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TEORIA DELLA PERCEZIONE E PSICOLOGIA DELLA FORMA

20 OTTOBRE

Lezione 1

Artefatto= tutto ciò che è creato dall’uomo.


Ogni artefatto comunica qual è la sua funzione; ogni prodotto ha quindi delle a ordances.
A ordance= invito all’uso. Sono le potenzialità di azione he vengono attivate alla sola visione di un
oggetto.
Ogni prodotto, nella vita di tutti i giorni, si utilizza con solo le capacità visive senza bisogno d un
libretto d’istruzioni. Per questo motivo le a ordances hanno un’importanza cruciale.
La forma e il colore sono le prime cose che vengono viste e danno indicazioni sull’utilizzo
dell’artefatto.
Ogni prodotto deve comunicare nel modo più semplice e intuitivo.
La natura spesso da dei suggerimenti sull’uso di forma e colore negli artefatti (es. rosso fuoco,
giallo ape/vespa).

Il processo di “visione” è composto da più fasi:


- siologica —>vista
- Psicopercettiva —>percezione visiva—>organizzo mentalmente ciò che vedo
- Semantico —> interpretazione —> percepisco i messaggi che mi manda l’artefatto
Daniel Kahneman in un suo libro a erma che tutti operiamo secondo due sistemi conseguenti:
-sistema 1 —>pensiero veloce—> sistema automatico, impulsivo ed emotivo che coincide con la
parte percettiva (es.tabelline)
-sistema 2 —> pensiero lento—> sistema analitico, prudente, controllato.
Gestalt= forma in tedesco, ma anche una teoria psicologica secondo cui la percezione si
con gura come una totalità strutturata, un insieme unitario, e non come un insieme di elementi
isolati.
La gestaltung è stata formata da Max Wertheimer, Kurt Ko ka e Wolfgang Kōhler.
Gestalt=forma Ung=con gurazione

“Il Tutto è più della somma delle singole parti”


-Christian von Ehrenfels

“La legge del tutto si impone su quella delle parti o inversamente il destino delle parti è
determinato dalla struttura globale, dal contesto”
-G. Kanizsa

Esistono delle costanti vettoriali della percezione come il senso della verticalità e orizzontalità.

Basic design:
- un mezzo per vedere l’individuo più acutamente conscio delle risorse espressive in suo potere
- Progettazione sistematica condotta senza implicazioni utilitaristiche proprie dell’industrial
design
- Basic design come forma di ricerca.
Il basic design emerge come la ricerca degli elementi minimi e delle relazioni che i primi possono
intrattenere tra loro.

“Le cose più belle sono quelle che non servono a nulla”
-N. Silvestrini

Una buona progettazione deve contenere tre componenti fondamentali:


- Forma
- Funzione
- Semantica
Assolto il bisogno, oggi, la forma viene sempre più spesso, caricata di valori semantici.
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“Visione olistica del mondo. Le strutture sono dei complessi, o meglio delle totalità, il cui
comportamento non viene determinato da quello dei singoli elementi costituenti, ma dalla natura
intrinseca del processo globale stesso”
-M. Wertheimer

Prima della nascita della Gestalt si considerava una psicologia atomistica dell’associazionismo
che a ermava:

“Ogni evento psichico complesso deriva da elementi psichici più semplici, i quali sono fra essi
‘associati’. Progressioni di sensazioni e di immagini che si associano per contiguità nel tempo w
nello spazio.”
-W. Wundt

Un’illusione ottica, ad esempio, non è spiegabile in termini atomistici. La Gestalt ha dimostrato


che l’illusone ottica nasce dalla percezione della totalità dell’esperienza visiva; le illusioni ottiche
sono “il nodo cruciale” della teoria gestaltica.
Se di un’illusione considerassimo solo le singole parti, l’illusione ottica non esisterebbe.

Anche Kant è un precursore della Gestalt, scriveva:


“ Nella percezione gli elementi sono signi cativamente organizzati mediante sintesi a priori e non
attraverso processi associativi: unità dell’atto percettivo”

La disciplina gestaltica nasce con la pubblicazione di un libretto sugli studi sperimentali sulla
percezione visiva di Max Wertheimer.

La Gestalt ha avuto anche molte critiche che gli implicano l’empiricità dello studio a ermando che
non vi è nulla di scienti co.

"La teoria siologica dei gestaltisti è caduta per strada, lasciandoci con una serie di principi
descrittivi, ma senza un modello di trasformazione percettiva. In e etti, alcune delle loro "leggi" di
organizzazione percettiva suonano vaghe e inadeguate. Cosa si intende, ad esempio, con forma
"buona" o "semplice"?”
Cosa ci lascia la Gestalt?

- una visione olistica del mondo


- Il principio della totalità gestaltica
- Il principe della totalità come metodo progettuale
- Il feedback tra progetto e contesto
- Gli aspetti psicopercettivi nella progettazione
- La progettazione considerando le costanti vettoriali della percezione
- Il concetto di forma buona
- La creatività cosciente
- Le leggi di uni cazione gurale

La Gestalt
Le leggi di uni cazione gurale:

- Legge della vicinanza: Le parti di un insieme percettivo vengono raccolte in unità conformi alla
minima distanza. Ovvero, si tendono a raggruppare gli elementi simili vicini tra loro.
- Legge dell’uguaglianza o della somiglianza: Se lo stimolo è costituito da una moltitudine di
elementi diversi, si manifesta la tendenza a raccogliere in gruppi gli elementi tra loro simili. Il
colore è più forte della forma.
- Legge della forma chiusa: Le linee delimitanti una super cie si costituiscono in unità più
facilmente di quelle che non si chiudono. Le linee aperte costituiscono lo sfondo. Questa è una
delle leggi più importanti.
- Legge della curva buona e del destino comune: si costituiscono in unità le parti che hanno
una coerenza formale e/o topologica. La forma chiusa è più forte della curva buona.
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- Legge del movimento comune: si costituiscono in unità gli elementi che si muovono insieme
o similmente o in opposizione ad altri elementi fermi. La legge del movimento comune è più
forte della legge dell’uguaglianza.
- Legge dell’esperienza:: La psicologia della forma pur non riconoscendo all’esperienza quella
fondamentale importanza per l’organizzazione percettiva che era sostenuta dalla psicologia
associazionistica, non esita tuttavia a riconoscere un’azione concomitante accanto ai fattori
summenzionati. Il tutto precede le parti che assumono signi cati diversi a seconda del
tutto di cui sono parti.L’esperienza è associata all’interpretazione. Da qui deriva il
comportamento modale e amodale:
1) comportamento amodale: l’esperienza porta a vedere in modo appunto amodale l’integrità di
un elemento che non è del tutto visibile o nascosto. Regola lo spazio all’esterno della
composizione. Prevede un’aggiunta psichica.
2) Comportamento modale: prevede la costruzione di un’immagine già presente.

- Legge della pregnanza: L’organizzazione psicologica è sempre “buona” quanto lo permettono


le condizioni dominanti. Il termine “buono” comprende qualità come: regolarità simmetria,
equilibrio ecc. Il quadrato, ad esempio, è la forma più buon che esista, seguito dal cerchio.
Pregnanza vuol dire che regolarizzato geometricamente il materiale ottico che percepiamo o
meglio che siamo predisposti a leggere. Siamo predisposti a memorizzare soprattutto ciò che è
geometrico.

Le prime 5 leggi riguardano: prossimità, chiusura, coerenza formale.


Le ultime 2 leggi riguardano l’organizzazione psicopercettiva in generale.
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