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2013

4.3 Winckelmann
Indice -.-.-.-.-.-.-.-.-.- 4.3.1. Il valore dell’arte greca 4.8.3. “Die Laiden des
4.4. La grecofilia europea e jungen Werthers”
1. Introduzione
tedesca 5. Lo “Sturm und Drang”
2. Il pietismo Dal Pietismo al Classicismo
4.5. Lessing 5.1. Il nome
3. L’Illuminismo
4.6. Dieland 5.2 Gli ideali
3.1 Gottsched
4.7 Herder 5.1.1. Il “Kraftgenie” e il
3.1.1. Riassunto biografico
4.7.1. La nuova concezione rinnovamento
3.1.2.La riforma del teatro
del sociale
3.1.3. La riforma linguistica
linguaggio 5.1.2. Argomenti di polemica
3.2. Bodmer e Bretinger politica e
4.7.2. La nascita del
3.3 Albrecht von Haller nazionalismo sociale: del fratricidio e
3.4 Gessner 4.8 Goethe dell’
4. Il secondo Settecento 4.8.1. La fortuna di Goethe infanticidio
4.1.Il preromanticismo 4.8.2. L’infanzia 5.3. Leisewitz
4.2 Klopstock 6. Il classicismo
4.1.1. Riassunto biografico -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- 6.1. Kant

Introduzione

Anno 2013-2014
sudditi e dediti perlopiù alla successione della propria dinastia.
Ognuno di loro possedeva un proprio esercito, un proprio corpo di
polizia, e un insieme di funzionari e diplomatici che componeva la
corte locale. Oltre al potere politico, anche quello religioso
Dopo la fine della guerra dei trent’anni, nel 1648, la Germania si
dipendeva dalle sue decisioni: assieme ai professori e ai bibliotecari,
ritrovò in una situazione di recessione politica e sociale: l’Impero
i sacerdoti e tutti i membri della curia dovevano essere nominati
tedesco venne privato dell’Olanda e della Svizzera, mentre la
sempre sotto il suo permesso. Parroci e curati divennero dopo poco
Francia prese controllo dell’Alsazia e, nel 1681, di Strasburgo. La
tempo la professione più ambita dagli intellettuali, desiderosi di
pace di Vestfalia lo trasformò in una federazione formata da 234
ottenere un’adeguata posizione sociale e , allo stesso tempo, una
unità territoriali:
completa estraneità dagli intrighi politici.
Il percorso di formazione era tuttavia difficile: gli studenti
 Otto principati elettorali, di cui sette presenti sin dal 1356,
universitari abbastanza benestanti da potersi permettere di seguire
più quello di nuovo di Baviera. lezioni private, dovevano ottenere, prima di tutto, il titolo di
precettore (“der Hofmeister”), una figura che fungeva da tutore
 96 principati secolari, 69 ecclesiastici e 61 città autonome. dei figli dei nobili durante i loro viaggi all’estero. Terminati gli studi
teologi, il solo essenziale per ottenere un posto fisso consisteva nel
Hegel, vissuto poco meno di due secoli più tardi, ritenne che la mostrare un’assoluta ortodossia religiosa, ed una fedeltà
Germania si trovasse in un periodo dove le priorità nazionali si incondizionata nei confronti del signore (“der Landesvater”). Si
stessero opponendo alle obiezioni delle singole parti locali, un riaffermò così quella divisione storica tra l’individualismo religioso-
“Tutto-Uno” che stava perdendo forza tra l’opposizione degli culturale ed i poteri forti.
organismi politici. Le sue origini, secondo Madame de Stael, risalivano sin dall’epoca
Economicamente, il settore primario fu l’unico, grazie all’ agricoltura dei primi Germani, divisi tra una piccola casta guerriera e gruppi più
e all’ artigianato, a costituire la maggioranza dei ricavi complessivi; grandi dediti all’agricoltura. Molto più tardi, con la Riforma di Lutero,
il tenore di vita rimase basso nella media e nell’alta borghesia, il divario divenne più accentuato, poiché venne data sì una
mentre i contadini furono costretti a lavorare come servi della gleba maggiore libertà all’individuo, ma non contribuì alla formazione di
oppure ad arruolarsi come lanzichenecchi (die Landsknechte). Il una coscienza politica, oltre che religiosa. Nel campo filosofico e
Settecento fu, per causa di questi eventi, il secolo nel quale sarebbe letterario, ciò comportò un “abbandono” del mondo fenomenico a
cominciata la lenta ma costante ricostruzione della società tedesca favore della riflessione spirituale. Fu solo a partire dalla metà del
da parte delle nuove generazioni, guidate anche dal rinnovato diciottesimo secolo che si cercò di trovare un rapporto tra il mondo
interesse per la letteratura nazionale. fenomenico e noumeno. Immanuel Kant fu ovviamente il filosofo
I piccoli Stati che componevano la Germania post-Vestfalia avevano più importante per la diffusione di questo pensiero.
a loro volta un’altra grave contraddizione: nonostante fossero senza L’importanza data alla religione divenne fin da subito lo spartiacque
potere nella politica europea, possedevano entro i propri confini fra le due letterature germanofone, segnandone un differente
poteri pressoché illimitati. Quelli che nel Medioevo erano semplici sviluppo: la Germania protestante sfornò uno alla volta tutti le
feudatari divennero veri e propri re, noncuranti degli interessi dei grandi figure dell’epoca (Klopstock, Lessing, Wieland, Herder,
Goethe e Schiller), la cui formazione, fin dall’università, iniziò
sempre a partire dalla teologia per poi scemare (fatta eccezione per Strasburgo e l’opposizione tra cattolici e protestanti era
Klopstock). Altri, come Claudius e Stilling, passarono buona parte molto alta. Anche quilLa letteratura inglese, come a Nord,
delle loro vite a predicare il nuovo credo, col risultato che il venne presa come modello: le ”Lettres sur le Anglois et le
protestantesimo in generale divenne la pietra miliare della Francois” introdussero per la prima volta fuori
secolarizzazione, da un lato, e dalla riformulazione di ideali profondi dall’Inghilterra quel pensiero secondo cui l’uomo doveva
dall’altro. In Austria e Baviera, invece, la cultura filo-cattolica non essere educato alla “natura” e reso “grande nel bene e nel
produsse nessun autore rilevante, nemmeno di secondo o male”, e non secondo un metodo universale di saggezza
terz’ordine. sociale come precedentemente proposto dai letterati
Il rifugio nella spiritualità coincise con uno spostamento della transalpini. Essa fu l’unica città svizzera a preservare una
popolazione dalle città verso le campagne , tra cui Berlino e costituzione di tipo borghese e a sviluppare una generazione,
Vienna, e possibilmente anche fuori dalla Germania: Klopstock in forte contatto con la Germania, appoggiata da Rousseau
andò in Danimarca alla ricerca di migliori opportunità di lavoro; e Montesquieu per il suo spirito patriottico.
Klinger e Letz, così come molti enciclopedisti dell’Illuminismo
tedesco, si spostarono invece in Russia, sotto l’impero di Caterina la  Lipsia differiva dalle due città sopracitate per aver
Grande. Queste perdite furono in parte bilanciate con l’introduzione sviluppato la propria borghesia grazie all’appoggio della
della letteratura inglese a partire dal primo decennio del ‘700. Francia, e faceva da crocevia fra l’Est slavo e l’Ovest
Importanti dal punto di vista letterario e storico furono invece le francofono. La sua posizione tra la Polonia e il regno francese
città di Zurigo, Amburgo e Lipsia, poste tutte e tre strategicamente costituiva un blocco cattolico che impediva, per il momento,
all’interno del nuovo assetto europeo. la diffusione del Protestantesimo in tutta la Germania,
conservando il titolo di capitale del rococò tedesco per un
 Amburgo si trovava a metà strada tra Copenaghen e lungo periodo. Augusto il Forte seppe governare lo stato
Londra, ed era quindi il luogo di incontro commerciale tra i della Sassonia trovando un compromesso fra i rapporti con i
due Regni. Famoso era il suo teatro dell’opera del due Stati e l’ortodossia protestante locale, al punto che sia l’
“Gansemarkt”, attivo per tutta l’epoca barocca. Il passaggio Illuminismo che il Pietismo trovarono molte difficoltà nel
da Barocco a Illuminismo fu imminente con l’influenza della divenire socialmente rilevanti, il che avvenne solo qualche
poesia inglese, vista con buon’occhio dai letterati.”Der decennio dopo.
Vernunftler”, celebre settimanale tedesco creato nel 1713,
il quale introdusse alcuni estratti di opere anglosassoni, Oltre all’illuminismo, il Settecento fu un secolo dai grandi
mentre la rivista “Der Patriot” si occupava del dibattito sconvolgimenti politici, come le guerre di successione, che
politico e istituzionale, tema molto sentito per il forte divario indebolirono le dinastie dei Borboni e degli Asburgo, e ovviamente
tra classi alte e basse. Oltre a ciò, la città fu rifugio per molti la Rivoluzione Francese. Nella letteratura si passò da una
tedeschi del Sud in cerca di un lavoro. temporanea “crisi della coscienza europea” ai periodi del
Preromanticismo e del Romanticismo. Secondo G .G .Gervinus
 Zurigo era nel primo decennio del secolo una città in bilico: questo processo si era originato in Italia, per poi spostarsi in
la Francia era ormai alle porte di Basilea, dopo la presa di Spagna, Inghilterra, Francia, per venire infine ereditato dai poeti
tedeschi in modo eterogeneo. Solo Schiller e Goethe avrebbero Sarebbe ovviamente impossibile ritenere la giovinezza completa
raggiunto la maturità artistica necessaria per unire assieme natura e senza il suo scopo finale, ossia la maturità e l’età adulta. Niente è
cultura, necessari per formare movimenti nazionali come il eterno come la vita, e proprio in risposta alla celebrazione della
Classicismo e lo Sturm und Drang. gioventù nacquero i romanzi pedagogici (Entwicklungsromane),
Ogni secolo ha avuto un particolare tipo di figura modello: il con tema principale la crescita dell’evoluzione dell’anima umana. Ci
Cinquecento italiano ebbe il cortigiano, il Seicento francese l’ si ritrova in alcuni casi come il Faust che si sentiva “troppo giovane
“honnete homme”, e il Settecento inglese il “gentleman”. Pure in e troppo vecchio” allo stesso tempo, dal grande ardore tipico di un
Germania si assistette all’idealizzazione di un soggetto, ma ragazzo nel pieno degli anni ma con l’incapacità di godere
riguardante stavolta l’ardore e il fascino primaverile dell’adolescente pienamente della vita e dei suoi attimi fuggenti. Vi è comunque un
e dell’eterna alba o primavera che lo circondava. Le sue origini equilibrio tra queste due componenti, come tra l’entusiasmo e la
risalgono fin dall’epoca del Pietismo, quando si tendeva ad pedanteria, soggetto di studi per molti letterati: Heine scrisse fiumi
annunciare il “ringiovanimento” dei fedeli tramite Cristo, “amico d’inchiostro per questa paradossale relazione, mentre
dell’anima”. Dopo le esperienze di Klopstock e della scuola di Wackenroder si pose il problema di scegliere tra il “divino
Gottinga il pensiero divenne un crescente fenomeno culturale. Raffaello” o il “volto venerando di Leonardo”, con risultato la
Molte storie risalenti dall’Illuminismo in poi ci danno un’idea molto grottesca immagine di un ”ragazzo dai capelli canuti”. Klopstock e
chiara del tipo di personaggio che avremmo incontrato nei romanzi: Herder furono gli esempi più lampanti di questo meccanismo,
gli adolescenti protagonisti delle storie erano prima di tutto scrivendo moltissimo e con lampi di genio durante i primi anni della
immaturi, con una conoscenza minima della vita. Tendevano tra loro carriera, per poi scemare lentamente, in quanto mai maturati
l’altro a rimanere schivi sia nei confronti altrui sia col lettore, del tutto e incapaci di rinnovarsi. Anche i fratelli Schlegel ebbero un
facendo affidamento solo al proprio diario personale; ciò nonostante, simile destino, producendo i migliori lavori solo durante i primi anni
per la loro dolcezza e la loro purezza dell’anima, venivano di lavoro.
profondamente stimati dai coetanei. Come dei novelli Peter Pan il Rispetto al nome, il “secolo d’oro“ della letteratura tedesca durò
loro stato rimaneva invariato nel tempo e non assistiamo mai ad una pochi decenni: Wieland, assieme a Goethe, fu comunque l’unico
loro transizione verso il mondo adulto, tanto che le storie, spesso, intellettuale tedesco ad aver abbracciato Pietismo, Sturm und
terminano di colpo quando l’autore non sapeva più cosa aggiungere, Drang, Classicismo e Romanticismo. Proprio come una fiamma
non rivelandoci il destino ultimo del personaggio principale. caldissima ma che si spegne di colpo, la stagione poetica fu tanto
Holty e Novalis furono forse gli scrittori più rilevanti al di fuori breve quanto dinamica ed organica, unendo assieme scuole
dell’”era goethiana”: entrambe le storie narrano di giovani così poetiche e scuole rivoluzionarie. Grande contributo fu dato
gentili e aggraziati da venire scambiati per messi celesti. Goethe specialmente dai poeti di terzo e quart’ordine, i quali diedero uno
stesso affermò che più la morte di un autore fosse stata prematura, per uno un piccolo contributo, una piccola tegola al grande edificio
come accaduto con Winckelmann, più l’influenza esercitata sulle del sogno tedesco, per poi tornare nell’ombra non appena
nuove generazioni sarebbe stata maggiore. Questo dato di fatto spuntavano nuove figure. Nella prima metà del secolo è come se si
trovò una conferma nei decenni successivi con Schiller e il suo fosse creato un “humus“ per tutti i grandi poeti dei decenni
allievo Korner , simbolo di quell’idealismo giovanile che successivi.
accompagnò la Guerra d’Indipendenza tedesca.
La successione di scritti fu graduale e riguardò anche i grandi poeti
della letteratura tedesca: si iniziò con Gottsched, poi con la
rivoluzione di Klopstock, Wieland con l’arrivo dello Sturm und
Drang, Goethe che immortalò il periodo tra il Classicismo e il
Romanticismo. Proprio citando il suo Faust, la soggettività che si
respirava in quei tempi era necessaria per far sì che bisognava
superare gli altri per superare per sé stessi; questa osservazione sta
a dire che tutti coloro che riuscivano a raggiungere un’età molto
avanzata venivano relegati a patriarchi e figure del passato. E’ per
questo che Goethe si isolò dopo la morte di Schiller; oramai il suo
tempo era quasi al termine e toccava a qualcun altro sostituirlo;
passatisti e futuristi avevano entrambi una convinzione che il loro
fosse solo un piccolo capitolo di qualcosa più grande.
Mentre nel resto d’Europa si stavano così chiudendo i momenti più
importanti delle letterature nazionali, in Germania vi fu una continua
ascesa poetica che non trovò ostacoli. Alla fine, verso il secondo

Il Pietismo
decennio dell’800, questo continuo rinnovamento non poté essere
più ripetuto come in passato e avvenne la transizione finale verso il
Biedermeier ed il Realismo poetico.
Alla fine del Seicento la Chiesa protestante subì una pesante crisi di determinazione, e non tramite l’opera delle chiese, costrette anzi,
identità, aveva sviluppato una burocratizzazione del proprio sistema per le loro leggi, a condannare tutti loro come eretici. Questo
nocivo per i rapporti con le persone. Come “risposta” si crearono, pensiero si sarebbe evoluto nel tempo come una tendenza spirituale
intorno al 1670, dei “Collegia pietatis”, fondati per la prima volta da dedita alla completa libertà dell’anima e del suo fluire.
Jacob Spener a Francoforte sul Meno. Conosciute col nome di Nonostante il suo movimentato insieme di fedeli e la vitale attività
“chiese del cuore”, questi organismi indipendenti si inserivano in che vi era all’interno, il Pietismo non ebbe tra i suoi membri santi o
modo apparente alla “chiesa di pietra” ma opponendosi con la proseliti di grande importanza. Al contrario un pietista (“der Stillen
proposta di progetti alternativi ed una visione di Gesù Cristo più im Lande”), sprovvisto del sentimento di colpa tipico di Lutero, si
terrena1. Non si trattava di una vera a propria eresia od uno scisma, dedicava umilmente alla vita fatta in modo santo e alla sincerità nei
ma veniva rivendicato solo una propria indipendenza dalla confronti della propria religiosità; quella che veniva sentita spesso
tradizione ortodossa, organizzando riunione private e pubbliche con come una “rinascita” veniva interpretata come un’unione con Cristo
la lettura della Bibbia; un Luteranesimo che quindi si avvicinava ai e l’inizio di una vita retta e giusta.
fedeli, evitando quell’inaridimento della Chiesa ufficiale che non si Il loro isolamento permetteva di vivere assieme ad altre persone la
traduceva in azioni concrete, ma solo dotte e cristallizzate formule e tristezza di vivere una vita nella modestia e nell’alternanza tra
spiegazioni. malinconia e fede2. Questo proselitismo alla ricerca di nuovi amici
Questa “chiesa di pietra” assomigliava molto al sistema feudale nel comune amore del Redentore avrebbe dato vita in seguito il
del periodo: il parroco locale dominava i fedeli come sudditi, i quali sentimento preromantico.
si rassegnavano al suo volere ritenendo che l’istituzione fosse un Il Pietismo si originò nel XVI secolo come un’evoluzione degli
male necessario per dare un’unità all’intera comunità locale. La Schwarmer, a cui si opposero sia Martin Lutero che gli anabattisti.
divisione inizialmente sembrò poco saggia in quanto affrontare le Il termine si riferiva alla loro irrequietezza simile allo sciamare
istituzioni ufficiali avrebbe comportato danni anche a quella pietista, disordinato delle api. Nel Settecento illuminista lo si incominciò a
ma col tempo il senso di autosufficienza prevalse a favore di una sua usare per riferirsi in modo generale ai fanatici ispirati da Dio e da
completa separazione, così da evitare un possibile deturpamento quelli che, agli antipodi di questo pensiero, trovavano il significato
dogmatico liturgico da parte dei suoi superiori. ultimo di tutto nella natura.
Gottfried Arnold, come teorico pietista, divenne celebre nel 1699 Questo sentimento col mondo naturale, con ispirazione illuminista,
con la pubblicazione del suo libro “Unpartteiische Kirchen und sarebbe in seguito divenuto la Naturschwarmerei , un culto
Ketzerhistorie”, portando avanti quella teoria secondo cui la vera religioso dal valore panteista, ossia che rende il mondo stesso una
fede dovesse nascere nei singoli individui col proprio ardore e divinità. Il Goethe classico fece in seguito da spartiacque per aver
diviso gli Schwarmer dal pensiero troppo disperso nel
1 Zizendorf riteva Cristo un fratello del fedele, un “Bruder Lamm“ ,
mentre Lavater fu colui che, similmente ai musulmani, dichiarò di ritenere
Gesù un semplice uomo, anziché Dio incarnato. L’opera per eccellenza 2 Il risentimento nei confronti del tradizionalismo religioso fu la chiave del
riguardo il Pietismo è “Geschichte des Pietismus” , che tratta sul valore successo del Pietismo: oppressi dalla figura “paterna” del regnante e della
della religiosità in Germania sin dalla fine del Medioevo. Si parla inoltre della chiesa ortodossa , chi non si sentiva rappresentato da loro trovava una
conversione di molti dei futuri poeti romantici al nuovo tipo di fede. valvola di sfogo con questi gruppi indipendenti, che permettevano la libertà
di espressione religiosa e una completa libertà di spirito.
trascendentale, a quelli che, in modo attivo, possedevano la prendeva di continuo alcune loro caratteristiche per un breve
capacità di vedere l’essenza divina nella natura. periodo di tempo, rimpiazzandole con delle nuove dopo un po’. Di
I rapporti con gli altri gruppi religiosi europei erano positivi: vi erano sicuro si distinguevano dai separatisti di Labadie e nonostante
molti punti in comune con i quaccheri e i metodisti inglesi, nonché l’apparente opposizione con la chiesa protestante ortodossa,
col quietismo francese, i cui membri più importanti erano Fènelon e entrambe tolleravano le sette. Anche gli insegnamenti erano molto
Madame de Guyon. Importanti furono anche i contributi dei semplici: unico punto su cui convergevano tutti i cristiani del gruppo
gesuiti, ma ebbero un ruolo molto importante per la formazione del era la redenzione del peccato col sacrificio di Gesù Cristo, mettendo
Pietismo i “fratelli moravi”, un gruppo di mistici tedeschi mischiati da parte i dogmi classici in cambio di un’attiva rinuncia per il bene
agli ultimi ussiti boemi. dell’intera comunità. Ciò nonostante vi erano pensieri comunque
Trentasei anni dopo la sua formazione, nel 1706, un colpo inferto discostanti sia dalle idee di Spener che da quelle di Zinzendorf,
all’ortodossia tedesca venne inferto da August Hermann Francke, come accaduto col gruppo di Ebersdorf.
il quale riuscì a portare sotto l’appoggio del governo prussiano il Le influenze olandesi furono notevoli grazie al contributo di Gerhard
Pietismo in buona parte delle corti tedesche. Evento simbolico che Tersteegen (1697-1769), considerato il più grande poeta del
sancì l’ascesa del nuovo movimento fu la cacciata dall’università Pietismo. Vissuto per molti anni presso il confine olandese, il fin dalla
cittadina, nel 1723, del filosofo Wolf, accusato di aver giustificato giovinezza abbracciò la nuova corrente dopo le sue “illuminazioni” a
dalla cattedra dei soldati disertori. Sfortunatamente per Francke, sedici e ventisette anni, quando si convinse definitivamente
l’arrivo di Federico II, il “re filosofo”, comportò una brusca frenata dell’esistenza di Dio, dedicandosi ogni giorno a una vita operosa
della diffusione del movimento. nonostante le sue precarie condizioni fisiche. Idea molto
E’ in questo periodo che fa la comparsa, come suo allievo, un affascinante del suo credo era immaginare il rifugio dell’anima nella
celeberrimo membro della scuola pietista: Nikolaus Luwdig von grazia di Dio come un bambino abbracciato dalla madre che canta.
Zinzendorf und Pottendorf, abilissimo predicatore e diffusore Delle opere maggiori tradusse Labadic e scrisse venticinque
della colonia religiosa di Herrnut (“Protezione del Signore”), nella biografie riguardanti cattolici vissuti durante l’era della
Sassonia sudorientale, con seguaci in America del Nord ed in Russia. Controriforma, pubblicate come Auserlesene
Fu autore di più di duemila canti religiosi, con argomento principale Lebensbeschreubungen heiliger Seelen (1733-1753).
un misticismo realista riguardante le ferite di Gesù e dell’agnello Argomenti principali dei suoi lavori si rifacevano molto ad Angelus
pasquale. Il suo successo si poté ben vedere dopo la sua morte, Silesius, come l’antitesi tra finito e infinito, ma vi erano anche
quando all’inizio dell’Ottocento esistevano 144 “Sozietaten” con novità come il sentimento di pace interiore preso in seguito da
più di 30.000 membri complessivi. Goethe.
Testo di transizione dal protestantesimo del Seicento al Pietismo fu Il pietista medio si poteva riassumere con un'unica frase: ”Dein
senz’ombra di dubbio la raccolta “Vier Bucher vom wahren Wille geschehe”,ovvero “sia fatta la tua Volontà”, quella di Dio. La
Christentum” di Johann Arndt. Jacob Spener stesso compose i sua volontà individuale veniva completamente eclissata dalla sua
suoi “Pia Desideria” nel 1675 come introduzione a uno di questi accettazione incondizionata della divinità, permettendo l’unione tra
libri. di esso e l’anima in un sentimento di “Stille”3, la “serenità”, e “die
Rispetto alle altre sette religiose, il Pietismo in sé non presentava 3 Zizendorf usava spesso nelle sue poesie, come rime, “fullen”,
molte differenze con le altre sette religiose del tempo, poiché ne “riempire”, e “stillen”, “rasserenare”, simboleggianti l’unione dell’anima
Gelassenheit”, l’”imperturbabilità”. Curiosamente, la somiglianza Tale divisione era una conseguenza della perdita della certezza
etimologica tra “selig”, “felice”, e “die Seele”, l’”anima”, rafforzò calvinista della salvezza dell’anima, e spesso comportava un forte
questo ideale mistico-contemplativo per buona parte del Settecento, esame di coscienza nella mente di ogni pietista, al punto da
salvo poi divenire a partire dalla seconda metà del secolo estetico- trasformare in ossessione quel continuo aggiramento delle
contemplativo e cosmico. “distrazioni di Satana”, la più grave delle quali era l’insincerità.
Il mondo per i pietisti non esisteva più, se non nell’anima che Vittoria finale del pietista, sia in vita che al punto della morte, era la
racchiudeva tutto quello che serviva alla persona, ossia amore. convinzione dell’esistenza di Dio e dell’anima immortale, una
Serviva poi la capacità di riconoscere e sopportare tutti i mali “Todeskampf” che simboleggiava la sconfitta del demonio e
dell’esistenza materiale, una “Geduld”, la quale è ispirata dalla l’appartenenza al Regno Celeste, un’ eroismo personale che riesce a
“himmlische Geduld” che Cristo ebbe come propria virtù fino alla superare (“uberwinden”) i dubbi esistenziali. L’Actus Tragicus di
sua morte. Questo sentimento fu così radicato nella società Bach ha come argomento proprio questa contemplazione del
settecentesca che bisognò aspettare i primi ribelli, Gunther e trapasso, scritta poco dopo la morte di un suo parente.
Burger, per un cambio deciso di rotta, simbolicamente espresso Sempre riguardo la dimensione materiale, la preoccupazione del
anche nel “Faust” di Goethe. I mali che si dovevano evitare cibo non era consentita, poiché giudicata immorale dai sacerdoti. Il
prendevano il nome di “Mitteldinge”, “cose indifferenti” che sentimento di “soddisfazione” (die Vergnugtheit) doveva
potevano div-ertire e dis-trarre l’anima dal suo percorso con la loro richiedere quel poco che si otteneva nella vita di tutti giorni, dato
“Tand”, “frivolezza”; a questa “lista nera” appartenevano il gioco, che si trattava di un dono di Dio. Considerate tutte le difficoltà del
la ricerca della conversazione, la danza ed il teatro, il male per tempo, si può capire fin da subito che il “vergnugt” poteva reggere
definizione poiché rappresentava il potere dei ricchi e l’illusione del la sua difficile esistenza solo tramite il supporto della “Stille”.
mondo dei sensi. Si può dire che questa chiusura nei confronti del mondo, così come
Il loro stato d’anima altalenava da una “Gottnahe”, “vicinanza da nelle istituzioni, chiuse per un secolo intero l’anima tedesca,
Dio”, ad una “Gottferne”, “lontananza da Dio” , dall’altra; questa immersa nella più completa passività e apoliticità. Si mettevano da
depressione alternata ad esaltazione si poneva alla base del parte tutte le qualità personali (die Eigenheiten) ed illusioni
concetto di sublime idealizzato da Kant e Klopstock. Quest’ultimo materiali (die Vielfaltigkeit) per un “rientro in sé” molto spiccato.
ritenne che la soluzione tra questi due opposti consistesse nella loro E’ solo dall’Ottocento che, col contributo di Rilke, i poeti tedeschi
mistificazione tramite la resurrezione di Gesù Cristo, lontano e vicino riescono a “volgere in fuori” l’occhio tenuto prima “volto in dentro”.
dagli apostoli nello stesso tempo. Il dramma tedesco mostra proprio come l’azione si nullifica e non si
rende neanche possibile proprio a causa di questo pensiero: l’eroe si
con Dio e la sua serenità spirituale completamente realizzata. Il termine
“Stille” indicava anche il silenzio, oltre che la serenità, ma non in senso autocritica proprio per questa incapacità, nonostante il suo valore
“secco e amaro” come scriveva Fènelon, ma perlopiù come un morale spesso contrapposto al deuteragonista, che copre il ruolo del
annullamento della volontà a favore del cuore, in modo da togliersi ogni cattivo.
preoccupazione riguardo il mondo fisico grazie al contatto con Dio.
5
. L’Apostolo Matteo a ciò disse “Non preoccupatevi per il domani, perché il Il culto della “Stille” innescò inoltre la ricerca, per tutto il
domani sarà sollecito di se stesso” (6, 34). Per Bogatsky ciò era da Settecento, di sentimenti che andavano oltre l’espressione umana,
intendere come un divieto al non pensare a cosa ci sia da mangiare domani. con risultato finale le opere di Hamann e il Romanticismo. Nel
frattempo la poesia subì una trasformazione che comportò
l’aggiunta al suo interno di elementi musicali e filosofici, in modo da Molti amici tra i grandi letterati iniziarono i loro rapporti proprio per
farla ascendere verso una nuova dimensione; non a caso la diffondere il nuovo culto di Cristo: Lavater e Stilling ne sono un
spiritualità del Settecento viene splendidamente rappresentata da esempio, ma Goethe e sempre Lavater ruppero i rapporti proprio
Bach, nella musica, e da Leibniz nella filosofia. per la loro diversa valutazione di Cristo. Senza poi dimenticare che
Caratteristico della “Stille” era anche il senso della “rinascita”, dal Settecento in poi l’amicizia si incominciò a vedere più come
ottenibile dopo una lunga lotta per il pentimento per Francke, e l’entusiasmo della giovinezza in continuo sviluppo, anziché come
facilmente conquistabile per Zinzendorf. In entrambi i modi, il suo uno specchio riflettente le qualità e i difetti di un amico.
significato religioso si secolarizzò col tempo, contribuendo in tal L’amore (“die Liebe”) si ridusse in ambito religioso come un tipo
modo alla comparsa della poesia adolescente, e al rinnovamento sia molto colorato di amicizia. Specie tra i coniugi, consisteva in un
spirituale che non direttamente correlato alla figura di Cristo. Le rapporto amichevole tra le due anime, in sintonia per tutto il corso
stesse comunità religiose, come la primavera ogni anno, si della vita terrena e oltre. Era come se il sentimento fosse stato
rinnovavano con una maggiore efficienza e vitalità rispetto a prima, sostituito da una totale subordinazione nei confronti di Dio e dei
e questo clima era perfetto per la rivitalizzazione della poesia genitori, spesso autori di matrimoni combinati, e cosa molto
tedesca, afflitta da secoli di prostrazione. particolare, tipica dei libri del periodo, la compassione
Ovviamente l’evento della rinascita non avveniva una volta sola dell’innamorato sofferente spingeva proprio all’atto del
nella vita, anzi, nella divisione tra fede e dubbio del pietista, poteva matrimonio.4Il ruolo del gentil sesso ne usciva così rinforzato e
avvenire in maniera periodica. Lavater specifica a ciò l’importanza rinato, e il fidanzamento sanciva anche un “battesimo” del nuovo
del compleanno, mentre per Bogatsky ogni singolo giorno doveva membro nella famiglia pietista. Ovviamente la presentazione era di
essere un continuo risveglio. Reitz ci dà addirittura una tipologia per sé un obbligo, e Jean Paul ci dice a proposito che un ottimo
della rinascita col suo libro “Historien der Wiedergeborenen”, di modo per cercare una fidanzata era trovarsi degli amici fidati,
grande importanza per capire lo stato d’animo di ogni persona conoscere le loro famiglie e trovare la donna giusta. Le ragioni erano
durante questo momento. tra i vari motivi di natura economica, poiché in assenza dello zio il
L’amicizia è un’altra componente della poesia settecentesca di fratello della sposa poteva sostituirlo, ottenendo un ruolo molto
origine pietista. Rivestiva quindi in origine un forte ruolo religioso, prominente in famiglia. Si può dire che esisteva una legge sociale,
specie quando i neofiti venivano presentati ai confratelli oppure così che spesso era quasi automatico che la sorella di un giovane
quando due persone giovani stringevano assieme un patto tanto ragazzo incominciasse una relazione col suo migliore amico, eppure
forte da sembrare fatto con Cristo stesso. L’amore che si crea non richiedeva una grande nobiltà e sensibilità mortale.
sarà quindi filantropico come pensavano gli “illuministi”, ma
Zizendorf impose un modello che almeno indirettamente influenzò
“filadelfico”, ossia tra confratelli
questo rapporto: il matrimonio, più che una questione anche
Vi era poi la questione dell’ ”amico del cuore”: se per gli intellettuali
“mondana”, era l’unione tra due “combattenti” nell’amicizia di
non si poteva spiegare questa simpatia speciale verso qualcuno, i
Cristo, arricchendo la loro vita da proseliti e missionari. Questo suo
pietisti lo ritenevano una figura simile all’angelo custode, in quanto
pensiero fu fondamentale per il suo rifiuto a due proposte di
l’amicizia era tra “anime” e non da “persone”, e anche la parte più
nobile del credente. 4 Per esempio succede tra Concorda e Albert Julius in “Insel Felsenburg”
e tra i protagonisti di “Leben der schwedischen Grafin von G.”.
matrimonio che ebbe in vita; in entrambi i casi si trattò di due Secondo ella l’amicizia è una conseguenza diretta della somiglianza
cugine a cui era molto legato sia per i sacramenti che per i legami fra e due persone; all’opposizione tra natura e Grazia, quindi amore
famigliari. A prima vista sarebbe possibile spiegare questa scelta per fisico a e amore spirituale, quest’ultima può nobilitare l’inclinazione
il fatto che entrambe fossero già impegnate, una col fratello e naturale, rendendola degna di mostrarsi all’Agnello. Si risolve così
al’altra con un certo Enrico XXXIX battezzato proprio da lui; ma un problema dell’equilibrio tra grazia e dovere del tardo Settecento,
andando più in fondo scopriamo che l’intenzione di Zinzendorf era introducendo quel concetto della “schone Seele” fondamentale per
assai diversa, ossia la creazione di un triangolo filadelfico nel nome la formazione del personaggio base del periodo, l’adolescente
di Cristo che poteva auto-convincerlo nell’essere un suo vicario protagonista.
all’interno della comunità di Herrnut. Questo sistema era pertanto
formato da un fratello e una sorella uniti grazie al “sacrificio” fatto La rivoluzione pietista non riuscì soltanto a educare i ceti sociali e a
da un vice- Cristo. Zinzendorf prende alla lettera la metafora ispirare intere generazioni di poeti, ma creò anche una nuova realtà
dell’unione nuziale dell’anima col redentore, ritenendo che il sociale. Infatti, a differenza del quietismo, il pietismo doveva trovare
matrimonio fosse l’unione con Cristo e con la comunità, sviluppando conferma della fede tramite i risultati ottenuti nel mondo esterno,
un desiderio nel Redentore che spesso occultava il ruolo del marito, tanto che Herrnut divenne per economia, struttura sociale e
ridotto a semplice “procuratore”. organizzazione, uno Stato dentro lo Stato. Anche le campagne non
furono da meno, rimanendo indipendente dai poteri ufficiali e
Hochmann von Hohenau distingueva cinque tipi di matrimonio creando una rete fittissima di contatti: le varie comunità che si
secondo un grado di importanza e tra ll terzo e il quarto, “cristiano” trovavano allora in Germania fondarono sul semplice tema della
e “verginale”, rientrava la “Streiterehe“ zinzendorfiana; all’ultimo fede una serie di norme di vita che riguardavano ogni aspetto della
punto c’era invece il “matronio col puro Cristo”. Esempi celebri di vita quotidiana, dall’orario delle preghiere al modo di parlare e
questa ricerca del redentore sono Stilling, il cui matrimonio fu allo vestire. Come il concetto del Tutto-Uno, il pietismo era riuscito a
scopo di diffondere il messaggio cristiano, e la Sign.Klettenberg, compiere così grandi cose operando in piccolo.
che si innamorò così tanto di Lavater al punto di “concedere me a Protagonista di questo cambiamento era soprattutto quella
te con egli, e te a me addio…”. Goethe scrisse in maniera borghesia rurale, dei ceti bassi, che permise alla poesia
magistrale proprio di questo suo sentimento tra amore e fede settecentesca di rinvigorirsi fino al periodo d’oro della letteratura
mistica. tedesca, questo senza il contributo di una capitale o di un potere
politico centrale, ma solo tramite dei piccoli gruppi religiosi sparsi
Proprio la donna, nell’epoca pietista, assunse un ruolo speciale nella per tutto il territorio nazionale. I lati negativi non erano tuttavia
società: come dimostrato con la moglie di Zinzendorf, Erdmuthe assenti, poiché sia gli illuministi che i romantici lo accusarono di
Reuss von Plauen, si affermò il loro ruolo matriarcale nei gruppi arretratezza e ipocrisia morale, un ottuso formalismo religioso.
religiosi e sociali, organizzando e operando in maniera molto
In questo ambiente dinamico eppure semplice divenne presto
accorta, privati quelle preoccupazioni morali e religiose tipiche degli
rilevante il fenomeno delle “capanne dell’amicizia”(“ die
uomini, riaffermando allo stesso tempo quella figura dell’ “anima
Freundschafthutten”), appartamenti condivisi da giovani con una
bella” diffusa nel Cinquecento tra i mistici spagnoli. La Klettenberg
passione comune per la poesia. Questi luoghi di ritrovo erano spesso
fu a riguardo un modello seguito per molti decenni e formulò una
citati come luogo di rifugio, e possiamo trovare con Klopstock e
propria teoria riguardo l’amicizia.
Goethe un desiderio di trovare, rispettivamente, a Zurigo e rispettivamente deista, quindi atea, e una “frivola”, sospesa tra il
Weimar, pace e serenità dello spirito. barocco e il rococò. Ciò però non significava che non scrivessero
Ciò che distingueva la chiesa ortodossa da quella pietista riguardava niente: tipica del periodo è difatti un lirismo religioso accompagnato
anche il tipo di interazione col divino: comune negli ambienti pietisti dallo scambio clandestino di opere non stampate. Ne risulta che
era la ricerca di “cenni divini” (Die Gottliche Winken) che, dopo tutti i grandi poeti del Settecento ebbero esperienze, anche minime,
un’interpretazione più o meno sofisticata, davano il “nullaosta” per nel campo pietista così da realizzare sé stessi, e gli unici a non avere
determinate azioni riguardanti l’intera comunità. Nella un orientamento lirico furono Schiller e Lessing.
stramaggioranza dei casi vi era proprio un “intellettualismo
La musica, in particolare, rivestì un ruolo importante per la
negativo” col quale si ritenevano ogni tipo di circostanze fortuite
comparsa dei due geni musicali europei del secolo, Bach e Mozart.
segni inviati dal cielo, dimostrando inconsciamente ciò che si voleva
Essendo un ambiente religioso, la corale era il tipo più comune e dal
dimostrare.
1650 in poi divenne unica per la sua uniformità dei suoni a 4 voci, e
L’origine di questo rito risale al Medioevo, quando si tendeva a con note e sillabe dalla stessa lunghezza e dallo stesso suono. I due
prendere col pollice (der Daumen) una pagina a caso della Bibbia e artisti usarono proprio questa particolarità del coro per sviluppare un
si interpretava il verso una volta aperto il libro. Il messaggio veniva proprio tipo di atmosfera accompagnatrice del canto: nel primo, ad
poi diffuso e reso noto tramite bigliettini e calendari a pagine esempio col “Matthaus-Passion”, si assistette ad una sua
staccate. Al tempo dei pietisti avvenne una sua forte armonizzazione e attenuazione con lo scopo di renderlo fievole
radicalizzazione, ben visibile se prendiamo come esempio Stilling: come la distante realtà divina; il secondo invece preferì usarlo in
come un novello Enoch, egli si sentiva in contatto continuo con Dio, momenti strettamente vicini al concetto di morte, tipo nel
scrivendo nella sua biografia come la “Leitung”, la “provvidenza” “Requiem”.
dall’alto, ricordando poi come il padre decise di sposarsi dopo aver
L’autobiografia e le lettere erano i modi con cui i pietisti
avuto notizia di un cenno divino intravisto nel cantare di due
conversavano su se stessi e gli altri; i nomi vennero però soppressi
usignoli. Stilling stesso decise di imparare il greco quando rimase
per lasciare il posto alle sole iniziali, e pur di non rendere possibile la
affascinato dalla parola “eilikrinea”, e lo fece in modo
loro vendita a scopo di lucro tralasciavano moltissimo della vita
straordinariamente veloce. Divenne infine medico presso
quotidiana a guadagno di una genericità ed astrazione molto
Strasburgo, auto-convincendosi di aver ricevuto delle risposte da
marcate5. C’era una carenza di realismo che si può riassumere in tre
Dio, risolvendo un debito di circa 1650 proprio con un guadagno,
difetti principali:
arrotondato, di 1650 fiorini.
 La mancanza di azione. Dato che i lettori preferivano leggere
I generi letterari nel pietismo furono principalmente due: il canto
storie riguardo il vuoto nell’anima, la trama delle storie era
religioso, base della lirica, e la poetica letteraria delle autobiografie,
primo passo verso il romanzo introspettivo, ossia con versi e prosa, generalmente tetra ma col finale disteso e pedagogico. Vi
erano poi molti riferimenti alla vita simbolica dei pietisti, che
tipico del Romanticismo.

Inizialmente i pietisti furono molto avversi ai testi in generale: 5 Basta pensare che Spener, che ebbe undici figli e li crebbe con grande
illuministi e borghesi avevano creato, secondo loro, una letteratura cura, scrisse nel suo diario della sua famiglia poco più di mezza pagina .
tra simboli, motti e distintivi, facevano da cornice pseudo
massonica dell’intero libro. Quello che creava difficoltà era
soprattutto la profonda divisione tra l’io, incapace di
compiere atti concreti, e il mondo, dominato da una sorta di
associazione mistica.
L’Illuminismo
 La caratterizzazione dell’anima. Proprio per l’indifferenza di
fronte ai nomi reali delle persone, i personaggi potevano
ribattezzarsi in maniera continua, prendendo in base ai tipi di
storie nomi ebraici oppure di origine germanica. Klopstock
cercò a proposito, fallendo, un modo nuovo di creare
mitologie e mondi poetici dal nulla. La situazione aveva
spogliato la persona di ogni sua caratteristica unica,
rendendola uguale a ogni altra “anima in sé”.
 L’eccessiva pedagogia reminiscente di quello spirito
predicatore che in passato volevano avere di continuo
ragione riguardo ogni argomento: si insegnano “verità” che
non si vuole o non serve dimostrare, cozzando in pieno col
romanzo psicologico francese. Oggi si attribuisce questa
tendenza all’”intellettualismo negativo” dei pietisti, mentre
Nietsche riteneva che dipendesse da una psicologismo da L’Illuminismo tedesco (“der deutschen Auflkarung”) si originò
“inconsapevoli falsi monetari”. a partire, come sempre, dalla forte religiosità che caratterizzava la
Germania della fine del Seicento. Fin dal principio Lutero disse ai
suoi discepoli che la natura nascondeva le prove dell’esistenza di
Dio6 e questo suo messaggio venne ereditato con cura dalla
letteratura fisico-teologica; che non riguardò però la sola biologia o
scienza naturale, ma interessò anche l’anatomia animale ed umana,
ovviamente senza mettere ancora i dubbio i dogmi base del
Cristianesimo.

Fede e scienza, almeno per quel periodo, andavano a braccetto:


come spiegato dai deisti inglesi, la ragione umana era solo un

6 Celebre la sua frase “Le mucche e le pecore, portatrici di latte, burro,


formaggio e lana, sono i migliori predicatori.”
cerchio iscritto in quello più grande della rivelazione, che quindi non dando vita alla materia, o dando vita alla monade perfetta e più
poteva essere negata ma solo resa più visibile ai nostri occhi. chiara, l’Universo. Questa filosofia divide tra di loro spirito e corpo:
lo spirito è rappresentato infinitamente, e in infiniti gradi di
Col passare del tempo, però, la ragione prese il ruolo di rivelazione e rappresentazione, da esseri sparsi per tutto secondo l’Universo,
infine, come il dono che ci è stato concesso da Dio: Minerva, dea secondo un principio d’armonia che le rende tutte comuni a un unico
della sapienza greca, divenne il simbolo ufficiale dell’Illuminismo, principio, ossia quella monade isolata creata da Dio. E sempre lui ha
assieme al gufo che riesce a guardare nel buio. La luce assume in tal fatto sì che il nostro corpo corrispondesse al nostro tipo di carattere
modo un valore non più biblico ma realmente fattibile: allo scopo di dell’anima. Riassumendo, Leibniz ci riporta al microcosmo
battere l’ignoranza e l’oscurantismo durato secoli, di origine sia rinascimentale, l’”Uno-Tutto”, e la metempsicosi, rimandando anche
teologica che politica, originatosi nel Medioevo, la “notte gotica”. filosoficamente alla divisione politica della Germania e dei poeti
Manteneva però quell’aura tra mistica e panteismo che settecenteschi, motivati così a creare con la loro innovazione un
caratterizzava il primo Illuminismo. Fu Spinoza a determinare la nuovo, ideale universo.
linea panteista del movimento, ritenendo che la natura avesse uno
spirito divino a cui noi possiamo osservare commossi religiosamente Pietismo e illuminismo, a prima vista opposti, ebbero molti punti in
ed esteticamente. Gli illuministi in seguito si ispireranno da questo comune che riguardavano il diritto della libertà di ogni persona a
concetto per la loro idea di splendore divino del Tutto. Ci fu così una interpretare le Sacre Scritture: per i pietisti la storia della fede è
divisione tra la luce della ragione degli illuministi e quella dei stata portata avanti sempre con l’aiuto delle figure indipendenti,
romanticismi, concepita come bellezza dell’universo. condannate dalle istituzione come eretici, mentre gli illuministi
negavano l’esistenza di una Verità assoluta confrontando tra di loro
A cavallo tra le due epoche, e tra deismo e panteismo, vi era le diverse religioni.7 Entrambi i gruppi si sentivano figli di Dio, poiché
Gottfried Wilhelm con Leibniz (1646-1716), inventore, illuminati dalla ragione e dalla Grazia illuminante, ed ebbero molti
matematico, consigliere, giurista, e fervido sostenitore di una contatti specialmente nella massoneria. Comune alle due correnti
possibile riunione tra Protestantesimo e Cattolicesimo. I suoi lavori era pure la Bildung (“cultura”), la convinzione che aveva come
maggiori furono “Theodicèe” (1710) e la “Monadologia” (1714). scopo principale la crescita sentimentale e intellettuale
dell’intelletto della persona. A ciò si accompagnava l’obiettivo di far
Il suo pensiero era un misto tra il pietismo maturo e il nascente
illuminismo: il nostro Universo è stato creato da Dio e scelto da lui
stesso come il più ideale per ordine di realtà e quindi per noi esseri 7 Gottfried Arnold fu l’autore chiave per la rivalutazione dell’eretico: il
umani. Il progresso è un processo naturale di creature divine come suo scritto “Unparteiische Kirchen und Ketzerhistorie” riscosse
noi, e siamo noi a giudicare con la ragione Dio, giustificandolo per le successo in tutte e due i movimenti, ispirando molto anche il giovane
Goethe. Tema del libro è la ricerca nelle diverse epoche di una pura fede
sue azioni tutte volte al bene.
religiosa, concetto che si sarebbe poi evoluto nello storicismo come il
Egli trasformò gli atomi in monadi (o “punti metafisici”), corpi continuo rinnovamento delle idee all’inizio di un nuovo periodo storico. 10 Da
tenere in mente il libretto d’opera “Das Schaferfest” del 1753, che
microscopici senza materia, volume, eppure esistenti grazie
riassume quel sentimento di semplicità comune a illuministi e pietisti,
all’opera di Dio; e solo lui ha il potere di distruggerli data la loro
motivato soprattutto dalla natura.
indivisibilità. Raggruppati assieme, non si scambiano la loro forza
ma “rappresentano” ogni singola particella in maniera confusa,
crescere “liberamente” le facoltà spirituali delle altre persone, servissero la coesione e l’ aiutarsi a vicenda, e che la disubbidienza
quindi nella massima tolleranza. e la frode venissero viste malissimo. Questo è di sicuro il punto in
cui illuminismo e pietismo trovano quasi un'origine comune.
La poesia era vista da tutte e due le correnti in maniera negativa:
per i pietisti a causa del forte rimando al mondo “esteriore”, la
corte, e condannava fortemente il teatro; per gli illuministi in quanto
Gottsched
limitava la fantasia con troppe leggi razionali e contenuti didattici. E’ Johann Cristoph Gottsched (1700-1766) fu, negli anni '30 del
per questo pensiero che solo a partire dalla metà del Settecento che diciottesimo secolo, l'ideatore di quella riforma letteraria che pose
incominciano a spuntare i primi poeti di rilevo, in primis Klopstock fine al caos linguistico e formale della letteratura tedesca. La sua
e Lessing. rapidissima scesa fu veloce quanto la sua caduta e, nonostante
fosse un ottimo verseggiatore, non ebbe alcun poeta tra i suoi
Altruismo e intolleranza verso l’egoismo erano altre due proprietà
allievi. Dopo la sua morte i suoi difetti vennero ingigantiti rispetto
fondamentali dei due gruppi: per vivere, bastava avere il minimo
alle innovazioni che aveva portato, contribuendo all'idea generale
indispensabile o comunque in base alla posizione sociale; tutto ciò
della sua figura come presuntuosa e incapace di cimentarsi nella
che eccedeva veniva dato ai bisognosi senza troppe storie. Spesso
poesia.
questi gesti erano comuni nei gruppi sociali a cui appartenevano i
singoli individui, e a ogni azione ne corrispondeva un premio dalla L'epurazione della letteratura tedesca dai residui del barocco non
Provvidenza o un aiuto ricambiato; era quindi molto importante la era di per sé cosa nuova: già nel 1624 Opitz, colla “Deutsche
fiducia e la lealtà verso il prossimo. Ne risultava, come naturale Poeterey”, aveva messo in moto quel cambiamento che si sarebbe
conseguenza, che il peccato più grave che si potesse commettere concluso solo un secolo più tardi, nel 1730, quando Gottsched
non era l’adulterio o l’omicidio, ma la menzogna che, similmente a pubblicò la “Critische Dichtkunst” (“Critica poetica”). Questa data
come la descrisse Dante, viene fatta consciamente a danno di chi si segna la fine di un periodo di oltre 400 anni nei quali la poesia
fida. veniva concepita come un'imitazione di una verità concepita
intellettualisticamente e insegnabile tramite valori universali.
L’ubbidienza verso l’autorità era infine l’altro ideale etico seguito da
pietisti e illuministi: i primi ubbidivano ai “cenni” divini e i secondi Nel libro viene spiegato come le regole del buon gusto devono
alla ragione, ma entrambi rispettavano assolutamente le figure degli essere identiche a quelle del buon senso; ciò implicava una forte
anziani e dei genitori, un’autorità di origine divina e formatrice. razionalità nella poesia che doveva quindi enunciare una verità utile
Spettava a loro dare il consenso per un possibile matrimonio, e alla sua fine. Per citare un esempio, “L'Iliade” di Omero spiega in
questa subordinazione trovava causa nel sentimento già citato modo dettagliato come i litigi fra i principi possano scatenare guerre
della “Gelassenheit”, l’assenza di impulsi e sentimenti forti tipica decennali tra regni. La sua ricetta per comporre un testo poetico era
dei giovani del tempo. molto semplice: bastava scegliere un “teorema morale” abbinato a
un “fatto generale” e si poteva subito scegliere sia il genere che la
Altruismo, beneficenza, lealtà e ubbidienza trovano origine, da un
forma.
punto di vista marxista, per il tipo di sistema economico-politico del
tempo: in quanto i gruppi religiosi e bancari erano isolati e
richiedevano una forte coesione, era naturale che per il bene di tutti
Il suo primo successo in ambito borghese fu la rivista del 1725 “Die fu un litigio fra la moglie e la poetessa Marianne von Ziegler per il
vernunftigen Tadlerinnen”, che diffuse le idee dell'illuminismo e primo posto tra le letterate di Lipsia; ma vi è anche la possibilità
delle ultime novità presso le donne grazie alle discussione tre che le file dei suoi critici stavano aumentando a dismisura,
redattrici illuminate e sorridenti allo stesso tempo. Poco dopo la sua includendo i dotti, che volevano continuare a usare il latino, i teologi
pubblicazione, vi furono qualcosa come 2000 abbonamenti e tre ortodossi, che rimasero scandalizzati per la sua riabilitazione del
ripubblicazioni in forma di volume, cosa da molto per l'epoca teatro, e gli stessi pietisti.

Con Gottsched il cambiamento fu tale che la letteratura nazionale


divenne come un foglio bianco, completamente privo di impurità, e
disponibile per tutti i poeti esordienti con uno “stilo” (das Kiel)
razionale. Fu però l'accesa opposizione degli svizzeri a rivalutare la
fantasia poetica e l'originalità del vero poeta, senza poi contare la La riforma del teatro
nascita a Lipsia, nel 1744, di quel gruppo di poeti che avvicinarono
ulteriormente i testi al popolo per forma e contenuto. Il grande fallimento della riforma teatrale di Gottsched fu causato
dalla mancanza di novità rispetto alla tragedia francese,
Riassunto biografico ripresentandone lo stesso modello ma sotto un punto di vista più
classico e razionale. “Der sterbende Cato” (1731) fu ben accetta
Gottsched nacque in un borgo presso Konigsberg, figlio di un in Germania, ma all'estero venne vista semplicemente come una
parroco e, fin da piccolo, fervido studioso di teologia. Crescendo ripresentazione del modello transalpino.
sviluppò una forte passione per scienze, diritto e lettere, e all'età di
24 anni fuggì a Lipsia, temendo di venire arruolato nell'esercito La commedia ebbe invece degli sbocchi interessanti: i pagliacci
prussiano per la sua statura gigantesca. A questa ragione vi era furono banditi per la loro eccessiva presenza (persino nelle
però anche il desiderio di emanciparsi da quegli educatori che tragedie!) e il linguaggio si modernizzò per il nuovo pubblico
oramai stavano diventando oppressivi. borghese. Nacque così la cosiddetta “commedia sassone”,
incentrata inizialmente su satira e didattica.
Nella nuova città Gottsched diviene dopo poco tempo membro
“seniore”, nel 1727, della “Deutsche Gesellschaft”, Il tema delle opere gottschediane riguardava la nobiltà tedesca,
riorganizzandone la struttura e migliorandola. Sua ambizione era prendendo come modello base la fastosa monarchia francese. I
uniformare il linguaggio e la grammatica partendo dalla sua personaggi erano ridotti al minimo indispensabile, non erano
accademia, proprio come accadeva in Francia con l' “Acadèmia permessi cambi di scena e l'azione doveva essere svolta nel giro di
Francaise”; il contributo francese verso la Germania doveva essere dodici ore, esclusa la notte; le frasi, formate da due alessandrini,
simile a quello che vi fu a Roma grazie ai greci. erano semplici e spesso avevano al loro interno un'antitesi ed un
parallelismo.
Nel 1738 accadde però che, senza preavviso, Gottsched
abbandonò l'accademia a causa di una presunta diffamazione. Le Molto importanti furono le traduzioni per il teatro, raccolte nei
cause di questa scelta furono numerose e vi sono diverse ipotesi su volumi della “Deutsche Scaubuhne” (1742-1745): al loro interno
cosa successe veramente: la più probabile è quella secondo cui vi sono presenti traduzioni dal francese, opere dei suoi seguaci e
commedia in parte composte dalla moglie grazie all'aiuto dei due avversi al razionalismo e allo scetticismo voltariano, a favore dalla
comici coniugi Neuber. Costoro avevano tolto dalla scena il fede cristiana e degli ideali repubblicani. Nonostante entrambi i
famigerato “Hanswurst” sin dal 1728, e lo bandirono nel 1737. gruppi fossero illuministi, è da questi presupposti che si scatenò la
guerra zurighese-lipsiana degli anni'40 del secolo, terminata con
Mentre la riforma della commedia venne portata avanti dalla moglie l'arrivo in Svizzera di una nuova generazione di giovani letterati a
di Gottsched, Luise Adelgunde Kulmus, egli tentò senza danno di Gottsched, che rimase isolato.
successo di trasformare in una commedia pastorale l'opera italiana,
con esempio più noto “Atalanta”. Questo suo “esperimento” sarebbe Bodmer risollevò il ruolo del poeta ritenendolo un “fuoco sacro”
stato tuttavia fondamentale per le versioni più semplici e vive di capace di educare un intero popolo, e almeno tre volte nella Storia
Gartner, Gellert e il giovane Goethe. ciò era avvenuto, ovvero con Omero, Dante e Milton. I loro poemi
epici eclissavano completamente la finta grandezza barocca e
La riforma linguistica venne premiata la loro volontà di operare sulla vita delle nazioni, e
della religione corrente, tramite una grande forza morale.
Il contributo più importante lasciato alla letteratura tedesca da “Paradise Lost” lo colpì soprattutto per il suo forte senso di
Gottsched fu la riforma linguistica avvenuta tra il 1748 e il 1778, sublime, riplasmato da un uomo del secolo precedente da una storia
corrispondente alle otto edizioni pubblicate nell'area germanofona antichissima come la “Genesi”. Essendo repubblicano, notò anche il
della “Deutsche Sprachkunst”. Nel 1750 venne accolta forte senso di libertà dell'inglese, sia nella religione che nella vita
ufficialmente a Vienna nonostante le proteste dei gesuiti. mondana.
Il linguaggio gottschediano era molto corretto, semplice ed efficace, Il primo rilevante distaccamento da Gottsched avvenne nel 1740
tanto da non poter essere usato in poesia per l'assenza di sfumature con la “Kritische Abhandlung von dem Wunderbaren in der
o chiaroscuri psicologici. La novità fu il fattore chiave per il suo Poesie” e la “Kritische Dichkunst”. I due scritti si ispirano alle
diffondersi, specie tra i giovani che volevano esprimere l'arte in idee di Muratori e Giambattista Vico, primi affermatori del valore
maniera più che corretta, ma la purità della lingua è un altro punto dell'immaginazione nella poesia, ma le ripropongono con un
fondamentale di questo cambiamento. I pochi studiosi di lingue del accostamento a Leibniz e Wolf. Se la fantasiapuò equiparare il
tempo tendevano difatti ad avvicinarsi troppo ad altri idiomi; per verosimile dal vero, allora l'arte dovrebbe essere superiore alla
fare un esempio vi era Bodmer, il quale usava un tedesco troppo natura, un contrasto con un passo della “Genesi” che si avvicina di
infranciosato e vicino al dialetto svizzero. moltissimo all'eresia. Il problema venne risolto con la teoria dei
“mondi possibili”, secondo la quale esistevano, grazie
Bodmer e Breitinger all'onnipotenza divine, altre realtà non reali eppure vere; bastava
soltanto che non si contraddicessero da sole o col principio della
Johann Jakob Bodmer (1698-1783) e Johann Kokob Brtinger ragione. Anche questa volta Milton venne indicato come
(1701-1776) sono i due letterati che formarono assieme a l'introduttore di questa verità, il descrittore di quei mondi esistenti
Gottsched il clima innovativo pre “Sturm und Drang”, e si fuori dalla nostra dimensione eppure realmente concepiti dalla
separarono dal suo filone per diverse ragioni: innanzitutto mente di Dio.
ammiravano gli inglese, e il loro “sommo vate” Milton; erano poi
Con Bodmer si assiste inoltre alla rivalutazione del Medioevo dopo La base da cui parte per le sue opere è l'ambiente pietista, ma da
la sua demonizzazione da parte dell'illuminismo: si discute ci ciò illuminista cerca di comprendere Dio col pensiero. Il dubbio
nelle sue “Proben der alten schwabischen Poesie des sopracitato viene spiegato nel poemetto “Uber den Ursprung des
Dreyzehnten Jahrunderts” (1748), e come chiusura della sua Ubels” (1734): Dio vuole solo che l'uomo agisca secondo il proprio
stagione poetica possiamo citare “Die Rache der Schwester”, che libero arbitrio, ma allontanandosi dal male.
consiste nella seconda parte del poema dei Nibelunghi, e la trilogia
dedicata a Guglielmo Tell, eroe nazionale svizzero. Il collasso spirituale diventa sempre più evidente col passare degli
anni, complici anche le morti precoci delle mogli. Con l'
I due rimasero fedeli al principio della poesia come imitazione della “Unvollkommes Gedicht uber die Ewigkeit” (1736) lo svizzero
natura e quindi sua “pittura”, e come Gottsched ritenevano che ammise di non aver la capacità di scrutare la mente del Creatore.
l'arte potesse essere appresa. Similmente al “Cato”, il Più in là rigetta con decisione le sue stesse battaglie per la scienza,
“Noah”(1750) poema epico di diecimila versi che incarnava tutte le ma si convinse di agire ipocritamente verso gli atei poiché lui stesso
loro particolarità dal punto di vista letterario. In seguito vennero si sentiva senza Dio.
aggiunte all'opera delle “Patriarchidi”, narranti le storie dei più
grandi personaggi dell'Antico Testamento. L'opera più famosa di Haller è senz'ombra di dubbio “Die Alpen”,
poema scritto nel 1729 e felice parentesi della sua lunga
Il grande spartiacque della letteratura tedesca non venne costituito, produzione. E' un' opera strettamente pedagogica e risente spesso
come si potrebbe pensare, dalla divisione tra gottschediani e di un' eccessiva scientificità, ideata durante un viaggio fatto nel
bodmeriani: punto comune, e importante, tra i due gruppi era il 1728 lungo le Alpi centrali con Gessner. Descrive per tutta la sua
giudizio negativo sulla poesia. Sarebbe stato un allievo di Bodmer, lunghezza il paesaggio idillico del mondo alpino, che viene visto
Klopstock, a rivoluzionare il tutto con la sua passionalità poetica di come un “paradiso terrestre” in cui l'anima può purificarsi dalle
natura religiosa e di origine pietista. Gli svizzeri trionfarono quindi impurità del mondo cittadino; ma la natura di cui è composto viene
per il loro continuo progresso e modernismo, scoprendo problemi, ancora vista come una guida della ragione morale e non possiede
accettando idee originali, e non ricercando la perfezione assoluta, ancora una proprio indipendenza.
specie nei geni.
Le quarantanove strofe che compongono il poema sono formate da
due quartine a rime alterne e un distico a rima baciata; questa
insolita struttura permette al poeta di inserire gli elementi
essenziali, in modo equilibrato, all'interno di uno spazio ampio ma
Haller da una solida chiusura.

Albrecht von Haller (1708-1777) è di sicuro una delle migliori


figure del Settecento svizzero: teologo, chirurgo, botanico,
anatomista e poeta, rappresentò nella sua tormentata vita quel
dubbio continuo tra fede e scienza tipico del diciottesimo secolo.
Gessner
Salomon Gessner (1730-1788) fu un altro svizzero dell'epoca di  “Daphnis” è un poemetto idillico che unisce due temi molto
Haller che ebbe successo per la sua rivalutazione della mitologia, sentiti tra illuministi e pietisti: la generosità che porta al
rivista da un punto di vista cristiano, e per le molte innovazioni che rifiuto di ogni piacere materiale e la giustificazione del
portò nella letteratura tedesca. Autore di idilli (“Idyllen”) e poemetti proprio amore, innocente se corrisponde alla scelta fatta dai
di vario genere, unì assieme la virtù, intesa come obbedienza e genitori.
abnegazione, e amore, sul modello di Teocrito, in un sentimento
misto tra eudemonismo e malinconia. I protagonisti delle sue opere  “Der Tod Abels” narra invece, da un nuovo punto di vista, la
non si rifugiano perciò né dal Divino Pastore, né dalle candide figura di Caino, visto come un infelice che non ha la capacità
pastorelle, mantenendo il loro amore castissimo. Basta difatti la di essere soddisfatto del suo lavoro, così come invece fa suo
contemplazione della loro bellezza ed innocenza per sviluppare quel fratello Abele. Tuttavia questa simpatia è effimera, dato che
senso di languore e gioia. con l'assassinio del fratello sarebbe stato evitato se avesse
smesso di prendere tutto per il verso difficile.
La sua poesia, a differenza di quella halleriana, passa dalla
descrizione dei fiori alla descrizione delle anime floreali, prive di una  “Der erste Schiffer“ racconta infine di una ragazza che,
storia intesa come “epos” ma comunque rimandanti a quel tipo di assieme alla madre, vive felice in un'isola deserta nel bel
narrazioni e con la possibilità di uno svolgimento epico. E' per mezzo dell'oceano, con tutto l'occorrente per vivere. Quando
questo che l'epos tedesco del Settecento lo si può trovare anche al diventa grande sente però la mancanza di qualcosa, simbolo
di fuori dell'idillio. ripreso da Schnabel per la mancanza della famiglia
nell'idillio della vita solitaria. La situazione arriva quando un
Quanto alla prosa, Gessner la poetizza e la pulisce da quella ragazzo, che l'aveva vista in sogno, costruisce una piroga e
meccanicità dei vecchi metri tradizionali, e da quella sciatteria gli la raggiunge grazia all'aiuto di Eolo, dio del vento.
scritti religiosi e morali perdurati nel corso del secolo. Fu questa sua Intermezzo mitologico molto importante durante questo
semplicità unità ad un'arte innovativa a renderlo famoso anche fuori episodio è la nascita di Venere.
dai confini nazionali: specie in Italia i suoi lavori vennero seguiti con
grande interesse fino alla metà dell'Ottocento, anche perché i suoi
temi bucolici erano indirettamente di derivazione italiana, oltre che
francese. Grazie al suo contributo, la Svizzera divenne uno dei
centri europei più importanti di poesia.

Un tema ricorrente che troviamo nei suoi libri è l' ”età dell'oro”, un
periodo di benessere e pace preso narrato da Eschilo riguardo la
mitologia greca: per Gessner non era una leggenda, ma una realtà
storica che si può provare con la storia dei patriarchi biblici. Ne
risulta che molti dei suoi poemetti variano da un tema classico
(“Daphnis”, “Der este Schiffer”) o cristiano (“Der Tod Abels”).
L'inizio del diciottesimo secolo vide affermarsi la Prussia a danno
del Regno di Svezia, sconfitto a Fehrbellin nel 1675. Monarca
dello stato in ascesa era Gugliemo I il Grande Ellettore, che
grazie alla sua campagna contro i svedesi riuscì ad annettere
ufficialmente i territori di Brandeburgo, Cleve e della Prussia
orientale. I suoi rapporti con la Francia furono essenziali per la
formazione dell'esercito e, quindi, una massiccia militarizzazione
nazionale, ma ne prese le distanze durante la “guerra per la
successione d'Austria“ (1740-1745). La Prussia fu eretta a regno nel
1701.

Il figlio Federico II, conosciuto in seguito anche come “il Grande”,


invertì la rotta puntando verso la gallofilia, possibilmente anche per
aver vissuto in prima persona la forte xenofobia del padre.

Il secondo
Interessandosi di trattati etici e politici, nonché amante di musica, si
avvicinò molto all'illuminismo voltairiano, tanto da guadagnarsi il
nomignolo di “re filosofo”. Proprio Voltaire fu ospite della sua corte
per tre anni, sebbene i rapporti avessero avuto forti alti e bassi.

Settecento
Causa anche la sua debole costituzione fisica, Federico II sviluppò un
forte senso di iniziativa che si spingeva, molte volte, ad ambizioni
troppo difficili da realizzare, anche quando l'opposizione era
unanime. Nel 1740, anno della sua ascesa al trono, capì che il suo
regno era pronto a prendere il posto dell'Austria, impegnata il secolo
precedente a bloccare i Turchi con le popolazioni dell'Europa centro-
orientale, e le dichiarò guerra senza alcun preavviso o ragione
politica. In una maniera simile alla Grande Guerra del ventesimo
secolo, il gioco di alleanze tra i vari Stati comportò un breve ma
violento conflitto tra il 1756 e il 1763, passato alla Storia come
“guerra dei sette anni”. Francia e Russia si schierarono al fianco
dell'Austria, mentre la Prussia ottenne l'appoggio dell'Inghilterra;
accerchiato sia da Ovest che da Est, il regno prussiano venne invaso
a partire dal Brandeburgo fino a Berlino. Solo la morte della zarina
evitò la sconfitta totale e con la pace di Hubertsburg la Slesia Stato e la concezione organica del popolo di Herder, confutato poi
austriaca venne ceduta, assieme a una parte della Polonia nel diciannovesimo secolo con l'ascesa militare, poetica e
occidentale qualche anno più tardi. organizzativa della Germania.

Il periodo delle guerre fu caratterizzato da una serie di riforme


economiche e di rilevanza sociale per tutti i ceti e i settori del Paese:
Il preromanticismo
le industrie vennero protette, l'istruzione militare divenne Il 1750 segna l'inizio di quell'incupimento della letteratura tedesca
obbligatoria, il territorio non coltivato bonificato e specializzato alla tramite quella spiritualità borghese definita come
produzione di nuove piante, come la patata. Grazie a questo “preromanticismo”. Il termine è di per sé fuorviante, in quanto
progresso, la popolazione salì da 2 a 6 milioni, di cui un terzo non spiega la “genesi” del vero e proprio Romanticismo, ma tende
formata da discendenti di immigrati francesi. solo a posticiparlo di mezzo secolo.
L'assolutismo illuminato di Federico II ebbe così luci ed ombre da Al posto della poesia, si afferma grazie all'influenza borghese il
entrambi i lati: sebbene il suo scopo fosse quello di “rendere felici i “genre mele”, un insieme di brani di prosa autobiografica e
propri sudditi anche contro la loro volontà”, rinforzò la posizione dei confessioni nelle poesie; non si tiene più conto alle esigenze del
proprietari terrieri, gli “Junker”, favorendo invece il propagarsi della metro e si volle trovare una via di mezzo tra i diritti della poesia e
servitù della gleba. Tale scelta trova spiegazione nell'orgoglio di tra quelli della “prosa della vita”, particolarità che caratterizzò
classe e razza che li vedeva come “discendenti” dei cavalieri quelle lettere scritte in prosa ma aventi al loro interno dei versi.
dell'Ordine Teutonico.
Grazie anche all'influenza inglese di Young e Gray, i sentimenti più
Il re influenzò molto anche il panorama letterario nazionale per una ricercati del periodo diventano il commovente e il sublime, che
questione di “contenuto”, come disse Goethe, concreto. La riescono a scuotere l'anima e ad esaltarla. Ci si interessò inoltre
“Realpolitik” e l'azione concreta trovarono l'unanimità tra della malinconia, del grottesco, del terrificante, un “bello” che lo è
ammiratori e detrattori, questo dopo un secolo di qiuetismo anche senza essere bello nel vero senso della parola. Queste
dominato dal pensiero pietista. I rapporti tra politica e cultura furono “modificazioni” preludevano al Romanticismo di fino secolo ed
pressappoco burrascosi: la nuova letteratura ignorava il “linguaggio ebbero con esso una comune origine nella comprensione del “non
da caserma” che il re desiderava e sempre lui riteneva che l'assenza so che”, un entità che non è possibile descrivere, ma che troviamo
di un linguaggio poetico unitario non avrebbe fatto progredire già in Boccaccio, nel Rococò, e infine con Rousseu, che lo
l'intera letteratura. Eppure, i poeti dell'epoca avevano prodotto definisce come una nuova sensibilità e temperamento.
capolavori come il “Nathan” e l'”Oberon”, che, tuttavia, non lo
colpirono molto. In Germania, con questa nuova corrente, il già rilevante tema
dell'amicizia acquista una propria passionalità; gli amici più cari
E' dal 1740 in poi che, in modo parallelo alla Prussia, la poesia diventano una ragione di vita e la loro scomparsa viene ricordata
tedesca si afferma col “Messias”. Klopstock ne tradusse in ogni qualvolta viene organizzata un'uscita. Rappresentante della
francese i primi canti così da poter farli leggere al re, ma a Berlino nuova sensibilità e moralità fu, secondo Bruggermann, il nobile
trovò l'opposizione di Voltaire,, che criticò aspramente il poema. che se ne va dalla corte per affermare la propria dignità ed
Avvenne poi uno scontro indiretto tra la concezione fridericiana dello
indipendenza morale, deluso dai regnanti e dalle continue guerre. La mitologia agraria è molto simile al panteismo, ma aggiunge alla
Bisogna però tenere presente che vi fu anche un'altra figura a sua definizione anche un insegnamento riguardo l'esistenza: come il
caratterizzare il preromanticismo tedesco: il giovane poeta borghese celebre passo biblico della Genesi, la vita individuale esce dalla terra
che vive per gli amici e scrive poesie grazie al senso di benessere ma vi ritorna dopo un tempo stabilito, spargendo semi che
dato da queste amicizie. La creazione di questo personaggio tipo seguiranno lo stesso destino dei loro generatori in un ciclo eterno.
concise con l'allontanamento dei poeti della cerchia di Klopstock L'uomo è una pianta tra le piante e un animale tra gli animali, un
dai gottschediani, dalla borghesia illuministica, e dalla cultura essere che, come la luna crescente e calante, nasce, cresce, muore,
moralistica di Gellert; il loro isolamento rinforzò molto i legami tra i e rinasce di nuovo. Proprio riguardo la poesia lunare, il Settecento
vari colleghi di poesia e si riteneva che l'uguaglianza dovesse essere canta specialmente l'infelicità dell'amico morto, essendo l'amicizia il
applicata anche per i singoli testi, dato che si ispiravano ad una sentimento per eccellenza dell'epoca.
stessa amicizia. L'effetto negativo fu la mancanza di originalità ma,
un ventennio più tardi, i poeti dello “Hain” avrebbero ampliato il Molto importante per lo sviluppo di questi concetti fu la riscoperta,
loro legame al popolo a cui appartenevano, affermando una volta nella seconda metà del secolo, delle ballata popolare e del più
per tutte la nascita della letteratura borghese. primitivo animismo, il credo secondo cui gli uomini, dopo la morte,
diventano spiriti che possono interagire in alcuni modi con i vivi e,
Il distacco dal pietismo si fa ancora più evidente col differente più in generale, il mondo fisico. Specie nei collegamenti con la
rapporto col mondo circostante: l'anima oramai non aveva più mitologia germanica vi erano molti riferimenti riguardo a delle
bisogno di rifugiarsi nella “Stille”, ma sognava di disperdersi (“sich cacce selvagge e dei galoppi notturni, che avrebbero ispirato sia gli
zerstreuen”, “disperdersi”) nelle distrazioni, alla ricerca del sempre “Sturmer“, tra cui lo stesso Goethe, chee tutti i romantici europei
inafferrabile “non so che”. Irrequietezza e malinconia diventarono nei successivi cinquant'anni.
in tal modo un culto basato sulla caducità della vita, imprevedibile a
causa delle guerre e il prossimo crollo del vecchio ordine politico e Klopstock
culturale.
Friedrich Gottlieb Klopstock (1724-1803) è quel tipo di poeta
Questo nuovo sentimento della vita genera, allo stesso tempo, una che, pur guadagnandosi una grandissima fama in vita, venne
nuova visione della natura, che venne vista come cupa, tetra e rapidamente dimenticato e reso sconosciuto alle nuove generazioni,
anche orrida, dal paesaggio largamente ispirato ai dipinti italiani del se non per alcuni brevi passi del “Messias”, suo capolavoro.
Seicento. Dalla poesia inglese vi si aggiunge anche il tema delle
tombe e delle rovine che fanno riflettere sulla breve e fragile vita Questo destino è totalmente immeritato, in quanto viene
umana, la quale fa solo parte di una natura che, un giorno, considerato il padre di tutta la poesia tedesca moderna, colui che
riassorbirà tutte le opere del genere umano. Il preromanticismo è creò sì la grande poesia, ma anche un nuovo linguaggio e stile
come se avesse fatto rinascere quella spiritualità ctonica e lunare incentrato sul culto del poeta; che non era più quella figura che
tipica delle antiche civiltà del passato, la cui eredità consiste viveva nell'ombra delle corti settecentesche, né quel freddo
tutt'ora in una serie di leggende, credenze e riti superstiziosi. professore di retorica e metrica, ma un bardo e guida profetica
ispirato da Dio, e capace di guidare la propria nazione verso il
futuro.
La sua grandezza era grande tanto quanto la sua umiltà: lodando insegnamenti di Bodmer: prima di cantare era solito bersi una
moltissimo i suoi amici, che non si potevano neanche avvicinare al quantità anche considerevole di vino, e lo cantava pure! C'era
suo stile, questo per il suo forte senso di amicizia e lealtà, si sentiva tuttavia anche un desiderio spirituale di immortalità personale, la
anche un amico di Cristo poiché suo cantore, prendendo l'idea base sua anima fin troppo consapevole necessitava un'esistenza felice
del pietismo in una maniera nuova. Come Zinzendorf, nel anche dopo la morte fisica: è per ciò che si rivelerà in primo luogo
“Messias” sviluppò un triangolo amoroso con la sua amata nel cantore della resurrezione, nonché della redenzione dell'umanità.
nome del Redentore, ma anche qui vi fu una svolta dalla religiosità
pietistica a quella sentimentalizzata, ossia l'amicizia tra due esseri Le conseguenze di questo comportamento furono ancora più
di pari grado. Il credente, grazie alla redenzione di Cristo, era evidenti quando rimase per trent'anni il rappresentante, quasi
capace di suscitare nei cuori di tutte le altre persone lo stesso tirannico, dell'intera poetica germanica, un diplomatico che era
sentimento. Tale presupposto lo convinse a sentirsi il capo ideale di tutt'altro che immerso nella trascendenza: il dissidio tra cultura e
quelle “capanne dell'amicizia” tipiche del periodo pre-illuminista, ma politica in Germania incominciò proprio con la divergenza di idee tra
con la novità di essere state sublimate in “templi dell'amicizia” e Klopstock e Federico II. Alla fine, come Herder e i romantici, non
luoghi della trasfigurazione e della resurrezione dei fedeli. fu capace di maturare il proprio animo fino alla vecchiaia, cercando
di valorizzare il rimanente ardore giovanile in bizzarre forme
Alle molte lodi vi sono, inaspettatamente, molti nei anche di metriche e in un culto molto fanatico della germanicità preistorica
rilevante negatività. Il più rilevante di tutti era la mancanza di “incorrotta”, priva quindi di radici cristiane.
concretezza della poesia, seppure “sincera” e “vissuta pienamente”.
Klopstock riusciva, anche in modo eccellente, a cantare la propria Riassunto biografico
ispirazione, ma faceva fatica a rendere plastico il contenuto del
testo, come accade proprio nel “Messias”, nel quale la morte di Il poeta nacque nel 1724 a Quedlinburg, figlio di un avvocato noto
Gesù è piccola in confronto all'introduzione fatta dall'autore. per la sua temerità e il suo rigore religioso 8, All'età di quindici anni
Confrontandolo con Pindaro e Holderlin, risulta chiaro come la sua entrò con una borsa di studio nella celeberrima scuola di
aderenza alla realtà risulti troppo soggettivata e poco incline al Schulpforta, dove in seguito fu ammesso fra i migliori allievi. Otto
descrivere il “nocciolo” della questione. Come un poeta classico anni più tardi si spostò prima a Jena e poi a Lipsia, conoscendo J.A.
invoca l'aiuto di un'anima immortale all'inizio del suo poema, ma Cramer e il cugino J.Schmidt. Nel 1748 incominciò a pubblicare i
non si tratta di una Musa, né di un dio, ma di una “Sionita”, primi tre canti del “Messias”, che ebbero successo anche se non
“Teutona” e “Tuiscona” che rimanda inevitabilmente all'autore immediatamente. Il poeta accettò intanto un posto di precettore a
stesso. In poche parole, ” Klopstock si esaltò nel sentirsi Klopstock”. Langenslaza e dal 1750 al febbraio 1751 fu ospite a Zurigo di
Bodmer. Ne divenne suo allievo, ma il suo distacco dai precetti
Questo forte senso di autostima e autoconsapevolezza doveva avere religiosi peggiorò i loro rapporti, tanto che il maestro lo diffamò per
anche un equilibrio con la salute fisica: sfatando lo stereotipo dello
studente di teologia anemico e dalla salute cagionevole, Klopstock 8Molto del carattere del padre si sarebbe ritrovato anche nel figlio:
spronò un'intera generazione di giovani a godersi la vita per i suoi “Correre, accaldarsi, arrampicarsi su luoghi pericolosi e quant'altre temerità
piaceri. Una dimostrazione di questa spensieratezza ci è data compiono i bambini abbandonati a sé, tutto ciò costituiva il suo
riguardo il suo orario non fisso di poetare, trasgredendo gli divertimento” (Klopstock. Er un uber Ihn, 1780).
non aver pagato un prestito. La situazione si risolse una sola propria amicizia; anzi si discostò dai principi della Rivoluzione
settimana prima della sua partenza, ma il motivo principale del francese celebrati dal suo collega. Dopo aver ottenuto nel 1792 il
viaggio fu anche il non rischiare di divenire esca a Gottsched. diploma di cittadino onorario della repubblica, morì in pace nel
1803.
Sfondo di questo periodo difficile fu la lenta ma forte relazione con
Margaretha Mollet, conosciuta nello stesso anno. La loro storia
costituisce uno dei romanzi d'amore più belli e commoventi del
Settecento tedesco: se all'inizio le loro lettere avevano concetti
platonico-serafici riguardo la simpatia tra i due, il tono divenne
sempre più sincero e serio, non senza qualche nascosto cenno di
affettuoso realismo. I due si sposarono, ma sfortunatamente Winckelmann
Margarethe morì nel 1758 durante il secondo parto,
Erano passati appena sei anni dall'inizio del “Messias” quando
Ancora prima di sposarsi, Klopstock accettò di stabilirsi a Johann Joachim Winckelmann (1717-1769) pubblicò il saggio
Copenhagen sotto la protezione del conte Bernstof. Il forte “Gedaknen uber die Nachahmung der grichischen Werke in
disprezzo nei confronti di Federico II lo spinse difatti a cercare un der Malerei un Bildhauerkunst“10. Il testo segnò un ulteriore
mecenate che potesse comprenderlo, e tale figura prese forma in passo innovativo rispetto a Klopstock, introducendo il tema sempre
Federico V di Danimarca, stimabile per le sue virtù morali e più in voga della grecofilia settecentesca.
religiose. Il re avrebbe donato 400 scudi all'anno in cambio della
composizione completa del “Messias”. Nel testo viene esaltato il calore plastico della scultura greca,
rappresentata come l'ideale del corpo umano in una sua perfezione.
La vita in Danimarca stimolò il nazionalismo e l'antica tradizione Ritenendo inutili le rigide regole del Barocco e del Rococò, si vide
mitologica e poetica dei Germani si era conservata in questo come modelli le forme naturali, proporzionate e armoniose dell'arte
territorio meno influenzato dagli eventi storici.9 Quest'esperienza greca, che per queste sue qualità si avvicinava all'ideale senza
venne portata ad Amburgo dopo la sconfitta di Bernstoff da parte età ,e non appartenente a nessuna nazione, dell' “Allgemein-
del conte Struensee; e lì Klopstock rimase fino alla sua morte. Nel Menschliches” (“L'universale umano”), contrapposta al semplice
1771, Giuseppe II d'Austria gli chiese di dedicargli il dramma sentimento del “bello” che il Settecento cercava dappertutto. Il
“Hermanns Schlacht”, scritto cinque anni prima e largamente nuovo gusto neoclassico condannò inoltre ogni stile “caratteristico”
ispirato dal “Gedicht eines Skalden” di Gerstenberg. concepito come nazionale e popolare.
Gli ultimi anni segnano il successo finale di Klopstock: nel 1773 uscì L'arte greca ha l'unicità di avere “edle Einfalt und stille Grosse”,
l' ultima parte del “Messias” e i poeti dello “Hain” lo riconobbero “nobile semplicità e serena grandezza”, un equilibrio tra grazia e
come loro maestro. Un anno dopo visitò Goethe a Francoforte, dignità, ovviamente esageratamente celebrata da Winckelmann e
autore del fenomenale “Werther”, ma non nacque una vera e

9Da ricordare un'appendice alla storia danese scritta da Mollet nel 1765, in 10“Pensieri sull'imitazione delle opere dei greci nella pittura e nella
cui celti e scandinavi sono ancora un'unica popolazione. scultura”.
i suoi allievi. Non si sapeva ancora che le statue greche fossero in era così sicuro di vedere che non riteneva necessario dimostrarle. Il
origine policrome, e che la musica della tragedia greca fosse suo spirito era quindi quello di un archeologo, la “negazione del
tutt'altro che regolare. Questo “ritorno all'ordine” era segno di filosofo”.
un'Europa che cercava soltanto un po' di serenità per il continuo
presentimento di tragici sconvolgimenti, e in Germania tale serenità L’essenza della bellezza non viene mai definita. Winckelmann tese
assunse una natura anche religiosa. soltanto ad analizzare opere di valore fin dalla loro scoperta. Le sue
spiegazioni sul significato più profondo, allegorico, del bello, sul
Il giudizio di Winckelmann riguardo gli dei olimpici è un esempio di rapporto fra la natura e l’arte e sul rapporto fra il bello ed il grazioso
come cercò di scostarsi dal pietismo pur ricadendoci: la loro felicità furono di solito polisense, anche perché erano sempre incidentali.
di ogni singola divinità era dovuta alla sola contemplazione, intesa Essenziale è nella bellezza da lui concepita un elemento
come l'estraneità dalle sventure umane, e la loro atarassia le apparentemente esteriore: la nobiltà del contorno e tutto ciò che
distaccava dalla vita dei mortali. 11 Importante sentimento pietistico sottolinea l’essenzialità della linea sentita come presupposto di una
ritornante nel pensiero winckelmanniano fu la “still”, la serenità plastica concretezza.12 A questo elemento viene accostato anche
quasi impassibile degli dei nei confronti del mondo terreno. E questa l’assoluta mobilità dell’elemento per eccellenza informe, l’acqua,
“insignificanza” del bello permette il bello esemplare a raggiungere che viene evocato grazie alla superficie levigata delle sculture e
l'immutabile verità dell'anima umana, un fievole sentimento l’accavallamento dei muscoli simili a onde. Andando più oltre, il
religioso in un qualcosa che doveva andare oltre la religione stessa. mare greco riscopre una venatura cosmica conferita dall’Infinito.
Queste idee saranno in seguito seguite dal solo Holderlin, l’unico
Il valore dell’arte greca che riuscì a comprendere in pieno il senso pagano di questo
pensiero.
Il suo soggiorno a Roma come “pagano” fu ben visto, tanto che
divenne il miglior grecista e cicerone della città. Nel 1762 vi Sotto un punto di vista evoluzionistico e ambientale, elaborò tra
compone la sua opera principale, “Geschichte der Kunst des l’altro una concezione storica dell’arte greca: il “buon gusto” vi si
Altertums” (“Storia dell’arte dell’antichità”), che oggi interessa la sviluppò in quanto tale terra poteva produrre soltanto “uomini
storia letteraria più che la storia della’arte. Filologia e archeologia intelligenti” dallo spirito repubblicano. Il Rinascimento romano di
trovano nel libro un collegamento, facendo acquistare un valore Giulio II, e quello europeo in generale, venne rivalutato come una
estetico alla filologia tedesca, che ora studiava una vera e propria nuova epoca periclea, e questo giudizio fece da spartiacque colla
opera d’arte anziché parola. cultura illuministica del secolo. C’è tuttavia anche un concetto non
strettamente materialistico di questo storicismo, riguardante la
Il suo paganesimo, come spiegato in seguito da Goethe, era natura del genio: essendo un valore a sé stante e produttivo, doveva
evidente per la sua forte autostima e la certezza di essere ricordato essere una figura enigmatica e divina, quindi non del tutto
dai posteri: guidato solo dal proprio istinto artistico, osservava le spiegabile.
leggi tramite degli esempi in cui vengono manifestate, verità che
11 Questo divario venne approfondito nelle poesie più significative del
classicismo e del romanticismo tedesco, “Die Gotter Griechenlands” di 12 “Il contorno più nobile è il concetto più alto della natura e della bellezza
Schiller e “Hyperions Schicksalslied” di Holderlin. ideale”.
Winckelmann, nonostante la sua eccessiva grecofilia, fu il primo  Werther legge fin dai primi capitoli del capolavoro di Goethe
dei grandissimi tedeschi che si stedeschizzarono fuori dalla alcuni suoi idilli, che per alcune parti assomigliano ad alcuni
Germania, divenendo un cittadino europeo e arricchendo la cultura presenti nella Bibbia. Più avanti vede nelle rapsodie di Ossian
della propria nazione, meritandosi appieno il titolo di padre ideale una variante più cupa di Omero.
del classicismo tedesco.
 Voss trasformò il modello omerico in un veri e proprio idillio,
La grecofilia europea e tedesca volendo rinnovare il suo epos componendone una variante
sentimentale e cristiana.
Le scoperte archeologiche del Settecento furono fondamentali per la
La grecofilia tedesca non si fermava alle sole rivisitazioni di opere
comprensione della cultura greca: se il classicismo inglese, inglese e
antiche: notevole era difatti la struttura politico-sociale tra la
spagnolo avevano tutti preso ispirazione dalla poesia italiana del
Germania antica e la Germania del diciottesimo secolo. La Grecia
Rinascimento, la letteratura tedesca arrivò con un secolo di ritardo
era, come la Germania, il paese per eccellenza del particolarismo, il
alla fase classica; ciò gli permise tuttavia di avere una più diretta e
pese dai molti staterelli uniti soltanto dai vincoli spirituali della
più moderna conoscenza dell’antichità greca. A complicare però le
lingua, dell’arte, della religione.
cose vi fu la visione limitata dei lettori settecenteschi dell’
“universale umano” di Winckelmann, e accadeva solente che Le somiglianze linguistiche tra greco e tedesco rinforzavano quella
molti poeti consideravano la nobile e serena semplicità dei greci convinzione sempre più diffusa che i tedeschi colti potevano
solo come un mito d’interpreti che vi trasferirono, esaltandola, la vantarsi di avere un’eredità della cultura greca. Entrambe erano
propria limitatezza spirituale. lingue flessive alla base di un ceppo indoeuropeo che, fin dall’epoca
dell’Impero Romano, non aveva subito forti influenze straniere, a
Come già detto questa esaltazione aveva un’origine pietista, ma
differenza di linguaggi come l’inglese o il latino stesso. Grazie al
osservandola meglio si capisce come vi siano anche radici svizzere
contributo di Wilhelm von Hummboldt, il greco venne introdotto
di natura rousseauiana. Omero, il poeta greco per eccellenza e più
come materia obbligatoria nel nuovo ginnasio umanistico prussiano
conosciuto, inserì nelle proprie poesie e poemi il rimpianto dell’età
all’inizio dell’Ottocento, e dalla Prussia tale riforma si diffuse in tutta
dell’oro e il desiderio del ritorno alla natura, elementi molto cari
Europa.
all’illuminismo svizzero. Questo tipo di argomenti furono identificati
come canti elegiaci o idilliaci, e, dal “Werther” in poi, Omero Ovviamente un simile avvicinamento al mondo ellenico comportava
stesso viene affiancato da Ossian, altro poeta cieco ma ispirato un allontanamento da quello romano-cattolico e i veri tedeschi,
nella comune caratteristica di rapsode o bardo nazionale. Tre secondo Voss e i suoi sostenitori, dovevano essere “classici” nel
personaggi molto rilevanti possono essere citati per un loro giudizio senso genuino della parola, optando per la grecofilia, e non la
riguardo il capostipite della letteratura greca: Werther, Schiller e romanofilia. A ciò si aggiungeva, tra i molti equivoci, anche un’idea
Voss. razziale dell’origine greca: i dori, una delle tre principali etnie della
Grecia classica, venivano considerati una stirpe germanica, così
come il biondo Menelao. L’architettura dorica fu fortemente
rivalutata, grazie al suo senso di semplicità reminiscente di Sparta,
ed è da qui che si rifà l’orientamento architettonico dell’era esaurire la conoscenza di tutta la storia del pensiero e della realtà
hitleriana. che lo circondava. Sia da studente universitario che durante la
vecchiaia, la sua passione per i libri nascondeva quella forza
Ma ancora prima di questa “invasione dorica” vi fu una vera e interiore che lo rendevano più “in divisa militare che in biblioteca”.
propria irruzione della Grecia dionisiaca, orgiastico e ponte tra la A vent’anni uscì da questo guscio e si buttò a capofitto nel mondo,
primitiva barbarie asiatica e la moderna umana spiritualità europea. per comprendere se stesso tramite la comprensione degli altri e
Holderlin e Friedrich Schlegel furono i primi a proporre questo l’accettazione dei propri difetti.
nuovo concetto, ma Nietsche avrebbe chiarito tali intuizioni
riconoscenza la vera grandezza della cultura greca con la dialettica Questo disprezzo dell’ignoranza e dell’introspezione a favore di una
del dionisiaco e dell’apollineo. conoscenza completa del mondo ebbe un valore nuovo per quei
tempi, di sapore molto realista. Ed è per quello che poté
Lessing effettivamente divenire un poeta realista, il padre ideale di ogni
posteriore realismo in Germania. Il suo forte attaccamento alla vita
Lessing fu il più grande poeta dell’illuminismo tedesco, oltre che un di tutti i giorni leva ogni residuo pietista, e ogni pensiero riguardo la
uomo dalla grande virtù e dote poetica. La sua lotta per la verità era morte o delle possibili rinascite, se non, poco prima della sua morte,
un dovere sacro che doveva essere da esempio per tutti, un in una maggiore saggezza e maturità.
illuminismo sostanziale ed energico che puntava sempre verso la
critica e nemici da attaccare, in maniera simile a Federico II. Questo Lessing era sincero quando confessava di non ritenere di essere un
metodo di giudizio lo rendeva perciò neutrale durante le dispute tra vero poeta, un poeta per spontanea ispirazione: non teneva in gran
due fazioni, come accaduto tra lipsiensi e svizzeri. conto il dono della fantasia e nei proclamati diritti della fantasia
vedeva una forte minaccia ai diritti della ragione. Quella che
Ogni sua polemica aveva il solo fine di evitare intolleranze e tirannie potrebbe essere quindi un austero spirito intellettuale trova però
letterarie come quella di Klopstock, criticato appunto per la sua un’originalità tramite una sua sublimazione, che spesso divenne una
religiosità ormai eccessiva. Nessun uomo doveva essere vera e propria conquista di una nuova spontaneità fantastica: il suo
perseguitato per le proprie idee e, cercando nel passato le condanne ardore e la sua risolutezza per la verità costituivano già di per sé un
da parte di grandi e piccoli persecutori, formulò delle “Rettunge” feroce e sottile gusto alla polemica e alla battuta molto efficace. 13
(“riabilitazioni”) indipendentemente dalle loro cause e scopi. Alla
tirannia religiosa e intellettuale si aggiunse in seguito anche quella 13 Il “Mittner” dà come esempio il seguente scambio di battute: “Siehst
du, Franziska, diesmal hast du eine gute Bemerkung gemacht. Gemacht?
politica, e in tal modo Lessing divenne il più fervido oppositore del
Macht man das, was einem so einfallt?”(“Vedi, Francesca, questa volta ha
feudalesimo e del clero settecentesco.
ifatto una buona osservazione. Ho fatto qualcosa? Facciamo qualcosa se ci
frulla all’improvviso un’idea?”) (Minna von Barnhelm, II, 1)
Il suo rifiuto alla teologia e alla subordinazione da parte del principe,
all’opposto di Klopstock, lo rese in molti un martire illuminista,
conservando una propria indipendenza morale e lottando per
l’affermazione sociale dei valori morali e sociali dell’uomo. Come un
novello Faust, figura che redisse, spese gran parte della sua vita a
I pregi e i difetti di questo insolito intellettuale del Settecento erano proprio principale modello. Più avanti nel tempo, la critica
principalmente due: accademica del secondo Reich ammirò in lui lo scrittore classico,
specie della prosa critica, nonché l’esponente principale di
 Il laconismo. Le sue favole esopiche durano solo tre o un’inesistente “età fridericiana” della letteratura tedesca. Sarà solo
quattro battute per la ricerca di una brevità assoluta, ma pur alla fine dell’Ottocento, con Franz Mehring e il suo “Die Lessing-
nella loro semplicità contengono un forte senso della Legende”, che si sarebbe fatta su di lui una critica letteraria
polemica nei dialoghi. I drammi contengono addirittura rigorosamente sociale.
bisticci là dove vi dovrebbero essere conflitti di anime,
sebbene in seguito il ritorno alla ragione rende il tutto molto Wieland
più credibile. Cosa non detta invece per la struttura troppo
congegnata del dramma, specie nella fine quando viene Ammirevole poeta per la sua ricchissima fantasia e il continuo
spiegata una “motivazione” finale della soluzione che non mutare dei temi poetici, Cristoph Martin Wieland segnò il punto
combacia del tutto con la psicologia dei personaggi, quasi di rottura della letteratura tedesca dal pietismo, avvenuto
come se vi fosse stata inserita per forza. ufficialmente con la pubblicazione dei suoi primi lavori, storielle
mitologiche che misero in ridicolo la virtù e la stessa religione.
 Il continuo sperimentare di diversi generi. Dal 1755 in
Inizialmente vennero ideate solo per divertire un ministro cattolico,
poi la continua ricerca di nuovi temi e stili contribuì
ma, ironia della sorte, quello che allora era un illuminista che
all’arricchimento testuale e culturale della sua intera
seguiva le orme di Bayle e Voltaire, in origine era il figlio di un
carriera. L’ “Emilia Galotti” e il “Nathan” differiscono così
rinomato pastore protestante e allievo di Bodmer, il più
tanto proprio per il continuo rinnovo artistico e sperimentale
conservatore e il più religioso tra i precettori dell’epoca!
dello stile di scrittura e di struttura della trama.
Durante il corso di tutta la sua carriera, la fonte principale
La lotta contro i sentimenti religiosi a favore di questo
d’ispirazione fu Senofonte, autore della “Ciropedia”e dei
intellettualismo trovò però una breccia proprio per l’amore
“Memorabili socratici”, e molti dei suoi scritti furono biografie
che Lessing provava nei confronti del vero e dell’umanità. I
pedagogiche, oltre che di opere dialogiche ed epistolari tutte con
momenti più pudicamente ed intensamente poetici dei suoi
riferimenti a figure e idee dell’antichità in modo da rinnovare e
drammi e dei suoi dialoghi filosofici sono quelli in cui i suoi
diffondere un’antica e sempre valida saggezza di vita. Il modello
personaggi si rivelano restii o anche incapaci di parlarne
greco-illuminista venne a tal proposito scelto a spese della mistica
compiutamente, suscitando nei loro interlocutori le stesse
sentimentale dei pietisti, valendosi dell’aiuto di Diogene, Socrate,
convinzioni e gli stessi sentimenti. Ne risulta che il
Aristippo, Ippocrate ed Apollonio di Tiana.
“sentimento ineffabile” non viene influenzato né da un
contenuto religioso né da uno logicamente indeterminato e
Il ritorno dei piaceri mondani
indeterminabile, ma è presente in modo uniforme in ogni
persona. Figura importante della linea wielandiana, oltre a Senofonte, era
quella più irregolare del dio Capriccio, la cui sede è nel cervello
Dopo la sua morte, Lessing venne rivalutato dalla generazione della
anziché nel cuore. Questa divinità aveva sempre qualcosa del
“Giovane Germania”, che a lui si richiamò espressamente come al
caprone: vecchio e bonario, è diviso tra la sua semplicità nella con la donna ormai ricomposta dalle sue doppie identità: le prove
natura e il forte istinto selvaggio. Quest’ultima caratteristica viene più presenti per questo finale sono una di tipo sensuale, ed una di
quindi riabilitato, pur avvertendovi un elemento di ferinità e laidezza resistenza e sentimento di fronte alla bruttezza esteriore. Si tratta,
morale. seppur con residui pietisti, di una rinascita molto profonda e
dall’aspetto completamente innovativo.
Proprio per questo dualismo tra virtù e natura, il problema della
sensualità divenne ben presto uno dei temi trattati da Wieland, L’amicizia segue lo stesso procedimento: invece di Gesù o l’angelo
divenendo il primo poeta settecentesco a farlo. Il suo giudizio era custode, l’amico si incarna nella figura di chiunque. Rivoluzionaria fu
equilibrato, e non riteneva che istinto e ragione potessero essere del l’idea di Wieland nel renderlo un “corruttore”, un conoscitore della
tutto puri. Nella prassi poetica, questo contrasto trova una realtà che apre gli occhi all’eroe; il “buon genio” viveva solo nella
“soluzione” nel compromesso dilatatorio: la ragione non deve sua anima, e questo amico risulta, con gran sorpresa, vecchio e
negare i diritti dei sensi, purché riesca a imporre nell’innamorato la quasi faunesco, invece che giovane ed affascinante come era solito
prova morale della pazienza. Se esso riesce a vincere ogni fare nei decenni precedenti.
tentazione, e a interessare anche l’amata, solo allora si può
dimostrare che il suo affetto è vero e non passeggero. Il concetto in Essenza nella sua poesia è l’amoroso scetticismo, l’indulgenza
questione viene preso dall’Umanesimo classico e medioevale, e recò simpatetica per le debolezze proprie ed altrui. La sua volubilità
il più genuino sigillo del classicismo wielandiano. erotica preannunzia Goethe, così come il suo proteismo e la sua
fantasia; una sovrabbondanza di doni che gli dèi avevano concesso
Comprendendoli nella loro realtà psicologica concreta, Wieland al suo ingegno tanto pronto ad infiammarsi alla fiamma altrui, tanto
riscoprì sia la sensualità che l’amore nella loro essenza più sicuro nel riprodurre e perfezionare le forme da altri apprese.
misteriosa. L’ ”Agathon” fu scritto apparentemente per confutare
l’edonismo del sofista Hippias, ma ciò avvenne solo quando l’eroe Il rifacimento al rococò
dell’opera “uscì da se stesso”. L’illusione dell’amore puro poteva
essere ammirata, ma doveva essere innanzitutto riconosciuta nella Nella sua inesauribile fantasia, Wieland usò sempre un dialogo
sua natura illusoria, e così sua pienezza e forme. bonariamente illuministico durante la narrazione, qualunque fosse
l’ambientazione o il periodo storico delle opere. Il loro anacronismo
Non tutto viene però visto con così grande positività: tutte le quasi parodistico si può ben notare di quando si descrivono le dame
manifestazioni della purezza e della virtù, forse per non differirle greche come donne col boudoir e il ventaglio, o quando i ragazzi
dagli entusiasmi insinceri, vengono descritte con toni grotteschi e medioevali sono gracili, biondi e quindi completamente diversi dalla
poco rasserenanti. Se il piacere faunesco di dire di sì viene figura classica del cavaliere possente. L’ambiente da rococò era
rappresentato da figure bestiale, la fantasia platonica “immobilizza” congegnato in modo da passare tutte le immagini al vaglio di uno
la vita nella sua rigidezza. Gli eroi di Wieland seguono proprio scetticismo settecentesco, essendo l’autore stesso scettico nei
quest’oscillazione tra bestia e marmo, mentre le donne possono rifacimenti, pur non in modo assoluto. Del rococò il gusto coloristico
cambiare colore di capelli od orientamento religioso in base al giocò un ruolo fondamentale, permettendo al classicista di
rapporto anima-corpo. Scopo del protagonista è riconquistare la osservare le più piccole iridescenze , ma non bisogna dimenticarsi
propria unità e integrità, rinascendo sensualmente e spiritualmente anche della virtù dello spirito del capriccio, un “Berggeist” che
risale fin dai dipinti pompeiani.
I viaggi avventurosi degli eroi wielandiani possono essere di due tipi: copia dell’ “Idris” come anticipazione dei roghi letterari dei tempi
un tipo idilliaco con cortei di ninfee e faunischi, ed un altro successovi. Tra i romantici possiamo citare Tieck, che aveva molti
sentimentale, che per esempio venne intrapreso da Tristan dei suoi difetti, ma già dall’Ottocento in poi la sua figura viene
Shandy, nel centro della propria anima, con la presenza di rivalutata per il gusto classico.
Cervantes, Ariosto e Shakespeare, tutti maestri del capriccio
fantastico. Herder
La metrica è sempre spontanea, con un’ottava ariostesca che trova Johann Gottfried Herder (1744-1803) fu, in poche parole, ciò che
maggiore libertà con la diversa lunghezza dei versi e la disposizione Klopstock non sarebbe stato senza la propria ispirazione poetica.
irregolare delle rime. Quest’ultime, col capriccio, tolgono il divario
tra Cupido e il fauno, l’amore sentimentale e quello passionale, Caratteristica fondamentale di questo filologo, teologo e traduttore,
normalmente in opposizione. Questo punto cozzava in pieno con la fu l’oscillazione continua tra una teologia ortodossa e un’altra
rigidità di Klopstock, mostrando un’altra volte le differenza tra panteistica. Questa divisione tra teismo e panteismo corrispondeva
Germania settentrionale e meridionale da un lato, e il differente all’incertezza di valutare l’ispirazione poetica come una voce divina
approccio col mondo e l’universo dall’ altro. Se Wieland era o una forza poetica creata dal “genio” dei singoli popoli. L’insieme di
orgoglioso di creare nuovi universi perfetti, Klopstock era molto più questo dualismo, tra umanesimo religioso e nazionalismo, era alla
modesto, accontentandosi dell’illusione del nostro imperfettissimo base dello storicismo dialettico, di cui proprio Herder fu il
mondo “sublunare”. predecessore. La sua multiformità ideologica era conseguenza di
una sostanziale indigenza poetica, fondamentale per comprendere
Il contributo complessivo di Wieland fu molto positivo per la cultura appieno la sua opera.
nazionale, nonostante venga poco considerato tutt’oggi: come disse
Goethe, educò i tedeschi a scrivere bene a scrivere bene, e a Il ruolo come predicatore fu molto fruttuoso, tanto da renderlo uno
leggere ogni cosa senza discriminazioni di sorta. Tradusse le opere dei più noti nella letteratura tedesca. La sua frenetica esaltazione
di Shakespeare, autori classici e neolatini; tale attività letteraria fu della vita, la sua volontà di esaurire ogni aspetto della realtà e di
una concreta realizzazione del programma dell’ “Agathon”: abbracciare tutta la storia politica, filosofica e poetica del genere
l’evoluzione e il progresso dell’anima studiati nel loro intimo valore, umano, compensarono quel lato di poeta poco riuscito che gravò
come arricchimento continuo, appunto, dell’anima. Il classicismo moltissimo sulla sua osservazione critica. Il lato negativo di questa
tedesco venne finalmente introdotto con la progressiva sua grande abilità fu la voluzione frenetica di universalità a costo di
secolarizzazione della cultura, bersagliando sia il fanatismo una consapevole chiarezza. Le “Lettere per promuovere
religioso, essendo un illuminista, ma anche Platone, Pitagora e l’umanesimo“, per esempio, hanno una carenza proprio di
Rousseau. I suoi ideali, dopo la Rivoluzione francese, rimasero elementi umanistici.
sempre a favore del popolo anche dopo il regicidio, rivelando il suo
spirito equilibrato, prudente e imparziale. Le moltissime poesie di Herder hanno quasi sempre un carattere
allegorico, didattico o parenetico, quasi tutte anticipanti un saggio
Ovviamente i maggiori critici dei suoi scritti furono i pietisti, Jacobi, critico. Sebbene il suo stile non fosse portato al genere poetico, la
e i teutomani dello Haibund, che distrussero solennemente una capacità di rifare e versificare testi già fatti lo rende tutt’oggi
interessante come rifacitore e traduttore dai geniali intuiti. Suo Il significato rivoluzionario della concezione di un Dio storicizzato
maggiore successo fu la traduzione delle romanze spagnole (“Der non venne immediatamente compreso dal suo ideatore, e per
Cid”), ponendo nella sua versione quel sentimentalismo malinconico evitare un’ulteriore radicalizzazione del concetto questi ne attenuò
presto divenuto pedagogia. Strano a dirsi, la letteratura spagnola alcuni suoi aspetti in modo diretto e indiretto.
caratterizzava i personaggi in modo indiretto, e lo stile di Herder
andava a braccetto proprio con questo tipo di stile narrativo, Bisogna innanzitutto precisare che il linguaggio-poesia di Herder
trovando una via di mezzo tra il genere epico e quello silenzioso. non si manifestava lo spirito singolo, ma l’anima collettiva e quindi
nazionale. Un popolo decisamente diverso dalla concezione
La nuove concezione del linguaggio individualista dell’ illuminismo: l’individuo viveva solo in quanto
partecipe della vita e delle energie del popolo, un’ unità organica
Nell’opera di Herder dominano due idee fondamentali che trasmise che si sviluppava secondo leggi proprie, spesso determinate dalle
alla cultura tedesca, e poi europea: l’idea del popolo concepito condizioni ambientali e sociali risalenti fin dalle sue origini; la sua è
come unità organica e l’idea del linguaggio concepito come perciò una passività molto simile a quella delle piante, evolvendosi o
espressione organica dell’anima del popolo. adattandosi in base a cambiamenti improvvisi di clima o politica
sociale.
Il linguaggio assunse quindi una nuova forma, divenendo una forma
imprescindibile e viva dello spirito, oltre che uno strumento del Il tipo di filosofia appena descritto salta subito all’occhio per la sua
pensiero. Quando noi parliamo, pensiamo in realtà quello che è, in naturalità e lo storicismo della natura, vista come una forza che
quel momento, il contenuto nella nostra realtà spirituale: l’anima modificò l’uomo fin dall’inizio e non viceversa. Stranamente Herder
esiste solo in quanto “vibra” nel linguaggio e vi si rivela nella propria si considerava umanista quando il suo stesso ideale dell’umanità
immediatezza e sincerità e immediatezza. La stessa essenza divina risultava oscillante tra immanenza e trascendenza, forza innata
si manifesta in esso, ogni parola poetica è parola di Dio, come visto presente in ogni tempo o realizzazione finale di tutti i popoli in
con la Bibbia. Questa viene secolarizzata e resa uguale con ogni distante futuro. Guerra e pace si alternavano in un continuo
poesia, così da rendere le stesse Sacre Scritture poetiche. rifacimento di un particolare popolo, giustificati assieme alla
fratellanza e l’odio come caratteristiche basilari del genere umano.
Nell’Antico Testamento Herder si trovò a proprio agio a causa della Molte di queste concezioni sarebbero state in seguito prese da
sua unione tra poesia e profezia, la conferma dello lo spirito divino Hegel per la dialettica hegeliana e avrebbero costituito la base di
che animava ed agita il vero vate. La poesia profetica mostrò la sua tutti i nazionalismi dell’Ottocento.
sincronia col pensiero herderiano nel libro “Vom Geist der
ebraischen Poesie” (1782-1783), una delle migliori opere di Lo stesso termine venne coniato proprio da Herder, padre pure del
questo insolito poeta. Il Dio ispiratore dei profeti trova nell’opera pangermanesimo e del panslavismo, e dopo la formazione della
una nuova forma , quasi una personificazione dello “spirito Santa Alleanza molti popoli oppressi si sarebbero ispirati dalla sua
nazionale”, dello spirito del popolo eletto. filosofia, come fece per esempio Mazzini con i suoi moti carbonari.
Ma almeno nel suo caso il popolo venne collocato tra famiglia e
La nascita del concetto del nazionalismo umanità, mentre Herder impostò un rapporto tra individuo e
umanità. Un’idea polivalente a cui si sarebbero richiamati i fautori di capace di trasformarsi in un qualsiasi uomo, una metamorfosi dalle
sciovinismo e razzismo. cause sia sociali ce cosmiche.14 Il suo voler abbracciare il cosmo
intero fece rinascere con inaudita violenza l’Uno-Tutto che mette in
Goethe stretto rapporto l’individuo singolo e l’Universo. Da qui anche il suo
forte senso di dongiovannismo, capace di vedere in ogni corporea e
Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) è di sicuro lo scrittore, spirituale essenza femminile un riverbero di un’irraggiungibile
poeta e intellettuale più famoso e conosciuto dell’intera storia bellezza. Questo insieme di passioni fu così forte che persino alla
tedesca, se non addirittura uno dei più grandi poliedrici veneranda età di 74 anni Goethe soffrì di un attacco; ciò era dovuto
dell’umanità. Il suo contributo alla letteratura del suo Paese fu per la sua indivisibilità dalla saggezza, se non una sua forma
enorme, ma rappresentò se stesso, in modo parziale, nelle sue istintiva sviluppata con vigile consapevolezza. La seduzione ottenne
infinite incarnazioni nelle varie opere. Strano a dirsi, molti dei con questa “sublimazione” un senso di “Bildung” (“cultura”),
personaggi in cui si in specchiava erano decisamente demoniaci: pedagogia e persino scienza. Quando si innamorava di una donna,
Werther si lasciò sopraffare da un’autodistruttiva passione, la seduzione serviva proprio a educare la sensibilità e la nobiltà
Prometeo creò la vita per un proprio impulso creativo, Faust dell’amata, e poi se stesso in un procedimento inverso.
vendette la propria anima per autosuperarsi ed ottenere la
conoscenza assoluta. Ma a questo Goethe irrazionale si La pedagogia aveva sempre quest’alternanza tra attivo e passivo:
contrapponeva un Goethe saggio, equilibrato e metodico fino al importantissima fu l’esperienza duratura con la Sign. Von Stein,
limite della pedanteria: un “favorito degli déi” che per le molte che non divenne mai sua moglie eppure gli insegnò moltissimo nella
circostanze positive riuscì a sviluppare il proprio genio letterario. sua vita assieme al figlio, un ragazzo tanto eccezionale che sarebbe
stato il perfetto figlio di Goethe. La passione cosmica fu anche
Poeta, pittore, diplomatico, uomo di mondo e scienziato, la sua dominio e conoscenza della natura; decenni vennero dedicati a
straordinaria capacità di sperimentare aveva la pecca di renderlo minuziose, lunghe ricerche di botanica, osteologia ed ottica,
diverso dagli esseri umani, su un piano dell’esistenza molto alto indagando sulle leggi più profonde delle forze della natura,
eppure ancorato alla condizione umana. Era per altro difficile scoprendo quella saggezza della vita che univa dinamismo e
reggere il carico di tanti doni e tenere allo stesso tempo in equilibrio staticità, azione e contemplazione. Il suo attaccamento alla terra si
le forze contrastanti della sua anima, col rischio di divinizzare se può spiegare anche per l’incapacità di trascenderla, proprio come
stesso, ma lo era già per i suoi amici. E proprio come un dio, fece Faust invocando il basso Spirito della Terra. La vita venne
giocava in modo affascinante e anche crudele coi sentimenti altrui, sentita come lotta, parte integrante di una misteriosa, onnipresente
destando a sua volta, in quanto essere umano, nel proprio cuore, le armonia, che non risolveva i contrasti ma era una diretta
stesse emozioni che faceva sentire negli altri. interferenza di forze opposte.

La seduzione stava in pole position su tutti gli altri elementi della Un luogo comune che anche oggi si fa con Goethe è di sicuro quello
vita di Goethe; un bisogno di affascinare ed essere affascinato, del confronto con gli altri padri delle letterature europee, tra cui
irradiando il calore della propria anima su quanti gli erano attorno,
per poi accogliere il loro. Questo “travestimento” nascondeva la sua 14 Essendo l’anima il centro del cosmo, il suo atteggiamento per Goethe
personalità, e ne dimostra la sua superiorità come una persona poteva alternarsi in modo del tutto naturale tra attività e passività.
spiccano Dante e Shakespeare. A tale triade si aggiunse spesso rendevano più antico persino di Omero: la paganità e la
Omero, poeta sommo dei greci, e questa inclusione, così come il grecofilia, che non furono solo acquisizioni culturali, ma
raggruppamento in sé, era intesa nel senso che tutte queste figure conseguenze di una sensibilità cosmica che già si non si
rappresentavano il “genio” del proprio Paese e un tipo di avvertiva più nel poeta greco.
“universalità” che li rendeva unici rispetto agli altri poeti. I campi su
cui studiarono per gran parte della loro vita erano disparati, e Il suolo da poeta “nazionale” è un altro luogo comune che è stato
dimostravano quanto potessero essere “sacri” i testi più importanti spesso esagerato: lo spirito weimariano da lui creato rappresentava
da loro pubblicati, un esempio culturale per i posteri connazionali. solo quanto vi era di meglio nei “buoni” tedeschi; era invocato
spontaneamente ogni qualvolta che si voleva affermare la possibilità
Per quanto riguarda il “padre” della letteratura tedesca si possono di un’intima comprensione fra tedeschi e non tedeschi.
ritenere necessarie almeno tre precisazioni sulla sua “universalità”:
Infine, è molto importante sottolineare come Goethe fosse, e lo è
 Se Shakespeare scrisse quasi solo drammi, Dante un poema ancora, vicino ai suoi lettori, senza nascondersi nel proprio mondo
religioso e liriche ad esso correlato, Goethe raggiunse un poetico. Come Dante si confessava sempre, ma a differenza del
altissimo grado di eccellenza in diversissimi generi letterari. Sommo ci permette di accostarci alla saggezza e al buon senso di
Nella sua carriera compose un poema, vari romanzi, liriche e umanità, anche se, con una lettura più attenta, si può notare il suo
drammi, di sicuro meno sorprendenti rispetto a quelli dei marcato superomismo da favorito degli déi.
colleghi europei, ma basilari per capire quanto la sua
capacità di sperimentare con diversi generi letterari fosse La fortuna di Goethe
sorprendente.
Il successo del “Gotz”, e soprattutto del “Werther”, permisero a
 Come creatore di tipi umani, anche questa volta non con la Goethe di strappare a Klopstock il primato letterario, ma questo
stessa varietà e ricchezza degli altri tre “sommi”. Nonostante successo improvviso non si prolungò fino al periodo classico, quando
i numerosissimi personaggi femminili, tutti rimandavano a un i suoi ideali erano totalmente diversi da quello “Sturm und Drang”
solo tipo ideale di femminilità, mentre quelli maschili che riuscì a sviluppare anni addietro. L’opposizione al classicismo
seguono il tipo di Weislingen, seduttore per debolezza goethiano era determinata sia da motivi politici che religiosi: la
morale volubilità estetica. Comune, e da non dimenticare, sconfitta di Napoleone, di cui era un forte ammiratore, lo irritò a tal
era anche quella forte polarità psicologica tra i diversi punto che si creò una forte divisione tra lui e le giovani generazioni
personaggi (es. Werther e Alberto, Faust e Mefistofele, della riscossa nazionale, mentre con le “Romische Elegien” esaltò
Edoardo e il capitano) che, in modo inconscio, si come “pagano” la gioia dei sensi e la natura come divinità.
completavano a vicenda proprio per la loro umanità troppo
Molta della sua fama venne soprattutto col contributo dei salotti
limitata.
letterari berlinesi di Bettina Brentano e Rahel Levin, in cui
 L’unione tra la figura del poeta e dello scienziato, che spesso nacque anche lo “Junges Deutschland”, sempre ferocemente
arricchì l’opera ma condusse a un ibridismo impoetico. avverso a Goethe. Menzel fu tra i suoi più grandi oppositori,
Sebbene questo dato di fatto renda Goethe più moderno volendolo fossilizzarlo per far spazio al più “moderno” Tieck. Il
degli altri dotti, vi sono due suoi lati che, al contrario, lo movimento razionalista del 1849 ritenne necessario ildover
riconoscere i propri ideali in Schiller, una figura che il tedesco preghiera giornaliera durante l’alba, un culto che, nella sua
medio si abituò a vedere come il “vero” idealista tedesco, dalla estraneità alla religione, Goethe avrebbe mantenuto diversi anni
nobiltà e grandezza più evidenti dell’epicureo Goethe. dopo.

La sua rivalutazione coincise coll’affermarsi delle teorie scientifiche La figura del padre fu fondamentale invece durante la ricostruzione
di Darwin; il suo materialismo scientifico e la teoria della “pianta della casa nello Hirschgraben; la figura del costruttore e
primitiva” avevano preceduto di diversi decenni l’evoluzione della dell’amministratore di edifici materiali e spirituali tipica dei lavori
specie. Il Novecento riscoperse il lato demoniaco del poeta, tardi di Goethe ebbe origine proprio da quel ricordo dell’infanzia.
irrazionale e creatore dell’ ”Ubermensch” tanto caro a Nietsche. “Pater et filius” narrò a riguardo il primo contatto col mondo
Con l’avvento del nazismo e la sua caduta nel 1945 si tentò infine di classico, quando col padre scese nella cantina appena restaurata del
rivalutare anche il suo lato più tranquillo, che cercò di unire la palazzo e osservò delle incisione romane sui lati del corridoio
Germania del Nord e del Sud; ma la divisione tra le due Germanie centrale.
divise in modo quasi automatico le differenti opinioni sul suo conto.
Per l’Ovest si parlò molto del suo lato religioso e filo-cattolico, l’Est Il forte divario tra i due genitori influì solo successivamente alla
lo considerò invece l’anello mancante tra l’enciclopedia e Marx. maturità di Goethe: dopo in cinquant’anni al favoleggiare aggiunse
anche un forte senso di ordine e rigore professionale, isolandosi e
L’infanzia raccogliendo tutti i suoi documenti della propria formazione
culturale nella sua biblioteca personale.
Goethe nacque nel 1749 a Francoforte sul Meno, figlio di un
consigliere imperiale ed una donna molto vicina alla corrente Col periodo dell’adolescenza Goethe subì una forte crisi morale,
pietista. Fin da piccolo fu un piccolo prodigio della famiglia, venendo implicato in un processo per truffa assieme ad alcuni suoi
dedicando moltissimo del suo tempo libero al suo teatrino delle conoscenti. Fu sconvolto molto dalla falsità dei suoi apparenti amici,
marionette, regalato dalla nonna, alla scoperta di nuove lingue e e anche dell’ingiustizia sociale per la quale riuscì a uscire dal caso
alla composizione di piccoli brani latini. La contrastante ricchezza indenne, quando invece il giudice fu severissimo con gli altri. Un
della sua anima era, secondo il poeta stesso, un’eredità presa dal anno dopo si diresse a Lipsia per studiare giurisprudenza, e lì scrisse
padre e della madre; dal primo la “statura morale” e la “serietà l’umoristica e feroce strofetta “Dieses ist das Bild der Welt”
nella condotta nella vita”, dalla seconda il “temperamento lieto” e il (“Ecco l’immagine del mondo”), in cui si descrisse l’opposizione tra il
“piacere di favoleggiare”. Ma il famoso epigramma in cui venne mondo ideale e quello del caos, incomprensibile ed assurdo nella
espresso questo giudizio (“Vom Vater hab ich die Statur”, “Dal sua angoscia. Oltre a presagire il grottesco presente nel “Faust”,
padre ereditai la statura”) indicava perlopiù l’insieme complessivo, questo piccolo capolavoro della giovinezza aveva già tutto lo stile
ed essenziale, di una personalità nuova nata dalla loro unione, e non sturmieriano basato sul sentimento dionisiaco della vita.
determinata dalle singole qualità ereditarie.
L’esperienza a Lipsia gli fece sperimentare il pieno rococò,
C’è tuttavia da dire che il rapporto con la madre fu molto forte, se vestendosi in modo stravagante e dimostrando una grandissima
non quasi tra fratello e sorella. La “Frau Aja” era cresciuta con una socievolezza. Trovò anche il primo amore nella figlia del suo
forte pedagogia religiosa, e partecipava attivamente alla vita delle albergatore, anche se non si legò mai a lei in modo duraturo. Il suo
conventicole pietistiche; sua notevole caratteristiche era la distacco fu forse la causa di una grave malattia che nel 1768 lo
uccise quasi due volte. Il suo ritiro nella città natale fu rilevante per Un errore comune che si commette fin dall’inizio dello studio della
delle letture cabalistiche e di alchimia, nonché per un forte germanistica è l’identificazione di Goethe con lo stesso Werther. E’
avvicinamento del pietismo grazie all’amica materna Susanna von meglio dire che quello che vediamo era il giovane Goethe degli anni
Klettenberg. Quest’ultima novità fu però presente sin dagli anni in di Lipsia e Wetzlar, dilettante e dalle meravigliose qualità che non
Lipsia, come scoperto recentemente nelle lettere all’amico Langer. riusciva ad esplicare; un modello ormai passato che venne
condannato lungo un processo, che fa da scenario alternativo a
quello vissuto realmente nella giovinezza.

Werther è quindi sincero e insincero allo stesso tempo: non si sa se


ami davvero oppure no, ha bisogno di emozioni nuove anche dopo
“Die Leiden des jungen Werthers” esperienze passate16, non solo erotiche, ma anche estetiche,
religiose e politiche. Una crisi generale che Goethe subì proprio
“I dolori del giovane Werther” fu il romanzo epistolare che, dopo durante quel periodo, dopo la lunga vicenda amorosa con Charlotte
soli quattro mesi di lavoro, divenne un fenomeno tedesco, europeo e Le Bufe, e che Werther sottovaluta nel suola sua esistenza di
mondiale per l’enorme influsso sulla letteratura dell’epoca. La sua delizie, dolori, speranze e conforti, fino a quel suicidio che
semplicità, unita alla grande storia al suo interno, lo rende ancora inizialmente venne simulato per puro scherzo. Il periodo
oggi un capolavoro più unico che raro, ispiratore di parodie e “prometeico” fu perfetto per la creazione di quest’opera
rivisitazioni nel tempo.15 Il “Werther” sembra veramente autobiografica, calcolata e istintivamente ideata dopo il
appartenere al genere della lettera-sfogo e del diario-esame di raggiungimento di una maturità artistica e della padronanza
coscienza, ma nella sua ambiguità è anche un romanzo psicologico: emotivo di un Goethe rinato.
il protagonista mente se stesso e gli altri, e Goethe lascia parlare il
suo eroe, sempre osservandolo con attenzione per tutta la durata Le prime pagine del romanzo introdussero nella letteratura tedesca
della vicenda; senza contare poi che tutti i suoi equivoci della sua il tema della primavera rinascente in tutto il suo splendore; come
età, nel bene e nel male e con la dolcezza e i pericoli che ne Ganimede, Werther cercò di annullarsi nella natura, ma non essendo
comportano. un titano, non ci riuscì del tutto. La lettera seguente, del 10 maggio,
ci rivela come egli senta nei fiori il bisogno di unirsi ai fiori, ma come
l’amore in seguito non ottiene niente se non risentimento17

16 Si pensi alla “povera Leonora” a cui Werther si riferisce nel primo libro.

17 Notevole il pezzo a metà pagina: “ … quando il brulichio di quel


minuscolo mondo fra gli steli e tutte quelle innumerevoli inesplicabili forme
di vermiccioli e moscerini mi pare di sentirli più presso al mio cuore, e sento
15 Celebri sono “ Le gioie del giovane Werther” del 1775
la presenza dell’Onnipotente, che ci fece a sua immagine, lo spiro
di Jacobi, e “I nuovi dolori del giovane Werther” di dell’Infinito Amore che in parenne delizia c’innalza e ci conduce; o amico!”
Plenzdorf (“I dolori del giovane Werther”, Oscar Mondadori, pag.9)
Rivoluzionario per l’epoca fu il rovesciamento del triangolo aspiranti emuli. Questa condanna determinò in maniera definitiva il
filadelfico a favore di uno dell’adulterio. Il tradimento dell’ ”amico” superamento di Goethe del wertherismo e del desiderio di sublimare
Alberto era fin dall’inizio probabile per le ragioni di tale amicizia, l’esistenza in attimi intensissimi; le ultime pagine del libro
nata solo per interesse di Lotte e la possibilità quindi di poterla dimostrano questo distacco antiwertheriano, quasi come se il suo
seguire sempre senza obbligarsi a una scelta definitiva e fosse solo un ricordo passato della propria immaturità. Tutto ciò a
irrevocabile: il matrimonio. La “Hutte” pietista viene, nella seconda soli venticinque anni, meno di un terzo della sua intera vita.
parte del libro, violata dal ragazzo dopo che i due coniugi avevano
giurato alla madre di Lotte, sul letto di morte, di rimanere uniti per
sempre! Certo, non era ovviamente un convento l’abitazione, ma il
fatto è che l’atmosfera iniziale di tranquillità viene avvelenata da
vecchi risentimenti e ambigue reticenze, in cui maturano
lentamente tragici malintesi. Questa, insieme all’inimicizia indiretta
tra Werther e Alberto, fu alla base dei due episodi ossianici scelti in
una delle ultime lettere, scelti apposta per dichiarare un tragico
desiderio inconscio: l’uccisione del fidanzato, che nel testo è il
“fratello” dell’amata, per poi rapirla e morire.

Il “Werther” è importante anche per essere stato il primo romanzo


epistolare del Settecento che conteneva solo le lettere del
personaggio principale, tralasciando le risposte dell’amico Wilhelm e
di Lotte. Per la prima volta si ebbe un soggettivismo che lasciava
parlare l’eroe per poterlo osservare meglio.

L’intervento di Goethe come curatore della seconda parte ci mostra


il lato oggettivo del Werther nella sua tragicità, così come quella di
Lotte. Quest’ultima, che segue un destino molto simile a Ottilia,
Eleonora d’Este e Maria Beaumarchais, è il simbolo della donna
nobile e pura tipica dei suoi libri, sensibile e resa infelice dalla
passione di un uomo egoista per debolezza morale. Quello che viene
condannato dal libro non è il suicidio o l’adulterio, ma il
sentimentalismo introspettivo che, nella sua arroganza, genera
tragiche incomprensioni e distrugge ogni senso di gioia
dell’esistenza. Desideroso di raggiungere l’immortalità e avere una
morte romantica, il ragazzo sopravvive a un terribile trauma cranico
e sopravvive per dodici ore senza riconoscere i suoi consolatori, una
brutale confutazione dei suoi ideali che fa quasi da avvertimento per
personalità 18. Fuori dalla cerchia dei cosiddetti “Sturmer” troviamo
invece Stolberg e Jacobi, con quest’ultimo che non esitò a
criticarlo nell’ “Allwill”, identificandosi inconsapevolmente in parte
con lui. Herder ebbe un rapporto d’interdipendenza con Goethe,
che spesso non rese chiaro quale tra i due prese le idee dell’altro. E’
certo comunque che sua critica dovette molto a quella del suo

Lo “Sturm
collega, e non il contrario se parliamo della poesia.

Gli “Sturmer” possono essere considerati quei poeti, della


generazione del 1750, che durante l’adolescenza ebbero la
possibilità di leggere i primi capolavori di Rousseau e che, intorno

und Drang”
ai vent’anni, seppero del proclama dell’indipendenza americana.
Le date più importanti del gruppo furono principalmente quattro:

 1770, Strasburgo. Goethe incontrò Herder, Lenz e


Wagner, iniziando la nuova stagione letteraria.

 Luglio- agosto 1774. Goethe fece un viaggio sul Reno dopo


la pubblicazione del “Werther”, venendo acclamato come
capo della nuova generazione poetica.

 1775, Francoforte. Goethe aprì la sua casa a tutti i giovani


poeti, stringendo una forte amicizia con Klinger. Accade in
seguito che egli partì per Weimar.

 1776. Alcuni “Sturmer” parteciparono a un concorso bandito


da Schroder, direttore del teatro di Amburgo. Klinger e
Lenz si diressero a Weimar, ma Goethe non volle stare
insieme a loro e chiese addirittura l’espulsione di Lenz.
Sebbene lo “Sturm und Drang” fosse principalmente una
La scuola in sé ebbe una vita molto breve. Già nel 1780 Klinger e
creazione di Goethe, e fortemente correlata ai suoi scritti e la sua
Lenz andarono in Russia, mentre Muller si diresse a Roma come
parola, negli altri scrittori del periodo non fu gran cosa; anzi, molti di
pittore; ciò nonostante, il breve periodo della “tempesta” ruppe
loro emularono e rimasero inconsapevolmente succubi della sua
finalmente il ghiaccio dopo decenni di razionalismo e

18 Lenz, Klinger e Wagner ne sono tre esempi di come la sua figura sia
stata imitata, esagerata e addirittura plagiata.
sentimentalismo, oramai anacronistici e pronti ad essere superati. Si Il significato del nome varia in base al riferimento verso la natura
affermò di nuovo l’indipendenza creatrice e il valore dell’azione, così (“impeto tempestoso”) o l’anima (“tempesta di sentimenti”). Resta
come la riabilitazione della salute fisica e dell’istinto naturale. tuttavia da evidenziare come un solo “assalto” verso qualcosa, ma
perlopiù un’antitesi tra due concetti, come formulato da Friedrich
Diversi anni dopo la dissoluzione del nucleo originario, gli effetti del Bruggemann. Un’osservazione che trova conferma nella ribellione
movimento furono ancora forti sul territorio nazionale. individuale (“der Gegeneinander”) e la coesione sociale (“der
All’oppressione del Duca di Gottinga, Karl Eugen, risposero le Nebeneinander”) del periodo.
energiche proteste di Schubart e di Schiller, ideatori di una
versione settentrionale del gruppo, lo “Hain”. Questa, e lo “Sturm”, Il termine, tuttavia, non viene usato con particolare frequenza e,
non ebbero grandi rapporti tra di loro e si incontrarono una sola spesso, troviamo suoi sinonimi riguardanti il concetto di “agitazione
volta nella figura di Stolberg. passionale confusa”: Goethe, nel 1773, vi si riferisce come “hurry
burry 20”, il “barabuffa” della vita che travolge chi la vive in un
Il nome continuo movimento senza fine.

Il termine “Sturm und Drang 19” è oggi, per il tedesco semicolto, Gli ideali
un’espressione che suona come “scapigliatura giovanile”. Il motivo
di questa interpretazione è molto facile da comprendere: più che un “Natur!Genie!” era lo “slogan” sturmeriano in cui si possono
movimento indica la ribellione giovanile, avvenuta nella metà del riassumere le poetiche di questa corrente. Il genio era l’unico e il
Settecento, contro ogni tradizione; un tema ripreso in seguito dal solo a poter comprendere e seguire, per istinto naturale, la voce
Romanticismo (1800), la “Giovane Germania” (1830-1840), il della natura, un’entità anch’essa geniale per la sua perfezione
naturalismo (1880-1890), e l’espressionismo degli anni ’20 del genialmente percepibile. Entrambi erano l’aspetto esteriore e
‘900. interiore di una sola forza invisibile in continuo sviluppo.

Noi troviamo per la prima volta questa parola in uno scritto del 1773 Il valore di queste due figure nello “Sturm und Drang” assume un
di Lavater, “Sturm und Gedrange”, ma fu Kaufmann a renderlo proprio valore solo se li si considerano indissolubilmente uniti, in un
noto come il titolo di una commedia di Klinger, precedentemente “natura sive genius”: la natura è genio e il genio è natura, un
chiamata “Wirrwarr” (“confusione”). La scuola prese questo nome concetto molto simile al motto hegeliano della sua dialettica. I suoi
solo a partire dal 1800, trent’anni dopo sua la nascita. ideatori, Hamann e Herder, la coniarono per attenuare e quasi
dissimulare la più religiosa “natura sive deus”.
19 Il termine “Drang” risale fino all’epoca pietista e designava l’effetto Le origini di questo concetto si trovano nel pensiero di
della grazia che spingeva l’uomo ad agire secondo la volontà divina;
Winckelmann, che stabilì un contatto necessario tra il genio e la
assieme alla versione alternativa “Sturm und Not”, doveva intendere
natura, con questa che gli insegnava per istinto le sue leggi.
un’esperienza dinamica dell’Uno-Tutto, vissuto nell’eterna compressione e
dilatazione dell’anima, quasi come se stesse respirando. Per Bruggemann
l’intera parola significherebbe quindi l’allargamento (“Sturm”) e la 20 La parola è presa da un verso del MacBeth (“when the hurly bulry’s
compressione (“Drang”) del cuore. done”).
Successivamente, l’enciclopedia francese lo indica come “una Nel caso di Goethe troviamo due poli opposti del genio sturmeriano,
persona che osserva la natura con i sensi e la assimila rapidamente Gotz e Werther: se il primo era un uomo geniale che desiderava
in una sua vasta porzione o in una grande moltitudine di esseri”. vivere tra i contadini, il secondo, come “uomo di natura”, sviluppò
Kant lo rese una figura chiave della sua “Critica del giudizio”; una propria genialità percependo la problematica del proprio valore
Schiller vide in lui il contrassegno dell’arte alla facoltà con-genita rivoluzionario.
dell’ingenuità; per gli Sturmer in generale, il genio era sempre in
un rapporto misterioso con la natura, che era fuori di lui e pure Durante tutto lo “Sturm und Drang” prevalse tra le correnti
misteriosamente anche in lui, in quanto egli stesso la riscopriva nel l’irrazionalismo. Da un “esprit fort” si passò a un “Kerl” (“tipo”)
proprio istinto naturale. sinonimo di “Genie”, e dato che questi è per definizione forte, il
genio diviene come conseguenza un “Kraftgenie”; una persona
All’inizio, il forte antitradizionalismo di questa figura era con la forza e, allo stesso tempo, con una propria consapevolezza
semplicemente un’ “originalità” necessaria per scrivere, un’idea riguardo ad essa. La riscoperta del Medioevo e del mondo gotico
tipica della letteratura inglese e di Shaftesbury, Addison e erano perlopiù riferiti al Cinquecento vigoroso e la ribellione
Thomas Young21. Ma in seguito, l’avvento degli “Sturmer” gli luteriana, con la prima rappresentata pienamente dal Faust e il suo
fece assumere un carattere rivoluzionario e in contrasto con l’ abbandono della scolastica a favore di un contatto magico con la
“uomo di gusto”. Il termine non deve però ingannare, perché anche natura22. Ma il Cinquecento fu fortemente rivalutato anche nella
il genio aveva un gusto, riferito però al rifiuto del tradizionalismo versione italiana, con uomini vigorosi e un forte senso dell’onore.
illuminista e del rococò. L’equazione “natura sive genius” si Tale culto è però da ricordare che durò per un breve periodo di
radicalizzò ulteriormente rispetto a Hamann: come il suo Dio, tempo, quasi una moda passeggera come quelle che vediamo oggi.
assunse un valore enigmatico, insondabile e dall’inesauribile
ricchezza e valore. Accanto al genio che sente in sé la “Fulle der Kraft” come “Fulle
des Herzens”, vi era il genio inibito che conosceva il complesso di
Se tutti gli elementi delle teorie sturmeriane si possono ricondurre “Drang und Not”, lo stimolo di combattere contro una necessità
più o meno a teorie precedenti , la loro novità fu proprio l’unione o il esteriore troppo forte da piegare. Un “Kerl” riusciva a riconoscere
rafforzamento di queste concezioni verso un qualcosa di nuovo; nel la propria incapacità di agire nella realtà sociale secondo il proprio
caso del rapporto genio-natura, si superarono sia Rousseau che istinto naturale e nella realtà concreta, scoprendosi un
Hamann, e divenne sostanzialmente reciproco. Nel campo letterario “Zerrissener” (“divisore”) .
la tragedia di Shakespeare e la canzone popolare, due concetti
apparentemente diversi, vennero accostate a questi due concetti in Il genio inteso come istinto naturale era, causa residui religiosi e
relazione. Il poeta inglese fu così esaltato anche come cantore morali del passato, visto come un male, un alter-ego demoniaco
popolare e cronista nazionale, mentre per canzoni inserite nei suoi dell’anima perfettamente paragonabile a Faust e Mefistofele, le
drammi erano qualificate canzoni popolari. due parti di quel Goethe spesso indicato come un’incarnazione di
Satana. Natura e istinto furono oramai allo stesso livello, e questa fu

21 Quest’ultimo riteneva che cielo e società fossero alla base della 22 La sua figura fu pienamente ispirata a Paracelso, scienziato e teosofo,
genialità e dell’erudizione di un individuo . medico e mago.
la grande novità artistica del periodo sturmeriano, attuata nel grido governare. La natura nobile degli eroi sturmeriani era determinante
di liberazione con cui l’istinto giungeva a riconoscere e nominare se proprio per riformare il rapporto tra governanti e governati, essendo
stesso, oppure a sentirsi compresso dalla realtà attorno. In entrambi più vicini alla realtà borghese rispetto a chiunque altro del loro ceto
i casi i “sentimenti misti” dell’era preromantica vengono ripresentati sociale. Un dato di fatto rintracciabile anche nella realtà, dato che
con forti dissonanze dal valore artistico. alcuni nobili si comportavano veramente così o di cui si sperava che
si sarebbero comportati così.
La natura venne da loro intesa semplicemente come la naturalezza,
la sincerità e la schiettezza del sentimento e dell’espressione, un’ I poeti incominciarono ad avvicinarsi al popolo verso il 1770. Le
“amica della verità”; nel senso che era dovere di tutti, sia condizioni generali dei contadini erano migliorate molto già dal
socialmente che moralmente, dire le cose come sono, anche quando decennio precedente e si stava affermando la figura del “contadino
non si vorrebbe. Questo poiché si trattava di un desiderio del cuore, esemplare”, un “self made man” lieto del proprio lavoro e
che quasi esplode per quanto non riesca a contenerlo. Lo “scoppio sviluppatore, o perfezionatore, di una tecnica agraria moderna.
del cuore” era la sostanza lirica del movimento, contrapposta alla Riguardo l’industria, il 1770 segnò il suo rafforzamento e
“Gelassenheit” e in stretto rapporto, secondo Herder, con la l’introduzione di un processo economico interregionale che eludeva
Storia. La sua famosa espressione “Herz!Warme!Blut!Menschheit! parzialmente le barriere doganali. Ogni “Sturmer”, con le proprie
Leben” stava a indicare come l’uomo e la storia dell’umanità fossero esperienze personali, era desideroso di porre fine alle secolari
formate da un tessuto inscindibile tra il calore del sangue e il divisioni tra gli uomini di una stessa nazione: Goethe, per esempio,
sentimento umanitario. conobbe a Wetzlar lo smembramento giuridico dello Stato tedesco
retto ancora da leggi risalenti al Medioevo. Fu per questo che nella
Il “Kraftgenie” e il rinnovamento sociale sua politica estera tentò invano di creare una lega economico-
cultrale fra stati minori che, avrebbero fatto da contrappeso a quelli
La differenza tra i “Kerl” normali e lo “Kraftgenie” stava nella
più grandi.
capacità di quest’ultimo di agire o spingere all’azione, più
sostanzialmente il dramma. La sua forza gli conferiva Il lato rivoluzionario dei poeti sturmeriani divenne evidentissimo
un’indipendenza inconscia (“der Selbsthelfer”) e, nelle opere in cui se stessi, ma più giovani, rappresentano la propria
contemporaneamente, sentiva il dovere di agire per il bene degli e il proprio dramma sociale, condannati a non divenire membri utili
altri che avevano bisogno del suo aiuto, in quanto oppressi dai della società e a non raggiungere mai una propria indipendenza. Di
potenti. Si trattava quindi un eroe ribelle che però mostrava delle questo gruppo di drammi “goliardici” fanno parte “Der
virtù, oltre che una poderosa forza. Hofmeister”, il “Faust” di Muller e le scene iniziale dell’
”Urfaust” di Goethe. Il grido di ribellione e disperazione si alternava
Questa figura trova le sue origini nell’ambiente rivoluzionario in
con quel gusto delle dissonanze grottesche che, specie nel comico,
Germania, specie per il rinnovamento sociale. Gli “Sturmer”
acquistavano tratti spiccati di realismo; la vita quotidiana faceva da
facevano da rappresentanti più importanti di queste idee, ma la
sfondo per le vicende, con le sue contraddizioni e il sentimento di
realtà politica non permetteva ai borghesi e ai ceti bassi in generale
impotenza verso l’estraneità da drammi insensati e ingiustificati.
di operare in politica. Bisognava pertanto limitarsi a mostrare con
Questi studenti dovevano “vendersi al demonio”e rinnegare il Dio
allusioni le conseguenze di un cattivo operato politico, spesso opera
dei loro avi. La ribellione in sé si svolgeva tramite una mescolanza
di un ministro sostituto di un re buono ma troppo vecchio per
grottesca di figure e situazioni diversissime tra di loro, e con un teatrali, tanto che nel 1776, in cui si svolse un solo concorso, furono
ibridismo linguistico che separava il gergo basso, parlato da zingari, presentati tre dammi con tale archetipo.
ebrei e studenti, dal linguaggio alto dei “benpensanti”.
L’opposizione tra un fratello giusto ma passionale, e uno malvagio e,
Lo “Sturm und Drang” non ebbe una propria teoria del dramma: le allo stesso tempo, calcolatore, doveva interessare il pubblico
soli ispirazioni furono prese da Lessing e Shakespeare, ma borghese e, per linea di principio, essere immune dalla censura. Il re
esagerando con la libertà strutturale di quest’ultimo spezzarono poteva o morire di dolore per le azioni del figlio malvagio,
l’unità dell’azione del primo. Ciò che contava era soltanto l’unità giustiziarlo per il fratricidio (“Julius von Tarent”), o venire a sua
profonda che vi doveva essere nel “carattere” dell’eroe, nella volta assassinato (“Rauber”). Quest’ultimo caso dimostra come il
maggior parte dei casi intuibile e non definita. Goethe e Herder23 fratricidio sia solo il primo passo verso l’uccisione del regnante per
attuarono in pratica tale meccanismo, mentre negli altri colleghi la motivi politici. Questo movente era di regola quasi del tutto
ricerca condusse a una semplice affermazione del caos formale. nascosto da un movente passionale, destinato ad essere
rivoluzionario anche in senso etico-religioso: il triangolo filadelfico 24
Argomenti di polemica politica e sociale: del fratricidio e venne finalmente negato, quando prima la donna che si amava era
dell’omicidio sempre la sorella di un amico-fratello. Pertanto il motivo di questa
azione efferata rappresentava in sé una polemica contro il
L’azione drammatica portata sulla scena dagli “Sturmer” era quasi
maggiorascato delle classi dirigenti, e, come lato rivoluzionario, la
sempre in una forma delittuosa, quindi un assassinio. Prima del
violazione del principio di legittimità del regnante e di fratellanza
1760 l’eroe veniva spesso ucciso da un personaggio secondario che,
universale tra gli uomini.
nonostante agisse secondo i suoi interessi, era contro la sua volontà
e gli ordini impartiti. Successivamente, con lo “Sturm und Drang”, La ragazza infanticida, sedotta e poi spinta ad abortire, era
il protagonista assunse il ruolo dell’assassino tragico, da solo e per protagonista invece dei drammi e delle poesie a tema sociale ed
motivi passionali. Per il loro significato di polemica politica e sociale, erotico. Ai tempi dello “Sturm und Drang” era ancora in vigore una
vi sono due forme particolari di assassinio che occorre ricordare: il legge che puniva l’infanticidio con la morte e Goethe abbracciò la
fratricidio, compiuto dall’eroe, e l’infanticidio, commesso dall’eroina. loro causa proprio in seguito all’esecuzione, avvenuta nel 1772 a
Francoforte, di una ragazza nota come Susanna Brandt.
Bruto fu tra gli assassini storici più criticati e di oggetto di studio,
ideale eroico dell’era che sognava di liberarsi dal paternalismo dei Nelle storie il seduttore veniva spesso indicato come un cavaliere,
regnanti. Gli “Sturmer” sostituirono il parricidio con il fratricidio per mentre la sua vittima una semplice cittadina di umili origini. Niente
non violare direttamente il principio di legittimità del regnante. Fu di nuovo come motivo popolare, ma riproposto in un clima di
invece invalidato tramite una ribellione all’interno della sua casta, protesta sociale a favore dell’abolizione delle barriere sociale anche
più precisamente nella sua famiglia e fra i possibili successori. Da nel matrimonio. Uno dei cardini morali e religiosi del Settecento,
qui nacque il tema dei fratelli nemici onnipresente nelle opere l’ubbidienza ai genitori, venne per la prima volta sfidato dalle eroine

23 Per Herder l’organicità del dramma derivava dal fatto che esso 24 Da Zinzendorf in poi era fortemente visto come gesto altruista il
rifletteva la storia del popolo, un rito nazionale e religioso per gli spettatori . cedere la ragazza che si ama al fratello o all’amico .
di questi libri, rivendicando il proprio diritto di scelta dell’uomo. E Il dramma, nonostante la scarsissima azione e una trama troppo
non era possibile neanche biasimarla, poiché furono i genitori a tenue, piacque molto per il suo lirismo elegiaco molto misurato,
spingerla verso il libero amore senza la richiesta di alcun permesso. tanto da avere le simpatie di Schiller. Nel finale, molto toccante,
Nel caso di Gretchen, nota tragedia goethiana, la ragazza madre si venne inoltre spiegato il motivo dei fratelli nemici con la psicologia
macchia sia di infanticidio che di matricidio, due temi che hanno dei “sentimenti misti”: il principe, senza più eredi, farà dipingere
molto in comune. due ritratti, uno di Julius che osserverà la mattina, e uno di Guido
che contemplerà la sera. I colleghi di Leisewitz “dipinsero” proprio
Gli “Sturmer” condannavano molto severamente il libertinaggio questa storia tragica tra fratelli con cui i sentimenti misti si scissero
proprio percHé conoscevano e temevano la forza della passione e in amore furibondo e odio furibondo.
delle sue conseguenze. I “diritti del cuore” rappresentavano uno ei
problemi precipui della nuova era soggettivistica che ignorava la
“Gelassenheit”; giungevano talvolta a giustificare l’uomo amante
due donne allo stesso tempo, un “menage a trois” in cui le due
donne divenivano prima amiche e poi “sorelle” in un tenue rapporto
fila delfico. Pure questo concetto era preso dalla vita di scrittori
molto famosi, come Burger e Gockingk, Jacobi e anche Schiller,
ma il primo esempio noto era quello riguardanti l’antica ballata
popolare “Der Graf von Gleichen”, che narrava di un conte
scappato dalla Terrasanta con la figlia del sultano.

Leisewitz
A metà strada fra il dramma di Lessing e quello sturmeriano
troviamo Johann Leisewitz (1752-1806), uno “Sturmer” ancora
appartenente all’epoca presturmeriana per la sua lirica malinconica
e un razionalismo di derivazione lessinghiana. Vi appartiene anche
perché l’eroe del suo capolavoro, “Julius von Tarent” (1776),
rispetta la virtù della “Gelassenheit”. Pur di sposare l’amata
Bianca,il ragazzo rinuncia al trono del padre e alla sua casa presso
Taranto. Il fratello Guido, che vuole invece sposarla per puro
interesse personale, lo uccide quandocerca di portarla via dal
convento. Capendo la gravità del gesto, si costituisce davanti al
padre e accoglie la sentenza di morte messa in atto proprio dal suo
vecchio.
Come “Romanticismo”, il termine “classico” ha diversi significati che
variano nel tempo, spesso confusi tra di loro e creanti di
conseguenza molti equivoci. Tra gli umanisti tedeschi designava,
analogamente all’uso francese, gli scrittori greci e latini “esemplari”,

Il
in quanto modelli di lingua, e quelli, appartenenti a qualsiasi età,
alla base delle letterature moderne. Successivamente la parola si
estese a tutto ciò che era “attinente alla cultura greco-romana”.
Dunque i significati di “classico” potevano essere sostanzialmente
due: da una parte quello antico, dall’altra quello moderno. Risultava,

classicismo
come ovvia conseguenza, che l’anticlassico fosse sia lo scrittore
dell’epoca greco-latina tarda, che imbastardì il linguaggio, o quello
moderno che non apparteneva né storicamente, né idealmente a
quel preciso periodo. L’accostamento di questi due termini comportò
un problema serio, in quanto nell’opposto di “classico” coincidevano
sia “barbarico” che ”moderno”, e sarebbero stati i classicisti e i
romantici tedeschi a risolverlo.

Il primo esempio della parola “klassisch” lo troviamo in


Winckelmann, il quale nel 1748 sosteneva che la “Kritische
Dichtkunst” di Gottsched sarebbe divenuta classica, nel senso di
modello esemplare per un nuovo linguaggio. Oggi si parla anche di
un periodo classico del Medioevo tedesco, quello dell’età degli
imperatori svevi.
Il neoclassicismo settecentesco venne rappresentato e diffuso Immanuel Kant (1724-1804) è universalmente conosciuto come il
specialmente dall’allievo di Winckelmann nonché futuro maestro di più importante filosofo tedesco, nonché l’ideatore del criticismo
Goethe, Adam Friedrich Oser; costui aveva un forte debole verso gnoseologico con la sua “Kritik der reinen Vernunft” (“Critica
l’antichità, sia che essa fosse stata una statua o una semplice della ragion pura”).
moneta. Si contrapponeva inoltre al rococò e agli eccessi della sua
ornamentazioni. Illuminismo e Classicismo sono spesso confrontati, La rivoluzione filosofica che venne introdotta seguiva un concetto
ma la loro spaccatura fu molto evidente a partire dagli anni ’70 del preciso: il soggetto, quindi la persona, poteva conoscere l’oggetto
secolo, quando incominciò ufficialmente l’”era goethiana”. Se difatti non in sé (“noumeno”) ma da come si manifestava (“fenomeno”);
l’Illuminismo poneva le proprie le sue basi sulla razionalità e il l’espressione sta a dire che l’esperienza sensibile è possibile
trionfo della scienza, il Classicismo si opponeva a tutti questi soltanto nelle forme dell’intuizione (spazio e tempo), nelle quali si
concetti, trovando in questo pensiero la sua stessa ragione di ordinano le sensazioni. L’intelletto usa le proprie categorie
esistere (H.A.Korf). trascendentali per rendere intelligibili queste sensazioni, dette
comunemente “a priori”, cioè non dedotte dall’esperienza ma come
suo presupposto. Pur essendo esclusa dalla conoscenza, la realtà
Accanto a tale classicismo archeologico e arcaicizzante vi fu non viene negata, ma resa ancora più presente, in quanto il
l’aspirazione a un nuovo tipo che si sarebbe dovuto formare dalla fenomeno, essendo una manifestazione, riporta alla cosa che esso
cultura tedesca, nello stesso modo con cui, secondo Winckelmann, manifesta, ovvero il noumeno; quest’ultimo è costretto pertanto a
si originò il classicismo greco. Ciò avvenne quando Goethe pubblicò manifestarsi per rivelare la propria presenza, fenomenizzandosi.
la poesia “Der Wanderer” , tradizionalmente indicata come l’inizio
della stagione tedesca del classicismo25. La nuova corrente avrebbe Questa filosofia fece cadere l’idea illuministica dei due mondi in
oscillato tra due tendenze opposte: un’imitazione meccanica armonia nella loro distinzione, dato che l’unica conoscenza possibile
dell’arte greca, oppure l’aspirazione un nuovo gusto classico ispirato era quella della forme della conoscenza, ma, allo stesso tempo,
sì dallo spirito greco, ma sorto come organica evoluzione dello trovò molti punti in comune con l’introversione psicologica del
spirito tedesco. Tre opere in particolare rispecchiarono quel senso Settecento: l’autolimitazione della ragione venne vista difatti come
“classico” tipico degli umanisti, e che trovarono un’unanime una rinunzia alla falsa beatitudine dei sogni metafisici o mistico-
successo nella borghesia: “Hermann und Dorothea”, “Wilhelm cosmici. Schiller con ciò divenne classico; Kleist la rifiutò e nella
Tell“ e “Das Lied von der Glocke“. I nomi non suonano familiari sua disperazione divenne romantico. Con Kant si segnò
per il germanista alle prime armi poiché nessuna delle tre fu complessivamente lo spartiacque tra i due più grandi drammaturghi
un’importante realizzazione dell’epoca; ed anche ciò conferma che del periodo.
in Germania il classicismo non divenne mai una’arte nazionale.
L’etica kantiana viene introdotta con l’altro grande libro di Kant,
“Kritik der praktischen Vernunft”, e enuncia il concetto
Kant importantissimo di “imperativo categorico”, un obbligo che vale per
25 E’ da ricordare anche un altro importante componimento, fatto da
Holderlin: “Die Wanderung”, in cui viene esaltata la propria terra sveva
poiché animata dagli stessi déi della terra greca.
tutti gli uomini in modo assoluto26. Questa legge universale doveva La dicotomia che Kant espose nel libro fu quella tra i concetti di
essere seguita nei seguenti due modi: “bello” e “sublime”. Se il bello è aggraziato ma insignificante dal
punto di vista morale, il sublime genera un senso di emozione e
 “Agisci in modo che il motivo della tua azione possa valere esaltazione anche se privo di una propria bellezza; vi sono il
come legge per tutta l’umanità". “sublime matematico”, l’infinito che “si beffa dei sensi” e il “sublime
dinamico”, l’insieme delle forze della natura che minacciano l’uomo.
 “Agisci in modo da trattare l’umanità nella propria e
Entrambe la categorie spingono noi esseri umani a mettere da parte
nell’altrui persona sempre come fine e mai come mezzo”. La
la nostra sensibilità a favore di una forza capace di pensare al di là
formula combaciava perfettamente con lo spirito altruista
del senso, ossia la sublimità stessa. Kant la paragona al sentimento
Settecentesco, che spronava l’aiuto reciproco tra le persone
espresso da Klopstock nelle “Fruhlingsfeier”, ma lo rende privo di
e condannava apertamente ogni forma di frode e violenza.
ogni elemento religioso.
L’obbligatorietà assoluta della legge etica dipendeva solamente da
La divisione kantiana tra sublime e bello, così come la distinzione tra
sé stessa, ma garantiva comunque l’esistenza di Dio, impossibile da
genio e gusto, o sentimento e gusto, rischiò di frammentare
dimostrare con la sola ragione teorica. Tuttavia il suo forte
ulteriormente la concezione unitaria del bello. E fu perciò che i
razionalismo “decapitò” Dio, secondo Heine e Carducci, come
romantici avrebbero in seguito una revisione di questi argomenti,
Robespierre fece col re.
ponendo un bello “classico”, quello vero, e uno “nuovo” che, pur
L’estetica kantiana, riportata nell’ultimo grande volume “Kritik der non essendo del primo tipo, gli è superiore per la maggiore
Urteilskraft” (1790) riuscì infine a ricongiungere i due mondi in “modernità”, “caratterizzazione” e “significato”.
modo inscindibile. Il bello viene accuratamente definito come un
oggetto di un “piacere disinteressato”, e vengono del tutto ignorati
gli elementi didattico-morali o edonistici delle estetiche precedenti,
né i loro ibridi. Per la prima volta il bello venne basato sul piacere
legato a forme sensibili, un piacere disinteressato delle forme pure.
Questa scoperta, unita a quella winckelmanniana dell’umanità pura
e dell’universale-umano realizzatasi nelle forme dell’arte greca,
avrebbe originato una variante del classicismo tedesco ben
rappresentata nell’ “Iphigenie” di Goethe.

26 All’imperativo categorico si contrapponeva una forza negativa definita il


“male radicale”, un’inclinazione che porta l’individuo fuori dal buon vivere.
La moralità consiste proprio nella lotta a questo male, un ideale seguito
prima dal vecchio Goethe, che rinunciò alla felicità individuale, e poi da
Schiller. Quest’ultimo cercò di riconciliare le due forze affermando che
l’umanità compiuta non consisteva nell’accordo fra la pura moralità e
l’inclinazione positiva.

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