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CAP 1 – TECNICA, ORALITA’, SCRITTURA // Mito, rito e invenzione del segno

CORPO E COMUNICAZIONE Il consolidarsi della forma umana della specie si


accompagna con lo sviluppo di un sistema
• Implicazioni sociologiche del rapporto sempre più complesso di condivisione
fra uomo/linguaggi e tecnica dell’esperienza, che avviene nella dimensione
simbolica e visionaria dell’istanza comunicativa
Tecnica e specie umana – 2001: Odissea nello = spazio di elaborazione e progettazione della
spazio vita materiale.
→ Téchne
Prima, viene identificata da Platone =  L’invenzione del segno avviene durante
saper fare il Paleolitico superiore (quando alcuni
Successivamente, da Aristotele = uomini decorano le pareti delle caverne
strumento umano atto a realizzare un di Lascaux con una serie di pitture
prodotto, quindi punto di incontro tra raffiguranti scene di caccia).
specie umana e il processo di
adattamento all’ambiente = def. come Rappresenta un momento fondamentale
ominazione. dell’intreccio fra tecnica/comunicazione = si
attua un primo tentativo compiuto di
L’ominazione ha origine nel e dal corpo, primo simbolizzazione dello spazio antropico
medium (inteso come habitat destinato alla attraverso la riproduzione segnica del vissuto.
definizione e alla negazione del senso
dell’esperienza) con cui ci confrontiamo. Alla nascita dell’arte corrisponde, quindi, la
Prima della comunicazione fondata su parola, nascita dell’uomo: per la prima volta l’uomo
immagine o scrittura, la capacità relazione imprime la propria presenza nel mondo dei
umana si dispiega attraverso l’artificializzazione fenomeni attraverso la restituzione dell’oggetto
del corpo per mezzo del corpo stesso. del suo sguardo/pensiero e fornendo la prova
 Un processo di continuo scambio tra della propria esistenza.
soggetti e mondo.
Da tali pitture, inoltre, emerge l’impulso umano
L’estremitàcon cui l’ominide di 2001: alla narrazione
Odissea… agguanta l’osso trasformandolo in  Impulso a codificare le cose del mondo
una clava è la rappresentazione del momento in per controllarle, rappresentarle,
cui si stabilisce il primo contatto tecnologico tra riorganizzare il senso.
specie umana e ambiente => si compie
attraverso l’invenzione della mano (cioè la Il segno (punto di incontro fra astrazione e
scoperta del pollice opponibile). materia) prelude a sistemi comunicativi più
elaborati e compiutamene linguistici.
La scoperta del nuovo strumento, il suo
sviluppo e le sue conseguenze diventano Le pitture di L. sono anche un esempio
necessariamente oggetto di condivisione, primigenio e sacrale di storytelling, cioè un mito.
attraverso l’attivazione della comunicazione  Funzione prescrittiva e ordinativa:
perché dove si attua una comunicazione, esiste attraverso i miti l’uomo amplia il
una forma di società. concetto di trasmissibilità,
verbalizzando i fenomeni di importanza
La sequenza del film di Kubrick sintetizza il collettiva per ricomporli in sequenze
carattere culturale del rapporto che l’uomo ha logiche e ordinate, in unità di senso
stabilito con la natura, all’interno del quale la conchiuse e aperte ai naturali processi
tecnica assume il ruolo di mediatore. di trasformazione e adattamento
implicati dalla trasmissione stessa.
 L’uomo si relaziona alla natura
attraverso la tecnica. Compito di miti e riti è riplasmare i passaggi
cruciali della collettività a misura umana e della
sua capacità di pensiero, attribuendo loro un
sistema di norme ed elementi riconoscibili Partendo dalla necessità di dare ordine e
(topoi), per delimitarne l’esperienza sia sul significato all’esperienza del reale, l’uomo arriva
piano della conoscenza che su quello della alla religione (Cicerone = rilettura, Lucrezio =
temporalità. legame), un principio praticato attraverso la
narrazione.
Ritualità e mitologia costituirebbero, secondo
Ricoeur, il terzo tempo1 all’interno del quale Dovendo comunicare la comprensione
avviene l’istituzionalizzazione del rapporto tra dell’esperienza, la sostanza dei racconti (miti e
tempo vissuto/cosmico. riti non sono altro che racconti) risponde e viene
 Attraverso il mito e il rito (che richiama scandita da un ritmo preciso.
o agisce il contenuto del mito), l’umano
realizza un atto comunicativo la cui  Ciò dipende dal carattere orale del
sostanza simbolica struttura il con- supporto che serve alla loro
vivere comunitario mettendone in trasmissione.
connessione e coesione i protagonisti.
 Entrambi sono momenti narrativi Dalla parola alla scrittura
destinati alla rappresentazione Il medium della parola detta governa a lungo il
trascendente dei “nodi esistenziali” sistema delle comunicazioni umane, rendendo
della collettività (nascere, morire, necessario adattare il linguaggio per facilitarne
uccidere, patire, crescere e far crescere). la trasmissione.
 Per questo, l’oralità si fonda sulla
Attraverso questi racconti va ripetutamente a centralità della memoria e del ritmo.
verificarsi l’appropriazione identitaria.
La trasmissione dei racconti tramite la parola
Inventio e repetitio genera una nuova esperienza dei sensi mirata a
Miti e riti si fondano sul meccanismo della tenere avvinti narratore e ascoltatore
repetitio: venendo tramandate, le credenze sulle nell’ambito dello stesso spazio comunicativo. Al
quali si basano, danno vita a tradizioni, percorsi suo interno, la ripetizione ha valore di struttura
cultuali e culturali alla base delle identità dei e collante.
popoli. E ogni popolo interviene sull’archetipo Cadenze, ridondanze, figure linguistiche,
(il modello del racconto mitico), sottoponendolo semplificazioni sintattiche e sottolineature
ad un processo di innovatio, che si lega allo gestuali sono tutte forme proprie di una cultura
scambio tra il mito e il contesto sociale che lo espressiva basta sulla partecipazione totale ed
socializza, (ri)costruisce e (ri)condivide. emotiva all’atto di discorso.

 Si tratta di quello che Deleuze,  Oralità integrale = la dimensione orale


richiamando Nietzsche, definisce il investe l’opera in ogni sua fase, dalla
circolo dell’eterno ritorno e che di fatto composizione alla performance.2
costituisce il potere del linguaggio,
dell’arte. La rappresentazione funge da dispositivo di
aggregazione e identificazione sociale (teatro
Aggiungendo all’abitudinarietà della repetitio, tragico del V secolo a.C.).
l’innovatio rafforza il senso della ripetizione nel All’interno di questo, i grandi
contesto comunitario che vi partecipa. interrogativi sulle origini del mondo
ritornano in forma di performance rituali
 Nascono le grandi narrazioni e le dove il corpo dell’uomo, avvolto dal
risposte collettive alle grandi domande medium della finzione narrativa, prova a
sulle origini della specie. entrare in contatto con la sfera arcana
del sacro.

1
Miti e riti servono a comunicare la comprensione di 2
Esempi emblematici di tale discorso sono l’Iliade e
quello che l’uomo vive, inserendo un terzo momento l’Odissea.
sospeso fra il tempo sociale e il tempo della natura.
Potere e comunicazione - Furono i Fenici a fornire alla cultura
In un secondo momento, i contenuti della greca i fondamenti per un sistema
tradizione diventano oggetto di redazioni compiuto di rappresentazione dei
scritte che ne consentono la diffusione nel singoli suoni: l’alfabeto.
tempo e nello spazio.
La tecnologia della parola scritta si configura
Anche la scrittura attraversa una lunga e come spazio di definizione delle relazioni fra
complessa fase di elaborazione. corpi e poteri.
 Si origina nella pittografia = scrittura di
segni quasi indistinguibile dalla pittura. Sorvegliare e punire: la scrittura sul corpo
Viene codificata per la prima volta con Foucault interpreta la scrittura come processo
le tavolette mesopotamiche di Uruk, etopoietico, cioè
raccolte di pittogrammi (versioni Un atto di esteriorizzazione, di
stilizzate degli oggetti rappresentati). dissociazione del sé che procede in due
direzioni:
Motore principale dell’espansione del dominio - Iscrive il soggetto in un luogo fisico
della scrittura è la destinazione burocratica, la posto fuori di lui
quale richiede la presenza di una convenzione - Porta all’interno del soggetto segnali di
capace di coinvolgere nel processo esteriorità non riducibili.
comunicativo anche i concetti astratti e
socialmente costruiti (e quindi intesi In quanto artefatto che si pone fra corpo e
differentemente da ciascuna delle popolazioni). apparato cognitivo, giunge a costituirne lo
strumento privilegiato per memorizzare,
Il potere normativo della scrittura si realizza organizzare e recuperare la conoscenza
attraverso un graduale allontanamento dei disperdendo il soggetto e allo stesso tempo
segni rispetto ai loro riferimenti. consentendogli di ritrovarsi, di negoziare di
- Ciò si realizza nella scrittura di tipo volta in volta il senso della propria presenza
ideografico, basata sull’associazione tra nell’ordine delle cose.
idee e grafia, concetti e stilizzazione.
 Il medium viene allora identificato come
Nel sistema di scrittura egizio, si sommano ai - Essenza dell’accelerazione
preesistenti pittogrammi e ideogrammi le prime - Estensione del potere.
rappresentazioni grafico-fonetiche.
 La scrittura geroglifica3 ha un
importante elemento ieratico che • Potere e sapere sono sostanzialmente
appare legato, a sua volta, alla figura legati.
dello scriba = a lui solo spetta la
competenza tecnico-linguistica Nel tempo, sono emerse utilizzazioni e figure
necessaria per amministrare i beni della scrittura, e dunque della conoscenza,
collettivi, il che lo investe di un sempre più specializzate.
importante potere operativo e
simbolico.  Se la comunicazione dei contenuti
continua a sfruttare un canale orale, la
Col tempo sarebbe cambiati anche i supporti loro proprietà e gestione resta
della scrittura, velocizzando il processo di appannaggio esclusivo di pochi.
trasformazione che porterà a convivere il
dominio sonoro dell’oralità con quello visivo dei Attraverso una tensione costante fra chiusura ed
nuovi codici nati sulle rive del Mediterraneo.4 apertura (es. monaci amanuensi e università),

3
Letteralmente: iscrizione sacra. imprese commerciali e alla comunicazione fra i
4
Che imprime l’accelerazione definitiva alle popoli, dando luogo alla creazione di reti
dinamiche di selezione e semplificazione del comunicative.
linguaggio, indispensabili alla buona riuscita delle
oltre a quella tra ripetizione e innovazione, che
il corpo sociale attua la riscrittura delle sue
gerarchie, imprimendo nuove orme e nuovi
ordini sui singoli corpi degli individui.

Oralità e scrittura: una perenne convivenza


Oralità e scrittura vanno intese come media, cioè
luoghi liminali e processi di scambio.

La costruzione della comunicazione, inoltre, si


lega all’ominazione della specie, cioè il
progredire delle protesi cognitive del corpo
umano finisce col modificare la sua capacità di
pensiero influendo sulle strutture sociali.

L’insieme dei media si configura come un


sistema, dove la relazione di reciproca influenza
delle parti genera il costante riuso delle forme
comunicative (anche nei casi in cui il loro spazio
mediatico va spontaneamente ad esaurirsi).

• Il linguaggio è assolutamente
fondamentale all’adattamento dell’uomo
sulla Terra (linguaggio=sopravvivenza?)
e il suo sviluppo sul doppio fronte di
oralità/scrittura prosegue fino a noi, ri-
mediandosi in nuovi oggetti e ambiti
comunicativi (Bolter, Grusin).

L’intreccio fra dimensione acustica/visiva della


comunicazione si è fatto via via più intenso e
pervasivo, coinvolgendo il corpo in
un’esperienza dei sensi e della mente ormai
inscindibile dalle sue terminazioni tecnologiche.
CAP 2 – L’INDUSTRIA CULTURALE Con gli studiosi si afferma l’idea
Genesi della nozione di Industria culturale dell’industrializzazione delle forme estetiche. 6
Il concetto di industria culturale viene introdotto  La rivoluzione industriale avrebbe
da Alexis de Tocqueville (tra il 1835-40), ma si prodotto effetti devastanti sulla cultura
afferma nel dibattito scientifico solo a partire dal occidentale,
1947, con il saggio omonimo di Adorno e determinandone/rivelandone la
Horkheimer contenuto in Dialettica decadenza che si esprime attraverso la
dell’Illuminismo. cultura di massa.

 Il processo di industrializzazione Apocalittici e integrati


applicato alla cultura costituisce un La prima fase del dibattito su forme ed effetti
gigantesco e pervasivo sistema5 capace dell’industrializzazione della cultura evidenzia
di far interagire strettamente una dicotomia fondamentale: quella tra
a. Individualità a. Apocalittici = teoria critica della società;
b. Saperi teorici e professionali b. Integrati = osservano le trasformazioni
c. Dispositivi tecnologici con maggiore fiducia e ottimismo.
d. Apparati produttivi
Al fine di governare i processi economici Industria culturale: una definizione ambigua e
e sociali nell’epoca delle masse. polifunzionale
È con il secondo dopoguerra che la definizione
Tale sistema sarebbe funzionale alle esigenze di di “industria culturale” si diffonde, generando
una società di massa sostanzialmente tuttavia, posizioni teoriche estremamente
autoritaria. eterogenee, che la rendono ambigua e
I due intellettuali della Scuola di Francoforte polifunzionale.
volgono un atto di accusa allo sviluppo della  Ad es., diventa un modo per indicare le
modernità capitalista e alla sua messa a punto differenti parti che compongono il
di meccanismi di controllo capaci di plasmare le sistema delle comunicazioni di massa
coscienze in una forma collettiva e (perdendo la dimensione sistemica che
spersonalizzante. le era stata data da A. e H.).

 Criticano la massa = entità storica che È importante notare l’abitudine diffusa tra gli
nasce con gli effetti della Rivoluzione scienziati sociali a confondere i piani di
industriale del XVIII sec., legata alla pertinenza tra industria culturale, cultura di
costante urbana (l’incremento massa, mass media e comunicazioni di massa.
esponenziale degli abitanti urbani, che Il che rende necessario individuare gli elementi
edifica la metropoli industriale e specifici sul pianto teorico e metodologico.
modifica il rapporto statistico tra
popolazione rurale e città) ed erede di • L’industria culturale può essere
quella che nell’800 era stata la folla. considerata un sistema di relazioni, di
Al suo interno, i rapporti socioculturali flussi di info che supportano lo sviluppo
consolidati perdono il proprio valore. della società industriale, perché capaci
La massa si configura come un insieme di di fronteggiare efficacemente la
ricettori passivi (consumatori) di tutto ciò che mutevolezza delle condizioni sociali di
viene loro propinato dal mercato e dai media, riferimento.7
destinati a soccombere alla comunicazione
massificata che si organizza nell’industria
culturale.

5
Definito una forma psichiatrica del dominio. 7
La questione della natura sistemica dell’industria
culturale è solo accennata e mai approfondita da
coloro che l’hanno posta.
L’approccio di Morin La fabbrica
Dall’approccio di A. e H. va distinto quello Rimane l’elemento centrale della Riv. Industriale.
antropo-sociologico di Morin. Al suo interno il lavoro si specializza, generando
 Parte dall’osservazione delle il fenomeno dell’alienazione.
trasformazioni socioculturali per
coglierne il significato sul piano dei Con il taylorismo, infatti, si introduce
vissuti (chi e perché consuma i prodotti chiaramente la differenza fra
della cultura di massa?) - La tradizione del lavoro concreto
+ Messa in discussione la neutralità e la (l’artigiano possiede il senso
condizione super partes complessivo della propria attività)
dell’intellettuale = qualunque - Il lavoro astratto (mancano l’ottica del
osservatore deve essere inserito nel progetto e la possibilità di intervenire in
sistema delle relazioni con i suoi sistemi maniera soggettiva sulla produzione).
di valori, conflitti e variabili biografiche.
Tale prospettiva diviene il fattore principale
Si occupa, quindi, degli effetti sociali dei mass della critica degli apocalittici nei confronti
media. dell’industria culturale.
 Elude sul piano metodologico la  Proprio su tale dissidio, cioè
questione dell’origine del processo di l’inserimento dell’identità intellettuale
industrializzazione della cultura (della nell’ambito di un lavoro collettivo si
nascita e del progressivo definirsi di una edifica la potenza di Hollywood (la
cultura industriale estesa a tutto il corpo fabbrica dei sogni).
sociale, un corpo sociale in sé
culturalmente industriale). Il ruolo dell’intellettuale
I processi della riv. ind. incidono anche sugli
statuti che definiscono l’identità e la funzione
Ideologia del progresso e nostalgia del passato dell’intellettuale.
Con la Rivoluzione industriale, si afferma un
sistema produttivo basato sulla diffusione  Secondo Benjamin (L’opera d’arte
dell’industria e nuovi criteri del lavoro. Ciò nell’epoca della sua riproducibilità
comporta effetti socio-antropologici tecnica), il committente dell’intellettuale
rivoluzionari perché muta la struttura diventa proprio la massa che ne mette
dell’organizzazione sociale (accompagnandosi in discussione il ruolo individuale
alla diffusione di principi illuministi, essenziali rispetto a un nuovo orizzonte collettivo.
alla modernizzazione del mondo). + Afferma che nell’ambito del Moderno
la quantità sia diventata un elemento
Tale trasformazione si accompagna, non a caso, qualitativo.
all’ascesa della borghesia e ad un nuovo - > La presenza delle masse deve essere
sistema di relazioni che ridisegna le modalità di considerata un fattore vincolante per i
costruzione della realtà. processi culturali perché
a. Le masse esercitano un peso fatto di
Anche attraverso nuove tecnologie della grandi numeri (e ferree logiche di
comunicazione come il telegrafo di Morse mercato)
(introduce l’idea di una istantaneità dei processi b. Per la loro esigenza di ritrovarsi
comunicativi) o la locomotiva/rete ferroviaria all’interno delle rappresentazioni del
(vero momento di rivoluzione nell’economia dei mondo, visto che di quel mondo
trasporti e, quindi, nella progettazione esse sono ormai il motore.
finanziaria della civiltà industriale).
 Afferma anche nuove dinamiche della
visione con i panorami ferroviari
osservati dallo schermo dromoscopico
dal finestrino, vera anticipazione del
cinema.
Racconto della trasformazione della società: di un sistema simbolico fondato su
massa, industria, metropoli, globalizzazione sincretismo geo-culturali molto spinti.

La stessa scelta degli intrecci narrativi alla base


dei racconti della modernità risponde Per i mercati moderni fondamentale è anche il
all’esigenza di rappresentare le condizioni della potenziamento dei sistemi comunicativi.
massificazione in atto della società. Alla base dei media di massa ritroviamo, quindi,
lo sviluppo delle reti informative.
Il protagonismo delle masse dipende da una  Non è totalmente determinato dai
serie di fattori di grande impatto: bisogni economici e finanziari, ma anche
- Una duplicità che ha a che fare con la dalle esigenze di coesione sociale delle
doppia natura di produttori e masse metropolitane.
consumatori: nel capitalismo moderno,
chi produce è parte del corpo sociale Il processo di massificazione della società
che fruisce della produzione (questa industriale riscrive i termini di socializzazione.
considerazione contraddice le analisi La trasformazione viene inevitabilmente
apocalittiche, secondo le quali i consumi interpretata come una minaccia, soprattutto da
sarebbero indotti dalla persuasione parte delle culture istituzionali (da sempre
occulta della pubblicità). caratterizzate dalla ricerca della stabilità dei
modelli politici).
- L’affermazione di una nuova idea di  La classe di colti individua nelle masse
tempo: la fabbrica introduce una una classe pericolosa. 8
distinzione tra tempo lavorativo e
tempo libero, il quale è sempre L’intellettuale europeo coglie nella
funzionale alle strategie economiche massificazione un elemento di
perché destinato ai consumi – di oggetti spersonalizzazione che stride con l’ideologia
culturali – e al soddisfacimento delle individualista alla base dell’affermazione dei ceti
esigenze di socializzazione medi.
 È destinato al reintegro nell’esperienza + In una metropoli nella quale ci si muove
soggettiva degli aspetti della vita riorganizzando le traiettorie dello sguardo, il
individuale/collettiva che non trova soggetto si fa sempre più spettatore.
diretta espressione nel mondo
dell’industria e della metropoli (forma • Si genera un conflitto difficile tra
assunta dalla città nel momento in cui si dimensione collettiva e individuale.
riassetta attorno al rigoroso modello
della fabbrica) Non a caso, le immagini delle masse proposte
- Come la fabbrica riorganizza le modalità dall’industria culturale sono caratterizzate da un
della produzione, la metropoli diventa il senso di incontrollabilità latente e pericolosa.
luogo in questa trasformazione investe i
rapporti sociali. • La contraddizione sistematica dei propri
assunti è caratteristica della modernità.
Ciò comporta la formazione di un mondo in
grado di anticipare la tendenza alla  L’uomo-massa (ossimoro che definisce il
globalizzazione delle dinamiche finanziarie e moderno soggetto industriale) si
sociali. riconosce come unico. Tuttavia, egli è sé
 Il sistema industriale necessita fin stesso solo nella relazione simbolica e
dall’origine di un’economia socioeconomica con l’altro da sé,
internazionale (in virtù della propria dunque con l’aspetto collettivo
capacità di espansione esponenziale) e dell’ambiente in cui vive.

8
Proprio in questo periodo, le classi lavoratrici vanno
a definire la propria soggettività politica.
Il mantenimento di un equilibrio sostanziale tra L’istituzione del tempo libero prevede che una
questi piani divergenti è permesso dalle forme quota della propria giornata sia dedicata al
dell’industria culturale, che istituiscono tra i soddisfacimento di pratiche di socializzazione
soggetti nuovi canali di comunicazione che che passano per l’esercizio del territorio fisico e
rendono possibile un’integrazione tra istanze della comunicazione dei mass media.
solipsiste/di partecipazione, ridisegnando i
confini tra pubblico e privato nei vissuti Aumento della fruizione delle opere letterarie
individuali.  L’industrializzazione e l’urbanizzazione
producono un effetto interessante, cioè
Una rete comunicativa sempre più attrezzata la crescita dell’alfabetizzazione.
fornisce alla massa una possibilità di
mediazione tra tendenze al caos e necessità di Ciò comporta, l’aumento della fruizione delle
organizzare i rapporti sociali attraverso pratiche opere letterarie e coinvolge un nuovo pubblico,
regolamentate di espressione e legittimazione in grado di influenzare la produzione dei testi.
dei desideri.  Attraverso il lavoro del consumo
definito da Marx = cioè la funzione di
 Lo stesso consumo concilia i meccanismi regia dei consumatori esercitata sulla
di individualizzazione e conformità realizzazione delle merci.
sociale che si intrecciano nel corpo delle
masse, coniugando produttivamente tra Proprio come il romanzo borghese aveva
loro livello materiale e dell’immaginario. costituito una macchina di produzione di senso
- Per cui, la stessa comunicazione legata all’ascesa del mondo borghese e alla sua
pubblicitaria non appare più come una crescente centralità nei processi simbolici, la
strategia di persuasione, ma il punto letteratura di appendice mette in atto nuove
della produzione simbolica in cui la strategie rivolte ad un pubblico di lettori
società ricuce lo scisma della rivoluzione scarsamente alfabetizzati che cercavano, nei
industriale. primi esempi della serialità, un intrattenimento
in grado di restituire loro gli elementi di
Tutto ciò richiede l’attivazione di dispositivi coesione sociale messi in crisi.
della comunicazione che accomunino le merci ai
linguaggi espressivi, ridefinendo gli equilibri  Questo è lo scopo che spinge alla
valoriali tra le prime e i secondi. comunicazione (ricorrendo a forme
riconoscibili di racconto del mondo già
 La prima fase dell’industrializzazione dei soprese nei miti/riti).
linguaggi espressivi è caratterizzata da
un’estetica della nostalgia (racconti di I dispositivi letterari industriali (generi, supporti,
E.A. Poe). formati) costituiscono la sintesi tra
- Esigenze di informazione sulle
contemporaneità
Dalla morte dell’arte allo spirito del tempo - Modalità di rappresentazione
moderno attualizzata del mito.
La mercificazione del mondo (cioè la
progressiva instaurazione di un modello di La permanenza di quest’ultimo, infatti,
produzione e consumo fondato sulle logiche garantisce una continuità di significati che rende
della merce), ovviamente, influenza le forme comprensibili le trasformazioni in atto nella
dell’arte e della cultura. società industriale.

 Le forme artistiche sono determinante


dalla funzione che l’arte riveste
all’interno dell’organizzazione sociale
del proprio tempo storico.
Classico e moderno: la morte dell’arte in essi il pubblico ritrovava resoconti di
Tali profonde trasformazioni incidono diletti, quindi la descrizione di fatti di
negativamente sul funzionamento dell’arte sangue e crimini a sfondo sessuale dai
classica. quali era inevitabilmente attratta.
La modernità implica per Hegel la morte
dell’arte (ne parla relativamente al Ciò che la società industriale tendeva a
Romanticismo), dovuta all’incapacità della rimuovere dall’ordine del discorso riemergeva
modernità di esprimere l’unione assoluta tra nell’immaginario e nella sua capacità di
forma e contenuto dell’arte classica. orientare il flusso dei consumi.
 I bollettini reintegrano la dimensione
L’arte romantica, invece, esprime una rituale del sangue e la cognizione del
separazione insanabile tra sensibilità e dolore nella sfera della partecipazione
rappresentazione (e dunque tra artista e patica al mondo, dunque del
pubblico) dell’arte moderna, nella quale coinvolgimento emotivo necessario alla
riecheggia la natura lacerata e conflittuale della formazione e alla trasmissione della
società industriale. conoscenza in una società di massa.

Il bello (espressione di un universo armonico) + La distinzione tra informazione e


non costituisce più la finalità del progetto spettacolo, realtà e finzione, si
artistico, che si apre a nuovi elementi soggettivi, ricompone nell’origine comune dei
dissonanti e mostruosi (Frankenstein). linguaggi di massa e delle loro strategie
espressive.
 Rimanda all’inquietudine che il soggetto
moderno (espressione di una cultura
laica e post-illuminista) sperimenta nella Funzione dell’industrializzazione dei media
difficoltà di relazionarsi alla dimensione L’industrializzazione dei media, quindi, risponde
della trascendenza e alle domande all’esigenza di rendere possibile una
fondamentali.9 rappresentazione del mondo nel contesto della
trasformazione delle sue coordinate
Il concetto di Bello viene soppiantato da quello antropologiche.
di Sublime che, con l’orrido, si avvicina
maggiormente alla sensibilità dell’uomo Con l’allargamento dei bacini d’utenza,
moderno. fondamento per la nascita di un mercato
culturale, i processi di industrializzazione delle
 Si producono nuove estetiche che forme estetiche si orientano verso la
spesso individuano il fantastico come moltiplicazione dei linguaggi tecnologici, i
espressione di un trauma epocale e moderni media di massa.
come laboratorio per raffigurazioni - Questi funzionano in base a una
esteriori e interiori di nuovi vissuti. competenza trasversale del pubblico,
ovvero sull’attitudine di questo a
La prima fase dell’età industriale è dedicata alla interagire in maniera complessa con una
ricerca di inedite modalità comunicative, di zone rete sempre più fitta di dispositivi
di scambio simbolico che permettano al mediatici.
pubblico metropolitano di accedere pienamente
alla condizione moderna.

 Bollettini giudiziari – diventano uno


straordinario caso letterario,
configurandosi come fruizione di massa:

9
Evidenzia come il sentimento del tempo moderno individuale della morte e i meccanismi sociali che ne
si riversi in estetiche tormentate, segnate da garantiscono più la condivisione e la naturalità).
lacerazioni profonde (quella tra l’esperienza
Intellettuali e comunicazioni di massa McLuhan e il determinismo tecnologico
La cultura di massa non equivale alla cultura Va valutata anche la posizione di McLuhan e il
popolare. Invece, può essere definita la cultura suo interrogarsi sugli effetti delle persone sui
nell’età delle masse e comprende media (cosa fanno le persone ai media?).
- sia forme alte e avanzate, espressione  I soggetti politici ed economici non
delle classi che le hanno ricercate a determinano l’uso sociale dei media e
legittimate; delle tecnologie poiché è sempre la
- sia forme basse e volgarizzate, legate ai sperimentazione del consumo a
consumi allargati o alla sopravvivenza decidere la sorte dei dispositivi.
delle tradizioni pre-moderne.
McLuhan sostiene la necessità di evitare il nodo
Quindi, l’industria culturale comprende teorico del determinismo tecnologico (l’idea di
espressioni colte, tendendo comunque ad una tecnologia che orienta lo sviluppo sociale)
integrarle e democratizzarle per declinarle in finalizzato alla produzione delle merci.
contesti più ampi e accessibili.
Abruzzese e l’avvento del digitale
Lo scambio e/o scontro tra diversi livelli della • Secondo Abruzzese, l’avvento del
produzione culturale contemporanea è un dato digitale (che implica processi di de-
acquisito: alcune avanguardie ricorrono all’uso industrializzazione e de-massificazione),
ironico dei linguaggi di massa, così come questi il bene di consumo diventa la tecnologia
si nutrono costantemente del rapporto con le in sé e per sé.
sperimentazioni estetiche più sofisticate.
Più che di industrializzazione dei processi
 Ridimensiona la teoria critica della culturali comincia ad avere senso parlare di
dicotomia dell’industria culturale tra tecnologie culturali: la distanza ideologica e
autenticità e simulazione. produttiva tra industria e culture tradizioni non
è più rintracciabile nella tendenza
La complessità del sistema culturale è ciò che lo contemporanea a superare i dispositivi
fa definire da Morin come lo spirito del tempo dell’organizzazione sociale e le forme
moderno. espressive che hanno caratterizzato l’età
E la stessa industria culturale diviene oggetto industriale.
della metafora del sistema nervoso costituito
dai media di massa, che collegano Fine dell’industria culturale?
l’antroposfera oltre il tempo e le distanze, Avvento della televisione
realizzando una seconda industrializzazione: A partire dal secondo dopoguerra, il sistema dei
delle immagini e dei sogni. media industriali e di massa si riorganizza
attorno all’egemonia del medium televisivo
 Morin identifica industria culturale e (momento in cui acquista una nuova consistenza
mass media. la distanza culturale tra intellettuali e pratiche
sociali della comunicazione).
All’interno di queste trasformazioni, tuttavia,
l’intellettuale è costretto a riscrivere la propria Prima della televisione, l’industria culturale
funzione sociale all’interno di apparati e logiche aveva sempre individuato i propri committenti
industriali. in base ad una gestione del territorio che
Per Benjamin e Morin questa ridefinizione del scindeva lo spazio pubblico dei luoghi
lavoro intellettuale non va letta come metropolitani da quelli privati e domestici.
asservimento passivo al sistema, ma come
consapevolezza delle dinamiche di conflitto e La televisione, infatti, si afferma in virtù della
scambio tra componenti culturali della società capacità di rispondere alle esigenze determinate
attraverso i media. dal conflitto mondiale, operando una
straordinaria integrazione tra le componenti
della società e facendo evolvere il processo di
abitabilità dello spazio collettivo.
La diffusione del medium si accompagna anche
all’inversione della tendenza alla concentrazione
urbanistica, lasciando intravedere la fine della
centralità della fabbrica e un differente rapporto
tra soggetto, spazio e tempo.

La televisione raccoglie le molteplici forme


dell’intrattenimento (dallo spettacolo
all’informazione), in una nuova dimensione che
si apre alla contemporaneità delle grandi
cerimonie mediatiche.

Rispetto al passato dell’industria culturale, l’età


televisiva tende ad azzerare l’intervallo
spaziotemporale tra le cose che succedono in
un altrove fisico e in quello del soggetto.

Lo schermo televisivo offre uno spazio ridotto


rispetto a quello cinematografico, ma
moltiplicato e disseminato sul territorio e, con
esso, cominciano ad essere destrutturate le
condizioni materiali che hanno condotto
all’affermazione della società industriale: ad es.
le qualità delle interrelazioni individuali che
hanno generato i processi di massificazione e
l’ambiguo rapporto tra individuo e collettività.

Anche la funzione primaria dell’industria


culturale (fornire piattaforme espressive capaci
di contenere l’orizzonte di senso di una società
in rapida trasformazione) viene potenziata ma
anche messa in crisi dalle prospettive della
multimedialità.
CAP 3 – I media a stampa. Evoluzione sociale propri pensieri, materializzandoli al di
della parola e dell’immagine tipografica. fuori di sé.
L’era dell’uomo tipografico Ancora, l’invenzione della stampa a
• L’organizzazione sociale si fonda sulle caratteri mobili (e del libro) avrebbe
transizioni rese possibili dai processi di permesso all’uomo di organizzare il
comunicazione. proprio ambiente in maniera lineare
(dando vita a importanti concetti per la
La capacità di elaborare, decodificare, modernità come quelli di individualità e
trasmettere e utilizzare le conoscenze e le nazionalismo).
informazioni è ritenuta fondante per ogni
struttura comunitaria. Tale situazione sarebbe stata ribaltata
dall’elettricità e dall’elettronica che avrebbero
 Le culture orali sono caratterizzate da provocato la riaffermazione del concetto di
figure preposte alla conservazione e simultaneità (e ridimensionato la grande
trasmissione delle tradizioni culturali famiglia umana in un immenso “villaggio
(cantastorie, stregoni, sciamani, saggi globale”).
ecc.), per mantenere e tramandare i
valori sociali. Opera fondamentale per McLuhan è
The Bias of Comunication di Innis (1951)
È stato Walter Ong a individuare le principali  Si interroga sul rapporto tra uomo e
differenze tra i linguaggi delle culture orali e media, identificati come protesi
scritte. simbolica, cioè estensioni del corpo
 Culture scritte: umano.
- Per i letterati è difficile anche solo
immaginare una cultura in cui le parole Dimostra l’esistenza di un dialogo continuo tra
non abbiano presenza visiva => forma media e uomo, al cui centro avviene il processo
culturale conservatrice e vincolata alla di comunicazione.
tradizione.
 Cultura orale Infine, bisogna considerare
- La conoscenza che non viene ripetuta ad Il paradigma perduto (1974) di Morin
alta voce svanisce rapidamente =>  Il cui obiettivo era quello di risolvere il
atteggiamento legato alla preservazione conflitto antropologico tra natura e
mnemonica del passato che inibisce la cultura.
speculazione intellettuale. Egli afferma che cultura e natura sono due facce
della stessa medaglia e che, nel rapporto tra
Nell’ambito della mediologia vi sono una serie uomo e cultura, ciascuno influenza l’altro, in una
di opere fondamentali. costante azione di ri-determinazione
dell’antroposfera.
La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo
tipografico di McLuhan (1964) L’invenzione del quotidiano
 Mette in parallelo la storia dei media e In italiano, il termine di stampa è polivalente,
l’evoluzione della cultura umana, indicando:
concentrandosi sull’influenza - La tecnologia inventata da Gutenberg
dell’alfabeto fonetico e della stampa nel XV secolo
sullo sviluppo della civiltà occidentale. - Il medium (con le sue dinamiche sociali
L’uomo tribale non è un uomo specializzato, in e comunicative)
quanto la parola (uno dei primi media) è parte - Un diritto umano (la libertà di stampa,
integrante del suo fruitore. sinonimo di pluralità di espressione e
Invece, separando il significato attribuito pensiero).
alle parole dal suono della voce e delle
emozioni, l’alfabeto fonetico avrebbe L’innovazione più significativa e ricca di
permesso all’uomo di oggettivare i implicazioni dell’assunzione della tecnocultura
della stampa all’interno delle società europee a del mercato dell’informazione,
partire dal XVII secolo è il giornalismo. superando uno dei principali fattori di
 Esso determina la definizione di una divisione delle classi sociali.
temporalità più breve, quella
dell’attualità. Il fenomeno si lega anche all’abbassarsi dei costi
Inoltre, rispetto al libro, il giornale è un’opera della stampa dedicata all’intrattenimento, con
corale, comportando una partecipazione pi+ l’emergere di un nuovo mercato di prodotti
attiva nell’opera di decodifica selettiva da parte culturali definito penny dreadful.
del lettore.  Dipende da un’importante innovazione
tecnologica: l’applicazione della
È a partire dalla prima metà del XVI secolo che macchina a vapore al torchio da stampa
in Francia compaiono le prime pubblicazioni di Koenig.
periodiche (occasionels): pur mantenendo la
forma del libro raccoglievano info e notizie Tali processi sociali e tecnologici consentirono
relativamente recenti. la formazione di un pubblico di massa, che
alimentò la domanda di informazione popolare
Con la prima metà del XVII secolo nascono in come strumenti di partecipazione alla vita
Europa le pubblicazioni settimanali, che si sociale e civile della nazione.
scontrano fin da subito con le istituzioni di
potere erte a difesa dell’ordine costituito.  L’americano Day rivoluzionò anche la
distribuzione dei newspaper,
La metà del XIX secolo la stampa si avvicina a introducendo lo strillone10.
diventare industria di massa.
Ciò dipende da nuovi fattori tecnologici e A livello di contenuti, invece, la penny press, è
commerciali. caratterizzata dalla prevalenza di notizie
 Il torchio a vapore, la riproduzione sensazionalistiche, determinata dalla ricerca del
seriale delle fotografie e il telegrafo di profitto.
Morse.  La stampa americana aveva una
Inoltre, la diffusione dei quotidiani permette dimensione strettamente commerciale e
anche l’evoluzione della comunicazione anche la libertà di stampa negli SU non
pubblicitaria. era soggetta agli stessi vincoli della
legislazione europea: si poteva
Penny press e penny dreadful pubblicare un quotidiano senza licenze
Il New York Sun di Benjamin Day o autorizzazioni.
La platea della stampa si amplia enormemente
con l’avvento della penny press = la Per ridurre i costi, inoltre, il New York Sun
rivoluzionaria strategia commerciale di produrre concede molto più spazio alla pubblicità.
giornali venduti a basso costo. La pp si
distingue per forma, modalità distributive e Presto, il modello industriale americano della
contenuti. stampa quotidiana si afferma anche in Europa.11
 Nasce nel 1833, quando Benjamin Day  Alcuni vi colsero la minaccia di una
fonda il quotidiano New York Sun, banalizzazione e imbarbarimento del
venduto a un foglio per il costo di 1 dibattito politico.
centesimo. Tale scelta si tradusse in una
destabilizzazione del mercato dei La letteratura popolare (penny dreadful)
quotidiani. La riorganizzazione dei contenuti, sul lungo
termine, arriva a coinvolgere e trasformare
• L’estrema accessibilità della penny press anche la letteratura, ponendo le basi di quelle
produsse una veloce democratizzazione

10
Ambulante che vende i giornali in strada, direttamente negli spazi collettivi attraverso una
anticipando a voce le notizie e diffondendole distribuzione capillare.
11
Ad es., in Francia, Emile de Girardin fonda La Press.
forme narrative che ancora ad oggi sono le più Il superuomo di massa. Retorica e ideologia del
diffuse, come quelle seriali e post-seriali. romanzo popolare di Umberto Eco (1979).
Tale opera fondamentale ricostruisce il quadro
Quella di letteratura popolare è una definizione storico del romanzo d’appendice.
ambivalente: indica sia la letteratura creata dal
popolo che quella indirizzata ad esso. • Il feuilleton nasce nella prima metà del
 Si forma all’interno della particolare XIX secolo in Francia.
accezione dei media a stampa che • Narra delle condizioni del proletariato e
coniuga produzione industriale e del sottoproletariato urbano, in un
cultura. universo rigido e schematico che
contrappone umili e potenti e nel quale
Si accompagna alla nascita di nuove figure, a emerge la figura di un superuomo (delle
metà strada tra l’intellettuale e l’imprenditore, e masse) che difende e vendica i più
di nuovi prodotti culturali con caratteri specifici deboli. Egli è una figura nobile ed
(ad es., l’effetto di suspense forzata alla fine di eroica, espressione di un senso
ogni episodio per indurre il fruitore a non universale di giustizia.
interrompere il filo del racconto).
 Secondo alcuni, essa si sviluppa anche Per cui, il feuilleton si pone come mediatore dei
in una modalità di narrazione immersiva conflitti moderni.
vicina alle forme comunitarie  La sua azione simbolica si rivolge alle
premoderne di esperienza della vita, contraddizioni sociali, alle ingiustizie
recuperando su un piano simbolico ciò che richiedono l’intervento di forze
che la modernità aveva estromesso superiori rispetto a quelle disponibili
dall’ordine del discorso. per il popolo, ma non appartenenti alle
classi egemoni.
Il feuilleton12
Tra la metà del XIX secolo e quella del XX secolo, Le sue narrazioni hanno, quindi, un tono
nasce e si afferma il feuilleton = forma di testo consolatorio e rispettano la struttura della
seriale contenuto all’interno dei quotidiani poetica aristotelica (inizio, tensione, climax,
europei. scioglimento e catarsi).
 Si interrogava anche su fenomeni sociali Inoltre, hanno un evidente portato mitico, legato
attuali, come: la diversità etnica, la al contesto in cui si forma, quello di un
trasformazione dei costumi o i conflitti analfabetismo ancora alto.
della vita metropolitana.

Tuttavia, venendo caratterizzato da uno stile I romanzi a puntate esprimono una forte
comunicativo che superava il reportage con le rilevanza sociale, tanto che alcuni studiosi
sue istanze di obiettività e di attinenza fattuale. rintracciano la loro influenza sui primi
Raggiunge un’ampia popolarità, modificando le movimenti socialisti che culminarono nei moti
pratiche di lettura e di discussione dei contenuti. del 1848.

 Diviene un luogo formale di discussione  Negli Stati Uniti si affermano i dime


ed elaborazione di informazioni sociali e novels, romanzi economici concepiti e
culturali. realizzati per un consumo di massa (si
Fornisce, infatti, metodi e strumenti che tratta, infatti, di un prodotto
permettono ai lettori di formare giudizi e dare standardizzato).
senso alle questioni culturali e sociali
contemporanee prima che queste divenissero Come descritto da Tocqueville, il panorama
oggetto delle scienze sociali. culturale del paese era caratterizzato da un

12
Termine francese che viene reso in italiano con
romanzo d’appendice e in inglese con il termine di
penny dreadful, o in americano con dime novel.
tasso di alfabetizzazione molto basso, legato di storytelling e a fronteggiarsi con le sfide
all’eterogeneità della popolazione, e, tuttavia, si poste dall’avvento delle tecnologie digitali.
riscontrava una forte domanda di letteratura
basso costo, facilmente comprensibile e dal
forte impatto emotivo. Alla fine del XIX secolo, furono le foto della
Guerra di Crimea scattate da Roger Fenton ad
L’obiettivo dei dime novels, infatti, era quello di essere pubblicate su Illustrated London News,
stupire piuttosto che compiacere o consolare, portando per la prima volta questo genere di
per cui presentavano di fatto i traumi della immagini a un pubblico di massa.
modernità.
 Parola chiave è quella della velocità: dei  Anche nel caso del fotogiornalismo, tale
processi di trasformazione sociale, ma evoluzione culturale si sviluppo assieme
anche di produzione di tale letteratura: a importanti innovazioni tecnologiche
essa si basava su canoni esistenti da (lo sviluppo della tecnica ad incisione,
tempo, disponibili ad essere riutilizzati ad es.).
da un pubblico di nuovi lettori, ignari dei
classici topoi letterari. Anche la guerra civile americana divenne il
Contemporaneamente, alle storie veniva soggetto delle foto di Mathew Brady.13
dato un sapore di moderno e attuale,
incorporando dettagli della vita della  Il fotogiornalismo si sposta dai campi di
città o delle nuove tecnologie. battaglia, ad esempio, con Street Life of
London = periodico fondato dal
fotografo Thomson e dal giornalista
L’importanza delle immagini nel giornalismo del Smith, che ritraeva la vita di persone
900 comuni in giro per le strade londinesi.
• Il contenuto di ogni fotografia è storia.
Il periodico rivoluzionò il settore utilizzando le
Ogni foto mostra il momento di origine foto come mezzo dominante di narrazione,
dell’immagine che è sempre nel passato rispetto affermando come il consumo di immagini non
al momento in cui viene visualizzata. riguardasse solo gli eventi eccezionali, ma
 Barthes nota come la fotografia è in toccasse ormai ogni aspetto della quotidianità:
grado di presentarci il mondo sociale e l’epoca della riproducibilità tecnica aveva
materiale, l’intrinseca consapevolezza cominciato a rivoluzionarie la concezione stessa
del suo essere esistito. di storia.
 Benjamin sostiene che la fotografia ha il
potenziale di svelare la storia,  All’espansione della cultura visuale dei
permettendoci di vedere il passato. giornali contribuirono due innovazioni
tecniche:
Usando le immagini per comunicare notizie, il - Mezzi toni => permettono di stampare
fotogiornalismo ha plasmato il nostro modo di l’intera gamma di ombreggiature delle
vedere il mondo. foto, accelerando il processo di stampa
stesso.
 L’uso della fotografia in - Flash => permette una nitida fotografia
accompagnamento al giornalismo nasce di interni.
nell’ambito della fotografia di guerra.
L’età d’oro del fotogiornalismo coincide, quindi,
Si estende, poi, a tutti gli eventi degni di con il periodo che va dagli anni Trenta ai
testimonianza, fino a divenire forma autonoma Settanta.14

13
Primo fotografo “embedded”, in quanto 14
Anche in questo caso vi sono importanti progressi
autorizzato direttamente da Lincoln ad tecnici, come la lampadina a incandescenza e la
accompagnare le truppe. fotocamera compatta Leica a 35 mm, che rese la
fotografia più nomade che mai.
L’avvento del digitale e dei social media Tuttavia, il ruolo dei quotidiani rimane
L’evoluzione del fotogiornalismo è stata, poi, essenziale nell’ambito dello scambio culturale
determinata dal declino delle riviste fotografiche dell’opinione pubblica.
(vedi chiusura di Life) e del giornalismo cartaceo
in generale. La risposta dell’industria dell’informazione nei
 Viene sempre più percepito come confronti di tali trasformazioni è rappresentata
medium autonomo dalla testata da un approccio multipiattaforma = un
giornalistica. approccio che coinvolge analogico e digitale.

D’altronde, con il digitale si è spesso imposto La tecnologia digitale ridisegna i rapporti


nel dibattito pubblico e accademico la questione fornitori/utenti.
della manipolazione fotografica, un argomento  Ad es., grazie al miglioramento della
molto delicato. comunicazione rispetto alle preferenze
 Il digitale, infatti, rende semplice e del pubblico è aumentata la capacità dei
accessibile la manipolazione post- fornitori di contenuti di tracciare,
produttiva. analizzare, monitorare e soddisfare più
efficacemente gusti e interessi dei
Secondo Ugo Volli, la nostra sarebbe una fruitori.
società iconofila, in cui la presenza delle
immagini aumenta fortemente la gradevolezza e Per cui, la consapevolezza della dimensione
la godibilità della pagina giornalistica, il che multipiattaforma e il desiderio di sfruttare
rende l’uso reale delle foto giornalistiche un pienamente le opportunità di distribuzione
dato decorativo. digitale possono influenzare il tipo di notizie
che vengono selezionate e il modo in cui
I social media, poi, hanno affermato un elemento vengono trattate (spingendo alla ricerca,
di immediatezza in grado influenzare creazione di un video clip accattivante).
profondamente il ruolo del fotoreporter (che si  Si conferma l’assioma di McLuhan che fa
trova sempre più in competizione con le corrispondere il medium al messaggio:
piattaforme che raccolgono foto e video degli ogni piattaforma influenza il contenuto.
amatori).
Inoltre, la distribuzione digitale impone alle
notizie l’imperativo dell’immediatezza (i
Il digitale tra contaminazioni, migrazioni e giornalisti devono essere pronti a riportare gli
strategie multi-piattaforma eventi sui siti entro pochi minuti dal loro
• Al giorno d’oggi ci troviamo di fronte ad accadere).
una crisi del settore dell’editoria  Cambia la stessa scrittura delle news che
quotidiana, la quale rispecchia la più si incentra sulla necessità di fornire
ampia tendenza dei media e prodotti immediatamente brevi resoconti da
digitali a soppiantare quelli fisici nella ampliare successivamente.
distribuzione sul mercato.
Inoltre, le piattaforme digitali permettono di
Per alcuni, questa rappresenta una fase di rimodellare i contenuti in base alle preferenze
distruzione creativa accelerata dalla del lettore.
convergenza digitale del sistema dei media e  Ciò in virtù di una disponibilità di dati
dal relativo cambiamento dei modelli di che tornano all’editore e garantisce
consumo.15 informazioni molto più dettagliate e
granulari (dati suddivisi in frammenti per
essere il più possibile definiti e

15
Anche la produzione cinematografica, musicale e strategie di distribuzione e i modelli di business alle
editoriale riscontrano notevoli difficoltà istanze digitali.
nell’adeguare le proprie pratiche produttive, le
dettagliati) sugli orientamenti del
pubblico di riferimento del giornale.

I redattori possono ottenere un riscontro


istantaneo dei loro articoli per decidere sul
posizionamento e la successiva copertura degli
avvenimenti.

Tali strategie di personalizzazione, tuttavia,


pongono il rischio di travalicare la capacità degli
editori di restare all’interno delle economie di
scala.

Tali trasformazioni si sono accompagnate a una


ristrutturazione delle attività di produzione delle
notizie per facilitare la convergenza dei
contenuti sia per la stampa che per l’editoria
digitale.

Inoltre, negli ultimi anni gli editori sono andati


alla ricerca di soluzioni di compromesso che
permettessero di monetizzare contenuti online.
 Paywall16

L’editoria si è ritrovata, infatti, a dover


contrastare l’espansione dei contenuti online
gratuiti.

Dei sistemi di pagamento online esistono alcuni


tipi fondamentali:
a. Hard paywall – non consentono
contenuti gratuiti
b. Soft paywall – consentono alcuni
contenuti gratuiti
c. Metered paywall – consentono un certo
numero di articoli gratuiti cui si può
accedere in un certo lasso di tempo.

I paywall compromettono il principio di apertura


di Internet, di fatto privando le persone che non
possono permettersi il costo dell’abbonamento
del loro diritto all’informazioni, il che ha
inevitabili conseguenze sull’opinione pubblica.
 Bisogna ricordare, tuttavia, che se anche
i giornali fossero destinati al fallimento
economico, il giornalismo resterebbe un
ingranaggio imprescindibile del
funzionamento della macchina
democratica.

16
Volto anche a compensare il calo degli introiti editoriale per sopravvivere alle trasformazioni
pubblicitari di tipo banner e che viene spesso contemporanee.
identificato come una mossa disperata del mondo
CAP 4 – Arte e riproducibilità tecnica. comunicazione che apre il campo alla sensibilità
Illustrazione, manifesto, fumetto. collettiva dei media moderni.
L’arte tra unicità e ripetizione  Il termine illustrazione riguarda la
Gli effetti della rivoluzione industriale pratica medievale e primo-moderna del
modificano profondamente l’idea di società. corredare i libri di lustri = abbellimenti
La fabbrica industriale riorganizza il lavoro grafici che ne rendono gradevole
(principale attività umana) e l’organizzazione dei l’impatto visivo, alleggerendo la parola
rapporti sociali, accompagnandosi alla nascita stampata con le deviazioni di senso
delle grandi metropoli (nate per sostenere dell’immagine.
l’espansione esponenziale del ciclo economico
e produttivo), popolate da un eterogeneo corpo Le illustrazioni partecipano al processo
sociale: la folla o massa – un insieme conflittuale strategico del libro e, quindi, al processo di
di individui che origina una nuova realtà sociale, massificazione dei media.
fondata non solo sulla rifondazione delle culture
del lavoro ma anche sui nuovi modelli di  Le strategie del mercato editoriale
relazione con il consumo delle merci. vanno incontro sia alla domanda dei ceti
abbienti (naturale destinazione di ogni
Tale processo di modernizzazione genera la innovazione estetica) sia dei ceti
stampa popolare (rete costituita da catene di popolari che vi trovano le forme adatte
giornali che consentivano la trasmissione a per diffondere al desiderio del guardare
distanza delle informazioni e una parte al mondo e ai suoi mutamenti.
importante della costruzione sociale della
realtà). Per cui, la storia dell’illustrazione si lega
all’osservazione delle trasformazioni sociali che
Poiché il tasso di analfabetismo rimaneva portano all’affermazione di nuovi individualismi
elevato, i giornali ricorrevano a illustrazioni che e nuovi modelli di organizzazione sociale.
sintetizzavano e rendevano più comprensibile la
comunicazione degli eventi di cronaca.  Tra XVI e XVII secolo, l’illustrazione resta
 Si tratta di una pratica che affonda le ancorata all’evoluzione mediale del
radici nell'illustrazione popolare.17 libro.
Attraverso l’implementazione e il miglioramento
L’epoca della riproducibilità tecnica rinnova delle tecniche di riproduzione, l’illustrazione
radicalmente il rapporto arte/pubblico. esplora nuove condizioni.
Con l’aumento dei bacini di utenza, le
In particolare, l’illustrazione diviene fenomeno illustrazioni ampliano il loro spettro espressivo
di massa unendosi a molteplici strategie e le loro funzioni paratattiche nelle strategie
espressive nell’ambito delle relazioni sociali. narrative.
Un fenomeno che si origina dall’interazione
immagine/parola dell’editoria passa dalla  La modernizzazione politica (basata
pubblicità e arriva al fumetto.18 sull’avvento della borghesia e la nascita
dell’opinione pubblica) si compie
congiuntamente alla proliferazione dei
Illustrazione popolare e moltiplicazione dello giornali satirici.19 Questa consente
sguardo l’istituzionalizzazione di nuovi
Quando, con il libro l’immagine incontra la dispositivi mediali come la stampa
scrittura si genera una nuova cultura della periodica di informazione e il
quotidiano.

17
Settore delle arti figurative che aveva già visto la 18
Linguaggio audiovisivo basato sulla sinergia
partecipazione di Goya e delle sue testimonianze funzionale tra codice iconico e verbale.
visive delle guerre napoleoniche e considerato da 19
Che contengono le illustrazioni di Grandville e
molti il primo reporter grafico della storia. Daumier, che aprono un mercato dell’immagine
fondato sulla critica dei costumi sociali.
Con Gustav Doré l’illustrazione svela la propria  Esso tende a rendersi autonomo
vocazione narrativa e le immagini vengono rispetto alle pulsioni dell’immaginario
utilizzate per corredare l’enorme produzione collettivo, ma continua ad essere legato
della letteratura mondiale. alle narrazioni di genere e le immagini
 Si tratta della vera prefigurazione delle che permettevano di condividere
successive forme audiovisive di massa proprio quelle pulsioni accumunanti,
(come il cinema). fatte dei desideri e delle inquietudini che
attraversavano l’intero corpo sociale.
L’illustrazione è, infatti, il linguaggio basico che
permette ai differenti settori dell’industria Nel corso del Novecento, poi, l’illustrazione
culturale di accomunarsi e mediarsi per tende a dislocarsi, concorrendo alle
colloquiare con un pubblico sempre più trasformazioni del libro (nascita del paperback –
trasversale e dinamico. volumi economici che utilizzano il fascino de
grandi illustratori).
Le riviste popolari
Se l’Ottocento può essere considerato il secolo L’immagine continua ad avere un ruolo centrale
del romanzo illustrato, il Novecento sancisce il anche all’avvento del cinema come medium
definitivo successo delle riviste popolari, quale egemone di un quadro comunicativo sempre più
supporto della produzione letteraria di genere. incentrato sullo sguardo partecipativo del
consumo.
 Il sistema dei generi ha regolato la
crescita dei consumi e la trasformazione Il manifesto come arredo metropolitano
delle estetiche a lungo. La stampa delle immagini disegnate permette di
sperimentare nuovi spazi della comunicazione
Le pubblicazioni popolari (penny dreadful o visiva.
dime novels) partecipano già dell’Ottocento alla Ben presto l’immagine deborda dal supporto
trasformazione dei consumi culturali popolari. del libro (la cui diffusione, come visto, si lega ai
 Si basavano sulla proletarizzazione del moderni processi politico-comunicativi delle
lavoro di scrittori e artisti, spogliati del società europee) e si colloca nello spazio
controllo sul ciclo dell’opera. metropolitano attraverso a nuovi fenomeni
comunicativi come la pubblicità.
La loro estetica era funzionale a intercettare i
gusti del pubblico di massa, attratto da tutto ciò  Essa è la dinamica mediale che veicola
che veniva rimosso dalle rappresentazioni informazioni che hanno lo scopo di
sociali della contemporaneità (sessualità ed ricongiungere il corpo della merce a
esibizioni di violenza). quello del consumo.

Nel loro modello comunicativo, centrale era la Nel nuovo spazio metropolitano moderno,
funzione delle immagini tecnicamente l’immagine stessa si fa merce che, al tempo
riprodotte. stesso, permette di orientare lo sguardo su altre
Già a partire dall’interfaccia della merci.
copertina (concepita con colori accesi e
al limite del comune senso del pudore), I manifesti cominciano ad arredare lo spazio
che costituiva il primo impatto sul metropolitano, narrativizzando i prodotti della
consumatore. grande distribuzione in modo da sottolinearne
Si aggiungevano, poi, le illustrazioni non solo il valore d’uso, ma tutto il portato
interne che orientavano lo sguardo simbolico di cui la merce si carica.
spettatoriale dentro l’estetica del  Diviene spettacolo della vita quotidiana,
genere. attraverso dispositivi urbani come la
vetrina, i grandi magazzini o occasioni
Tale dinamica diventa ancora più chiara nel epocali come le Grandi Esposizioni
Novecento, con il fenomeno statunitense del Universali.
pulp magazine.
L’interprete esemplare di quest’avvicinamento In quegli stessi anni, l’intero sistema dei media
dell’arte convenzionale verso gli aspetti prosaici si spostava verso l’emergente dimensione
ed effimeri è Henri Toulouse-Lautrec. dell’audiovisivo.
 Anticipa l’obsolescenza delle dicotomie  Caratterizzata da maggiore velocità e
qualitative tra arte e merce in un’idea di complessità dell’interazione tra codici e,
cultura in cui gli aspetti quotidiani non quindi, da una riformulazione dei loro
possono più essere rimossi e confini.
metaforizzati in pratiche sociali
esclusive. Come radio e cinema, infatti, il fumetto è un
medium audiovisivo.
Il fumetto: origini e trasformazioni di un Una dimensione a cui arriva in virtù del lavoro
linguaggio ambiguo psicologico del lettore del lettore-spettatore:
Il primo problema legato allo studio dei questo ricostruisce mentalmente il movimento
comics20 riguarda la definizione dell’oggetto. Gli nelle ellissi tra le vignette e immagina il suono
studi che ne vogliono ricostruire la storia spesso attraverso i codici della scrittura.
cedono alla tentazione di rintracciare antenati
nobili a cui far risalire la peculiare interazione Come gli altri media di massa, anche il fumetto
tra codice iconico e verbale, immagine e rispose inizialmente alla volontà di
scrittura.21 protagonismo della massa: i primi eroi dei
comics furono maschere tipizzanti della vita
In realtà, il fumetto si lega profondamente metropolitana, dei suoi conflitti e dei suoi
all’esperienza della civiltà industriale e di massa rapporti sociali.
e, in particolare, alla fine dell’Ottocento.
All’inizio, il suo linguaggio rimandava ai
 L’illustrazione a stampa, come visto, repertori dell’illustrazione ottocentesca,
partecipa alla ridefinizione semiotica limitandosi a commentare piuttosto che narrare.
dello spazio urbano, contribuendo  I primi comics erano rappresentati da
all’affermazione paradigmatica della grandi illustrazioni in cui la dimensione
metropoli. del tempo narrativo veniva restituita
dalla prospettiva e, quindi,
Per cui, il fumetto va inserito nell’ambito dei dall’organizzazione interne della stessa
dispositivi linguistici e delle pratiche collettive illustrazione.
che rimodellavano la percezione del mondo.
Il passaggio da una narrazione diacronica a una
 Il medium-fumetto nasce negli Stati Uniti sincronica, cioè la messa a punto di una sintassi
nello stesso anno del dispositivo sequenziale, fu in parte dovuta all’emergere
cinematografico dei Lumière. della strip.
 Una striscia quotidiana che prolungava
Nel 1895, sul New York World viene pubblicato il consumo del fumetto nell’arco della
un personaggio illustrato da Richard F. Outcault, settimana: non era, infatti, possibile
Yellow Kid. proporre quotidianamente un’intera
 Qualcosa di simile veniva già stampato pagina illustrata e a colori, per cui gli
nella prima metà dell’Ottocento, ma editori ripiegavano su piccole sezioni
Yellow Kid presenta fondamentali grafiche in bianco e nero che
caratteri innovativi che rendono rimandavano all’appuntamento
possibile individuare la tensione che domenicale (giorno in cui veniva
spinge apparati e pubblico pubblicata la grande illustrazione finale
dell’illustrazione verso un piano più a colori).
articolato di comunicazione.

20
Così chiamati perché, a lungo, le strategie del 21
Il Libro dei Morti dell’antico Egitto, le tabulae
medium si identificarono con le varianti del genere satiricae romane del I secolo a.C., la colonna di
umoristico. Traiano, la Biblia Pauperum.
La strip era composta dalle 2 alle 4 vignette in Inoltre, si libera dalla subalternità alla stampa
successione, che ritagliavano ellitticamente i d’informazione per sperimentare un supporto
momenti culminanti di un’ideale catena visiva. indipendente: il comic book.
 Per dare più impatto al suo racconto si
ricorso alla gag (chiusura ad effetto su Nell’ambito di una sinergia crescente tra i
un picco di comicità) e, poi, all’effetto di media, il pubblico di massa si sposta tra i
climax. linguaggi grazie a un atteggiamento mentale
che gli consente di abitare il nuovo spazio di
La logica grammaticale della strip si rivelò comunicazione e dal raggiungimento di un alto
talmente efficace da soppiantare quella a tutto grado di specializzazione rispetto ai singoli
campo della tavola, mentre il medium linguaggi.
accantonava i residui ottocenteschi e allestiva
un linguaggio compiutamente audiovisivo. Nella lettura del fumetto, bisogna sviluppare la
capacità di gestire attivamente almeno due
È così che nasce il fumetto come lo conosciamo, codici diversi, le cui strategie comunicative
cioè un’arte sequenziale che rimanda alle appaiono in conflitto tra loro.
modalità espressive del film. Lo sguardo del lettore, infatti, si polarizza tra
astrattezza della scrittura e concreta
 Altra caratteristica fondamentale del spettacolarità dell’immagine, ricomponendo lo
fumetto è il balloon. scisma nel corso della lettura.
Anche la sua affermazione non fu automatica e  Si tratta di una lettura schizofrenica, che
priva di conflitti: tendeva, infatti, a confondere solo un complesso lavoro psichico può
gli statuti di legittimità della comunicazione ricompattare in una piattaforma unitaria
letteraria con quelli ritenuti spuri di senso.
dell’illustrazione popolare.
Si tratta cioè dello stesso lavoro che venne
L’adozione del balloon fa evolvere la sinergia tra richiesto allo spettatore del cinema delle origini.
codici e linguaggi dell’industria culturale.
 Evidenzia la capacità delle immagini di I comic-book seguirono le solite coordinate di
costruire il proprio discorso narrativo. sviluppo dei media di massa:
- Ottimizzazione delle risorse produttive;
- Sviluppo di adeguati meccanismi di
Per cui, l’oggetto fumetto appare un mass serializzazione del racconto;
medium a stampa dai peculiari caratteri - Miglioramento della resa qualitativa e
linguistici che, fondati sulla correlazione distribuzione a pioggia del prodotto;
dinamica di diversi codici espressivi, gli - Interpretazione costante degli indici di
permettono di affrontare con successo la fase di gradimento;
maggiore strutturazione dell’industria culturale. - Ciclico spostamento dei codici di
 Il rapporto di sinergia che si instaura tra rappresentazione verso territori
i mezzi comunicativi vede il fumetto in precedentemente interdetti.
una posizione centrale: è il linguaggio
dai costi più bassi e la resa più elevata La diversificazione dei generi spingono i comics
sul piano della progettazione di ad attrarre segmenti di pubblico sempre più
immaginari. Sarà soprattutto il cinema a vasti e differenziati sul piano generazionale.
beneficiare della parentela con il Il sedimentarsi del fumetto nella memoria del
fumetto, utilizzandolo come laboratorio consumo permette, inoltre, l’elaborazione di
sperimentale delle forme visive. forme di serialità sofisticate e capaci di
caratterizzarsi di una forte autoreferenzialità: si
Esso diviene meglio identificabile con gli anni passa da una narrativa ciclica a un’integrazione
Venti e Trenta, quando comincia ad utilizzare del tempo storico e generazionale
l’intero sistema dei generi. nell’economia del racconto.
A causa della concorrenza della televisione e dei
linguaggi informatici, tuttavia, si passa a una
fruizione elitaria, di nicchia.
 Ciò comporta la crisi della strip
giornaliera.

I comics si riconfigurano da medium generalista


dal largo consumo ad espressione di
sottoculture giovanili.
 Fenomeno più rilevante del XX secolo è
il manga, che conserva una portata di
massa e si rivela competitivo anche in
Occidente.

Al giorno d’oggi, i comics hanno ridefinito la


propria sfera espressiva con l’introduzione della
graphic novel, una nuova concezione che riduce
il carattere seriale, orientando il fumetto ad una
dimensione vicina a quella autoriale del
romanzo.

Al restringimento del bacino di utenza


corrisponde, poi, un cambiamento degli
equilibri tra apparati, autori e pubblico che
influenza le estetiche del medium.

Esso viene, inoltre, influenzato dalla


rimediazione digitale e la rete ne diviene un
nuovo supporto, facilitando l’omogeneità
formale fra struttura del fumetto e ipermedialità.
CAP 5 – ORIGINI E MUTAZIONI DEL CINEMA. LA Nascita della fotografia
COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA. Lavorando sui principi della camera oscura e su
I meccanismi della visione quelli della litografia, Niépce mise a punto un
La genesi del cinema non può essere riportata primo processo di fissazione delle immagini
al brevetto del cinematografo dei Lumière nel basato sull’azione chimica della luce.
1895, ma essa affonda radici molto indietro nel  Sulla base di tali studi, Daguerre
tempo, legandosi ai legami tra visione e realizzò il dagherrotipo, con il quale
pensiero. riuscì a fotografare paesaggi e ritratti
molto fedeli su lastre di rame argentato.
 Fin dall’antichità l’uomo ha indagato le
questioni legate alla percezione. L’invenzione avrebbe svolto un ruolo centrale
nel mercato della memoria.
Nel Rinascimento, in particolare, si afferma la  La nuova tecnica fu utilizzata per la
camera oscura come mezzo spettacolare o riproduzione in immagine di tutto ciò
gioco nell’ambito della corte.22 Essa che poteva caricarsi di un portato di
rappresenta uno dei primi dispositivi ottici. malinconia (es. grandi monumenti),
partecipando all’estetica della nostalgia
Nel corso del XVII secolo, Kircher perfezionò la propria di alcuna arte romantica (E.A.
camera oscura attraverso il ricorso ad una fonte Poe) – uno dei vettori più potenti nella
luminosa artificiale e approntando la lanterna definizione del rapporto tra forme
magica = un dispositivo in grado di proiettare artistiche e società industriale.
immagini all’esterno, su uno schermo e
attraverso lastre di vetro dipinte.23 Contemporaneamente, Eastman semplificò
 Venne utilizzata nelle fiere o nelle operativamente la fotografia per renderla adatta
piazze per illustrare racconti simili a al consumo di massa.
quelli dei cantastorie, anticipando la Intanto, la professione di dagherrotipista,
vocazione narrativa del cinema. dall’accessibile apprendistato, si diffuse
rapidamente la pratica della fotografia
Nel XIX secolo, sulla nascente scena dei consumi raggiunse ogni angolo del mondo.
ludici, comparvero numerosi giocattoli ottici:  Il dagherrotipo era più economico di un
essi funzionavano in virtù dei limiti fisiologici ritratto, diffondendosi in particolare tra
dell’occhio e, in particolare, della sua relativa le famiglie mononucleari borghesi,
lentezza nella percezione. venendo destinato a modificare la
percezione sociale del mondo.
• Plateau realizzò il fenachistoscopio = un
disco su cui delle figure disegnate Tecnologia e modelli di consumo: voce e
sembrano muoversi quando il supporto immagine nell’era della riproducibilità tecnica
viene fatto ruotare a una velocità Nel corso dell’Ottocento, venne messo a punto
adeguata. anche il processo della fonofissazione (la cui
• Sulla base dello stesso principio, paternità spetta a Edison e Cros, nel 1877).
funzionava il praxinoscopio di Reynaud,
anche chiamato teatro ottico. Le linee di ricerca sulla riproduzione di immagini
• E il kinetoscopio di Edison, così come il e suono si intrecciano tanto sul piano delle
cinematografo dei Lumière. soluzioni tecniche, quanto su quello delle
aspettative: in realtà l’aspirazione alla
riproduzione di voce e musica colpiva
maggiormente rispetto alla possibilità di vedere

22
Si tratta di un ambiente chiuso e senza luce, alla particolare, la resa è legata proporzionalmente
cui estremità è praticato un piccolo foro dal quale all’illuminazione degli oggetti esterni.
penetra la luce esterna, proiettando sulla parete 23
Al tempo, tale invenzione fu stigmatizzata come
opposta l’immagine, rovesciata e scarsamente frutto di un sapere diabolico.
definita, di ciò che sta al di fuori della camera. In
immagini in movimento: la voce rimanderebbe a - Marey = fa lo stesso con il volo degli
un potere arcaico della comunicazione umana, il uccelli, utilizzando il più sofisticato
quale affonderebbe le radici nella voce cronofotografo a pellicola.
originaria della Madre. Per entrambi, il risultato in singoli fotogrammi
la durata del movimento, gettando le premesse
Anche la registrazione del suono venne dalla sua ricostruzione visiva.
destinata alla conservazione della memoria Come per il suono i problemi più importanti
degli scomparsi. avevano a che fare con lo strumento di ripresa
 Si tratterebbe di una sorta di e quello di proiezione (l’entrata e l’uscita del
risarcimento simbolico, una ricerca dato visivo/sonoro): in particolare, Edison intuì
dell’immortalità durante le la necessità di un supporto flessibile su cui
trasformazioni epocali dell’era fissare le immagini.
positivista.  La pellicola di celluloide, il film.24

I modelli di consumo si spostarono presto verso Con la risoluzione dei problemi, il prodotto poté
la dimensione ludica. essere commercializzato.
 In particolare, parallelamente alla
riorganizzazione del tempo privato, tra Edison allestì il kinetoscopio (apparecchio
il lavoro e un periodo di divertimento concepito per mostrare brevi film a un solo
capace di connettere gli individui a un spettatore per volta), anche definito peep show,
nuovo quadro comunitario, lo spazio che veniva fruito a pagamento in appositi locali
domestico cominciò a mutare, (penny arcade).
ridisegnandosi attorno alla centralità di
dispositivi meccanici ed economici  In quanto imprenditore tipicamente
(pianoforte, pianola meccanica, industriale, perseguiva la strategia del
fonografo) => questi permettevano un consumo individuale, che puntava a
ritorno al rimosso della festa massimizzare i profitti attraverso la
tradizionale e ai suoi meccanismi di produzione di una grande quantità di
interazione sociale. macchine.

È interessante notare come i nuovi dispositivi di Non comprese che la fruizione collettiva
evolvano verso modalità di fruizione che spesso avrebbe potuto garantire, attraverso il controllo
entrano in collisione con le strategie dichiarate della distribuzione in sala, un coinvolgimento
degli apparati produttivi. assai più ampio del pubblico e, quindi, guadagni
 Ciò che accade alla radio che, da mezzo superiori.
militare, diventa medium di massa
basato sull’istantaneità Furono i Lumière ad organizzare la prima
dell’informazione e sulla proposta di un proiezione pubblica a Parigi nel 1895.
largo e popolare consumo musicale e di  Il loro cinematografo si basava su
fiction, che funzionerà come laboratorio soluzioni tecniche già approntate, ma
sperimentale per la televisione e i suoi consentiva di sincronizzare
palinsesti generalisti. perfettamente lo scorrimento della
pellicola con l’apertura dell’otturatore
dell’obiettivo, ottenendo un’immagine
Cinematografo e cinema stabile e nitida grazie a una griffa
La cinematografia passa attraverso il lavoro di mutuata dal meccanismo della macchina
- Muybridge = mette a punto lo da cucire.
zooprassinoscopio, che gli permise di
fotografare in successione le fasi del Possiamo affidarci a Morin per distinguere:
movimento di un cavallo a galoppo. a. Cinematografo = opzione tecnologica,
cioè un attrezzo che consente di

24
Già inventato da Eastman e dai fratelli Hyatt.
realizzare una riproduzione cinetica di riviste specializzate che le majors hollywoodiane
immagini dal vero, frutto sono in grado di sfruttare pienamente per
dell’aspirazione a un realismo integrale pianificare in maniera accurata la promozione
che appare l’obiettivo principale di quasi dei prodotti.
tutte le tecniche ottocentesche di
riproduzione. Le strategie produttive dell’oggetto-film sono,
b. Cinema = linguaggio, un medium inoltre, sottoposte alla regia del pubblico, che
socialmente condiviso, attivato decide successi e fallimenti: il problema centrale
nell’interazione del ciclo produttivo da di Hollywood sarà sempre quello di attrezzarsi
un pubblico che ne negozia per cogliere in tempo le oscillazioni del gusto
costantemente le caratteristiche sociale e interpretare l’effetto sul sociale dei tipi
comunicative, i generi, le estetiche. somatici e modelli comportamentali.

Lo spettatore Una sociologia del cinema


All’interno di questo nuovo sistema, centrale Negli anni ’40, la metodologia filmologica ha
appare il corpo dello spettatore, che viene puntato alla convergenza multidisciplinare tra
sollecitato in una condizione che richiama il differenti statuti conoscitivi, ponendo la
sogno. 25 questione della sua azione sui vissuti.
Prima di allora, la sociologia si era limitata a
Il fenomeno è mosso dalla logica profonda del considerare il cinema un campo di indagine
desiderio annidato nello sguardo sospeso tra come un altro, evitando di coglierne la
incredulità e coinvolgimento dell’individuo. specificità di medium di massa.
Il che significava usare metodologie messa a
Nei processi comunicativi, il cinema conquista la punto per l’interpretazione di altre forme
propria egemonia propria per la capacità di estetiche.
mobilitare il desiderio, di motivare il pubblico a
pratiche di consumo che ruotano attorno ai Talvolta, la sinergia tra approccio sociologico e
prodotti del cinema e li completano. storiografico ha portato a considerare il cinema
come osservatorio delle dinamiche sociali, il che
 Ad es., fa detonare nella società inedite rende il film una sorta di reperto
forme di culto con il fenomeno divistico, socioantropologico per la comprensione del
per la quale la dimensione industriale dato storico.
del cinema consente di modernizzare il
processo di mitizzazione del ruolo Una sociologia degli apparati di produzione-
dell’attore già presente nel teatro. consumo abbinata a una dello spettatore può
risultare la prospettiva più interessante con cui
E se il cinema è medium egemone del sistema guardare a evoluzioni e conflitti del medium
delle comunicazioni della prima metà del XX cinematografico.
secolo, non lo è solo per il momento della
fruizione in sala: attorno ad esso si sviluppa un I media ottocenteschi tendevano, infatti, già a
complesso sistema di organizzazione del evidenziare una natura sistemica, creando
consumo che raggiunge un livello rimandi fra loro e venendo operati in maniera
estremamente sofisticato nell’industria trasversale da un pubblico multialfabetizzato.
statunitense. Gli anni Trenta rappresentarono, invece, il punto
più alto dell’evoluzione dell’industria culturale e
Il circuito comunicativo tra cinema/pubblico del sistema dei media di massa.
viene completato dagli apparati della stampa
popolare, con la comparsa e la diffusione di

25
Buio della sala, apparente isolamento, corpi in primissimi piani o in dettagli praticata dal
luminescenza dello schermo, proporzioni montaggio, le innovazioni tecnologiche che rendono
gigantesche degli attori, segmentazione dei loro il medium sempre più immersivo.
Spettacolo, corpo e territorio Apparati e pubblico
Il cinema delle origini è un ibrido tecnologico e Negli anni Trenta, le comunicazioni di massa
linguistico che si rifà alla compiono un processo di riorganizzazione di
- tradizione teatrale, alla cultura del percezione della realtà sociale e del rapporto tra
romanzo borghese e ai suoi corredi questa e l’individuo.
iconografici;  Come dimostrato da Adorno e
- alle apologie del progresso delle Grandi Horkheimer, la teoria critica della società
Esposizioni Universali tende a leggere tale decennio come il
- alla diffusione dei viaggi in ferrovia massimo grado di alienazione del
- all’elettrificazione del territorio soggetto ad opera della società
- alle divulgazioni delle grandi scoperte industriale.
scientifiche
- alle pratiche sociali della telefonia In realtà, durante il decennio viene
- alla mutazione di uno sguardo che si definitivamente sancito il superamento della
muove sulle nuove traiettorie degli spazi centralità alfabetica e dei suoi schemi di
metropolitani. pensiero: la lettura in quanto dispositivo di
discrimine tra classi sociali e ruoli intellettuali
Si origina, cioè, da un’attitudine del Moderno viene messa in crisi dallo spettacolo (= una
alla fantasmagoria. pratica collettiva che sembra voler simulare la
realtà e che, invece, la rivela allo sguardo).
Il cinema delle origini mette in scena elementi la
cui diversità è determinata dagli L’autorità del testo scritto, che fonda la
imprenditori/sperimentatori che per primi ne legittimità del lavoro intellettuale, vacilla a causa
fanno uso: della creatività diffusa della cultura di massa e
- Edison => numeri di repertorio del dei suoi linguaggi che ridefiniscono il rapporto
teatro popolare americano (vaudeville) testo/consumo, alla luce di codici comunicativi
- Lumière => registri di tipo diversi dalla scrittura.
documentaristico
- Méliès => uso antinaturalistico del Il montaggio
mezzo che volge ad una Con Griffith, ciò che in Méliès era effetto
sperimentazione delle potenzialità magico/prestidigitazione diviene mezzo di
linguistiche del cinematografo, espressione drammatica.
attraverso la rielaborazione dei trucchi
illusionistici che ne avevano fatto la  Comunque, Méliès aveva segnato il
fama nei teatrini di varietà parigini. passaggio da una narrazione
- Film pornografici => nuova monopuntuale (vincolata a un’unica
contrattazione delle pratiche sociali del inquadratura) a una narrazione
corpo dopo il processo borghese di pluripuntuale, che prevede molteplici
glaciazione repressiva del sesso. passaggi spazio-temporali grazie
all’accostamento di quadri tra loro
indipendenti.
I contemporanei vi individuano un decadimento
dello spirito originario dell’arte, che non L’inquadratura seleziona il campo
considera che attraverso le reiterate dell’immagine, scegliendo e rivelando allo
rappresentazioni del sesso e della morte, il sguardo spettatoriale ciò che il cineasta vuole
cinematografo contribuiva a restituire al estrapolare dalla totalità del mondo (si istituisce
pubblico metropolitano le parti del discorso la differenza campo/fuoricampo).
interdette dalle strategie del potere che
considerano la cultura come campo di saperi e Col tempo, il linguaggio cinematografico
non. rinuncia a cogliere, come invece avrebbero
voluto i Lumière, la realtà fattuale, assumendo
una spiccata propensione narrativa e
divenendo, cioè, manipolazione della realtà.
Oltre a Méliès e Griffith va ricordato Porter, una L’esperienza percettiva del pubblico verrà,
figura “di mezzo” che si pose il problema di infine, riformulata con l’introduzione del sonoro
imprimere alle immagini un senso del tempo che sposta la responsabilità del racconto dal
capace di dare significato e escogitò la linguaggio visivo a quello acustico.
soluzione espressiva del montaggio parallelo.26
Griffith avrebbe ripreso tale modalità, ma con Il sonoro
l’intento di istituire un dialogo con lo spettatore, Esperimenti sulla sincronizzazione del suono si
al fine di suscitare in lui una reazione erano sviluppati già a partire dal primo
drammatica. decennio del secolo, ma è solo con la fine dei
La tecnica narrativa riesce a raccogliere le Venti che la domanda sociale individua nel
istanze del pubblico, sempre più competente cinema sonoro il compimento tecnico e
nella decodifica dei linguaggi audiovisivi e linguistico delle strategie audiovisive.
sempre più legittimato a dirigere il lavoro degli
apparati produttivi, contribuendo all’evoluzione Le resistenze di figure di spicco del settore non
dell’offerta della merce-spettacolo. poterono impedire la rivoluzione che ricevette,
 Il montaggio narrativo di Griffith sarà invece, la grande adesione del pubblico.
caratterizzato dall’impercettibilità dei  Essa moltiplica l’estensione del
raccordi tra le immagini (in quanto per desiderio, ampliando la zona erogena
funzionare drammaturgicamente, la del consumo stimolando i sensi del
percezione del pubblico deve essere consumatore in modo più completo e
orientata esclusivamente al racconto). coinvolgente.

In realtà, quella di Griffith non sarebbe stata Anche i generi messi a punto nella prima età del
l’unica teoria del montaggio ad essere messa a cinema si trasformano, con l’introduzione di
punto in quegli anni: radicalmente diversa era, nuovi repertori acustici in grado di completare
ad esempio, quella della scuola sovietica iniziata quelli di immagini giù acquisiti.
da Pudovkin.
 Il quale produsse l’idea di un montaggio L’introduzione del sonoro corona il processo di
costruttivo, basata sull’identificazione spostamento del consumo verso una
del montaggio come elemento dimensione multimediale, rispetto alla quale il
predominante del cinema rispetto alla cinema non-parlato appariva connotato da
recitazione (soprattutto se si intende modalità di fruizione che ricordavano quelle
realizzare un film lirico, cioè un film che dell’uomo tipografico.27
non sceglie il racconto ma una visione
poetica del mondo). Il sonoro cambia il rapporto
spettatore/schermo, mutando codici e forme di
Ovviamente, in questo ambito si colloca anche partecipazione e maturando i presupposti di
l’arte di Ejzenstejn, sostenitore del montaggio una nuova evoluzione dello stesso rapporto tra
intellettuale. pubblico e territorio.
 Il film non deve necessariamente agire
sulle emozioni, ma può impegnare la Tra finzione e realtà
razionalità dello spettatore. Il cinematografo conquista, così, uno statuto
Tale posizione è legata alla natura utopica linguistico riconosciuto.
dell’esperienza di E., volta cioè alla costruzione
di una società nuova in cui le strategie dei media Il suo sviluppo passa per un radicamento nel
sono definite in nome di un progetto di territorio, attraverso la diffusione di nuovi
rifondazione della società (in linea con il luoghi deputati alla fruizione del film (le sale
comunismo sovietico). cinematografiche) che appaiono sempre più
attrezzati per un consumo dalle caratteristiche
collettive e sempre più rituali.

Segue il progredire di più eventi, ricostruendoli in


26 27
La voce del divo era ricreata all’interno dei
modo alternato sullo schermo. processi mentali dello spettatore.
 Il cinema diviene fenomeno di massa. sarà superato solo dalla pervasività di
radio e televisione.
È qui che si individua il cambiamento definitivo
tra cinematografo e cinema. L’arte della fabbrica
Le riflessioni del tempo cominciano ad Dietro le aspirazioni artistiche del cinema si
interrogarsi sulla distinzione tra realtà e celano sempre le caratteristiche industriali.
finzione, il che significava interrogarsi su ciò che Tale natura si palesa in maniera compiuta ad
il medium avrebbe dovuto mettere in scena o Hollywood, dove lo studio system organizza la
rappresentare. produzione filmica secondo criteri
Come visto, l’uso puramente documentaristico eminentemente industriali.
voluto dai Lumière viene soppiantato dal  In un processo che ridefiniva lo stesso
fortissimo potenziale spettacolare e ruolo autoriale, assoggettandolo alle
immaginativo del film. logiche della merce.

Lo stesso cinema hollywoodiano conquista un Le majors statunitensi realizzano una sinergia


ruolo egemone grazie alla capacità di funzionale con la distribuzione e l’esercizio sul
organizzare il racconto. territorio che avrebbe garantito loro la gestione
 Una fabula estremamente codificata che di veri e propri trust.
raccoglie tutte le preesistenze (Mito e  Ciò consentì la stessa espansione
Fiaba) e le rielabora in forme funzionali hollywoodiana a livello planetario,
alla dialettica tra apparati e consumo, in facendo del cinema USA un minaccioso
cui il discorso tra finzione e realtà viene concorrente delle cinematografie
riscritto nelle forme simboliche di nazionali.
un’adesione alla vita quotidiana.
Ad Hollywood si misero a punto un insieme di
apparati produttivi basati su 3 coordinate
Il cinema nella cultura del Novecento essenziali:
La comparsa del cinema non avviene a. Studio-system = integrazione verticale
pacificamente: le tassonomie artistiche tendono tra i settori del ciclo produttivo,
ad escluderlo a lungo a causa del fatto che la applicando il sistema industriale
riproducibilità tecnica privava il nuovo dell’ottimizzazione delle risorse per il
linguaggio cinematografico della sacrale aura massimo del profitto (la direzione reale
dell’unicità. del progetto spetta al produttore).

La conquista di legittimità da parte del cinema b. Star-system28 = le star erano essenziali


richiede tempo e percorsi graduali. per la promozione dell’attività
industriale.
Le cinematografie nazionali (generate
dall’incontro tra tecnologie industriali e specifici Il potenziale comunicativo e spettacolare del
culturali) diverranno parte integrante delle divo nato nel teatro europeo, si estremizzò nel
politiche culturali del Novecento, legandosi alle cinema in virtù dell’ingigantimento dei corpi e
contemporanee dinamiche di nazionalizzazione dei primi piani che consentivano uno sguardo
delle masse e di negoziazione del consenso dettagliato e affettivamente partecipativo alle
(politico). figure delle star.
 Il cinema spiega il mondo alle masse
metropolitane, partecipando alla c. Sistema dei generi (al quale la stessa
costruzione dei moderni regimi star appare trasversale) => indica una
democratici e all’affermazione delle differenziazione dei film basata su una
dittature: entrambi i sistemi gli precisa caratterizzazione tipologica.
riconoscono un valore informativo che

28
Il fenomeno del divismo sembra ridimensionato, segmenti mediali della società dell’informazione
oggi, dalla migrazione dello star-system verso altri (musica, sport, moda, social media).
Tale sistema aderiva al criterio di massima D’altronde, proprio l’idea dello stereotipo29
specializzazione di manodopera e lavoro rappresenta uno dei cardini del rifiuto alle
intellettuale. produzioni dell’industria culturale espresso da
La ricerca scientifica di standard produttivi intellettuali come A. e H.
raggiunse ad Hollywood il suo massimo grado, E tuttavia rimane innegabile che un sistema
organizzando efficacemente il rapporto col basato sulla razionalità come questo, riesca a
pubblico. comprendere gli aspetti più emozionali ed
La potenza del cinema americano consiste nella oscuri delle pratiche della comunicazione di
dimensione di mercato, nella capacità di seguire massa.
i vettori dell’innovazione tecnologica e,
soprattutto, nella sua capacità di rispondere alla Le tecniche di sceneggiatura realizzano un
domanda di maggior coinvolgimento sensoriale fondamentale lavoro di previsione e
del pubblico, rimanendo consapevole della programmazione del testo audiovisivo,
propria natura emozionale. allestendo un luogo in cui gli apparati produttivi
immaginano il pubblico, cioè prevedono la
La pervasività del cinema americano all’interno presenza del pubblico stesso e, soprattutto, le
delle società mondiali ha interessato anche sue reazioni.
antropologi come Marcel Mauss.  Proprio la sceneggiatura sarà messa in
 Ha rilevato come movimenti essenziali crisi dalle tecnologie informatiche, che
(camminare) o altri gesti legati a ridefiniscono le distanze fra fruitore e
modalità di consumo siano modificati e testo.
uniformati dalla penetrazione sociale dei
modelli attanziali proposti nei film.
Cinema e televisione
Ciò sottolinea come il cinema sia campo di un Punto di non ritorno nell’esperienza
confronto serrato e negoziale tra pratiche e cinematografica è l’affermazione della
vissuti, tra apparati e società. televisione.30

Centralità della sceneggiatura e strategie La televisione produsse la fine dell’egemonia


dell’emozione cinematografica nell’economia dei processi
All’origine dell’egemonia hollywoodiana si comunicativi, ma negli Stati Uniti, le stesse
ritrova la sociologia delle emozioni di Georges majors cercarono di occupare i nuovi spazi e di
Polti elaborata nel 1885. orientarne gli esiti industriali.
 Rifacendosi alla tradizione settecentesca
e ottocentesca della riflessione sulle Fino ai primi ’50, infatti, predominò un tentativo
tecniche di messa in scena, sintetizza in di coesistenza tra cinema e televisione.
36 situazioni basilari lo sviluppo di ogni
intreccio narrativo. • Il periodo tra il ’48-’55 è quello di
diffusione del theatre television,
Legava, cioè, un numero finito di emozioni tecnologia già sperimentata nei Trenta,
fondamentali a precise situazioni drammatiche. che rendeva possibile trasmettere sul
grande schermo la programmazione
La schematizzazione di Polti sarà alla base dello televisiva.
sviluppo delle tecniche di sceneggiatura, Fu possibile assistere a eventi televisivi di
centrali nella messa a punto del linguaggio grande richiamo in alcune sale appositamente
cinematografico. attrezzate del circuito cinematografico.

29
Base ripetitiva e identità dei meccanismi del film parte di società private che si sostengono con introiti
di genere. pubblicitari o da enti Statali che svolgono un
30
È negli Stati Uniti che il modello televisivo di pubblico servizio) si afferma prima e con maggiore
broadcasting (emittenza in chiaro dei programmi da forza.
Negli stessi anni, la televisione si diffonde nello serie a puntate (spesso ispirate ai personaggi
spazio privato, rovesciando la tendenza a del fumetto).
collocare le pratiche del divertimento in luoghi
collettivi esterni della metropoli. Le differenze più accentuate sono riscontrabili
 La stessa massa degli spettatori si nelle caratteristiche del pubblico: nella
frammenta in unità individuali e tornava dimensione operativa e nella reazione del corpo
al nucleo familiare. alle sollecitazioni della tecnologia.
 Il dato più rilevante potrebbe essere,
Tuttavia, c’è anche un altro motivo che impedì allora, il diverso grado di interattività
alle majors di inserirsi nel business televisivo: i offerto dalla tv.
magnati della radio fecero valere il proprio peso
politico nell’assegnazione dei diritti Con il cambiamento delle condizioni di
sull’occupazione delle frequenze per la fruizione, si assiste ad uno spostamento di
trasmissione. paradigma verso una medialità non più
 Il governo federale favorì i trust definibile di massa.
radiofonici invece di quelli  La ritualità dello spettatore investe
cinematografici. sempre di più la dimensione individuale
del consumo.
Nei confronti della concorrenza televisiva,
Hollywood mise a punto una duplice strategia. La televisione, comunque, determina nuovi
a. Cominciò a diversificare e potenziare i luoghi per il cinema, riformulandone
suoi prodotti sul piano tecnologico, contemporaneamente le caratteristiche e gli
rendendoli sempre più irriproducibili sul statuti linguistico-espressivi: nascono nuovi
piccolo schermo (Cinemascope, Vista formati che, pur riscrivendo le grammatiche
Vision, 3d e Dolby Surround). cinematografiche, continuano a riferirsi ad esse
 La fruizione cinematografica cominciò a e alla loro storia produttiva.
differenziarsi da quella televisiva, Lo scambio professionale e di immaginario tra i
sollecitando il corpo spettatoriale due media è programmatico.
attraverso una massiccia
implementazione dell’immersività Il cinema come effetto speciale
filmica. Le domande da porsi di fronte al prodotto
filmico non riguardano, quindi, la natura
b. Riconvertì parte dei propri apparati nella dell’arte, ma la sua funzione sociale.
produzione di film progettati per il
mercato televisivo e vendette ai  La sua rispondenza ai nuovi bisogni del
broadcaster i diritti di trasmissione per consumo di comunicazione è ormai stata
migliaia di pellicole che avevano ridimensionata dal passaggio di stato
esaurito il loro ciclo vitale nel consumo causato dal processo di de-
in sala. massificazione, nel transito di una
società tardo-industriale a una post-
industriale.
Nuovi luoghi per il cinema
L’effettiva entità della distanza tra i due media Le tecnologie digitali segnano un passaggio
che si sono divisi l’egemonia delle definitivo tra riproducibilità tecnica delle
comunicazioni di massa nel corso del vecchio immagini e producibilità algoritmica.
secolo andrebbe spogliata delle sue Le nuove tecnologie immersive (consentendo
connotazioni ideologiche. allo spettatore di calarsi all’interno del mondo
digitale e di interagire in esso e con esso)
La stessa natura dell’offerta non è poi molto mettono in discussione la stessa logica dello
diversa: il palinsesto televisivo rimanda ormai al spettacolo, caratterizzata dall’integrazione
programma cinematografico dei Trenta e parziale tra corpo del consumo e scena.
Quaranta, in cui il film era contornato
dall’informazione, pubblicità, novità musicale e
 Realizzano la personalizzazione dei  Ciò a causa della capacità dell’elettricità
processi comunicativi che sembra di estendere globalmente il sistema
costituire l’orientamento prevalente nervoso umano.
nelle attuali pratiche mediali.
McLuhan è anche uno dei primi studiosi a
Con esse si realizza un desiderio radicale di definire la qualità immersiva ed estensiva
partecipazione anticipato da tutte le forme dell’esperienza dei media (letti come un
audiovisive precedenti. sistema).
 I media sussistono in una relazione di
mutuo scambio che li porta a modificare
l’ambiente accanto a chi lo abita.

Mentre per l’era alfabetica i parametri dominanti


CAP 6 – LA COMUNICAZIONE ISTANTANEA. sono quelli di linearità e visualità (alla base delle
TELEGRAFO, RADIO, TELEVISIONE pratiche di scrittura e lettura), con l’età elettrica
Elettricità e istantaneità comincia ad affermarsi un nuovo modello
Per definire l’età elettrica, McLuhan parte dalla esperienzale basato sull’istantaneità e la
considerazione dello sconvolgimento prodotto circolarità.
dalla scoperta dell’elettricità e dall’avvento del  Alla centralità dell’occhio si sostituisce
paradigma della fabbrica. quella dell’orecchio.

Fino a quel momento, infatti, i processi sociali e Ciò si traduce in un superamento della centralità
comunicativi avevano mantenuto un dell’uomo tipografico e del suo corpo, cioè della
orientamento lineare, determinato dal primato configurazione del rapporto tra corpo umano e
culturale della scrittura (cultura alfabetica). tecnologie culturali.
Tale orientamento si era accompagnato alla Ad essere modificato è, innanzitutto, il corpus
rigida definizione di ruoli e funzioni dell’uomo sociale, che immerge gli individui in un flusso
in società in base ad una struttura dicotomica omnipervasivo di informazioni, arrivando a
che separa conoscenza e azione. realizzare il villaggio globale.

Tale sistema viene messo in crisi dalla diffusione Si tratta di un processo innescato dallo sviluppo
delle tecnologie elettriche e dei sistemi delle tecnologie dei trasporti e dall’elaborazione
automatici, che consentono uno spostamento del sistema delle telecomunicazioni, che a loro
d’informazione. volta deriverebbero dalla crisi del controllo
 Il compito di imparare e sapere viene postulata da Benninger (1995).
liberato dalla necessità di una  Impellente bisogno di compensare la
specializzazione di competenze e poteri, nuova grandezza dell’orizzonte spaziale
assumendo per la prima volta una vera e coprire le distanze materiali in tempi
funzione unificante della compagine più brevi.
sociale.
Si tratta cioè dell’urgenza di restituire un senso
L’individuo dell’età elettrica (che succede di certezza a ciò che non può più essere
all’uomo tipografico dell’avvento della stampa) verificato con rapporti diretti, faccia a faccia.
viene definito da McLuhan come un nomade. Quindi, di avvicinare ciò che è lontano. È su
 Cioè un individuo alla continua ricerca questo meccanismo che poggia l’invenzione del
della conoscenza, al quale l’elettricità telegrafo elettrico di Morse e, più tardi del
fornisce il supporto fisico per spostarsi telefono.
tra le informazioni, fino a stabilire una
nuova e totalizzante forma di
connessione con le cose.

Così, anche la linea di demarcazione fra azione


e sapere viene a sbiadire.
Nascita della radio e intrattenimento wireless Ciò permette alla radio stessa di emanciparsi dal
La percezione dell’hic et nunc non è più limitata telegrafo per divenire un medium dotato di una
alla condivisione materiale del medesimo propria specificità linguistica e tecnologica.
spazio-tempo ma si estende all’atto
comunicativo fino a identificarsi con esso. Totalitarismo e democrazia
La diffusione della radio evidenzia la facoltà
Inoltre, il telefono offre all’individuo la aggregante dei processi mediatici.
possibilità di eludere la mediazione  In particolare, la radio crea nuove
specialistica: occasioni di incontro e condivisione
 È una tecnologia che si presta sociale.
naturalmente all’uso privato e che non
richiede alcuna forma di qualificazione Si tratta di una capacità che i regimi dei Venti e
professionale. Trenta europei non tardano a comprendere e a
intercettare.
Per queste sue caratteristiche è in grado di porsi
al principio di un processo di profonda Il modello comunicativo del broadcasting
modificazione dei processi socioculturali e (punto-moltitudine) si oppone a quello Point-to-
comunicativi a cui parteciperanno anche radio e Point caratteristico del telegrafo/telefono.
televisione. Ciò consente, ad esempio, alle aziende
statunitensi di raggiungere un alto numero di
Infatti, i primi passi nell’invenzione della radio consumatori sfruttando in senso pubblicitario
partono dallo stesso principio alla base delle un unico canale.
nuove reti delle telecomunicazioni (telegrafica e Ma in Europa finisce con l’intervenire nell’ambito
telefoniche): la trasmissione di dati sulle lunghe politico.
distanze.
 Al cambiamento dello spazio percettivo Qui l’ampio coinvolgimento popolare da parte
su cui l’uomo può esercitare il proprio dei regimi è permesso da quello che McLuhan
controllo, corrisponde un sistema dei ha definito un processo di ritribalizzazione della
media che procede all’eliminazione dei società, cioè un ritorno a forme arcaiche di
vincoli/ostacoli che potrebbero condivisione in una nuova dimensione, più
impedire un’ulteriore espansione. estesa, del villaggio globale.

La stessa radiotelegrafia non fa altro che Inoltre, il medium radiofonico è caratterizzato


liberare la tecnologia telegrafica di Morse da una natura calda.
dall’ingombro dei cavi.  È cioè in grado di sollecitare
direttamente un’unica terminazione
 L’evoluzione, tuttavia, si definisce sulla sensoriale senza obbligare i soggetti a
base della legge di McLuhan secondo la concentrarsi completamente sul
quale l’uomo è intrinsecamente portato processo comunicativo.
a dominare l’ambiente attraverso Il che gli consente di contribuire alla riscrittura
l’estensione degli organi del proprio del contesto pubblico e privato.
corpo.31
In particolare, la radio diviene l’interfaccia
Per cui, la radio sopperisce a quella che viene privilegiata della nuova quotidianità familiare.
percepita come una mancanza da parte della  Anticipando la televisione, trasforma gli
radiotelegrafia, cioè le permette di svincolarsi spazi e le modalità della condivisione
dalla scrittura riproducendo la voce umana. domestica, diventando il centro del
 Si tratta di una facoltà che, fino al microcosmo della famiglia
190632, era appannaggio esclusivo del mononucleare (trasformandosi nel
telefono. primo commensale elettrico) fino a

31
Protesi mediale, tecnologica. 32
Anno in cui Fessenden effettua la prima
trasmissione vocale radiofonica.
modificare i termini del rapporto tra come quelle giovanili che si ritrovano e
intimità e fruizione culturale, fra identificano nelle moderne pratiche di ascolto
distrazione e assorbimento. musicali individuali e collettive.

La radio va a rimpiazzare il ruolo fisico e la Comincia ad evidenziarsi, l’immagine


funzione sociale del fuoco acceso dell’era dell’ansioso individuo mcluhaniano che estende
premoderna. il proprio controllo sull’ambiente attraverso
nuove protesi tecnologiche.
Col tempo, si modifica la sua stessa forma d’uso.
 Tra i due conflitti mondiali, essa rimanda
ad una dimensione declamatoria che è Nascita della televisione: il broadcasting
quella dei convegni di piazza.33 Nell’ambito dell’accelerazione della società
 Ma con la progressiva integrazione della elettrica e industrializzata, l’estensione dei sensi
radiofonia nella sfera privata, si assiste umani fa presto a saturarsi.
ad un processo di democratizzazione I prolungamenti di occhio e orecchio
del medium che porta anche alla necessitano di nuovi orizzonti entro cui
riprogettazione del suo supporto rinnovarsi.
tecnologico.
La radio stessa influenza il cinema al punto da
Emerge, cioè, la necessità di allargare la portata condizionarne e mutarne le specifiche
della diffusione del mezzo (quella che Menduni linguistiche, con l’introduzione del sonoro,
ha definito la seconda nascita della radio). mentre iniziano le sperimentazioni sul mezzo
 Ciò è possibile attraverso una riduzione televisivo.
dei costi di produzione e una  Si pensa già a mettere assieme la
rielaborazione del design nell’ottica dimensione dell’istantaneità radiofonica
dell’accessibilità a una platea di utenti con la comunicazione schermica del
sempre più ampia e differenziata. cinema, andando a rompere lo schema
definito dalla separazione territoriale fra
spazi pubblici e privati della fruizione
Il transistor: la radio come protesi culturale.
Il transistor viene messo a punto nel 1947: si
tratta di un dispositivo “rivoluzionario”, in Ogni tecnologia, in nome di una relazione
quanto più piccolo, pratico, funzionale, circolare34, diventa forma culturale, cioè
affidabile e conveniente (nda -che manco Light momento latente di co-produzione dei processi
Yagami). comunicativi e di rinegoziazione delle loro
Soprattutto, esso contribuisce a una nuova istanze.
accelerazione dei processi di diffusione e
potenziamento delle tecnologie culturali, a Con netto ritardo rispetto ai paesi anglosassoni,
partire dalla loro miniaturizzazione. la televisione debutta in Italia nel 1954,
coincidendo anche con il debutto delle radio
 Accanto all’innovazione del transistor, portatili sul mercato mondiale.
ritroviamo anche il sistema di
alimentazione a batteria, che aumenta la La televisione perfeziona il processo di
portabilità del mezzo, incentivando presentificazione istantanea del mondo
autonomia e personalizzazione occidentale già avviato dalla radiofonia.
dell’esperienza da parte del pubblico. Modifica per sempre anche i rapporti tra
pubblico e privato: lo spazio dell’individuo
Col boom economico dei ’50, crescono e amplia i propri confini fino a diventare il centro
nascono nuove categorie sociali di consumatori

33
Per Mussolini è più un megafono che un luogo di 34
La tecnica viene spogliata del suo ruolo teorico di
scambio comunicativo. strumento autonomo per intrecciarla al sociale e
all’umano senza soluzione di continuità.
della prima privatizzazione mobile (Raymond
Williams).35
La televisione in Italia
Dalla radio, la televisione mutua la capacità di Il passaggio tra centralità della radio a
condividere il flusso di dati e informazioni egemonia televisiva è inizialmente
provenienti da ogni parte del mondo, alla quale caratterizzato da una strategia di scambio dei
si aggiunge tuttavia il potere fascinatorio e formati e dei contenuti della comunicazione.
immediatamente credibile dell’immagine in
movimento. In Italia, questa continuità passa anche per il
 Si tratta di un flusso pluriarticolato: il mantenimento di un’impostazione
palinsesto televisivo consiste in una pedagogizzante.36
proposta di intrattenimento varia e
composita, che si sovrappone In realtà, ciò non basta a facilitare l’integrazione
all’elemento del flusso comunicativo fino del medium televisivo nel tessuto sociale. Essa
a renderla diversa da tutti gli altri media fa fatica a trovare un proprio canale di
industriali. legittimazione, orientandosi tra una chiusura
ostinata e l’esigenza politica di controllarne il
Radio e televisione, quindi, rappresentano un flusso, in linea con le tendenze in atto nel resto
momento decisivo nella massificazione e d’Europa.
individualizzazione/personalizzazione della
comunicazione. Infatti, i palinsesti televisivi europei, gestiti da
monopoli statali, riducono le possibilità del
La stessa privatizzazione mobile rendono tali mezzo e lo confinano ad un flusso unico che ha
media oggetti desiderabili agli occhi dei poteri sempre lo scopo primario di educare, informare
egemoni che tentano di estendere il proprio e intrattenere.
controllo su tale flusso mediatico.
Le cose cambiano con gli anni Sessanta,
Tutto ciò rende possibile parlare della quando, con il boom economico, si evidenzia la
televisione come di una forma culturale, cioè vocazione pubblicitaria del nuovo mezzo, la
una particolare modalità quale si dispiega a sua volta in formati nazionali
dell’istituzionalizzazione della cultura. o modelli importati da oltreoceano.

Come la radio, anche la televisione subisce un Radio e televisione sono pronte a partecipare a
processo di riduzione dei costi produttivi e, un processo di rielaborazione narrativa che farà
quindi, di diffusione popolare. della comunicazione istantanea il concetto alla
base di un nuovo cambio di paradigma del
È la stessa qualità polimorfa, immersiva e sistema dei media.
divorante della modalità di fruizione e del
linguaggio televisivo a rendere il sistema Mentre in America e in Europa avvengono le
televisivo capace di espandere il dominio dei prime trasmissioni a colori (l’Italia attende fino
sensi e i confini del desiderio. al ‘77), sulla sfera pubblica si affacciano nuove
 L’uomo-massa desidera la televisione generazioni che riscrivono le dinamiche de
stessa, in quanto, almeno inizialmente, consumo e diventano un nuovo soggetto
avere un televisore in casa diviene politico.
segno di prestigio e di status quo.  Con i rivolgimenti sessantottini diventa
chiaro che la narrazione del mondo non
può più esaurirsi nei termini moralistici
della pedagogia.

35
Anticipando in questo computer e smartphone. 36
Sia nel caso della dittatura fascista (radio) che in
quello dei progetti di democratizzazione della
cultura politica nazionale successivamente alla SGM.
Verso il digitale Con la rete, tutti i sensi (in primis, il tatto)
La tecnologia della radio (in virtù di innovazioni vengono coinvolti in pratiche di condivisione e
conseguite, come da abitudine, nell’ambito della narrazione continue e istantanee, ridefinendo
logistica e dell’industria bellica) implementa il ancora una volta i termini del rapporto tra sfera
GPS – un nuovo dispositivo che afferma una pubblica/privata.
nuova concezione di istantaneità connessa alla
possibilità della mappatura spaziotemporale Gli stessi flussi radiofonici e televisivi si fondono
dell’esperienza umana. con la proprietà interattiva e ipertestuale della
rete e dei suoi supporti, convergendo negli
La radio, come tutti gli altri apparati sociotecnici illimitati e fluidi percorsi della società digitale.
della comunicazione, converge verso
l’informatica che implica la possibilità di
rivolgersi non più al grande pubblico, ma a una
vastità di pubblici diversi e sempre più
differenziati.
 Ciò si traduce in un’amplificazione della
privatizzazione mobile, determinata
anche dalla pratica dello zapping
televisivo, permesso dalla
moltiplicazione dei canali generata dalle
nuove trasmissioni via satellite.

Ci si affaccia all’era della post-televisione.


 Una modalità di orientamento fra le
narrazioni audiovisive e gli spazi virtuali
sempre più orientata all’interattività e al
protagonismo del prosumer/spettatore.

Il modello generalista degli anni Ottanta viene


messo in crisi dal passaggio da una strategia a
semina larga (broadcasting) a quella a semina
stretta del narrowcasting.

Si tratta di una realtà che, ancora una volta,


fatica a realizzarsi nel contesto italiano,
radicandosi al contrario del fertile contesto
statunitense.
 Con l’affermazione della serie tv, inoltre,
ci si ritrova a confrontarsi con una
grande varietà di infinità testuali,
ciascuno con il proprio caratteristico
brand desunto dalla particolare
strategia comunicativa dell’emittente.

Nel frattempo, la nascita del World Wide Web


porta all’estremo la formulazione mcluhaniana
del villaggio globale.
 La rete diventa il nuovo orizzonte delle
cose, in base al quale leggere e
interpretare il mondo, conoscerlo e
frequentarlo, superando il limite della
dimensione materiale di enti e oggetti.
CAP 7 – LA FINE DELLE COMUNICAZIONI DI Per cui, anche i più recenti supporti tecnologici
MASSA. RETI E PERSONAL MEDIA NELL’ETA’ possono essere identificati come conseguenze
DIGITALE di tale impulso ad accrescere il portato
Interfacce e media, una storia di fantasmi sensoriale umano per controllare l’habitat
La nostra quotidianità si è progressivamente (McLuhan).
caratterizzata per la disponibilità di apparati La stessa interattività digitale è conseguenza di
informatici, la cui evoluzione si distingue per un lungo processo di adattamento tra
una crescente miniaturizzazione e capacità di corpo/tecnologia.
calcolo.  Partendo da elaboratori elettronici del
vecchio secolo che rappresentavano
Ciò ha permesso la disponibilità di device (= si ancora dispositivi meccanici37,
intende il dispositivo informatico nella sua semplificati attraverso le GUI (Graphical
concretezza di strumento) o gadget dalle User Interface) che utilizzano elementi
funzionalità più disparate. grafici capaci di richiamare modelli di
interazione conosciuti, mettendo
Anche l’era del computer (device monolitico), assieme strumenti familiari (tastiera) e
caratterizzato da una singola interfaccia (il altri che necessitano di apprendimento
desktop, la scrivania virtuale) è stata superata, (ad es. il mouse, estensione della mano
cedendo il passo ad un’era segnata dalla sullo schermo, all’interno dello spazio
moltiplicazione illimitata delle interazioni uomo- digitale).
macchina, alla quale corrisponde un pari
incremento del numero di interfacce coinvolte.
La parabola dell’orologio
La storia tecno-culturale dell’umanità è scandita La storia delle interfacce e dei media è
dall’evolversi delle dinamiche interattive che si caratterizzata da integrazioni e sparizioni più o
originano dalla scoperta delle modalità di meno graduali.
utilizzo della prima e più importante tecnologia: Molti strumenti sono integrati in altri media che
il corpo, l’hardware biologico. li hanno rimpiazzati.
 È dal nostro rapporto con le sue
potenzialità che partiamo per estendere • È ciò che accade con l’orologio,
le nostre capacità attraverso la strumento fondamentale nei processi di
creazione o il riutilizzo di oggetti modernizzazione.
naturali.
Le sue prime forme erano pubbliche e
La capacità di interagire col mondo attraverso annunciavano il tempo della comunità.
la sfera della tecnica ha esteso le potenzialità - La meridiana, ad esempio, rispondeva
del dominio della specie sull’ambiente. alla necessità di condividere la
 La storia della specie si fonda sulla percezione del tempo (nonostante non
relazione con l’ecosfera e sul tentativo fosse consultabile in assenza del sole);
di sopravvivere attraverso l’estensione - Il primo orologio meccanico nasce in
del portato delle nostre capacità. Francia nel XII secolo.

Col termine di ominazione (definito da Lévy) si Tale natura pubblica si trasforma con la
intende indicare proprio quel processo che ha comparsa dei primi orologi a pendolo, esempi
portato l’uomo a distaccarsi dallo stato di natura del processo di miniaturizzazione che risponde
per approdare alla condizione di essere pensate all’esigenza sociale di possedere privatamente
e civilizzato. uno strumento in grado di segnare il tempo, alla
quale rispondono anche le successive
evoluzioni dell’orologio da taschino/polso.

37
Schede perforate nei quali scrivere il codice
sorgente del programma che il computer va a
interpretare (nda – vedi computatore di Turing).
 Appaiono fondamentali anche perché metropolitani, sovraccaricati da
simboleggiano una conquista stimolazioni sensoriali e di prossimità
individuale del tempo e il divenirne fisica.
un’estensione. - Augé lo ricollega al fatto che le strade
metropolitane potrebbero essere
L’evoluzione del dispositivo dell’orologio si considerate semioticamente prive di
compie, successivamente, attraverso la interesse (nda – noiose).
digitalizzazione che, a sua volta, permette - Bauman definisce la metropoli come un
un’integrazione dei media in virtù di una luogo alienante, pieno di sconosciuti e,
trasformazione in software che ne permette quindi, potenziali pericoli.
l’inclusione in altre piattaforme.
 Nasce lo smartwatch (che non segna più Tutte queste letture forniscono una spiegazione
semplicemente il tempo, ma offre molte al desiderio di trascendere l’esperienza urbana
più funzioni). attraverso una bolla uditiva in cui poterne
controllare le esperienze negative.
La storia dell’orologio esplicita le modalità di
trasformazione dei media e delle loro interfacce: Una prospettiva meno apocalittica viene da
evolvendosi fino a integrarsi tra loro, i media quanti studiosi si ispirano a Benjamin per
estendono i nostri sensi coniugandosi sempre definire l’introduzione del lettore musicale come
più strettamente al corpo biologico. qualcosa che permette all’ascoltatore
metropolitano di mettersi nella condizione del
flaneur: il passeggiatore metropolitano che
Breve storia della musica portatile esplora la città senza fretta.
• Esemplificativa è anche la nascita del  Il walkman rientrerebbe, quindi, tra gli
primo Walkman Sony, emesso sul strumenti dell’estetizzazione di Debord
mercato nel 1979. che trasformano in spettacolo anche un
semplice tragitto metropolitano.
Come ci si è arrivati?
Prima dell’introduzione di strumenti di consumo L’avvento della musica digitale
personalizzato (in questo caso, musicale) Il walkman presentava, ovviamente, alcune
esistevano solo: radio portatili, mangiadischi a limitazioni rispetto alle opzioni attuali: ad es.,
45 giri o auto-radio con lettore di non permetteva di sincronizzare musica ed
audiocassette. umore dell’ascoltatore.
Nell’ambito del consumo musicale fondamentale
fu la possibilità di ascolto privato e, soprattutto, Le tradizionali tecnologie di musica mobile,
di creazione dei “mixtape38”. basate su dispositivi analogici, non erano in
grado di gestire la complessità degli stati
I mixtape, infatti, hanno attivato una d’animo del soggetto o sincronizzarsi con
predisposizione culturale al desiderio di l’ambiente in cui era immerso.
ascoltare la propria musica anche negli spazi
pubblici. Dopo la necessità di creare una personale
audiosfera soddisfatta dal Walkman, emerge un
Molti studiosi si sono interrogati su questo nuovo bisogno: gestire il menù musicale con la
desiderio/necessità. flessibilità richiesta dai cambi di scenario della
Numerosi sono quelli che definiscono tale quotidianità.
bisogno sociale in termini apocalittici (cioè,
scaturiti da una lettura sostanzialmente Alle nuove esigenze risponde l’avvento
negativa della modernità/metropoli). dell’MP3, che trasforma la musica in file di
- Simmel afferma che si tratti di una dimensioni ridotte e gestibili da un computer o
strategia di difesa attuate dagli abitanti da un lettore portatile.

38
Audiocassette che contenevano una miscela, potevano essere realizzate attraverso stereo
appunto, di musica proveniente da fonti diverse, che domestici o portabili.
Gli sviluppi tecnologici successivi (che portano  Utilizzo di ornamenti grafici che
all’iPod Apple) rappresentano una richiamano le caratteristiche estetiche di
combinazione di funzionalismo tecnologico e un un altro strumento.
senso di magia: quella di sintetizzare la propria Tale approccio è un rito di passaggio,
storia musicale in un device poco ingombrante. implementato solo per abituare gli utenti al
 Esso diventa l’icona culturale della nuovo ambiente tecnologico senza traumi e
scomparsa dello spazio pubblico abbandonato una volta ottenuto tale scopo.
all’interno della sfera uditiva
dell’individuo. • Tutte le tecnologie sono destinate ad
essere rimediate in forme più attuali che
le sostituiscono o le trasformano in
La virtualizzazione dei gadget software.
La trasmigrazione dell’iPod all’app iPod è
conseguenza diretta della re-mediation di Bolter
e Grusin. Il ruolo pioneristico della pornografia39
 Le funzionalità dell’iPod sono ri-mediate I creatori e i consumatori di contenuti
in una piattaforma più ampia: lo pornografici hanno rappresentato una forza
smartphone. trainante dello sviluppo di forme di
comunicazione (dalla fotografia allo streaming).
Lo smartphone rappresenta un punto di arrivo Nel caso del videoregistratore o della pay-tv, i
fondamentale nell’evoluzione dei dispositivi pornografi sono spesso stati pionieri tecnologici
tecnologici portatili: la trasformazione del che hanno capito come trarre profitto da un
telefono cellulare in un meta-medium. nuovo medium.
 Si tratta di un dispositivo tascabile in
grado di unire le potenzialità del pc con L’influenza della pornografia sulle
l’interfaccia touch screen che comunicazioni ha contribuito a creare molti
- Elimina ogni necessità di strumenti a disposizione dei consumatori e la
apprendimento, grazie all’intuitività di stessa evoluzione delle comunicazioni digitali
una tecnologia connaturata all’essere ha beneficiato della sua spinta innovativa.
umano
- Permette di imitare tutte le tecnologie Ogni progresso di tale ambito sembra
preesistenti. caratterizzato da due vettori:
a. Privacy
Per cui, rappresenta una piattaforma comune in b. Convenienza40
cui è possibile non solo includere le funzioni dei
media precedenti, ma crearne nuovi senza In realtà, non si può ridurre il ruolo trainante
alcuna necessità di trascendere dalla della pornografia alla semplice necessità di
piattaforma hardware esistente. privacy.
È dimostrato dal caso della fotografia:
Secondo Manovich, segna l’epoca in cui il  La pornografia ha guidato la crescita
software plasma agenti/strumenti e oggetti dell’industria fotografica perché ha
della cultura. offerto un nuovo tipo di
rappresentazione erotico-voyeuristica,
Per rendere indolore il passaggio del device da realistica e diversa dalle precedenti
gadget (hardware fisico) a software, è stato forme di rappresentazione sessuale.
utilizzato un approccio scheumorfico per il
design delle interfacce.

39
Nda – è più interessante questo che il successivo la frequentazione di luoghi pubblici come le sale a
paragrafo sullo sport. luci rosse. Nello stesso senso si pone Internet, che si
40
L’adozione precoce del videoregistratore da parte dimostra un perfetto supporto per il porno,
dei pornofili (nda – nel libro viene sempre utilizzato combinando consumo privato e distribuzione di
l’espressione “consumatori di porno” per distinguerli massa.
dai consumatori comuni) ha permesso loro di evitare
Il legame tra pornografia e mondo dei media è Se lo sport può essere considerato come un
fondamentalmente finanziario: i consumatori di medium, è interessante guardare alla
porno sono spesso disposti a sperimentare composizione bivalente del suo pubblico, diviso
nuove tecnologie, affrontando i costi tra
dell’innovazione. Rappresenterebbero cioè un - Chi assiste dal vivo e partecipa
ruolo di beta tester o early adopters. all’evento con modalità assimilabili ad
altre forme mediali come concerti o
D’altronde, la pornografia intesa come esplicito manifestazioni politiche
sovvertimento delle regole della messa in scena - Chi partecipa all’evento attraverso i
del corpo e della sessualità è sempre presente mezzi di comunicazione
in ogni forma comunicativa. A sua volta, il pubblico sportivo appare
eterogeneo, caratterizzandosi per la presenza di
La globalizzazione dello sport entertainment e appassionati e tifosi “occasionali”.
lo sport come medium totale
L’attività sportiva costituisce uno degli elementi L’emergere dell’attività sportiva come fenomeno
principali della moderna industria culturale sociale è stato caratterizzato a lungo da un
(Kracauer). particolare legame col territorio, che non è stato
 Il calcio è l’esempio più evidente di del tutto cancellato dall’azione dei media.
spettacolarizzazione e ri-mediazione Tale topofilia viene mitizzata come sentimento
delle pratiche sportive moderne. nostalgico per il passato, quando stadi e
squadre costituivano rappresentazioni
Rispetto alla staticità di altri media come il testo, simboliche territoriali.
lo sport è caratterizzato da una componente di
competizione e improvvisazione costruita Al giorno d’oggi, tuttavia, il mercato locale non
attorno a un set di regole condivise. può sopperire alle necessità di un’industria
sportiva di natura globale.
Il mondo dello sport e quello  I campionati più importanti sono
dell’intrattenimento condividono lo stesso orientati verso mercati slegati dall’idea
spazio vitale e si espandono nella stessa sfera, di territorio, nella continua ricerca di
influenzandosi reciprocamente. nuove piazze, fan, investitori ecc.41
La spettacolarizzazione degli eventi sportivi
produce eventi mediali basati su competizione, Per la crescita di un club all’interno di un
regole e, in particolare, alcune forme testuali che sistema economicamente sempre più
ne influenzano la spettacolarità (come nel caso competitivo, lo sviluppo di brand sportivi è
della UEFA Champions League). indispensabile.
 Ciò accade a discapito della casualità
tipica dello sport: in un sistema sempre L’industria dell’intrattenimento sportiva è
più regolato dalle logiche della finanza caratterizzata da una fluidità spettatoriale ed
internazionale non si può rischiare di economica che si ricollega alla definizione di
vedere eliminate squadre di importante disembedding di Giddens.
caratura.  Una doppia mobilità, fisica e simbolica
(con squadre che si spostano per
Wenner conia il termine di Mediasport per conquistare mercati più appetibili e
definire la connessione tra sport e media. sport che cercano nuovi pubblici lontani
 La fusione con il sistema della dai loro luoghi di nascita).42
comunicazione ha reso lo sport un Il videogame: nuovi linguaggi della
fenomeno ibrido di cui è sempre più rappresentazione nell’età digitale
difficile interpretare i confini.

41
Creando tensioni tra i tifosi che si reputano 42
Nda – si tratterebbe di indicare un fenomeno di
autentici e quelli “inautentici”, consumatori di un distaccamento dello sport-medium dal territorio che
prodotto mediatico. aveva rappresentato un oggetto fonamentale nella
sua nascita.
Nell’attuale mediascape, il videogame è un I videogiochi sono sempre stati un medium a
fenomeno sociale complesso che mette in crisi propulsione tecnologica, affascinati dalle
l’interno sistema dei media di massa. ideologie hacker del progresso e dalla passione
per il virtuosismo44 spesso tesi all’obiettivo
• A partire, dal termine che presenta un utopico del fotorealismo.
cortocircuito fra diverse forme  L’importanza di una tecnologia in
espressive, fondendo costante miglioramento per la qualità
- La performance ludica dell’homo ludens dei videogiochi risulta chiaramente, ad
- Le pratiche mediali della video-sfera esempio, dal concetto di generazioni di
(homo videns) console.
Nell’epoca di declino delle comunicazioni di
massa. In risposta all’organizzazione sempre più
omogeneizzata e corporativistica della Triple-A,
L’industria dei videogame rappresenta un all’inizio del nuovo millennio, emerge la scena
settore avanguardistico dell’era digitale. indie – caratterizzata da individui o piccoli team
Il videogame rappresenta un apparato socio- di sviluppatori che realizzano progetti di
tecnico che funge da mediatore nella nicchia.
comunicazione fra soggetti.  Qui, gli sviluppatori possono operare
liberamente in termini di creatività e
Pur riprendendone i linguaggi, è diverso da innovazione, non essendo vincolati
tutte le altre forme mediali. dall’obbligo di rientro in investimenti
 A questi linguaggi, aggiunge la importanti.
partecipazione interattiva che gli
garantisce un fattore di coinvolgimento Tale comparsa è legata alla normalizzazione dei
seduttivo, descrivendo il superiore canali distributivi digitali: gli sviluppatori indie
investimento del giocatore in termini di possono offrire giochi più economici
azione nella narrazione. direttamente agli utenti, senza la necessità di
Introduce una nuova relazione tra soggetto e intermediari.
rappresentazione, scavalcando la posizione
spettatoriale. La scena indie ha creato nuovi generi e stili,
resuscitando anche alcune dinamiche dei giochi
Con l’aumento della distribuzione digitale e la delle origini (es. pixels art, platform a
proliferazione delle piattaforme è emersa una scorrimento orizzontale) => il che è dovuto al
gamma diversificata di sviluppatori, pubblici e fatto che i giochi 2d restano più semplici da
modalità di produzione e consumo di produrre.
videogame.
A ciò è corrisposto, col tempo, una L’avvento della scena indie ha portato all’effetto
trasformazione nella platea dei videogiocatori.43 collaterale della legittimazione dei videogiochi,
accettati come qualcosa di più di un mero
intrattenimento.

Industria Tripla-A, scena indie e casual game Si assiste, quindi, ai casual games legati alla
Con il termine di Triple-A si indicano gli studios normalizzazione sociale dei videogiochi e allo
che investono di più nello sviluppo e nella sfruttamento dei social media e degli
commercializzazione di franchise, smartphone che permette agli sviluppatori di
tecnologicamente spettacolari, per le macchine accedere ad un pubblico più ampio.
da gioco domestiche.
43
A una platea soprattutto maschile che continua a ruolo non compulsivo nel rapporto con i dispositivi
privilegiare la ricerca della massima performance di videogioco.
tecnologica, con la comparsa di nuove piattaforme 44
Sin dal primo videogame digitale nato nel 1961
come smartphone e social network, si affianca un (Spacewar!) da un gruppo di studenti del MIT che
pubblico eterogeneo e occasionale, interprete di un hackerarono un computer PDP-1 per farlo
funzionare.
 Sono caratterizzati da uno stile e un
design più accessibili: una difficoltà non Al linguaggio del post-industrialismo, Castells
troppo alta e un’interfaccia intuitiva o preferisce le definizioni di modo di sviluppo
mimetica per introdursi nella pratica informazionale o informazionalismo.
quotidiana di chi non ha mai giocato ad  Si tratta del paradigma tecnologico alla
un videogame. base delle società di inizio XXI secolo,
basato sull’aumento dell’informazione e
Il medium videogame si rivolge ad una nuova della comunicazione reso possibile dalle
categoria di gamers, nella quale molti non si rivoluzioni della microelettronica, del
ritengono neanche tali, considerando il gioco software e dell’ingegneria genetica.
parte integrante delle pratiche comunicative
sociali. Secondo lo studioso,
 Entrare a far parte della “dieta mediale” • La società è sempre più strutturata
di sempre più individui, significa perdere attorno all’opposizione bipolare della
parte delle proprie caratteristiche Rete e del Sé.
identificative.
La Rete si riferisce a tutti i tipi di social network
(tra persone, organizzazioni e simboli, mediati o
I social media nella società delle reti meno) di cui Internet è solo l’incarnazione più
Alla fine degli anni ’50, il sociologo americano recente.
Daniel Bell postula l’idea della nascita di una  Essa si sta espandendo, collegando
società dell’informazione (o società della nuovi nodi a un livello sempre più
conoscenza), legata al passaggio delle società globale e generando un’interazione più
occidentali industrializzate al paradigma del rapida tra città, aziende e istituzioni.
post-industrialismo.
Castells definisce tre modi fondamentali di
 L’espressione si riferisce agli esiti dello organizzazione sociale:
sviluppo sociale di tre trasformazioni 1. Stato
strutturali in ambito economico, 2. Mercato
tecnologico e sociologico: 3. Società in rete
a. Economico – vede il passaggio In particolare, è solo dopo la diffusione delle
dall’industria manufatturiera ai tecnologie dell’informazione che le reti hanno
servizi; iniziato a prevalere sulle altre due modalità
b. Tecnologica – vede la centralità fondamentali, producendo anche lo stato in rete
delle nuove industrie scientifiche e l’impresa in rete.
c. Sociologico – ascesa di nuove élite
tecniche e l’avvento di un nuovo L’ascesa della società in rete è una grande
principio di stratificazione. trasformazione che altera la percezione della
storia e dei cicli di vita degli individui.
Si tratta di rappresentazioni essenziali anche  In particolare, stabilisce un tempo senza
per le successive concezioni della società tempo, caratterizzato da un movimento
dell’informazione di Toffler e Castells, all’interno apparentemente perpetuo di scambio
delle quali fondamentale è la suddivisione digitale che tenta di sostituirsi alla
lineare della storia in 3 periodi45: sequenza lineare di eventi e pratiche
1. Era pre-industriale (centralità (come accade ad es. nella
dell’agricoltura) comunicazione basata su hyperlink alla
2. Era industriale (centralità della base del www).
produzione meccanica)
3. Era postindustriale (centralità di servizi
e dell’industria dell’informazione).

45
Uno schema che, come evidente, rispecchiai settori
economici del primario, secondario e terziario.
Social media I media sono sistemi tecnico-sociali in cui le
Nel 1979, Truscott ed Ellis della Duke University tecnologie dell’informazione e della
creano Usenet, un sistema di discussione su comunicazione consentono di ampliare lo
scala mondiale che permetteva agli utenti di spettro delle attività umane.
Internet di pubblicare messaggi pubblici. Lo stesso Internet è costituito da
un’infrastruttura tecnologica e da esseri umani
L’era dei social media come la conosciamo, che interagiscono tra loro.
tuttavia, ha inizio con la fondazione di Open  Non è soltanto una rete di reti
Diary (da parte degli Abelson).46 informatiche, ma anche una rete che
connette reti sociali e reti tecnologiche.
La crescente disponibilità di accesso a Internet
ad alta velocità avrebbe portato alla nascita dei Esso è, cioè, costituito sia da un sistema
siti di social networking come MySpace e, tecnologico che da un sottosistema sociale, i
soprattutto, Facebook. quali hanno entrambi una morfologia a rete.
Queste due parti costituiscono un sistema
Definire i social media richiede di tracciare una tecnico-sociale.
linea di distinzione tra due concetti correlati:
a. Web 2.0  La struttura tecnologica è, inoltre, un
b. User Generated Content network che produce e riproduce azioni
umani e reti sociali ed è essa stessa
Il termine Web 2.0 descrive il nuovo modo in cui prodotta e riprodotta da tali pratiche.
gli sviluppatori di software e gli utenti finali
hanno iniziato a utilizzare il World Wide Web. La struttura tecnica della rete è il mezzo
 Una piattaforma in cui i contenuti e le attraverso cui si esprime l’agentività sociale.
applicazioni non sono più creati e
pubblicati da singoli individui dotati di Le reti e lo scambio: dalla comunità alle
capacità tecniche, ma vengono communities
costantemente modificati da tutti gli Nella Rete, l’influenza si esercita in due modi:
utenti, in modo partecipativo e a. Attraverso le reti sociali
collaborativo. b. Diffondendosi attraverso le reti di
comunicazione online.
Il Web 2.0 è proprio caratterizzato dalla
collaboratività e dalla scomparsa di ostacoli di Influenza sociale online
natura tecnica per contribuire ai contenuti.47 La ricerca sull’influenza sociale affonda le
proprie radici in molte discipline.
Il Web 2.0 e l’User Generated Content I primi approcci furono quelli di Freedman,
rappresentano la base necessaria allo sviluppo Fraser e Milgram, compresi fra la seconda metà
dei social media. dei Sessanta e la prima dei Settanta, che si
sarebbero rivelati obsoleti.
È importante sottolineare che i media non sono
semplici tecnologie, ma sistemi tecno-sociali,  Questi, infatti, ipotizzavano che le
legati alla compresenza di due livelli: informazioni passassero prima
- Un primo livello tecnico attraverso le comunicazioni di massa,
- Un livello culturale di attività umane che per poi diffondersi nelle comunità locali
producono, diffondono e consumano attraverso passaparola.
conoscenza.
Il cambiamento dalla struttura comunitaria verso
quella a rete è iniziato ben prima dell’avvento di
internet e dei telefoni cellulari (auto, treni,

46
Un primo sito di social networking che riuniva gli 47
Laddove la semplice idea di pubblicazione dei
autori di diari online (weblog, poi blog) in una contenuti appartiene all’era del Web 1.0
comunità.
telefoni e aerei sono tutti media che hanno + A ciò si aggiungono le superiori
ampliato la portata spaziale delle connessioni capacità di calcolo delle moderne
sociali). tecnologie, un grande aiuto per
l’elaborazione collettiva delle
L’avvento dei social media ha introdotto nuove informazioni.
opportunità per la comunicazione e l’influenza
sociale, offrendo alle persone la capacità di Una web community dovrebbe soddisfare tre
interagire in modo anonimo e asincrono, requisiti fondamentali:
permettendo una diffusione delle idee 1. Contenere un sistema di memoria
indipendente dal tempo e dallo spazio.  che registri l’insieme di info e
conoscenze condivise (analogo al
In una società organizzata in rete e iper- sistema di memoria del cervello umano)
connessa, può essere più difficile convincere gli
altri che la propria posizione sia quella giusta, 2. Essere in grado di risolvere problemi
quando anche questi hanno accesso a risorse attraverso un lavoro collettivo
online che offrono punti di vista alternativi.  operando attraverso le intelligenze dei
singoli.
 Il Web è un medium che rende possibile
una democratizzazione inedita Come affermato da Lévy, infatti, la prosperità di
dell’accesso alle informazioni una comunità dipende dalla capacità di navigare
(apparendo molto più aperto degli lo spazio dei saperi: più i gruppi umani riescono
stessi mass media). a costituirsi in collettivi intelligenti, più si
garantiscono il successo in un ambiente
In realtà, la parità nella diffusione e competitivo.
nell’accessibilità delle informazioni è
praticamente inesistente. 3. Deve dimostrare una capacità di
I motori di ricerca e i portali di informazione, problem-solving su un livello superiore
infatti, favoriscono i contenuti già popolari rispetto ai singoli membri, grazie a un
rispetto a quelli sconosciuti. sistema di memoria in grado di evolvere
 Esprime un pregiudizio conservatore dinamicamente, in modo simile al
che rafforza siti e portali già noti, progresso cognitivo di apprendimento
riducendo la visibilità di siti emergenti. di una mente umana.

L’intelligenza comunitaria può essere, infatti,


paragonata ad una rete neurale.
L’intelligenza delle web communities Kerchove la definisce, infatti, un’intelligenza
• Con il termine di comunità si indica un connettiva.
gruppo di persone in cui i membri  Dalla connessione di grandi quantità di
condividono alcune caratteristiche o oggetti qualitativamente mediocri
interessi culturali. emerge un valore che è superiore alla
somma delle singole parti.
Per web communities si intendono il riflesso
delle comunità mediato attraverso il web. Tale dinamica si ripete in molti ambiti
dell’umano (anche l’economia e la finanza).
Le comunità online presentano un’intelligenza
condivisa superiore a quelle delle comunità Secondo un punto di vista ricorrente, le forme
tradizionale. di aggregazione sociale basate sul web
 Ciò perché le infrastrutture comunicative tenderebbero ad allentare i legami comunitari:
costituiscono un canale di la natura immersiva dell’esperienza online
comunicazione più efficace per lo tenderebbe a prediligere relazioni mediate
scambio di larga scala di dati, info e rispetto a quelle “reali”.
conoscenze.
In realtà, gli utenti della rete tendono ad centralizzato, ma si basano sulle risorse messe
ampliare le loro reti sociali, diversificandole a disposizione dagli utenti.
maggiormente rispetto a coloro che non
utilizzano tecnologie digitali. Ciò ha prodotto due vantaggi:
1. L’impossibilità di chiudere un intero
I media, quindi, non impoveriscono network spegnendo il server centrale
autonomamente la vita sociale. 2. La suddivisione dei costi
dell’infrastruttura tra tutti e gli utenti.

P2P e le nuove modalità digitali di distribuzione L’industria è stata, quindi, costretta a adottare
Nell’età industriali, le attività di consumo sono un modello distributivo creato dal basso, basato
legate all’espressione di opinione e posizioni sull’uso non vincolato all’acquisto e l’accesso
che influenzano la produzione stessa. illimitato al catalogo.
 Si tratta di una tendenza destinata a
rafforzarsi con l’età digitale. I venditori digitali, quindi, hanno conquistato il
mercato attraverso lo sviluppo di piattaforme
In particolare, la nascita della distribuzione retail.
digitale affonda le radici dallo sviluppo della Si tratta di nuovi intermediari (all’interno della
“rete clandestina”. relazione fornitore/utente) che hanno assunto
Nell’ambito dell’industria culturale, infatti, il gran parte del controllo sulla vendita al
passaggio alla distribuzione digitale è dettaglio dei loro media, mettendo assieme:
determinato dal conflitto sorto tra il mercato - Approccio centrato sull’utente (reti P2P)
delle reti distributive illegali e le industrie che - Approccio basato sui diritti alla
detengono diritti di autore. comunicazione.

Il passaggio alla distribuzione digitale è, quindi, Ciò comporta un cambiamento rivoluzionario


un’innovazione imposta alle industrie dalle reti dalla proprietà dei media all’accesso ai media.
illegali.  Gli utenti non acquistano più i device,
ma si abbonano a servizi e ottengono
Le reti illegali erano state caratterizzate licenze d’accesso che consentono di
dall’affermazione di standard aperti ispirati fruirne liberamente e simularne la
all’etica hacker48 e alle modalità distributive proprietà.
delle piattaforme peer to peer49 di filesharing.
Questo cambiamento non ha favorito soltanto
 L’industria si è appropriata delle l’utente, permettendo di ridurre la spesa per
capacità del mercato illegale, avere accesso a cataloghi vastissimi, ma anche
imitandone il funzionamento per le piattaforme, che hanno accesso a statistiche
soddisfare le necessità di un’utenza di consumo iper-dettagliante.
ormai abituato al nuovo modello di Non si sono, quindi, avverate le prospettive
fruizione. Inoltre, quest’ultimo dimostrò apocalittiche sull’industria culturale.
quanto potesse essere ridotto il costo
della distribuzione digitale dei media.

Allo stesso tempo, nel tentativo di arginare la


pirateria, le industrie hanno spinto le reti illecite
a innovarsi, sviluppando nuove tecnologie di
decentramento che non richiedono un server

48
(nda) Che Lévy ha sintetizzato come: “L’accesso ai 49
(nda) Il Peer to peer indica un modello di
computer – e a tutto ciò che potrebbe insegnare architettura logica di rete informatica in cui qualsiasi
qualcosa su come funziona il mondo – deve essere nodo è in grado di avviare o completare una
assolutamente illimitato e completo” (fonte: transazione (in essa i nodi non sono gerarchizzati
Wikipedia – che evidentemente si basa su tale etica). unicamente come client o server fissi).

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