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6. DEFINIZIONE DI SIGNIFICATO
Significato: sintesi dell’insieme di diverse associazioni, anche sinestetiche, cognitive, emotive. Il significato è dunque
la conoscenza di qualcosa, riguardante varie parti del cervello, ma anche input legati ai 5 sensi che costituiscono la
base dell’informazione memorizzata. Il significato è il risultato di operazioni computazionali che il cervello esegue a
livello implicito, attraverso la produzione nella nostra mente un’immagine mentale. Il concetto di significato non è
applicabile alle macchine. La condivisione dei significati è conseguente all’esperienza comune.
8. ORECCHIO INTERNO
Orecchio interno: strumento in dotazione al TD atto a registrare ogni input linguistico e a valutarlo
Se il come corrisponde alle attese, l'interlocutore non presta attenzione alla variante la, se invece uno dei livelli del
come disattende le aspettative, l'orecchio interno rileva informazioni supplementare, ottenendo nuovi dati sia
sull’invariante sia sul parlante.
Quando il come ci disattente notiamo una marcatezza, detta pragmatica o funzionale. L’orecchio interno agisce
dunque valutando le aspettative ed il contesto (wh-factors), quindi misurando le marcatezze. Esso suggerisce non solo
se un enunciato è frequente, ma anche se è attendibile in quel preciso contesto.
L'orecchio interno tuttavia non è ancora stato individuato a livello neuro-funzionale, al momento è dunque un’ipotesi.
Quando le aspettative sono disattese, l’orecchio interno entra in azione prima per valutare l’input,
poi per valutare l’output.
11. MEMETICA
Memetica: disciplina inventata da Dawkins (autore de Il gene egoista, 1976) che studia la replicazione della cultura
secondo un modello evoluzionistico e dunque spiega come le parole siano usate e scelte dai parlanti. Ciò avviene per
lo stesso meccanismo che Darwin scoprì essere alla base dell’evoluzione: la selezione naturale. Nel pool memetico,
infatti, un gene prevale su tutti gli altri, diventando la scelta dei parlanti.
Oggetto della Memetica sono i memi
Meme: unità minima di replicazione, trasmissione e riproduzione della cultura e dell’ informazione. L'etimologia della
parola meme deriva dal francese meme e della radice greca mime, dalla consonanza con gene e da un riferimento alla
parola memoria. Così come il gene ha un genotipo e un fenotipo, anche il meme un memotipo e un femotipo, la forma
fisica del meme nel mondo
24. BI-TEORIA
Medioevo IV San Gerolamo Autore (Dio)
Umanesimo XIV Lingua (greco)
Rinascimento XV Luther Traduttore (pio, zelante)
Illuminismo XVIII Lingua (francese)
Romanticismo Lingua (tedesco) + genere (Schleiermacher, Ubersetzen e Dolmetschen)
Oggi Genere (prosa e poesia, traduzione ed interpretariato)
41. SKOPOSTHEORIE
Dagli anni 1980 si andò verso la creazione della relativizzazione del processo traduttorio che generò la Skopostheorie
(Reiss, Vermeer e Nord), un modello che toccava un funzionalismo estremo, che partiva da una concezione di
equivalenza non schematica. Criterio di equivalenza non erano le strutture linguistiche, ma lo scopo, spostandosi
all’apice. Si avevano dunque istruzioni valide sempre e comunque. In questo modo, però, veniva meno la fase
linguistico-contrastiva e l’impossibilità di un modello unitario, in direzione dei TS.
Secondo la Skopostheorie la traduzione è un veicolo transculturale di memi.
42. STEINER
Il testo After Babel del 1975 del letterato Steiner esplica la ricostruzione storico-critica dell’attività traduttiva
occidentale. Fu un punto di rifermento per i teorici della traduzione offrendo un quadro storico dell’attività traduttiva
occidentale. La quadripartizione di Steiner unisce la cronologia con il substrato storico-ideologico fornendo un utile
punto di partenza per discutere le alternative.
1. da Cicerone e Orazio fino alla fine del XVIII
2. Schleiermacher
3. Anni '40, sogno di riuscire a programmare una macchina per tradurre
4. ricerca di assoluta scientificità.
Egli ritiene che la traduzione sia "un'arte esatta" estranea alla logica.