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(in audio)
Introduzione
Realtà fisica e realtà fenomenica, definizione.
La realtà fisica o transfenomenica è quella accessibile al dominio degli
strumenti di misurazione tipici di discipline quali la fisica, la chimica, la
biologia, l’astrofisica…
La Percezione e l’Esperienza
La Percezione è il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in
forme dotate di significato. Gli assunti allo studio della percezione variano a
seconda delle teorie e dei momenti storici. Le principali discipline che si
sono occupate di percezione sono la psicologia, la medicina e la filosofia.
L’Esperienza, nella conoscenza, è il momento in cui interviene la sensazione.
Riguardo alla sensibilità interiore è la percezione intuitiva e immediata di un
sentimento o di un’emozione. Nella filosofia della scienza è il fondamento
delle osservazioni scientifiche basate sulle «sensate esperienze» e sulle
«dimostrazioni necessarie».
In audio:
Nel brano sono presenti due gruppi di oggetti sonori distinti, un gruppo di suoni lineari (le linee) e un
altro gruppo più frammentato a rappresentare i punti. Questi 2 gruppi singoli, pur restando diversi e
riconoscibili come tipo di suono, formano progressivamente una tessitura uniforme
Come i punti e le linee sono distinti ma si uniformano nella vicinanza, così l’unione di questi due gruppi
sonori diversi, origina un suono uniforme, dato dalla somma delle singolarità dei due elementi distinti.
Si consiglia l’ascolto in cuffia dal link sottostante.
https://clyp.it/otxz4bd5
Legge della Somiglianza
Se gli elementi sono simili tra loro per colore, forma e dimensione verranno percepiti come
un gruppo di elementi coesi (si veda rappresentazione grafica).
Nel brano sono presenti due gruppi di oggetti sonori a rappresentare linee e punti, in questo brano le
differenze tra le variabili dei 2 componenti, sono accentuate. I due tipi di suoni, danno origine a due
gruppi di elementi coesi.
Si consiglia l’ascolto in cuffia dal link sottostante.
https://clyp.it/u1a2lx4k
Legge del Destino Comune
Gli elementi appaiono come appartenenti in un insieme se, ad esempio, si muovono in
sincronia differentemente da altri elementi (si veda rappresentazione grafica).
Nel brano troviamo due elementi distinti, che partono dal medesimo punto iniziale. Uno dei due
elementi si sposta verso il basso mentre l’altro rimane costante, permettendo l'ascolto dinamico dei
due oggetti sonori.
Si consiglia l’ascolto in cuffia.
https://clyp.it/3ujg4lz5
Legge della Pregnanza
Più un elemento è semplice e stabile, più appare d’impatto (si veda rappresentazione
grafica).
Due corpi sonori distinti, in sequenza il primo stabile e costante il secondo è una variazione del primo,
dove alcuni parametri sono stati elaborati in maniera randomica introducendo nuovi movimenti
all’interno della timbrica (movimenti spaziali e di frequenza ecc). I nuovi movimenti ne riducono molto
la stabilità.
Si consiglia l’ascolto in cuffia.
https://clyp.it/vnfajzl2
Legge dell' Esperienza passata
Elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro
tendono ad essere uniti. In pratica si tende a visualizzare forme già note, dove ci sono solo
semplici linee separate o interrotte (si veda rappresentazione grafica)
Il suono viene nella prima fase presentato all’ascoltatore nella sua forma originaria. Le variazioni
applicate nel tempo tendono a creare delle interruzioni all’interno del suono, che sono applicate in
crescendo. L’enunciato dimostra che - anche a fronte di numerose interruzioni - l’identità sonora di
partenza rimane leggibile.
Si consiglia l’ascolto in cuffia.
https://clyp.it/cxxby5bv
Note
Nei 5 esercizi, si è tentato di riprodurre acusticamente alcune leggi percettive
della Gestalt. Assieme al pulsante per l’ascolto dell’audio, si trovano un breve
testo descrittivo e l'esemplificazione grafica corrente.
Si tratta infatti di elementi sonori reali, anche se resi astratti e non più
riconoscibili. Ad eccezione dell’ultimo esercizio ESPERIENZA PASSATA, dove
volutamente si è ricorsi ad un corpo sonoro universalmente riconoscibile (la
chitarra) per meglio rappresentare la comprensione dell’enunciato da parte
dell’ascoltatore.
Francesco Fumelli
Andrea Fumelli