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LINGUISTICA GENERALE (Gobber-Morani)

Capitolo 2
Strutture della lingua
Una lingua pu essere considerata un sistema segnico. Sistema si riferisce al fatto
che un insieme organizzato di elementi, segnico mette in evidenza la struttura
intrinseca degli elementi del sistema: segni nei testi.
Un sistema linguistico presenta alcune caratteristiche fondamentali che ne reggono
organizzazione e funzionamento:
1. Intersezione degli assi paradigmatico e sintattico: lasse sintagmatico
corrisponde alle ascisse, quello paradigmatico alle ordinate. Nelle grammatiche
tradizionali il termine paradigma indica le diverse forme di una medesima
parola, in linguistica indica la classe degli elementi che possono apparire in una
determinata posizione sullasse sintagmatico. I paradigmi sono spiegati secondo
il principio della negazione per cui ci che viene scelto esclude tutti gli altri.
I paradigmi sono costruiti dai parlanti e dipendono da vari fattori che vengono
combinati in modo diverso di volta in volta. Il concetto di paradigma serve per
spiegare gran parte delle scelte umane: per andare in universit io scelgo di
andare in bici, in treno, in macchina ecc...
2. Linearit, struttura sintattica e composizionalit: lasse sintagmatico lasse
delle combinazioni. La realt fisica del suono non si presenta come una
combinazione di elementi, la manifestazione linguistica lineare: procede dal
prima al poi. Il flusso continuo ricondotto ad unit discrete (segmentabili). La
connessione degli elementi sullasse sintagmatico rappresentata dalla
struttura sintattica la cui organizzazione gerarchica e non lineare (es: ho
venduto tutti i miei vecchi libri. Tutti i plurali della frase sono dipendenti dalla
parola libri che influenza tutte le altre).
La sintassi ha il compito di manifestare la composizionalit, ossia il principio che
gestisce la composizione degli elementi linguistici.
3. Doppia articolazione: le unit di suono e significato sono parte del sistema
linguistico e costituiscono la prima articolazione della lingua. La componente
fonica pu essere segmentata in unit minori che distinguono dalla prima
articolazione (la r e la l distinguono rana e lana) e questa la seconda
articolazione.
4. Ridondanza: dal latino redundare, ossia straripare. Indica la ripetitivit delle
informazioni in pi unit linguistiche (partir domani). La ridondanza
fondamentale per la comprensione del messaggio.
5. Pertinenza semiotica: possiamo definirla come una differenza semantica
istituzionalizzata (in inglese una differenza semiotica sistemica quindi cambia
proprio il vocabolo, in italiano semantica testuale quindi possibile ricavarla dal
contesto).
Non c nessun sistema linguistico identico ad un altro. Tra le lingue vi
anisomorfismo (assenza di identit di forma).
6. Motivazione (combinazione di elementi gi dotati di potenziale semantico):
quando parliamo di categorizzazione ci riferiamo alla capacit del sistema
linguistico di interpretare lesperienza umana. La categorizzazione si attua in
due modi: pertinenza semiotica che istituisce differenze obbligatorie e

formazioni dalla struttura trasparente, motivata da un aspetto dellesperienza


(motivazione). Un esempio di motivazione sono le onomatopee.
7. Arbitrariet: linverso della motivazione. Caratterizza legame tra suono e
significato senza reale spiegazione per questa connessione.
Abbiamo detto che la lingua pu essere considerata un sistema segnico, la linguistica
del novecento afferma, per, che si tratta di un sistema di segni. In un sistema segnico
non ci sono veri e propri segni ma solo strutture predisposte a funzionare in quanto
tali.
Un segno un evento fisico che attiva un evento mentale (significato). Un messaggio
un segno complesso, articolato in segni di minore complessit. Nella lingua non
esistono messaggi preconfezionati in quanto essa non un repertorio di segni o
messaggi ma un sistema di strumenti espressivi per costruirne.
La semiosi la relazione tra suoni e significati nella comunicazione. La lingua pu
essere concepita come un sistema di correlazioni fra strategie di manifestazione e
schemi concettuali.
Strutture della lingua
Le correlazioni sono chiamate strutture (dal latino structura, intelaiatura e
organizzazione portante di unedificazione) e sono le intelaiature delledificio
semiotico, lorganizzazione intermedia tra suoni e significati. In base alla struttura
riconduco la sequenza di suono percepita ad un modello di suono e traduco
limmagine acustica in uno schema concettuale che adopero per interpretare il
messaggio.
La struttura astratta, polivalente (ma le sue combinazioni si riducono nelle
combinazioni con altre strutture che specificano) e preferenziale.
Esistono due tipi di strutture:

Unit: ne un esempio lavverbio forse. Un plurale gi il risultato


dellapplicazione di un processo.
Processi: sono strutture particolari che non hanno immagini sonore e
partecipano solo indirettamente al piano semantico organizzando altre
strutture.

Si pu pensare ad una divisione in reparti organizzativi ognuno incaricato di produrre


una diversa serie di strutture. Fra questi reparti vi sono in particolare morfologia e
sintassi dove la morfologia costruisce parole e forme di parola che la sintassi provvede
a combinare. Un terzo reparto ha il compito di organizzare il sistema fonologico.
I diversi reparti organizzativi possono essere considerati una rappresentazione delle
diverse competenze dei parlanti:
1. Fonetico-fonologica: per ricondurre una sequenza di suoni ai modelli di
realizzazione fonetica delle strutture della prima articolazione.
2. Lessicale: vocabolario inteso come patrimonio mnemonico-virtuale.
3. Grammaticale: corretta combinazione delle parole e riconoscimento delle
costruzioni sintattiche.
Propriet delle strutture:
1. Polivalenza: molteplicit delle funzioni di una medesima struttura

2. Varianza: una struttura pu avere pluralit di strategie di manifestazione. Lo si


vede in particolar modo nella morfologia flessionale (are-ere-ire).
3. Preferenzialit: le strutture privilegiano valenze caratterizzate da maggiore
naturalezza (presente che non sempre ha valore di presente in italiano).
4. Endolinguistica: una struttura si distingue da altre strutture del sistema.
Deittici: (dal greco deiktikos: dito indice) non dicono come la realt ma rinviano
direttamente ad essa (non voglio questo panino, voglio quello l) Sono ad esempio i
pronomi personali e dimostrativi.

Nel Cours de linguistique generale, Saussure presenta una concezione di segno che
stata particolarmente influente nel corso di tutto il novecento. Il segno di Saussure
caratterizzato dallunione indissolubile tra significante e significato.
Il significante definito come immagine acustica, il significato in quanto concetto.
Lunione di natura arbitraria, non centra nulla, per esempio, il suono della parola
gatto con il significato di questa.
Il segno appartiene alla langue. Ossia ha due valenze:
1. Metodologica: in quanto nozione introdotta dallo studioso per spiegare i dati
osservati (le parole)
2. Psicologica e sociale: entit psichica appartenente ad un patrimonio mnemonico
accessibile alla comunit dei parlanti.
Saussure non pensa che il segno appartenga allatto comunicativo concreto.

Capitolo 3
Elementi di fonetica e di fonologia
Nel dominio della fonetica rientra lo studio delle caratteristiche dei suoni della lingua. I
modi di analisi del suono sono tre:
1. Percettivo: relativa ai complessi meccanismi della sensibilit uditiva (compresa
anche mimica).
2. Acustico: riguarda il mezzo di propagazione dellonda sonora considerando i
fenomeni acustici come fenomeni fisici. (suono=onda sonora in fisica)
3. Articolatorio: riguarda la descrizione della genesi dei suoni

Londa sonora
Londa sonora corrisponde ad una compressione seguita da una depressione
nellatmosfera.
La frequenza dellonda semplice il numero di vibrazioni prodotte in una certa unit di
tempo, periodo il tempo impiegato per compiere una vibrazione, la lunghezza
dellonda la distanza percorsa da questa in un periodo. Frequenza e periodo sono
inversamente proporzionali. Lampiezza delloscillazione dipende dalla pressione
esercitata e diminuisce man mano che londa si allontana dalla sorgente.
La maggior parte delle onde , per, complessa perch si danno pi vibrazioni
contemporaneamente.

Frequenza e ampiezza si traferiscono nellacustico come altezza e intensit. Con


laltezza (nota) distinguiamo suoni alti e bassi a seconda del numero basso o alto di
periodi al secondo. La forma della vibrazione si trasferisce nel timbro che da ai suoni
diversit.
Polmoni e trachea, nella fase di espirazione, producono una corrente daria che
esercita una pressione sulle pliche vocali accostate. La pressione dellaria allontana le
pliche e uscendo un po daria la pressione diminuisce e le pliche si ricontraggono
andando nuovamente a chiudere lo sbocco alla corrente daria. Pi cicli di questo
processo corrispondono al meccanismo laringeo (che determina la frequenza
dellonda).
Le voci femminili sono pi acute perch la frequenza dellonda inversamente
proporzionale alla larghezza della laringe.

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