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Conoscenza diretta
Cio tramite la percezione i cui oggetti sono le singole cose particolari Cio tramite l'inferenza i cui oggetti sono gli universali
Ci che viene inferito sono cose particolari, ma vengono inferite tramite qualit generali
Conoscenza indiretta
L'atto del conoscere inoltre dicotomico, divide il conosciuto in ci che simile e dissimile all'oggetto considerato
Cos' un'inferenza
l'inferenza una forma di conoscenza indiretta in cui si giunge a conoscere qualcosa di non percepito tramite una cosa percepita (la ragione, il marchio), grazie ad una relazione di dipendenza che le lega. Es: Vedo del fumo salire dalla montagna, per cui c' un incendio.
Il soggetto logico; un soggetto metaforico, a sua volta parzialmente inferito corrisponde al termine minore del sillogismo aristotelico
Il predicato logico o conseguenza; la qualit del soggetto conosciuta tramite l'inferenza, ci che va provato corrisponde al temine maggiore La ragione o marchio: la ragione che unisce soggetto e predicato, anch'essa una qualit corrisponde al termine medio
Il Soggetto
Il soggetto il substrato su cui il predicato si articola, esso in parte percepito e parte inferito. Il Soggetto Metaforico inferito a partire da quello Reale, un punto-istante della realt, a sua volta substrato delle successive operazioni del pensiero. Nel parlare comune spesso il soggetto viene rimosso ma comunque inteso. La montagna il soggetto metaforico rispetto al luogo reale che possiede il predicato c' del fuoco
Il Predicato
Insieme al soggetto rappresenta la cosa conosciuta tramite l'inferenza. una qualit del soggetto ma pu esser espresso anche come sostantivo (il fuoco, cio la fuochit della montagna) Il predicato sempre una qualit generale, cos da poter esser condiviso o comune a pi cose, e quindi inferibile.
La Ragione
Distingue il giudizio percettivo da quello inferenziale, entrambi sono atti di sintesi che danno un riferimento oggettivo ai nostri concetti. La ragione il termine pi importante dell'inferenza collegando soggetto e predicato, essa una qualit del primo ed delineata dal secondo. (il fumo, scaturito dal fuoco, sale dalla montagna)
La relazione della ragione col soggetto dell'inferenza e con i casi simili/dissimili dell'atto del conoscere (cio i casi che condividono un particolare predicato) genera i tre aspetti della ragione
L'inferenza quindi muove da un simbolo, un concetto ad una cosa particolare l'opposto della percezione in pratica ci che inferito un punto-istante della realt in quanto possiede una specifica qualit
Relazioni e dipendenze
Tema caro a Dharmakirti le relazioni che legano gli elementi dell'inferenza cosa sono rispetto agli elementi stessi, qualcosa o nulla? Se sono qualcosa, sono allora un terzo elemento che si interpone Se sono nulla allora non vi vera relazione
Secondo i buddhisti esse non sono nulla, si tratta solo di realt contingenti, proiezioni della nostra comprensione. Esse possano parere necessarie nella realt ma ad esse non corrisponde nessun oggetto particolare. La realt ultima la cosa particolare, il punto istante, che non relazionato (e quindi dipendente) a nulla la dipendenza propria
Identit e causalit
Relazione = dipendenza, quindi vi un elemento che dipende da un altro, e ci pu avvenire solo in 2 modi
L'uno parte dell'altro il principio quello di identit, cio di dipendenza logica tra 2 concetti di una stessa cosa oggettiva
L'uno effetto dell'altro il principio la causalit, cio di dipendenza tra 2 cose oggettive differenti eppure interdipendenti.
Es. (qui) c' del fuoco, per via del fumo, non vi fumo senza fuoco
Sintetico e analitico
Direttamente collegato a identit e causalit c' il tema dei giudizi sintetici e analitici. Le inferenze basate sull'identit sono analitiche (un concetto parte dell'altro), quelle sulla causalit sintetiche (i due concetti sono diversi ma interdipendenti) nonostante in realt gi il giudizio stesso sia un operare sintesi. Il tema ha sviluppo simile a quello europeo (le def. di analitico di Kant e di Dharmottara sono uguali) ma l'identit indiana non assoluta bens referenziale sono identici due concetti appartenenti alla medesima cosa oggettiva, allo stesso riferimento e perci il giudizio analitico ha molto pi spazio nella tradizione indiana. Casi sintetici in Europa sono analitici in India.
Sia Aristotele che Kant avevano elaborato delle tavole in cui inserirono le categorie e le relazioni fondamentali della logica, da noi usate nel conoscere la realt ma entrambi non riuscirono pienamente nei loro intenti.
Il tentativo indiano riesce, con alcuni distinguo, ad elaborare delle tavole sia tra loro esclusive che in generale esaustive delle relazioni e categorie. Inferenza europea e indiana non coincidono interamente l'entimema ad esempio