28 - gennaio-aprile 2009
Spedizione in A.P. - art. 2 comma 20/c - legge 662/96 - dci Pordenone - in caso di mancato recapito inviare al CPO di Pordenone per la restituzione al mittente previo pagamento resi
Dossier
La produzione
discografica
compositore
vic nees
la forma
musicale
cos e a cosa serve
TORINO 2012
Il sogno, la sfida
Voci
& tradizione
nuova collana feniarco
n. 28 - gennaio-aprile 2009
ISSN 2035-4851
Spedizione in A.P. - art. 2 comma 20/c
legge 662/96 dci Pordenone
Autorizzazione Tribunale di Pordenone
del 25.01.2000 n 460 Reg. periodici
Abbonamento annuale: 25
5 abbonamenti: 100
c.c.p. 11139599 Feniarco - Via Altan 39
33078 San Vito al Tagliamento Pn
Editoriale
con qualche trepidazione che licenziamo questo
28 numero di Choraliter, il primo della nuova serie.
Ci lasciamo alle spalle ventisette numeri, nove anni
di lavoro, per intraprendere un percorso in parte
diverso. Non un semplice rinnovamento grafico,
ma una nuova impostazione che vogliamo dare alla
nostra rivista.
C continuit con quanto abbiamo fin qui proposto,
ed per questo che manteniamo non solo il nome
della nostra testata, ma anche la numerazione.
Ma al tempo stesso si apre una nuova fase, per
Choraliter e per Feniarco. Fino ad oggi si trattato
di rafforzare lassociazione dei cori italiani, dotarla
di mezzi e strutture, farne un riferimento per tutti
gli attori della coralit, un interlocutore affidabile per le istituzioni. Choraliter
stata al servizio di questopera di rafforzamento della coralit italiana e
attraverso i suoi quadrimestrali dossier ha dato conto dei temi che hanno
segnato questi anni.
Oggi che su questo percorso si fatta molta strada, la nostra rivista pu
guardare oltre e diventare non solo la voce delle associazioni corali, ma
dialogare direttamente con i cantori, i direttori e quanti altri sono interessati al
canto corale come elemento importante della nostra cultura musicale.
Girava un Decalogo del corista, qualche tempo fa, dal quale si potevano
ricavare queste norme:
IV. il buon corista desidera essere il migliore
V. il buon corista non crede di essere il migliore
questa capacit di coniugare lambizione allumilt attraverso limpegno a fare
della pratica corale unesperienza valida sul piano culturale e su quello civile.
Di questa idea alta, non mero passatempo ricreativo, della coralit, Choraliter
vuole essere linterprete. A quanti vivono con questo spirito la loro pratica
corale, siano essi cantori, direttori, compositori, Choraliter vuole rivolgersi.
Ad essi chiede di essere sostenuta.
E sullo sfondo intravediamo uno spazio ancora pi ampio, quello di chi non
canta in un coro, ma ama la musica e non trova a sufficienza fonti cui attingere
la musica corale, e forse nemmeno sa cosa si perde. Anche a questi ci dovremo
prima o poi rivolgere, per dare anche in Italia, quello spazio che la musica
corale ha nelle altre culture europee e che la coralit italiana si merita.
Con pi spazio alla musica, con pi informazione sugli avvenimenti, col cd che
annualmente allegheremo, con un magazine come Italiacori.it il cui primo
numero da poco arrivato ai lettori di Choraliter, e che si accompagner,
quadrimestralmente, alla nostra rivista, completandone e arricchendone
linformazione, con una serie di pubblicazioni, di cui il promo allegato allo
scorso numero una significativa testimonianza, quello che Feniarco propone
un progetto editoriale completo per la musica corale italiana.
Completo e coraggioso, perch in un momento difficile, che talvolta costringe
anche il nostro mondo corale a segnare il passo (la sospensione del concorso
di Vittorio Veneto ne un esempio) Feniarco decide di non aspettare momenti
migliori, ma di investire subito.
La coralit italiana lo merita e di questa coralit lItalia ha bisogno.
Sandro Bergamo
direttore responsabile
n. 28 - gennaio-aprile 2009
DossieR
La produzione discografica
Pubblicare un cd
Cui prodest?
Mauro Zuccante
lacustica corale
Harald Jers
16 Compact disc
Cronaca
Il sogno, la sfida
Luca Ricci
Attivit dellAssociazione
la musica da vedere
Mauro Zuccante
Dossier compositore
Vic Nees
Nova et vetera
Carlo Tommasi
32 La forma musicale
Sandro Bergamo
48
Rubriche
52 Discografia
54 Scaffale
58 Mondocoro
INDICE
Pubblicare
un cd
pubblic
cui prodest?
di Mauro Zuccante
dossIER
icare
Hilliard
Ensemble
dossIER
La monografia
Una buona parte delle incisioni disponibili costituita
da monografie. Spesso ispirate ad autori o a periodi
storici ben individuati, presuppongono in genere uno
studio e un approfondimento specifici: la scelta
dellautore, del repertorio, la valutazione critica delle
edizioni musicali disponibili, unoculata scelta
dellorganico, vocale e strumentale, linterpretazione
alla luce degli orientamenti esecutivi sempre pi
analitici e specialistici. Un approccio filologico, in
presenza di musica composta per essere eseguita in
ambienti ben definiti, suggerisce inoltre lopportunit di
individuare ambienti acusticamente idonei, in modo da
ricreare, nei limiti del possibile, le sonorit e lacustica
originali. La scelta monografica spesso suggerita dal
produttore, perch obbedisce a logiche commerciali
ben precise. Alcune etichette sono specializzate in
musica di un determinato periodo storico, altre a
esempio in autori minori, nel lodevole intento di
proporre degli inediti.
Dal concerto al cd, dal cd al concerto
A partire dal 1979, comparve un supporto audio digitale
destinato al grande pubblico: il compact disc, frutto di
ricerche condotte dalla Philips gi dalla fine degli anni
Cinquanta. Lavvento del compact disc ha consentito di
estendere oramai fino a ottanta minuti la durata della
registrazione su un unico supporto, aprendo nuove
possibilit e un diverso approccio alla produzione
discografica. Il cd diventa antefatto o documento
dellevento concertistico. Alcuni gruppi professionistici
pianificano annualmente la propria attivit concertistica,
su uno o due programmi di base che propongono
anche in versione cd. Penso a grandi nomi conosciuti e
spesso citati: Tallis Scholars, Kings Singers, Hilliard
Ensemble. Da subito hanno imboccato questo percorso.
Il cd audio______
Il Compact Disc Digital Audio,
acronimo CDDA, comunemente
abbreviato in cd audio, uno
standard di registrazione audio
digitale su compact disc, il
supporto di memoria removibile
attualmente pi utilizzato.
Lo standard stato creato dalla
Sony congiuntamente alla Philips
e rilasciato nel 1979, anno in cui
iniziata la commercializzazione
dei primi cd audio. Il cd audio
stato la prima applicazione
pratica implementata per il
compact disc da cui sono derivati
tutti gli altri suoi formati e
utilizzi. La struttura fisica del
disco e i protocolli di memorizzazione dei dati sono descritte nel
cosiddetto red book (termine
inglese che tradotto letteralmente significa libro rosso). Tali
specifiche tecniche prevedono
una capacit massima di 747 MB
e audio stereofonico LPCM
campionato a 44,1 kHz con
campioni di 16 bit, quindi,
tenendo conto dello spazio
occupato per la correzione
derrore, una capacit massima
di registrazione di 74 minuti.
Il cd audio nato come formato
di compact disc prestampato
(quindi come memoria a sola
lettura) destinato allindustria
multimediale per la commercializzazione di contenuti sonori,
in particolare dallindustria
discografica per la commercializzazione di musica. In tali settori
merceologici stato inizialmente
concorrente del disco in vinile
soppiantandolo quasi completamente nel giro di una decina
danni. Tuttoggi rappresenta il
supporto audio pi utilizzato in
tali settori. Con la nascita del
cd-r, nel 1988, e del cd-rw, nel
1997, diventato anche uno dei
formati di registrazione pi
utilizzati nellhome audio
soppiantando in particolare la
compact cassette sempre nel
giro di una decina danni.
dalla registrazione
alla stampa
regis
di Renato Campajola e Mario Bertodo (SMC Records)
La programmazione e la conduzione
delle sedute di registrazione
La programmazione delle sedute di registrazione un altro
elemento importante per la buona riuscita del lavoro.
La maggior parte dei cori formata da amatori che, spesso,
cantano per imitazione la musica: questo fa s che sia meglio
registrare 4-5 brani per seduta di 3-4 ore, distanziando le
sedute di 7-15 giorni cos da consentire un ripasso in prova
dei brani da incidere. Raramente registrazioni concentrate in
2-3 giorni hanno portato a risultati eccellenti, a meno di non
lavorare con formazioni professionali.
Anche la conduzione della registrazione fondamentale per
un buon risultato e la collaborazione tra maestro del coro e
direttore della registrazione pu consentire di ottenere il
massimo dai coristi. Durante la registrazione noi seguiamo
lesecuzione sulla partitura, annotando i punti critici che, al
termine di ciascun take, comunichiamo al maestro: decidiamo
quindi se e cosa rifare di ciascun brano finch non si
ottenuto il risultato voluto. In questa fase importante che il
direttore della registrazione riesca ad avere unidea ben
precisa della qualit musicale ottenibile dalla formazione che
si sta registrando: al meglio non c limite, ma ciascun coro
ha un suo limite che, almeno al momento della registrazione,
non superabile. pertanto inutile e controproducente
cercare di superare questo limite con un numero esagerato di
ripetizioni: la qualit non migliorer ma si otterr un
affaticamento e una demotivazione degli esecutori.
Molto spesso utile ripetere solo una piccola parte del brano
da registrare, per tale ragione importante che il coro,
durante le prove in preparazione della registrazione, si abitui
a partire non solo dallinizio del pezzo, ma anche da punti
intermedi, ovviamente musicalmente ragionevoli.
Unultima considerazione la dedichiamo agli strumenti
utilizzati per fornire lintonazione al coro: la nostra esperienza
consiglia di impiegare una piccola tastiera elettronica, perch
fornisce una scala cromatica con intonazione stabile.
Strumenti come il corista ad ance non sempre sono
affidabili come riferimento, poich variano lintonazione con la
temperatura e lintensit del soffio. Luso del diapason, a
meno di maestri con sensibilit eccezionale, porta ad avere
differenze di parecchi cent fra le varie ripetizioni rendendo
quindi indispensabile luso di pitch shifter durante il
montaggio e complicando quindi non poco il lavoro di post
produzione.
dossIER
La post produzione
Al termine delle sedute di registrazione ci si ritrova con alcune ore di
materiale registrato, suddiviso in molte decine di takes. Il primo lavoro da
realizzare la selezione del materiale registrato per costruire la versione
definitiva: un compito delicato dal quale dipende molto della qualit
finale. Non si tratta infatti di eliminare semplicemente gli errori, ma di
valutare anche le piccole differenze interpretative che sono sempre
presenti tra le varie versioni: per tale ragione noi riteniamo che questo
lavoro sia svolto al meglio dal maestro del coro. Se durante la
registrazione si lavorato con metodo e si sono segnate correttamente le
varie versioni, non un lavoro terribile ma richiede comunque 15-20 ore
di attenti ascolti.
Spesso ci si chiede se questa modalit di lavoro non porti a realizzare
registrazioni puzzle senza una precisa linea musicale: la nostra
esperienza ci dimostra che, se il coro arrivato alla registrazione con una
preparazione adeguata, le varie versioni differiscono di pochissimo luna
dallaltra sia come tempo sia come interpretazione.
Dal punto di vista tecnico i migliori sistemi di montaggio digitale
consentono di intervenire in ogni punto del brano: possibile montare su
note legate e congiungere takes aventi anche piccole differenze di volume
di suono o di intonazione. Da qualche tempo sono anche disponibili
software che consentono di variare in modo continuo e programmabile
lintonazione, risolvendo cos il problema di congiungere fra loro versioni
con bella interpretazione, ma con variazione dellintonazione durante
lesecuzione. Se si utilizzano i migliori prodotti e si conoscono a fondo le
possibilit che offrono e i loro limiti, limpiego di questi mezzi tecnici
assolutamente trasparente e inudibile a lavoro finito.
Ci sembra importante sottolineare che tutti gli aspetti musicaliinterpretativi non sono sostituibili dallimpiego di mezzi tecnici pi
sofisticati, ma restano totale appannaggio degli esecutori: la postproduzione consente solo di ottenere quella esecuzione ideale che si
verifica talvolta nei concerti e che tutti sperano di poter inserire nel loro cd.
Al termine del montaggio si procede con il missaggio definitivo delle tracce
registrate; a questa operazione importante far partecipare anche il
maestro del coro, perch si potranno apportare quelle piccole correzioni
nel bilanciamento fra le sezioni che possono sensibilmente migliorare il
prodotto finito.
Un discorso a parte lo merita la gestione della dinamica di una
registrazione: la fase definita mastering, lultima prima della stampa del
cd. Oggi i sistemi di registrazione digitale consentono di catturare il suono
nella sua interezza sia come gamma di frequenze che come gamma
dinamica; purtroppo se le apparecchiature di registrazione professionale
garantiscono dinamiche ampiamente superiori a quella del cd, le
apparecchiature di riproduzione usate dalla maggior parte degli ascoltatori
sono spesso di qualit inferiore a quelle in uso venti anni fa, molto
inferiori alla qualit cd (nonostante le affermazioni della pubblicit).
Sistemi mobili come i-pod, mp3 players, ascolto in auto e internet se da un
lato hanno reso fruibile la musica in contesti una volta impensabili,
ci hanno per abituato a una qualit di ascolto mediocre con dinamiche
ridottissime.
una realt con la quale bisogna confrontarsi: produrre un cd da puristi
pu renderlo inascoltabile dalla maggior parte degli utenti finali,
fortunatamente anche qui ci vengono in aiuto i mezzi tecnici. Oggi
possibile ridurre significativamente la dinamica di una registrazione senza
penalizzare la dinamica percepita, si pu cio diminuire il rapporto di
SMC Records______________
10
Il mastering_____
Il mastering il processo
fondamentale per creare il
master di un album
musicale partendo dalle
tracce ottenute dopo il
missaggio. Il master
quindi la copia dalla quale
verranno stampate tutte le
altre.
Il mastering ha
fondamentalmente due
scopi: amalgamare i brani
presenti su un album (a
meno che non si tratti di un
singolo brano) decidendone
la scaletta, le pause tra i
brani e uniformandone i
volumi, la risposta in
frequenza e limmagine
stereofonica; ottimizzare la
resa sonora dei brani
rispetto al supporto su cui
verr stampato lalbum (cd,
dvd, vinile o altro) facendo
s che il disco riesca a
suonare al meglio su
qualsiasi supporto venga
riprodotto.
Il mastering non sarebbe
mai stato possibile senza
linvenzione del nastro
magnetico prima, e del
digitale poi. Queste due
tecnologie hanno permesso
lediting dellaudio registrato
successivamente alla
registrazione, ovvero hanno
dato vita alla
postproduzione. Prima
dellinvenzione del mixer e
dei microfoni, i dischi
venivano registrati mediante
luso di un diaframma di
cera che, posizionato nella
sala ripresa, vibrando
trasmetteva lenergia
acustica a un tornitore
posto in una stanza
adiacente il quale scriveva
in tempo reale lesecuzione
musicale creando
direttamente il master.
l
de
La scelta
della location
la sce
della
nella ripresa audio della musica corale
di Luca Ricci
12
dossIER
13
Luca Ricci_________
14
EC magazine 3/2008
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Harald Jers_______________
direttore dorchestra e dei cori da camera
Consono e Constant di Colonia coi quali si
dedica a un interessante repertorio
mondiale ancora sconosciuto che va dal
periodo romantico al contemporaneo.
ricercatore esperto nel campo dellacustica
degli ambienti dove il coro fa prova e/o
concerti, il tutto rapportato allanalisi della
voce umana nel coro e alla sua esperienza
di cantante solista e di direttore di cori
amatoriali e professionali.
Durante l8 Symposium Mondiale della
Musica Corale a Copenhagen, nel mese di
luglio 2008, stato docente titolare
dellatelier di acustica corale.
16
Compact disc
Preparazione del libretto
di Marco Rossi
DOSSIER
17
registrato.
Anche per questo aspetto ci si trova
spesso di fronte a due tipologie di
comportamento. In molti casi non si
trova alcuna nota informativa, ma
piuttosto alcune righe generiche sul
coro, sugli esecutori, sulloccasione pi
o meno celebrativa e cos via. In altri
casi il testo un dotto, quanto
illeggibile saggio musicologico, che tutti
noi vorremmo trovare altrove in sedi
pi opportune. Anche in questo caso la
via di mezzo la soluzione migliore.
Se il cd rappresenta loccasione per
ricordare un anniversario del coro o di
un compositore opportuno che i testi
illustrino sinteticamente la storia del
gruppo vocale, soprattutto dal suo
punto di vista musicale. ovvio che poi
altre informazioni possono confluire nel
settore curricula.
Se il cd invece propone registrazioni
monografiche, ricostruzioni di
18
DOSSIER
19
Immagini
Il corredo iconografico del nostro piccolo
supporto la giusta valvola di sfogo di un
impaginato piccolo ove spesso il testo parte
predominante.
Nel libretto non dovrebbero mai mancare una
(o pi) foto del coro e degli esecutori, in veste
ufficiale o durante le sedute di registrazione.
Se si tratta di compositori antichi alcune
immagini delle partiture e dei frontespizi
originali in fac simile saranno ben gradite.
Ovviamente sar importante una foto del
compositore contemporaneo, se la scelta
della registrazione verte su autori dei giorni
nostri.
Anche in questo caso un piccolo avviso: se
evitiamo le solite fotografie stile carta
didentit faremo un regalo agli esecutori;
con gli odierni mezzi digitali molto semplice
realizzare foto di organisti, cantanti, cori in
sede esecutiva, diamo cos un maggiore
senso di realt, evitando immagini che
ricordano altre situazioni.
Conclusioni
Realizzare il libretto di un compact disc, cos
come lintero iter progettuale, oggi cosa
abbastanza semplice, come tutte le cose per
necessit di un percorso che deve essere
attentamente valutato, sia esso
particolarmente semplice o impegnativo.
Il consiglio e lesperienza portano per
sempre a impegnarsi nel confronto, alla
necessit di approfondimento, una parte del
proprio tempo deve essere cos dedicato non
solo al puro aspetto esecutivo (prove e
verifiche musicali) ma anche a molte altre
operazioni.
Spetta infatti a un direttore di coro la
decisione di procedere in questo senso con la
voglia di ricercare musiche rare e inedite, di
contattare studiosi, compositori, musicologi
(non cosa difficile, la disponibilit
solitamente si trova con facilit), con lumilt
di voler sempre migliorare. Parole difficili e
pesanti che forse per molti, come per me,
sono pane quotidiano nel mio lavoro di
musicista che riparte sempre dallinizio, ma
che, ahim, non lo sono per tutti!
Cori
e dvd video
Cori e
la musica da vedere
di Mauro Zuccante
Sosteneva Stravinsky, che non basta ascoltare la musica, bisogna anche vederla.
innegabile che il fare musica comporta una gestualit e un dinamismo corporeo che sono
indissolubilmente legati al contenuto espressivo del discorso musicale.
Chi ascolta, perci, viene maggiormente coinvolto nellemozione, se pu partecipare
visivamente allatto della creazione del suono.
Da qualche tempo, si sono diffusi sul mercato supporti capienti (dvd e memorie di massa
simili), in grado di contenere registrazioni audio-video di eventi musicali. Il cd audio aveva gi
introdotto radicali cambiamenti di abitudini. Con il cd audio il rito dellascolto collettivo si
trasformato in ascolto privato. Ora il dvd video impone allascoltatore-spettatore unaltra
rilevante rinuncia. Il personale punto di vista viene sostituito dallo sguardo del regista, il
quale inquadra e monta le sequenze, seguendo un suo impianto di visione. Con le innovazioni
tecnologiche, insomma, una parte di autenticit dellascolto-visione rischia di venire smarrita.
Non vanno, per, trascurati alcuni vantaggi. Penso, a esempio, alla comodit di farsi unidea
delle opere che richiedono una messa in scena, senza doversi necessariamente recare in
teatro; penso al vantaggio di utilizzare video musicali realizzati a scopo didattico; penso alla
possibilit di abbinare le immagini al suono, al fine di calare levento musicale in un contesto
DOSSIER
comunicativo pi ampio.
Come al solito, i nuovi mezzi ampliano le
opportunit, ma il loro uso devessere
accorto. Mi viene in mente Herbert von
Karajan, il quale concentrava in se stesso il
ruolo di musicista e di regista. Dirigeva, cio,
orchestra e telecamera. Nelle riprese dei
suoi concerti linquadratura costantemente
fissa sul profilo del direttore in piano medio,
a eccezione di qualche fugace ripresa di uno
strumento, o di qualche raro scorcio di una
sezione dellorchestra. Con tutto il rispetto
per il talento musicale di Karajan, oggi i suoi
video sono inguardabili. Personalmente, li
colloco sul piano di una volont accentratrice
e narcisistica, che pone il direttore-registademiurgo al centro di ogni esecuzione. Una
forzatura che declina in secondordine
lopera musicale. Un uso discutibile delle
immagini, alle quali, al contrario, dovrebbe
essere anteposta lopera musicale.
Mi capitato recentemente di visionare un
dvd video, dal titolo Kantika, prodotto nel
2007 dal Coro di Conservatorio Leioa Kantika
Korala, diretto da Basilio Astulez. In questo
caso, ho avuto modo di apprezzare il lavoro
del film-maker. I canti, il coro di ragazzi, il
pianoforte che li accompagna, costituiscono
il centro gravitazionale attorno al quale
ruotano con garbo i 12 video-clip, inseriti nel
disco. Le immagini non soffocano il discorso
musicale, ma lo assecondano, giocando con
le espressioni dei volti dei ragazzi,
inquadrati nellatto di cantare, con una
ripresa assai mossa delle loro semplici
coreografie, con accostamenti di colore tra i
variegati costumi da loro indossati e le cose
e lambiente che, di volta in volta, li
circondano. Questo dvd un buon esempio
di come si possa spettacolarizzare (ma nel
significato etimologico di guardare) il
canto corale, senza travisare la sua
essenzialit. Vedendo scorrere le immagini
dei ragazzi baschi, ho pensato a quante
volte, assistendo a un concerto corale dal
vivo, indugio nellosservare come il discorso
musicale si riflette sui volti e sulle posture
delle persone che cantano. Uno spettacolo
di umanit che solo larte corale sa offrire
allascoltatore-spettatore con tanta
immediatezza e verit.
Prima di terminare ancora un paio di
segnalazioni. La prima quella di un video
(per certi aspetti simile a quello test
descritto), che ha come protagonista ancora
21
la tradizione
come modello
Vic
compositorE
23
Vic Nees________
Vic Nees nasce nel 1936 a Malines
(Anversa, Belgio). Dopo avere
terminato i suoi studi musicali a
Anversa (con menzione speciale)
sotto la guida del compositore Flor
Peeters, si perfeziona in direzione
di coro con Kurt Thomas a
Amburgo. Assume quindi lincarico
di responsabile della
programmazione di musica vocale
presso la radio nazionale belga di
espressione fiamminga Brt (oggi
Vrt) e, dal 1970 al 1996, diventa
direttore del coro della stessa
istituzione.
Come compositore conosciuto a
livello internazionale, soprattutto
per la sua musica vocale, e sue
composizioni sono eseguite sia in
Europa che negli Stati Uniti.
stato anche membro di giuria in
concorsi prestigiosi (Arnheim,
Arezzo, Cantonigros, Cork, Malta,
Neerpelt, Tours, Varna) ed un
punto di riferimento per la coralit
amatoriale del suo paese. Diversi
suoi lavori sono stati premiati e
sono stati incisi. Dal 1994
membro dellAcadmie Belge des
Sciences et des Arts.
24
Seminario europeo
per giovani
compositori,
Aosta 2008
compositorE
25
26
I partecipanti
al seminario di Aosta 2008
compositorE
27
1970
1972
1975
1976
1978
1979
1980
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1994
1995
1997
1998
2000
Titolo
Fnf Motetten
European Stabat Mater
Ave Maria
O Domine Deus
Repleatur os meum
Sur le pont dAvignon
Rachel
Salve Regina
Vigilia de Pentecostes
Ave Regina coelorum
Haec est praeclarum vas
Laudate pueri
Tota pulchra est
Seven Madrigals
Beatus vir
Liedjes voor de slapelozen
Sine musica nulla disciplina
Magnificat
Veni Sancte Spiritus
Eight Japanese folk songs
Fortissimi
Musica, solamen et gaudium
Rijke armoede van de trekharmonika
LEscaut
Nausika
Alma Redemptoris Mater
Liermolen
Gloria Patri
Regina coeli, blue be it
Ricordi de Sicilia
Bonum est confiteri Domino
A bunch of cherries
Memoria justi
Anima Christi
Voetbalgavotte (Gavotta del calcio)
Nuestra Senora de la Soledad
Upon G
Cantemus
Trois Chansons de Hollande
Emmanuel
Rana et Bos
Pichiarello
E cantico canticorum fragmenta
Quatre chansons de Flandre
Ego flos
Three partsongs
Babel
Neusser Messe
Concerto per la b Vergine
The music of the sea
Organico
SATB
A+T-solo, SATB
SSA
SATB
SA
SATB - S-solo
A+T-solo, cl, ctb, SATB
SSAA
SATB, org, cor in f
SA
SATB
SATB
SATB
SATB
SATB, pf
SA
S-solo, SATB
SATB, quintetto di ottoni
SATB
SA (voci bianche)
SA
SSAA
SSA
Bar-solo, SSA, pf, fl
SSATTB
T-solo, SSA, arpa
SSATTB, S-solo, campana
S-solo, SATB, celesta
voci bianchi SA
T-solo, SATB, arpa, perc.
SATB
SSAA
T+Bar-solo, SATB, 8 strumenti
SATB
A-solo, viola, SATB
SATB
SSA
TTBB
SSAA
TTBB
SSA voci bianche
TTBB
SATB
SATB
SSAA
SSAA
SATB, org, tromba
SATB, ob
SA, pf a 4 mani
Editore
Mseler Verlag
Mseler Verlag
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
Ed. Musica, Montserrat
Ed. Musica, Montserrat
CVM
CVM
Harmonia
CVM
Euprint
Harmonia
CVM
CVM
Mseler
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
Suvini Zerboni (Cartellina 1991)
Mseler Verlag
CVM
CVM
Edition prive
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
CVM
Suvini Zerboni (Cartellina 1993)
Koneza
CVM
CVM
CVM
Annie Bank
Annie Bank
Annie Bank
Carus Verlag
28
compositorE
29
Nella parte del verso che si riferisce alla neve, inoltre, le voci
prendono un movimento pi turbinoso e il linguaggio
armonico ingloba dei frammenti di scala ottofonica (come
nelles. 3) che rendono latmosfera ancor pi misteriosa
proprio grazie allindeterminatezza del quadro tonale:
es. 3: soprano, batt. 14-15
30
Note
1. Ho avuto la fortuna di
conoscere Nees e di essere stato,
anche se per pochi giorni, suo
allievo al Seminario europeo per
giovani compositori di Aosta nel
2006 e nel 2008, ricevendone
paterni consigli e
incoraggiamenti.
2. A titolo di esempio si pu
citare linizio di unaltra
composizione di Nees: il salmo
Singet dem Herrn, alle batt. 1-9 e
12-22; nel secondo caso linciso
ripetuto diventa oggetto di
unimitazione stretta fra
contralto e tenore, ridotta alla
fine a un semplice frammento.
Associazione Regionale
Cori Marchigiani
5a ACCADEMIA EUROPEA
per
direttori di coro
e cantori
repertorio vocal
pop
FANO (Pu)
Docente
Fred Sjberg
Assistente
Stefan Berglund
In collaborazione con
COMUNE DI FANO
CORO POLIFONICO MALATESTIANO
INCONTRO INTERNAZIONALE POLIFONICO
CITT DI FANO
Con il contributo del
MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Iscrizioni entro
il 31 maggio 2009
la forma
musicale
cos, a cosa serve
di Piero Caraba e Carlo Pedini
nova et vetera
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Note
1. A esempio, senza entrare nel
merito dellepoca e dello stile, le
successive entrate di voci che
ripetono esattamente la linea
melodica e ritmica proposta dalla
voce precedente, identificano la
struttura del canone; ogni volta che
si incontrer questo procedimento
compositivo lo si riconoscer dunque
come tale, cio come formalmente
determinato: un canone, di Bach, di
Mozart o di Beethoven, ma sempre di
canone si tratta, visto che possiede
quelle specifiche caratteristiche
formali.
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nova et vetera
storia una operazione priva di senso sul piano della comprensione dei suoi
significati.
La forma, considerata nel suo contesto storico, appare dunque come il mezzo
attraverso cui si esprime il significato della musica e, compiendo altro tipo di
percorso, diremo che solo passando attraverso la comprensione della forma si
pu giungere a capire il significato di una composizione.
Come ben descrive il Nattiez,9 a sua volta rifacendosi alle teorie strutturaliste di
J. Molino, c una linea che unisce il compositore allascoltatore; questa linea
passa per lopera darte, la cui comprensione richiede da parte di chi ascolta un
processo attivo che lo coinvolge razionalmente ed emotivamente. Entrambi,
compositore e ascoltatore, compiono un processo attivo di costruzione: il primo
compiendo latto creativo, il secondo ponendo in atto consciamente o
inconsciamente delle strategie atte a percepire e comprendere lopera. I due
mittente e destinatario non si conoscono, sono lontani nello spazio e spesso
lontanissimi nel tempo, e il destinatario sar portato, proiettando se stesso
sullopera, a formulare delle ipotesi circa il cosa ha voluto dire lautore.
a questo punto che la struttura formale assume il suo primario ruolo di
condurci al significato dellopera; lanalisi della forma nelle sue connessioni
generali e nel suo contesto storico a fornirci la chiave di quella semanticit, sia
pure emotiva e ineffabile, di cui la musica significante.
Lo studio delle strutture dellopera ci d cos la chiave della emozione estetica
che provoca e nel contempo ci fornisce lo schema di una emozione possibile.
Lineffabile non appare nel tessuto dellopera analizzata: ma lopera analizzata ci
fornisce lintelaiatura di una macchina generatrice di ineffabile.10
Nel passo citato Umberto Eco chiarisce lo scopo dello studio strutturale di
unopera individuandone al tempo stesso i limiti: una analisi, sia pure
ottimamente condotta, non sar comunque in grado di enucleare i termini
concreti di quella semanticit sui generis o di quellineffabile che la struttura
stessa a generare. Lanalisi formale spiegher gli artifici, chiarir le connessioni,
prender atto delle tecniche che provocano lemozione; ci condurr sulla via del
giusto significato e con la storia ci indirizzer verso la pi esatta chiave di
lettura estetica ed emozionale, ma non ci mostrer, in se stessa, lineffabile,
n mai riuscir a spiegarcelo.
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europa cantat
TORINO 2012
Europa
IL SOGNO, LA SFIDA
di Pier Filippo Rendina
ASSOCIAZIONE
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Solidariet
Esprimiamo il vivo auspicio che questa profonda ferita possa essere al pi presto rimarginata pur nella consapevolezza
che resteranno irreparabili alcune perdite di legami umani, storici e culturali.
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Rivista quadrimestrale della FENIARCO Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali
Un primo
bilancio sociale
bilancio
di Marco Fornasier
ASSOCIAZIONE
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42
Assemblea Feniarco
Castel San Pietro Terme, Bologna
di Giorgio Morandi
ASSOCIAZIONE
43
voci
& tradizione
voci &
Nuova collana feniarco
Con i primi due volumi, quello relativo alla Toscana e quello concernente il Friuli Venezia
Giulia, si finalmente avviata la collana Voci & Tradizione. Unopera attesa, che viene a
sottolineare limportanza che, anche in Italia, ricopre la musica di tradizione orale per il
movimento corale. Nellopera trovano spazio sia le ragioni della fedelt al dato etnomusicale,
con la trascrizione e una puntuale scheda della versione orale originaria, sia quelle della libera
rielaborazione artistica, con la pubblicazione di elaborazioni per coro, talvolta ripubblicando
brani gi noti, pi spesso con la commissione di nuove elaborazioni. Questo impianto generale
trova poi in ciascun volume unapplicazione corrispondente alle specificit regionali. Mentre i
primi due volumi sono stati presentati nel corso dellassemblea nazionale Feniarco di Castel
San Pietro lo scorso marzo e saranno distribuiti a breve, altri sono gi in dirittura darrivo e
andranno presto ad arricchire la collana.
ASSOCIAZIONE
Toscana
Il volume Voci & Tradizione della Toscana stato coordinato
da Paolo Bon, Alessandro Buggiani e Claudio Malcapi
seguendo rigorosamente il principio del doppio binario,
filologico ed espressivo, indicato dalla Feniarco. Per ogni
brano vi troviamo una scheda filologica a uso
delletnomusicologo, con la trascrizione della melodia alla
fonte e tutte le informazioni a lui utili; la bibliografia specifica,
brano per brano, situata in calce al volume, prima della
bibliografia generale, ed stata curata da Claudio Malcapi e
Luca Bonavia; alla scheda segue lelaborazione dellesito
orale, ma forse sarebbe pi giusto dire la composizione
sullesito orale a cura di musicisti prestigiosi di svariate aree
italiane. I musicisti hanno potuto lavorare in piena libert,
senza sudditanza alcuna ai dati calligrafici offerti dai singoli
esiti, poich quei dati erano gi contenuti nelle schede.
Proprio per questo si tratta di composizioni su piuttosto che
di elaborazioni di esiti orali.
In questo volume assistiamo a una inversione di rotta rispetto
alla tradizionale armonizzazione dei canti popolari. Dal lessico
scompare lattributo popolare, che viene sostituito con
arcaico: alla materia espressiva orale si riconosce la dignit
dellarcaico, la stessa che usualmente riserviamo al canto
gregoriano; allinterpretazione sociologica delle fonti orali si
sostituisce dunque quella antropologica. La composizione che
si innesta sulla fonte orale va nella stessa direzione, alla
ricerca delle implicazioni pi profonde di essa, verticali e
orizzontali (armoniche e contrappuntistiche), che vengono
liberate e portate alla luce e infine organizzate nel
procedimento compositivo.
Lapo Giambono
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CRONACA
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Coro da Camera
Trentino__________
Il Coro da Camera Trentino di Borgo
Valsugana si costituito nel 2005
nellambito dei laboratori attivati
dalla scuola di musica di Borgo,
Levico e Caldonazzo. Caratteristica
del coro quella di potersi
presentare al pubblico con diverse
formazioni in relazione al
programma proposto; anche se il
coro nato con lo scopo di eseguire
e diffondere repertori di tutti gli stili
e periodi storici, unattenzione
speciale viene riservata alla musica
contemporanea. La sezione
femminile in particolare, attiva dal
1998 al 2004 con il nome di Coro
femminile della Scuola di Musica di
Borgo, Levico e Caldonazzo, svolge
unintensa attivit concertistica e
partecipa regolarmente a
competizioni corali in Italia e
allestero. In questi anni il coro ha
ottenuto diversi premi a concorsi
quali il 10 Concorso polifonico
nazionale di Palazzo Pignano
(Cremona 2000), il 22 Concorso
polifonico nazionale e internazionale
Guido dArezzo (2005), il Concorso
di Quartiano (Lodi) e il 35 Concorso
internazionale Florilege Vocal de
Tours (Francia). Nel corso degli
anni il coro ha preso parte anche a
importanti eventi musicali in
Trentino e in altre regioni, come a
esempio il Festival regionale di
musica sacra di Trento e Bolzano,
Pergine Spettacolo Aperto,
BassanoIncanto. Particolarmente
significativa, nellagosto 2006, la
collaborazione con Marco Brunello e
Moni Ovadia per la realizzazione
dellevento musicale Fuochi in cielo,
fuochi in terra promosso
dallAssociazione Arte Sella del
Borgo di Valsugana. Il coro stato
inoltre invitato a esibirsi presso la
Camera dei Deputati a Roma in
occasione del secondo concerto di
Natale della coralit di montagna. Il
coro stato fondato e diretto dal
maestro Giancarlo Comar.
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A.BA.CO.
LUsci Friuli Venezia Giulia si riunita sabato 28 marzo a Trieste, presso laula
magna del Conservatorio G. Tartini, per lassemblea annuale, importante occasione di riflessione e di sintesi sulle molteplici attivit svolte e sui progetti futuri.
Particolarmente gradita la presenza dellassessore regionale alla cultura Roberto
Molinaro, che nel suo intervento ha riconfermato il sostegno da parte dellEnte
Regione nei confronti dellassociazione, che rappresenta linterlocutore privilegiato per la promozione e la diffusione della cultura musicale-corale su tutto il territorio regionale. In particolare, lassessore ha sottolineato e riconosciuto limportanza di una presenza capillare sul territorio nonch limpegno a favore della
REGIONI
crescita qualitativa dei cori, per perseguire obiettivi di eccellenza artistica. Di primaria importanza anche il dialogo con il mondo della scuola, per favorire la diffusione della pratica corale
negli istituti di ogni ordine e grado, e lapertura allinternazionalit, specie in una regione di confine come il Friuli Venezia
Giulia, collocata in uno strategico punto di incontro tra differenti culture e tradizioni musicali.
Le numerose attivit svolte nel 2008 e i nuovi programmi per
il 2009, ampiamente illustrati dal presidente Fornasier nel corso dellassemblea, si confermano attenti alle linee guide espresse dallassessore Molinaro. Molte le iniziative formative consolidate negli anni e confermate anche per lanno in corso, dai
Seminari internazionali di canto gregoriano Verbum Resonans
ai Corsi di formazione per direttori di coro, dai seminari di Voce
e consapevolezza corporea al corso di intonazione naturale IntoNat; unattivit formativa che guarda proprio alla crescita e
maturazione qualitativa della coralit nei suoi molteplici aspetti, rivolgendosi tanto ai direttori quanto ai singoli coristi.
Un occhio di riguardo viene inoltre rivolto al mondo della scuola, sia attraverso il progetto biennale Primavera di Voci, rassegna regionale dedicata ai cori di voci bianche e cori scolastici,
sia tramite la collaborazione con lEnte Regionale Teatrale del
Friuli Venezia Giulia per la realizzazione del progetto Teatro di
Voci, iniziativa giunta alla sua terza edizione e articolata nel
corso dellanno scolastico 2008-09 in due percorsi, il primo rivolto alla formazione degli insegnanti, il secondo, di tipo laboratoriale, rivolto agli alunni e agli insegnanti delle scuole che
hanno partecipato alle precedenti edizioni.
Grande rilievo riveste, infine, lapertura a una prospettiva europea e internazionale che ha contraddistinto sempre pi la vita
dellassociazione in questi ultimi anni. Nativitas, il grande progetto dedicato ai canti e alle tradizioni natalizie in Alpe Adria
che nellultima edizione 2008 ha visto lallestimento di un cartellone di ben 70 appuntamenti, si conferma quale importante
occasione di incontro e confronto tra le differenti culture che
compongono la nostra regione e sempre pi si amplia a coinvolgere le aree limitrofe, anche oltre confine. In questottica,
lUsci Friuli Venezia Giulia ha inoltre recentemente presentato
in qualit di capofila, nellambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg IV Italia-Austria 2007/2013, un ampio e importante progetto volto allo sviluppo del turismo culturale e musicale tramite la valorizzazione del patrimonio
corale transfrontaliero. Un progetto sicuramente ambizioso
quanto rilevante per gli obiettivi prefissati e le numerose attivit previste, al quale partecipano come partners le associazioni corali delle regioni interessate dal programma Sdtiroler
Sngerbund, Federazione Cori dellAlto Adige, Asac Veneto, Ti-
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A.E.R.CO.
A.C.P.
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A.R.S. Cori
Sabato 4 aprile si tenuta a Trento presso la sala riunioni del Museo Caproni
lassemblea ordinaria della Federazione Cori del Trentino, consueto appuntamento
di primavera convocato per approvare il rendiconto dellattivit 2008 e il relativo
consuntivo finanziario. Molti i presidenti e i rappresentanti dei cori provinciali, a
conferma di un positivo trend di partecipazione. Ha presenziato ai lavori il neoassessore provinciale alla cultura Franco Panizza.
Con una giornata di esami si sono conclusi sabato 18 aprile, presso la sede dei
Minipolifonici a Trento, i corsi della Scuola per direttori di coro. Attraverso questa
proposta, che la Federazione Cori del Trentino porta avanti da qualche anno e
sostiene con convinzione, viene offerto un graduale percorso di formazione. Un
biennio di formazione di base, aperto a coristi e maestri, attraverso il quale vengono fornite nozioni di base come la lettura ritmica e intonata di una partitura.
REGIONI
51
fessionistico dei musicisti da sempre la cifra distintiva di questa lunga e positiva storia, oggi un ben leggibile orientamento
costruttivo sortisce apprezzabili risultati: giovani maestri di coro
sempre pi preparati, diffusione dei cori giovanili e di quelli di
voci bianche sono fatti che indicano i nuovi, quasi insperati,
orizzonti della coralit.
A.C.T.
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DISCOGRAFIA
a cura di Alvaro Vatri
Aurora
Polifonia del XX secolo
Ensemble vocale Calycanthus - Parabiago (Mi) - direttore, Pietro Ferrario
Ci sono maestri che non muoiono. O, meglio, che attraverso il ricordo della loro
lezione di vita e di arte, continuano a esserci di modello. Aurora - polifonia del XX
secolo il titolo del recente programma dellensemble Calycanthus registrato dalla
Bottega Discantica. LAurora che d titolo al cd una meravigliosa pagina a voci
sole, sulla parafrasi di un inno di SantAmbrogio, che Bruno Bettinelli scrisse nel
1997. E il 1997 lanno di nascita, a Parabiago (Mi), dellensemble vocale Calycanthus, fondato e diretto da Pietro Ferrario che di Bettinelli stato uno degli allievi.
Ci sono altri brani del maestro di maestri scomparso nel 2004 in questa vivace
antologia polifonica, eseguita con slancio e virt musical-vocali ammirabili. Ma
la tinta musicale crepuscolare, pensosa ma lieve, spontanea ma nobile di Aurora
a riassumere in modo perfetto gi dal titolo fiducioso scienza musicale e
umanit profonde di Bettinelli: vive, ancora, e rimpiante. Questa recensione di
Angelo Foletto, unita ai giudizi molto positivi espressi dai compositori eseguiti nel
cd e altre eminenti personalit del mondo corale, rappresenta un giusto riconoscimento allimpegno dellensemble Calycanthus e al suo direttore per lincisione
discografica che vogliamo proporre ai nostri lettori. Il cd si configura come unantologia di brani per coro a cappella, prevalentemente sacri, con lintento di offrire
una breve istantanea di alcune tendenze presenti nella musica corale contemporanea degli ultimi 25 anni, senza alcuna pretesa di esaustivit. Evitando volutamente nomi di risonanza planetaria come Prt, Penderecki e altri, per un maggior
spirito di ricerca si preferito rivolgere lattenzione ad altri artisti, probabilmente
non altrettanto noti al grande pubblico, o in qualche caso semi-sconosciuti, ma
che secondo noi presentano vari motivi dinteresse. Molti di questi compositori
sono anche direttori di coro e quindi possiedono una preziosa conoscenza dello
strumento-coro dallinterno. [dalle note di Ferrario nel booklet].
Troviamo dunque il compositore basco Javier Busto con O magnum mysterium,
il lituano Miskinis (O salutaris e Regina Coeli), il lettone Dubra (Salve Regina), il
filippino Ryan Cayabyab (Gloria), lamericano Eric Whitacre (Sleep), e poi gli
italiani: Bruno Bettinelli, alla cui memoria dedicata lincisione, con Aurora, lo
stesso Pietro Ferrario, discepolo diretto di Bruno Bettinelli, (con Panis Angelicus, O sacrum Convivium, Jubilate Deo), e ancora il compositore romano Sergio
Sentinelli (con The waning moon e Scivolando sui muri dei nostri corpi grigi).
Chiudono il cd un brano da un musical e uno spiritual, (Bring him home dal musical
Les Miserables di Claude M. Schonberg e Aint got time to die di Hall Johnson) che
esulano consapevolmente dal tema del cd, ma che sono due tra i bis pi richiesti
del gruppo e che permettono di farsi unidea della resa del gruppo in un repertorio completamente diverso, da sempre coltivato con entusiasmo e in modo
parallelo alla polifonia impegnata.
Per informazioni:
www.discantica.it - info@discantica.it
RUBRICHE
Alessandro Orologio
Musico friulano del Cinquecento e il suo tempo
Coro del Friuli Venezia Giulia - maestro del coro, Cristiano
DellOste - Ensemble strumentale Orologio - maestro di
concerto, Davide De Lucia
DallUsci Friuli Venezia Giulia viene un cd dedicato a un musico
friulano del Cinquecento: Alessandro Orologio, nato nel 1551,
verosimilmente a Aurava di San Giorgio della Richinvelda (Pn),
e morto nel 1633 in Vienna. Il cd in realt una parte di un
impegnativo progetto: ledizione dellopera omnia di Orologio,
nata come sottolinea il presidente dellUsci Sante Fornasier
con poche forze e una buona dose di coraggio (o, forse, di
incoscienza), allinterno dellUsci Pn Unione delle Societ Corali della Provincia di Pordenone in collaborazione con le
Edizioni musicali Pizzicato di Udine, nellormai lontano 1992
quando vide la luce il primo volume, a cui seguirono altri sette
nellarco di un decennio, con il coinvolgimento anche dellUsci
regionale. Liniziativa stata suggellata dalla celebrazione di
un convegno internazionale di studi su Alessandro Orologio
musico friulano e il suo tempo, svoltosi in Friuli dal 15 al 17
ottobre 2004, i cui atti (un ricco volume di oltre 500 pagine)
sono stati pubblicati a Udine nel 2008 per i tipi di Pizzicato.
Proprio nellambito del convegno, nellottobre 2004, presso il
Castello di Udine, stata realizzata lincisione di 21 brani di
Alessandro Orologio, contenuti nel cd, da parte del Coro del
Friuli Venezia Giulia maestro del coro, Cristiano DellOste con
lensemble strumentale Orologio maestro di concerto, Davide
De Lucia. Un progetto ampio, dunque, e articolato che mette a
disposizione della coralit non solo friulana materiale musicale,
musicologico e discografico che si integra e si completa e consente di conoscere a tutto tondo una figura di musicista protagonista non secondario della diffusione in diverse corti
dellEuropa centro-settentrionale del linguaggio musicale italiano (in particolare della cosiddetta scuola veneta) nelle forme
del madrigale, della canzonetta e del mottetto liturgico latino,
trattati, se non con particolari arditezze e spinte innovatrici,
certo con una cifra personale, non priva di originalit e di esiti
artistici significativi, come sottolinea il prof. Giulio Cattin nella
prefazione del volume, il quale sottolinea come liniziativa colmi
una lacuna, anzi sia una sorta di risarcimento verso questo
musicista da parte della sua terra che non fu in grado di trattenerlo, come gi era accaduto per altri e come accadde anche
in seguito[]. Orologio, spe lucri amplioris, et condizione certa
alicuius uberioris commodi, scelse la via del Nord soggiornando
perlomeno a Praga, Dresda, Kassel, Wolfenbttel, Steyr, Vienna, etc. e divenendo, al culmine della carriera, vice-maestro
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SCAFFALE
Orazio Vecchi
RUBRICHE
Il theatro delludito
Societ, musica, storia e cultura nellepoca di Orazio Vecchi
Conferenze in occasione
del IV Centenario della morte di Orazio Vecchi
a cura di Ferdinando Taddei e Alessandra Chiarelli
Modena, Mucchi editore, 2007
Il secondo volume sul nostro scaffale costituisce la pubblicazione delle conferenze tenutesi a Modena, iniziando dal
26 gennaio 2005 fino al 2 febbraio 2006, in occasione del IV
centenario della morte di Orazio Vecchi: Il theatro delludito,
Societ, Musica, Storia e Cultura nellepoca di Orazio Vecchi, Conferenze in occasione del IV Centenario della morte
di Orazio Vecchi, a cura di Ferdinando Taddei e Alessandra
Chiarelli, Modena, Mucchi editore, 2007. Il volume contiene
373 pagine ed curato da Ferdinando Taddei, presidente del
Comitato Organizzatore delle Celebrazioni del IV centenario
della morte di Orazio Vecchi, e da Alessandra Chiarelli. Attraverso i contributi di illustri studiosi si materializza davanti al
lettore uno spaccato del panorama storico, sociale e musicale
della Modena e della corte estense al tempo di Orazio Vecchi.
Oltre a questo vengono toccati altrettanto interessanti argomenti di carattere pi generale, a esempio relativi al sistema
editoriale del tempo, ai rapporti tra le cosiddette cultura alta
e cultura bassa, alla riduzione delle differenze linguistiche e
al madrigale drammatico. Per un quadro completo dellarea di
indagine storico-musicologica che il volume esaustivamente
tocca, si riportano nel dettaglio i titoli e gli autori in esso contenuti:
Alessandra Chiarelli, Riflessioni su Orazio Vecchi e il suo tempo nelle
conferenze tenutesi a Modena - Graziella Martinelli Braglia, Luoghi e
artefici dello spettacolo nella Modena di Orazio Vecchi - Giovanni Torre,
Orazio Vecchi: poeta e cantore della sua terra - Sabine Meine, La questione della lingua e la musica profana, rapporti tra cultura alta e
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Walter Marzilli
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Sandro Filippi
RUBRICHE
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MONDOCORO
a cura di Giorgio Morandi
Madonnina mia
Sono solo,
solo come sempre,
e come sempre ti aspetto
(Madonnina mia)
Sento soltanto il vento...
le sue parole...
(Ave Maria)
La mia voce non ha suono,
s persa tra i venti
che sfiorano le cime dei Campelli
(Madonnina mia).
Aiutami a dimenticare
chi non vuole essere ricordato
(Ave Maria).
Cade una lacrima
su un fiore derica.
Il mio cuore fermo.
Il vento s fatto silente.
Non ti avr mai.
(Ave Maria).
RUBRICHE
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forti e capaci dalla sua visione, dal suo dono e dalla sua generosit. Allo stesso modo in tutto il mondo egli sar ricordato
con affetto e rispetto da migliaia di cantori a cui egli ha toccato
e arricchito la vita e ai quali ha ispirato capacit artistica e
umanit. (Comunicato di IFCM)
Quando un coro conosce bene un brano, quando esso maturato abbastanza per essere sentito da tutti i cantori allo stesso
modo, il direttore ha talvolta limpressione di essere inutile.
Forse la prova migliore della sua efficacia nel lavoro che ha
preceduto questo stadio.
E allora bisogna smettere di dirigere? No, prima di tutto perch
questo potrebbe turbare i cantori, e poi perch bisogna sempre
essere pronti a rimettere a posto le cose nel caso di un incidente.
Pi precisamente bisogna pre-sentire quando un intervento diventa necessario per evitare lincidente. Il direttore un critico
in azione, diceva Joseph Sanson. Del resto in questi rari momenti di eccezionale qualit che si pu oltrepassare lo stadio
della tecnica, della misura, dellattacco da dare, per dirigere
davvero il gruppo, suggerendogli a ogni istante quel misterioso
supplemento di anima che dei cantori ben preparati possono
finalmente captare
(Michel Veuthey, Canticum Novum, n. 4/2008)
Un critico in azione
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RUBRICHE
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Un compositore
Johan Duijk (Belgio, n. 1954) conosciuto in Europa soprattutto
come direttore di coro. Migliaia di persone hanno cantato sotto
la sua direzione durante settimane cantanti in Belgio e allestero, negli atelier di Europa Cantat e nel Coro Giovanile Europeo.
Molti cantori professionisti hanno lavorato con lui nel coro
dellAcademy of St Martin in the Fields a Londra, in cori professionisti europei e sudamericani e in particolare nel coro della
Radio Fiamminga di cui stato direttore principale per 12
anni.
Pochi di questi cantori si rendono conto che egli anche un
importante compositore. appena stato nominato Composer in
residence del Coro della Radio Fiamminga. Ultimamente ha prodotto un cd dal titolo El Camino de Alma (il cammino dellanima),
con tre composizioni su testi mistici spagnoli: Alma de la Musica
su testo di Fray Louis De lon (del XVI sec.) per soprano solo,
coro misto e orchestra; Cantar de Alma (canto dellanima) basato su una poesia di Juan De La Cruz, per alto solo, coro misto
e pianoforte; Alma bscate en Mi (anima, cerca te stessa in me)
basato su un testo di Teresa dAvila, per coro misto e organo.
La forma delle sue composizioni esemplare. Egli segue sempre
un chiaro corso senza sviluppi interminabili. Cambia direzione
quando necessario e offre una ricca variet di linguaggio musicale. La lista delle sue composizioni comprende opere per
pianoforte, organo, coro (a cappella o con orchestra, piano e
organo) e cicli di canzoni.
Mettere insieme tutti questi talenti richiede una grande capacit
di autodisciplina. Egli rappresenta un modello di artista contemporaneo allo stesso modo di un businessman che gestisce
il suo tempo per attivit che comprendono anche la nuotata
quotidiana e lo studio in treno. Il tenere prove settimanali con
il Ghent Madrigal Choir di cui direttore da pi di trentacinque
anni e lamicizia sono per lui ugualmente importanti.
Ma Johan Duijk non soltanto direttore e compositore bens
anche pianista che si esibisce regolarmente in concerto. Per 25
anni stato docente di pianoforte al Royal College of Music di
Ghent. (Vic Nees, ICB 1st Quarter 2009)
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RUBRICHE
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Opus Choral
Maria Catalina Prieto, una ex del Coro Mondiale Giovanile (WYC),
impegnata con IFCM (Federazione Mondiale per la Musica Corale) racconta su ICB (Notiziario della Federazione) una esperienza che anche molti di noi hanno vissuto pi volte e ci presenta una iniziativa che dovrebbe far s che esperienze di questo
tipo non si vivano pi. Maria Catalina racconta che, volendo
collaborare con il direttore che aveva deciso di proporre al coro
di studiare un nuovo pezzo, pass lungo tempo in un negozio
di dischi. Non avendo trovato nulla si rivolse al personale che
la mand al settore di musica classica, senza nemmeno ascoltare che il brano da lei cercato era stato scritto nel tardo 1900.
Naturalmente trov soltanto le solite tre edizioni dei Carmina
Burana, una Nona sinfonia di Beethoven e il Requiem di Mozart.
Pi tardi si affid a i-tunes ma solo per realizzare che nulla
aveva a che fare con la musica corale e che lei non apparteneva
alla categoria del grande pubblico ma a quella della piccola
nicchia degli amanti della musica corale (ma se si stima che in
tutto il mondo siamo 60 milioni di cantori!?!?! proprio vero
che tutto relativo!). Per farla breve: ora Maria Catalina ci suggerisce Opus Choral (www.opuschoral.com) che stato creato
recentemente (dovrebbe essere disponibile entro il mese di
aprile), tutto per gli appassionati di musica corale!
Il sito un negozio virtuale dedicato in modo speciale a tutti i
tipi di gruppi corali (quartetti, cori da camera, cori sinfonici) e
a tutti i generi musicali (musica contemporanea, pop, jazz, etnica, e molto altro). stato creato in partnership con IFCM ed
stato disegnato esclusivamente per noi. Oltre alle incisioni, il
sito avr una pagina di tutti gli eventi corali in corso, tutto ci
che avviene nel mondo, compresi gli annunci di nuovi cd, nuovi
cori, nuovi festival, concorsi e altre risorse.
Tutti i gruppi che non hanno un contratto per la distribuzione
dei loro cd che quindi possono essere venduti soltanto dopo i
concerti troveranno in questo sito una soluzione commerciale
64
per le loro incisioni. Baster che il loro cd abbia tutti i requisiti tecnici e artistici
necessari e quindi potranno inviarlo perch sia venduto in tutto il mondo. Visto
cos, Maria Catalina Prieto ha ragione: Opus Choral il sito ideale per direttori di
coro, coristi e per tutti gli appassionati di musica corale. Seguite il suggerimento
di Maria Catalana a cui porgiamo dallItalia un cordiale saluto! (ICB n. 1/2009)
Libri in breve
Choral Intonation - P.G. Alldahl: Viene dalla Svezia.
Il direttore di coro americano Philippe Brunelle, fondatore e direttore artistico del coro Vocal Essence
di Minneapolis (USA Minnesota) ci dice che PerGunnar Alldahl, scrivendo questo libro, ha fatto per
tutti noi impegnati nella musica corale un grande
servizio. Lintonazione e il ritmo sono il cuore di ci
che un coro deve cercare per prima cosa, e Alldahl
aiuta i direttori a capire come pu essere raggiunta
la buona intonazione. Egli fornisce utili esempi ed
sempre molto pratico nelloffrire soluzioni ai molti
modi diversi in cui la buona intonazione deve essere
raggiunta. (Reperibile presso la Gehrmans Musikfrlag www.gehrmans.se)
Fare Arte attraverso leccellenza corale (Creating
Artistry Through Choral Excellence) - Henry Lech
with Flossie Jordan. Attraverso la comprensibile
guida per direttori di coro, insegna come i ragazzi
possono eseguire musica in modo artistico e cosciente. Sviluppa la capacit didattica, le attitudini
al comando, la tecnica di direzione, la conoscenza
del repertorio, le capacit organizzative necessarie
per aver successo e molto altro ancora. corredato
da cd-rom con dozzine di utili esempi forniti dal coro
di ragazzi di Indianapolis. (Reperibile presso www.
halleonard.com a USD 34,00)
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