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2 comma 20/c - Legge 662/96 - dci PN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a sostenere le tariffe previste
n. 8
2002
Maggio-Agosto
Rivista
quadrimestrale
della FENIARCO
e d i t o r i a l e
di Sandro Bergamo
d o s s i e r
editoriale
CORO E LITURGIA
PER SAPERNE DI PI 12
di Giorgio Morandi
notizie
dallassociazione
(particolare)
di Alessandra DAndrea
SCHEDA REGIONE: 16
ASSOCIAZIONE CORI DELLA TOSCANA
a cura di Giancarlo Pagni
scheda regionE
Direttore responsabile:
Sandro Bergamo
Comitato di redazione:
Aniello Del Gatto
Antonio Delitala
Giorgio Morandi
Giancarlo Pagni
Puccio Pucci
Pierfranco Semeraro
Alvaro Vatri
i n i z i a t i ve
e d i t o r i a l i
MELOS 1 E 2:
GENERAZIONI A CONFRONTO 19
di Mauro Zuccante
RUBRICHE
dalle regioni
Segretaria di redazione:
Alessandra DAndrea
Redazione:
via Altan, 39
33078 San Vito al Tagliamento (Pn)
tel. 0434 876724
fax 0434 877554
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MONDOCORO 25
di Giorgio Morandi
discografia
Progetto grafico:
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Roberto Roveri - Agenzia G.V. - Bologna
Stampa:
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legge 662/96 dci PN
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mondocoro
oco patriottici i calciatori della nazionale, ostinatamente muti mentre volano le note dellinno di Mameli? E se il quesito fosse un altro? Forse,
chiedendoci se i giovanotti in questione sanno cantare, centreremmo di pi largomento.
Per lo pi sotto i trentanni, i ragazzotti sono
venuti al mondo quando il canto, come abitudine collettiva quotidiana, gi declinava.
Vissuti quando la civilt contadina, che ne
era il presupposto (non si canta alla catena di
montaggio o in ufficio), era gi stata smantellata, non rientra nella loro esperienza di
vita lo spontaneo ritrovarsi a cantare di qualsiasi comitiva di gitanti, fossero parrocchiani
in pellegrinaggio o alpini al rientro dal saccheggio di una cantina. Per i pi giovani, sepolti nelle loro cuffie, anche la brigata studentesca riunita intorno ad una chitarra di
malcerta intonazione rischia di essere attivismo sconosciuto.
Cos cantare diventa non pi abilit comune
a ogni essere umano, come correre, saltare,
ma attivit specialistica, che solo pochi,
avendola coltivata, sanno applicare. E lo
constatiamo ogni giorno, nella fatica di trovare nuovi elementi per il nostro coro, elementi cui spesso dobbiamo insegnare tutto,
ma proprio tutto: come se lallenatore di calcio dovesse iniziare dalla deambulazione. E dalla diffusione della cultura musicale e corale, lo scopo della nostra coralit sta diventando, tout-court, la salvaguardia della voce dallestinzione.
A fronte di questa situazione, limpegno delle istituzioni anzich aumentare, diminuisce: questa rivista, nata festeggiando il progetto ministeriale di un coro in
ogni scuola, registra ora lipotesi che leducazione musicale diventi facoltativa e
a pagamento. Giusto: cos, tutti egualmente dimentichi, non avremo pi nemmeno il rimpianto.
Per intanto, non ci resta che offrire i nostri servigi al presidente Carraro: un bel
corso di primo approccio al canto per tutti i possibili convocati della nazionale.
Tecnici e didatti ne abbiamo in quantit. E stia sicuro, presidente: costeranno meno, molto meno di Trapattoni.
dossier
2 parte
CORO E LITURGIA
a cura di Marco Rossi e Gian Nicola Vessia
Interventi di:
Pa rt e p r i m a ( n . 7 )
(gi pubblicata su Choraliter n.7 - gennaio/aprile)
Felice Rainoldi
Guido Genero
Luciano Migliavacca
Giuseppe Liberto
Giuseppe Radole
Angelo Rosso
Colin Mawby
Pa rt e s e c o n d a
Marco Berrini
Marco Rossi
Valentino Donella
Luigi Quintieri
Marianna De Franco
Simone Fuligno
e Flavio Gatti
Shai Misan
Giancarlo Boretti
lamore di un direttore, di un coro o di un organista. Quando questo sodalizio funziona gli anni trascorrono veloci e ci si ritrova a scrivere, ancor giovani, che sono trascorsi
decenni dalla prima volta di un preludio dorgano, di un mottetto a quattro voci e di un
Santo assembleare.
Le righe che seguono potrebbero essere sostituite da mille altri esempi e da mille altri
direttori di coro che hanno dedicato i loro giorni pi belli alla proclamazione della festivit. Sono semplicemente, quelli che seguono, modelli di attaccamento al lavoro, di
approfondimento culturale, di capacit di equilibrio tra esigenze di animazione comunitaria e di conservazione dei valori dellarte di chi al centro di questo impareggiabile gioco di emozioni.
E la celebrazione del di di festa
VOCI AL SERVIZIO
DELLA LITURGIA:
UNESPERIENZA
DI SERVIZIO
LITURGICO
MUSICALE
Marco Berrini
Direttore Artistico dellAssociazione Polifonica Gruppo Vocale Ars Cantica e Direttore Musicale dellArs Cantica Choir
anni ha sempre trovato nellambito parrocchiale un fertilissimo terreno e una costruttiva sensibilit oltre ad una corretta e delicata opera di promozione della Schola Cantorum da parte di tutti i parroci che si sono
succeduti alla guida della comunit, con
unideale e fattiva continuit, in nome dellindiscusso valore che il canto pu avere
nel contesto liturgico.
Fin dai primi anni del suo operato in ambito liturgico la Corale S. Adele (questo il
nome che il gruppo prese dopo alcuni anni)
ha trovato nella Parrocchia spazi e strumenti adeguati a svolgere al meglio il suo servizio e ha potuto sempre contare sul supporto
di una attenta opera educativa da parte dei
sacerdoti che, unitamente allinvito a parteciparvi, ha sempre messo in luce anche il
valore spirituale e culturale propri del servizio.
Da presupposti educativi rispetto allirrinunciabile realt del canto sacro e liturgico,
ancora oggi prendono spunto tutte le iniziative che lAssociazione promuove in seno
alla comunit.
La recente riflessione stimolata dal Sinodo
Diocesano ha riportato sul tavolo delle discussioni la seria, e per certi versi troppo
trascurata questione dellanimazione liturgica nelle parrocchie.
Fermamente convinti del fatto che compito della Chiesa di farsi custode attenta di
tutto quel patrimonio musicale e culturale
che artisticamente le appartiene, evitando di
mandare al macero secoli di storia e tradizione liturgico-musicale in nome del dilagante quanto pretestuoso canzonettismo liturgico, e altrettanto consapevoli del fatto
che non possibile conciliare la sopravvivenza di un repertorio liturgico che si possa
anche definire espressione darte con lesigenza del canto assembleare, lAssociazione Polifonica Ars Cantica si pone nel
contesto liturgico come strumento di con-
dossier
servazione attiva del patrimonio liturgicopevole al servizio liturgico: esperienza quemusicale darte; con il desiderio di rendestultima che ha dato ottimi risultati e che
re sempre pi esplicita la funzione della
da questanno confluisce nella nuova scuoSchola nellambito della preghiera comunila diocesana di formazione liturgica; orgataria e nello stesso tempo di chiarire (se annizzando Concerti Spirituali guidati, con i
cora non lo avessero fatto a sufficienza i doquali educare lassemblea presente ad un
cumenti conciliari!) il concetto di coinvolascolto orante poich consapevole; progimento di tutta lassemblea nel canto liturmuovendo e stimolando il canto assembleagico.
re di ogni domenica, per favorire il quale
Osservando, al riguardo, Musicam Sacram
non si rende necessaria la presenza dellin(MS, dora in poi) - Istruzione del Consitera Schola - che diventa il segno distintivo
lium e della Sacra Congregazione dei Riti,
delle solennit, durante la celebrazione del5-III-1967 - al n 16 e Sacrosanctum Conle quali il suo intervento d un taglio ancor
cilium (SC, dora in poi) - Costituzione sulpi solenne alla liturgia (senza togliere, anla Sacra Liturgia del Concilio Ecumenico
che in queste circostanze, allassemblea ci
Vaticano II, 4-XII-1963 al n 30 ci si pu
che le compete in materia di canto liturgico)
facilmente rendere conto di come i docu- ma rispetto al quale essa pu diventare la
menti conciliari (vecchi di ormai 30 anstruttura specializzata che fornisce voci
ni!) rivelino tutta la loro attualit: il problepreparate, adeguate ed educate a svolgere
ma corre da sempre sui binari della formaquesto ministero domenicale, che dignitosazione: innanzitutto, a monte, dei sacerdoti
mente pu svolgersi con un buon accompa(come gi sottolineato in Ecclesiasticam fugnamento organistico (vedi in particolare
turorum (EF, dora in poi) - istruzione della
MS 63 e SC 120); infine svolgendo una inSacra Congregazione per lEducazione Cattensa attivit concertistica (a livello naziotolica, 3-VI-1979 - al n 56, in SC 115 e in
nale e internazionale) con il Gruppo Vocale
MS 52, oltrech in SC 113-114-116; ), una
Ars Cantica che opera sempre in seno alformazione che deve offrire la conoscenza,
lAssociazione, che offre ulteriormente
la comprensione, la pratica della musica salopportunit di riversare nelle nostre liturcra e del canto sacro (Ratio studiorum
gie i frutti di uno studio ancor pi serio e
dei seminari maggiori dItalia al n 58 - reapprofondito.
golamento emesso dalla Commissione EpiCrediamo fermamente importante educare,
scopale per lEducazione Cattolica, 10-VIsoprattutto i giovani, al canto comunitario,
1984); degli operatori e animatori liturgico
alla preghiera cantata, come pure educare la
musicali (come si evince gi molto chiaracomunit allascolto attivo del canto corale:
mente da MS 18, 24, 67; SC 19, 29, 115; olsi tratta di sfondare quel muro armato di titrech da Il rinnovamento liturgico in Italia
midezza, svogliataggine, pigrizia e un certo
(dora in poi RLI) - nota pastorale della
senso di disagio che, tenuto insieme da una
Commissione Episcopale per la Liturgia del
grande superficialit di fondo rispetto al va23-IX-1983 al n14); dellassemblea liturlore dellespressione cantata della preghiegica al canto e allascolto di esso
come forma di preghiera e di elevazione dello Spirito (sull ascolto attivo si veda N. Ghiglione
Fare una cosa senza tralasciare
laltra Rivista Internazionale di
Musica Sacra (RIMS) n 4, 1990,
pp. 341 e seg.).
Alla luce di queste poche ma efficaci idee lAssociazione Polifonica Ars Cantica si mossa in
questi ultimi anni anche sul fronte della formazione e della educazione dei Musicisti di Chiesa promuovendo corsi di alfabetizzazione musicale di base e di educazione vocale gratuiti per tutti i partecipanti alla Schola; ha proposto in
ambito decanale corsi di formazione e approfondimento musicale per i Musicisti di Chiesa (Direttori di Coro, Organisti e coristi)
che, sotto la guida di figure qualificate e qualificanti hanno potuto
Davide con il salterio: di Benedetto Antelami,
Parma Battistero.
accostarsi in maniera pi consa-
Dalla Basilica
al Santuario:
esperienze tra
coro e organo
Marco Rossi
Direttore artistico di Organo nella Liturgia e direttore editoriale di Polyphonia
dossier
Don Siro Cisilino aveva fatto scuola agli albori della trascrizione della musica antica
dagli originali.
Lattiva cantoria parrocchiale degli anni 50
sfociata nel coro polifonico ha cos permesso di riportare allascolto capolavori della
polifonia, non solo rinascimentale e barocca,
ma anche composizioni pi vicine ai nostri
tempi. Con il passare degli anni la liturgia
stata, talora a ragione, alcune volte in modo
forzato, campo sperimentale per lesecuzione dei repertori pi vari che attualmente vengono accantonati.
Da alcuni affreschi corali del Messiah di
G.F. Haendel a parti della Messa per lIncoronazione di W.A. Mozart, a Gloria e
Sanctus palestriniani, con inserimento
della motettistica pi ampia nei vari momenti musicali della liturgia.
Non sono mancati alcuni esperimenti, quali la Messa Giubilare di D. Bartolucci, in
alternatim tra coro e assemblea. Certo che
dopo molti decenni il vero caposaldo resta
tuttora il canto corale (nel vero senso della
parola), con alternanza dei versetti pari e dispari, del Gloria della Missa De Angelis,
del Sanctus e dellAgnus Dei, con qualche sconfinamento nella Missa Cum Jubilo.
Nel corso degli anni si inoltre accettato un
buon compromesso, intonando spesso canti
tratti dal repertorio nazionale, ai quali far seguire lelaborazione polifonica di alcune
melodie.
A questo punto tutto viene valorizzato dalla
capacit dellorganista di interludiare, valorizzando la melodia prescelta e conclamata
dallassemblea e ripensando al pi sottile
gioco polifonico del coro che ha ricamato
sulla stessa melodia.
Da qui sono nati come esperienza personale
due volumi che raccolgono oltre 250 versetti e preludi dorgano sui canti eseguiti dalle
assemblee ecclesiali. Decine di organisti si
sono sperimentati su questi temi, mettendosi umilmente al servizio del coro, dellassemblea rinunciando, attraverso dotte ma
brevi citazioni, al protagonismo del loro
straordinario strumento.
Musica e comunicazione. A nessuno risulter difficile comprendere che il XX secolo non stato solo il secolo di drammatici conflitti bellici, di straordinarie e insperate scoperte, ma anche il secolo della tecnologia e soprattutto della comunicazione.
Leditoria musicale ha espresso una vivacit di assolute dimensioni consentendo alla
musica per il teatro, alle composizioni per orchestra, al mondo del pianoforte, al mondo dei songs di anticipare il villaggio globale degli ultimi decenni del secolo.
Con tranquillit possiamo dire che anche la musica liturgica ha avuto unancella fedele e produttiva nel mondo delleditoria musicale.
Editori ormai scomparsi, ma di grande coraggio, hanno sostenuto, seguito ed animato
il mondo ecclesiale spesso non flettendo nemmeno quando altri ambiti musicali avevano un enorme sopravvento per dimensione economica e per interesse popolare.
Si pensi come il XX secolo abbia riproposto e rilanciato il gregoriano rispondendo allappello di Pio X e del motu proprio; si pensi come questo secolo abbia lanciato e sostenuto la melodia perosiana, come modello per le cantorie italiane ed europee.
E quando tutto sembrava fosse finito, con lutilizzo di strumenti che nulla avevano a che
fare con la musica liturgica nel periodo post conciliare, ecco la rifioritura con le riviste
destinate ai cori, sia accompagnati, sia a cappella, ecco rispuntare il gregoriano e la
musica organistica del settecento riproposta e rivalutata mentre giaceva sepolta negli
archivi.
Ecco ricercare le melodie pi adatte allassemblea, ripescando la semplice vena del corale europeo o chiedendo a nuovi compositori di essere propositivi nei confronti del popolo orante.
Ecco ancora le distinzioni tra musica destinata al coro che si esprime concertisticamente, tra pagina organistica destinata ai virtuosi e tra brano per lorgano adatto a preludiare, interludiare e postludiare sulla melodia che caratterizza il giorno di festa.
Valentino Donella con penna precisa e con occhio attento fotografa lo stato dellarte,
guardando alle esperienze editoriali dei nostri giorni.
LE PUBBLICAZIONI
MUSICALI PER CORO
LITURGICO
Valentino Donella
Direttore musicale della Cappella di S. Maria Maggiore a Bergamo
Premessa: listruzione Musicam Sacram
(S.Congregazione dei Riti, 1967) prevede
dossier
ma; semmai si tratter di approfondire le
maniere concrete di aiutare lassemblea e di
verificare quanto le musiche in circolazione
rispondano allesigenza.
Meno chiara la seconda indicazione, della
quale si possono dare almeno tre interpretazioni, non necessariamente contrapposte:
1- il coro esegue, da solo, le parti pi difficili del repertorio, monodico o a pi voci;
2 - intona qualcosa di polifonico dopo che
lassemblea ha concluso il suo canto (es.
terminata la comunione), oppure offre spazi
particolari di meditazione da ascoltare tutti
in silenzio (es. dopo una lettura o dopo lomelia);
3 - oppure, ancora, esegue canti che non costituiscono un rito, ma un semplice accompagnamento del rito (es. il canto di inizio; i
canti-rito, come le acclamazioni, bene che
li esegua lassemblea).
Non prendiamo in considerazione la radicale (e anticonciliare) posizione di chi vorrebbe sempre e dappertutto e solamente il canto dellassemblea, con lauspicata assenza
di ogni formazione corale. Al contrario faremo notare che ci sono delle situazioni
(cattedrali turistiche, chiese civiche ... ) in
cui il popolo raccogliticcio od occasionale
assolutamente non partecipa; dove ha senso
e dignit soltanto il canto di un coro, con repertori aggiornati liturgicamente e musicalmente adeguati alla situazione; il caso di
S. Maria Maggiore di Bergamo, del Duomo
di Pisa ... e chiese analoghe.
Detto questo, bisogner partire dai repertori diocesani, regionali e nazionale, destinati generalmente alle assemblee, in cui per
non pochi canti si presentano realizzati coralmente a 4 voci, o, pi raramente, elaborati in maniera pi complessa e libera che vede interagire coro e assemblea e strumenti.
Poi ci sono le varie fonti editoriali e le pubblicazioni periodiche od occasionali: sono
attive in Italia le Edizioni Carrara di Bergamo con Celebriamo e Polyphonia, LDC
di Torino con Armonia di voci, le Edizioni Paoline, lAISC di Roma, le Edizioni
Rinnovamento nello Spirito Santo, del Gen
Verde...
E risaputo che leditoria musicale liturgica
in Italia unimpresa a rischio: la richiesta
minima, il consumo delle novit quasi
inesistente; i diritti dautore e deditore non
sono protetti e il malvezzo delle fotocopie
devasta economicamente il settore. Si capiscono perci le difficolt e il poco entusiasmo degli editori che centellinano le edizioni, seguendo pi volentieri le leggi del mercato (quello che va) piuttosto che i principi liturgici e le regole dellarte (quello che
meriterebbe). Qualcuna delle Case succitate particolarmente attenta a seguire il
marketing, non vergognandosi di inondare
il mercato di prodotti indegni.
In ogni caso sono due gli aspetti da considerare nelle composizioni destinate al coro
di chiesa.
1 - Laspetto liturgico-rituale: E il pi importante, trattandosi di musiche funzionali, di musiche, cio, che non si giustificano per se stesse, ma per il loro riferimento ad un rito (nate in funzione di
un rito); laspetto liturgico, o valore rituale, quellinsieme di caratteristiche
(genere, forma, linguaggio, destinazione... ) per cui il pezzo in questione corrisponde idealmente al tempo corrente dellanno liturgico (Avvento, Pasqua ... ) e
alle esigenze di quel rito per cui stato
composto; ed quindi in grado di celebrarlo adeguatamente e di evidenziarne il
senso nel modo migliore. In una liturgia
corretta non ammissibile un canto
estraneo o approssimativo, o appiccicato
in qualche modo.
2 - Laspetto artistico: quel qualcosa di indefinibile che rende una composizione
musicalmente pregevole, ben proporzionata, bella e commovente; in cui la musica si sposa naturalmente con il testo e il
testo viene esaltato dalla musica ispirata;
qualcosa che, lungi allesaurirsi in un
chiuso ed arido esercizio estetico, si innalza ad esperienze pi alte, predisponendo lanimo alla bellezza della Verit
rivelata, celebrata in quel momento.
Si dovrebbe, a questo punto, analizzare il
mercato corale dalle due angolazioni, citando composizioni, autori ed editori, dando
delle pagelle di valutazione. Non possibile per ovvie ragioni di discrezionalit. Restiamo per forza sulle generali.
Diciamo allora: parte del repertorio corale attualmente reperibile si mostra esemplarmente attento ai valori rituali, avendo
dietro lassistenza preziosa di un liturgista.
Proprio questo repertorio, per, il pi delle
volte disdegna la raffinatezza artistica, saccontenta di una scrittura musicale un po
trascurata o appena passabile. Termine
eloquente che sta ad indicare la diminuita
attenzione ai valori musicali, tipica dei nostri tempi, che certo non appartiene alla storia e allo spirito della autentica musica sacra, n recente, n antica.
Unaltra considerevole quantit di musica per coro, forse la maggiore, non altrettanto ritagliata sulle esigenze rituali; magari scritta bene dal punto di vista dellartigianato musicale, ma sta a riempire interi
numeri di riviste senza servire a nulla, o a
poco; non infatti inquadrabile: per quale
tempo pensata ? per quale momento rituale ? per quale tipo di celebrazione? per quale Sacramento? per quale momento della
Messa? per quali Santi? Vi palese, in tale
musica, la poca sensibilit e talvolta lignoranza dei valori primari che devono con-
traddistinguere e arricchire un cantoliturgico! Qualche editore insiste nel produrre simile materiale indistinto e inutilizzabile in
una liturgia appropriata. Il loro sforzo diventa patetico quando motivano le scelte in base a presunta e magari reale solidit musicale: Questa s che musica!.
Raramente si trovano armonizzate le due
esigenze di liturgicit e di arte; ancora meno
in quel tipo di scrittura cripto-leggera (usata
per lo pi tra i gruppi giovanili o tra i movimenti ecclesiali), dove alla mancanza di propriet rituale e di validit artistica si aggiunge il pressappochismo o lassurdit della
scrittura corale, pi vicina ai modi del canzonettismo che ad altro.
Lincontro con un pezzo riuscito un avvenimento raro di cui gioire e far tesoro. Il musicista di chiesa deve affinare il suo fiuto alla scoperta dei rari tartufi (passi la parola)
della musica sacra.
Che dire poi di certi Requiem , Stabat Mater,
Puer natus, Imperatrix Angelorum, Innocentes pro Christo, Ad te levavi animam meam,
Haec est fides catholica... che si vedono presenti e freschi dinchiostro in pubblicazioni
tra il nostalgico e lindefinito, magari di autori illustri? In quali liturgie si incontrano
ancora testi del genere? Dove mai si possono cantare composizioni siffatte? E chiaro
che si autocondannano ad un utilizzo - sempre improprio, comunque - puramente concertistico.
Un discorso generico, dicevamo, e valutazioni asettiche, per non far torto a nessuno.
Per se c un periodico di musica liturgica
che in questi anni si sta distinguendo e che
merita di venire citato la nuova Armonia
di voci. Gi erede di una pi che dignitosa
tradizione, da qualche anno si riorganizzata sulla base di regole precise, offrendo del
materiale ottimo sotto tutti i punti di vista.
Loperatore liturgico far bene tenerne conto.
Una parola conclusiva sul futuro del coro in
chiesa: la sua sopravvivenza dipender dallattuazione fedele, ma anche generosa,
dei ruoli previsti dallIstruzione Musicam
Sacram, al di l dei fanatismi e delle prevaricazioni possibili da entrambe le parti.
- Suoi nemici sono, fin dora, lignoranza
arrogante di certi responsabili che umiliano il coro con ruoli insignificanti e malsopportati, con evidente o dichiarata predilezione per il solo canto del popolo. Comportamento oltretutto irresponsabile che
provoca la fuga dei maestri e ancora pi
dei cantori che non trovano gusto a cantare in chiesa. S! Lespressione potr sembrare non bella, ma fotografa la realt. Se
in casa non sono amati, vanno a rispolverare le antiche messe di Mozart, i Requiem di Cherubini... per eseguirli gioiosamente nelle rassegne.
dossier
- Non meno nemici del coro liturgico sono quei maestri che non si
sono aggiornati, che non
hanno capito e accettato il
progetto liturgico rinnovato
dal Concilio, che non cercano
i repertori pi adeguati al
nuovo corso.
Gli uni e gli altri non dovrebbero pi
esistere. Per il bene del coro, per il
meglio della liturgia.
IL CORO NELLA
CELEBRAZIONE
LITURGICA
Luigi Quintieri
Compositore e Direttore di Cori, Diocesi di
Crotone - S. Severina
L
8
alle figure;
- alcune indicazioni sul canto liturgico, tratte dalla Costituzione Dogmatica De liturgia;
- alcuni consigli sullesecuzione del canto
gregoriano;
- un appendice sulla figura odierna della corale.
A proposito del servizio liturgico della corale, lautore, ricorda che questa, oggi, chiamata ad un ministero da vivere con lassemblea e nellassemblea. In questo senso, egli
sottolinea che lassemblea non va considerata mera spettatrice, ma necessario che
venga messa nella condizione di poter partecipare, nei momenti previsti e in modo unanime, al canto.
Inoltre, nel rispetto dei concetti di unanimit, organicit e liturgia, necessario che
la corale si collochi in una posizione ben visibile nellassemblea, in modo da poter
svolgere il suo servizio.
Importante , per, ricordare spesso ai cantori che il canto sacro in primis un veicolo
con il quale il Signore giunge ai cuori dei fedeli. Infatti, lo Spirito Santo apre i cuori allascolto delle parole attraverso la dolcezza
e la bellezza espressiva della musica. Ci significa, per lautore, che il canto sacro un
efficace strumento di conversione. Il M
Quintieri cita, a tal proposito, il caso di S.
Agostino, il quale si converte ascoltando un
canto sacro: Quante lacrime versate ascoltando i tuoi inni e cantici che risuonavano
dolcemente nella tua chiesa! Fluivano nelle
mie orecchie e distillavano nel mio cuore la
verit.
Lautore conclude il Manuale del Cantore
ricordando ai coristi tre principi fondamentali del canto: lumilt, la coerenza e il silenzio. Egli aggiunge, inoltre, che la voce
un dono e cantare al Signore servir a
guidare luomo nel suo cammino.
dossier
ne, le nostre assemblee sono in grado di cantare il gregoriano classico?. A mio avviso
no data la raffinatezza di queste monodie,
frutto di secoli di preghiera e di ricerca di
Dio. Credo che il gregoriano, fatta eccezione per le melodie pi semplici che sono le
meno antiche, non sia mai stato il canto di
tutta lassemblea cristiana, ma appannaggio
di cori e di cantanti solisti.
In conclusione, bene non perdere mai di
vista le finalit del canto liturgico e sottolineare sempre che il ministero del cantore e
del direttore del coro sono un mero servizio,
E giusto nel contributo che segue, sottolineare il prestigio di cui la musica gode allinterno della liturgia protestante.
C un amore per quella musica, un legame profondo che permette di riconoscere immediatamente uno stile, una poetica e un modo di pregare.
Pi lontano da noi, ma non meno importante il senso della musica e del sacro nella
tradizione ebraica. E cos visceralmente legata alla Parola la melodia ebraica che un
famoso passo talmudico afferma Colui che legge la Tor senza cantare o che studia
senza le modulazioni prescritte il testo, ( come se Dio) gli avesse dato precetti non buoni e leggi che non gli permettono di vivere (Meghilla, 32a).
Siamo davanti alla musica che sorregge ed esplica pienamente il testo nel suo pi
profondo significato. I brevi contributi che seguono siano un guardare a mondi artistici e liturgici solo apparentemente lontani e solo disattesi dalla nostra distrazione quotidiana.
Il Canto
della Fede
Simone Fuligno
Collaboratore musicale del SIE e organista
della comunit Battista di Jacopino da Tradate, Milano.
Flavio Gatti
Direttore del Coro Valdese di Torino.
Tratto da:
Chiese in controluce. Valdesi e protestantesimo in Italia.
A cura di Gustavo Albiso. Torino, Claudiana 2001. Per gentile concessione.
dossier
nel 2000. A questo testo ufficiale
si stanno affiancando oggi alcuni innari I salmi della
riforma, Cantiamo al Signore e numerosi innari appartenenti ad altre realt del
protestantesimo italiano
uno su tutti quello in uso presso le
chiese dei fratelli che hanno anche
lo scopo di proporre nuovi canti alle
comunit le quali in assoluta autonomia spesso adottano raccolte autoprodotte
per la propria liturgia.
Lauspicio che, anche grazie al contributo
che pu venire dai nuovi mezzi di comunicazione soprattutto Internet sia possibile
in un prossimo futuro dare un maggiore impulso alla diffusione e quindi creazione di
un nuovo repertorio innodico.
In questo modo, agli inni storici gelosamente
fatti rivivere allinterno delle liturgie, si potr
affiancare, meno timidamente, un nuovo repertorio anche pi vicino culturalmente alla
sensibilit delle nuove generazioni.
MUSICA E CANTO
NELLA CULTURA
EBRAICA
Shai Misan
Cantore del Tempio Maggiore di Trieste
10
Quando lebreo si rivolge al Signore, sente che la semplice parola che usa per comunicare con gli altri uomini insufficiente;
cerca quindi un modo pi adeguato e pi
completo per elevare le proprie preghiere e
lo trova nella musica. Elaborato o semplice,
solenne o cantilenato, corale o monodico, il
canto accompagna la quasi totalit della liturgia: ecco perch stato scelto proprio il
canto come mezzo espressivo, relegando
laccompagnamento strumentale a cornice
propositiva e rivitalizzante della forma.
on queste parole Marco Podda introduce una pubblicazione dedicata ai canti di rito ebraico-triestino.
Sotto il regno di re David, circa 4000 leviti
su 38.000 erano indicati come musicisti e
cantori. Giuseppe Flavio parla di 500.000
musicisti in Palestina: anche se questi dati
sono sicuramente esagerati, rendono lidea
della grande considerazione in cui veniva tenuta la musica nellantico Regno.
Nelle letture e nelle preghiere pubbliche la
cantillazione tipica ha assunto toni di carattere decorativo che lhanno resa sempre pi
gradevole adeguandosi ai gusti delle varie
comunit sparse nel mondo.
La conoscenza e la pratica esecutiva specifica di queste cantillazioni sono diventate compito del cantore che, in pi parti del canto,
Lanimatore
Musicale
dellassemblea:
una Figura
Liturgica
Necessaria?
Don Giancarlo Boretti
Responsabile del Servizio per la Pastorale
Liturgica della Diocesi di Milano.
dossier
no espresse pi chiaramente, il popolo cristiano possa capirne pi facilmente il senso,
e possa parteciparvi con una celebrazione
piena, attiva e comunitaria. Davvero molto stato fatto nella linea di questo dettato
conciliare; a tal punto che, essendo espresse pi chiaramente le celebrazioni (basti
pensare al passaggio dal latino alla lingua
parlata), la funzione del commentatore liturgico fu e deve essere molto ridimensionata,
se non addirittura eliminata: lasciamo (e
facciamo in modo) che la Liturgia parli da
se stessa, con tutti i propri e appropriati segni, sgravandola di un didascalismo che
lappesantisce e la snatura.
Ma possiamo affermare di essere giunti alla
desiderata e raccomandata celebrazione
piena, attiva e comunitaria nel canto e con
la musica? C, perlomeno, da dubitarne:
non chi non veda e non senta. Al riguardo
la Istruzione sulla musica nella sacra Liturgia della S. Congregazione dei Riti (5 marzo 1967) ancora di fresca attualit. Quanto allargomento che ci riguarda, ecco il n.
21: Si provveda, specialmente dove non si
abbia la possibilit di istituire neppure una
schola modesta, che ci siano almeno uno
o due cantori, convenientemente istruiti,
che propongano almeno dei canti semplici
per la partecipazione del popolo e guidino e
sostengano opportunamente i fedeli nellesecuzione di quanto loro spetta. E bene che
ci sia un tale cantore anche nelle chiese che
hanno una schola, per quelle celebrazioni alle quali la schola non pu partecipare. Le sottolineature (nostre) intendono
evidenziare limportanza di una figura ministeriale liturgica raccomandata, con la sua
funzione specifica, varia e necessaria.
La Istruzione chiama questa figura cantore, noi possiamo denominarla animatore: ANIMATORE DEL CANTO DELLASSEMBLEA, o pi semplicemente animatore dellassemblea, cui sono affidati dei
compiti che vanno oltre la funzione propriamente musicale, nellambito di una regia
celebrativa compartecipata.
Raccogliamo la sua ministerialit liturgica attorno a 4 verbi.
= SCEGLIERE
Non sembri lapalissiano dire che i canti per
la Liturgia si devono scegliere: la scelta
dei canti operazione seria, da effettuare alla luce di criteri vari (in relazione alla celebrazione, al momento rituale, al genere musicale, ai ruoli di animazione, alla tipologia
e alle possibilit dellassemblea). La scelta
non deve venire soltanto dallorganista o dal
direttore del coro o dal parroco o dal celebrante o anche dai lettori: deve essere condivisa da chi avr la funzione di guida di tutta lassemblea. Lo esige una sapienza cele-
11
dossier
gi esiste, se ne rallegrino clero e laici, animatori e fedeli! Se invece non esiste, bisogna (ad ogni costo) inventarlo! Non crediamo di esagerare nel dire che, senza questa invenzione, le nostre celebrazioni saranno o continueranno ad essere povere di
canto, anche se ricche di esecuzioni esemplari delle Scholae cantorum (o di solisti
preoccupati di - o quanto meno condannati
a - esibirsi musicalmente pi che di animare liturgicamente); le nostre liturgie saranno o continueranno ad essere anemiche
nella partecipazione di tutti, anche se accompagnate dalla volonterosit (o dalla elitariet?) di pochi componenti di un coretto,
che finisce per ritagliarsi un proprio angolo
canoro senza incisivit trascinatrice.
Qualcuno si scoraggia pensando al profilo alto dellanimatore musicale dellassemblea? Non bisogna rinunciare di pensare alto, e di sognare, ponendosi con pazienza a
far nascere o a perfezionare questa figura
indispensabile: indispensabile pi del coro
e del suo direttore, pi dellorganista e del
suo strumento, pi del gruppo corale giovanile e delle sue chitarre!
12
INNUMEREVOLI
LITUR-
NEL
DIO.
A)
CORSI
CONVEGNI
SEMINARI
Il Pontificio Istituto di Musica Sacra (PIMS) di Roma unistituzione accademica e scientifica eretta
dalla Sede Apostolica. LIstituto insegna le discipline liturgico-musicali
sotto il profilo pratico, teorico e storico nei vari aspetti e nelle diverse
culture e promuove la conoscenza e
la diffusione del patrimonio tradizionale della musica sacra favorendo altres le espressioni artistiche adeguate alle odierne culture.
Inoltre il PIMS vuole rendere, per incarico della Chiesa madre di Roma,
un servizio alle Chiese locali di tutto
il mondo in vista della formazione
dei musicisti di Chiesa e dei futuri insegnanti e responsabili nel campo
della musica sacra.
Convegno, Tre Giorni di formazione liturgico musicale organizzato da Associazione Italiana S. Cecilia
(A.I.S.C.) di Roma.
~
B)
CONCORSI
Concorsi di Composizione
Parlando di Musica Sacra Liturgica sono
pochi i casi in cui il titolo stesso del Concorso di Composizione dichiara esplicitamente la qualit e la funzionalit della
musica che ne deve derivare. Praticamente assente la definizione di musica religiosa, nella maggior parte dei casi si
parla genericamente di musica sacra o
di musica su testo sacro. Eccone quattro esempi.
1
lente dingrandimento
3
~
SITI DI MUSICA
SACRA LITURGICA
www.chiesacattolica.it/cci/cei/uffici/uln/
ev1/index.html
http://www.musica-sacra.it
http://www.arsantiqua.org
http://www.amicimusicasacra.com
http://www.choralnet.org
Non c dubbio che in questo campo le scelte potevano essere diversissime in funzione
della conoscenza ed esperienza e del tempo
disponibile per la ricerca e lesame degli innumerevoli siti in tema con il nostro dossier.
Valga, lattuale nostra scelta, per esemplificazione, stimolo e punto di partenza per una
ricerca pi personalizzata.
1
http://www.canticanova.com
Concorsi di esecuzione
La Musica Sacra Liturgica per sua stessa
natura esclude la possibilit di essere presentata in forma di concerto/concorso
senza cadere in contraddizione di termini.
Non ci sembra assolutamente accettabile
la purtroppo facile e diffusa identificazione di Musica Sacra con Musica Sacra
Liturgica. Sappiamo bene che esistono
Concorsi (o parti di Concorsi) genericamente qualificati di Musica Sacra dove
la musica presentata (si ripete: in contesto
non liturgico, di esecuzione colta) comprende talvolta anche musica nata con la
insita e specifica funzionalit liturgica, ma
altro discorso. Essendo questi concorsi
(come pure Rassegne e Festivals) facilmente reperibili su molte riviste e siti web corali e, pi genericamente, musicali, se ne evita in questa sede - anche per questioni di
spazio - un noioso prolisso elenco.
C)
http://members.xoom.Virgilio.it
/_XOOM/cmdcm/page22.html
e-mail: neirin@libero.it
~
D)
RIVISTE
DI MUSICA SACRA
LITURGICA
13
lente dingrandimento
della Sacra Liturgia che si ispira a Papa Giovanni Paolo II e in particolare
alla Lettera Apostolica nel 25 Anniversario della Costituzione sulla Liturgia del 1989. www.adoremus.org.
Seguito da pag. 13
14
A.I.S.C. (Associazione Italiana Santa Cecilia): tiene desto con passione e chiarezza di idee lideale della
musica sacra, cos appannato oggigiorno, offrendo un suo pensiero diverso dalle idee correnti e dominanti,
che, poi, il pensiero della Chiesa e
del Concilio. Ma essere fedeli alla
Chiesa e al concilio oggi un fatto
rivoluzionario e profetico talvolta
una testimonianza veramente dura.
Direttore: Don Valentino Donella.
Sacred Music
Rivista dellAssociazione Musica di
Chiesa dAmerica, Minnesota. n.128/01.
Clbrer
Rivista del Centro Nazionale di Pastorale Liturgica, Editions du Cerf, Parigi
(Francia).
Singende Kirche
Rivista liturgica della Associazione
Santa Cecilia per lAustria, Vienna.
http://digilander.iol.it/aiscroma/index.html
ADOREMUS ISTITUZIONE
AMERICANA PER IL RINNOVAMENTO DELLA SACRA LITURGIA DI RITO ROMANO Si propone di riscoprire e restaurare la bellezza, la santit e la forza della ricca tradizione liturgica della Chiesa Cattolica
restando fedeli ad un organico e vitale
processo di rinnovamento e di crescita.
~
E)
ISTITUZIONI,
ASSOCIAZIONI
e MOVIMENTI
http://www.adoremus.org
LABORATORIO DI MUSICA
CONTEMPORANEA AL SERVIZIO DELLA LITURGIA (LMCSL)
Milano - Direttore: Don Luigi Garbini.
Il Laboratorio considera la Musica come possibile interlocutore per lattuazione del progetto tanto auspicato dal
Concilio Vaticano e con la sua filosofia ed il uso metodo contribuisce a costruire un progetto che viene incontro
al desiderio dei Padri Conciliari. Il
laboratorio nato nel 1999 - spiega
don Garbini - su impulso di Mons. Ravasi e con la sottolineatura del nostro
arcivescovo cardinale Martini, per riprendere i contatti con la musica cosiddetta colta che negli ultimi tempi
sembravano essersi allentati.
Da allora abbiamo coinvolto molti
compositori nella produzione di
musica per diverse parti della liturgia,
con varie scelte e soluzioni.
http://www.amicocharly.it/documenti/
schede.pdf
attivit dellAssociazione
LA FENIARCO
AL SALONE DEL LIBRO
di Alessandra DAndrea
15
scheda regione
A.C.T. - ASSOCIAZIONE CORI DELLA TOSCANA
RECAPITI
Presidenza:
Segreteria:
16
Quando nel 1980 fu fatto il primo censimento furono individuati sul territorio
regionale 120 cori. Successivamente da
un censimento fatto con maggior accuratezza e professionalit ne furono individuati ca. 480. Per la verit il maggior
numero di tali cori risult svolgere attivit corale prevalentemente liturgica, al
servizio dei riti.
Poich lo statuto dellAssociazione stabilisce - tra le prerogative richieste per
ladesione - che i cori che ne facciano
richiesta devono svolgere continuativamente, attivit didattica e concertistica
pubblica, ne consegue che non tutti i
cori operanti sul territorio hanno le caratteristiche necessarie per essere affiliati. Inoltre negli anni si verifica una
certa fluttuazione (10/15) per cori che
si associano e si dissociano lanno suc-
RIVISTA ASSOCIATIVA
DIAPASON il periodico dinformazione edito dallAssociazione. Iscritto
allUSPI stampato da 16 anni con cadenza quadrimestrale. Formato A4,
normalmente di 32 o pi pagine in quadricromia o a due colori ha una tiratura
di 5.200 copie.
E ritenuto un determinante strumento
per limmagine dellAssociazione e
della coralit regionale. I suoi contenuti sono validi dossier sulla coralit in
generale, oltre che il resoconto delle
principali attivit promosse e quelle at-
ORGANI STATUTARI
CONSIGLIO DIRETTIVO
PALMIERI ALFREDO
Presidente
BUGGIANI ALESSANDRO Giunta Esecutiva
MALCAPI CLAUDIO
Giunta Esecutiva
BRACCI MASSIMO
Giunta Esecutiva
BRESCI CARLO
Giunta Esecutiva
CATACCHINI FERNANDO Giunta Esecutiva
PAGNI GIANCARLO
Giunta Esecutiva
TATTI PROF. ANTONIO
Giunta Esecutiva
FERRARI LUIGI
PUCCIANTI RAFFAELE
BECAGLI LUCIANO
Delegato Provinciale Firenze
PARLANTI GIULIANO
Delegato Provinciale Grosseto
BETTI ANTONIO
Delegato Provinciale Livorno
ANTICHI ELIO
Delegato Provinciale Lucca
FABILONI FRANCESCO Delegato Provinciale Massa Carrara
BIAGIONI LUIGI
Delegato Provinciale Pistoia
IOZZELLI CLAUDIO
Delegato Provinciale Prato
SALVATORE MICHELE
Delegato Provinciale Siena
Le province di Arezzo e Pisa devono rieleggere il loro delegato.
COLLEGIO SINDACALE
ALGERI RAG. PAOLO
CONSERVA MASSIMO
SANTI RAG. GUGLIELMO
scheda regione
SERVIZI OFFERTI AGLI ASSOCIATI
La Segreteria aperta tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 18 e offre agli
associati un notevole supporto tecnico
di consulenza su temi di interesse generale, fiscale, legislativo ed anche organizzativo.
Mette in atto alcuni interventi mirati ad
esigenze particolari dei cori, quali organizzazione di rassegne, ricerca di cori
stranieri e, per conto di alcuni Enti Pubblici, di festival corali, rassegne corali
generiche e/o a tema.
Mantiene contatti con gruppi corali e
orchestrali stranieri con i quali sono
state realizzate importanti forme di collaborazione.
La biblioteca fornita di ca. 300 volumi di opere varie e di un archivio partiture di ca. 8.500 titoli in continuo aggiornamento. Questo archivio consultabile via internet allindirizzo
www.coritoscana.it/archivio. Allo stato
attuale, stante le leggi sul copyright, sono consultabili per ciascun titolo catalogato solamente il compositore, un
breve curriculum del compositore (con
data di nascita e di morte), lelaboratore o trascrittore, lautore del testo, il catalogo dellautore e il titolo della raccolta, la lingua, lorganico, il genere
(sacro, profano, popolare, repertorio
per voci bianche, didattico), lanno di
composizione, la casa editrice, il nr. di
catalogo delleditore e lanno di edizione e il nr. delle pagine.
Il Web master e i suoi collaboratori si
stanno attivando per trasformare tutte le
musiche di pubblico dominio in file
PDF che potranno essere liberamente
scaricati: per le opere protette ci si limiter a metterne a disposizione unincipit.
Sempre sulle pagine web: www.coritoscana.it oltre a informazioni di carattere generale sullAssociazione sono riportati tutti i dati di riferimento dei cori associati. I cori possono inviare notizie circa la loro attivit concertistica
che sono inserite nelle pagine: attivit
dei cori. Esiste inoltre uno spazio nel
quale sono segnalate tutte le iniziative
promosse di volta in volta dalla Associazione.
ASSOCIAZIONE CORI
DELLA TOSCANA - ACT
Quando nellormai lontano 1978 fu deciso lo scioglimento dellENAL, Ente
Nazionale Assistenza Lavoratori, le Associazioni corali che aderivano a tale
17
scheda regione
18
iniziativa FE.N.I.A.R.CO.
Riunione Nazionale delle Commissioni Artistiche
delle Associazioni Corali Regionali
sul tema
I CONCORSI CORALI
Competizioni oppure occasioni di incontro,
di crescita e di vetrina per le nuove composizioni?
Associazione
Gruppi Corali
Liguri
Via Cuneo 16
16032 Camogli (Ge)
Presidente:
Mauro Ottobrini
Da 28 anni ininterrottamente il cav. Mauro Ottobrini, presidente A.CO.L. e direttore della Schola Cantorum
mons.G.B. Trofello d appuntamento a centinaia di persone unite sia dalla comune passione per il canto corale sia
dalla confortante certezza di mantenere vivo un immenso patrimonio artistico pi o meno conosciuto ma sicuramente
trascurato dai grandi media di comunicazione sociale . Quello che voleva essere dunque un incontro allinsegna
della spontanea ed entusiastica partecipazione si ingrandito anno dopo anno: dalle nove corali liguri del 1974 radunatesi presso il santuario di N.S. del Boschetto di Camogli in occasione di una messa in preparazione del Giubileo, si passati alladesione di una media di 70 cori provenienti da tutta lItalia e dallestero. Circa tremila coristi si
alternano ogni anno su questo grande palcoscenico ideale, approntato da un collaudato coordinamento logistico,
dove gli interpreti propongono repertori di ogni genere corale polifonico spaziando dal canto di montagna alla polifonia sacra antica, classica e moderna, dal folk tradizionale regionale ed internazionale, al madrigale, dal country
al jazz, dal gospel al canto lirico.
Dal 18 maggio al 6 luglio in Liguria si rinnovato questo grande appuntamento con il canto corale proposto nelle
sue molteplici forme artistiche.
Con la serata inaugurale del 18 maggio a S.Margherita Ligure iniziata la 29 edizione di questa grande kermesse italiana di Canto Corale; 24 gli appuntamenti decentrati nella nostra Liguria e precisamente a Recco (19/5),
San Remo (25/5), Uscio (26/5), Isola del Cantone (1/6), Imperia (2/6), Albenga (8/6), Genova Pegli (9/6), Villanoce di Rezzoaglio (15/6), Magnasco di Rezzoaglio (16/6) Rapallo (22 e 23/6) Genova Nervi (29 e 30/6) e Mallare (6 e 7/7) con la partecipazione, veramente calorosa, di 83 compagini corali liguri, piemontesi, toscane, emiliane, lombarde e marchigiane:
Alessandria
Bettola Pc
Binasco Mi
Bogliasco
Bogliasco
Bruino To
Busalla
Camogli
Caniparola Ms
Carbonate Co
Castelnuovo Magra
Celle Ligure
Collegno To
Cosseria
Deiva Marina
Favale Di Malvaro
Gattatico Pc
Ge Pegli
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova
Genova Nervi
Giaveno To
Imperia
Jesi An
La Loggia To
Larderello Pi
Livorno
Mallare
Murialdo
Pietrabissara
Pietrasanta Lu
Piobesi Torinese To
Pont Canavese To
Quiliano
Rapallo
Recco
Rezzoaglio
Rossiglione
S.Stefano Daveto
Salviano Livorno
Salviano Livorno
San Remo
San Remo
San Remo
S. Margherita Lig.
Savona
Savona
Savignone
Savignone
Settimo Torinese To
Stazzano Al
Tavagnasco To
Tiglieto
Torino
Uscio
Valenza Al
Coro Valsangone
Corale S.M.Maggiore
Coro Regina Della Pace
Coro Myosotis
Corale Di Valle
Gruppo Nuovo Cacciucco
Amici Del Canto
Corale Don T.Carazzone
Coro Ars Musicae
Gruppo Vocalis 2000
Coro Il Grappolo
Coro Gran Paradiso
Coro Laeti Cantores
Orchestra Nova
Coro N.S. Delle Grazie
Coro Monte Aiona
A.N.A. Rocce Nere
Coro La Contrada
Coro S.Martino
Voci Bianche S.Martino
Complesso Voc. San Remo
Coro Palazzo Roverizio
Gruppo Madrig. Fuori Tempo
Coro Voci Dalpe
Corale Alpina Savonese
Coro Femm. La Ginestra
Coro Di Voci Bianche
Coro Giovanile
Coro Femm. A.Nicola
A.S.A.M. Chorus
Coro Mimosa
Gruppo Vocale Tiglietese
Coro Le Chardon
Coro S.Ambrogio
Gruppo Joy Singers
Queste le caratteristiche che hanno determinato lanima della manifestazione, la quale parallelamente ha sviluppato
un particolare discorso legato alla scoperta naturalistica, architettonica e culturale di tutte quelle citt e paesi pi o
meno conosciuti che lhanno ospitata. Promossa dallEnte Regione Liguria, dallAssessorato Sport e Tempo Libero,
dalla Fondazione Cassa di Risparmio Genova Imperia, dalle Provincie di Genova e Savona, dalla APT Genovese ed
Enti locali, ha coinvolto oltre 15.000 uditori e, durante il concerto di chiusura stato annunciato che la prossima trentesima edizione del 2003 presenter oltre ai cori liguri compagini corali provenienti da tutte le regioni italiane e
da ogni continente. Durante il corso di tutta la manifestazione stata fatta una menzione particolare rivolta al M Domenico Cieri, esimio musicista di chiara fama internazionale, grande cultore del canto corale, Presidente dellAssociazione Regionale Cori del Lazio, recentemente scomparso, verso il quale tutta la coralit italiana prova un grande sentimento di riconoscenza per i consigli e suggerimenti dati sempre con competenza, entusiasmo e semplicit.
19
L
U.S.C.I.
Unione
Societ Corali
Friuli Venezia Giulia
Via Altan 39
33078 SAN VITO
AL TAGL.TO (PN)
Presidente:
Sante Fornasier
20
Assemblea annuale dellUSCI Friuli Venezia Giulia, che si svolta il 23 marzo presso la sede di San Vito al
Tagliamento, stata un momento importante di confronto e di verifica dellattivit 2001 ma soprattutto occasione per illustrare le future iniziative che impegneranno il direttivo regionale per tutto il 2002. Il programma
ancora una volta fitto di appuntamenti e ricco di progetti sia come ripresa di lavori gi impostati negli anni precedenti sia occasioni sempre nuove per valorizzare nuovi settori ed essere sempre di pi uno stimolo per i cori. La
situazione generale dellAssociazione pu senzaltro essere definita molto positiva, in continua crescita soprattutto dal punto di vista qualitativo che ne fa un organismo riconosciuto e in grado di proporre e organizzare eventi
culturali di chiara valenza.
In questa prima parte dellanno gi si sono concretizzati alcuni appuntamenti come la Rassegna Regionale che, da
questanno ha fatto proprio il nome, ma soprattutto il progetto culturale, della rivista dellAssociazione, Choralia.
Cos come la rivista non vuole fermarsi alla pura cronaca ma riserva spazi consistenti allapprofondimento, la rassegna, nel corso degli anni, si trasformata da una semplice vetrina delle diverse realt regionali in un progetto di progetti che racconta la coralit regionale e ne mette in luce la vitalit, le energie e le potenzialit. La somma dei lavori che ciascun coro stato invitato a presentare ha disegnato un macro-progetto che si misura nei termini di una consolidata presa di coscienza della proprie potenzialit e capacit trovando uno stimolo importante
per pianificare il proprio lavoro secondo precisi fili conduttori. Le serate del 24 e 25 maggio, ospitate nella Chiesa di San Francesco a Cividale con il supporto organizzativo dellUnione dei Circoli Culturali Sloveni (Zveza Slovenkih Kulturny Drustev) hanno offerto al pubblico programmi validi e interessanti presentati in italiano e sloveno. Si sono esibiti, nella serata dedicata alla musica sacra, il gruppo corale Sot el Agnul di Galleriano di Lestizza, la Corale di Rauscedo, il Gruppo Corale Ars Musica di Gorizia, e il Coro Hortus Musicus di Trieste. Nella seconda serata, dedicata alla musica profana il gruppo corale Beneske Korenine di Stregna, La Societ Corale S. Maria Maggiore di Trieste, il coro G. Peresson di Piano dArta, e il coro ospite, in rappresentanza dellUsci Lombardia il coro maschile Sette Laghi di Varese.
L8 giugno, la sala Tripcovich di Trieste ha ospitato la felicissima serata di conclusione del progetto Primavera di voci dedicato ai cori di voci bianche alla quale il direttivo regionale ha questanno voluto dedicare particolare attenzione anche sulla scia delle iniziative gi avviate soprattutto nelle province di Gorizia e Pordenone. La
nostra coralit per rinnovarsi e poter guardare al futuro con fiducia non pu prescindere dal porre fortemente lattenzione sullo sviluppo dei cori infantili e giovanili. Questa passa anche attraverso la proposta di occasioni di coinvolgimento e confronto, per avvicinare i cori non associati e quelli del mondo della scuola dove, nonostante alcuni segnali positivi, la musica ed il canto sono ancora considerati marginali. Il progetto si concretizzato in quattro concerti organizzati dalle singole province durante i quali unapposita commissione dascolto aveva il compito di individuare due cori per ogni provincia da inviare alla manifestazione conclusiva. E i risultati sono stati davvero notevoli. Tutti i gruppi partecipanti hanno offerto un piacevolissimo spettacolo in un concerto di qualit e ricco di spunti interessanti: Coro della Scuola Elementare M. Montesori di Trieste, Artemia piccolo coro di Torviscosa, Coro di voci bianche Contr Camolli Contr Camolli-Casut (PN), Coro di voci bianche Veseljaki di
Dobed del Lago (GO), Otroski pevski zbor Fran Venturini di Domio (Trieste), Gruppo Vocale e Strumentale
Cantar di Trieste, Pueri Cantores In dulci jubilo di Fagagna (UD), Coro della Scuola Media B. Partenio,
Coro di Voci bianche dellAssociazione Corale Audite nova di Staranzano (GO).
LAbbazia di Rosazzo (UD) ha ospitato dal 15 al 20 luglio i Seminari Internazionali di canto gregoriano. Lappuntamento, orami consolidato, ha ancora una volta riunito nella bellissima Abbazia numerosi corsisti suddivisi
in quattro corsi e guidati da docenti di prestigio: Antonino Albarosa, Bruna Caruso, Anna Gabriella Caldarolo, don
Giuseppe Peressotti. I corsi di questanno hanno voluto ancora una volta ribadire lesigenza dello studio teorico e
pratico della coralit gregoriana e del suo ricchissimo repertorio. La settimana stata arricchita dalla conferenza
tenuta da Cesare Scalon Limportanza del libro manoscitto nella storia della cultura e dal concerto della Schola Gregoriana di Venezia diretta da Lanfranco Menga.
N
USCI LOMBARDIA
c/o Coro La Torr,
c.p. 33
23807 Merate (Lc)
Presidente:
Vico Fresia
el 2001 e nel corso del 2002, lUSCI Lombardia ha prestato particolare attenzione allattivit formativa di
maestri e cantori.
Sul piano provinciale, la delegazione di Varese ha dato inizio, a fine ottobre, al XIII corso annuale, imperniato sulla direzione di coro, (M Gabriele Conti), sulla lettura della musica e principi di armonia, (M Loriano Blasutta) e
vocalit, (M Giacomo Ciffo). Le lezioni si sono protratte sino a giugno e si sono concluse con un concerto di fine
corso diretto dagli allievi e con lesecuzione di brani eventualmente composti nel corso dellanno.
Anche la delegazione di Sondrio ha organizzato un corso per i direttori sotto la guida del M Innominato sul
tema la vocalit per il cantore. Il risultato stato assai soddisfacente e ladesione da parte dei direttori valtellinesi quasi totale. Infine, a settembre 2001, la delegazione di Bergamo ha promosso un analogo incontro, affidando lincarico di affrontare i vari problemi della vocalit ai maestri Angelo Mazza e Mino Bordignon.
Sempre la delegazione di Bergamo ha anche organizzato, per il 3 agosto dalle 9 alle 12, presso la sala della Comunit di Casazza, la presentazione, da parte del M Padre Giuliano Viabile, del suo metodo di alfabetizzazione corale Solfeggiando cantando.Sul piano regionale, il 10 marzo 2002 sono stati invitati tutti i maestri della Lombardia ad un incontro formativo sul tema della prova. A guidare la riuscita iniziativa, il M Angelo Mazza alla guida di due cori laboratorio: per il canto popolare, il coro Alpe di Saronno e, per la polifonia, una formazione mista di cantori del Citt di Desio e de I Mastri Fini. Oltre sessanta i maestri presenti.
Sabato 12 ottobre alle 15, presso la Casa del Giovane di Bergamo in preventivo un incontro analogo, con ilM
Mimo Bordignon ed il Coro da camera della scuola Civica di Milano, dedicato al tema Il tempo del dolore.
Sono anche allo studio alcuni concerti riservati ai cori scolastici, al fine di incrementare la collaborazione con le
scuole. Oltre alla normale assemblea annuale, sono stati poi organizzati due concerti a Castiglione Olona (VA) ed
a Coccaglio (BS). Infine, si tenuta a Desio, il 31 maggio ed il 7 giugno 2002, la consueta rassegna regionale. Il
regolamento prevedeva la presentazione di un programma a tema di circa quaranta minuti per coro.
Anche la delegazione di Milano ha in programma la tradizionale rassegna provinciale, un programma ormai
ben collaudato, che da anni si svolge in pi serate, con il contributo dellAmministrazione Provinciale.
A.E.R.CO.
Associazione
Emiliano
Romagnola Cori
via Amendola, 13
40121 BOLOGNA
Presidente:
Pierpaolo Scattolin
Bologna il 18 maggio 2002 si tenuto un importante convegno promosso dallAERCO, che vedeva
come argomento centrale il ruolo del direttore allinterno dellassociazionismo corale.
Lincontro, tenutosi nella bellissima sede del coro Stelutis (la Tiz), stato diviso in due momenti: allapertura dei lavori mattutini il presidente AERCO Pierpaolo Scattolin ha dato il benvenuto ai presenti,
numerosi e rappresentativi delle varie delegazioni provinciali: oltre una quarantina di persone, compresi
alcuni coristi e musicisti ospiti.
Dopo questa sobria e piacevole cornice ufficiale il presidente ha passato la parola a Giorgio Vacchi chiedendogli, in quanto protagonista e testimone privilegiato, di descrivere la storia dellassociazionismo corale in Italia, partendo dalla realt bolognese da lui fondata, (prima associazione corale della penisola!!),
modello ed esempio per tutte le altre realt corali di l a venire. Il M Vacchi ha tracciato un percorso per
alcuni aspetti strettamente legato, anzi inscindibile da quella che stata la sua esperienza di vita, ed ha reso una narrazione affascinante, della quale soprattutto noi giovani dobbiamo essergli grati. Ascoltare i suoi
partecipati ricordi stato per me come sentire dischi dellAlbatros e vedere filmati dellistituto Luce !!
Vacchi ha ripercorso le sue prime esperienze musicali di adolescente sfollato in campagna (il pianoforte,
i canti nella stalla..), ci ha fatto vivere il fermento cultural-musicale del dopoguerra, ha raccontato della
gran voglia di cantare insieme (nata spesso dallimpossibilit di saper suonare i motivi in voga!!), e delliniziale cantare cos come viene, senza riflessioni su una possibile tecnica che possa aiutare a risolvere i problemi di un coro
In seguito, sulla scia dei ricordi, abbiamo ripercorso il suo affacciarsi ad altre realt corali emergenti: il
cosiddetto canto di montagna su modello SAT verso il quale molte realt corali si stavano omologando,
fino ad arrivare agli anni delle riflessioni musicali legate ai primi studi etnomusicologici sullappennino
emiliano. Grazie a queste ricerche, frutto di viaggi e scorribande su e gi per la regione, c stata anche
la conoscenza di svariate realt corali e la presa datto che i problemi che i maestri si trovavano ad affrontare erano allincirca gli stessi (in primis lintonazione). Spesso per per impossibilit materiale o
mancata volont, non vi era collaborazione, scambio di idee, di suggerimenti, di tecniche tra maestri, facendo s che non ci fosse un progresso generalizzato della pratica corale, ma una parcellizzazione in realt
chiuse ed isolate tra loro. Naturalmente tutto ci, letto in unottica che vuole superare il localismo, comporta un notevole spreco di risorse nonch una mancata occasione di crescita, sia individuale che collettiva.
Da qui lidea di creare unassociazione che si ponesse come punto di riferimento per i vari maestri, che
fosse luogo di scambio, di studio, di condivisione desperienze per tutti coloro che avevano a cuore (naturalmente a vari livelli) la pratica corale amatoriale. Cos nasce lAERCO.
Per questo motivo Vacchi e Scattolin da tempo auspicavano questo tipo dincontro regionale tra maestri
(mai avvenuto finora!!), con la speranza che possa diventare un atteso e produttivo appuntamento, dove
mettere costruttivamente in comune idee, dubbi, scoperte, etc...
Nel pomeriggio, dopo una piacevolissima pausa pranzo nella fresca ombra della Tiz, il M Scattolin ha
riaperto i lavori, proponendo di ragionare sul momento forse pi saliente della pratica del direttore: limpostazione della prova. E tutti noi partecipanti, se al mattino ascoltavamo in rispettoso silenzio il racconto di Vacchi, avevamo adesso argomenti, esperienze, materiale di varia natura su cui confrontarci.
I contributi sono stati numerosi ed interessanti in quanto riflettevano i diversi stili educativi e il diverso livello di approccio scientifico dei maestri, e tutto questo in maniera assolutamente trasversale rispetto ai
generi (sacro, popolare). E emerso con chiarezza un elemento imprescindibile: limportanza di un intervento didattico sul coro ragionato e programmato, per non cadere viceversa in una poco produttiva casualit o in un falsato spontaneismo, che vuole mascherare piuttosto carenza di capacit progettuali del direttore. Risulta quindi necessaria una capacit strategica a lungo termine che deve tenere conto di vari parametri, quali ad esempio: ottimizzare i tempi della prova utilizzando, ad es, vocalizzi propedeutici al
pezzo in studio per scaldare la voce; entrare nel merito della respirazione avendone in primis piena consapevolezza (!!); calibrare la performance e distribuire lordine dei brani allo studio rispetto alla curva attentiva della prova e dei coristi; sviluppare competenze armoniche proponendo esercizi su cadenze e progressioni; introdurre ritmi composti (es. 3+2+2) utilizzando anche elementi non vocali, come battito di mani, etc;
avviare lapprendimento della notazione in maniera funzionale agli scopi prefizzati
(apprendimento per scoperta).
Naturalmente queste sono solo alcune delle urgenze emerse dal dibattito, ma sono
sufficienti per vedere nel maestro il primo fautore del processo di apprendimento,
nel bene e nel male. Spesso pi facile scaricare sul coro la responsabilit del
mancato miglioramento o di insuccessi, mentre bisognerebbe chiedersi criticamente se le nostre strategie didattiche sono funzionali e produttive rispetto alle
risorse umane con le quali abbiamo a che fare. Ci implica una formazione che
preveda anche lo sviluppo di competenze relazionali e pedagogiche, e non solo
se si dirige un coro di voci bianche!!
Importanti quindi gli spunti di riflessione ed i contributi emersi dal dibattito che,
con nessuna pretesa di esaustivit, ha per fornito abbondante materiale e sostanziosi nuclei tematici per incontri futuri. Certamente la figura del direttore
emersa durante il convegno, maggiormente consapevole e responsabile, deve essere per tutti noi motivo di ripensamento sulle nostre azioni e pungolo per cercare
di agire sempre al meglio. Ricordando che come canta un coro sempre merito, o
demerito, del direttore.
21
M
A.R.CO.M.
Associazione
Regionale
Cori Marchigiani
c.p. 304
60035 JESI (AN)
Presidente:
Sedulio Brazzini
entre la maggioranza dei cori marchigiani ha riposto spartiti e cartelle per concedersi un periodo
di relax, il Consiglio direttivo e la Commissione artistica hanno messo in cantiere alcune iniziative che coinvolgeranno Direttori di coro e Direttori di cori di voci bianche. Per questi ultimi stato organizzato un corso daggiornamento per il periodo 11-13 ottobre che vedr come docente il M Nicola
Conci, che bissa in tal modo lesperienza dello scorso anno. Tema proposto: Il bambino inizia a cantare: didattica, vocalit e lettura della musica. La sede del corso non stata ancora stabilita, ma appare
probabile che esso si possa tenere a Macerata, citt baricentrica per i Direttori residenti nelle Marche e
ragionevolmente prossima a quanti abitano nelle regioni limitrofe dalle quali, nella precedente edizione,
sono arrivati corsisti.
LA.R.CO.M. inoltre ha ritenuto opportuno incentivare la partecipazione dei direttori marchigiani allimportante iniziativa della Feniarco, lAccademia Europea per Giovani Direttori di Coro che si terr
proprio nelle Marche, a Fano, dal 31 agosto al 7 settembre 2002. Analoga promozione stata rivolta ai
componenti della Commisione Artistica Regionale per la partecipazione ad un altro appuntamento Feniarco, il Convegno Nazionale delle Commissioni Artistiche Regionali previsto per il 5/6 ottobre 2002
a Cisternino (BR). Sul piano dei rapporti con le Istituzioni, il Consiglio direttivo impegnato in un confronto con i responsabili della Regione e quelli delle quattro Province marchigiane per tentare di ridurre
i disagi economici derivanti dai concreti tagli dei finanziamenti destinati al sostegno dei corsi di orientamento musicale. Il confronto si presenta di particolare difficolt, dovendo la Regione ripianare un bilancio disastroso. In una lettera inviata dal Presidente Arcom, Sedulio Brazzini, ai responsabili della
Giunta regionale, si invitano gli amministratori a rivedere la loro posizione, indirizzando gli interventi riduttivi verso le tante spese superflue e recuperando efficienza razionalizzando i servizi. Nella nostra battaglia abbiamo trovato un alleato nellAnbima, interessata quanto lArcom a mantenere il numero dei
corsi dorientamento musicale. Staremo a vedere come andr a finire.
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ASSOCIAZIONE
CORI PIEMONTESI
Via Monte Mucrone, 3
13090 Biella
Presidente:
Sandro Coda Luchina
Il progetto si svolto durante lanno scolastico 2001-02 ed ha interessato tutte le scuole elementari della
provincia di Biella ed alcune scuole della provincia di Torino.
I numeri parlano chiaro: sono stati 2400 i bambini che hanno aderito e 40 i saggi conclusivi.
Il nostro scopo, oltre allinsegnamento del canto corale, era volto alla costituzione di un coro di voci bianche dellAssociazione Cori Piemontesi tramite una selezione da effettuarsi durante lo svolgimento del
progetto.
Lobiettivo stato raggiunto e il primo concerto si svolger il 21 dicembre nella Cattedrale di Santo Stefano in Biella.
Abbiamo chiuso le iscrizioni il 30 giugno per lanno scolastico 2002-03 e a tuttoggi risultano gi iscritti pi di 2.300 bambini. Tutto ci non fa che confermare la bont del lavoro iniziato due anni fa.
Il riscontro evidenziato direttamente con le insegnanti dei vari plessi scolastici stato molto positivo. Non
solo, la voglia di cantare dei bambini ha impressionato favorevolmente, inducendo gli organizzatori a proseguire su questa strada in quanto i piccoli di oggi rappresenteranno il futuro del canto corale di domani.
A tutti i bambini partecipanti stata consegnata unelegante dispensa allinterno della quale vi erano una
serie di brani, da quelli molto semplici a quelli relativi a canti popolari e non, pi impegnativi.
Il progetto, voluto fortemente dallAssociazione Cori Piemontesi stato affidato allAssociazione Progetto Musica e ha riscontrato ampi consensi da parte del personale dirigente della scuola e dal numeroso pubblico presente ai diversi saggi. Di notevole rilevanza il contributo artistico dato dal M Giulio Monaco, coordinatore musicale dellAssociazione e dai docenti, ai quali era stato affidato il faticoso compito dellinsegnamento.
Determinanti per la riuscita i contributi concessi dalla Provincia di Biella, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, dalle regione Piemonte, dal Comune di Biella e dai vari Comuni interessati per la presenza di una scuola aderente al progetto.
Corso di aggiornamento per direttori di coro
Il corso di aggiornamento per i direttori di coro si svolto a Novara presso il Conservatorio ed stato
coordinato dal maestro Giulio Monaco. Hanno partecipato 13 direttori provenienti da tutta la regione. Il
corso iniziato nel mese di gennaio per terminare a giugno.
Cori associati anno 2002
A conferma della validit del lavoro svolto dallAssociazione Cori Piemontesi, con viva soddisfazione, a
chiusura delle iscrizioni, risultano associati 180 cori.
Editoria - Piemonte in Coro
Censimento della coralit piemontese stampato e consegnato a tutti i cori un elegante libro riportante i
cori associati anno 2001 e quelli censiti.
Assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche associative si riunita domenica 3 marzo Appuntamento particolarmente delicato che riuniva una associazione in apprensione per le precarissime condizioni di salute del presidente, M Domenico Cieri, presentatosi dimissionario, e contemporaneamente
alquanto disorientata per linevitabile rallentamento dellattivit manifestatosi nellultimo periodo. Tuttavia emersa netta e forte la volont di proseguire e rivitalizzare lavventura associativa laziale e dallassemblea stato espresso un Consiglio Direttivo composto da Piero Caraba, Lucio Ivaldi, Danilo Silvetti e Alvaro Vatri, il quale a sua volta nella prima riunione ha eletto Vatri presidente, Caraba vicepresidente e Silvetti segretario.
Il 30 aprile mancato il M Cieri e lA.R.C.L. si ritrovata ancor pi concentrata nel portare avanti quei
progetti che tanto stavano a cuore al presidente scomparso. Primo fra tutti i Concorsi Corali Scolastici (l
XI Concorso EGISTO MACCHI per cori di voci bianche operanti nella scuola dellobbligo del Lazio, e l VIII Concorso GIAN LUCA TOCCHI per cori giovanili operanti nella scuola superiore del
Lazio) che si sono svolti il 14, 15 e 16 maggio presso il Liceo Morgagni di Roma ed hanno visto la
partecipazione di 46 cori di 29 scuole. A tutti i cori partecipanti al termine della esibizione stato consegnato lattestato di partecipazione e la registrazione in CD della propria esecuzione musicale. I diplomi
per i classificati nelle tre fasce di merito (oro, argento e bronzo) sono stati consegnati il 30 maggio in occasione di un gala nel corso del quale sono stati invitati ad esibirsi i cori classificati in fascia oro. Ledizione 2003 dei concorsi gi stata varata e con la collaborazione dellUfficio Scolastico Regionale stata diffusa nelle scuole perch possa essere inserita nel piano dellofferta formativa.
Il 21, 22 e 23 giugno nellambito della Festa Europea della Musica, stata realizzata una Rassegna
Corale A.R.C.L. nel prestigioso cortile di Palazzo Braschi (Museo di Roma). Vi hanno partecipato 9 cori, mentre altri cori associati hanno eseguito concerti in sedi cittadine diverse.
Il Consiglio Direttivo ha nominato la Commissione Artistica composta dai maestri Fabrizio Barchi, Remo Guerrini, Bruna Liguori Valenti, Marina Mungai, Amedeo Scutiero e ha elaborato i progetti per il secondo semestre del 2002 che prevedono linsediamento di alcune Commissioni di Studio e Lavoro e lorganizzazione di alcune manifestazioni: lAutunno Polifonico Laziale (concerti tra ottobre e dicembre), la
Festa del Cantore (in novembre, con tesseramento di tutti i cantori associati) e Il Lazio canta il Natale (i concerti di Natale fino al 6 gennaio 2003). LA.R.C.L. vive, dunque, un momento di intensa progettualit, ma soprattutto sta dotandosi e verificando quegli strumenti di lavoro e quelle strutture organizzative fondamentali perch la sua presenza nel territorio sia sempre pi un punto di riferimento autorevole ed un interlocutore affidabile.
23
lAssociazione Regionale Cori dellUmbria. Attivo anche in campo didattico e musicologico, ha tenuto corsi e seminari e curato numerose edizioni moderne di musiche rinascimentali. (da Dizionario Enciclopedico della Musica e dei Musicisti ed.
UTET)
Alle scarne note biografiche ufficiali
sopra riportate coloro che lo hanno
conosciuto aggiungeranno tanti ricordi personali e rievocheranno tanti
aspetti di una personalit ricca che ha
saputo dare alla coralit tutta, e laziale in particolare, la testimonianza e la
preziosa eredit di una sincera passione e dedizione al sogno di vedere lattivit corale, con i suoi immensi valori umani, culturali e di civilt, diffondersi sempre pi nella societ e specialmente tra le nuove generazioni.
Alla gentilissima consorte, la signora
Raffaella Gentilini Cieri, lespressione affettuosa e sincera del cordoglio
di tutto il mondo corale.
a FERSACO nel mese di luglio da attuazione al quinto progetto del corrente anno, incentrato sulla
voce, sulla sua corretta emissione e sulle conseguenze che - in positivo e in negativo si riversano nel
momento interpretativo dei brani. Il Prof. Giuseppe Costi svilupper, sotto il profilo teorico e pratico, il seguente tema: Seminario di introduzione al Metodo Funzionale della Voce di Gisela Rohmert.
domenica 5 maggio: corso di concertazione del M Antonio Sanna (per la provincia di Sassari);
sabato 15 giugno: Aspetti fiscali ed amministrativi delle Associazioni: relazioni tenute da specialisti del settore appartenenti al
CONSORZIO S.I.S. (Sviluppo Impresa Sociale) di Sassari;
FE.R.S.A.CO
domenica 16 giugno: convegno sul Canto popolare: Prof. Ignazio Macchiarella:
Federazione
Il canto sacro popolare in Sardegna nella Settimana Santa;
Regionale Sarda
Prof. Giampaolo Mele: Riflessioni sul canto sacro popolare
Associazioni Corali
in Sardegna e le fonti manoscritte;
Via del Rosmarino s.n.
domenica 30 giugno: corso di concertazione del M Antonio Sanna (per la provin07026 OLBIA
cia di Nuoro);
di prossima realizzazione:
Presidente:
gioved 16/domenica 21 luglio: Prof. Giuseppe Costi: Corso di vocalit: seminario di inAntonio Delitala
troduzione al Metodo Funzionale della Voce di Gisela
Rohmert;
gioved 29 agosto/domenica 1 settembre: M Pier Paolo Scattolin: Tecnica della direzione;
domenica 22 settembre: corso di concertazione del M Antonio Sanna (per la provincia di Cagliari);
domenica 13 ottobre: corso di concertazione del M Antonio Sanna (per la provincia di Oristano);
venerd 1/domenica 3 novembre: Prof. Guido Milanese: corso di Canto gregoriano.
T
24
A.S.A.C. VENETO
Via Castellana, 44
30174 Mestre (VE)
Presidente:
Gastone Zotto
ra marzo e maggio una trentina di cori ha partecipato al Festival Cantar veneto, organizzato
dall ASAC dintesa con la Provincia di Venezia, cos chiamato in quanto il regolamento di partecipazione prevedeva che il programma di esecuzione presentato da ogni coro fosse in buona parte costituito da
brani della tradizione veneta, o di autore veneto. La manifestazione si articolata in quattro concerti di polifonia sacra e sei di canto popolare, in seguito ai quali sono state realizzate due serate conclusive con la partecipazione di dieci cori.
Con la collaborazione della Consulta dellASAC anche la Provincia di Treviso ha promosso la sua manifestazione, denominata Festival della coralit trevigiana articolandola in nove concerti. Vi hanno preso parte una quindicina di cori, con sette complessi partecipanti alle due serate finali.
Nel Santuario di S.Leopoldo Mandic, a Padova, si svolta la XIV Rassegna di Musica Sacra con dodici corali in tre serate, mentre al Teatro Comunale di Belluno ha avuto luogo la Rassegna Dolomiti in Coro con
la partecipazione di undici cori suddivisi in due concerti.
Nel mese di giugno stata organizzata la 26 edizione di Venezia in Coro, comprendente un programma
di venti concerti nelle chiese del centro storico e negli ambienti assistenziali (case di riposo ed ospedali) ed
un programma di animazione musicale dellarea urbana.
La citt stata suddivisa in una trentina di quadranti in ciascuno dei quali si sono pi volte esibiti i cori,
conformemente ad un programma itinerante predisposto dallorganizzazione.
Nel tardo pomeriggio, appuntamento in Piazza San Marco per lesecuzione a cori riuniti di alcuni brani preventivamente inviati ai partecipanti. E stato questo un momento di grande soddisfazione, ma anche di vera
emozione, sottolineato da un pubblico molto numeroso e plaudente, e dallapprezzata direzione del M Agostino Granzotto. Alla kermesse veneziana hanno partecipato quaranta cori del Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia.
In luglio, allArena Romana di Padova, si svolta la 28 Rassegna Internazionale di canti e tradizioni popolari promossa dallASAC dintesa con la FENIARCO e con il Comune di Padova. Vi hanno preso parte
complessi della Lettonia, Russia, Romania e Italia.
Nel prossimo mese di settembre sar avviato il 10 Concorso regionale per cori delle scuole elementari, a
cadenza biennale, e contemporaneamente riprenderanno i corsi di aggiornamento per insegnanti della scuola di base previsti dal progetto Musicascuola, che nellanno scolastico test concluso hanno visto la partecipazione di oltre un centinaio di insegnanti.
Nel frattempo decollato il Festival della Coralit Veneta al quale - conformemente al regolamento - sono
stati ammessi 30 cori, tra i 45 candidati, sulla scorta delloriginalit del repertorio proposto. E infatti previsto che il programma di esecuzione debba essere preferibilmente inedito e poco eseguito, intendendo
cos favorire il rinnovo repertoriale anche attraverso la promozione di una vetrina delle novit. Le tre previste manifestazioni, a ciascuna delle quali parteciperanno dieci cori, e il conclusivo concerto di gala si
svolgeranno tra ottobre e novembre.
discografia
DISCOGRAFIA
a cura di Alvaro Vatri
ra corale oggi. Trovano dunque spazio brani di impronta classica che gli storiografi
definirebbero in stile neo-romantico accanto a brani inclini verso nuove accordalit;
oppure brani dove preminente una caratterizzazione ritmica vicino a brani pi prettamente melodici; o ancora brani che trovano rinnovato impulso in espressioni arcaicizzanti (citazioni gregoriane e uso della
modalit) accanto ad altri nei quali si pu
cogliere una dimensione pi marcatamente
meditativa di ascendenza orientale come
nella tecnica del canto armonicale o nei
glissando non tonali. Questa diversificazione stilistica conclude Fabrizio Barchi
pu essere ampiamente rappresentativa del
nostro tempo, ma ancor pi pertinentemente esplicativa di un genere, quello corale, che nei secoli non ha conosciuto e non
conoscer mai momenti di oblio. Raccogliamo lultima osservazione del M Barchi
come un augurio per i destini della coralit
e segnaliamo che i brani non sono stati registrati in studio, bens nelle Basiliche di S.
Agnese in Agone, S. Prisca e nel nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore di
Roma, arricchendosi cos delle suggestioni
non solo sonore di tali splendidi contesti architettonici.
Per informazioni e per le partiture:
ERREFFE EDIZIONI MUSICALI
Via Marotta 3 - 00050 Fregene (Roma)
Il Coro Musicanova
25
MONDOCORO
Curiosit, navigazioni, spigolature su Internet, riviste, libri
a cura di Giorgio Morandi
26
noi taciamo le fatiche che il cantare comporta, gridiamo il nostro desiderio di pace
fra i popoli, cantiamo la gioia del condividere
il linguaggio universale del canto che non conosce
frontiere e che arricchisce il nostro essere.
Per sottolineare questi concetti piace citare per i
nostri lettori parte della Risoluzione di Linz sulla
Musica Corale rilasciata a nome di tutti i cantori
del mondo in occasione della prima edizione delle
Olimpiadi Corali:
Il canto valica tutte le frontiere e pu unire le persone in una voce sola. Noi consideriamo il Progetto
Musica e Pace avviato dallInternational Music
Council come uno dei mezzi pi importanti nella costruzione di ponti della speranza e della comprensione fra le nazioni e le genti. Noi sollecitiamo tutti i
Cori del mondo a programmare concerti di musica
corale per la pace e la comprensione quale missione
umana ed artistica tra le pi importanti in questo
nuovo millennio
La musica corale, insieme allo sport, uno dei
grandi fenomeni di massa della nostra societ globale. La musica corale non soltanto una delle forme
darte pi ricche. Essa svolge una funzione socio-culturale molto positiva e, cos pure, gioca un ruolo sociologico di vasta portata.
Il canto corale contribuisce alle buone relazioni tra
le persone donne e uomini e crea comprensione e
rispetto reciproco fra individui di diversa provenienza culturale, di diverso colore, razza o religione.
Cantare in Coro richiede collaborazione e stima reciproca.
WORLD DAY
OF CHORAL SINGING
E una giornata di coralit mondiale molto speciale:
Cantate Cori di tutto il Mondo!. Fu proposta per la
prima volta nel 1990 dal Musicista Direttore di Coro
Alberto Grau, allepoca con la carica di Vice-Presidente dei Cori dellAmerica Latina. Da allora ogni
anno viene riproposta da FIM - Vice Presidencia para Latinoamrica Fundacin Schola Cantorum de Caracas.
Lo scopo era e rimane quello di incoraggiare le idee
di pace e di amicizia fra i popoli e la loro cultura. Dal
momento della sua creazione a oggi milioni di can-
MONDOCORO
pretendere anche solo di suggerire in forma adeguata limportanza di quanto presentato. Nella coscienza di questa inevitabile limitazione si tenter
di dare qualche piccolo accenno invitando chi ne
fosse interessato a richiedere larticolo o gli articoli completo/i (nelle edizioni inglese, francese, tedesco o spagnolo) a morandi_g@tin.it.
Eccone qualche brevissimo acenno:
20 ANNI DI FEDERAZIONE
INTERNAZIONALE
PER LA MUSICA CORALE
Quando fu fondata nel 1982, lo scopo principale
della Federazione era quello di rafforzare la collaborazione fra organizzazioni nazionali ed internazionali in tutti i campi della musica corale. Lungo
questi anni molti progetti sono stati concepiti e
realizzati per raggiungere questo scopo: Symposia
mondiali e regionali, Corsi Master di Direzione Corale, Coro Mondiale dei Giovani, Data Base di Musica Corale (Musica International), Sito Choralnet,
Censimento Corale Mondiale, Bollettino Corale Internazionale, Giornata mondiale per il canto corale, e molte altre iniziative realizzate su base quotidiana
I primi anni di vita di IFCM furono dedicati alla
creazione di una rete di contatti, al sostegno degli
scambi corali e allorganizzazione di iniziative di
collaborazione. Allepoca il compito principale della Federazione era quello di riunire singoli e organizzazioni che lavorassero per la comune passione
del Canto corale. Dopo 20 anni questo scopo raggiunto. Si calcola che a vario titolo siano rappresentati da IFCM 10/20 milioni di musicisti corali:
direttori di coro, compositori, cantori
Obiettivo raggiunto: oggi la gente parla, comunica,
condivide progetti e idee senza bisogno di nessuno
che li solleciti.
Oggi IFCM pu svolgere un nuovo, diverso e molto
interessante ruolo per i suoi associati. Il nuovo
obiettivo non pi quello di creare qualcosa che
non esiste, ma quello di far funzionare nel modo
pi concreto ed attendibile ci che stato creato in
questi venti anni. La cosa pi importante non pi
collaborare, ma condividere conoscenza e competenza in modo utile e costruttivo per riproporre e
ampliare in tutto il mondo iniziative gi collaudate
in un singolo paese
Oggi IFCM si augura di essere il motore che accelera il processo di integrazione e cooperazione: un
programma affascinante ma non senza rischi.
Se per globalizzazione si intende un vago allineamento alla peggiore cultura occidentale la Federa-
CHORALNET
Choralnet fornisce risorse Internet a musicisti del
campo corale ricercando, valutando, selezionando,
organizzando, descrivendo, e creando risorse di
informazione e forum di comunicazione.
Choralnet gestito da un Consiglio Direttivo che
formato da diverse sotto-commissioni che operano e
controllano specifiche iniziative
Il sito www.choralnet.org, Le Comunicazioni choralnet, Budget e finanziamento di Choralnet, Il Passato,
Il Futuro: sono articoli scritti da vari membri del
consiglio Direttivo di Choralnet.
IL PROGETTO
MUSICA INTERNATIONAL
Una biblioteca virtuale mondiale per la musica corale. Fino a pochi anni fa ed ancor oggi per molti di
noi documentarsi sul repertorio corale affrontare
un percorso da combattimento spesso appannaggio di pochi privilegiati.
Bisogna fare lunghe ricerche personali, risiedere
presso biblioteche particolarmente fornite di musica
corale, frequentare festival e concorsi, farsi mandare cataloghi dagli editori principali Tutto cambiato negli ultimi dieci anni. Oggi c MI (Musica International) che sia il nome di una Associazione,
creata nel 1998, e che per sviluppare questo strumento globale ha membri e ramificazioni in tutto il
mondo. Ed anche il nome di una banca dati che
contiene tutta linformazione messa in memoria a
partire dal 1983, prima dal Centre DArt Polyphonique dAlsace e poi da un consorzio di partecipanti
di tutto il Mondo
Lassociazione Musica International, La Biblioteca
virtuale Musica, Il CD Rom Musica
Il sito www.musicanet.org, Esempio di una ricerca
in Musica, Le Sessioni di Musica e Qualche preoccupazione sono i titoli di varie sezioni specifiche
dedicate allattivit di Musica International. Davvero uno strumento corale eccezionale ed insostituibile. Da conoscere! (Articolo di Jean Sturm, Direttore
Esecutivo dellAssociazione Musica International,
nonch membro del Centro Nazionale di Ricerca
Scientifica (CNRS - Francia).
27
MONDOCORO
IL NUOVO CENSIMENTO
CORALE MONDIALE
sar disponibile on line. Fino ad oggi questo interessante strumento di ricerca corale, inteso specificamente nel senso di ricerca di controparti corali
di tutto il mondo era stato fornito da IFCM in forma cartacea. A seguito del ben noto sviluppo delle
nuove tecnologie non per nulla sorprendente che
la prossima edizione venga inviata per e.mail come
file Acrobat PDF a tutti gli iscritti (pi dell80%) dotati di questo strumento. (Continuer ad essere fornita in versione cartacea a tutti gli altri). Conseguenza immediata e positiva: anche gli aggiornamenti potranno essere pi frequenti, completi e veloci. (Ricordo, per chi volesse usufruire di questo interessante strumento riservato ai propri associati,
che IFCM accetta le iscrizioni individuali).
28
INOLTRE
Al di fuori del Dossier il nostro ICB presenta interessanti articoli sul Canto a Cuba e sul Festival di
Cori di ragazzi svoltosi a Salt Lake City lo scorso autunno. Propone ai lettori il San Juan Coral 2002,
Festival dei Cori argentini.
La Rubrica Repertorio dopo Piazzola e Guastavino
dedicata, questa volta, al compositore inglese Sir
William Walton, nella ricorrenza del centenario della sua nascita.
Interessante la rubrica LAngolo del Melomane e,
ricca di ben 7 fitte pagine, lutilissima Rubrica dei
Festivals, Workshops, Concorsi, iniziative corali varie di tutto il mondo.
ed
EUROPA CANTAT MAGAZINE
N. 02/2002
La rivista della Federazione Europea dei Cori Giovanili evidenzia esplicitamente in questo numero le limitazioni tipiche di uno strumento informativo trimestrale, riferite alle attivit che propone. Sono iniziative di grande valore per i cori, ma riferite allanno di attivit in corso, quindi a breve scadenza e che,
pertanto, segnalano termini di adesione gi scaduti.
Per questo motivo si proceder qui a un loro ricordo
telegrafico pur motivato dal fatto che avendo tutte
le manifestazioni una parte riservata al godimento
pubblico, i cantori italiani in vacanza nelle localit
in cui queste attivit si realizzano, potrebbero comunque godersene una parte come spettatori dei
concerti prodotti.
Ad Alpe Adria Cantat promossa per il periodo 1-8
Settembre prossimo da FENIARCO, ASAC, Regione
Veneto ed Europa Cantat sono dedicate due pagine
ed
Due segnalazioni veloci. Mi sembrano interessanti:
1 Cantare musica antica: la pronuncia delle lingue
europee nel tardo Medioevo e nel Rinascimento
(Timothy McGee et al.). Questo eccellente sussidio tratta delle pronunce storiche di Inglese, Spagnolo, Tedesco, Francese e Italiano (per non citare il Catalano, lo Scozzese e il Portoghese), e la
lingua latina in diversi paesi. Il massimo per gli
amanti della musica antica.
2 Traduzioni e commenti sul Repertorio Corale: Testi Sacri in Latino (by Ron Jeffers): Se questo libro
non sta sul tuo tavolo, non sei un Direttore di Coro! Ogni testo latino standard (Proprio di Messe
ed altri testi) presentato in traduzione poetica
e traduzione parola per parola, insieme con specifica ambientazione storica e liturgica ed una
indicazione di dove i singoli testi sono reperibili.
Maggiori informazioni e fotocopie dei testi citati, nella lingua originale o tradotti in inglese, francese, tedesco o spagnolo, possono essere richiesti a:
e-mail: morandi@tin.it oppure fax 02 700440733
iniziative editoriali
MELOS 1 E 2:
GENERAZIONI A CONFRONTO
di Mauro Zuccante
on luscita di Melos 2 si arricchisce lofferta della FENIARCO di nuove composizioni corali. Il volume, che verr a breve distribuito a tutti i cori dItalia associati, edito, come il precedente,
dalle Edizioni CARRARA di Bergamo.
Contiene 26 brani: 5 per voci bianche,
3 per voci femminili, 3 per voci maschili e 15 per voci miste. Sommate alle 21 di Melos 1, la collana della FENIARCO raccoglie ora 47 nuove proposte di 39 compositori diversi.
Lelenco degli autori di Melos 1 e 2
presenta nomi gi affermati accanto ad
altri emergenti. Melos costituisce,
dunque, uninteressante antologia di
musiche che mettono in luce punti di
contatto, linee di continuit, affinit
estetiche, condivise da compositori di
diverse generazioni.
Un primo indirizzo stilistico quello
che accomuna quei musicisti, le cui
opere, seppur aggiornate in
chiave moderna, manifestano
tratti tecnici, formali ed
espressivi riconducibili alla
grande tradizione polifonica.
La produzione mottettistica
di Orlando Dipiazza (esemplare la sua Salve Regina, in
Melos 2) valorizzata dal rigore, dalla compostezza e da
una generale chiarezza di stesura che non mai accademismo, atteggiamento evitato in
virt della cantabilit delle linee vocali, il cui profilo ricalca lintensit espressiva della
melopea gregoriana. Impegnata nel ricreare la purezza e
lequilibrio dellantico stile
madrigalistico rinascimentale
pure larticolata scrittura del
pi giovane Renato Miani
(Luci serene e chiare, in Melos 2). Lorenzo Donati, appartenente alla leva pi recente (Agnus Dei, in Melos 2),
concentra, invece, il suo operato in una minuziosa e moderna rilettura delle tecniche
e dellarte dei polifonisti
Melos 1
fiamminghi.
Meno vincolati a modelli storici riconoscibili, ma interessati piuttosto allesplorazione delle possibilit timbrico-espressive dellensemble vocale,
sono i compositori che seguono, come
Biancamaria Furgeri, la cui scrittura
eclettica caratterizzata da raffinati
concatenamenti armonici e variegate
soluzioni timbriche (significativo, in
Melos 2, il suo Invito, ricco di sfumature dinamiche e di intonazioni vocali
diversificate: dal canto dolce e melodico a quello teso e concitato; dal suono
sussurrato, al bisbiglio, al grido). Anche le invenzioni di Pier Paolo Scattolin sono informate dal disegno di forti
idee timbriche e da una ricca tavolozza sonora che gli suggerisce luso di
variati e particolari impasti vocali (suo
lIncantesimo sciamanico, in Melos
2). Giovanni Bonato, appartenente alla
generazione dei pi giovani, indaga ul-
29
concorsi
Categoria D
Programma progetto
(Premio Banca Prealpi)
30
Art. 3 - Il numero degli esecutori di ciascun complesso corale, escluso il direttore, deve essere non inferiore a 12 e
non superiore a 40, pena lesclusione.
La rispondenza ai limiti stabiliti sar verificata prima dellinizio dellesecuzione.
Art. 4 - Ciascun complesso corale potr
iscriversi anche a pi di una categoria
purch siano rispettate le modalit previste per ciascuna di esse.
ISCRIZIONE E DOCUMENTI
Art. 5 - Le domande di iscrizione dovranno essere indirizzate alla segreteria
del 38 Concorso Nazionale Corale
Comune di Vittorio Veneto Piazza del
Popolo 14 31029 Vittorio Veneto
(TV), e pervenire entro le ore 12.00 del
21 febbraio 2003.
Liscrizione al concorso comporta il
versamento della tassa di Euro 55,00
(non rimborsabile) a mezzo vaglia postale (indicando la causale) o assegno
circolare intestato a: Comune di Vittorio
Veneto.
richiesta la seguente documentazione:
a) domanda di iscrizione (il modulo pu
essere richiesto alla segreteria del concorso o scaricato dal sito www.comune.vittorio-veneto.tv.it);
b) breve curriculum del coro e del direttore, con particolare riferimento agli ultimi cinque anni;
c) (solo per la cat. A) autodichiarazione
attestante che la composizione di autore
italiano in programma stata composta
non prima del 1993;
concorsi
dr illustrato con una breve relazione
(programma tematico, monografico,
frutto di ricerca musicologica, di studi
e/o di collaborazioni con compositori
ed elaboratori, ecc.).
Si possono iscrivere a questa categoria
cori con repertorio polifonico, con repertorio popolare e cori di bambini.
Laccettazione del programma verr comunicata ai cori entro il 21 marzo 2003.
La vincita del premio (unico) non d diritto a concorrere per allassegnazione
dell11 Gran Premio Efrem Casagrande, tuttavia il coro vincitore dovr
esibirsi nel corso del concerto di premiazione che si terr domenica 25 maggio 2003 alle ore 17.
COMMISSIONE GIUDICATRICE
Art. 12 - La commissione giudicatrice
del concorso sar nominata dal Sindaco
di Vittorio Veneto su indicazione del comitato artistico. Il giudizio della commissione giudicatrice insindacabile e
inappellabile.
CLASSIFICHE - VALUTAZIONI
FINALI
Art. 13 - Al termine delle audizioni di
ogni categoria potranno essere fissati
eventuali riascolti supplementari. La
commissione giudicatrice formuler un
giudizio tenendo conto dei seguenti parametri: intonazione, qualit vocale, insieme, musicalit e interpretazione. I
giudizi, che concorreranno a formare la
valutazione globale della commissione
giudicatrice su ciascun complesso corale, verranno successivamente inviati al
direttore del coro. La classifica dei cori
partecipanti alle categorie A, B e C
verr stilata sulla base del punteggio
medio conseguito, espresso in decimi;
per la categoria D prevista la sola assegnazione del premio senza formulazione di classifica.
I risultati ufficiali saranno resi noti al
termine delle audizioni di ciascuna categoria. Successivamente i direttori potranno avere un colloquio con la commissione giudicatrice per una valutazione pi approfondita della prova offerta.
Art. 14 - I vincitori dei Trofei Citt di
Vittorio Veneto nelle categorie A, B e
C parteciperanno di diritto alla competizione per lassegnazione del Gran Premio Efrem Casagrande. Al concerto
finale di tale manifestazione la commissione giudicatrice potr ammettere, fuori concorso, anche altri cori meritevoli.
RIMBORSI
Art. 15 - Ai primi dieci complessi corali ammessi alle competizioni di tutte le
categorie provenienti da localit distanti pi di 200 Km. da Vittorio Veneto, tra
cui almeno i primi tre per la categoria C,
verr riconosciuto un rimborso spese
viaggio di Euro 300,00. Far fede la data darrivo registrata dallUfficio Protocollo del Comune. La distanza fra la lo-
I REGOLAMENTI COMPLETI E
I MODULI DISCRIZIONE POSSONO
ESSERE RICHIESTI ALLA
SEGRETERIA DEL CONCORSO
OPPURE SCARICATI DAL SITO
www.comune.vittorio-veneto.tv.it
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