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2 comma 20/c - Legge 662/96 - dci PN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a sostenere le tariffe previste
2005
n. 16
Gennaio-Aprile
r
Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali
Dossier
Rivista
quadrimestrale
della FENIARCO
di Alessandro Cadario
dossier
di Mauro Zuccante
BRUNO BETTINELLI
Foto di copertina:
Violinista (1961), litografia di C. Carr
ALBERTO FAVARA 10
E IL CORPUS DI MUSICHE
POPOLARI SICILIANE
di Eugenio Arena
nova et vetera
Nova et Vetera
NOVA ET VETERA: 13
IL CORO GIOVANILE ITALIANO
di Walter Marzilli
Direttore responsabile:
Sandro Bergamo
attivit
dellassociazione
Comitato di redazione:
Antonio Delitala
Giorgio Morandi
Giancarlo Pagni
Puccio Pucci
Pierfranco Semeraro
Alvaro Vatri
Segretaria di redazione:
Carmen Laterza
Attivit dellAssociazione
LASSEMBLEA NAZIONALE 19
AD OROPA
d i A l v a ro Va t r i
notizie
dalle regioni
Hanno collaborato:
Alessandro Cadario, Mauro Zuccante,
Eugenio Arena, Walter Marzilli, Enrico Miaroma
Redazione:
via Altan, 39
33078 San Vito al Tagliamento (Pn)
tel. 0434 876724
fax 0434 877554
e-mail: feniarco@tin.it
Progetto grafico:
Tipografia Menini / Spilimbergo (Pn)
Roberto Roveri - Agenzia G.V. - Bologna
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INCREDIBILE... 23
CANTARE POPOLARE PIACE!
rubriche
d i E n r i c o M i a ro m a
SCAFFALE 30
a cura di Sandro Bergamo
MONDOCORO 31
a cura di Giorgio Morandi
dossier
UN RICORDO
DI BRUNO BETTINELLI
di Alessandro Cadario
dossier
BRUNO BETTINELLI
zio, Palestrina, Gesualdo, dei Gabrieli e di Monteverdi, omaggiando e riferendosi, pi o meno esplicitamente,
allarte di quei grandi. I componenti
della cosiddetta generazione dellOttanta e affini (Casella, Malipiero,
Pizzetti, Ghedini) e i pi giovani Dallapiccola e Petrassi (per i quali si coni laggettivo di neomadrigalisti),
contribuirono a ridare luce ad un passato che aveva da restituire capolavori pressoch inauditi, deviando (ma
non del tutto) dalla via maestra della
scuola italiana: il Teatro dOpera.
Accanto al merito dei compositori,
non va dimenticata lopera di riedizione ed epurazione effettuata da filologi e musicologi, i quali, ispirati dal
(Milano, 1913-2004)
Ha studiato al Conservatorio G. Verdi della sua citt. Nello stesso istituto stato per anni titolare della cattedra di composizione. Dalla sua classe sono usciti numerosi giovani musicisti noti ormai in campo internazionale sia in veste di compositori sia in quella di esecutori o musicologi.
Ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali di composizione e ha svolto attivit di critico musicale, collaborando anche alla redazione di varie enciclopedie. membro dellAccademia di Santa Cecilia e dellAccademia Luigi Cherubini di Firenze.
Ha riveduto e trascritto musiche di Corelli, Bonporti, Nardini, Sammartini e una serie di Laudi del 1200.
Lopera di Bruno Bettinelli discende direttamente dalla ricerca di uno spazio strumentale puro (ossia
non melodrammatico) perseguito in Italia dalla precedente generazione dell80 e da quanto ne poi
derivato: Casella, Malipiero, Ghedini, Petrassi (della sua stessa generazione, questultimo, ma pi anziano). Ci ha favorito, nel primo Bettinelli, lo svilupparsi di moduli costruttivi prevalentemente contrappuntistici, di salda costruttivit, sui quali forse una qualche influenza hanno esercitato Strawinski e
soprattutto Hindemith. Una scrittura rigorosa e stringata, asciutta, scandita nel gioco ritmico, ma anche ariosa, (ove il diatonismo modaleggiante veniva subito ad essere innervato da elementi di tensione cromatica). Sono di questo periodo lavori come Movimento sinfonico (1918), 2 Invenzioni (1919), Sinfonia da camera (1938), Concerto per orchestra (1940), Fantasia e fuga su temi gregoriani (1942),
Messa da Requiem (1944). Con i lavori 5 liriche di Montale (1948), Fantasia concertante (1950), Concerto da camera (1952) e Sinfonia breve (1954), il mondo sonoro di Bettinelli si carica di maggiori inquietudini, penetra sempre pi decisamente nello spazio atonale e talora dodecafonico senza peraltro accettare alcuna ortodossia. Qui, forse con linflusso di certo Bartok (nel trattamento degli archi, per esempio), il compositore milanese procede verso una sempre pi raffinata indagine timbrica e verso gesti drammatici di efficace eloquenza. Tra le opere successive, da ricordare il 3 Concerto per orchestra, Episodi per orchestra, la Cantata per coro e orchestra, Sono una creatura su testi di Ungaretti e tre opere in un atto: Il pozzo e il pendolo, La smorfia e Count down. Inoltre il Concerto
per violino e orchestra, Alternanze per orchestra, Varianti per orchestra, Strutture per piccola orchestra, Contrasti e Quadruplum per
orchestra, Concerto per due pianoforti e orchestra, Studio per orchestra, Musica per sette, Ottetto a fiati, Divertimento per clavicembalo e orchestra, Concerto per chitarra e archi, Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra, Sinfonie n. 5, 6 e 7, Cantata n. 2, Terza Cantata per coro e orchestra su testo di Tommaso Campanella, diretta da Gianandrea Gavazzeni nel dicembre 1985.
Rilevante lattivit didattica, che ha svolto per decenni presso il Verdi di Milano formando allievi del calibro di Azio Corghi, Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Francesco Degrada, Armando Gentilucci, Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Uto Ughi. Per
qualche periodo ha esercitato anche la critica musicale, sia per la stampa quotidiana sia per quella periodica.
dossier
rigore dellindagine scientifica, hanno posto le basi per il
recupero di una corretta prassi esecutiva (un tipo di approccio inderogabile, ai nostri giorni, per chiunque voglia cimentarsi con lesecuzione della musica antica, ripulita dai
travisamenti e dalle distorsioni generate dal gusto, dalle
mode e dai segni del tempo).
Bruno Bettinelli, immediato successore della generazione
dellOttanta ( nato nel 1913), partito anchegli, come i suoi
predecessori, da posizioni neoclassiche, , in seguito, assunto a ruolo di decano e punto di riferimento per tanti musicisti
e compositori, attualmente in attivit, che hanno gravitato negli ambienti musicali della citt di Milano. Egli, pur essendo
approdato nelle sue opere teatrali, sinfoniche e cameristiche
pi complesse ad un linguaggio moderno e allatonalit, non
ha mai celato uno stretto legame con la tradizione musicale
italiana del passato. A testimoniare ci, va menzionato il fatto che, tra i suoi vari interessi, vi fu anche quello di revisore
di antiche pagine (edizioni critiche di Corelli, Bonporti, Sammartini e, assai significativo per quanto concerne la materia
di questo scritto, una serie di Laudi del 1200).
A proposito delle peculiarit del proprio linguaggio pi
evoluto, Bettinelli lo defin basato su "un continuo variare
degli elementi proposti allinizio e, successivamente, scomposti, rielaborati per germinazione spontanea, rovesciati,
riesposti nelle figurazioni cellulari pi svariate, derivate
dalla speculazione contrappuntistica dei fiamminghi". Ci
conferma che la ricerca di una lucidit e chiarezza nella trama polifonica ha sempre avuto come modelli di riferimento larte degli antichi maestri.
Bettinelli, poco pi che ventenne, compose le Tre Espressioni Madrigalistiche, per coro misto a cappella, nel 1939
(da ricordare che nel 1935 aveva musicato, sempre per coro, Villanella e Canzonetta e, nel 1936, 2 Laudi, per coro a
3 voci). Soltanto alcuni anni prima, Kodly aveva pubblicato i suoi Quattro madrigali italiani (1932), per coro femminile a cappella, Dallapiccola la prima serie dei Cori di
es. 1
lincalzante progressione "e Tu mi segui ognora" (in O Jesu dolce);
es. 2
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lo spegnersi nel registro grave del disegno "cantando more" (in Il bianco e dolce cigno).
es. 3
Si potrebbe definire quasi
lirico-teatrale leffetto (affetto) espressivo che scaturisce dal salto dottava discendente, che conclude la curva melodica
del soprano alla fine di Gi mi trovai di Maggio ("che tal dolcezza ancor nel cor mi tocca");
es. 4
e di analogo impatto plateale (ma di natura pi estroversa ed espansiva) quel "mempie di gioia tutto", al culmine di un
climax sapientemente preparato (in Il bianco e dolce cigno).
es. 5
Lalternanza di contrappunto ed omoritmia una particolarit congenita al madrigale rinascimentale. Pertanto, notiamo che
allepisodio iniziale, polifonicamente elaborato de Il bianco e dolce cigno, fa seguito un contrastante passaggio omoritmico ("ed io piangendo").
es. 6
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Parimenti, nella parte conclusiva dello stesso brano, al moltiplicarsi delle entrate delle voci sulle parole "di mille", succede
una chiusa di assoluta verticalit accordale ("di mille morti il d sarei contento").
es. 7
Rileviamo, altres, alcune varianti del procedere omoritmico: la giustapposizione di differenti pesi e colori vocali in O Jesu dolce: "per qual mio merto" - a 4 voci - "Signor mio benigno" - a 2 voci - "o per qual mia bont" - a 3 voci - "s largamente nel mio cor" - di nuovo a 4 voci;
es. 8
il gioco dellalternanza tra gruppi vocali omogenei che procedono a voci parallele allattacco di Gi mi trovai di Maggio:
es. 9
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Ispirati ai procedimenti di voci per triadi parallele sono i passaggi "sopra ad un colle alato a la marina" (in Gi mi trovai
di Maggio).
es. 10
es. 11
Tali successioni armoniche appartengono allo stile del madrigale, ma sono assai pi frequenti nella scrittura delle forme profane minori (villanelle, canzonette, balletti).
Lassoluta libert nelle concatenazioni accordali evoca il recupero di antichi ambiti armonici. Ne sono un esempio alcuni
passaggi. La successione di triadi fondamentali alla fine de Il bianco e dolce cigno [es. 7] ; la canonica cadenza plagale
e le quinte vuote che chiudono O Jesu dolce.
es. 12
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Invece, di natura pi moderna (pi precisamente di sapore impressionistico) il dondolo di quarte per moto contrario su "movendo s soave la sua bocca" (in Gi mi trovai di Maggio), procedimento alquanto lontano dalla grammatica della musica tonale.
es. 13
qualvolta il testo evoca lidea di bellezza ("adorno dogni fiore", "una donzella", "che tal dolcezza ancor nel cor mi tocca").
Emerge, dunque, dalla lettura delle Tre Espressioni Madrigalistiche la maestria di Bettinelli nella rielaborazione delle antiche forme. Questa tendenza estetica (neoclassica, neomadrigalistica, o in qualsiasi altro modo la si voglia definire) viene oggi rivalutata, rispetto alle implicazioni negative che la critica dei decenni passati ha rilevato, opponendola ai valori progressivi dellavanguardia. Il ripercorrere le antiche tecniche e
gli antichi stili comporta (come si visto), da un lato un alto
valore formativo e, dallaltro, un arricchimento poetico e un
rinforzo dei legami con le forme e le opere che hanno reso
grande larte musicale italiana.
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ALBERTO FAVARA
E IL CORPUS
DI MUSICHE POPOLARI SICILIANE
di Eugenio Arena
Premessa
10
dal Prof. Paolo Emilio Carapezza dellUniversit di Palermo, dal M Francesco Martini di Mantova, compositore e direttore di coro, e da me stesso)
sottolineava lampia partecipazione ed
il buon livello della stessa. (Per la cronaca, il primo premio fu assegnato al
padovano Giorgio Pressato).
Alberto Favara
dossier
leggete Favara: vi sembrer di leggere
Bartk o Kodly!
Nato a Salemi (in provincia di Trapani)
da nobile famiglia i Favara furono
baroni di Godrano nel 1863 e morto
nel 1923, Alberto Favara studi composizione al Conservatorio di Palermo
e quindi privatamente a Milano con
Antonio Scontrino, anchegli di Trapani. Alla scuola di questo music unoperina in un atto, Marcellina, su libretto di Leopoldo Marengo. Non sappiamo se Favara fu a Palermo, quando
tra lautunno del 1881 e la primavera
del 1882 vi soggiorn a lungo Wagner, allora intento al compimento del
Parsifal, ma probabile che lammirazione di Alberto per lui gli derivi piuttosto dal suo maestro Scontrino, che
aveva studiato a Monaco dal 1872 al
1874 ed era stato uno dei pi acuti e
sensibili seguaci italiani di Wagner. Ci
dice comunque Carapezza che la conoscenza e lo studio profondo della musica di Wagner fu comunque levento
decisivo nella vita artistica di Favara.
Wagner non significava per soltanto
musica tedesca scrive Giuseppina La
Face (1977) ma anche filosofia e cultura tedesche, significava soprattutto
Nietzsche e Schopenauer Favara,
personalit aperta a stimoli culturali
svariati, scopriva attraverso Wagner
Beethoven, Nietzsche, Schopenauer e
tutta la filosofia dellidealismo tedesco.
Beethoven in una prospettiva nietzscheana, forse un indizio di un altro
suo preminente interesse: quello per la
grecit come sostrato culturale e antropologico della Sicilia. E un tale interesse non fa altro che riflettere la tradizione prima classicistica e poi positivistica della cultura ottocentesca dellIsola.
Lo stimolo decisivo, che determin radicalmente lattivit culturale di Favara, fu la lettura dellopera fondamentale di Nietzsche, La nascita della tragedia dallo spirito della musica che era
apparsa nel 1872. Essa legittimava
ideologicamente la sua ammirazione
per Wagner, e la connetteva con la sua
formazione classica: Alberto Favara,
nonostante il suo nome tedesco e il suo
cognome arabo, si sentiva profondamente greco, come quasi tutti i siciliani colti.
La raccolta di canti popolari siciliani si
dimostra coerente con questa filosofia:
anche questa secondo Carapezza
un frutto nietzscheano.
Leggiamo infatti nel capitolo VI de La
nascita della tragedia dallo spirito
della musica, questo passo, che riportiamo dalla traduzione italiana dello
stesso Favara; egli lo cita quasi allinizio della sua conferenza romana del
1904, Canti e leggende della Conca
doro:
La canzone popolare ci appare, anzitutto, come lo specchio musicale del
mondo, come melodia primordiale,
che si cerca unimmagine di sogno parallela e la esprime nel poema. La melodia dunque la materia prima ed
universale, che a causa di ci pu anche subire delle oggettivazioni diverse
in testi differenti. Essa anche, per il
sentimento ingenuo del popolo, lelemento preponderante essenziale e necessario, se si considera in base a
questa teoria una raccolta di canti popolari, si vedr in esempi innumerevoli come la melodia con una fecondit
inesauribile faccia zampillare intorno
a s una pioggia di scintille.
Per Favara mito e arte popolare si
equivalgono, c un interconnessione
genetica tra natura, mito, musica e lingua. Il popolano egli dice non
pensa, ma sente, e questo sentimento
musica, non parola. Cos Favara segue la tradizione tardorinascimentale e
barocca dellAffektenlehere e il pensiero vichiano e preannuncia Croce.
I tratti fondamentali, le leggi profonde
e costituenti la musica sono etnici: come nellantichit classica i nomoi erano dorico, ionio, frigio, lidio, cos le
note del folklore siciliano sono siracusana, girgentesca, carinisa, usticana.
Scrive Favara nel 1959: Il popolano
di Palermo canta sulla <furnarisca>
tutte le sue canzoni damore e di sdegno, del pi vario contenuto poetico;
ma la cantilena, che insieme al dialetto proviene da condizioni etniche, organiche e psichiche che stanno nel fondo del suo essere, rimane sempre invariabile. Ognuno pu constatare da s,
non solo a Palermo e per la <furnarisca>, ma dovunque il popolo canti, il
doppio fenomeno: la immanenza della
cantilena locale e le varie oggettivazioni poetiche che se ne irradiano.
Il folklore non dunque cultura delle
classi subalterne limitata da leges inique e neganti, ma sapienza del popolo alimentata da nomoi positivi e nutrienti. Larte greca era tutta compenetrata da elementi popolari. Lartista
11
dossier
12
cenziato alle stampe il presente lavoro, Ottavio Tiby, genero del Favara.
Egli ha fatto della pubblicazione del
Corpus un impegno donore che non
era soltanto familiare, ma soprattutto
culturale. Quandegli entr in casa
Favara trov un problema aperto: la
pubblicazione del Corpus di cui nessuno sospettava la grande ricchezza e
che, nonostante tutti gli approcci compiuti dagli studiosi, rimaneva inedito.
Il Tiby riprese i quaderni dove il Favara aveva raccolto le melodie popolari.
Le trascrisse a sua volta, in modo da
renderne pi agevole la lettura, e a
mano a mano che veniva compiendo
questo lavoro, sentiva sempre pi il fascino della metodologia inerente alla
musica popolare, la quale gli si configurava sempre in un aspetto sempre
pi unitario.
Il Corpus
di musiche popolari siciliane
Il Corpus consta di due volumi editi a
cura dellAccademia di Scienza Lettere e Arti di Palermo della quale il messinese Giuseppe Cocchiara era Segretario generale. Nel primo volume di
172 pagine, oltre alla gi citata Premessa dello stesso Cocchiara, contenuto un ponderoso Studio introduttivo
di Ottavio Tiby che amorevolmente
cur e riordin la raccolta. In 19 capitoli ed una ricca appendice vengono
sviscerati i temi pi importanti relativi
alla musica siciliana. I primi tre capitoli sono dedicati ad Alberto Favara ed
al suo rapporto con il canto popolare
siciliano ed ai caratteri generali della
raccolta. Negli altri capitoli vengono
trattati temi di grande interesse: dalla
costituzione modale dei canti, alla ritmica e metrica degli stessi, dalle formule idiomatiche di canto siciliano alla loro trascrizione ed armonizzazione,
dallepoca dei canti alla Siciliana nella musica darte; un capitolo si occupa
degli strumenti musicali popolari ed
uno delle canzoni a ballo e della musica strumentale, fino alle Abbanniatine
(cantilene dei venditori ambulanti) ed
ai ritmi di tammurina e tammuredda,
per concludere con un capitolo sul
canto popolare come manifestazione
lirica del popolo siciliano.
Il secondo volume di 582 pagine contiene la notazione musicale ed i testi di
ben 1090 canti con ampie annotazioni
sullorigine degli stessi e sullidentit
e let dei popolani dai quali vennero
Nova et Vetera
NOVA ET VETERA:
IL CORO GIOVANILE ITALIANO
di Walter Marzilli
n occasione dellassemblea
generale di Europa Cantat,
svoltasi a Venezia il 19 e 20
novembre 2004, il Coro Giovanile
Italiano ha tenuto un importante concerto nel Salone della Scuola Grande
di San Giovanni Evangelista. Il palcoscenico era quello dei grandi eventi
internazionali, che la coralit italiana
si trova a frequentare sempre pi
spesso negli ultimi anni, dopo un lungo periodo vissuto tra apparizioni occasionali e iniziative private.
La FENIARCO ha perseguito con
convinzione il progetto del CGI,1 impegnando importanti risorse umane e
mettendo a disposizione dei cantori
una organizzazione complessa ed elaborata. Il coro ha risposto bene: gi
diventato una realt artistica di grande
levatura nel panorama internazionale.
Se una parte del merito va a tutti quelli che ci hanno creduto fin dallinizio,
la quantit maggiore di esso deve andare a Filippo Maria Bressan, primo
direttore del coro, al quale succeder
Nicola Conci, altra grande personalit
della coralit italiana. I risultati del
suo intraprendente e dinamico lavoro
evolutivo sono tutti raccolti nel concerto di Venezia. Si trattato di un appuntamento al quale la FENIARCO
teneva in modo particolare, per presentare a tutta la coralit europea i
frutti di un lavoro impegnativo svolto
a livello nazionale sul CGI e sulla coralit in generale. E il Coro Giovanile Italiano non si fatto attendere, stupendo i presenti con un concerto di
grande spessore artistico. Non esiterei
a descrivere lapproccio del direttore
e dei cantori, lincidenza del suono
vocale, la maturit del fraseggio e la
profondit del porgere con questa definizione: La Gioia del Suono.
Ma anche e soprattutto della struttura e della concezione musicologica di
partenza ci di cui vogliamo parlare
in questa occasione. Entrambe scaturite da unidea semplice quanto efficace, innocente ma intraprendente al
tempo stesso: quella di commissionare ad alcuni giovani compositori italiani i nuovi brani da accostare alle
antiche musiche della scuola veneziana, in particolare quelle di Giovanni Gabrieli e Claudio Monteverdi.
Per la verit lidea iniziale era quella
di eseguire un intero vespro della
scuola veneziana,2 e di commissionare la composizione delle antifone ai
musicisti attuali, accostando ancor
pi arditamente il vecchio e il nuovo.
Probabilmente questo progetto sarebbe risultato, se possibile, ancora pi
stimolante. Ci si resi conto per
che, al di l dellaumento esponenziale delle risorse umane e finanziarie che sarebbero state necessarie, il
baricentro dellesecuzione si sarebbe
spostato sensibilmente verso il contributo strumentale e orchestrale,
mentre lintento voleva essere quello
di mostrare il CGI, questa creatura
tanto voluta e gi tanto amata, definitivamente cresciuta. La soluzione
conclusiva stata quindi quella del
concerto di Venezia: avvicinare le
composizioni antiche e moderne, incentrando tutti i lavori sul doppio coro, oppure sulla formazione di coro
misto almeno a otto voci. Lulteriore
idea strutturale del concerto stata
quella di creare una suddivisione interna dei brani, raggruppandoli in tre
nuclei e intercalandoli con un brano
di organo. La divisione doveva avvenire in relazione al contenuto letterario, ambientato in contesti diversificati ma consecutivi: Contemplantes,
Adorantes, Jubilantes Te. Ecco i brani e gli autori, in ordine di esecuzione:
- Piero Caraba, O quam amabilis, a
otto voci
- Elena Camoletto, Tristis est anima
13
Nova et Vetera
14
da parte del compositore di una particolare distribuzione spaziale dei cantori, i quali dovranno circondare gli
uditori dislocandosi tuttintorno a loro, mentre il direttore si disporr al
centro della sala, solo tra il pubblico,
per governare larticolato dipanarsi
delle diverse entrate. Questultima
soluzione che si fa notare gi nel
sottotitolo: coro a otto voci spazializzato rientra ormai nella tipica prassi esecutiva di molti brani moderni,
soprattutto di provenienza nord-europea.
opportuno inoltre anche riconoscere che nessuno dei cinque compositori ha sentito il bisogno (n la necessit) di affermare lappartenenza delle proprie musiche alla modernit attraverso luso di prodotti sonori di
stampo onomatopeico, allitterativo o
quantaltro ricordasse qualcosa come
gli studi fonetici, tanto in voga da
qualche anno a questa parte. Nonostante alcuni passaggi testuali dei
brani da musicare fornissero una
ghiotta occasione per introdurre sperimentalismi fonetici (fine a se stessi?), siamo grati ai compositori di
non aver ceduto alla tentazione di farlo.6 Nei repertori dei cori italiani (e
pi ancora tra quelli stranieri) si sono
ormai introdotte molte di quelle composizioni che intendono suscitare lo
stupore degli ascoltatori senza che il
coro pronunci la bench minima parola di senso compiuto, o che obbligano le voci a sentenziare qualcosa di
insensato in uno strampalato seppure simpatico gramelot. Un po come quando da ragazzi emulavamo i
complessi doltremanica e canticchiavamo le loro canzoni in un inglese maccheronico tutto inventato da
cima a fondo, tanto per stupire gli
amici. Restano fuori di dubbio la gradevolezza e il fascino di alcune soluzioni sonore sulle quali si basano gli
studi fonetici di cui stiamo parlando,
come anche rimangono apprezzabili
le capacit tecniche di chi affronta
con successo tali difficolt, ma evitiamo di attribuire a questi brani una valenza artistica che abbia un qualche
collegamento con il significato pi
profondo del pensiero musicale.7 Per
Nova et Vetera
questo, grazie di averceli risparmiati:
si tratta di un doveroso atto di riconoscenza nei confronti di un moto di intelligenza e di sensibilit.
Si pu semmai sottolineare la ricerca
accurata e consapevole del colore vocale e della pennellata sonora, che
abbiano per un senso nella struttura
del brano e nel rapporto con il testo
da musicare:
1. Si osservi a questo proposito lintervento a bocca chiusa del coro al
centro del brano di Zuccante (batt.
70-77) , inserito ad hoc proprio in
un momento importante di sospensione, come lo sono gli istanti che precedono la ripresa del tema.
2. Oppure quellinsolito e inaspettato allungamento della consonante
S citato precedentemente in nota la lettera fa comunque parte
della parola specie (tua) che attraversa tutto il coro nel brano di
Bonato (batt. 46 e 47), serpeggiando improvvisamente e sinuosamente nellatmosfera spirituale e
rarefatta, quasi a ricordare lumanit fisica e terrena di S. Cecilia.
3. Ancora: il parlato di Caraba, a
imitazione del brusio accorato
della turba umana che si rivolge
insistentemente per due volte al
buon Ges per chiedere post vitae terminum perenne GAUDIUM8.
4. Possiamo continuare con la smaterializzazione semantica
della Parola attraverso i
lunghi pedali sullultima
sillaba nei brani di Mignemi (batt. 1, 8, 15), della
Camoletto (batt. 5, 27, 40,
72) e di Zuccante (29,
42, 63), e proseguire ancora con i numerosi microepisodi fonici di cui si arricchiscono quasi tutti i
brani.
Come si pu vedere, ogni
compositore ha usato la voce
nelle sue ricche sfaccettature
sonore, sfruttandone senza
preclusioni i colori, il fascino e
le possibilit, ma anche senza
violarne i confini naturali.
15
Nova et Vetera
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Il Coro Giovanile Italiano alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia.
Nova et Vetera
in alto) toccano soltanto due volte
e molto velocemente il La sopra il
rigo.14 A tutto il resto delle voci richiesto di operare allinterno della
propria tessitura, senza forzare i suoni verso i confini estremi della propria estensione. In rapporto a questa
scrupolosa attenzione nel trattare le
voci (ma perch scriverne: non dovrebbe essere mai diversamente!) si
deve anche citare come una premurosa raffinatezza il fatto che la Camoletto si preoccupi di segnalare la raccomandazione di respirare ad libitum
allinizio dei lunghi pedali che scrive
(batt. 9, 22, 40). In situazioni analoghe gli altri compositori non hanno
scritto niente: ovvio che si tratta infatti di una indicazione superflua,
seppure molto gentile e premurosa.
Astruserie, complicanze, introspezioni sospette, elucubrazioni mentali.
Inutile cercarne: non c traccia. Certo, potremmo concludere queste riflessioni affermando disarmati che
scrivere per un coro come il Coro
Giovanile Italiano alla fine sia fin
troppo facile. Lalto livello di esperienza vocale richiesto ai cantori, la
scrupolosa e dettagliata selezione iniziale, la verifica di conferma e tutto il
resto permettono a qualunque compositore di sciogliere le briglie della
propria fantasia, e di lasciar correre
lispirazione sulle ali della pi sfrenata e febbrile eccitazione compositiva. Puoi chiedere limpossibile ai
cantori, puoi dividerli in tre cori con
dodici voci reali e poi, se non ti basta,
puoi addirittura dividere ulteriormente alcune sezioni, e loro seguiranno
docilmente il tuo pensiero.15 Puoi
scrivere gli intervalli che vuoi e le
dissonanze che desideri, intricandole
in ritmi e successioni difficoltosi e
malagevoli,16 e loro lo eseguiranno
con poche prove. Hai a disposizione
un maestro concertatore del calibro
di Bressan e non sei costretto a indicare pedissequamente tutto il tuo
pensiero musicale in partitura con incisi e didascalie. C unorganizzazione capillare che pensa a tutto.17 E
via cos
Ma tutto diventa pi difficile se hai di
CONSERVARE ET PROMOVERE:19 perch c un paradosso in tutto questo. dato dal fatto che un
progetto nato in ambiente laico inteso nel termine pi apolitico e apartitico possibile, cio semplicemente
non ecclesiastico e senza nessun interesse diretto e consapevole verso le
esigenze del mondo della Musica Sacra, si trovato ad incarnare nel modo pi efficace possibile il pi importante obiettivo di tutta la riforma liturgica scaturita dal Concilio Vaticano II per quanto riguarda la Musica
Sacra: conservare il patrimonio della
musica sacra del passato e promuovere la composizione di nuove musiche.20 Conservare et Promovere
esattamente loperazione fatta dal
Coro Giovanile Italiano: le nuove
musiche di Caraba, Camoletto, Bonato, Mignemi e Zuccante accanto a
quelle di Gabrieli e Monteverdi in un
progetto unitario.
Si noti a questo proposito che il concerto di Venezia non avvenuto in
una chiesa,21 ma in una sala. Sarebbe
stato possibile e, ovviamente, seducente ed accattivante eseguire strabilianti pagine di musica profana; ma
no: si preferito mantenere il pro-
17
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21
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attivit dellAssociazione
LASSEMBLEA NAZIONALE
AD OROPA
di Alvaro Va tri
giori indicazioni per tematiche e collaborazioni. Cos pure sul rinnovo della
Commissione Artistica Giovanile si lavorer nel prossimo appuntamento assembleare.
Ma torniamo alla cronaca dei lavori assembleari, che si sono aperti con un indirizzo di saluto dellAssessore alla
Cultura e alle Politiche giovanili del Comune di Biella, Giulio Salivotti, e dellAssessore Provinciale al Bilancio,
Sergio Pelosi, a sottolineare come le
Istituzioni Pubbliche a tutti i livelli vedano sempre pi nel movimento corale
che si riconosce nella FENIARCO un
interlocutore affidabile per lattivazione
di sinergie volte alla promozione culturale, sociale e umana dei cittadini.
Vengono quindi approvati i bilanci 2004
(consuntivo) e 2005 (preventivo), si
commenta il positivo risultato per la Coralit Italiana in occasione dellAssemblea Generale di Europa Cantat a Venezia nello scorso novembre, come pure la
positivit del raddoppio del Festival
di Primavera che impegna ad una programmazione impostata con molto anticipo. Su questo punto non mancano le
risposte, con ben 4 candidature ad ospitare le manifestazioni nel 2006 (Trentino per i cori di scuola media, dal 27 al
30 aprile; Toscana, Piemonte e Umbria
per i cori di scuola superiore, dal 20
marzo al 2 aprile) e addirittura con la disponibilit del Veneto per il 2007 per i
cori di scuola superiore.
Ricca lagenda dei programmi 2005
che ci limiteremo ad elencare sintetica-
mente: le audizioni per il Coro Giovanile Mondiale, quelle per il Coro Giovanile Italiano (ad Alessandria, Bologna, Roma, Bari e Reggio Calabria), lo
stage del CGI dal 22 al 31 Luglio a Fano, seguito dal tour estivo a Fano, a Loreto, a Pescara (vengono anche anticipate le linee di questo progetto per il
2006). Si auspica una significativa presenza dei cori ad Alpe Adria, come pure una partecipazione proficua allAccademia Europea di Fano; sul piano
delleditoria prossima la pubblicazione del CD della Raccolta Teenc@nta,
lAntologia Choraliter 7, sono allo studio le partecipazioni alle mostre di Gorizia, Arezzo e Verona. Infine vengono
annunciati due Progetti APS, per i quali sono in via di approvazione finanziamenti ministeriali, Cori solidali, nel
settore della solidariet, e Coralmente,
nel settore dellinformatizzazione, per i
quali sono stati formati gruppi di lavoro ad hoc dal momento che per la FENIARCO questo ambito rappresenta
una strada sperimentale ed necessario
farvi fronte con un opportuno sviluppo
delle competenze.
Una due giorni densa, dunque, di progetti concreti e impegnativi che ha stimolato un ricco e sempre pi partecipato apporto di idee e di disponibilit
collaborative.
Dire che la salute delle nostra Federazione sempre pi buona non certo
frutto di inguaribile ottimismo, ma la
constatazione di quanto lavoro stato
fatto e di come lo si svolto.
19
attivit dellAssociazione
Atelier 1 Musica per cori di bambini e corso per direttori docente: Giovanni Cucci (I)
Atelier 2 Musica contemporanea docente: Lorenzo Donati (I)
Atelier 3 Spiritual e Gospel docente: Paul Smith (USA)
Atelier 4 Musica della Scuola Veneziana docente: Dario Tabbia (I)
Atelier 5 Musica Romantica docente: Georg Grn (D)
Atelier 6 Vocal Pop / Jazz docente: Jonathan Rathbone (GB)
20
GIOVANNI CUCCI
Giovanni Cucci ha conseguito il diploma
di canto artistico presso il Conservatorio
Antonio Vivaldi di Alessandria. docente in seminari di educazione musicale,
di canto gregoriano e di educazione della
voce. Ha maturato esperienze con i maestri Goitre, Acciai, Couraud, Erdei, Agustoni, Goeschl. membro delle Commissioni artistiche del Piemonte e della Valle
dAosta. Dirige dalla fondazione La Bottega Musicale ed il Coro
7 Torri oltre ad un coro di bambini sostenuto dai due cori suddetti: con ciascuna di queste formazioni stato premiato in concorsi corali nazionali ed internazionali.
LORENZO DONATI
Compositore, direttore e violinista Lorenzo Donati ha studiato ad Arezzo, a Firenze, a Fiesole e a Siena. Svolge intensa attivit concertistica come direttore con
lInsieme Vocale Vox Cordis di Arezzo e
la Societ Corale Guido Monaco di Prato,
inoltre direttore e cantante dellHesperimenta Vocal Ensemble, con questi gruppi
ha vinto vari primi premi e premi speciali
in concorsi nazionali ed internazionali. Apprezzato compositore
di musica vocale, le sue opere sono state pubblicate da alcune
prestigiose case editrici italiane ed eseguite e incise in vari paesi
europei; il suo Pater Noster per tre cori stato cantato allEXPO
2000 di Hannover.
Tra i prestigiosi riconoscimenti in competizioni internazionali ricordiamo i premi ai concorsi Guido dArezzo di Arezzo (nel
1996 e nel 1999), C. A. Seghizzi di Gorizia (nel 1999 e nel
2002), ROMA 2000 di Roma (nel 1999), Carlo Gesualdo di
Avellino (2003). Collabora con lAssociazione Cori della Toscana, la Fondazione Guido dArezzo, la FENIARCO e viene invitato a tenere seminari come esperto di musica vocale.
Ha insegnato presso il Conservatorio di Pesaro e quello di Firenze, collabora per le attivit musicali con il Polo Scolastico Maria SS. Consolatrice di Arezzo.
PAUL SMITH
Ha cominciato la sua carriera musicale
come giovane studente di pianoforte con
Margaret Bonds, una pianista-compositrice afro-americana. Ha ottenuto il diploma
di musica alla Chapman University, un
master e dottorato allUniversita della California meridionale. Ha iniziato ad esibirsi allet di 15 anni, e ha fatto tourne internazionali con famosi gruppi americani.
stato Vicedirettore del gruppo Albert McNeil Jubilee Singers.
Si esibito con il noto Mormon Tabernacle Choir a Salt Lake
City. Direttore artistico del William Grant Still Chorale, un coro particolarmente apprezzato per la sua collaborazione con lOrchestra Filarmonica e Master Chorale di Los Angeles. Dirige ateliers e corsi per la formazione dei direttori. Coordina convegni e
tavole rotonde sui problemi multi-culturali nelle riunioni dellAssociazioni dei Direttori Corali Americani (ACDA). Attualmente professore assistente di Musica e Direttore delle Attivit
Corali nellUniversit dello Stato di California nel campus di
Northridge. Dirige il Chamber Singers e Northridge Singers,
complessi vocali universitari di alto livello.
DARIO TABBIA
Diplomatosi a Torino in direzione di coro
sotto la guida di Sergio Pasteris, Dario
Tabbia si poi perfezionato nello studio
della musica antica con Fosco Corti e Peter
Neumann. stato ospite di istituzioni musicali in Italia e allestero ed stato pi
volte invitato dal Conservatorio di Utrecht
a dirigerne il coro e a tenere corsi. Nel
2001 ha diretto il Dido and Aeneas di Purcell al teatro Municipale di Tunisi in collaborazione con il gruppo teatrale Controluce e il Teatro Regio di Torino. Dal 1983 al
1995 ha diretto la Corale Universitaria di Torino con la quale ha
conseguito importanti riconoscimenti e premi in festival e concorsi nazionali e internazionali. Nel 1994 ha fondato linsieme
vocale Daltrocanto con il quale ha partecipato a importanti festival internazionali di musica antica, ha realizzato incisioni disco-
attivit dellAssociazione
grafiche apprezzate dalla stampa e ha ottenuto il
premio della critica italiana nel 1996 e il premio
Amadeus nel 1997. stato membro di giuria in
prestigiosi concorsi corali e maestro del coro
sinfonico della RAI di Torino. Dal 1983 docente di Esercitazioni Corali presso il Conservatorio di Torino.
3 ACCADEMIA EUROPEA
PER DIRETTORI
DI CORO E CANTORI
FANO (PU) 4 11 SETTEMBRE 2005
Docente Filippo Maria Bressan
JONATHAN
RATHBONE
stato corista del Duomo di Coventry (Inghilterra). Ha studiato matematica nel Christs College di Cambridge e si
laureato in canto e composizione allAccademia
Reale di Musica. Ha
cantato regolarmente con i BBC Singers e con
il coro di S. Brides Fleet Street. Nel 1984 stato cantante degli Swingle Singers che ha poi diretto dal 1987 al 1996. Ha lavorato con Luciano
Berio, Pierre Boulez, Stefane Frappelli e Sir
George Martin (il produttore del Beatles).
Ha scritto la maggior parte del repertorio degli
Swingle Singers e la sua musica stata pubblicata da Kikapust Music e da Edizioni Peters.
Scrive musica per la televisione, radio e cinema
e per personalit come Sir Cliff Richard e Michael Ball. Conduce corsi e ateliers in tutto il
mondo. Al momento dirige tre cori a Londra, ha
una propria orchestra ed compositore, direttore e arrangiatore freelance.
GEORG GRN
Professore di direzione
corale nella Scuola Superiore dello Stato per la
Musica a Mannheim,
Germania, ha studiato
educazione musicale,
musica liturgica, teologia cattolica, musicologia e direzione corale
con Volker Hempfling.
direttore del Coro da Camera di Saarbrcken con il quale ha vinto vari
premi nei concorsi nazionali e internazionali
per cori e ha eseguito concerti in Europa, Russia, Stati Uniti e Argentina. stato ospite-direttore del Rias Kammerchor, SWR-Volkaensemble, Coro Giovanile Nazionale di Argentina e il
Coro Giovanile Regionale di Rheinland-Pfalz.
Ha diretto diversi cori accompagnati da orchestre professionali. stato membro della giuria
di vari concorsi corali internazionali e docente
di corsi per direzione corale. Nel 2004 ha diretto il Coro Giovanile Mondiale nel suo tour in
sud Corea.
21
attivit dellAssociazione
PRIMAVERA A FOLLONICA
di Giancarlo Pa gni
22
Alessandro Cadario e il Liceo Polivalente Statale Don Quirico Punzi di Cisternino (BR) condotto dal
M Pierfranco Semeraro.
Per partecipanti sono stati organizzati due atelier condotti da docenti
di elevata professionalit ed esperienza: il M Fabrizio Barchi che ha
trattato il tema Canzoni dal Rinascimento al pop e la Ma Carla Baldini alla quale stato affidato il tema Gospel, spiritual e improvvisazione vocale.
Ma il Festival di Primavera non si
risolto solo sotto laspetto didattico-corsuale. Altri momenti ugualmente interessanti sono stati offerti
ai partecipanti.
Tutti i gruppi presenti hanno potuto
offrire una loro esibizione agli studenti delle scuole del circondario: i concerti cono stati eseguiti in alcune
scuole di massa Marittima, Grosseto, Zavorrano, Venturina, Suvereto e Follonica.
A tutti i partecipanti
sono stati offerti inoltre due concerti svoltisi nellantica e suggestiva Fonderia Leopolda di Follonica concessa dallAmministrazione Comunale.
Gioved sera vi si sono
esibiti il Coro Giovanile di Empoli diretto da
Gianni Franceschi e le
Vocal Sisters, famosissimo gruppo gospel
creato e diretto dalla
Ma Carla Baldini; venerd il Gruppo Vocale
Vox Cordis di Arezzo
diretto dal M Lorenzo
Donati. Ambedue gli
appuntamenti
sono
stati offerti ai partecipanti dallAssociazione Cori Toscana co-or-
attivit dellAssociazione
INCREDIBILE
CANTARE POPOLARE PIACE!
di Enrico Miaroma
roprio questa stata la conferma principale che ho avuto partecipando come docente al Festival di Primavera Junior organizzato i giorni 7-10 aprile a Riva del Garda dalla Feniarco, in collaborazione con il
Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, la Federazione cori del Trentino e la
Scuola Musicale Civica di Riva del Garda.
Il Festival ha visto la partecipazione di 4
cori provenienti dalle Marche, Umbria e
Basilicata, che durante le 3 giornate hanno avuto la possibilit di alternare momenti di studio a momenti di svago, attraverso gite presso il Museo Civico di Riva
del Garda e il Castello del Buon Consiglio
di Trento. Fondamentale stato il supporto organizzativo di Gino Prezzi, vice presidente della Federazione Cori del Trentino e coordinatore della manifestazione.
Accanto alla proposta degli atelier, guidati dal M. Amedeo Scutiero e dal sottoscritto, stato organizzato anche un convegno "Il Coro a scuola", con l'intervento
del M. Franco Radicchia e dei direttori
dei cori iscritti, moderati dal M. Mauro
Chiocci e dal Direttore della Scuola Musicale Civica di Riva del Garda, Carlo Pedrazzoli, che ha avuto l'onere e l'onore di
ospitare l'evento.
La prima giornata di lavoro ha proposto ai
cori partecipanti un breve concerto di benvenuto del Coro Voci Bianche del Garda
Trentino, della Scuola Musicale Civica di
Riva del Garda, che ha eseguito Kyrie,
Benedictus, Agnus Dei dalla Messe basse
di Gabriel Faur, quattro canti popolari
trentini e infine alcuni canti da A ceremony of Carols di Benjamin Britten.
Durante le giornate, i cori hanno avuto la
possibilit di partecipare ai 2 atelier: il
mio personale contributo si concentrato
nell'introdurre i ragazzi alla conoscenza e
allo studio dei canti popolari trentini ed
italiani, cercando di trasmettere loro non
solo la tradizione del canto popolare, ma
soprattutto l'entusiasmo di cantare. Sono
rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto
che i ragazzi si sono dimostrati molto duttili all'apprendimento e ricettivi rispetto
alle mie indicazioni e ai miei suggerimenti. Credo che molti di essi porteranno un
ricordo positivo dell'esperienza rivana, sia
per il clima positivo e di amicizia che il
corso ha saputo costruire fra i cori, sia per
il bagaglio di repertorio corale che potranno sfruttare in futuro, sotto l'attenta guida
dei loro direttori.
L'obiettivo che mi sono dato di raggiunge-
re durante queste tre giornate doveva essere calibrato con il tempo esiguo a disposizione: con 5 ore di prove sarebbe stato
impossibile concentrare l'attenzione dei
ragazzi su brani di alta difficolt, impostando un "stress" elevato di studio in modo da arrivare sufficientemente pronti al
concerto finale. Ho deciso pertanto di scegliere brani semplici, sia dal punto di vista
melodico, che per il testo di facile memorizzazione, ad una o due voci, con accompagnamento pianistico, legati alla tradizione del canto popolare trentino, che offre certamente molti esempi calzanti. In
questo senso, i brani studiati Valsugana,
nell'elaborazione di S. Filippi, Quatro cavai che trottano e La Villanella, nell'elaborazione di M. Zuccante, brani che fanno
parte della collana editoriale della Federazione Cori del Trentino, mi hanno aiutato
nel catturare velocemente l'attenzione dei
ragazzi, che pur essendo vivaci e in certi
momenti di entusiasmo difficilmente
"contenibile", sono rimasti coinvolti nella
musicalit popolare.
Ho volutamente portato il repertorio tradizionale trentino per verificare alcune mie
personali riflessioni e convinzioni, sul fatto che il canto popolare, proprio per il fatto che sopravvissuto negli anni con l'avvicendarsi di diverse mode e stili musicali, sia tutt'ora un genuino mezzo di comunicazione tra le persone, anche di diversa
estrazione sociale e provenienti da regioni
italiane diverse.
Ricordo ancora i nomi e i volti dei ragazzi e ragazze dei cori delle Marche, Umbria
e Basilicata e dei loro professori, e la simpatia con cui hanno accolto la mia proposta e mi piacerebbe ringraziarli tutti (an-
che attraverso questo articolo) per la disponibilit con la quale hanno partecipato
alle lezioni e hanno accettato di buon grado di lavorare in allegria sui brani da me
proposti. La soddisfazione di vedere che
dopo un'intensa prova di 2 ore, all'uscita
della scuola, i ragazzi a gruppetti avevano
ancora l'energia e l'entusiasmo di intonare i brani appena provati, stata la conferma che il lavoro svolto insieme ha potuto
attecchire nei cuori dei ragazzi ed ha aperto una possibilit di dialogo fra queste diverse culture, tramite il repertorio popolare.
In questo senso, pensiamo all'esempio di
uno dei pi grandi musicisti del Novecento, l'ungherese Bela Bartk, che ha saputo
essere fedele all'amore delle tradizioni del
mondo popolare e contadino, giacch dall'elemento popolare egli parte per una
profonda esplorazione della condizione
umana contemporanea; la musica contadina da lui rivelata non mai subordinata all'istituzione colta.
Il momento di verifica finale del concerto
di chiusura, presentato con garbo da Elisabetta Zambotti, segretaria della Federazione Cori del Trentino, che ha visto alternarsi sul palco dell'Auditorium Comunale
del Conservatorio di Riva del Garda i 4
cori nei loro diversi repertori, ci ha permesso di vedere realizzate le nostre aspettative: i ragazzi hanno cantato con precisione, convinzione e viva partecipazione i
brani studiati, trasmettendo a me e al pubblico presente una forte emozione nel sentire quasi 200 ragazzi cantare all'unisono
il canto della Valsugana, quasi fosse "un
inno al canto popolare trentino".
23
C
Associazione
Regionale Cori
Valle dAosta
Via San Giocondo, 8
11100 Aosta
Presidente:
Efisio Blanc
24
A.R.C.L.
Associazione
Regionale Cori
del Lazio
Via V. della Storta, 5
00123 Roma
Presidente:
Alvaro Vatri
ome negli scorsi anni, lattivit dellAssociazione iniziata con la rassegna natalizia Nol en
Choeur. Come gli scorsi anni, si fa per dire, in quanto la settima edizione della rassegna presentava delle significative novit. Sino a questa edizione, infatti, la rassegna si svolgeva in due serate, una nella cattedrale di Aosta, il 6 gennaio, ed una in unaltra localit della Valle, il 5 gennaio,
e prevedeva lesibizione di 7/8 cori valdostani che si cimentavano nellesecuzione di brani natalizi o, pi in generale, di genere sacro. Da questanno la formula variata ed i cori locali sono stati ridotti al numero di 4, mentre le serate sono state integrate dallesibizione di un coro ospite proveniente da fuori regione. Tale scelta risponde, oltre che alla volont di variare la formula della breve rassegna, allintenzione di offrire ai cori una occasione di confronto con realt corali diverse e
di provata qualit artistica. Questanno abbiamo avuto lonore di ospitare nelle due serate niente di
meno che lArs Cantica Choir diretto da Marco Berrini, il coro che nel 2003 ha conseguito tutta
una serie di premi al Concorso corale Guido dArezzo, fra cui il 1 Premio assoluto al 51 Concorso Internazionale. Il debutto del nuovo corso della rassegna non poteva dunque iniziare meglio, tra gli apprezzamenti dei cori presenti e del numeroso pubblico che ha seguito le esibizioni
corali delle due serate.
LAssociazione ora impegnata in un altro progetto che vede coinvolti, nellarco di due anni, tutti i cori associati. Si tratta della pubblicazione di due CD che vedr protagonisti i vari cori nella registrazione di due brani ciascuno. La decisione di realizzare tale progetto risponde a due aspettative: da un lato promuovere delle iniziative che valorizzino il mondo corale valdostano e che testimonino della sua valenza culturale, dallaltro trovare dei mezzi di autofinanziamento dellassociazione che permettano di finanziare ulteriori iniziative rivolte alla coralit. I CD, che si realizzeranno nellarco del 2005 e del 2006, saranno infatti messi in vendita, sia per i coristi dei vari cori, sia
per un pubblico pi vasto.
inoltre in fase di ultimazione la stampa del volume Chantons Nol, una raccolta di 11 brani
natalizi inediti, per diversi organici corali, commissionati dallARCOVA ad altrettanti compositori italiani. Il volume, appena terminato, sar inviato, in collaborazione con la FENIARCO, a tutti i
cori italiani delle diverse Associazioni che fanno capo alla Federazione.
Domenica 17 ottobre presso la Sala Convegni del Comune di Ciampino, cortesemente offerta dallAmministrazione Comunale, si tenuta lAssemblea Generale Ordinaria dellAssociazione Regionale Cori del Lazio. Dopo un saluto delle autorit municipali sono stati affrontati i vari punti
allordine del giorno che hanno delineato i progetti dellA.R.C.L. per la stagione 2004-2005.
Innanzitutto la Seconda Giornata di studi in onore di Domenico Cieri (In Coro per Domenico Cieri) si terr il giorno 28 novembre e avr un unico tema: la Polifonia. Sono previsti quattro interventi: La polifonia: quale approccio? a cura di Dario Tabbia, Analisi di un brano polifonico sacro
e di uno profano, scelti tra quelli maggiormente eseguiti dai cori amatoriali, a cura di Piero Caraba e Fabrizio Barchi, e una panoramica del contesto storico a cura di Remo Guerrini.
A corredo della manifestazione seminariale stata organizzata una rassegna con repertorio polifonico rinascimentale che si svolger sabato 20, domenica 21, sabato 27 e domenica 28 novembre, con la partecipazione di tre cori in ogni serata. stato poi consegnato il fascicolo con gli atti
della Prima giornata celebrata lo scorso anno. Il fascicolo a disposizione di tutta la coralit nazionale che pu richiederlo allindirizzo di posta elettronica arcl@arcl.it.
Altra novit stata ladozione del nuovo Logo dellAssociazione, per il quale era stato indetto un
concorso tra i cori associati. Vincitore larchitetto Francesco Stendardo.
Per lultimo fine settimana di gennaio 2005 previsto un seminario di aggiornamento per direttori tenuto dal Maestro Carl Hgset incentrato soprattutto sulla vocalit e le sue problematiche.
In primavera sar approvato il nuovo Statuto che riorganizza lA.R.C.L. su base territoriale al fine
di rendere pi snella la composizione del Consiglio Direttivo e soprattutto stimolare una progettazione pi efficace ed aderente alle esigenze locali.
LA.R.C.L. pubblica fin dallinizio della sua attivit lAnnuario, che molti conoscono sia in Italia
che allestero. uno strumento di lavoro molto importante ed un documento estremamente utile
per chi volesse studiare il fenomeno della coralit amatoriale del Lazio sotto i vari aspetti. La redazione di una pubblicazione cos complessa richiede una cura particolare, per cui si ritenuto opportuno organizzare un piccolo corso di formazione per i referenti-annuario di ciascun coro iscritto in modo da avere qualit e completezza delle informazioni.
Altro strumento importante che riprende a vivere il bollettino mensile Lazio in Coro che dal
primo novembre sar distribuito via e.mail (per il momento), in attesa di crescere a rango di rivista.
Infine sono stati consegnati dei riconoscimenti (una semplice pergamena di ringraziamento) a tutti coloro che si sono distinti nella promozione e nella realizzazione delle attivit associative, in un
clima di cordialit e di simpatica partecipazione che rappresenta un valore irrinunciabile e una
spinta positiva per il prosieguo delle attivit associative.
A.E.R.CO
Associazione
Emiliano-Romagnola
Cori
Via Amendola,13
40121 Bologna
Presidente:
Pierpaolo Scattolin
INFORMAZIONI REGIONALI
Il Consiglio Direttivo e la Commissione Artistica dellAERCO riuniti in seduta congiunta a Bologna
il 25 febbraio u.s. hanno varato il programma dei Corsi musicali regionali per lanno 2005. Eccone
lelenco con le principali caratteristiche
a - PARMA: Corso di orientamento musicale finalizzato alla lettura ed alla vocalit.
Programmato per la primavera 2005 viene organizzato il nono corso che lAERCO in collaborazione
con lAssociazione dei Cori Parmensi realizza a Parma. Il corso suddiviso in due sezioni: lettura musicale prevista in 12 lezioni e approfondimento della problematiche di vocalit per coro polifonico e
popolare. prevista, su richiesta dei maestri, la visita dei docenti presso le sedi dei cori per lezioni di
vocalit e sedute di approfondimento. Il gruppo docenti coordinato dal Prof. Ugo Rolli insegnante
al Conservatorio di Parma.
b MODENA-PALAGANO:Corso di aggiornamento e perfezionamento per coralit mista a 4 voci.
Diretto da Fedele Fantuzzi, il corso tratter vari argomenti quali i vocalizzi, la tenuta della intonazione, lautonomia della parti. Si svolger da marzo a giugno 2005 e vedr tra i docenti Giovanni Torre
e Giorgio Vacchi .
c BUDRIO-BOLOGNA: Corso per la formazione musicale.
Scopo del corso quello di avviare studenti che frequentano il locale Liceo Scientifico in un percorso di conoscenza del linguaggio musicale ad integrazione dellofferta formativa dellIstituto ed avr
svolgimento nellanno scolastico 2004-2005. Il progetto coordinato dalla Corale Bellini di Budrio.
d CESENA: Laboratorio PRIMA DEL CANTO LA VOCE.
Il coro Polifonico Malatestiano diretto dal M Antonio Cavuoto, titolare della cattedra di Musica dInsieme e Strumenti al Conservatorio Martini di Bologna, conduce un corso annuale rivolto a docenti ed
alunni del plesso scolastico S. Egidio di Cesena con la finalit di operare una attivit di alfabetizzazione musicale e la formazione ed aggiornamento degli insegnanti.
e - RIMINI: Corso internazionale Citt di Rimini per Direttori di coro.
Il corso si svolger dal 7 al 14 agosto e vedr quali docenti Peter Phillips, Ghislaine Morgan, Filippo
Maria Bressan, don Alberto Turco ed Andrea Angelini. Si articoler in prove corali, seminari didattici, ateliers vocali su testi di musica sacra rinascimentale. Si concluder con due concerti di gala del
Coro formato dai corsisti il 13 e 14 agosto.
f MODENA: Corso di direzione e canto corale per direttori , coristi, insegnanti.
Si tratta di un corso di base per Direttori di coro a voci pari o dispari suddiviso in due fasi: la prima
che si svolger in marzo-aprile 2005 in cui verranno trattati problemi della intonazione, del ritmo, della fonetica ed il cantar leggendo. La seconda fase in ottobre sar dedicata al repertorio di vari generi,
alla concertazione ed alla direzione corale, la parola cantata ed il ritmo nel canto corale. Direttore Artistico: Giovanni Torre.
g PIACENZA: Corso di propedeutica musicale per bambini della scuola elementare.
Organizzato dal Maestro Pigazzini diplomato in Musica Corale e Direzione di Coro e in Canto Didattico e direttore del Coro Farnesiano, il Corso vedr anche tra i docenti i M.i Adriana Evigi e Roberta Covi. Si svolger per tutto larco dellanno scolastico con lezioni il luned ed il gioved suddiviso in tre sezioni. Oltre agli elementi fondamentali della grafia musicale con metodologia del Cantar
leggendo di Roberto Goitre, verranno forniti elementi di educazione vocale, respirazione, appoggio
del suono, intonazione, lettuta chironomica, lettura mentale, canoni, canti popolari.
h BOLOGNA: Laboratorio didattico per direttori di Coro e Coristi.
Proseguendo lesperienza dello scorso anno il Coro Euridice di Bologna diretto dal M Scattolin organizza un laboratorio per direttori che prevede anche la collaborazione del Coro Studium Canticum
della Federazione Regionale Cori della Sardegna, complesso che nel 2004 partecip a Bologna al progetto la Polifonia ed il canto Popolare.
i RAVENNA: Corsi di canto corale per lAnno scolastico 2004-2005.
Condotto dal M Unich il corso, che si ripete per il terzo anno consecutivo, si rivolge al mondo della
scuola e prevede la docenza corale del Maestro nelle classi con il supporto del coro Canterini Romagnoli di Ravenna. Lapprofondimento storico musicale verr svolto dai docenti dellIstituto Friedrich
Schur che collaboreranno con i docenti delle classi medesime. previsto che il corso, composto da 12
lezioni, si ripeta in 30 classi.
Sono attualmente in via di preparazione in provincia di Bologna altri due corsi musicali: il primo verter sulla vocalit femminile, il secondo sar un corso di alfabetizzazione musicale per giovani ed
adulti.
A CARPI: a cura della Corale P. L. da Palestrina stato presentato il progetto per le Celebrazioni del
150 della nascita del valente musicista nativo di quella citt, il M Giuseppe Savani, che dedic la
sua opera di compositore alla musica sacra.
27 settembbre 2005 - Commemorazione ufficiale e Concerto di apertura dei festeggiamenti con un
programma musicale identico a quello eseguito nel 1934, in occasione della morte del Maestro.
17 dicembre 2005 - Convegno sulla musica sacra contemporanea e non, al quale parteciperanno esperti di chiara fama con riferimento anche allopera del M Savani.
Febbraio 2006 - Grande Rassegna Corale di musica sacra con la partecipazione di importanti gruppi
artistici italiani.
15 aprile 2006 - Esecuzione de La desolazione di Maria SS - cinque mottetti per soli, coro, orchestra di Giuseppe Savani che ogni anno viene eseguita la vigilia di Pasqua nel Tempio Monumentale
S. Nicol di Carpi dal Coro P.L. da Palestrina diretto da Andrea Beltrami
23 maggio 2006 - Solenne pontificale con accompagnamento corale ed orchestrale a conclusione della celebrazione.
25
C
USCI
Unione
Societ Corali
del Friuli Venezia
Giulia
via Altan 39
San Vito
al Tagliamento
Presidente:
Sante Fornasier
26
antare a Natale cosa usuale, tutti coloro che vivono lesperienza corale percepiscono il tempo di Natale come un intenso periodo da cantare: dalla Messa al Concerto, dallesibizione
estemporanea alla rievocazione di riti antichi. Nativitas, la manifestazione che ormai da anni caratterizza il periodo natalizio in Friuli Venezia Giulia, ancora un efficace strumento di valorizzazione e stimolo per coloro che vogliono accostarsi al cantar Natale in modo consapevole e non superficiale, proponendo progetti musicali e culturali che, richiamandosi al recupero di tradizioni, alla ricerca di repertori desueti o poco proposti, giungono allapprofondimento dellintensit spirituale che la vera essenza di uno dei tempi pi forti dellanno liturgico, lontano da sfavilli di vie
illuminate e di vetrine accattivanti. Il successo di Nativitas e lentusiasmo con cui i cori vi partecipano scaturiscono innanzitutto dalla genuina semplicit della sua formula, che lascia spazio allautonoma inventiva dei cori offrendo loro, al medesimo tempo, un nuovo spazio dove rinnovare la
propria progettualit. Moltissimi i concerti presentati in tutta la regione a partire dalla fine di novembre fino al 6 gennaio, concerti che hanno permesso la valorizzazione di repertori tradizionali e
popolari e la riscoperta di riti e tradizioni locali. Non sono mancati i concerti storici su musiche
natalizie di autori importanti e i progetti ad hoc assieme alle messe cantate. Uno dei concerti di Nativitas ha proposto anche limpegnativa esecuzione del Vespro della Beata Vergine di Claudio
Monteverdi, ospitato l8 dicembre nel Duomo di Spilimbergo durante la celebrazione liturgica del
Vespro.
Alla fine di novembre la citt di Udine e il mondo corale friulano ha avuto modo di ascoltare un
concerto del Coro Giovanile Italiano primo dei concerti del tour dell'inverno 2004, in una serata
emozionante, vibrante, coinvolgente come pochi altri concerti corali hanno saputo offrire. Contemplantes, Adorantes, Jubilantes Te: queste le tre sezioni tematiche entro le quali si articolato il concerto, pensato per celebrare lAssemblea Generale di Europa Cantat in programma a Venezia, con
il quale si voluto rendere omaggio alla Serenissima. Accanto al glorioso passato di Giovanni Gabrieli e Claudio Monteverdi anche lo splendido presente delle composizioni di Piero Caraba, Elena
Camoletto, Mauro Zuccante,Giuseppe Mignemi, Giovanni Bonato, di cui sono stati presentati brani appositamente commissionati ed ispirati alla Scuola Veneziana. Di assoluto valore si sono rivelate le interpretazioni degli impegnativi mottetti di Giovanni Gabrieli, affascinante la lettura dei brani di Claudio Monteverdi. Ancor pi emersa la fresca vitalit del Coro Giovanile Italiano nel repertorio contemporaneo, culminato nel brano Audi Filia di Giovanni Bonato per otto gruppi spazializzati e bicchieri, il cui evanescente suono ha permeato il Duomo di Udine, creando meravigliose suggestioni.
Sabato 12 marzo si tenuta presso la sede di San Vito al Tagliamento lassemblea ordinaria dellUSCI Friuli Venezia Giulia. Presentando agli intervenuti il bilancio consuntivo dellAssociazione
per lesercizio 2004, il Presidente Sante Fornasier ha ricordato le numerose attivit svolte dallUSCI nel corso dellultimo anno, da Verbum Resonans, la manifestazione che ha ricordato i dieci anni dei Seminari Internazionali di Canto Gregoriano al Convegno Internazionale di Studi su Alessandro Orologio (ca. 1555-1633) ed ai musicisti friulani del suo tempo. proprio grazie a progetti cos ampi e ad appuntamenti di cos grande rilievo che lUSCI Friuli Venezia Giulia riceve apprezzamenti da pi parti ed attira linteresse delle istituzioni. LAssociazione infatti sostenuta da
diversi enti, che di anno in anno rinnovano il loro appoggio: tra questi spicca sicuramente per importanza la Regione Friuli Venezia Giulia, fatto che dimostra il grado di incidenza acquisito dallAssociazione nel panorama culturale regionale e conferma il valore delle attivit proposte. Limpegno che lAssociazione si propone per il 2005 quindi quello di mantenere lalto livello di qualit raggiunto, promuovendo e realizzando con accuratezza corsi di formazione, seminari, concerti
e manifestazioni di sicuro interesse. Nel programma delle attivit che lUSCI Friuli Venezia Giulia
ha presentato per il 2005, infatti, oltre al ripetersi di appuntamenti annuali come i seminari di canto gregoriano o la rassegna di concerti natalizi, spicca la X edizione di Corovivo, una manifestazione biennale a carattere itinerante aperta a tutti i cori della regione (anche quelli non iscritti allUSCI) che questanno si terr a Pagnacco (UD) a fine ottobre. Infine il 2005 vedr la pubblicazione della nuova edizione dellANNUARIO dei cori associati: esso raccoglier in una veste grafica nuova ed elegante i dati e le foto degli oltre 260 cori aderenti allUSCI Friuli Venezia Giulia e
verr inviato, oltre che ai cori stessi, anche ad enti, istituzioni e associazioni come concreta testimonianza della variegata realt corale della regione.
Al centro Culturale A. Moro di Cordenons (PN) si tenuto il 1 Festival del Canto. Organizzata dal
Comune e dai cori cordenonesi, particolare dal Coro SanAntonio Abate, e patrocinata dallUSCI
di Pordenone, la manifestazione ha visto la ricca e varia coralit della cittadina pordenonese confrontarsi, nellarco di quattro serate (9,10, 16 e 17 aprile) con espressioni importanti della coralit
regionale e nazionale. Allinterno del Festival anche un momento di riflessione sul repertorio corale, nel corso di un seminario che ha avuto per relatori Lorenzo Donati, Marco Berrini, Pavle Merk
e Orlando di Piazza, chiamati, tra laltro, questi ultimi tre, a partecipare al Festival in qualit di
commissione dascolto che ha fornito suggerimenti e valutazioni ai cori partecipanti.
I
Associazione
Cori dellAbruzzo
Via Moscardelli, 16
67100 LAquila
Presidente:
Vincenzo Vivio
A.R.C.C.
Associazione
Regionale Cori
Campani
84080 Pellezzano (SA)
Via Fravita 62
Presidente:
n questo recente periodo lAssociazione ha vissuto avvenimenti in un certo senso straordinari. Per
questioni di salute il presidente M Pasquale Colangelo ha, purtroppo, dovuto rassegnare le dimissioni. Di conseguenza il Consiglio, il cui mandato era in scadenza alla fine del 2004, ha dovuto provvedere, nelle more, alla elezione di un nuovo presidente nella persona del M Vincenzo Vivio. Pur nelle difficolt connesse ad un avvicendamento non previsto, il nuovo presidente ed i collaboratori del Consiglio direttivo hanno comunque posto in essere la realizzazione della XVIII Rassegna regionale Cori
dAbruzzo, nel suggestivo scenario montano dellAltopiano delle Rocche e della Valle Subequana. Alla rassegna hanno partecipato otto cori distribuiti in tre riuscitissimi concerti nei centri di Castelvecchio
Subequo, Fagnano Alto e Rocca di Mezzo. stato inoltre avviato un intenso lavoro per la ridefinizione
dello statuto dellAssociazione, in modo da adattarlo alle nuove esigenze e comunque in tempo utile per
la rielezione degli organi statutari. Il Consiglio ha anche provveduto allapprovazione del consuntivo del
2004 e del preventivo per il 2005. Infine stato pubblicato il periodico dellAssociazione Coralit
abruzzese, dedicato agli eventi salienti del 2004.
ellottobre 2004 lAssemblea dellARCC ha provveduto al rinnovo delle cariche associative, confermando, come consiglieri, Giovanni Moscariello, Raffaela Scafuri e Vicente Pepe, ed eleggendo
al medesimo ufficio, per la prima volta, Mimmo Cozzolino ed Arturo Armellino.
In seno alla seduta di insediamento del nuovo Direttivo, Giovanni Moscariello, Raffaela Scafuri e Vicente Pepe sono stati confermati nelle rispettive funzioni di Presidente, Segretaria e Delegato Feniarco,
mentre a Mimmo Cozzolino e ad Arturo Armellino sono state affidate, nellordine, la Vice-Presidenza e
la Presidenza della Commissione Artistica. Coadiuvano Arturo Armellino, come componenti della predetta commissione, Silvana Noschese, Caterina Squillace, Carlo Intoccia e Rosario Peluso.
Il nuovo Consiglio ha ripreso e portato a compimento i progetti in via di elaborazione allatto della chiusura del passato triennio.
LARRC ha ritenuto, anzitutto, di investire sulla formazione e di farlo in maniera continuativa: la "Scuola permanente di formazione" risponde, per lappunto, allesigenza di superare lepisodico (il weekend
una tantum, lo stage, la tre-giorni) e di assicurare metodicit ed organicit nella trasmissione dei contenuti. Il primo anno della Scuola in corso di svolgimento prevede gli insegnamenti di logopedia,
tecnica vocale e direzione di coro, rispettivamente affidati alla dott.ssa Di Nita, al M Steve Woodbury
e al M Guido Messore. I venticinque allievi, nellultimo weekend di ogni mese, seguono per lo pi tutti e tre i corsi.
Va da s che, pur privilegiandosi il carattere permanente della didattica, iniziative formative aggiuntive,
di tipo occasionale, non si escludono. Vanno ricordati, in proposito, i corsi di direzione di coro tenuti,
qualche mese or sono, dal M Marzilli e dal M Patti.
In dirittura di arrivo il concorso per compositori La canzone napoletana in coro: iniziativa nata dalla considerazione della penuria di elaborazioni per coro dei classici napoletani. Una qualificata giuria
(Cicconofri, Noschese, De Gregorio, Panariello, Patti) nelle scorse settimane ha proceduto alle valutazioni finali. I lavori dei vincitori saranno presentati dai cori campani in una serata di gala e successivamente raccolti in apposito volume.
LAssociazione seguita a patrocinare le numerose rassegne organizzate dai cori soci e per giugno prevista ledizione annuale del Festival dei cori campani, direttamente gestita dallARCC.
LARCC rivolge un pensiero beneaugurante in special modo a Silvana Noschese, prima rappresentante
campana in seno alla Commissione Artistica Nazionale.
27
C
Associazione
Regionale
Cori Puglia
Via Margherita
di Savoia, 13
72029
VILLA CASTELLI (BR)
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on delibera di Giunta Regionale n 988 del 4 agosto 2004 la Regione Puglia entrata, quale
socio pubblico, allinterno dellARCoPu. Dopo un iter burocratico durato quasi un anno finalmente la coralit pugliese viene ufficialmente riconosciuta dalle Istituzioni.
Dopo lentusiasmante avventura vissuta lo scorso anno lARCoPu ha deciso di bissare e di riproporre in chiave nuova la settimana cantante denominata In...Canto Mediterraneo che si terr a Monopoli (BA) presso il Villaggio di Cala Corvino dal 29 giugno al 3 luglio p.v. Docente dellAtelier n 1 Spiritual e Gospel il M Luca Pitteri, assistente il M Vincenzo Schettini; docente dellAtelier n 2 Il madrigale rappresentativo e la commedia madrigalesca tra il 500 e 600: Vecchi,
Banchieri, Croce, Striggio il M Marco Berrini. Per ogni ulteriore aggiornamento
www.arcopu.com che permette inoltre, tramite liscrizione gratuita al sito, di essere aggiornati costantemente: infatti abbiamo predisposto un meccanismo di iscrizione ad una newsletter ARCoPu
nella sessione Iscriviti al sito al fine di mandare circolari di aggiornamento direttamente a tutti
i soci.
Sabato 21 maggio 2005, in diretta su RAI UNO, in occasione dellinaugurazione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale della CEI, che si terr dal 21 al 29 maggio prossimo nella citt di
Bari, lARCoPu stata incaricata di allestire il coro. Il concerto inaugurale sar tenuto in Piazza
Prefettura la quale sar blindata per loccasione a causa della presenza delle pi alte Cariche Istituzionali, tra le quali il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ed il Card. Camillo Ruini. Coro ARCoPu, orchestra della Provincia di Bari, direttore M Luis Bakalov (premio oscar per la colonna sonora de Il Postino di Massimo Troisi). Sar eseguita la Missa Tango dello stesso Bakalov oltre
allInno del Congresso di A. Parisi.
Marted 24 maggio, sempre a Bari, un concerto dei migliori gruppi corali scolastici. Direttore il
M Nicola Conci. Domenica 29 maggio, a conclusione del Congresso, i cori ARCoPu che ne facciano richiesta parteciperanno allanimazione musicale della S. Messa celebrata da S.S. Benedetto XVI.
Dal 22 ottobre al 22 dicembre verr organizzato un Corso di base online con il software FINALE
versione 2000, 2001 e 2002 al fine di permette la realizzazione di una partitura complessa. Informazioni dettagliate sul sito www.arcopu.com.
Per Sabato 7 maggio programmato il Festival corale denominato Canta mi la Scuola Junior dedicato, dopo lesperienza dello scorso anno per i ragazzi delle scuole medie pugliesi, ai bambini
delle elementari. Sar patrocinato dal Comune di Foggia oltre che dallIRRE Puglia. Il festival
si terr presso la Scuola Elementare S. Giovanni Bosco di Foggia mentre il concerto finale si
terr presso il Teatro U. Giordano della stessa citt; docente dellatelier di studio pomeridiano il
M Nicola Conci.
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DISCOGRAFIA
a c u r a d i A l v a r o Va t r i
PER INFORMAZIONI
Associazione Corale Cantori Materani
Via F.lli Rosselli, 30 - 75100 MATERA
tel. 0835 334727
www.cantorimaterani.it info@cantorimaterani.it
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SCAFFALE
a cura di Sandro Bergamo
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MONDOCORO
Curiosit, navigazioni, spigolature su Internet, riviste, libri
a cura di Giorgio Morandi
Pochi giorni fa, sotto la neve leggera ma persistente, ellebori e primule stupende guadagnavano
ancora a fatica luscita dal leggero gelido manto di neve, sulla costa che salza sul lago, appena
oltre i ruderi che un tempo furon nido allInnominato. Oggi nel giardino di casa, di fronte al Resegone (dai molti suoi cocuzzoli in fila che in vero lo fanno somigliare a una sega) colchici, primule e violette, davanti alla siepe di forsytia che mostra le prime gemme, alzano al cielo indiscutibilmente il giovane e fresco canto della natura; la nuova primavera che avanza. Gi maturo, invece, dopo mesi di lavorazione accurata, il canto di molti Cori. Quante Rassegne quanti concerti stanno per
sbocciare a portare, in un mondo per niente sereno ancora, la nostra voglia di vivere, di vivere insieme
senza confini nelle nostre ricche diversit. Buona Primavera a tutti e ben ritrovati!
Ora
provan da soli.
Vedremo come andr.
Io sogno
che un giorno lontano o vicino
il mio coro terr il suo concerto.
(DON SIRO)
NUOVI CD IN ARRIVO
Le jeu de Robin et Marion del Troubadour Adam de
la Salle vissuto tra il 1250 circa ed il 1306 forse.
certamente tra le pi importanti opere medievali nel
campo dellarte musicale. Pur citata in tutti i libri di
storia, lopera resta praticamente misteriosa; combina elementi di musica popolare, poesia dotta e commedia. Questa pubblicazione certamente un fatto
sensazionale perch per quanto dato di sapere solo
due registrazioni di questopera sono state fatte in
passato, negli anni 1970 e 1980, e poi poi c lesecuzione musicale davvero esemplare del Micrologus
Ensemble: rispettoso delle ultime scoperte di musicologia nella conservazione della freschezza e della
spontaneit di una partitura piena di contrasto e di
sentimento. Luso di una collezione di strumenti (arpa, liuto, cornamusa, hurdy-gurdy, piffero, percussioni) a supporto delle voci getta nuova luce su questo
famoso play e rivela tutti i suoi colori scintillanti.
Uno dice Jean Marie Marchal ascoltando questa
incisione capisce perch questo lavoro fin dalla sua
creazione ha tanto toccato lo spirito. (zigzag territories 040602).
Sette secoli e mezzo di musica trascorsi fra il precedente CD e i due che seguono!
Sono dedicati a uno dei pi attivi compositori della
nuova generazione Belga, Kurt Bikkembergs, compositore e direttore di coro che ben conosce lo stru-
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MONDOCORO
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io sono accondiscendente con i Direttori. Bisogna essere flessibili in modo corretto. In fondo come ricreare. Io ho creato, ma la vera musica si sta facendo ora. La musica non esiste prima di aver affittato
la sala e aver cominciato a far qualcosa. Io cerco di
convivere e di godermi le diverse idee.
MONDOCORO
Naturalmente questi stralci cos telegrafici e slegati
hanno il solo scopo di far intuire il contenuto dellarticolo di quasi 4 pagine che disponibile in forma integrale in lingua inglese.
PUBBLICAZIONI CORALI
EVENTI CORALI
Workshops, Masterclasses, Festivals e Concorsi: circa 140 avvenimenti corali che si svolgono in tutto il
mondo nel corso del 2005, 2006 e 2007. Prime indicazioni, principalmente recapiti telefonici e informatici, per prendere contatti e richiedere informazioni e
programmi completi.
Musica, libreria corale virtuale
Da Ottobre 2004 il progetto completo di IFCM Musica disponibile su DVD-ROM per Windows, e verr
aggiornato ogni 3-6 mesi. Caratteristiche della versione di Settembre: 3Gbites di informazioni; pi di
137.000 partiture di tutto il mondo descritte in 4 lingue; ricerca praticamente secondo ogni criterio/metodo immaginabile; descrizione di 1800 editori,
26.000 compositori, pi di 100.000 links multimediali; lista degli anniversari di compositori dal 2004 al
2008; compilation dei pezzi gi segnalati da Musica
come pezzo favorito del mese a partire dal 1998.
Maggiori dettagli in
www.musicanet.org/en/dvdrom.htm.
Unesco, giornata internazionale
della musica
Dal 1975 quando fu istituito dallallora Presidente
dellInternational Music Council, ha luogo ogni anno
il 1 di ottobre, ed una occasione di riflessione e di
dibattito sul ruolo della musica e dei musicisti. Lo
scorso anno si aperto con un ricevimento nella sede parigina dellUNESCO, sede anche dellIMC. Per
saperne di pi: imc@unesco.org oppure tel. +33 1 45
68 48 50.
Copyright - diritti dautore
un argomento recentemente al centro di discussione a molti livelli. ICB n.5, quarto quadrimestre 2004,
ha offerto ai suoi lettori una serie di quattro interessanti articoli:
Diritti Dautore: Terminologia e fatti di Jean Claude Wilkens (Segretario Generale di IFCM);
Il Pubblico Dominio e le sue eccezioni di Vincent
Salvad (dal 1989 lavora presso SUISA una societ
svizzera che si occupa di copyright di opere musicali; autore di libri);
Copyright e il Pubblico Dominio di Joost Smiers
(Professore di Scienze Politiche delle Arti, della Scuola DArte di Utrecht, Olanda e autore di libri);
Pirateria di Lawrence Lessig (Professore di Legge
alla Stanford Law School e fondatore, presso la scuola, del Centro per lInternet e la Societ).
Largomento stato diffusamente trattato (e bistrattato) anche nel Newsgroup
choraltalk-l@listserv.indiana.edu
Symposium corale mondiale
Mentre per il 2006 confermata la settima edizione
in Kioto (Giappone) con possibilit di iscriversi in
www.jcanet.or.jp/wscm/, gi si annuncia che lottava
edizione del Symposium Corale Mondiale avr luogo
nel 2008 a Copenhagen.
Coro da camera mondiale
che nulla ha a che vedere con il WYC Coro Giovanile Mondiale.
IFCM rilancia questo progetto e ne comunica le regole: non sar in competizione con il WYC; sar com-
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MONDOCORO
posto da cantori che abbiano gi concluso limpegno
con il WYC; un gruppo da 24 a 36 cantori a seconda
del programma; i cantori saranno impegnati per due
anni; aperta la partecipazione a cantori che non abbiano fatto parte del WYC; sar gestito dalla fondazione Tagger di Vigevano; verr proposto a direttori
dorchestra per co-produzioni.
Cantando per la pace
Lo scopo del coro giovanile (femminile) Arabo Ebraico Singing for Peace quello di promuovere un dialogo musicale interculturale che possa portare a una
migliore comprensione e a maggior tolleranza e pace
fra i popoli.
Due gruppi musicali si sono fusi a formare un gruppo coerente che preparer e presenter composizioni originali basate sulle due culture: il famoso Coro
Effroni fondato nel 1981 ed il Coro Sawa che era
stato creato per promuovere leducazione musicale
delle ragazze del villaggio Shfaram e per dare inizio
al progetto Cantando per la Pace. Il nuovo Coro
dar concerti in tutto Israele e allestero.
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Presidenza di IFCM
A seguito della Morte del Presidente Eskil Hemberg
(avvenuta ormai un anno fa) la carica di Presidente
della Federazione Internazionale per la Musica Corale passata (come da Statuto) al primo Vice Presidente, la signora Maria Guinand che si impegna con
il Comitato Esecutivo a lavorare per raggiungere
scopi e progetti gi indicati dal precedente Presidente, in particolare costruendo ponti ed aprendo attraverso il canto corale nuove vie di comunicazione con
tutto il Mondo.
Da queste pagine giungano alla signora Presidente
Maria Guinand e al nuovo primo Vice Presidente signor Thomas Rabbow anche gli auguri di tutta la coralit Italiana.
Festival musica sacra international
Alternandosi con il Concorso Internazionale Cori Da
Camera, il Festival ha luogo ogni due anni a Marktoberdorf che per musicisti, amanti della musica, giornalisti musicali, musicologi e pedagoghi diventa
qualcosa come un luogo di pellegrinaggio. un evento musicale notevole.
Per alcuni giorni qui si puo sperimentare lutopia che
diventa realt. intensa la collaborazione musicale
fra le cinque religioni mondiali: Cristianesimo, Islamismo, Buddismo, Induismo, Ebraismo. Un insieme
di musicisti che operano come precursori dei leaders
mondiali.
Mentre i cori sono al centro dellattenzione, il festival propone nelle chiese e sale da concerto anche
gruppi vocali, strumentali e di danza provenienti da
tutto il mondo.
Audizioni per il
Coro Giovanile Italiano
MARTEDI 7 GIUGNO 2005
Ore 10.00-14.30
ROMA
Aula Magna della Facolt
Valdese di Teologia
Via Pietro Cossa, 42
(angolo Via P. da Palestrina)
BOLOGNA
Conservatorio di Musica
G. B. Martini - Piazza Rossini, 2
ALESSANDRIA
Conservatorio di Musica
A. Vivaldi - Via Parma, 1
REGGIO CALABRIA
Conservatorio di Musica
Francesco Cilea - Via Aschenez
BARI
Universit degli Studi di Bari
CUTAMC - Via San Giacomo, 1
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ROMA - 7 giugno
BOLOGNA - 8 giugno
ALESSANDRIA - 9 giugno
REGGIO CALABRIA - 14 giugno
BARI - 15 giugno