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logica minor - logica major

capacità di discorrere, dimostrare e aver anche la capacità di espressione del ragionamento.


interessa quindi la formulzione del discorso.

Logica del procedere razionale. io conosco la res in modo tale che possa riconoscerlo come
vero e quindi rionoscerlo come verità?

cogliere la realtà e farlo in modo veritativo è filosofia della conoscenza.

la logica si occupa della giusta disposizione e delle varie tappe che permettono di giungere al
risultato. se si capovolgessero le operazioni non si ha la disponibilità di ottenere quanto
prefisso.

fare il pane (logica dell'esperienza).


la procedura logica non sempre è affrontata in maniera scientifica. molte cose le facciamo ma
non ne sappiamo spiegare le motivazioni: logica spontanea.

la logica considera, si fonda, i presupposti che sono presenti prima del ragionamento.

il termine equivoco: radice (dell'albero, della parola, quadrata, ...)

ASTRAZIONE - GIUDIZIO - RAGIONAMENTO.

La conoscenza sensibile è alla base dell'atto del conoscere. Se non so il colore rosso potrò
capire che il fuoco brucia ma non capirò che il rosso è rosso. «non c'è niente nell'intelletto se
prima non c'è nell'intelletto sensibile» (Aristotele). la conoscenza dunque è immediata. la
conoscenza razionale e sensibile come conoscenza veritativa è immediata ed evidente.
evidenza è pari alla capacità di distinguere 2 oggetti che non si conoscono e di questi
possiamo riconoscerne la fattura, se cartaceo o plastico, etc. etc. .

La logica spontanea mi impone in certo qual modo una operazione conseguente logicamente
alla domanda: Sento bussare alla porta e chiedo chi è.

processo logico è un processo riflessivo e non è detto che segua sempre un ordine temporale.
il bimbo dopo analizza le parole che impara.
il processo logico tende all'acquisizione della verità.

astrazione: individuare caratteristica essenziale o intelligibile e farla propria.


Il metodo della filosofia è riflessivo e non è preimpostato; tiene conto del fine da raggiungere.

Operazioni della mente


1. astrazione - concettualizzazione:
le res esistono e ci circondano. La conoscenza parte sempre dall'esperienza e ci
chiediamo "cos'è". Una volta scoperto esprimo una parola che a sua volta considero
un termine che serva a riferirmi allo specifico di quella res. Il contenuto è un
contenuto noetico, essenza resa intelligibile per astrazione.
2. giudizio - proposizione:
questa seconda fase va oltre la concettualizzazione perché mira a unire più res tra
loro. Il soggetto è contenuto nel predicato quindi il predicato avrà una estensione
maggiore del soggetto. Questo sempre. Questa fase rappresenta la dimensione
veritativa perchè attribuendo il S al P, capisco che è vero mentre se il S non è P allora
nego: via apofatica e apofantica.
3. ragionamento - sillogismo:
una volta formulato delle proposizioni (M e m) metto insieme 2 concetti che
corrispondono a due termini attraverso un termine medio che gli ha uniti e che non
compaiono nella conclusione. Se devo emettere una proposizione sulla verità, emetto
un giudizio.

il giudizio sulla bellezza, mette in atto un paragone sul più e meno ma non è un giudizio
veritativo quindi non è applicabile alla logica.

ASTRAZIONE - CONCETTULIZZAZIONE
Termine: Linguaggio
concetto: nella mente
essenza: nella res come parte intelligibile. quando parlo dell'essenza delle cose sono le cose
stesse con la loro forma diversa esprime una essenza diversa. il processo di astrazione
incomincia con la res e con le domande che nascerebbero spontanee guardando alle res. Io
colgo l'essenza e la porto nella mente.

Concetti chiari: concetti che non necessitano di spiegazione ulteriore. è chiaro quando spiega
l'essenza delle cose con precisione. ma ci sono dei concetti che sono di natura più ricci e
complessi. Il cosmo per esempio a cosa si riferisce? la realtà è più ampia della mia
conoscenza ed è tipica di questi concetti detti appunto imperfetti.

concetti semplici e complessi. i complessi mettono insieme i più semplici

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