non gli interessa.

3. Critica al “Deutschum”  parola intraducibile che potremmo definire con “essere tedesco”. Il popolo
tedesco viene spesso preso in giro, in particolare vi è molta ironia sul fatto che il popolo tedesco sarà un
popolo di “Dichter und Denken”. Ma prima di essere questi, sono uomini. Non viene mai fatta vedere la loro
umanità. Kehlmann invece vuole fare vedere la mancanza di umanità nei grandi testi di Goethe e altri grandi
autori e vuole dimostrare che questi poeti e pensatori fossero persone normali. Vuole porre l’accento
sull’essere umano. Ma come ha fatto il popolo di Gauß, Humboldt, Thomas Mann, Nietzsche, Hegel e altri
grandi autori tedeschi, a compiere l’olocausto, lo sterminio organizzato di milioni di persone? Com’è
conciliabile la bellezza dei testi con l’orrore dell’olocausto? Cos’è andato storto? Nel romanzo non c’è una
risposta, ma ci sono dei punti in cui viene implicitamente imposta questa domanda.
4. Vecchiaia  stato della vita che sappiamo che esiste, ma di cui non ci occupiamo. Kehlmann non solo apre
il romanzo quando i due scienziati non sono più tanto giovani, ma nei capitoli dall’11 al 15 segue il
decadimento della loro vecchiaia e i problemi fisici e corporei che iniziano ad avere. Con il tema della
vecchiaia, abbiamo un ulteriore contrasto tra la nostra decadenza e la permanenza dell’esistenza eterna delle
nostre scoperte, del nostro sapere che creiamo, nonché l’eternità del nostro mondo. C’è questo contrasto tra
la limitatezza dell’uomo e invece quella che è l’illimitatezza e l’infinitezza del mondo. C’è un modo però per
diventare immortali: Kehlmann qui riconduce i due ambiti della scienza e della letteratura. Possiamo
diventare immortali nel momento in cui veniamo immortalati dalla letteratura, dalla cultura e dal sapere. Noi
vediamo nei due protagonisti due anziani sconsolati, sembrano personaggi deboli e fanno quasi pietà; sono
figure che ci creano compassione nei loro confronti. La letteratura da questo punto di vista non solo
immortala come grande scienziato, ma anche come uomo, e immortalandolo come uomo non sta dando
merito solo allo scienziato, ma sta creando un monumento all’essere umano e c’è da questo punto di vista a
una sorta di possibilità dell’immedesimazione. I due protagonisti non sono uomini inarrivabili, ma sono
uomini come noi, che hanno fatto grande la cultura e la scienza.

1. IL VIAGGIO
Viaggio di Gauß dalla sua città natale a Berlino. Parliamo anche di viaggio immaginario. Precisa indicazione temporale:
settembre 1978. Ci viene subito presentato il professor Gauß. Gauß è pigro, poiché non aveva nessuna voglia di
andare a Berlino, è testardo nella sua pigrezza, poco socievole, insicuro e totalmente disinteressato alle celebrazioni e
onori. Gli interessa solo il suo ambito di studi ma non le decorazioni che gli stanno intorno. Gauß è una persona che
non ama spostarsi e che non ama lasciare il suo ambiente famigliare. Lui è l’opposto di Humboldt, sempre pronto alla
ricerca di qualcosa di nuovo. Humboldt è una figura con sempre le idee ben chiare su ciò che vuole, e che in un modo
o nell’altro ottiene sempre ciò che si era prefissato di ottenere. Humboldt è testardo e preciso, ed è talmente testardo
che convinse Gauß a venire a Berlino al Congresso degli scienziati. Humboldt è un anziano di bassa statura con i capelli
bianchissimi. Le sue più grandi scoperte sono già alle sue spalle. Daguerre, l’inventore della fotografia, si trova Berlino
chiamato da Humboldt, che vuole seguire le sue evoluzioni nella scienza della fotografia. L’ha ingaggiato appunto per
immortalare questo evento di fondamentale importanza, ossia l’incontro tra il più illustre matematica del tempo e
Humboldt, il più grande esploratore e scienziato del tempo. Gauß qui è come un bambino che fa i capricci, non vuole
scendere dalla carrozza e non vuole fare la fotografia. Questo atteggiamento infantile è tipico delle persone anziane.
Alla fine, Gauß scese dalla carrozza, ma in ogni caso è ancora guardingo. Egli viene accolto con tutti gli onori, e non è
abituato a questi. Egli preferisce rimanere solo piuttosto che confrontarsi con gli altri. Vuole tornare a casa,
continuando a comportarsi come un bambino. Humboldt ha una totale fede nella scienza e crede che la scienza possa
progredire, secondo un’idea illuministica, solo in avanti, solo verso il miglioramento. Non è per lui concepibile che ci
possano essere degli intoppi. Humboldt = rappresentante del cammino del progresso dell’umanità sempre verso un
miglioramento. Miopia di Humboldt = egli riesce a soffrire e a patire il dolore in nome della scienza. Egli coltiva l’idea
del progresso sin dalla sua giovane età.

2. IL MARE [HUMBOLDT]
Si concentra sull’infanzia e sulla giovinezza della vita di Humboldt fino alla partenza per il viaggio in America. Hunboldt
è cresciuto e ha studiato e si trova in procinto di intraprendere questo viaggio. Prima di partire il fratello lo porta a
Weimar, cuore pulsante della cultura tedesca, dove il fratello Wilhelm gli presentò Goethe, Wieland e Herder. La
figura di riferimento era Goethe. Werner era un sostenitore della teoria “nettunismo”, che ai tempi si contrapponeva
ala teoria del “vulcanismo”. Sono due teorie che vogliono spiegare la conformazione della Terra, e in particolare delle

rocce e delle montagne. Il nettunismo, sostenuto da Werner, sosteneva che le montagne e rocce si fossero create
sulla Terra attraverso una stratificazione di sedimenti lasciati dal ritrarsi di un enorme mare che in origine avrebbe
ricoperto la superfice terrestre. Quando questo enorme mare si è ritratto, ha lasciato dei sedimenti che stratificandosi

hanno formato le montagne. Ciò implica che il nucleo della Terra è freddo. Il vulcanesimo sostiene invece che è il
centro della Terra è caldo e fluido e quindi le montagne e i vulcani si formano perché questo centro fluido della Terra,
non fisso e non stabile fa si che le zolle si allontanino le une dalle altre andando a creare le montagne. In alcuni casi,
nel caso dei vulcani, c’è un filo diretto col centro della Terra e abbiamo l’eruzione del fluido caldo, che è il centro della
Terra.
Goethe sosteneva il nettunismo. La sua idea è un’idea di sviluppo organico, di qualsiasi cosa. L’idea che la Terra abbia
un nucleo bollente è totalmente contraria all’idea di uno sviluppo organico e armonioso. Nella sua ipotesi scarta la
teoria del vulcanismo, poiché il nettunismo si avvina di più all’armonia e alla tranquillità. Goethe dice a Humboldt di
studiare bene i vulcani. Humboldt afferma l’indipendenza della scienza  egli osserva attentamente e sarà lui che
porterà le prime prove per la teoria del vulcanismo. Decostruzione del mito del classicismo weimariano.

5. I NUMERI [GAUẞ]
Estrema ironia nei confronti di Immanuel Kant. Grazie a Kant, noi possiamo conoscere la realtà intorno a noi. È una
figura di spiccata importanza intellettuale. Egli ha dato informazioni su ciò che significa lo spazio. Una volta pubblicato
il suo testo fondamentale, Gauß decide di andare da quello che ritiene la mente più illuminata della su epoca portargli
in dono una copia di questo libro. Porta questo libro per dedicarlo a Kant. Gauß arriva da Kant, poggia il libro sul tavolo
e inizia a declamare di fronte a Kant il motivo della sua visita, che non è solo quello di portargli il libro, ma anche
quello di confrontarsi con Kant. Gauß ha avuto delle intuizioni relative allo spazio che addirittura contraddistinto
quanto Kant ha affermano nei suoi studi, in particolare nella Critica della ragion pura, ma Gauß non sa con chi parlare
di queste intuizioni e pensa che l’unica persona in grado di capirlo sia proprio Kant. Idea di vero maestro  un
maestro è anche una persona a cui poter dire un’idea diversa e contraria da quella del maestro. L’idea di Gauß è che lo
spazio sia una finzione, un sogno. La verità era perturbante. Gauß inizia qui a essere tratteggiato come un visionario,
che vede la realtà senza spostarsi. Egli intuisce che c’è anche qualcos’altro, in questo caos la terza dimensione dello
spazio, che confuta tutto ciò che noi vediamo. Per Gauß c’è qualcosa di strano nello spazio, lui sente che è diverso, ma
non sa neanche bene com’è. Questo lo avvicina molto alle idee del romanticismo. Troviamo riflessi in questi due
protagonisti due accezioni, concezioni e riflessioni che si legano alla cultura del tempo. Humboldt grande weimariano,
e Gauß, senza un obiettivo ma con un’estrema tensione. Gauß aveva bisogno dell’opinione di una persona che forse
poteva non ritenerlo pazzo, il solo che doveva capirlo. Kant rispose “devi comprare salsicce e stelle”  riflette l’idea di
Kant come una persona comune, che prima deve avere la pancia piena. Questa risposta ridimensiona Gauß,
nonostante egli se ne va molto deluso da questa visita.
6. IL FIUME [HUMBOLDT]
Miopia di Humboldt  egli è in Sudamerica e vuole trovare un canale che unisce i due più grandi fiumi del
Sudamerica: l’Orinoco e il Rio delle Amazzoni. Anche con questo obiettivo egli è andato in Sudamerica, vuole non solo
vedere questo canale, ma anche misurarlo. Cerca di ingaggiare dei barcaioli esperti che lo conducano all’imbocco di
questo canale per misurarlo. I barcaioli chiedono qualcosa in cambio a Humboldt: soldi e conoscenza. Carpe diem 
devi mettere a repentaglio la tua vita proprio perché è breve. Contrasto tra Humboldt e Bonpland. Humboldt è
razionale.
Nomi dei quattro barcaioli: Carlos, Mario, Gabriel e Julio. Rimandano al realismo magico sudamericano e alla
letteratura sudamericana: questi sono C. Fuentes, G. Garcia Marquez, M. Vargas Llosa e J. Cortazar. I quattro si
dichiarano dispoinibili ad accompagnare Humboldt e inizia così il viaggio. Mentre stanno navigando, è interessante
l’affermazione che fa Julio, ossia: “il fiume non tollera gli uomini”. La visione di Humboldt è quella per la quale il
pregresso e la scienza devono essere in grado di misurare ogni singolo elemento del mondo e anche mettere a servizio
la natura e l’ambiente per lo sviluppo dell’uomo. Qui, invece, abbiamo una visione totalmente differente, ossia la
visione di una natura autonoma che addirittura è in grado di respingere l’uomo; una natura che riconosce l’uomo
come un suo invasore, e che talora si difende da questi attacchi dell’uomo. Con questa affermazione Kehlmann apre
uno spunto di riflessione: quando Humboldt e altri che si occupano di scienza, possa sottomettere e sfruttare le risorse
del pianeta. All’interno de testo abbiamo anche una leggera critica alla figura di Humboldt, che soffre della miopia
dello scienziato, che vuole fare tutto per raggiungere i propri obiettivi senza curarsi del resto. Aguirre, conquistatore
spagnolo, che aveva per primo percorso tutto l’Onirico, non lo aveva fatto come Humboldt per misurare il mondo, ma
per sete di potere. Era un Conquistador spagnolo e aveva deciso di autoproclamarsi re di una zona del Sud America ed
era stato colpito da follia e sete di potere. Ironia con cui il testo affronta una tematica delicata: di fatto, Humboldt si
rifiuta di riconoscere Aguirre come un esploratore, paragonandolo a “un uccello che non esplora l’aria o un pesce
l’acqua”. Bonpland aggiunse “o come un tedesco il senso dell’umorismo”. Humboldt reagisce alla battuta di Bonpland e
lo fa in un modo che automaticamente attesta la veridicità dell’affermazione di Bonpland, citando autori prussiani.

 J. W. Goethe – Wandrers Nachlied [Ein Gleiches] (1870)


Poesia breve e semplice, ma che contiene un messaggio profondo e triste. È una poesia ambientata all’interno della
natura e ci comunica l’atmosfera di un momento di profondo silenzio e immobilismo, che molti intendono come un
momento della notte, in cui regna pace assoluta. Una pace che è idilliaca solo fino a un certo punto: i primi sei versi
della poesia possono essere letti come un idillio. Distico finale: morte.
Humboldt non ha la capacità di raccontare, ma si offre di tradurre in spagnolo la poesia di Goethe. Humboldt non è in
grado di percepire il linguaggio metaforico della letteratura. Oltre a non apprezzare e non comprendere questo
linguaggio metaforico, egli non ne comprende il significato perché è uno scienziato, e la scienza dice le cose come
stanno. La scienza non può abbellire e raccontare un piacere estetico. In realtà, il vero Humboldt non era così, ma
amava raccontare, di fatto quando torna dal suo viaggio scrisse libri su di esso. Questo racconto della poesia sconvolge
Bonpland e Julio, che si sorprendono. Humboldt dimostra ancora la sua “allergia” e il suo non comprendere il piacere
estetico della letteratura ma anche la funzionalità della letteratura, ossia il suo non essere in grado di raccontare storie
che vanno aldilà della realtà concreta. Egli si scaglia contro tutto ciò che non è scientifico, che non è copia del mondo
che egli vorrebbe migliorare.

10. LA CAPITALE [HUMBOLDT]


Humboldt si trova in Messico (Città del Messico) e viene accompagnato un famoso tempio. Gli viene raccontato che
per l’inaugurazione di questo tempio erano state sacrificate ventimila persone. Humboldt rimane sconvolto da quanto
gli viene raccontato e gli sembra impossibile che per inaugurare un tempio possano essere state uccise senza alcuna
colpa tutte quelle persone. Cambio di tempo verbale  le condizioni di Humboldt fortemente presentate non si sono
rivelate veritiere. Le vittime non hanno avuto modo di salvarsi. Gli spettatori di quel sacrificio insensato non si sono
ribellati e l’universo nonostante tutto non è finito. Questo avvenimento sconvolge Humboldt, che si richiama
all’universo che non potrebbe sopportare una tale rottura poiché lui vorrebbe educare l’uomo all’armonia universale e
per lui è difficilissimo pensare una cosa del genere. Per lui è ancora più scioccante quando una sera guarda i suoi
appunti delle misurazioni e intuisce per primo che il tempio con la città che lo accoglie non è stata costruita secondo
una struttura casuale, ma “tutta la città era un calendario”, costruita come Stonehenge per segnare l’avvicendarsi
delle stagioni. Egli, quindi, intuisce che la città con le sue costruzioni fungevano per indicare lo scorrere del tempo. È
sorpreso e ammirato del progresso scientifico di questa popolazione, che era riuscita a creare un’intera città
sottoforma di calendario. Humboldt non si aspetta un tale conoscenza scientifica da parte di una popolazione
sudamericana. Rimane quindi sconvolto e ciò fa il paio con lo shock che aveva invece subito la mattina, relativo
all’uccisone delle ventimila persone. Egli non riesce a concepire come una società così avanzata con conoscenze
approfondite dell’universo avesse allo stesso tempo potuto comportarsi in maniera orribile sacrificando ventimila
persone per inaugurare un tempio.
Rimando ironico (nel senso che è di autoriflessione): nel momento in cui Humboldt dice il contrario di quello che aveva
fatto la Germania (olocausto).

11. IL FIGLIO [GAUẞ E HUMBOLDT]


Con questo capitolo si torna nel 1828 e al Congresso degli scienziati tedeschi in cui Humboldt ha voluto invitare a tutti i
costi Gauß. In questo capitolo abbiamo un dialogo reale tra i due scienziati. Questo dialogo sottolinea la totale
idiosincrasia che hanno i due scienziati per la letteratura, ossia di come due scienziati siano contrari a questa, poiché
per loro non rispecchia la realtà. I due stanno parlando tra di loro e Humboldt racconta che il fratello aveva scritto un
saggio su Schiller, aggiungendo che la letteratura non gli era mai piaciuta. Commento di Humboldt su Kehlmann, che
sfrutta i personaggi storici. Humboldt racconta di come vorrebbe dedicarsi a migliorare la letteratura e ridurre
quest’ultima a scienza, ossia rigorosa e precisa. Humboldt racconta che stava lavorando a un catalogo di piante a cui i
pittori si sarebbero dovuti attenere per legge. Egli non concepisce l’esistenza della realtà finzionale.
“Nel caso in cui l’invenzione di Daguerre fosse stata perfezionata, non ci sarebbe comunque stato più bisogno delle
arti”
Affermazione sbagliata per due prospettive:
1. L’essere umano non ha bisogno solo della realtà concreta, ma ha bisogno anche di evadere attraverso l’arte
in mondi altri.
2. Anche la fotografia è diventata un’arte: dimostra il bisogno di un piacere estetico.
Per Gauß la letteratura è qualcosa di stupido perché non fondata sul reale.

13. L’ETERE [HUMBOLDT]


Humboldt professa la sua cieca fede nella scienza e nel progresso. Humboldt parla del progresso, l’evoluzione e lo
sviluppo della scienza. Viene sottolineata la concezione esclusivamente lineare che Humboldt ha della scienza: per egli
può solo progredire, fino ad essere un punto di arrivo di totale progresso umano (la misura del mondo quasi trovata).
Humboldt poi dice: “La scienza avrebbe dato inizio a un’era di benessere, e chissà se un giorno non sarebbe stata in
grado perfino di risolvere il problema della morte”. Punto della morte  punto che nessuno è mai riuscito a risolvere.

15. LA STEPPA [GAUẞ / HUMBOLDT]


Sebbene i due si siano separati (Humboldt si trova in Russia e Gauß è tornato in Germania) i due si intrattengono tra di
loro e pensano costantemente l’uno all’altro. In questo capitolo i due senza che vi sia un’ammissione esplicita, ma solo
nel processo di lettura e interpretazione ricezione da parte del lettore dimostrano che non solo scienza e letteratura
hanno degli aspetti in comune, ma in particolare forse la letteratura intesa come superamento della realtà concreta è
forse qualcosa di più che non la scienza. Prima similitudine non esplicita tra scienza e letteratura ci viene dato da
Gauß, tornato nella terra natale. Fa passeggiate nei boschi e si perde nei suoi pensieri. Gauß ci da una visione
differente della scienza: la scienza ha lo stesso potere che ha letteratura. La scienza ha la capacità di inventare ex novo
quella che è la nostra realtà, così come la letteratura ha la capacità di inventare la realtà finzionale. Sono due scienze
non lontane dalle une alle altre. Quando Humboldt ritorna dalla Russia, inizia a mettere in dubbio l’idea di scienza
come misura costante del mondo. quando torna a casa a Berlino s’immagina Gauß “seduto al telescopio a osservare i
corpi celesti” e si chiede se Gauß è riuscito a intuire l’esistenza di mondi altro pur non essendosi spostato; intuisce che
ha scoperto di più di lui ed era andato più lontano di lui pur essendo rimasto sempre a casa. Gauß vede oltre la realtà,
intuisce le cose e questo gli permette, a malincuore, di vedere oltre quanto ha visto egli stesso. L’intuizione di mondi
altri è poi la caratteristica della letteratura. È chiaramente una non solo difesa, ma una lode in favore della letteratura
e della sua capacità di misurare il mondo. Quello che inizialmente sembra essere un percorso parallelo tra scienza e
letteratura, alla fine non sono poi così lontane. Humboldt ammette che Gauß abbia viaggiato molto di più stando a
casa perché non si è accontentato della realtà concreta; è una lode in favore della letteratura e della sua capacità di
misurare realmente il mondo. Quello che inizialmente sembra uno scontro tra letteratura e scienza alla fine vediamo

che finisce con una superiorità della letteratura nei confronti della scienza e nella sua capacità di misurare il
mondo non solo per la concretezza.

Sasha Marianna Salzmann (Wolgograd, 1985)


Sasha Marianna Salzmann nasce a Wolgograd nel 1985, nella ex Unione Sovietica. È una figura che ha una formazione
migratoria, quindi ha vissuto un’esperienza di migrazione in prima persona. Non nasce come Sasha Marianna, ma solo
Sasha. Aggiunge poi il nome Marianna, in quanto a partire dai vent’anni inizia a identificarsi come persona non binaria,
quindi non appartenente né un genere sessuale né all’altro. Salzmann inizia la sua vita in Germania nel 1990, si
trasferisce con tutta la famiglia verso la Germania ormai unificata e ha la possibilità di farlo in quanto fa parte dei
Kontingentflüchtlinge, a cui fu permesso dall’ex Unione Sovietica verso la Germania se in possesso di radici ebraiche.
Di fatto, la sua famiglia ha radici ebraiche e porta una doppia alterità: l’alterità di essere “russa” ma anche quella di
avere radici ebraiche. Questa doppia alterità è presente anche nel romanzo. Salzmann frequenta le scuole in
Germania ma si occupa costantemente di temi quali la migrazione e la transculturalità. A partire dal 2022 inizia a
lavorare nel campo culturale tedesco come drammaturg* che scrive opere teatrali. Il suo esordio infatti è nel campo

teatrale. Nel 2017 pubblica il suo romanzo di debutto “ Außer sich ” (fuori di sé).

Außer sich
Titolo che costituisce tre richiami:

1) Richiamo testuale  rimanda a un ben preciso momento della narrazione; il protagonista si osserva
spesso non da una prospettiva interna, ma da una prospettiva esterna, fuori di sé. Si osserva attraverso una
narrazione in. Terza persona. C’è un gioco costante di fuoriuscita e rientro del protagonista all’interno e al di
fuori di sé. Il punto di vista del per

2) Richiamo intertestuale esplicito  reso manifesto all’interno dell’apparato testuale del romanzo,
ovvero tutto ciò che sta intorno alla narrazione (dediche iniziali, ringraziamenti, titolo). Nei ringraziamenti
Salzmann rende esplicito che abbia rubato il titolo del romanzo alla rivista freitex. Tramandare nomi è
un’antica tradizione ebraica.

3) Richiamo interstuale implicito  rimando a un testo che tocca tutti i temi all’interno del romanzo.
Testo di Judith Butler: Beside Oneself (in Undoing Gender, 2004). All’interno del romanzo c’è un
capitolo che si chiama Beside Oneself; questo si concentra sull’idea dell’identità come fattore relazione .
Non siamo né noi a definire la nostra identità né gli altri, ma l’identità è qualche cosa che
dinamicamente si costruisce e si muta, cambia ed evolve nel tempo in una costante relazione e noi e gli
altri e anche per quanto riguarda la nostra identità sessuale. La costruzione di un’identità sessuale è un

tema portante del romanzo. Tema del doppelgänger  ci si riferisce alla doppia identità sessuale
(guardando la copertina).

Genere

- Romanzo famigliare transculturale  viene narrata la storia di una famiglia, le singole vicende
appartenenti a uno stesso nucleo famigliare. Generazioni dei nonni, genitori e figli che raccontano le storie
dei propri avi. Storie che non sono solo storie personali, ma si intrecciano con la Storia e in particolare la
storia che viene ripercorsa è la storia dell’ex URSS. Questo romanzo famigliare transculturale narra
l’esperienza migratoria e quindi il passaggio di differenti culture: si racconta storia di una famiglia che
proviene dall’ex URSS e migra verso la Germania.

- Romanzo autobiografico  tratti autobiografici. Esperienza migratoria. Il protagonista è una figura che
compie un percorso di transizione da un genere all’altro che però non arriva un genere d’arrivo (non
binarismo) ma non si indentifica né con uno né con l’altro genere. Il romanzo si apre con l’inizio del soggiorno
della protagonista a Istanbul; anche questo è un tratto autobiografico, che proprio durante il periodo di
stesura di questo romanzo si trovava a Istanbul. Salzmann la scrittura è una messa a nudo del sé: è
impossibile astrarsi del tutto dai propri testi, i testi che si scrivono dicono sempre qualcosa dell’autore e di
come esso percepisce il mondo.

Ambientazione

erzählte Zeit molto esteso  si colloca tra due momenti violenti di rivoluzione: dalla Rivoluzione Russa al tentato
colpo di stato in Turchia il 15 luglio 2016. Quindi l’erzählte Zeit ricopre un secolo. Alternanza tra differenti piani
temporali  l’alternanza è confusionaria poiché vi sono spesso cambi di prospettiva della narrazione. Ci sono tre piani
temporali:

1) Presente: Istanbul 2016.


2) Passato “prossimo”: 1990  all’interno del quale è ripercorso l’arrivo della famiglia in Germania.
Momento della migrazione e dell’adattamento alla nuova società in cui ci si trasferisce.
3) Passato “remoto”: 1920  vengono raccontate le biografie e le vicende dei nonni e dei genitori.

Luoghi

- Germania (dagli anni Novanta E presente);


- Unione Sovietica (URSS);
- Turchia: Istanbul  la narrazione di Istanbul si apre con l’arrivo della protagonista all’aeroporto Istanbul =
luogo di “passaggio” da Occidente e Oriente, così come lo sono gli aeroporti. Istanbul è considerata luogo di
confine ma anche di contatto tra Occidente e Oriente. Istanbul è sviluppata nella parte europea e la parte
asiatica. Non è né del tutto europea né del tutto asiatica. Il fatto che il romanzo si apre nel luogo di un
aeroporto. Nulla è definito. L’identità del protagonista è in costante evoluzione e cambiamento. Il dinamismo
è fondamentale all’interno del romanzo e della narrazione.

Personaggi

- Famiglia  differenti generazioni.


- Ali e Anton = fratelli gemelli; tema del Doppelgänger. All’interno del romanzo sono presenti però indizi che
ci fanno dubitare della reale presenza di Anton. Ali si reca per ritrovare il fratello Anton. Tuttavia, la sua
esistenza non è così certa.

Strutt ura e sti le del testo


Due parti:

1) Eins  Ali è la protagonista;


2) Zwei  Anton (Ali); ci vuole far credere che il protagonista sia Anton. Leggendo il romanzo, si ha da una
parte l’impressione di aver letto già alcune cose e che Anton è la proiezione di Ali. La voce narrante è la
stessa della prima parte.
Entrambe le parti si aprono con un viaggio di ritorno per far visita ai parenti lasciati in Russia. Nella prima parte

abbiamo il preparativo del viaggio “ nach Hause”; la seconda parte “zu Hause”, Ali si trova a casa, ha trovato la sua
reale dimensione.
- Nella prima parte sono presenti singoli capitoli all’interno dei quali vengono narrate le storie di singoli
personaggi, abbastanza riconoscibili poiché portano i nomi dei singoli personaggi. A questi si aggiungono
capitoli dedicati alla storia dei protagonisti. Non c’è quindi un ordine cronologico. Si riscontra perlopiù
nell’ordine in cui vengono affrontate le biografie dei membri della famiglia (dai più anziani ai genitori).

- Interferenza fra Ich- e Sie/Er erzähler + cambi di tempo verbale. L’io narrante si esprime al
presente; narratore in terza persona narra al passato. Il protagonista racconta la sua storia e la commenta
utilizzando un narratore in prima persona (Ich-Erzähler), ma allo stesso tempo la stessa Ali assume a volte il
ruolo di narratore in terza persona, quindi ci raccontale vicende di altre persone. La voce che narra è sempre

quella di Ali  narratore omodiegetico.

- Fluidità della narrazione  corrisponde all’indefinitezza identitaria del narratore in terza persona.
- Interferenza da russo  es. tradotti in tedesco modi di dire russi, inserimento di termini estranei.
Decostruzione di un paradigma monolinguistico.

Temi

- Vita in URSS  difficoltà trovate dai singoli individui; limitazioni ed effetti sull’esistenza del singolo
individuo. Origine ebraica gli ebrei in URSS erano discriminati, non al pari del nazionalsocialismo ma
comunque erano considerata una minoranza che non aveva diritto alla partecipazione all’interno della società
e sottoposta a delle limitazioni.

- Migrazione  la famiglia intraprende n percorso migratorio dall’Unione Sovietica ormai in disgregamento


nel 1990 alla Germania riunificata. All’interno del testo possiamo notare come ci siano differenti reazioni
delle diverse generazioni nei confronti dell’esperienza migratoria; l’esperienza migratoria per le persone più
anziane annulla l’individualità dell’individuo. In particolare, la figura della madre cita “la migrazione uccide”;
questo è un topos tradizionale, c’è quindi la presenza di un motivo chiave che si tramanda in questa
letteratura.
Per le generazioni più giovani (figli Ali e Anton) la migrazione è un momento di disorientamento e un
momento che segna la fine di una vecchia vita e l’inizio di una nuova, ma la migrazione p intesa anche come
possibilità di un nuovo inizio, così come anche creazione di una nuova identità. Non è infatti un caso che Ali e
Anton si sottopongano a un’altra migrazione, ossia quando abbandonano la Germania per traferirsi per un
tempo a Istanbul. Due migrazioni: migrazione intesa come spostamento e migrazione come inizio e la ricerca
di una nuova identità.

- Memoria famigliare e storica  le vicende delle persone della famiglia sono narrate dalla prospettiva
dei nipoti, in particolare da quella di Ali. Ali è portatrice di una postmemory, poiché nel suo narrare le vicende
dei propri antenati non sta raccontando dei ricordi propri vissuti sulla propria pelle, bensì sta ri-raccontando
ricordi ma anche aneddoti che le sono goa stati tramandati dai membri della propria famiglia. In questo
lavoro di ri-narrazione di ricordi e aneddoti vi è un aumento della distanza rispetto alla realtà concreta e
fattuale, e anche a un relativo aumento della lacunosità e della frammentarietà di questi ricordi e vicende
raccontati dai nipoti o dai figli. Ali di fatto non può immedesimarsi, ma può solo tentare di avvicinarsi a loro
attraverso i ricordi che queste persone le hanno raccontato, e la costruzione di biografie che spesso sono
elementi di invenzione che Ali utilizza per riempire le lacune della storia famigliare. Alcune di queste lacune
sono inoltre atte a creare una sorta di base affinché la stessa protagonista Ali possa di fatto arrivare a inserirsi
autonomamente all’interno di questa storia. Ali arriva a fare supposizioni, per esempio sulla sessualità dei
suoi genitori; in questo modo, trova un collegamento intimo con il proprio passato.

- Questione di identità  due tipi di identità:


1. identità transculturale  Ali non vuole identificarsi né con la cultura russa, né tedesca, né ebraica;
ma cerca di mantenere un’apertura e una fluidità, una possibilità di collegamento intimo con tutte le
culture in cui non solo vive, ma ha anche a che fare quotidianamente.

2. Identità di genere  subisce trasformazione all’interno del romanzo; Ali inizialmente viene descritta
con il genere femminile mentre alla fine del testo viene invece utilizzato il genere maschile. Tuttavia, non
si tratta di una transizione completa dal genere femminile a quello maschile, ma è piuttosto una
transizione che porta dall’identificazione con il genere femminile all’identificazione con il gemello Anton,
ma che lascia in sospeso una determinazione assoluta e fissa dell’identità di Ali/Anton. In uno degli ultimi
dialoghi con un amico transessuale Ali/Anton rifiuta una determinazione fissa della sua identità,
lasciando quindi aperto lo spazio a un’identità fluida, che viene si determinata außer sich, quindi al di
fuori di sé, dagli altri, ma di fatto è anche determinata anche dall’interno, in quello che è un rapporto
relazionale.

Personaggi

- Anton  non viene mai specificato. È una proiezione di Ali.



Questa è una storia che viene narrata nella sua singolarità, ma vuole mettere in luce tematiche universali, che
potrebbe accadere a qualsiasi famiglia. Oltre a questo allargamento dal punto di vista spaziale, abbiamo un
allargamento dal punto di vista temporale.

Inger Bachmann ha scritto “solo sulla data ho dovuto riflettere a lungo, perché è quasi impossibile per me dire “oggi”,
sebbene ogni giorno si dica […] “oggi””.
Il tempo è un oggi, perché la narrazione è basata solo sul ricordo, il ricordo che ha oggi la protagonista della storia
famigliare. Una storia famigliare ancorata al tempo storico, ma allo stesso tempo esce da questa dimensione
temporale ed entra attraverso il ricordo e la funzione della memoria famigliare in una dimensione sovratemporale,
che è un eterno oggi.

1. NON C’È TEMPO [OHNE ZEIT]


Non vi è una precisa indicazione di tempo, non sappiamo se è inverno o estate e non capiamo fino alla fine del
romanzo neanche l’anno in cui ci troviamo. In questa dimensione senza tempo troviamo la protagonista, in quanto le
sue vicende vengono narrate al femminile. Ci troviamo nell’aeroporto di Istanbul e abbiamo la presenza di Ali. Ali si
trova in questo momento distesa sul pavimento nei bagni dell’aeroporto, in particolari bagni femminili. Si sente porco
bene, in particolare sente in bocca un sapore di pollo, che le riattiva un ricordo che non riesce a focalizzare il momento
in cui ha vissuto un’esperienza simile. Non riesce a focalizzare questo momento piche è stata un’esperienza
traumatica (Freud: l’esperienza traumatica viene rimossa e viene ricordata attraverso i sensi e le percezioni),
l’esperienza della migrazione. Già dalle prime righe viene evocato il tema della migrazione e attraverso questo sapore
di pollo viene evocata questa esperienza traumatica. Questo capitolo ci mostra un altro tema portante, quello della
costruzione della propria identità e talora del rapporto conflittuale tra l’identità che noi abbiamo di noi stessi e quella
che ci viene data dall’esterno. Ali deve superare i controlli per l’ingresso nel paese e devono essere controllati i suoi
documenti: li consegna al funzionario e si pone il problema della foto sul passaporto. La foto mostra un Ali dai tratti
più femminili, totalmente differenti. Qui abbiamo un’idea che Humboldt contraddice della fotografia  la fotografia in
questo caso non rappresenta la realtà in cui non corrisponde più all’individuo. L’idea tra questa discrepanza tra la
realtà e la foto di un documento ufficiale riproduce lo scontro relazione tra l’identità del singolo, che il singolo
percepisce di sé stesso e l’identità che ci viene ascritta e imposta dall’esterno. Queste due identità non sono mai
compatibili tra loro, ma la nostra identità reale si trova nel mezzo, tra questi due opposti. Non sembrava più la stessa
persona in foto […] persino la madre non la riconosceva più.

2. TRENTASEI ORE
Questo capitolo svela sin da subito questo mistero del sapore di pollo in bocca ad Ali. Trentasei ore sono le ore che
corrispondono al viaggio interno che la famiglia di Ali compie nel momento in cui si trasferisce dall’Unione Sovietica
alla Germania. Durante questo viaggio, per rifocillarsi i membri della famiglia mangiano questo “uccello morto”,
questo pollo. Ali siede in un vagone del treno Mosca-Berlino insieme ad Anton, il suo gemello i suoi genitori, con
moltissime valigie. C’è anche il nonno, ma ai bambini i nonni non era stato detto che se ne andavano per sempre né i
bambini lo avevano capito. Ali pensava fosse una vacanza; il momento in cui realizza di essere in quella che sarebbe
diventata poi la sua patria, è il momento in cui il treno arriva Berlino. “ Nel momento in cui la famiglia scese dal treno,
fu come se il mondo si fosse fermato” in questo momento Ali ha un malessere fisico, in quanto ha rigurgitato il pollo.
L’uomo che viene a prenderli è lo zio Leonid, “che era venuto ad accogliere gli emigranti o gli immigrati, a seconda dal
punto di vista”. La prima cosa che fa Ali quando arriva a casa è quindi vomitare, un momento che sottolinea il trauma
di questa bambina che in quel momento capisce che non si tratta di una vacanza, ma di una migrazione. Ali rivede
questa scena quando è sdraiata nell’aeroporto di Istanbul. Il trauma della migrazione non si vede attraverso la scena
del vomito, ma anche attraverso le percezioni di Ali  il mondo torna a girare ma lo fa creando un profondo disagio e
disorientamento all’interno della protagonista.
 Topos della migrazione come malattia  il padre della madre chiede se avesse una medicina. La migrazione
si manifesta in maniera sintomatica. Il motivo della migrazione come malattia è latente all’interno del
romanzo, induce a livello fisico un malessere.
I capitoli successivi sono incentrati in maniera alternata sia sulle biografie dei personaggi appartenenti alla famiglia, sia
su quella che è la nuova vita di Ali a Istanbul. Abbiamo quindi una costante passaggio da capitoli che sono ambientati
nel passato “remoto” della famiglia a capitoli ambientati invece nel presente a Istanbul. I capitoli che narrano le
vicende della famiglia sono raccontati da un narratore di terza persona estraneo alle vicende. Tuttavia, alla fine di
questi capitoli è quasi sempre presente la voce in prima persona di Ali. Questa presenza di questa voce a due funzioni:
ci fa intuire che il narratore che ha raccontato attraverso l’utilizzo della terza persona è in realtà la stessa Ali, che poi
alla fine passa a riflettere sia su ciò che ha narrato in relazione alla vita e al carattere del personaggio della famiglia,
ma anche al modo in cui racconta questa storia della famiglia il suo ruolo stesso all’interno della narrazione famigliare.
Questo passato è tratto dalle ultime battute del capitolo, dedicate a Valja. In questo capitolo viene costruita l’intera
vicenda biografica della madre, che Ali può conoscere solo indirettamente, da quanto le è stato raccontato. Ali
ricostruisce la storia della madre e alla fine possiamo vedere come ammette di aver ricostruito la vicenda a partire da
“materiale di seconda mano”, usando la sua stessa invenzione per colmare alcune lacune, e dall’altro alto riflette
sull’impossibilità di raccontare in prima persona la storia famigliare, ma anche quella che è la sua propria storia. Sono
significativi da questi punto di vista i verbi che usa Ali: immaginare  crea attraverso la sua immaginazione un ricordo.
immagine e ricorda che la madre è incinta di quello che dovrebbe essere il suo gemello. Ammissione che non può
immedesimarsi in un’altra persona, ma può solo descriverla dall’esterno inventando e ipotizzando. Questo a che fare
con sé stessa: Ali si trova ancora nella pancia della madre, in un certo senso esiste già, ma non può ricordare nulla di
quei momenti. Tutto ciò che può ricordare della sua stessa esistenza è qualche cosa di sbiadito, qualcosa che le può
sembrare famigliare, qualcosa che riconosce e non riconosce allo stesso tempo; è il racconto di una vita, che però le è
stato fatto da altri. Contrasto tra identità interiore e identità esteriore. Questo problema di non poter raggiungere la
propria identità è declinato in un senso diacronico: lei pio arrivare fino a un certo punto, si deve affidare ai ricordi
altrui. Successivamente per Ali continua a persistere anche nel momento presente un problema di individuazione della
sua reale identità; e quindi una sorta di necessità di dover fare appello a delle definizioni identitarie che provengono
dall’esterno. Qui, tuttavia la questione è declinata in senso diacronico. Nel momento in cui inizia a nutrire dei dubbi
sulla sua identità di genere, può essere descritta solo da fuori. Questo cammino che compie per trovare la sua identità
la conduce a doversi osservare da fuori.

La famiglia si stabilì in una residenza per richiedenti asilo. Valentina e Konstantin si erano iscritti a un corso di tedesco
e facevano compiti insieme. Ali e Anton si annoiano terribilmente e si isolano rispetto ai loro coetanei, sono annoiati e
non hanno nulla da fare. Vivono in un microcosmo che ha due caratteristiche fondamentali: sono luoghi rumorosi,
pieni di frastuoni (in contrasto con l’ambiente esterno dalla residenza). Ci sono elementi che ci rimandano a una
precisa posizione e un preciso ambiente culturale: le persone che vivono all’interno della residenza sono immigrati
provenienti dall’ex Unione Sovietica, che mantengono all’interno di questo microcosmo usanze e costumi della propria

patria  microcosmo della propria patria (profumo mosca rossa, suoni di orologi, come se all’interno della
residenza fosse ricostruito il microcosmo della patria). Fenomeno di autoghettizzazione  non permette di
uscire da questo microcosmo e non permette di integrarsi alla società.
Descrizione dell’ambiente scolastico  scuola frequentata da Ali e Anton. Luogo dove c’è silenzio dovu to al
problema comunicativo, dovuto al fatto che i bambini e ragazzi molto giovani non seguono corsi appositi di lingua, ma
immediatamente inseriti in scuole tedesche. È ciò che accade ad Ali e Anton, che non hanno conoscenza della lingua
tedesca e quindi non parlavano con nessuno. Non c’è alcun tipo di comunicazione tra i compagni e con gli insegnanti.
Questo vuoto e silenzio porta a un fenomeno di autoghettizzazione, infatti i due si autoconvincono di non avere
bisogno di niente e di nessuno. Questo loro “autoghettizarsi” porta alla creazione di un rapporto estremamente
simbiotico l’uno con l’altro, un rapporto strettissimo che mette Ali in totale difficoltà quando Anton scompare, quando
viene a mancare nella sua vita un punto di riferimento sin dall’infanzia. Il vuoto e silenzio che si crea intorno ai due
viene però pian piano abbattuto dall’esterno, ma non in maniera positiva: i compagni di classe iniziano a rivolgere la
parola ai due ma non per creare un legame, ma più per bullizzarli. Li prendono infatti in giro per il loro modo di
vestirsi, vestiti passati di moda e che i bambini tedeschi credono che siano stati presi dalla spazzatura. Si scagliano
perché li ritengono differenti, perché percepiscono una differenza culturale ed etnica rispetto a loro. La famiglia
proviene dall’URSS ma era di origine ebraica e chiede alla madre perché venivano presi in giro in quanto russi, quando

la madre gli aveva sempre insegnato di essere orgogliosi del loro essere ebrei. Problema di definizione di
identità dall’esterno  questi bambini cresciuti in URSS erano stati educati ed istruiti al riconoscimento delle
proprie origini culturali ebraiche e quando erano in Russia si definivano in maniera differenziale rispetto ai russi come
ebrei. Non si sono mai identificati come sovietici, ma per il loro essere ebrei. Doppia discriminazione che contiene un
“indizio”, un atteggiamento ipocrita della popolazione tedesca. I tedeschi sapevano che queste persone erano di
origini ebraiche, ma li prendevano in giro in quanto russi.

Ali osserva sé stesso dall’esterno. Si trova a fare visita alla madre; ci troviamo in un tempo vicino al presente, poco
prima della sua partenza per Istanbul. Qui riflette su quella che è la sua impossibilità di definirsi a livello identitario con
assoluta precisione: la visione che ha di sé stesso è al di fuori di sé.

“La memoria è un parassita”  necessità di ricordare la propria storia individuale ma anche famigliare, al fine di
riuscire a dare una propria definizione di sé, una definizione del proprio io. Attraverso la memoria e la conoscenza del
passato si può forse arrivare a capire chi si è nel presente. Questo è il processo che anche Ali intraprende nel
momento in cui ricostruisce le vicende dei suoi antenati. Un’identità che però è fluida, non è del tutto raggiungibile;
essendo sempre in movimento, non permette all’individuo di dire Io. È una riflessone sull’identità che sfrutta il
plurilinguismo, sia dell’autore che del personaggio stesso di Ali. L’Io si trova al fondo delle cose, in ultima posizione,
che può essere raggiunto attraverso un lungo percorso di ricerca, una ricerca che deve svolgersi nel passato e nella
memoria, nelle profondità del proprio essere. Un io che è sempre unico e incomprensibile agli altri. Ali qui
nuovamente ammette l’impossibilità di comprendere l’Io di sua madre. Si può solo conoscere l’altro in maniera
frammentaria. L’altro rimane una foto che non riusciamo a mettere fuoco, di cui vediamo solo i contorni. Non è
un’immagine precisa. E così anche il nostro Io: è difficile conoscere il proprio Io, chi siamo. È un errore credere che chi
ha vissuto un’esperienza di migrazione traumatica di passaggio di differenti mondi abbia un destino segnato. Ogni
identità è unica, anche nel momento in cui si attraversano delle esperienze simili; ogni essere reagisce diversamente e
ognuno ha la propria identità, che è costantemente mutevole, che l’incontro tra noi egli altri con cui ci relazioniamo.
 Rifiuto di un’identità definitiva, immutabile, che non cambi mai punti di vista. Idea di un’identità della
società post-migrante, transculturale, che tiene insieme tutto.

Ali sente la mancanza del fratello  esiste davvero o è solo un’invenzione/prodotto del suo molteplice io? L’idea che il
fratello gemello Anton sia un’invenzione del protagonista Ali trova alcuni indizi che comprovano questa tesi all’interno
della seconda parte del romanzo, in particolare un capitolo che porta il titolo di Anton, che sembra raccontare
attraverso un narratore in prima persona proprio le vicende dello stesso Anton. È come se avessimo l’impressione che
Anton si manifesti e ci racconti con la propria voce ciò che ha fatto in questo periodo in cui era scomparso. Ci racconta
che Anton si è trasferito a Istanbul e sta facendo la stessa cosa che sta facendo Ali: è alla disperata ricerca di Ali. I due
fratelli sono come se fossero l’uno lo specchio dell’altro: si trovano nello stesso posto e si stanno cercando. Sono di
fatto identici.
Un altro indizio: a Istanbul sia Ali che Anton frequentano uno stesso locale e incontrano una stessa giovane ragazza e
s’innamorano entrambi di questa. Anton decide di raccontare a questa ragazza tutta la sua vita  già raccontato nella
prima parte del romanzo. Gioco di finzione metaletteraria: all’inizio della storia queste cose le aveva raccontate Ali. È
possibili che qui a parlare sia Ali, ma si identifica come Anton e riassume tutto ciò che è avvenuto nella prima parte del
romanzo. Nella seconda parte del romanzo ha inglobato la prospettiva di Anton e ora ci racconta di nuovo e stesse
cose da questa sua nuova prospettiva, da una sua nuova identità, che viene duplicemente confermata alla fine del
romanzo: da una parte attraverso un ulteriore negazione di un’identità precisa e definita; è un’apparentemente
normale serata a Istanbul e Ali si incontra con l’amico. Ali ha iniziato a compiere la transizione al genere maschile e si
confronta con l’amico riguardo a questa sua transizione. L’amico per primo gli fa riconoscere che forse questo suo
soggiorno a Istanbul era volto a cercare qualche cosa di diverso da Anton. Era un percorso alla ricerca di sé, di che cosa
fosse realmente il suo Io. Per l’amico, ora che Ali ha iniziato questo percorso di transizione ha trovato in un certo
senso la sua nuova identità. Ali però rifugge questa idea di definitezza dell’identità e gli dice che la transizione è un
esperimento: non c’è da parte di Ali la volontà di definirsi, né da un punto di vista simbolico e nemmeno concreto. Il
processo di transizione è parte integrante della sua identità, che è dinamica e fluida, che non vuole identificarsi al
100% con nulla. Ma trascende quelli che sono i singoli confini di definizione identitaria. C’è un’accettazione di essere
più cose allo stesso tempo, più figure, più Io, di essere Ali ma anche Anton, individualità essere altro. Questo
riconoscimento giunge in momento che a livello generale è un momento di subbuglio, di rivoluzione, è un momento di
estremo dinamismo perché questa serata è all’inizio apparentemente normale, ma poi si notano i primi segni di
irrequietezza. Momento di totale indefinitezza  momento di confusione, di estrema transizione che rispecchia il
riconoscimento da parte di Ali questo suo non definirsi.
Ali Anton, figura e voce narrante che tiene insieme entrambi i personaggi.

Ali Anton torna a casa  “di colpo la notte si era trasformata in giorno”  indica il finale, il punto di arrivo, che non è
fisso, ma è solo transitorio, del percorso di ricerca di Ali Anton. Viene illuminata sulla fluidità e sulla dinamicità. Torna
la narrazione in prima persona, che in questo caso per la prima volta utilizza il genere maschile. Si parla attraverso
questo nuovo genere.
“Non vado mai più da nessuna parte“  ha concluso il percorso alla ricerca di sé. Passaggio identitario provvisorio.
Fine di una trasformazione, ma ne inizierà un'altra. Ali si è trasformata, pur riconoscendo non potersi definire del
tutto, ha trovato ciò che cercava: il fratello, il doppio. Chiaramente non è Anton il fratello perso, ma è il
riconoscimento anche dall’esterno dell’identità dell’altro; un’identità che ha subito una trasformazione. Ali è diventato
ed ha inglobato anche Anton al suo interno e ora è sia l’uno che anche l’altro. È diventato ciò che cercava.

 Narratore “inaffidabile”  il narratore non vuole non dirci chi è veramente, ma oil personaggio è in continuo
cambiamento, ha un Io che non può definirsi, che non può assumere un unico punto di vista, ed è logico che il
narratore prenda anch’esso punti di vista differenti. La narrazione è anch’essa fluida. Anche in questo caso è
sempre uno stesso nucleo identitario fluido, che parla e ci racconta da più punti di vista. È un’identità che non
è definibile il fatto che questo percorso alla ricerca di sé giunge a una fine (transitoria) non definitiva, ci viene
dimostrato anche da un’altra questione: il romanzo ha un finale di per sé aperto, così com’è il processo
identitario.

Potrebbero piacerti anche